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Messaggi pubblicati da Ferefere


  1. Saranno gli autobus a portare davvero l’idrogeno nelle città? (insideevs.it)

    È un momento caldo, caldissimo per porre le basi del futuro dei trasporti nelle città. Da un lato ci sono i fondi del Pnrr, assenti per le auto ma non per infrastrutture e trasporto pubblico locale, dall’altro un caro carburanti che indurrà molte amministrazioni a ripensare le proprie strategie.

    Un combinato disposto perfetto per scuotere un settore che ha da tempo bisogno di un cambio di marcia. Marce che non hanno invece gli autobus elettrici, destinati evidentemente a diventare i protagonisti di questa rivoluzione urbana. Ma saranno a batteria o a idrogeno? Toyota, nel suo peculiare approccio multi-tecnologico alla transizione, vuole puntare su questi ultimi, visti anche come veicolo (stavolta non in senso stretto) per portare l’idrogeno nelle città.

    Catalizzatore per le infrastrutture

    Il tema è stato al centro della tappa a Terni del roadshow italiano dell’H2.City Gold, l’autobus a idrogeno sviluppato da CaetanoBus in partnership proprio con Toyota. Il tutto nell’ambito dell’evento “La mobilità a idrogeno: una realtà”, ospitato non a caso dalla città umbra, impegnata da tempo nel progetto Hydra per lo sviluppo di questo vettore energetico. Anche per il trasporto pubblico. Ed è su questo punto che si sta sviluppando la cooperazione tra il Comune con il colosso giapponese. Una collaborazione che sembra poter aprire la strada a progetti simili anche in altre municipalità. 

    ..."Abbiamo ottenuto complessivamente finanziamenti per oltre 25 milioni di euro, che di qui al 2030 ci permetteranno di rinnovare completamente la flotta dei bus di trasporto pubblico locale con mezzi a idrogeno”, conclude il vice sindaco e assessore all’Ambiente, Benedetta Salvati, che ricorda anche il progetto per il treno a idrogeno sulla linea Terni-Rieti-L'Aquila Sulmona e le possibilità schiuse dall’arrivo a Terni del Gruppo Arvedi: “Si potrà sviluppare un importante progetto di utilizzo dell'idrogeno che ci vedrà impegnati come ente locale per garantire le migliori condizioni di fattibilità, insieme alla Regione Umbria”. ...

     

    Autobus a idrogeno o elettrici? La scelta di Montpellier è per le batterie [6 volte più convenienti] - News - Automoto.it

    Il nuovo sindaco ha bloccato un progetto da 30 milioni circa, dicendo no alla flotta di autobus locali alimentati a celle idrogeno. A Montpellier 50 pullman elettrici con batteria, costano sei volte meno.

    18 gennaio 2022

    Sul fronte della nuova mobilità e delle alimentazioni alternative per i motori dei veicoli pesanti, senza ombra di dubbio l’idrogeno ha un suo peso, dato per crescente e molto utile a economia e ambiente. Eppure i francesi, di Montpellier, hanno detto no agli autobus a idrogeno per prenderne, di nuovi, elettrici.

    Il fatto si segnala perchè l’ente pubblico si era già mosso per mettere al lavoro in città oltre 50 nuovi bus a idrogeno entro il 2025. Dopo un paio di anni dall’avvio di progetto però, quello che da noi avrebbe ricevuto applausi per lungimiranza, il nuovo sindaco disdice l’ordine dei nuovi bus fuel cell con relativa fornitura quotidiana di circa 800 kg di idrogeno. 

    Il motivo pare sia economico, il costo stimato per avere la nuova flotta di bus a idrogeno con relativa struttura di rifornimento, avrebbe sfiorato i 30 milioni. Facendo i conti di tutto (differenza costo nei veicoli e nella gestione per vari anni) a Montpellier, hanno stimato 95 centesimi per ogni chilometro percorso da un nuovo bus a idrogeno, contro i 15 centesimi di uno elettrico.

    Vero è che da loro, l’energia elettrica effettivamente è gestita in modo diverso e più efficiente che altrove, per cui il nuovo sindaco ci ha messo poco a motivare il cambio di rotta. Niente idrogeno per i bus, viaggeranno a batterie rivalutando l’alternativa per il prossimo decennio e risparmiando, ogni anno, circa 2,5 milioni di euro. Questa la differenza stimata oggi, in Francia, per l'alternativa elettrico a batteria o a idrogeno nel trasporto locale.

