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Galliani e' andato a pranzo col ds dell'atletico per convincerlo a fasse da mario suarez e mandzukic.

Poi e' andato a cena da Ancelotti per convincerlo ad allena il Milan.

 

Non voglio immagina' quanto je toccato spenne de vino.

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Galliani e' andato a pranzo col ds dell'atletico per convincerlo a fasse da mario suarez e mandzukic.

Poi e' andato a cena da Ancelotti per convincerlo ad allena il Milan.

 

Non voglio immagina' quanto je toccato spenne de vino.

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Prenderanno Brocchi, il più facile, faranno la stessa identica stagione di quella appena conclusa!

Questo è quello che si meritano, almeno spero che qualche giovane speranza del calcio italiano non approdi nelle grinfie rossonere, sarebbe l'ennesimo insuccesso, tanto il pericolo non corre perché quel poco di buono che tiriamo fuori, se lo prendono società serie come la Juve!!!

 

Questa è l'inesorabile fine di un glorioso club!!

Modificato da LUCACIARA85

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trattasi di malinteso. da un'intercettazione di berlusconi durante un bunga bunga si è capito "pigliame sinisa" al posto di "pigliame na sisa"

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Devo dire che sono rimasto sorpreso, pensavo che sarebbe arrivato il solito ex "con il sangue rossonero" !!!!

 

Sono quasi sconcertato!!

Buona scelta!!

Ma Mihaijlovic si porta uno staff tecnico suo oppure je tocca sta lì CO li soliti !?

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Mi sorprende e non poco la cosa.

 

Sinisa è uno alla conte, non gliene frega un cazzo dei dettami presidenziali, vuole vincere e impostare gioco e progetto.

 

O sè rincoglionito dopo un ballo de carfagna minetti e company o cè qualcosa di buono...

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Devo dire che sono rimasto sorpreso, pensavo che sarebbe arrivato il solito ex "con il sangue rossonero" !!!!

 

Sono quasi sconcertato!!

Buona scelta!!

Ma Mihaijlovic si porta uno staff tecnico suo oppure je tocca sta lì CO li soliti !?

Di sicuro Mihaijlovic è uno che non si fa mettere i piedi in testa tanto facilmente.

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appunto.

 

ripeto non mi aspetto la stagione dello scudetto o chissa che. mi accontento di un progetto e di un allenatore che oltre ad avere le idee chiare in testa le riesce a trasmettere a tutto l'0ambiente. partendo dalla campagna acquisti dove non si prendono i parametri zero ma i giocatori che servono.

 

ecco la campagna acquisti del milan potra esssere un primo ottimo banco di prova per capire di cosa stiamo parlando

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appunto.

 

ripeto non mi aspetto la stagione dello scudetto o chissa che. mi accontento di un progetto e di un allenatore che oltre ad avere le idee chiare in testa le riesce a trasmettere a tutto l'0ambiente. partendo dalla campagna acquisti dove non si prendono i parametri zero ma i giocatori che servono.

 

ecco la campagna acquisti del milan potra esssere un primo ottimo banco di prova per capire di cosa stiamo parlando

:quoto:

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Calcolando che avete solo il campionato

Con 3/4 innesti il milan puo far bene bene

 

Lopez una garanzia

 

Dietro antonelli e' buono

Alex paletta e mexes per il campionato non so male, prendi un centrale buono e stai apposto

Terzini destri abate e de sciglio non so male

 

Servono due mediani secondo me, oggi parlavano di bertolacci (bene) e kuzka (non mi piace)

De jong poli montolivo vanginkel

 

Davanti il reparto migliore:

Menez

Bonaventura

Suso

Honda

Cerci

Il faraone

 

Non so pazzini e destro che faranno, nel caso serve una prima punta.

 

Per me l'organico del milan e' buono, se migliorato bene poi..

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Non può esse solo che Mihajlovic è più coglione de quello che dite? A me basterebbero le dichiarazioni de quando era a Catania

 

tutti che parlano de sta dichiarazione di 5 anni fa.

 

poi nessuno però menziona quella di febbraio (mi pare) di quest'anno dove disse il contrario.

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Dico la mia, io non ci vedo nulla di male in un giocatore/allenatore che passa al "nemico". Ma se lo fai quando fino a poco prima facevi l'ultras, allora sei un cazzone.

Vedi Gotti

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Dico la mia, io non ci vedo nulla di male in un giocatore/allenatore che passa al "nemico". Ma se lo fai quando fino a poco prima facevi l'ultras, allora sei un cazzone.

