Vai al contenuto
Ussaro

LE CAGATE CHE NON TI HO DETTO

Messaggi raccomandati

Virtuosi della cagata, benvenuti nel topic che glorifica la nostra passione. Perchè cagare in tutte le situazioni, noncuranti della gente che passa o dei drammi di chi ci circonda, non ha prezzo. Virtuosi della cagata, io ve conosco. Voi sete gli ultimi figli della "tribù dei genuini". Voi sete quelli che cagano de sopra, de sotto, a curtello, co l'addome a squadra, verso l'alto (qualcuno ce riesce), dentro li pantaloni vostri, dentro li pantaloni de qualcun altro. Voi sete quelli che, bene che va, non riuscita non guardà la cagata appena fatta, prima de vedella portata via dallo sciacquone (maledetto chi l'ha inventato)

 

 

Questo topic nasce per raccontare imprese, scherzi e gag aventi la merda al centro della situazione.

 

 

Comincio io.

 

Seconda media. L'Ussarittu, nonostante i 12 anni ben portati, evidenziava già chiaramente i segni della colite che ad oggi lo attanaglia. Ancora inesperto nel controllare l'esplosiva mistura di gas intestinali contenenti metano e grisù e i lapilli di merda, chiedo di andare in bagno in preda a "qualche doloretto". La prof mi da l'ok e mi dirigo nei cessi conpassi brevi e veloci; tipici di chi sta per cagare addosso. Gli unici che ti consentono di avanzare tenendo strette le chiappe.

Apro la porta del cesso e noto, con orrore, che manca la tavoletta de plastica su la tazza. Schifato dal dover far entrare le mie terga in contatto con la ceramica fredda e spisciacchiata, me calo le braghe e me metto quasi a pecorone. Appena m'abbasso, rilascio le cataratte e sento una specie de "SBRUFZZZZ!!!". Liberazione, svuotamento totale, goduria. Soddisfatto me giro e guardo nella tazza. Linda. Arzo l'occhi e me rendo conto de avè fatto una specie de quadro naif su le mattonelle de lu cesso. Me pulisco alla svelta e scappo via. Dopo un'ora si sente il bidello urlare un bestemmione da paura. La nostra aula era la più vicina ai cessi. Il bidello apre la porta senza bussare e dice: "Chi è stato al bagno? Chi è stato al bagno?". La prof indica me, notoriamente zozzo, spregiudicato, farzo e soprattutto ateo. Poi indica "silvietta", la zecchiona della classe. Non c'era partita. Il bidello fa alla prof: "Venga venga...venga a vedè...hganno fatto un rosone cucì grosso...su lu muro". La prof non capendo segue il bidello e torna dopo .Poi in lontananza si sente distintamente la voce del bidello affermare : "A quistu j'è scoppiato lu culu" e giù un altro bestemmione. La prof rientra. Guarda me e "silvietta". Poi guarda ancora me e dice due sole parole: "Dal preside". Ho provato a intavolà una difesa, facendo la faccia tipica de chi non sà che cazzo è successo. La conoscete? Quella faccia da ebete che quando stai davanti a un posto de blocco in macchina e porti chiccosa che non dovresti portà, non fai altro che assume un'espressione stupita da suorina di convento. E per dà maggiore realismo all'intepretazione entri nel perosnaggio e pensi: "Che cazzo è successo? Che cazzo è successo? che cazzo è successo? Un incidente? Se saranno fatti male?". Ecco quella faccia. Poi so passato alla seconda strategia: "Ma sul corridoio ci sono altre due classi!". E lì, lu bidello che già me lo vedevo co la tonaca da pubblica accusa me fa: "La seconda A sta a fa scienze in giardino, la seconda B sta a fa ginnastica quindi usano i cessi de la palestra".

 

E' stata la mia prima condanna. Mentre la prof me epitetava come "vandalo, maleducato, animale" io pensavo già a come dà la notizia a mi padre: "Papà per sbaglio ho cagato su lu muro a scuola, il preside te vole parlà" frase alla quale avrei aggiunto un adolescenziale quanto inutile " ma io non volevo", che non è il massimo per un genitore. La prof scrive la nota, me dà lu registro e prega lu bidello de accompagnamme dal preside. Lu bidello me pija in consegna. Provo ad aparì lu registro, più che altro perchè so curioso de sapè che cazzo ha scritto la prof.... "L'alunno caga sul muro", oppure "L'alunno lascia un rosone sulle pareti del bagno". Appena provo a aprì lu registro, lu bidello me da na manata e me lu leva. Seduti davanti all'ufficio del preside...lu bidello apre lu registro e comincia a ride. Io je chiedo "che ha scritto?". E lui, giuro: "Che chi caga paga e la merda è la sua".

