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Contenuti Popolari

Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 04/02/2019 in tutte le aree

  1. 1 punto
    Io a queste cose non credo. B*ti* è un bel giocatore e non c'è nessun rischio con lui. Viva B*ti*
  2. 1 punto
    Abbiamo perso l'aereo. Stiamo cercando di noleggiare un elicottero, ma pare che la carta di credito non funzioni più!
  3. 1 punto
    uno dei live più lunghi della storia, dura quanto un girone
  4. 1 punto
    ecco diciamo che questo è un buon ragionamento, l'italia ha avuto come federazione un momento di "esplosione" che non ha saputo ben capitalizzare/sfruttare, ma è anche vero che non è che le politiche sportive "oltrecalcio" italiane fossero molto di aiuto. Però oggi le realtà giovanili nazionali come già sottolineato sono nettamente migliorate e questo è un buon punto di partenza, segno che i primi giocatori "nati" con i primi sei nazioni iniziano ad esserci e ad essere delle realtà tangibili. una rivoluzione partita nel 2000 deve necessariamente avere un respiro di almeno 20-30 anni perchè oltre a chi si appassiona ma è già in età adulta per farlo, ci vogliono le prime generazioni di loro figli per diventare realtà consolidate
  5. 1 punto
    Guardate che la nazionale gioca altre partite durante l'anno. E' come se la nazionale di calcio dell'australia la giudichiamo solo dai mondiali. La differenza, capisco, è che a volte l'australia potrebbe non qualificarsi e che i mondiali si giocano ogni 8 anni. Sono competizioni diverse, il sei nazioni è poco "assimilabile" dai calciofili perchè è una formula completamente diversa da qualsiasi torneo di calcio al mondo (professionistico parlo è). Un torneo con sempre le stesse squadre, tutti gli anni nel mezzo dei campionati. Ci sta anche questa come differenza. Se le nazioni scelte sono 6 e l'italia è la sesta cè poco da dire e fare. L'italia l'anno scorso ha giocato anche con Giappone (due volte 1 Vinta e 1 Persa), con l'irlanda (persa), con la Georgia (Vinta) con Australia (persa) con Nuova Zelanda (Persa) E' chiaro che le più forti non le batti quasi certamente,però squadre al tuo livello si puoi farlo (poi qualche "risultato" sorprendente arriva comunque ogni tanto). Bisogna uscire dalla logica a cui siamo abituati che se non puoi vincere meglio rinunciare, proprio non si sposa bene nel rugby
  6. 1 punto
    Da un lato hai il problema oggettivo che con le prime cinque d'Europa perdi sempre, ma con tutte la altre vinceresti sempre o quasi sempre in partite relativamente significative. D'altra parte se per altri, che ne so, sei anni, o dieci anni, continui a perdere sempre, si continua così? Prima o poi il momento di farsi due conti probabilmente arriverà. Cioè, lo spirito del rugby mi sta bene, ma sono pure 25 anni che questo è uno sport professionistico. Se per altri n anni non riusciamo a vincere una partita si può pure giocare più spesso con Spagna e Georgia con qualche formula, a quel punto non mi scandalizzo. Cioè, puoi giocare a testa alta con chiunque pure senza doverti beccare cinque ripassate ogni anno. Anche perché prima o poi se continui così arrivi a numeri per cui il problema si imporrà da solo (che sia dopo 40 sconfitte di fila, o una vittoria in dieci anni, o quello che è). Cioè, voglio dire che testa alta contro qualsiasi avversario va bene, ma se perdi 100 partite di fila con gli stessi avversari magari devi giocarci contro meno spesso, o metterti di buzzo buono, come movimento, per sviluppare rugbisti italiani meglio allenati e piu numerosi.
  7. 1 punto
    Io quando leggo ste cazzate di lasciare il sei nazioni veramente me stupisco. la mentalità italiana è che o se forte o non devi giocare. Ci stanno nazionali che in qualunque sport fanno ridere eppure l’orgoglio della maglia, delle competizioni. siamo troppo calciofili e per (s)fortuna nel calcio abbiamo bei palmares e tradizioni, per questo non riusciamo a concepire sport in cui non sia competitivi. nel rugby ci sono step molto più netti che nel calcio tra squadre di vario livello, c’è poco da fare. ma soprattutto lo spirito base del rugby, che capisce VERAMENTE solo chi lo ha praticato, è giocare sempre, al massimo, a testa alta e con orgoglio, quale sia il tuo avversario, quale sia la disparità di livello.
  8. 1 punto
    Diciamo che ha dimostrato di essere una persona educata e rispettosa. Apprezzabile ma per me grande uomo è altra cosa. Come giocatore lasciamo perdere per decenza.
  9. 1 punto
    Evidentemente in Inghilterra non rese per quello che era il suo valore. Io, in maglia rossoverde, non ho mai visto nessuno come lui.
  10. 1 punto
  11. 1 punto
    Il fatto che questo magni giocando a pallone ci fa capire a che livello basso è arrivato il calcio italiano.
  12. 0 punti
    LA LISTA UFFICIALE DELLA TERNANA: VIVES E ALBADORO FUORI LISTA !
  13. -1 punti
    Penso che chi abbia messo la freccia piaccia l'uomo icardi, forte giocatore ma uomo di merda,quello si. In 17 anni sono passati giocatori ed allenatori,che io ricordi di uomini veri pochi... Hanno fallito e stanno fallendo tutti tra cui vantaggiato,che continuo a pensare che non sia un brocco ma c'è dell'altro. Che Gasparetto abbia fatto male (come tutti)è la verità...ma qui c'è un problema base di fondo da 17 anni prcd,e dire che non sia un grande uomo è negare l'innegabile.
  14. -1 punti
    Ma non se ne era già annato???? Ma ci sta ancora???
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