     


  2. 27 minuti fa, angelooo ha scritto:

    L'Inghilterra sembra ne stia uscendo da quando hanno detto ora su la7! Pensare che li so mesi che usano precauzioni vicini allo zero, sicuramente qualcosa su questa lotta alla pandemia e' stata sbagliata.... mi sembra lampante! Speriamo d'uscire da questo tunnel perché non se ne può più!  Ce semo rotti il cazzo e de che tinta! 

    Per quanto mi riguarda i messaggi più sensati da far passare sarebbero potuti essere:

     

    1) Di fare le tre dosi il prima possibile

    2) Usare le ffp2 al chiuso e nei luoghi affollati

    3) (Per le persone più fragili) stare il più possibile a casa  e gestire i contatti con la massima cautela

     

    Per il resto lasciare le persone libere (psicologicamente) di fare una vita quanto più normale possibile senza inculcargli quel terrore che ha spinto molti a murarsi vivi in casa

     


  3. Morta per Covid la cantante Hana Horká, si era contagiata volontariamente per non fare il vaccino (fanpage.it)

     

    Si era contagiata volontariamente per non fare il vaccino, ma la malattia alla fine ha avuto la meglio. La cantante folk ceca Hana Horká degli Asonance è morta per Covid a soli 57 anni. Solo pochi giorni fa, sulla sua pagina Facebook, aveva scritto di essere felice di essersi infettata con la variante Delta perché avrebbe potuto finalmente tornare a vivere come tutti gli altri. "La vita è qui per me e anche per te", aveva scritto solo venerdì nel post, invitando i fan a fare lo stesso e sottolineando che in questo modo sarebbe potuta finalmente andare a teatro, al cinema, in sauna o in vacanza. Poi, l'improvviso peggioramento e il tragico epilogo.

     

     


  4. 8 minuti fa, wild.duck ha scritto:

    È un problema di conteggio che salta fuori solo adesso perché se si fanno due conti in periodi normali i casi erano pochi.

    Metti che a Terni hai in periodi "calmi" 50 casi reali di covid al giorni.

    Se ricoveri in ospedale 50 persone al giorno per altri motivi quante ce ne possono essere con il covid asintomatico? 1 o 2 a dir tanto?

    Adesso che in una città come Terni i casi "reali" sono più di 1000 al giorno oltretutto con una variante ancora più spesso asintomatica è un altro discorso e l'influenza sul conteggio può avere importanza.

    È pure vero che anche un caso covid asintomatico qualche problema di gestione penso in corsia lo crei

     Se ci limitiamo a Terni città  ad oggi che siamo vicini al picco della pandemia abbiamo 28 ricoverati di cui uno in intensiva. Senza novax avremo 12 ricoverati con nessuno in intensiva nonostante in città ci siano 10.000 positivi

    • Voto Positivo 1
    • Voto Negativo 1

  5. 15 ore fa, callea ha scritto:

    Questi sono i profili che ho tracciato delle due categorie di persone:

    -no vax

    -pro vax/pro greenpass

     

     

    Profilo tipico no vax:

     

    -persone tendenzialmente sane

    -ricercano uno stile di vita salutista

    -sono sportive

    -leggono le etichette di quello che mangiano

    -guardano poco la televisione e non seguono le mode conformiste

    -non fumano

    -alta percentuale di vegani, animalisti

    -alta percentuale di magri

    -non assumono quasi mai medicinali se non in situazioni di forza maggiore

     

    Profilo tipico pro vax e pro greenpass:

     

    -persone tendenzialmente sedentarie

    -alta percentuale di persone malaticce o con salute cagionevole

    -alta percentuale di fumatori

    -alta percentuale di obesi

    -non leggono mai le etichette di quello che mangiano

    -fanno abbondante uso di farmaci in particolare antibiotici anche per un normale raffreddore

    -guardano molto la televisione

    -tendenzialmente conformisti seguono la massa

    -mangiano molta carne, insaccati, nutella e cibo spazzatura di vario genere

     

    Ecco… il secondo gruppo è terrorizzato dal primo.

    Da profano direi che il profilo novax è quello tipico di persone ansiogene e fortemente ipocondriache. Gli ipocondriaci ansiogeni sono numerosi pure tra i vaccinati e per di più sono quelli che all’inizio il vaccino non volevano propio farlo per poi cedere, per causa di forza maggiore o perché la paura di morire di covid ha superato quella di morire di vaccino. 

