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paolo65

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Messaggi pubblicati da paolo65


  1. 27 minuti fa, ride bene ha scritto:

    Roba da pazzi...col sedere sul cemento.Questo il livello di confort del palaterni che oltre a non avere un'insegna identitaria a caratterizzarlo, ora apprendo anche senza i più miseri seggiolini.

    Siamo tornati a quando toccava portasse il cuscinetto rossoverde al liberati.

    La mancanza di spazio per il loro posizionamento non è una giustificazione significa che le gradinate sono scomode e praticamente ci si ritrova, come qualcuno aveva già detto, i piedi degli altri a punzonare da dietro. Fantastico.

     

     

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    Qualcuno me criticava per la mia ostilità verso i progettisti (nonché direttori lavori). So gli stessi dello Stadio, ricordo.

    • Haha 1

  2. 16 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

    O forse non essendo dei tecnici magari, a volte, si fraintende. Aggiungiamoci che Bandecchi non capisce un cazzo di quello che gli spiegano i tecnici e il casino è completo.

    Io provo a rispiegare però mi sta venendo il dubbio che se uno ha un giudizio precostituito è difficile da scardinare. Si va avanti per schieramenti politici. Io sono un tecnico, se la volete buttare sul piano politico ditemelo subito che smetto di parlarne e Vi lascio alle vostre certezze politiche. Non frequento più la sezione politica proprio per questo, non è che mi rimetto a parlare di politica qui.

     

    "Finalmente si può utilizzare una quota di accreditamento pubblico" è perfetto, non avrei potuto dirlo meglio. Fino al 31-12-2022 il progetto non era approvabile dalla conferenza dei servizi regionale perchè l'intervento prevedeva un accreditamento che non gli poteva essere dato, visto che il SSN prevedeva posti letto convenzionati solo per Perugia (come se Terni non fosse in Umbria). 
    Alla domanda rivolta proprio da Anniballi sul perchè il SSN non avesse previsto posti convenzionati per Terni, in conferenza di servizi non ci fu risposta. E' a verbale. Il giorno dopo iniziò la dissenteria per i tecnici regionali che si erano cacciati in un vicolo cieco. Presi dall'obiettivo finale che era quello di bocciare ogni velleità ternana non si sono resi conto che la fossa l'avevano scavata loro con le proprie mani. Alla conferenza del garden questa cosa è stata spiegata benissimo. Dopo pochi giorni (3-4 una settimana forse?) la Tesei se ne uscì con un comunicato in cui diceva che il vulnus a danno della provincia ternana sarebbe stato colmato entro il 31-12-2022. E così fu. Se l'anno 2022 si fosse chiuso senza questo provvedimento riparatorio sarebbe stati guai grossi.

    Ora il progetto è direttamente passato al Comune perchè il parere della conferenza dei servizi regionale, rimosso l'impedimento di "non poter utilizzare una quota di accreditamento pubblico" è da considerarsi automaticamente positivo.

    Quindi l'affermazione di Anniballi è tecnicamente ineccepibile.

    Siccome l'italiano non è un'opinione dire che "Finalmente si può utilizzare una quota di accreditamento pubblico" non significa che è già fatto ma che ora si può utilizzare e che è stato rimosso il motivo che aveva fatto dare parere negativo alla conferenza dei servizi perugina.

    Lo possono utilizzare anche altri, ammesso che arrivino prima della Ternana nell'iter progettuale che nel caso dello stadio-clinica ormai è ad uno stadio avanzatissimo e può per giunta contare sullo status di progetto di interesse pubblico. Le chance per un altro progetto di battere questo della Ternana sono prossime allo zero.
    Ripeto: il problema non è il progetto che ora è vincente su tutti, il problema è sempre Bandecchi.

