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Stasi

EX STASI ATO (dalla ROMA)

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7 ore fa, ternano_84 ha scritto:

Esonero ingiusto, Pallotta il male della roma. 

Quando sei troppo aziendalista, finisci per fare il capro espiatorio. 

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Il 7/3/2019 Alle 23:59, ternano_84 ha scritto:

Esonero ingiusto, Pallotta il male della roma. 

 

Pallotta fa l’imprenditore, non il presidente tifoso (stile sensi Moratti Berlusconi etc).

la Roma ha i conti a posto come poche altre.

capisco che a un tifoso interessi poco o niente, ma è questione appunto di punti di vista!

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2 ore fa, Signore dei draghi ha scritto:

 

Pallotta fa l’imprenditore, non il presidente tifoso (stile sensi Moratti Berlusconi etc).

la Roma ha i conti a posto come poche altre.

capisco che a un tifoso interessi poco o niente, ma è questione appunto di punti di vista!

Fara'l'imprenditore pure,però con tutti i soldi che ha guadagnato dalle cessioni,ha fatto un mercato ridicolo non sostituendo due titolari venduti,però come sempre la colpa è dell'allenatore..

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Il 9/3/2019 Alle 15:02, Signore dei draghi ha scritto:

 

Pallotta fa l’imprenditore, non il presidente tifoso (stile sensi Moratti Berlusconi etc).

la Roma ha i conti a posto come poche altre.

capisco che a un tifoso interessi poco o niente, ma è questione appunto di punti di vista!

C'è un oceano fra Berlusconi e Moratti.

Berlusconi ha creato una grande società all’avanguardia e poi ha usato l’impatto mediatico per il lancio politico.

 

Moratti si è comportato da mecenate perdendo grossi denari.

 

Pallotta comunque ha portato la Roma a livelli alti. Sputare su uno che ha portato la Roma in semifinale di CL mi sembra assurdo.

 

La Roma non arrivava così in alto dal 1984, 34 anni!

 

Ma ci siamo dimenticati che ambiente è Roma calcisticamente parlando?

Un mio collega si trovò nell’albergo della Roma in Austria, diversi anni fa. Era la Roma di Capello, Totti e Cassano.

Un circo allo stato puro dove l’unica persona educata era Tommasi.

Gente che faceva cose assurde e Capello che faceva finta di niente schifatissimo per la maleducazione dei giocatori.

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1 ora fa, fogueres ha scritto:

C'è un oceano fra Berlusconi e Moratti.

Berlusconi ha creato una grande società all’avanguardia e poi ha usato l’impatto mediatico per il lancio politico.

 

Moratti si è comportato da mecenate perdendo grossi denari.

 

Pallotta comunque ha portato la Roma a livelli alti. Sputare su uno che ha portato la Roma in semifinale di CL mi sembra assurdo.

 

La Roma non arrivava così in alto dal 1984, 34 anni!

 

Ma ci siamo dimenticati che ambiente è Roma calcisticamente parlando?

Un mio collega si trovò nell’albergo della Roma in Austria, diversi anni fa. Era la Roma di Capello, Totti e Cassano.

Un circo allo stato puro dove l’unica persona educata era Tommasi.

Gente che faceva cose assurde e Capello che faceva finta di niente schifatissimo per la maleducazione dei giocatori.

Pallotta è un venditore di fumo e basta. Da quando sta a Roma ha vinto più Lotito che lui. E ho detto tutto

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31 minuti fa, cospea 4ever ha scritto:

Pallotta è un venditore di fumo e basta. Da quando sta a Roma ha vinto più Lotito che lui. E ho detto tutto

 

Lotito per quanto antipatico sa fare mercato ma non è che abbia fatto chissà cosa.

Non minimizziamo però la Roma di Pallotta. 

https://www.google.it/amp/s/www.gazzetta.it/Calcio/Champions-League/10-04-2018/champions-roma-barcellona-manolas-derossi-dzeko-semifinale-olimpico-260422153838_amp.html

 

Pallotta non è un personaggio improvvisato. Se non ricordo male nel 2008 in NBA ha vinto un anello con i Boston Celtics.

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C'è un oceano fra Berlusconi e Moratti.
Berlusconi ha creato una grande società all’avanguardia e poi ha usato l’impatto mediatico per il lancio politico.
 
Moratti si è comportato da mecenate perdendo grossi denari.
 
Pallotta comunque ha portato la Roma a livelli alti. Sputare su uno che ha portato la Roma in semifinale di CL mi sembra assurdo.
 
La Roma non arrivava così in alto dal 1984, 34 anni!
 
Ma ci siamo dimenticati che ambiente è Roma calcisticamente parlando?
Un mio collega si trovò nell’albergo della Roma in Austria, diversi anni fa. Era la Roma di Capello, Totti e Cassano.
Un circo allo stato puro dove l’unica persona educata era Tommasi.
Gente che faceva cose assurde e Capello che faceva finta di niente schifatissimo per la maleducazione dei giocatori.
A me sembra che questa cosa dell'ambiente sia un alibi da tirar fuori quando le cose si mettono male. Ho questa impressione, anche se Non sono romanista ma da un annetto e mezzo vivo a Roma.
Le stesse radio, con il loro temutissimo tam-tam, passano più tempo a prendersi a paraculate tra di loro ( chi in passato veniva accusato di prendere i sordi dai Sensi, adesso se la prende con i propri accusatori, dicendo che li prendono da Pallotta) che a dire chissà cosa dei giocatori.