    • Haha 1

  6. Covid Italia, 34% positivi ricoverato per altre malattie: l'indagine (adnkronos.com)

     

    Il 34% dei pazienti positivi ricoverati, non è malato Covid. Ovvero, non è in ospedale per sindromi respiratorie o polmonari e non ha sviluppato la malattia da Covid, ma richiede assistenza sanitaria per altre patologie ed è risultato positivo al tampone pre-ricovero. I dati emergono da uno studio condotto da Fiaso sui ricoveri di 6 grandi aziende ospedaliere e sanitarie in Italia, secondo cui un paziente su tre, sia pur con infezione accertata al coronavirus, viene ospedalizzato per curare tutt’altro: traumi, infarti, emorragie, scompensi, tumori....

     

    ...E inoltre, i pazienti ricoverati per Covid sono molto più anziani, con un'età di 69 anni, mentre i contagiati privi di sintomi e ricoverati per altre patologie hanno in media 56 anni. Tra i primi risulta vaccinato con un ciclo completo di tre dosi o con due dosi da meno di 4 mesi solo il 14%, di contro tra gli altri è vaccinato con tre o due dosi da meno di 4 mesi il 27%. In entrambi i gruppi c’è una preponderanza di soggetti non vaccinati o che non hanno ancora fatto la dose booster.

     

    Quindi dai numeri che vengono resi noti tutti i giorni dovrebbe essere tolto circa 1/3 dei casi.

    Dei restanti 2/3 oltre l'80% non ha completato il ciclo vaccinale o non lo ha proprio iniziato.

    Per cui su 100 ricoveri solo 15 che hanno le due dosi da meno di 4 mesi o la terza dose sono ricoverati per covid.

     


  7. 14 minuti fa, Dado ha scritto:

    Sto cercando di evitare questo tipo di ragionamenti, perché sono dell’idea che potrebbero portare un filo sfiga. Ma dal sudafrica, quando ancora non si parlava di Omicron ma di variante sudafricana, arrivavano evidenze abbastanza allineate a questa tua impressione.

     

    a da loro non stavano a 85/90% di vaccinati. Per cui potresti pure essere pessimista e i raffreddati essere qualcosina di meno.

    Mi baso semplicemente sulla percentuale di positivi sui tamponi effettuati (10%) visto che la stragrande maggioranza li fa in assenza di sintomi o contatti diretti ma solo per vedere parenti e amici con un pò più di sicurezza. Se fossero 40.000 i positivi attuali in umbria il senso del discorso sarebbe lo stesso. così a Terni è probabile che ci siano tra i 5 e i 10.000 positivi.


  8. In pratica ha voluto spiegare il motivo della sconfitta dovuta essenzialmente a giocate sbagliate dal punto di vista tecnico e/o concettuale e non al modulo o all'atteggiamento o alla condizione atletica come alcuni pensavano. Da una parte ha difeso i giocatori, il suo lavoro e quello del suo staff e dall'altra ha  ammesso i limiti di una squadra ancora non squadra. Molto interessante per quelli che hanno la voglia e l'umiltà di ascoltare e 

    capire qualcosa in più di calcio.


  9. Qualunque modulo Lucarelli decida di mettere in campo è impensabile lasciare fuori il giocatore più forte che abbiamo insieme a Falletti, ossia Partipilo. Tutti gli altri tranne forse Proietti si possono alternare. Chiaro che il 4231 prevede che chi sta sulle fasce si faccia un mazzo tanto e che tutti rientrino e aggrediscano in fase di non possesso, ma questi due principi sono inattuabili  senza una condizione fisica più che buona. 


  10. 33 minuti fa, Pericle ha scritto:

    Magari quando il Palermo ha abbassato le pretese la Ternana già si era tirata fuori e puntava un altro attaccante come poi ha preso Pazienza

    Per chi volesse capire come il Pisa ha preso Lucca ci sono le dichiarazioni del vicepresidente del Pisa (dal minuto 19) durante il programma di ieri di una tv locale.

    https://50canale.tv/programmi/trasmissioni/il-neroazzurro


  11. 13 ore fa, alex79tr ha scritto:

    Secondo Walter Ricciardi e la fondazione Gimbe a metà Maggio si rialzeranno i contagi , fino ad avere quasi una quarta ondata. A questo punto se fosse una cosa reale , scordiamoci estate, aperitivi , cene e tutto il resto , perché mi sembra di capire che la fine del tunnel è ancora molto lontana dall'essere vista . Voi che ne pensate ?? Ormai ognuno apre bocca e gli da fiato ..però di questa ipotetica quarta ondata ne sento parlare da parecchio 