Vedi Gotti

esattamente. se ce fai pure un'intervista in cui bene o male dai addosso alla squadra per la quale poi finisci per giocare te rendi conto de che razza de bandierine stamo a parlà

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Comunque ci sta che uno a distanza di 5 anni ci possa ripensare, magari anche per un grado di maturità superiore:

 

a marzo già era cosi, che ci fossero stati contatti veri e non chiacchiere? non lo so però credo che ci possa stare che uno cambi punto di vista

 

(...) Allenare l'Inter resta sempre il suo sogno?

"Il mio sogno è vincere e affermarmi come tecnico. Poi credo che a tutti piacerebbe un giorno allenare una squadra dove si è giocato e vinto. Ma se aspettassi solo Inter o Lazio, oltre al rischio di diventare vecchio, limiterei la mia crescita di uomo e allenatore".
Una volta non parlava così.
"Quando ero più giovane avevo perennemente bisogno di dividere il mondo in 'noi' e gli 'altri'. Mi caricava. Alcuni storici lo definiscono bisogno del nemico. Oggi non ho bisogno di nemici. Ho 46 anni, non vivo più per esclusione ma per accumulo di esperienze. Non rinnego nulla di ciò che ho vissuto, ma mi piace scoprire anche tutto ciò che non conosco. E se farsi amare da chi già ti ama è facile, trovo stimolante anche convincere chi magari è prevenuto o vuole metterti alla prova. Pensate ad Allegri, a inizio anno non lo voleva nessuno a Torino e ora... La soddisfazione per lui sarà doppia. Niente nemici, ma le sfide sì, quelle mi esaltano sempre".
Però allenare al "calduccio", come con la Samp, sta pagando.
"La Samp è casa mia, sono tornato come un figlio che doveva aiutare sua madre. Sta andando tutto bene, ma non sempre si è profeti in patria. Anzi a volte un eccesso di sentimento può far perdere lucidità. Mentre non essere emotivamente coinvolti può farti scegliere meglio. Io mi ritengo un fortunato perché sono caldo nel cuore, ma freddo nella testa".
Se il Mihajlovic di 30 anni sentisse questo di 46...
"Non c'è alcuna contraddizione. È lo stesso uomo, in fasi diverse. Da giocatore sei solo, puoi scegliere la bandiera. Da allenatore devi scegliere i progetti, perché non sei solo: alleni e guidi un gruppo di uomini che dipendono da te, ma anche tu dipendi da loro. Hai il dovere di farli rendere al massimo. Insegnando, fissando regole, caricandoli, facendogli sentire l'onore di appartenere al club, ma restando sempre lucido e razionale. Altrimenti non sei un buon tecnico".
Domanda delle mille pistole: quindi se la chiamasse il Milan...
"Il mio discorso, naturalmente, vale per qualsiasi club".
Ma che effetto le fa vedere il suo nome accostato alla panchina del Milan?
"Prima era Montella, la settimana scorsa Sarri, adesso io... Sono curioso di sapere chi sarà il tecnico del Milan la settimana prossima! Le voci non mi distraggono: penso solo alla prossima partita. Se poi un grande club, e il Milan lo è, pensasse a me, certo mi farebbe piacere: vorrebbe dire che sto lavorando bene. In ogni caso di mercato fino a fine stagione non intendo parlare".

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Comunque ci sta che uno a distanza di 5 anni ci possa ripensare, magari anche per un grado di maturità superiore:

 

a marzo già era cosi, che ci fossero stati contatti veri e non chiacchiere? non lo so però credo che ci possa stare che uno cambi punto di vista

 

(...) Allenare l'Inter resta sempre il suo sogno?

"Il mio sogno è vincere e affermarmi come tecnico. Poi credo che a tutti piacerebbe un giorno allenare una squadra dove si è giocato e vinto. Ma se aspettassi solo Inter o Lazio, oltre al rischio di diventare vecchio, limiterei la mia crescita di uomo e allenatore".
Una volta non parlava così.

"Quando ero più giovane avevo perennemente bisogno di dividere il mondo in 'noi' e gli 'altri'. Mi caricava. Alcuni storici lo definiscono bisogno del nemico. Oggi non ho bisogno di nemici. Ho 46 anni, non vivo più per esclusione ma per accumulo di esperienze. Non rinnego nulla di ciò che ho vissuto, ma mi piace scoprire anche tutto ciò che non conosco. E se farsi amare da chi già ti ama è facile, trovo stimolante anche convincere chi magari è prevenuto o vuole metterti alla prova. Pensate ad Allegri, a inizio anno non lo voleva nessuno a Torino e ora... La soddisfazione per lui sarà doppia. Niente nemici, ma le sfide sì, quelle mi esaltano sempre".