    Non c'è nessun aspetto politico per quanto riguarda i miei dubbi, te lo assicuro. La frase nel contesto in cui la dice per me ha il significato di certezza di averli già disponibili (la famosa bancabilita'). E a parte l'assicurazione che ci sia spazio per i seggiolini nelle tribune (cosa obbligatoria per la B e la A), io sarò felicissimo visto che allo stadio ci vado ogni volta che la Ternana ci gioca. 

    Per la clinica, l'ospedale e la sanità pubblica il discorso è molto più complesso.


  3. 4 ore fa, ruber-viridis draco ha scritto:

    Scusami, quale sarebbe la nebulosa incomprensione? Sono 250 anni che Anniballi spiega lo stesso concetto in tutte le salse. E' qui dentro che si continua a dire che il progetto era sbagliato (tutti ingegneri) perchè dava per scontata una convenzione che può essere raggiunta solo dopo accreditamento che a sua volta si ha dopo la costruzione.

    Il concetto era ben presente ai promotori sin dall'inizio, mai letto nella relazione allegata al progetto che si chiedesse la convenzione prima ancora di costruire.

    A mia precisa domanda alla presentazione al Garden Anniballi rispose in modo chiaro e inequivocabile.

    Ma tanto certe recchie capiscono solo quello che vogliono capire, come la leggenda che i posti della clinica li hanno presi dagli ospedali di Narni e Amelia.

     

    Perugiamerda s'è pappata altri 42 posti dall'Umbria del Sud ma quello va bene e nessuno dice niente. 

    Detto questo, io sono ancora scettico sulla realizzazione dello stadio, solo perchè di mezzo c'è Bandecchi e il suo modo prevaricatore di affrontare le cose.

    Guida mi pare un fuscello sbattuto dal vento e temo che in tutta questa storia finisca per essere la parte debole rischiando di essere stritolato. Se entrambe le parti avranno il giusto tornaconto lo stadio si farà, se come temo uno ci guadagnerà e l'altro no, la vedo scura.

     

    Penso anche che Perugia non si sia data per vinta, qualcosa proveranno ancora a fare per scongiurare il pericolo che Terni alzi la cresta. Pensare che si siano arresi è troppo ottimistico.

     

    Certo che se si dovesse fare lo stadio sarebbe un salto epocale per Terni. Una vittoria  a dispetto di Perugia che (questo non va dimenticato) ha tentato in tutti i modi di bloccare tutto e ha ceduto solo perchè i solerti dirigenti della Regione con la Tesei in testa rischiavano di giocarsi il culo, sotto l'attacco degli avvocati (ricordo a tutti la corsa a concedere i posti letto convenzionati a Terni entro il 31 dicembre per non incorrere in richieste di danni e azioni di altro tipo).

    Sarebbe un durissimo colpo anche per i fegati dei tanti ascari ternani che con Perugia c'hanno ancora da spizzicà politicamente e attaccano a testa bassa la clinica ma non hanno fiatato quando le cliniche venivano convenzionate a Perugia. Buffoni. Buffoni e traditori.

     

    Non succederà, ma se succede.......  🍾🍾🍾🍾 
    :flag:

    "Finalmente può utilizzare una quota di accreditamento pubblico". Queste sono parole dell'intervistato Anniballi. Se l'italiano non è un opinione, da per già fatto il processo quindi, di fatto, se la costruisci prima o dopo l'accreditamento, è indifferente dandolo per scontato. Ripeto lo dice lui non io. A questo punto o si è espresso male o ditemi voi, che capite meglio di uno scienziato come me, da dove arriva questa certezza che è alla base di tutta l'operazione. Una norma nazionale, regionale, un accordo informale davanti a du tagliatelle al tartufo tra la Tesei ed emissari bandecchiani?...insomma Anniballi spiegasse meglio quello che ha detto in grassetto, senza che ce spiega che prima la clinica bisogna costruirla e loro lo hanno sempre detto. Anche qui potremmo facilmente smentirlo perché all'inizio Bandecchi questo nn lo diceva proprio e qui dentro se ne dibatteva molto per l'assurdità dell'ipotesi di pretendere l'accreditamento prima di tirare su un muro. Non è che siamo tutti boccaloni, si discute con preventiva diffidenza, perché di sparate ce ne sono state molte.