 

Di lì a breve è seguita da parte del preside la richiesta di vedere papà :(

Modificato da Ussaro

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ussaro sei un grande... finalmente ho scoperto come ha fatto questo tipo di cui ho immortalato le gesta quest'estate, in un cesso di un parcheggio di Barcellona:

:lol::lol::lol::lol:

[attachmentid=33753]

post-136-1162776151_thumb.jpg

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

l'argomento merda suscita in noi ilarità e disgusto al tempo stesso: ingredienti che sono alla base della mia disgustosa e sacrilega esistenza.

Dei molti aneddoti legati alla cacca vi racconterò il primo che mi viene in mente:

 

Pomeriggio estivo di scazzo, macchina e nulla da fare: quale migliore occasione per andare a fare un puttan tour sulla somma? Detto, fatto. La mia fida pandina sfrecciava sulla tortuosa SS 3 quando all'altezza di Molinaccio avverto una fitta inequivocabile "sarà na cosa passeggera... sta a vedè che tutte le volte che vengo a mignotte me deve scappà de cagà!" Madrigale e seconda, terribile fitta "mmm... che faccio? dò vado? tutte le piazzole sò occupate dalle mignotte..." Valico della Somma e dolore lancinante con intesimento muscolare che rendeva difficile la guida "se cago addosso a na mignotta manco se vede, tanto sò tutte nere... vabbè magari n'altra volta... se stringo n'altro pò forse arrivo alla somma vecchia e lì per dietro ce sarà un cazzo de posto tranquillo dove evacuare, no?" arrivato sotto la villa del Pippo nazionale svolto a palla di cannone sul tornante che porta alla somma vecchia, azione che provoca una sequela di paraculate in african-english da parte delle astanti... abbocco su un sottopasso, scendo non senza difficoltà dal pandino, praticello, via i jeans e le mutande, dolori da parto e liberazione!! Gaudio! Giubilo! Piacere impiacentito!

 

 

Ora, come è notorio, il rilassamento muscolare della cagata favorisce l'urinare.

 

Io, ovviamente, non feci eccezione in quella circostanza.

 

Metteteci anche che ero in una posizione bizzarra, stretto dai jeans e dalla postura improvvisata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ebbene si, mi sono pisciato sui pantaloni! la particolare posizione del mio... ehm... pene ha fatto sì che l'urina disegnasse una traiettoria "a pallarella" dritta in mezzo al cavallo dei jeans con conseguente chiazza di 30 cm.

Da allora quando vado a mignotte indosso sempre il pannolone.

 

 

N.B.: tale racconto deve intendersi adattato per una migliore fruizione da parte del lettore, parole come "mignotte" nere" e pannolone" sono frutto della fantasia malata dello scrittore e sono intese nella loro accezione sarcastica, questo reply NON ha valore di confessione. :P :P :P:D :D :D

Modificato da Ser_pe

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

me chiamate a nozze :lol:

 

c'e' gente che va in posti per visitare un posto, o avere un ricordino. io in quel posto ci devo cagare.

 

che sia aereo,AUTOBUS di gita superiore :lol:, treno o dove ve pare, il sottoscritto ha dato

 

date impresse in me e non solo:

 

28 luglio 2001, londra, collegge a sud-ovest, avevo mangiato uova e salsicce la mattina, break all'inglese,pranzo semi italiano, pomeriggio in giro x londra, e poi la botta finale

 

10 settembre 2005: dopo il concerto di Ligabue, fitta allo stomaco...e giu nel CESSO CHIMICO :D

 

 

la data non la ricordo, ma visita ad un caseificio nel napoletano, mangiamo de tutto a base di bufala, e mega "scaricata" nel cesso del pullman :lol:

 

so soddisfazioni eh :P

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Grande Serpe, sapevo che l'argomento ti avrebbe stuzzicato.