    Sicuramente i contagi aumenteranno, ma quello che conta è l'effetto finale che questo aumento provocherà sul SSN, grazie ai vaccini che sono già stati fatti è probabile che questi effetti saranno se non trascurabili quantomeno gestibili; tradotto non chiuderanno niente ma anzi sarà il caso che inizino a prolungare se non togliere il coprifuoco, perché tenere al gente in casa alle 10 a giugno, luglio e agosto è impensabile.


  12. 22 ore fa, wild.duck ha scritto:

    l'avevo citato io se guardi, non lo avevo rinominato perchè mi sembrava che le cose ribattessero. Hai dimenticato di sommare anche pub e bar, che soprattutto in Gran Bretagna sostituiscono o si sommano ai nostri locali serali e fanno 18.40% contro il 12% delle scuole di ogni ordine e grado. Le cose grosso modo ribattono. In effetti 

    12/18.40=0,65

    mentre

    7/12=0,58

    considerando che sicuramente gli studi sono abbastanza diversi la proporzione è grosso modo quella (verso una maggiore pericolosità dei ristoranti e attività similari in genere).

    In ogni caso pure io, ormai, avrei continuato con la DAD, non sto mica dicendo che la scuola è pericolosa zero. Mi fanno solo incazzare populisti e cazzoni vari della politica che fomentano la gente dicendo che aprire di più la sera (ristoranti o semplicemente togliendo il lockdown o limitandolo molto) è indifferente. Semplicemente, dati alla mano, non è così.

    Per i contagi su metro e bus non so effettivamente quanto influiscano le scuole elementari e medie inferiori (credo vadano principalmente per prossimità). 

     

    Comunque io tutte ste crociate sulla scuola che impatterebbe zero non ricordo di averne sentite da nessuna parte. Le sento per questo tipo di attività ma, appunto, dati alla mano durante l'epidemia l'impatto della ristorazione è stato maggiore. Parlando della metro, lì è difficile fare un raffronto (se un liceale infetta uno che va al ristorante o viceversa va conteggiato sulla scuola o sulla ristorazione? - e stesso discorso chiaramente un po' per tutte le cose che si mischiano).

    Sono dati riferiti sempre a locali per la maggior parte al chiuso, l'impatto della ristorazione all'aperto è al di sotto di quelle cifre. Inoltre, a spanne, almeno la metà di quelli che vanno al ristorante oggi già facevano pranzi o cene a casa da 4/6 persone almeno una volta a settimana, per cui meglio che si vedano all'aperto piuttosto che in privato al chiuso.


  13. 45 minuti fa, wild.duck ha scritto:

    il 12% è quasi il doppio del 7%, non "pesano" sui contagi più o meno quanto le scuole. Comunque il discorso è che adesso stai pressappoco in equilibrio con i nuovi casi (i casi non calano più tanto, credo che i casi di ieri siano grosso modo sovrapponibili a quelli dello stesso giorno della settimana passata?). Se apri i ristoranti per forza di cose l'Rt sale un po'. Se li apri per più tempo probabilmente salirà un po' di più. All'aperto poi è chiaro che è meno pericoloso.

    Se questo basta a "compensare" una maggiore pericolosità di base (per il discorso del 12% contro il 7%) è un discorso e può essere. Che ci si può permettere di riaprire di più le scuole e contemporaneamente riaprire di più i ristoranti è un altro discorso ancora.

    Anche perché è già tutta una tiritera per aprire per un'ora in più "per aiutare i ristoratori" (che comunque significa più contagi), per riaprire anche all'interno perché non tutti hanno i tavoli fuori e in certi posti fa freddo fino a giugno (il che è vero, ma vaglielo a spiegare al virus) etc.etc.

    Al discorso dei ristoranti va comunque sommato quel 13% del coprifuoco si/coprifuoco no. Non so come le due cose si intersecano (i ristoranti se il coprifuoco lo metti alle 19 come in certi posti la sera stanno chiusi, a pranzo non hai - ovviamente - il coprifuoco e i ristoranti puoi aprirli etc., i due effetti in qualche misura si sovrapporranno) ma tra le due cose balla fino al 25% di riduzione o aumento dell'Rt. Non proprio poco.

