PREFAZIONE.
Il sientravismo è stato da me coniato dopo la trasferta di Pescara.
Avevo scommesso sul 2 con almeno 5 gol.
Primo tempo 1 fisso, secondo tempo 2.
Avevo pensato: il Pescara è in caduta libera, i giocatori la stanno tirando all’allenatore e per la prima volta giochiamo contro un allenatore (Zeman) che ha due caratteristiche: 1) le sue squadre si spompano dopo il primo tempo; 2) il Pescara è l’unica squadra che gioca senza difesa.
Se non vinciamo qui non vinciamo più.
Primo tempo 2.0 per loro.
Secondo tempo (condotto quasi tutto dalla Ternana in superiorità numerica) 3.2 per noi.
Recupero di 5 minuti.
Al novantacinquesimo becchiamo il 3.3 e non voglio neanche ricordare quanti soldi ho perso.
Entriamo in macchina (con vari utenti del Forum) e mettiamo su MEP Radio le interviste di Ivano Mari.
Domanda di Ivano Mari: “ancora una volta prendiamo gol a tempo scaduto, cos’è che non è andato?”;
Risposta del Vate: “che è che nun è annato? Si entrava quaa palla de Paolucci era gò”.
Ora, io non ricordo quale fosse “aa palla de Paolucci”, so solo che mi è venuta una irrefrenabile voglia di far mangiare al Vate il foglietto con la mia scommessa e di pignorargli lo stipendio fino a concorrenza delle migliaia di euro che avrei vinto.
E mi è anche venuta la voglia di istituire la giornata della memoria del sientravismo perchè i bambini sappiano che queste cose non devono succedere più.