 

Un saluto anche al piccolo "Lu Basso" che oggi compie gli anni e ci segue da casa: "Ciao Basso"

 

 

 

La presente, cari amici, per segnalarVi i fatti avvenuti 4 anni fa a Mirabilandia, coin il sottoscritto a ricoprire il ruolo di testimone. Certo so stato un testimone particolare...più che oculare direi "testimone olfattivo e uditivo".

 

Comunque annamo con ordine.

 

 

Dopo una giornata intera spesa a cagarmi sotto dalla paura, verso le 17 ho ciminciato a richiare di cagarmi sotto sul serio. Così decido di recarmi ai cessi pubblici. Io non so se siete mai stati a mirabilandia, comunque è facile immaginare che in primavera ogni domenica ce vadano migliaia di persone. Ed è ancor più facile intuire che a ridosso dell'ora de chiusura, su quei cessi ce so passati migliaia cristiani.

 

Non ve dico come stavano combinati i cessi. Tra l'altro se trattava de cessi simili a quelli che se vedono nei film sui college americani, quelli tipo separè, che da fori vedi li piedi de lu cristianittu che caga. Insomma, me ne frego e me metto giù. E qui scatta lu problema, co tutta quella gente e co tutta l'aria accumulata negli intestini, m'ha cominciato a pijà male se me sentivano.

Ma il dubbio dura pochi istanti. Perchè dal box accanto al mio parte una tristana da paura. Un misto de scureggia e feci che fuoriescono, na cosa abominevole. La cosa finisce apparentemente con un suono tipo copertone bucato: "FSSSSSSSSSSSSSSSSS". Ho detto apparentemente, perchè dopo pochi secondi l'uomo incollato a quel culo così rumoroso comincia ad emettere strani versi di sforzo. Ma li faceva forte eh?! Ogni 2-3 sforzi partiva la scurreggetta. Sentivo gente che rideva, insomma s'era creato un bell'ambientino. Nel frattempo io avevo fatto in silenzio la mia scquacquaragna. Mi alzo, esco dal "caga-box" e vado verso i lavandini per lavarmi le mani. E intanto tenevo d'occhio il box accanto al mio...poi alla fine è uscito. Lì per lì non m'ha detto granchè. Poi ho realizzato. Era l'autista de lu pullman che c'aveva accompagnato a Mirabilandia.

Modificato da Ussaro

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
l'argomento merda suscita in noi ilarità e disgusto al tempo stesso: ingredienti che sono alla base della mia disgustosa e sacrilega esistenza.

Dei molti aneddoti legati alla cacca vi racconterò il primo che mi viene in mente:

 

Pomeriggio estivo di scazzo, macchina e nulla da fare: quale migliore occasione per andare a fare un puttan tour sulla somma? Detto, fatto. La mia fida pandina sfrecciava sulla tortuosa SS 3 quando all'altezza di Molinaccio avverto una fitta inequivocabile "sarà na cosa passeggera... sta a vedè che tutte le volte che vengo a mignotte me deve scappà de cagà!" Madrigale e seconda, terribile fitta "mmm... che faccio? dò vado? tutte le piazzole sò occupate dalle mignotte..." Valico della Somma e dolore lancinante con intesimento muscolare che rendeva difficile la guida "se cago addosso a na mignotta manco se vede, tanto sò tutte nere... vabbè magari n'altra volta... se stringo n'altro pò forse arrivo alla somma vecchia e lì per dietro ce sarà un cazzo de posto tranquillo dove evacuare, no?" arrivato sotto la villa del Pippo nazionale svolto a palla di cannone sul tornante che porta alla somma vecchia, azione che provoca una sequela di paraculate in african-english da parte delle astanti... abbocco su un sottopasso, scendo non senza difficoltà dal pandino, praticello, via i jeans e le mutande, dolori da parto e liberazione!! Gaudio! Giubilo! Piacere impiacentito!

 

 

Ora, come è notorio, il rilassamento muscolare della cagata favorisce l'urinare.

 

Io, ovviamente, non feci eccezione in quella circostanza.

 

Metteteci anche che ero in una posizione bizzarra, stretto dai jeans e dalla postura improvvisata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ebbene si, mi sono pisciato sui pantaloni! la particolare posizione del mio... ehm... pene ha fatto sì che l'urina disegnasse una traiettoria "a pallarella" dritta in mezzo al cavallo dei jeans con conseguente chiazza di 30 cm.

