Ah quindi non è vero che c'è in atto - e perdurerà sine die - una crisi economica che ha messo in ginocchio realtà come la nostra, in cui oramai, in tanti - me compreso - devono decidere se spendere i soldi per andare allo stadio o comperare un paio di filoni di pane.
Questo per dire che le mancate presenze allo stadio, e quindi l'appetibilità di una piazza calcistica, dipendono anche da questo.
Concordo in toto con l'analisi fatta dall'utente Pietro, oramai il calcio in Italia è una colossale lavatrice, e l'interesse a mantenerlo in piedi esiste solo per questo scopo. Non si possono prendere ad esempio paesi come la Germania ed altri in europa perché stanno almeno 25 anni avanti a noi in tutto, dalle strutture sportive, alla "pulizia" di tutte le componenti dalle società, alla FIGC, alle leghe - più simili ad associazioni a delinquere - all'AIA, associazione di fantocci che guardano più alla propria carriera che al bene delle sport.
Chiaramente questo è solo lo specchio, del ben più vasto mare di merda che è la gestione politica di questo paese negli ultimi 40 anni.