Nella denuncia che ho già scritto nell’ipotesi in cui non venissero effettuati ripescaggi (l’esposto può essere presentato da qualsiasi cittadino, anche da me come persona fisica, trattandosi di reati procedibili d’ufficio), ho scritto questo:
“Si chiede di verificare anche l’eventuale sussistenza degli estremi del delitto di truffa (640 c.p.) aggravata ex art. 61 n.7 c.p., poiché, con artifizi e raggiri, segnatamente consistenti nel tacere la volontà di eliminare i ripescaggi ex lege previsti e di ridurre l’organico in caso di esito vittorioso del ricorso delle ripescande, le inducevano a presentare assegni e fideiussioni di ingente importo e a presentare il ricorso (rivelatosi vittorioso sul versante cautelare), i cui effetti sono stati illegalmente elisi con il fraudolento provvedimento in esame, con ciò cagionando gli ingiusti profitti alle 19 società partecipanti al prossimo campionato, con ampliamento dell’entità dei contributi da dividersi in 19 (a cui non avrebbero avuto diritto in quella misura se la composizione a 22 squadre normativamente prevista fosse stata rispettata, dovendo la somma essere divisa fra le 22 società), e correlato danno ingiusto delle ambenti al ripescaggio che di quei contributi, fraudolentemente sottratti, e a cui avevano diritto, nonché degli importi degli assegni circolari consegnati insieme alle richieste fideiussioni, non hanno potuto beneficiare (tantomeno per approntare le campagne acquisti)”.