Da allora quando vado a mignotte indosso sempre il pannolone.

 

 

N.B.: tale racconto deve intendersi adattato per una migliore fruizione da parte del lettore, parole come "mignotte" nere" e pannolone" sono frutto della fantasia malata dello scrittore e sono intese nella loro accezione sarcastica, questo reply NON ha valore di confessione. :P :P :P:D :D :D

957681[/snapback]

 

...ne avresti da raccontare sulla merda...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

ne avrei a fiotte da raccontare di cagate 'rubate' in questo o in quel posto

 

in un'altra vita ero soprannominato dai miei amici 'mani di merda' per la mia attitudine di riuscire a cagare in qualcunque posto e in qualunque circostanza, nelle posizioni più impensabili

 

credo di fare riferimento a quella filosofia di vita che si riconduce alla bellezza del cagare all'aperto, come atto liberatorio e affermazione della propria fisicità organica

 

credo che il mio dono (che custodisco gelosamente) derivi dall'impronta scout del 'cagare è bello te lo dice fiorello'...è risaputo infatti che i boy scout sono noti cagatori, in qualunque posto e circostanza, e senza alcuna remora

 

viva la merda

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

E' fuor di dubbio che l'atto della deiezione contenga in sè un preciso messaggio escatologico: mi libero dei miei pesi ritrovandomi mondo e puro, scevro di qualsivoglia lordura, acciocchè il mio giudizio verso il prossimo non risulti alterato dal peso dell'immondo fardello e sicuro che, in conseguenza di ciò, anche gli altri possano avere di me la giusta e proba impressione che sempre vorrei regalargli.

 

Detto ciò, una volta mi recai nella città Eterna per un pomeriggio di cazzeggio insieme ad alcuni amici, e dopo svariate ore passate a gironzolare per la capitale, avemmo la malaugurata idea di rifocillarci presso uno di quei chioschetti che numerosi intasano via Nazionale. Io placai i morsi della fame con un panino di dubbia consistenza infarcito con un misto di verdurame e carne di un, ad anni di distanza,ancora inidentificato animale.

Giunti che fummo alla stazione, la belva morta che avevo ingurgitato risuscitò proditoriamente e subito cominciò ad annasparmi nella panza in cerca di una via d'uscita. Con la fronte bagnata di sudorini freddi e l'occhio vitreo, mi avviai verso i famigerati cessi della Stazione Termini, e tenendomi le mani a coppa sul culo onde evitare improvvisi e involontari depositi in giro per i corridoi, camminavo rasente ai muri nella speranza che nessuno notasse il dramma di cui ero protagonista.

Mi fiondai nel primo orrido cessetto e mentre già pregustavo la sensazione di libertà che mi avrebbe pervaso al termine dell'atto, mi accorsi che la porta mancava di chiavistello. "Nessun problema", pensai calandomi le braghe e assestandomi sul vaso, "vorrà dire che tirerò con la mano la maniglia mentre scagazzo"...ora, essendo io di cianca corta e col resto in esatta proporzione, mi accorsi, quando ormai la fetida poltiglia già discendevami nelle budelle verso l'agognata uscita, che la porta era, ahimè, troppo lontana dalle mie braccine...Che fare? Con piglio eroico, strizzai un pochetto il sedere interrompendo la discesa del bambinello, e mi attaccai alla maniglia della porta per fare in modo che da fuori non si aprisse. Pensavo di aver così risolto, ma ora avevo il culetto tremendamente fuori mira, col rischio di intonacarmi le mutande. Mentre rimuginavo, a culo strinto, su quanto a volte sia dura da digerire essere nani, la maniglia, di sua sponte, mi levo dal tragico impasse, staccandosi dalla porta, e io volai in coppa, quasi incastrandomici. Sul rinculo della maniglia staccatasi, la porta si spalancò sul panorama del bagno, ma ormai, indipendentemente dalla mia volontà, la cagatio liberatoria era avviata a pieno regime, accompagnata dai gridolini di rito che sono sicuro anche voi fate quando defecare somiglia parecchio al parto, ed io mi trovai a concludere la mia performance con la porta praticamente aperta e la gente che passava a un metro da me.