  4. 8 minuti fa, Pleonastico ha scritto:

    Confermo, per aumentare la capienza se so dimenticati di lasciare lo spazio necessario, lo dico anche per esperienza personale visto che quando mi sono seduto non sapevo do mette i piedi se non sulle spalle di quello sotto....e non so alto 2 mt..

    E tu a questi faresti progetta' e realizza' lo stadio?


  5. Stavo leggendo le presenze allo stadio della B.

    Siamo piuttosto modesti (per non dire peggio). Ci sono tante squadre di città più piccole e con stadi ugualmente vetusti che ce magnano sulla capoccia .

    Non vorrei che lo stadio nuovo sia per molti la motivazione fondante per portare gente alle partite, quando i problemi sono altri

     


  6. 2 ore fa, Birrocchiu ha scritto:


     

    Il passaggio costruzione clinica - accreditamento è sempre avvolto in una nebulosa incomprensione. Dice in sostanza che nessuno può garantire i posti convenzionati prima della costruzione, ma semmai dopo. Ma non spiega come ci sarebbe questa garanzia stando alle norme regionali sul tema. Dove si trovi cioè una norma che dia il diritto di questi posti a chi costruisce anche lo stadio, rispetto a qualsiasi altro potenziale investitore nella sanità che volesse fare analoga richiesta. In questi termini di incertezza, quale banca rischierebbe di prestare i soldi? Magari ci sono passaggi che mi sfuggono, visto che mi pongo semplici domande da comune cittadino e non ho avuto modo di approfondire alcunché.


  7. 1 ora fa, dragonball ha scritto:

    Ma io dico tutte queste seghe mentali,che poi alla fine hanno un comune denominatore quale la politica (la mentalita' che se un imprenditore fa qualcosa di utile ma è di una diversa parrocchia ), a nord di terni come mai non se le sono fatte?

    Ci sono 5 cliniche contro le 0 di terni,come fanno a convivere ?

    Via non fate quelli dell'orticello che per anno hanno governato per fa li cazzi loro,stadio clinica e centro sportivo sono tutte cise che faranno crescere la citta' e portreranno servizi e lavoro 

    Ma poi anche questa storia che l'imprenditore fa li cazzi sua cosa vuole dire?

    Mi frega una sega se su arricchisce,l'importante è che fa qualcosa per la citta' e i cittadini,che poi è ovvio che gli imprenditori fanno questo per guadagnarci,mettete su voi un azienda pe diventa' poveri,sarebbe un innovazione a livello mondiale 

    Forse non lo sai, ma a Terni c'era una clinica convenzionata fino a qualche anno fa ....ha chiuso. Mentre prosperano le RSA, poco impegno (cambia' qualche pannolone), tanto guadagno. Interroghiamoci anche sulla qualità degli investitori locali

    • Grazie 1

  8. 22 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

    Forse siamo andati fuori tema, provo a chiarire meglio il mio pensiero riguardo al progetto stadio-clinica.

    Bandecchi, a suo tempo, ha certamente fatto un capolavoro: è riuscito a portare una parte significativa dei cittadini ternani a supportare i suoi (legittimi) interessi economici personali facendo leva sul campanilismo e il senso di appartenenza.

