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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 10/12/2020 in tutte le aree

  1. 3 punti
    Quel Mondiale è stato il primo ricordo netto e indelebile che abbia mai avuto del calcio. Avevo 10 anni, non ero mai stato allo stadio né a Terni né altrove, comprai un album delle figurine dei Mondiali e mi ci appassionai. La Rai mandava praticamente tutte le partite in diretta e passavo i pomeriggi a guardare le partite, ne saltai pochissime (ricordo ancora oggi che tra le poche che non riuscii a vedere ci furono Francia-Kuwait e Cile-El Salvador, poi vidi praticamente tutto). Poi, ogni pomeriggio di quel caldissimo giugno 1982, scendevo nel cortile e giocavo a pallone con i miei amichetti , anche più piccoli di me, e raccontavo le gesta di Paolo Rossi...e loro mi guardavano estasiati. Solo un bambino con l'entusiasmo ingenuo che si può avere nell'infanzia poteva pensare di sfidare l'Argentina di Maradona (sì, sempre lui...già predestinato!) e il Brasile di Falcao, Socrates, Eder, Zico e tantissimi altri campioni, e sperare di vincere. Quel pomeriggio ero in cucina (che era anche sala da pranzo) con papà (mamma non so dov'era andata ma a lei il calcio non è mai interessato), uno dei miei fratelli aveva 6 mesi e l'altro ancora non era neanche nelle ipotesi... Con papà passammo il pomeriggio a tifare, lui che era il classico Ternano...non ce la faremo mai (una specie di "semo nati pe tribbolà" versione Azzurri), io da bambino speranzoso non potevo fare a meno di crederci. E grazie a Paolo Rossi, che quell'indimenticabile pomeriggio divenne Pablito, l'impossibile fu realizzato. Fu la mia prima immensa gioia da tifoso...non ce ne sono state molte altre ma proprio per questo valgono di più! Ciao Pablito, ora immagino che starai dando la rivincita a Diego. Ci mancherai.
  2. 3 punti
    La mia statistica personale ad Avellino è avvilente. Sempre perso. L'ultima a Natale con la pioggia e il valico di Baiano innevato. Segnammo con Tremolada l'inutile 1-2 nel recupero ma io ero già nel parcheggio, incastrato dalle altre auto. Che serata di merda.
  3. 2 punti
    Pensamo a noi e tiramo avanti......rispetto per i Casertani !
  4. 2 punti
    Precedenti ad Avellino: https://www.databaserossoverde.it/php/feredbquery.php?csquadra=Avellino&cf=trasferta Vinte 6 Pari 6 Perse 6
  5. 1 punto
    Marzo 1991. Dopo un interrogatorio del pool antidroga Maradona e l'avvocato penalista Luigi Ferrante stanno lasciando il palazzo di Giustizia. Ma mentre stanno per uscire, vengono invitati dalle forze dell’ordine a restare nell'ascensore, per via della folla di tifosi e giornalisti all'esterno. Lì, l’allora trentenne Ferrante, non può fare a meno di dire: «Mamma mia, ma è sempre così?». Diego abbozza un sorriso triste: «Gigi, è tutta la mia vita che è così…». E subito dopo: «Avogado, giochi a calcio?». E lui: «Sì, ma insomma, per divertirmi eh…». «Bien - afferma Maradona - giovedì giochi con me. Ho una squadra di calcetto con Taglialatela e Careca ma Antonio si è stirato un muscolo e non ci sarà. Giochi tu!». «Come io?» la risposta sorpresa dell’avvocato. Ma il giorno della partita, arrivò veramente. «Arrivato al campo, Diego tirò fuori le seconde maglie ufficiali del Napoli, rosse, belle e particolari. Mi diede la 5, quella di Alemao, lui indossò la 9 di Careca. Era da settimane che non metteva più la 10. Perché, ma non lo ha mai detto ufficialmente, essendo un po’ fuori forma e in quella situazione, non se ne sentiva più davvero degno. Le due squadre erano queste: Pino Taglialatela in porta, Luca (un giovane molto forte), Diego, il suo elettricista ed io. Dall'altra parte quattro talentuosi giocatori di calcetto e il figlio del barbiere di Diego. Ne venne fuori una partita intensa e Diego non la voleva proprio perdere. Giocava con gioia e quando andavamo sotto nel punteggio scartava l’intera squadra avversaria e ci riportava in vantaggio. Mi colpì questa sua felicità nel giocare a pallone, quella che provano i bambini che ancora non sono gravati dai pensieri della vita adulta. Fantastico…» Ma c’è un altro particolare di quella partita che Ferrante ama ricordare «perché racconta il carattere di Diego. Era un leader assoluto. Io iniziai molto contratto, capirete: giocavo con Maradona! Taglialatela in porta parava l’imparabile e a un certo punto presi palla e lanciai Diego. Lui, mentre agganciava il pallone per poi scaraventarlo in rete gridò: “Bella palla!”. Un elogio a un operaio del calcio quale ero io. Nella partita incoraggiò tutti e non mi rimproverò mai per gli errori di gioco. Capii perché gli altri calciatori professionisti lo adoravano... E a fine gara, negli spogliatoi, Maradona raccolse le maglie da terra... Quasi fosse un magazziniere. Oh, Maradona! Mise tutto a posto, ci ringraziò e andò via. Quell’episodio di Agnano mi svelò il vero animo di Diego: amava il calcio in ogni sua espressione e era stanco delle pressioni esasperate del football professionale. Era innamorato del pallone. Quando glielo hanno tolto, ha cominciato a morire». [Da un articolo de La Repubblica] #Maradona “La Magia del numero ”, il libro di Romanzo Calcistico