 

Che dire? Certe esperienze segnano, senza dubbio, ma sono certo di aver dato un buon ricordo di me ai pochi avventori che si trovarono a passare di lì e che un domani potranno raccontare di me ai loro nipotini.

 

Comunque, in buona sostanza, una bella figura di merda.

In tutti i sensi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

a zì...dopo aver letto la tua storia m'è venuto un dubbio: ma oltre alla pisciata sui pantaloni co che te saresti pulito? :D

 

 

cmq...io quella che ricordo mejo...è stata prima di un esame...come in molti purtroppo sanno, sono riuscita a usufruire del bagno 12 volte: 8 volte nel pomeriggio prima dell'esame, 4 volte la mattina dopo, sempre prima dell'esame.

e con questo vado nell'angoletto in castigo :D

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
E' fuor di dubbio che l'atto della deiezione contenga in sè un preciso messaggio escatologico: mi libero dei miei pesi ritrovandomi mondo e puro, scevro di qualsivoglia lordura, acciocchè il mio giudizio verso il prossimo non risulti alterato dal peso dell'immondo fardello e sicuro che, in conseguenza di ciò, anche gli altri possano avere di me la giusta e proba impressione che sempre vorrei regalargli.

 

Detto ciò, una volta mi recai nella città Eterna per un pomeriggio di cazzeggio insieme ad alcuni amici, e dopo svariate ore passate a gironzolare per la capitale, avemmo la malaugurata idea di rifocillarci presso uno di quei chioschetti che numerosi intasano via Nazionale. Io placai i morsi della fame con un panino di dubbia consistenza infarcito con un misto di verdurame e carne di un, ad anni di distanza,ancora inidentificato animale.

Giunti che fummo alla stazione, la belva morta che avevo ingurgitato risuscitò proditoriamente e subito cominciò ad annasparmi nella panza in cerca di una via d'uscita. Con la fronte bagnata di sudorini freddi e l'occhio vitreo, mi avviai verso i famigerati cessi della Stazione Termini, e tenendomi le mani a coppa sul culo onde evitare improvvisi e involontari depositi in giro per i corridoi, camminavo rasente ai muri nella speranza che nessuno notasse il dramma di cui ero protagonista.

Mi fiondai nel primo orrido cessetto e mentre già pregustavo la sensazione di libertà che mi avrebbe pervaso al termine dell'atto, mi accorsi che la porta mancava di chiavistello. "Nessun problema", pensai calandomi le braghe e assestandomi sul vaso, "vorrà dire che tirerò con la mano la maniglia mentre scagazzo"...ora, essendo io di cianca corta e col resto in esatta proporzione, mi accorsi, quando ormai la fetida poltiglia già discendevami nelle budelle verso l'agognata uscita, che la porta era, ahimè, troppo lontana dalle mie braccine...Che fare? Con piglio eroico, strizzai un pochetto il sedere interrompendo la discesa del bambinello, e mi attaccai alla maniglia della porta per fare in modo che da fuori non si aprisse. Pensavo di aver così risolto, ma ora avevo il culetto tremendamente fuori mira, col rischio di intonacarmi le mutande. Mentre rimuginavo, a culo strinto, su quanto a volte sia dura da digerire essere nani, la maniglia, di sua sponte, mi levo dal tragico impasse, staccandosi dalla porta, e io volai in coppa, quasi incastrandomici. Sul rinculo della maniglia staccatasi, la porta si spalancò sul panorama del bagno, ma ormai, indipendentemente dalla mia volontà, la cagatio liberatoria era avviata a pieno regime, accompagnata dai gridolini di rito che sono sicuro anche voi fate quando defecare somiglia parecchio al parto, ed io mi trovai a concludere la mia performance con la porta praticamente aperta e la gente che passava a un metro da me.

 

Che dire? Certe esperienze segnano, senza dubbio, ma sono certo di aver dato un buon ricordo di me ai pochi avventori che si trovarono a passare di lì e che un domani potranno raccontare di me ai loro nipotini.

 

Comunque, in buona sostanza, una bella figura di merda.

In tutti i sensi.