    La clinica non è altro che una azienda privata. E' positivo o no che si faccia per la collettività? Certo che si, come ogni nuova azienda che apre sul territorio porta valore e ricchezza. Cambierà la qualità dell'offerta sanitaria locale? Questo non lo sappiamo. Perchè è chiaro che il numero di posti letto non è un indice di qualità. L'ospedale pubblico di Terni è (nel silenzio generale) da anni depauperato di risorse economiche e soprattutto professionali. Senza contare i vali livelli di servizio, come ad esempio quello legati ai trapianti, che a Terni sono preclusi. Quindi, per capire l'impatto della clinica, bisognerebbe conoscerne alcuni dettagli: quali specialità avrà? Avrà un DEA (di primo o secondo livello)? Sarà un IRCCS? Farà esami di laboratorio in regime di convenzione? Sarà sede di corsi universitari? Quali professionisti ci lavoreranno? Sarà un centro di eccellenza in almeno una specialità? Sarà inserito nel circuito nazionale dei trapianti? Avrà una stroke unit? Avrà posti di day hospital e sub acuti (riabilitazione)? Nessuna di queste domande mi risulta sia mai stata fatta a Bandecchi dai nostri giornalisti, tutti presi a verificare le procedure amministrative, a tifare pro o contro ed a valutare l'apporto dell'azienda alla costruzione dello stadio.

    Per non parlare dell'aspetto economico della cosa, con decine di domande, dalla governance alla struttura finanziaria, che si sarebbero potute fare e si è invece accuratamente evitato.

    E il punto è questo: stiamo, anche con passione, confrontandoci sul nulla cosmico. Neppure la planimetria della clinica s'è vista.

    E la stessa cosa con lo stadio. Le 4 (di numero) tavole tirate fuori dagli scatoloni da Tagliavento e Co. a suo tempo, ci dicono praticamente zero di quello che dovrebbe essere l'investimento di pubblico interesse per Terni. Oltre alla solita distesa di catrame che circonda l'impianto (marchio di fabbrica dello studio di progettazione), non sappiamo nulla di attività commerciali interne allo stadio, di posti premium, hospitality, strutture per attività extra sportive infrasettimanali etc. Per non parlare, anche in questo caso di struttura finanziaria, governance ecc. Eppure in 2 anni, nel mio piccolo, di domande ne ho suggerite molte a chi avesse avuto voglia di farle, magari anche in consiglio comunale, oltre che sui mezzi di informazione. Oltre al vergognoso atteggiamento della passata amministrazione rispetto al progetto, non mi risulta che nessuno all'opposizione abbia sollevato qualcuna delle questioni di cui, al contrario, abbiamo dibattuto in questo forum.

    Ora, se possibile, con la vendita della Ternana e la cessione del terreno a Ternana Woman, di domande ce ne sarebbero anche molte più di prima, ma, invece di approfondire e migliorare, spuntano progetti improbabili al ribasso, che umiliano Terni, la sua storia e il suo futuro.

    Perché il punto è proprio questo: possibile che a Terni non si possa fare niente BENE? Chi critica viene fatto passare per disfattista, ostacolo al progresso cittadino. Nel mio caso le critiche sono finalizzate ad impedire che Terni subisca l'ennesimo sfregio che, quello si, limiterebbe le possibilità di sviluppo sia della Ternana che dell'amministrazione comunale per diversi lustri. Quindi, per me, non si tratta di NON fare, ma di non fare questa CAGATA e fare meglio e bene una volta per tutte, ponendo le basi per uno sviluppo vero sia economico che infrastrutturale della città.

    SI può fare meglio? Certo che si, basterebbe scrivere BENE l'atto fondamentale di tutta la vicenda: la convenzione. Con una convenzione scritta bene, che non si sostanzi in un travaso di risorse dal pubblico al privato a spese della collettività, sicuramente quel progetto non starebbe in piedi, ma andrebbe necessariamente migliorato o drasticamente ridimensionato. Perché è chiaro a priori che l'investimento non è sostenibile? Perché i soldi non si moltiplicano. Se hai due parti di investimento, uno in attivo e l'altro in perdita, con il primo che dovrebbe finanziare il secondo, le cose sono due:

    1) il primo genera extra profitti che vengono utilizzati per sostenere il secondo

    2) il primo genera profitti al di sotto della media perché una parte di questi è impiegata a sostenere il secondo