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Ste estate ce starà da ridere. Già la Roma vendeva i big avendo gli introiti della Champions. Lu prossimo anno senza de quelli se venderanno anche lo stadio che non hanno fatto.

 

Io mi terrei Ranieri

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Gli frega un cazzo a pallotta della champions....tanto quei 2 giocatori all anno da valorizzare e poi vendere li trova sempre

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19 ore fa, Nambo ha scritto:

Gli frega un cazzo a pallotta della champions....tanto quei 2 giocatori all anno da valorizzare e poi vendere li trova sempre

I soldi della CL sono fondamentali per un club che vuole essere al vertice. Che tu venda o che non venda...

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3 ore fa, fogueres ha scritto:

I soldi della CL sono fondamentali per un club che vuole essere al vertice. Che tu venda o che non venda...

Ovvio...ma essere al vertice non credo sia tra le priorità degli americani....

A loro interessa far cassa e bene 

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Occhio ai qatarioti.

Gasperini rischia. Bella fetta della piazza lo sta spernacchiando per la finale persa malamente, perché è un gobbo e perché si porta appresso un danese, un preparatore atletico o qualcosa del genere, ex Juventus, un po' chiacchierato.

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Roma, caos fronde e litigi. Ci finiscono dentro tutti 

Massimo Cecchini

 

 

Secondo un'inchiesta del quotidiano romano, De Rossi e tre senatori (Kolarov, Manolas e Dzeko) volevano allontanare Totti, Di Francesco e Monchi...

 

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De Rossi via secondo me non farà che bene all’ambiente...

 

https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Roma/30-05-2019/polveriera-roma-cosi-de-rossi-voleva-far-fuori-totti-3302058421692.shtml

 

E alla fine il caos si materializzò, portando in dote inevitabili strascichi e rischi - o minacce - di querele da parte di Daniele De Rossi. Sono bastate due pagine "retrosceniste" del quotidiano "La Repubblica" per rimettere indietro gli orologi e far piombare la Roma nelle polemiche più calde. Tutto questo perché le tante voci che nelle ultime settimane sono circolate insistentemente intorno al divorzio con De Rossi hanno trovato una prova più forte e diretta in un "carteggio interno, compresa una mail" che il preparatore atletico Ed Lippie, uomo di fiducia di Pallotta, nel dicembre scorso avrebbe scritto al presidente, sottolineando come i "senatori" della squadra - e vengono citati appunto De Rossi, Dzeko, Manolas e Kolarov - non avrebbero fiducia nei sistemi di gioco di Eusebio Di Francesco e nella gestione dell'ex d.s. Monchi, mentre Francesco Totti sarebbe mal supportato nel suo ruolo dirigenziale a Trigoria. Cosa questa che sembra un po' il vero anello debole della ricostruzione di Ed Lippie, visto che da due stagioni è cosa acclarata di come l'ex capitano sia apparso fin troppo privo di potere (cosa di cui si è lamentato), tanto da non partecipare neppure ai vertici dirigenziali di Londra e Boston. Una cosa però è certa, cioè che Totti era legato a Di Francesco e quindi la (presunta) fronda dello spogliatoio di sicuro non avrebbe trovato il suo gradimento. Non basta. Come fonti di Lippie escono fuori due nomi: il medico Del Vescovo e il capo dei preparatori Stefanini, quest'ultimo assai legato a De Rossi, tanto da essere citato nella mail di commiato. Nella epurazione pallottiana di fine inverno - che vede cadere allenatore e direttore sportivo, con rimpasto anche delle deleghe dirigenziali - perdono il posto anche Del Vescovo e Stefanini, con ulteriore freddezza di rapporti tra Totti e De Rossi, poi evaporata.

 

 

Ma l'articolo di "Repubblica" appanna anche la figura di De Rossi, a cui si attribuisce una dichiarazione che avrebbe fatto alla dirigenza a Trigoria al momento dell'acquisto di Nzonzi, destinato teoricamente a fargli ombra: "Se non risolviamo la cosa, vi faccio arrivare decimi", mandando il suo procuratore a trattare la rescissione del contratto (mai avvenuta). Insomma, alla luce di queste premesse e di un mercato non adatto ai sistemi di gioco di Di Francesco, sembra che la genesi della brutta stagione abbia trovato protagonisti, moventi o capri espiatori. Ma alla luce di tutto questo, come si spiegherebbe che la stessa dirigenza - subita la ferita di una annata pesante anche dal punto di di vista economico - due settimane fa abbia offerto allo stesso capitano il ruolo di vice Ceo, cioè numero due del club a Roma sul fronte tecnico? E come spiegare la strategia di una auspicata collaborazione futura con Totti nuovo d.t.? Non erano diventati improvvisamente incompatibili? Ma non finisce qui. Il polverone sollevato dall'addio di De Rossi, secondo la ricostruzione del quotidiano, avrebbe scatenato anche gli appetiti di figure interessate al club, nella bufera per via della contestazione dei tifosi. Appaiono le figure di Ferrero, De Laurentiis, gli sceicchi del Qatar, tutti interessati, secondo una apparente strategia, a corteggiare una proprietà in difficoltà con i propri sostenitori. Insomma, come si diceva, un vero e proprio caos. Tanti pezzi staccati veri, presunti, sussurrati che uniti alla fine formano un quadro. E adesso si attendono le reazioni.

 

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