957906[/snapback]

:lol::lol::lol::lol:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
a zì...dopo aver letto la tua storia m'è venuto un dubbio: ma oltre alla pisciata sui pantaloni co che te saresti pulito? :D

 

 

cmq...io quella che ricordo mejo...è stata prima di un esame...come in molti purtroppo sanno, sono riuscita a usufruire del bagno 12 volte: 8 volte nel pomeriggio prima dell'esame, 4 volte la mattina dopo, sempre prima dell'esame.

e con questo vado nell'angoletto in castigo :D

957908[/snapback]

 

mikimiao, è ovvio che dopo che ti sei pisciato sui pantaloni se te rimangono 4 tarzanelli nn è che stai a fà lu scrifignoso! :lol:

Modificato da Ser_pe

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
ho capito zì, ma tu quando esci portateli du fazzoletti...mejo la pipì sola che unita ai tarzanelli di cacca :D

957946[/snapback]

 

 

ma li fazzoletti ce l'hanno le mignotte, mò spende scinquentamila per portamme la mignotta a cagà me pareva eccessivo! :lol: :lol:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

2001 (forse) viaggio di ritorno dalla slovenia

 

se parte al mattino dopo una notte passata a magnà e beve come un porco per le strade di Lubiana, se va a visità il castello e dall'alto del panorama sento un remotissimo stimolo che comunque ignoro sopravvalutando la mia forza fisica e quello che ci aspetta.

 

Viaggio di ritorno, tentiamo di andare a Rimini per passare una notte in discoteca e ci incasiniamo nel traffico della Romea arriviamo a Rimini verso le 24 dopo circa 12 ore di viaggio...

 

lo stimolo da remoto era diventato PRESENTE, ma ancora non destava preoccupazioni....

qualcuno dei miei amici con piglio inventivo del miglior Filini dice che vuole mangiare la piadina al chiosco di Pantani, che lui sa dove sta ECC.

 

Piadina, penso io, mah potrebbe andare bene di solito quella roba li non peggiora la situazione

Piadina, si ma piena di formaggio squacquerone o come cazzo si chiama che colava dappertutto e che ce potevo asfaltà tutto il lungomare!

 

la situazione si fa drammatica ce se mette pure lu piadinaru, che non c’entrava un cazzo co Pantani, che ce offre il caffè ormai tento di cavalcare l'onda.."ok tra un po' esploderò allora diamo il massimo!" e via mi ingoio pure il caffè! " tanto mo un posto lo trovo no?"

 

no!

 

per tutto il lungomare non c'è un cazzo di bar aperto e se tento un approccio alla spiaggia ci sono i vigilantes notturni degli stabilimenti balneari che spaccano i ciglioni.

 

ok panico!

 

costringo gli altri compagni di viaggio a tornare precipitosamente alla macchina e a trovare un posticino tranquillo...."ok in macchina e veloci!"

 

siamo tutti! "chi ha le chiavi?"

nessuno!

 

chi manca?

 

manca il padrone della macchina che se stava a guardà le vetrine...de un negozio che vendeva la roba per pedinà le persone tipo microtelecamere e microfonini del cazzo!

 

"mo je cago sul cofano! a sto stronzo!"

 

correndo di soppiatto come ha descritto bene Ussaro e facendo lo slalom tra le persone vado a pija questo e lo trascino fino alla macchina.

 

Me metto alla guida e sgommando dentro Rimini cerco di arrivà in posto almeno isolato e senza sto delirio de gente (so n signore)

 

la gravità della mia situazione non era stata ancora capita dai miei compagni di viaggio, al che uno (quello del negozio delle microtelecamere de prima) me dice "vabbè fermamose dietro a un alberello su sta aiuola! che famo sta pisciatina..."

 

l'aiuola era uno spartitraffico e non andava bene vabbè che stavo in emergenza ma so sempre un signore...E POI, PISCIATINA? QUESTO ANCORA NON AVEVA CAPITO UN CAZZO!!!

 

COMUNQUE AL SECONDO BESTEMMIONE CHE GLIE AVEVO RIFILATO GIA' AVEVA CAPITO PER FILO E PER SEGNO LA SITUAZIONE

 

sulla statale arriviamo davanti a una specie de distributore

 

come un razzo e strisciando i piedi pe tenè le chiappe chiuse arrivo al cesso

puzzava che se sentiva già da venti metri prima

 

entro e non se vedeva un cazzo : luce rotta!

 

de notte con la puzza e al buio (non ce stava manco la luce!!!) decido che è meglio buttasse sul campo arato dietro

 

me ce fiondo!!