    Secondo voi sono sane queste alternative? Quale investitore metterebbe soldi nella clinica nel caso 2)? E chi pagherebbe gli extraprofitti nel caso 1)? E se, in qualche modo, una proprietà comune degli investimenti avrebbe potuto "compensare" questi squilibri con rivalutazioni di terreni o altre attività, la separazione dei soggetti rende ora tutto molto più complicato, ammesso che separazione ci sarà e che non si finisca con una società immobiliare a fare il tutto e la ternana e la clinica a pagare un affitto😉

    Quindi l'investimento stadio deve essere sostenibile di per se per avere un progetto equilibrato, il che significa necessariamente investire per coprire le perdite nei primi anni e puntare al salto di categoria per far esprimere all'impianto il massimo del potenziale. Questa società può farlo?

    Conclusione: visto che siamo di fronte ad una operazione potenzialmente disastrosa per la collettività, per le casse comunali e per la stessa Ternana Calcio, è nostro DOVERE vigilare. Prima di tutto eliminare l'OPACITA' che avvolge l'operazione. Dopo di che VALUTARE ATTENTAMENTE la convenzione che sarà alla base della concessione. In teoria ci dovrebbe essere per questo una opposizione in consiglio comunale, ma si tratta delle stesse persone che hanno fatto passare in fretta e furia l'interesse pubblico per questo progetto pur di lavarsene le mani. Per fortuna gli è servito a poco, però è chiaro che tocca a noi fare il lavoro. Anche senza il tesserino da pubblicista in tasca.

     

    Ovazione.

     


  9. Credo e spero che qui tutti stiano argomentando per quello che possa essere il migliore scenario per Terni e, mi permetto, in secondo luogo la Ternana, in modo disinteressato. Questo sulla base di chi sa niente, poco, qualcosa o ha una maggiore confidenza su questi temi. Non mi ricordo chi, ben informato, ha posto le sue preoccupazioni fin dall'inizio sulle sorti legate alla sanità pubblica ternana (che nn è solo ospedale, vorrei ricordare), con questo progetto stadio-clinica. E sembrava al dentro delle questioni, direi del mestiere.

    Da subito si è discusso civilmente qui dentro tra persone preoccupate e persone più rassegnate al fatto che la clinica nn sposterà nulla sulle sorti della sanità Ternana. 

    Intanto in Ospedale hanno da diversi mesi (diciamo post COVID) abbandonato interventi chirurgici programmati, assicurando solo quelli urgenti. Clinica o nn clinica, per la maggior parte delle patologie ci dobbiamo rivolgere altrove e anche a Perugia sono incazzati perché arriva troppa gente da Terni, il che è paradossale.

     


  10. 5 ore fa, Lu Generale ha scritto:

    Mi pare non fosse così: i posti accreditati (per bandux) sono 95, ricavati sottraendo 50 posti ad Amelia, 14 a Narni, circa 20 a Spoleto, i restanti grosso modo equamente divisi tra quello di Foligno e la clinica etrusca Villa Fiorita.  

    È esattamente così, il fatto che nn tocchino Terni, non significa fare i finti tonti, quando questo accade in un raggio di 10-15 km


  11. 5 ore fa, Lu Generale ha scritto:

    Il problema vero è questo: le capocce. Qui a Terni lo vediamo con enorme evidenza, anche con l'aggravante Bandecchi e questa penosa vicenda stadio-clinica che sta mostrando, per davvero, quanto la manipolazione sia diventata facile e, viceversa, quanto la gente sia facilmente manipolabile. 

    Avvilente e preoccupante.  

    Al netto delle idee politiche, avete presente chi è l'assessora quota FdI in Regione che forse potrebbe avere la pesante delega alla sanità (circa il 70% del budget di spesa dell' Ente) andando le elezioni come preventivabile?


  12. 5 ore fa, sololaternana ha scritto:

    posso fare una domanda?

    ma quando la PAC2000A, cooperativa di Perugia (quella che è il marchio Conad, per capirci), ha costruito il centro commerciale Cospea 2, sono state fatte tutte queste domande ed obiezioni?