    Giusto 12% contro 7%, mentre in un questo studio che non ho cercato io:

     image.png.3d14f0b52843e924d481695ed3dd32bf.png

     

    8,5%  (ristoranti al chiuso perlopiù ) contro il 12% della somma di tutte le scuole di ordine e grado, secondo altri studi le scuole incidono per il 25% o più considerando i contagi che avvengono sui mezzi di trasporto pubblico come  bus e metro, che sono (almeno in Italia), altamente insufficienti per garantire la necessaria sicurezza. In sintesi le scuole per me dovevano continuare con la DAD visto che stiamo a maggio, speriamo solo che la bella stagione e la messa in sicurezza dei più fragili con le vaccinazioni bastino a controbilanciare l'aumento dei contagi dovuto all'attività didattica in presenza.


  14. 3 ore fa, wild.duck ha scritto:

    Il coprifuoco riduce l’Rt del 13%, come le mascherine: lo studio europeo

    di Margherita De Bac29 apr 2021

    I migliori gruppi di ricerca europei hanno calcolato gli effetti delle chiusure sulla riduzione dei casi. Quella dei negozi è la più «utile» e anche la limitazione degli incontri

    La politica litiga sul coprifuoco ma chissà se conosce nel dettaglio l’utilità di questa e di altre restrizioni nel controllo dell’epidemia. La calcola il lavoro appena postato su MedRxiv, firmato dai maggiori centri di ricerca europei. Titolo: «Conoscere l’efficacia degli interventi dei governi in Europa contro la seconda ondata del Covid-19».

    Classifica

    Ne esce una specie di classifica dei bandi che hanno cambiato la vita dei cittadini. Al primo posto la chiusura dei negozi. Le «business closure» riducono del 35% l’Rt, l’indice di replicazione del virus. In coda le scuole e università che contribuiscono per il 7% al calo di questo valore.

    Mascherine e coprifuoco

    E il coprifuoco? Scrivono gli scienziati: «L’uso rigoroso di mascherine nei luoghi pubblici e il coprifuoco notturno hanno avuto un moderato ma statisticamente significativo effetto pari rispettivamente al 12 e 13%». E aggiungono che «ovviamente nessuna di tutte le misure cosiddette non farmacologiche può funzionare da sola».

    ...........

    ristoranti

    La chiusura della ristorazione «ha un largo effetto sulla trasmissione del virus» con una riduzione dell’Rt del 12%. Stessa percentuale per i locali da ballo e per le attività non essenziali (parrucchieri, centri estetici). Si ferma al 3% il contributo di eventi culturali o di altro tipo: zoo, musei, teatri. È invece molto alto l’effetto prodotto dal bando agli incontri tra persone al di fuori della propria famiglia fino a un massimo di 30: la riduzione sull’Rt è del 26%. Non sorprende, commenta Forastiere, che le scuole abbiano un ruolo così marginale nell’epidemia, il 7%.

     

    Ora, che si possa discutere sul fatto che tocca riaprire in modo azzardato con uno o due mesi di anticipo, perché sennò l'economia non regge, è un conto. Tanto a sto gioco è tutto probabilistico, se le cose vanno male rischia una botta più grossa pure l'economia. Farlo prendendo per il culo i cittadini, come fanno i politici populisti di un po' tutte le parti (penso ai Salvini, ai Renzi, etc.etc.) è un altro discorso.

    Continuo a sentire politici che candidamente dicono che tocca aprire fino alle 23, che tanto non cambia un cacchio, e così i ristoratori possono fare due turni (per dirne una che ho sentito). "Non cambia un cacchio" e qualsiasi frase che parli di aiutare i ristoratori non vanno bene insieme. O è vera l'una, purtroppo, o è vera l'altra. A meno che per "aiutare" non si tratti di acquisto di dispositivi anticovid innovativi, che però non esistono, o di aiuti in denaro. Un ristoratore guadagna se ha tanta gente al ristorante. Come fa a non cambiare un cacchio se in serata vede 100 clienti invece di 50 (il tutto moltiplicato per tutti i ristoranti d'Italia) è un mistero.

    Quindi secondo questo studio i ristoranti pesano sul contagio quanto più o meno  quanto le scuole, solo che la statistica non è per i ristoranti al'aperto, per cui ad occhio e croce i ristoranti all'aperto dovrebbero pesare sensibilmente meno che la riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

     

    Poi bisogna sempre vedere quale studio si prende in considerazione.