 

tiro giù le braghe e inizio finalmente a cagare! Dopo pochi secondi di prima liberazione mi accorgo di stare praticamente dietro al guardrail della A14 decido di spostarmi anche perchè non mi fido e qualcuno dei miei amici potrebbe farmi anche qualche scherzo (tipo foto, gavettoni ecc.)

 

inizio un percorso random a girandomi e rigirandomi che mi porterà dall'altra parte del campo!

 

finito! aaaahhhhhhh!

 

che belloo!

 

e mo come torno indietro su sto campo minato?

 

non se vedeva un cazzo!

 

vabbè scelgo un altro percorso random...con risultati, ahimè mediocri, ma potevano anche essere peggiori…

 

 

arrivo alla macchina dopo circa mezz'ora di assenza e requisisco tutto quello che assomiglia a un pezzo di carta per pulirmi culo e scarpe!

 

so un signore

 

finalmente andiamo in discoteca! sto arzillissimo ballo come un ossesso la pace e la serenità sono tornate in me...

 

daje rigà famose n'angelo azzurro!

 

dopo circa mezz'ora dal brindisi stavo punto da capo!

 

il sudore freddo mi imperlava tutta la fronte! avevo brividi ed ero pallido! minchia manco mi fossi calato qualcosa! con le ultime forze residue mi dirigo molto appesantito al cesso!

 

cesso degli uomini! fila chilometrica! cazzo....

 

cesso delle donne in fila una sola ragazza .... facendo lo gnorri sto in fila tra gli uomini con gli occhi che ormai erano diventati grossi come due lampioni e con colorito che penso manco l’imbianchino…

 

appena si apre la porta del cesso delle donne mi infilo dentro rubando il posto a quella che era in fila e me riesco pure a chiude dentro!

 

da de fori sentivo questa che sbatteva contro la porta e me insultava

ma io ormai stavo già sulla rampa de lancio

 

Posizione cara a tutti i discesisti liberi per evitare di toccare la tavoletta (so n signore) e movimento delle gambe modello Zurbriggen sulla schuss di Kitzbuhel (leggera compressione sulle ginocchia e busto avanzato)

 

per circa due minuti per il rumore che facevo non ho sentito più nulla, ne quella che sbatteva, ne la musica a palla della discoteca.

 

fatto!

 

me rialzo e rifaccio come i discesisti che na volta arrivati se girano per vede il tempo.

 

me giro

 

e vedo che praticamente non so come avevo ma disegnato una striscia non "proprio centrata" impossibile anche da pulire (se mai ne avessi avuto voglia...)

 

esco e me vedo che la fila al mio cesso era diventata più lunga co tutte queste che me guardavano male

 

"aho uno va al cesso delle donne perchè de solito è più pulito! guarda un po' quanto fa schifo" DETTO FATTO MI DILEGUO NELLA DISCOTECA

 

 

so n signore!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2001 (forse) viaggio di ritorno dalla slovenia

 

se parte al mattino dopo una notte passata a magnà e beve come un porco per le strade di Lubiana, se va a visità il castello e dall'alto del panorama sento un remotissimo stimolo che comunque ignoro sopravvalutando la mia forza fisica e quello che ci aspetta.

 

Viaggio di ritorno, tentiamo di andare a Rimini per passare una notte in discoteca e ci incasiniamo nel traffico della Romea arriviamo a Rimini verso le 24 dopo circa 12 ore di viaggio...

 

lo stimolo da remoto era diventato PRESENTE, ma ancora non destava preoccupazioni....

qualcuno dei miei amici con piglio inventivo del miglior Filini dice che vuole mangiare la piadina al chiosco di Pantani, che lui sa dove sta ECC.

 

Piadina, penso io, mah potrebbe andare bene di solito quella roba li non peggiora la situazione

Piadina, si ma piena di formaggio squacquerone o come cazzo si chiama che colava dappertutto e che ce potevo asfaltà tutto il lungomare!

 

la situazione si fa drammatica ce se mette pure lu piadinaru, che non c’entrava un cazzo co Pantani, che ce offre il caffè ormai tento di cavalcare l'onda.."ok tra un po' esploderò allora diamo il massimo!" e via mi ingoio pure il caffè! " tanto mo un posto lo trovo no?"

 

no!