    La grandezza e l'onerosità dell'intervento penso sia paragonabile, cosi come l'impatto su un intero quartiere, viabilità, ecc... in questo caso, sicuramente ancor più significativo l'impatto sul tessuto economico e commerciale della città, già in difficoltà da anni.

    Io ricordo tante polemiche solo sul cavalcavia (...) e la richiesta di costruzione di una bretella stradale da dietro Cospea 2 alla Flaminia prima di Castelchiaro (mai realizzata e ormai dimenticata). Per il resto, su temi e problematiche secondo me ben più importanti per la città e la sua economia, nulla.

    Qualcuno ha chiesto della sostenibilità dell'opera? come sarebbero stati finanziate le spese? come si sarebbe valutato il merito creditizio di chi investiva? di vedere le carte "economiche" e il piano pluriennale di rientro?

    anche quella struttura potenzialmente aveva la possibilità di creare una cattedrale di cemento nel deserto con impatto su un intero quartiere se il progetto fosse "fallito", rischio secondo la mia personalissima opinione ancora presente vedendo tante dinamiche.

    e ultima cosa, a chi piacciono quel tipo di strutture, ha avuto il giudizio unanime che è una bella e grande struttura per una città di provincia come Terni, Qualcuno ha chiesto perchè invece di 80 negozi, non l'hanno fatta da 200 negozi come porta di Roma? così sarebbe stata più attrattiva per portare chissà quali marchi o iniziative, no?

     

    ultima cosa, ricordo che quello è stato un intervento totalmente privato, assolutamente legittimo. e nell'intervento privato non c'era nessuna contropartita di opere pubbliche per la città. l'unica sarebbe stata la bretella, puntualmente non realizzata.

    ma chissà come mai con quei soggetti promotori e realizzatori, tra l'altro con sede legale a Ponte Felcino (PG), tutti questi dubbi non ci sono stati

    Sono cose totalmente diverse. Una volta che ho l'autorizzazione (magari prevista dal piano urbanistico), gli unici obblighi del privato sono gli oneri di urbanizzazione. Diventa dunque un fatto tutto privato, tra banca e imprenditore. Qui c'è di mezzo la cosa pubblica data da una legge stadi e una clinica con posti convenzionati da cui dipende a detta di chi è più al dentro, la famosa bancabilita' dell'operazione. In sostanza senza SSN che assegna i posti proprio alla costruenda clinica, salterebbe tutto.


  13. 5 minuti fa, Odoacre Chierico ha scritto:

    Mai più mi permetto di dire. Con i loro limiti (non intendo estetici) sono destinate a far parte del panorama urbano per decenni e decenni.

    Come lo stadio.

    A me interesserebbe anche l'estetica (l'Architettura per intenderci), visto che questo asse, oltre ad essere alle porte di Terni e quindi una sorta di biglietto da visita, rappresenta l'intervento più importante della città degli ultimi 50 anni e più. Affidato tutto agli stessi progettisti, ormai di fiducia del privato, ma con nessuna esperienza pregressa nell'impiantistica sportiva. A chiudere il cerchio poi l'obbrobriosa sistemazione estetica del tulipano tra l'altro desolatamente disabitato a mesi di distanza dalla sua inaugurazione. Questi sono ovviamente miei personali punti di vista, ma vedere un palazzetto che dall'esterno assomiglia al centro inox, mi fa quasi preferire il Palasojourner di Rieti degli anni '70.


  14. 2 minuti fa, CAPPUCCINO KID ha scritto:

    Esiste un "comitato San Martino"? 

    Dovrebbero fare due file senza gradoni per poter vedere la freccia del gran sasso il cui passaggio è auspicio del gol 


  15. 3 minuti fa, sololaternana ha scritto:

    I soldi ovviamente li metterebbe le banche.

    E le banche li mettono se e solo se il progetto nel suo insieme è credibile e redditizio nel tempo. In modo che l'imprenditore possa verosimilmente ripagare il debito.