Però allenare al "calduccio", come con la Samp, sta pagando.

"La Samp è casa mia, sono tornato come un figlio che doveva aiutare sua madre. Sta andando tutto bene, ma non sempre si è profeti in patria. Anzi a volte un eccesso di sentimento può far perdere lucidità. Mentre non essere emotivamente coinvolti può farti scegliere meglio. Io mi ritengo un fortunato perché sono caldo nel cuore, ma freddo nella testa".

Se il Mihajlovic di 30 anni sentisse questo di 46...

"Non c'è alcuna contraddizione. È lo stesso uomo, in fasi diverse. Da giocatore sei solo, puoi scegliere la bandiera. Da allenatore devi scegliere i progetti, perché non sei solo: alleni e guidi un gruppo di uomini che dipendono da te, ma anche tu dipendi da loro. Hai il dovere di farli rendere al massimo. Insegnando, fissando regole, caricandoli, facendogli sentire l'onore di appartenere al club, ma restando sempre lucido e razionale. Altrimenti non sei un buon tecnico".

Domanda delle mille pistole: quindi se la chiamasse il Milan...

"Il mio discorso, naturalmente, vale per qualsiasi club".

Ma che effetto le fa vedere il suo nome accostato alla panchina del Milan?

"Prima era Montella, la settimana scorsa Sarri, adesso io... Sono curioso di sapere chi sarà il tecnico del Milan la settimana prossima! Le voci non mi distraggono: penso solo alla prossima partita. Se poi un grande club, e il Milan lo è, pensasse a me, certo mi farebbe piacere: vorrebbe dire che sto lavorando bene. In ogni caso di mercato fino a fine stagione non intendo parlare".

 

forse è maturato, ma il calcio oltre ad essere sport è anche tifo e sono proprio certe scelte "immature" a caricare l'ambiente e a distinguerlo da un lavoro qualsiasi, fatto tanto per campare. non per difendere un'altra squadra che mi sta sulle palle, ma di dichiarazioni anti-juventine di allegri ce ne sono a iosa e giustamente al tempo anche lui si prese le sue paraculate. se togli campanilismi e tifo al calcio non restano che i ventitre uomini in campo a correre dietro alla palla

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forse è maturato, ma il calcio oltre ad essere sport è anche tifo e sono proprio certe scelte "immature" a caricare l'ambiente e a distinguerlo da un lavoro qualsiasi, fatto tanto per campare. non per difendere un'altra squadra che mi sta sulle palle, ma di dichiarazioni anti-juventine di allegri ce ne sono a iosa e giustamente al tempo anche lui si prese le sue paraculate. se togli campanilismi e tifo al calcio non restano che i ventitre uomini in campo a correre dietro alla palla

 

quindi se uno in passato fa una dichiarazione e poi crescendo ci ragiona e cambia punto di vista non deve mutare più la sua idea?

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quindi se uno in passato fa una dichiarazione e poi crescendo ci ragiona e cambia punto di vista non deve mutare più la sua idea?

per carità, solo gli stolti non cambiano idea. il punto per me è che in generale certe dichiarazioni da tifosi se le possono permettere veramente in pochi e uno che le fa a quarant'anni e poi se le rimangia per me non è maturato: era falso prima e ha sentito il profumo dei soldi adesso. sia chiaro, niente di nuovo nell'ambiente

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Il problema è che è frocio.

 

"Con Berlusconi è stata una cena informale - dice il serbo -, piacevole, ci siamo parlati, conosciuti e basta. Se ci siamo piaciuti? Non c'era bisogno di piacersi, ho sempre portato rispetto anche quando ero dall'altra parte. Abbiamo mangiato bene e bevuto ancora meglio, nient'altro.

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Il problema è che è frocio.

 

"Con Berlusconi è stata una cena informale - dice il serbo -, piacevole, ci siamo parlati, conosciuti e basta. Se ci siamo piaciuti? Non c'era bisogno di piacersi, ho sempre portato rispetto anche quando ero dall'altra parte. Abbiamo mangiato bene e bevuto ancora meglio, nient'altro.

 

certo andà a casa de berlusconi e non trova 4 vacche che te fanno le pompe è veramente devastante

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