  6. 1 punto
    Bellissimo quello che hai scritto....di certo io ero un po' più piccolo, di certo non ricordo nulla dell'82 ma dopo, di certo uno dei primi veri miti calcistici che avevo era quel numero 20, inginocchiato a colpire la palla con la testa verso la rete: Il retro di copertina della Gazzetta dopo la semifinale con la Polonia. E i racconti mitici di mio padre su di lui e su quella Italia. Ma davvero? Si inginocchiò per segnare? E immaginavo mille altre incredibili gesta sportive, e di vincere, dietro al suo esempio, la Coppa del Mondo. Il calcio è mio padre che per mano mi accompagna allo stadio, dunque la Ternana, ma anche i suoi racconti e suggerimenti, e dunque Paolo Rossi, PABLITO, Spagna 1982
  7. 1 punto
    Rega il campionato è lungo, non famo il gioco loro... devono giocare loro coi nervi, non noi
  8. 1 punto
    C'ero anche io con la mia famiglia... era il 27 o 28 dicembre... reduce da un pranzo di matrimonio in costiera (manco il dolce gli ho fatto magna per portarli tutti a vede le Fere al partenio... mia moglie ancora me lo rinfaccia... e' stata l'ultima del Vate... non potevo mancare ). Dalla Costa ad Avellino 4 ore con la neve a tutto più...
  9. 1 punto
    Fece piangere il Brasile, oggi l’Italia adios Pablito
  10. 1 punto
    sono rimasti in 5: Luke Skywalker (Mark Hamill), Han Solo (Harrison Ford), l'attore "dentro" C3PO (Anthony Daniels) Lando Carlissian (Billy Dee Williams) l'imperatore Palpatine (Ian McDiarmid) alcuni hanno fatto pure ep. 7, 8 e 9. Praticamente so morti solo Carrie Fisher (Leia), Prowse (Darth Vader), Baker (R2D2) e Mayhew (Chewbacca)
  11. 1 punto
    In Belgio se sarà incattivito spero... a Terni era un fijo...
  12. 1 punto
    in ottica mercato molta attenzione per quello che sta succedendo a livorno..si parla che i labronici durante le feste salteranno..sono ai titoli di coda,servono 3 milioni di euro x evitare il crack...dal livorno abbiamo in prestito raicevic e soprattutto boben che in prospettiva futura potrebbe essere tesserato senza dover preoccuparsi del riscatto del livorno
  13. 1 punto
    Comunque il fatto che l'infortunio non e' grave, e' una notizia stupenda, io fossi in bandecchi gli farei firmare anche un altro anno, questo anche se non titolare, una quindicina di partite in B le puo fare! Speriamo che il mister lo convince, visto che gia quest'anno voleva smettere!
  14. 1 punto
    e' gia' arrivata 3 volte...
  15. 1 punto
    Magari Lucarelli trasforma anche Felipe in una belva...
  16. 1 punto
    In teoria per me dopo Ternana e Bari o Bari e Ternana ci sta l'Avellino. I casi di Corona hanno fatto la differenza altrimenti stavano al posto del Teramo. Sarà una partita davvero tosta
  17. 1 punto
    Si nun entravano quee palle
  18. 1 punto
    Fella e Maniero mi sembra un ottimo attacco. ho visto l'Avellino due o tre volte, sia pure a spezzoni. Credo che i pericoli maggiori siano i due ottimi attaccanti, per il resto, se devo essere sincero, non mi ha troppo impressionato come squadra. Bisogna stare attenti ma secondo me dipende soprattutto da noi.
  19. 1 punto
    “E con questo chiudo la polemica tra me e il sottoscritto” (cit che spero cogliate)
  20. 1 punto
  21. -1 punti
    Bravo Fievel. Qui mi pare si stia immaginando un calcio e una serie c che non ci sono più da diversi anni, salvo rare eccezioni. Si vede che c’è gente che non va in trasferta tipo da 15 anni. L’affluenza media in C è di 2mila-2500 persone, ma dove sarebbero questi campi caldi? Si può dire che Vibo o Francavilla siano difficili per le dimensioni, la vicinanza degli spalti al campo, ma insomma caldi....con 2000 persone, numeri che in giro per l’italia vedi in alcuni campi di eccellenza....poi, definire campo caldo financo Viterbo.....addirittura.....e persino sperare di non vedere riaperti gli stadi, per eventualmente festeggiare in divano davanti la tv? Ci si può definire tifosi così?!? Questo sarebbe calcio?
  22. -1 punti
    una malattia non si può propagare come un lampo, o almeno non è detto, se parti da numeri bassi. Anche se raddoppi i casi ogni settimana, se parti, per dire, da 10 casi, fai 10,20,40,80,160,320,640,1280. Per arrivare sopra a 1000 casi possono servirti anche due mesi. Il tizio in esame lo misero in croce pure perché si suppone che, avendo fatto il porco comodo suo con 38 e rotti di febbre, potrebbe averlo passato a decine di persone da solo.
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