    Ricordare quando Bandecchi diceva che i posti convenzionati servivano per rendere "bancabile" il progetto.

     

    Ora, nonostante gli sforzi (spesso interessati) di qualcuno a dire il contrario, il progetto è sostenibile e redditizio nel tempo (vedi PEF). Qualsiasi istituto finanziario, una volta verificata la competenza dell'imprenditore, potrebbe finanziario.

    E farei anche basta con la storia che i posti im convenzione non sono garantiti al 100% fino a accreditamento e convenzione, quindi non sarebbero garantite le entrate, perché qualcun altro potrebbe prenderli.

    Prima di tutto, questo progetto avrebbe priorità nella scelta dell'Ente a chi affidare i posti in convenzione, perché dichiarato di pubblico interesse, che non è un modo di dire ma ha una valenza giuridica.

    Esempio: voi a casa dovete imbiancare la sala e affidare il lavoro a una ditta. La ditta A, seria, chiede 1000 euro. La ditta B, altrettanto seria, chiede 1000 euro e gratis vi risistema l'intonaco del garage (cosa che a voi serve e avete già valutato utile in una "riunione" di famiglia con la moglie). Voi a quale ditta affidereste i lavori? La dichiarazione di pubblico interesse serve, anche, a questo.

    Inoltre, l'ipotesi che la clinica venga ad esempio costruita male e non possa essere accreditata o che qualcun altro (chissà come) possa "scippare" i posti....ecc., fa parte del rischio di impresa che l'istituto finanziario valuta nella considerazione sull'affidabilita dell'imprenditore.  Quando una banca finanzia un palazzinaro, in teoria, non corre il rischio che costruisca male non ricevendo l'agibilità? O il rischio di mercato di non vendere gli appartamenti, per mille motivi? Se la banca valuta capace l'imprenditore, finanzia.

     

    Il progetto stadio/clinica, se l'imprenditore capofila è valutato affidabile e capace, lo finanzia chiunque.

     

    Non mi risulta proprio. Puoi citarmi una norma nazionale o regionale in merito? Parliamo di clinica in convenzione, non di cubatura a scopi commerciali a compensazione propria della legge stadi. Magari sono poco informato. 


  16. 2 ore fa, L'ultimo dei Mohicani ha scritto:

    Ah.....e chi li mette??? Così è giusto per giocare a fare ipotesi....

    Il Bologna come premio valorizzazione Raimondo intanto potrebbe mette un CIP da 40k. Niente non è. Pure io comprai prima l'autoradio per convince i miei a famme la macchina

    • Haha 1

  17. 1 ora fa, the_lone_gunman ha scritto:

    Oggi a piazza Europa ho incontrato il sindaco, tagliavento e ferrero aka er viperetta.

    Sono fiducioso 

    Se li vedono tutti insieme quelli della FGCI e li associano anche da lontano alla Ternana, ce fanno retrocede d'ufficio 


  18. 58 minuti fa, ride bene ha scritto:

    Rispetto a quanto detto fin'ora provo a fare una sintesi estrema, Guida (impossibilitato nel reinvestire i soldi dalla cessione di Diakite) dovrebbe invece tirare fuori 60 milioni di euro per fare quindi una clinica su un terreno non suo e portare avanti la costruzione di uno stadio nuovo.

    Nel frattempo quando il tutto verrà regolarizzato per la clinica, potrebbe rientrare nell'investimento perché i posti in convenzione se li potrebbe accaparrare ma senza avere una certezza di durata nel tempo (non sarebbero comunque una sua esclusiva ma solo un' opportunità che potrebbe essere tolta in caso di richieste da terzi competitors).

    In tutto questo c'è il sindaco che dice che la Ternana femminile farebbe la clinica come se le cose si potessero scindere.

    A me sembra di sognare.

     

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    A meno che Guida non sia un elegantissimo paravento 

    • Grazie 1
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