     

    "I contagi da virus SarsCoV2 legati alla scuola sono superiori a quelli che avvengono nella popolazione generale. Anche a livello di scuola primaria. L’indicazione giunge anche dalla letteratura scientifica e dalle analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).

    Gli studi di settore

    Analizzando i dati del ministero dell’Istruzione relativi al periodo che va dal 26 settembre al 10 ottobre 2020 sembrerebbe che non ci sia un’influenza della scuola sul contagio, come emerso da una ricerca svolta nel Regno Unito e pubblicata su The Lancet.

    Altri studi, in numero crescente, condotti in Italia e all’estero, forniscono invece “evidenze a favore dell’ipotesi dell’influenza della scuola, con tutti i fattori connessi, come trasporti, socialità extra-scolastica, sul contagio”, ha detto il matematico.

    La correlazione fra l’inizio della scuola a metà settembre 2020 e l’inizio della crescita esponenziale due settimane più tardi è stata rilevata anche dallo stesso Sebastiani e dal virologo Giorgio Palù sulla rivista Viruses.

    Una ricerca di Fondazione Kessler e Iss pubblicata sulla rivista Pnas indica che l’attività scolastica nella fascia 0-13 anni ha un impatto limitato sull’indice di contagio Rt, ma importante nella fascia 14-19 anni.

    Più contagiati dopo gli 11 anni

    Ma per lo stesso Sebastiani, i dati delle scuole in Piemonte relativi a novembre 2020 trovano aumenti statisticamente significativi nella percentuale di positivi tra gli studenti nella fascia 11-19 anni e ancora più tra il personale scolastico rispetto alla popolazione.

    Ricerche condotte nel Regno Unito (Lancet) e negli Stati Uniti (Science), rispettivamente su 131 e su 41 Stati mostrano che l’apertura delle scuole aumenta l’Rt del 25%, mentre la chiusura lo riduce del 35%, rispettivamente"

     

    Covid, Cnr: le scuole aperte aumentano i contagi, anche alla primaria. Un anno fa l’inizio del lockdown - Notizie Scuola (tecnicadellascuola.it)


  15. Se è vero che il calcio è anche espressione del contesto socio-economico in cui è immerso, questa cagata di proposta  della superlega era in qualche modo inevitabile. Se i ricchi so sempre più ricchi e i poveri so sempre più poveri il calcio attuale non può che essere l'espressione  di questo paradigma, a meno che non si facciano delle regole apposite per contenere questa deriva altrimenti inevitabile. L'impressione è che i primi che queste regole non le vogliono sono proprio i più ricchi che hanno interesse a muovere somme di capitali sempre più ingenti, se così non fosse ste regole le avrebbero già fatte da un pezzo e il problema non si porrebbe nemmeno.


  16. 23 minuti fa, Fievel ha scritto:

    In Inghilterra è stato fatto, i risultati sono impietosi!

    Per cui se parteciperanno lo faranno contro la volontà dei loro tifosi, quindi vogliono mettere in piedi uno spettacolo contro la volontà degli spettatori, chapeau! Ma tanto si sa che la gente cambia idea facilmente, mo inizieranno a indorare la piccola riempiendogli la capoccia de minchiate e alla fine li convinceranno che è l'unica soluzione se vogliono sopravvivere. Invece de trova un modo per non indebitarsi di nuovo alla follia (tipo un  salary cap a livello europeo) cercano un modo per continuare a strapagare giocatori e procuratori e mandare avanti un circo con le stesse logiche e dinamiche destinato ad implodere nel medio lungo periodo, chapeau...


  17. Sarebbe interessante fare un sondaggio per sapere cosa ne pensano della superlega i supertifosi  delle supersquadre. Ma immagino che i super club se ne sbattano altamente dei loro supertifosi a loro interessano solo i soldi delle superbanche che serviranno a pagare di più i super giocatori delle supersquadre finché non se indebiteranno di nuovo e allora faranno la supersuperlega intercontinentale con 5 squadre per continente, fatta quella fra qualche decennio sarà il turno di fare Terra contro Marte in campo neutro sulla luna


  18. La superlega dei superindebitati che se mettono assieme per ripagare i debiti con le banche coi soldi prestati da un’altra banca... Speramo che la facciano anche per una super serie A su invito per diritto divino e ricchezza procapite della provincia di riferimento.

    Bella Merda mica c’hanno da fa loro ma chi ancora je va appresso.

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