 

per tutto il lungomare non c'è un cazzo di bar aperto e se tento un approccio alla spiaggia ci sono i vigilantes notturni degli stabilimenti balneari che spaccano i ciglioni.

 

ok panico!

 

costringo gli altri compagni di viaggio a tornare precipitosamente alla macchina e a trovare un posticino tranquillo...."ok in macchina e veloci!"

 

siamo tutti! "chi ha le chiavi?"

nessuno!

 

chi manca?

 

manca il padrone della macchina che se stava a guardà le vetrine...de un negozio che vendeva la roba per pedinà le persone tipo microtelecamere e microfonini del cazzo!

 

"mo je cago sul cofano! a sto stronzo!"

 

correndo di soppiatto come ha descritto bene Ussaro e facendo lo slalom tra le persone vado a pija questo e lo trascino fino alla macchina.

 

Me metto alla guida e sgommando dentro Rimini cerco di arrivà in posto almeno isolato e senza sto delirio de gente (so n signore)

 

la gravità della mia situazione non era stata ancora capita dai miei compagni di viaggio, al che uno (quello del negozio delle microtelecamere de prima) me dice "vabbè fermamose dietro a un alberello su sta aiuola! che famo sta pisciatina..."

 

l'aiuola era uno spartitraffico e non andava bene vabbè che stavo in emergenza ma so sempre un signore...E POI, PISCIATINA? QUESTO ANCORA NON AVEVA CAPITO UN CAZZO!!!

 

COMUNQUE AL SECONDO BESTEMMIONE CHE GLIE AVEVO RIFILATO GIA' AVEVA CAPITO PER FILO E PER SEGNO LA SITUAZIONE

 

sulla statale arriviamo davanti a una specie de distributore

 

come un razzo e strisciando i piedi pe tenè le chiappe chiuse arrivo al cesso

puzzava che se sentiva già da venti metri prima

 

entro e non se vedeva un cazzo : luce rotta!

 

de notte con la puzza e al buio (non ce stava manco la luce!!!) decido che è meglio buttasse sul campo arato dietro

 

me ce fiondo!!

 

tiro giù le braghe e inizio finalmente a cagare! Dopo pochi secondi di prima liberazione mi accorgo di stare praticamente dietro al guardrail della A14 decido di spostarmi anche perchè non mi fido e qualcuno dei miei amici potrebbe farmi anche qualche scherzo (tipo foto, gavettoni ecc.)

 

inizio un percorso random a girandomi e rigirandomi che mi porterà dall'altra parte del campo!

 

finito! aaaahhhhhhh!

 

che belloo!

 

e mo come torno indietro su sto campo minato?

 

non se vedeva un cazzo!

 

vabbè scelgo un altro percorso random...con risultati, ahimè mediocri, ma potevano anche essere peggiori…

 

 

arrivo alla macchina dopo circa mezz'ora di assenza e requisisco tutto quello che assomiglia a un pezzo di carta per pulirmi culo e scarpe!

 

so un signore

 

finalmente andiamo in discoteca! sto arzillissimo ballo come un ossesso la pace e la serenità sono tornate in me...

 

daje rigà famose n'angelo azzurro!

 

dopo circa mezz'ora dal brindisi stavo punto da capo!

 

il sudore freddo mi imperlava tutta la fronte! avevo brividi ed ero pallido! minchia manco mi fossi calato qualcosa! con le ultime forze residue mi dirigo molto appesantito al cesso!

 

cesso degli uomini! fila chilometrica! cazzo....

 

cesso delle donne in fila una sola ragazza .... facendo lo gnorri sto in fila tra gli uomini con gli occhi che ormai erano diventati grossi come due lampioni e con colorito che penso manco l’imbianchino…

 

appena si apre la porta del cesso delle donne mi infilo dentro rubando il posto a quella che era in fila e me riesco pure a chiude dentro!

 

da de fori sentivo questa che sbatteva contro la porta e me insultava

ma io ormai stavo già sulla rampa de lancio

 

Posizione cara a tutti i discesisti liberi per evitare di toccare la tavoletta (so n signore) e movimento delle gambe modello Zurbriggen sulla schuss di Kitzbuhel (leggera compressione sulle ginocchia e busto avanzato)

 

per circa due minuti per il rumore che facevo non ho sentito più nulla, ne quella che sbatteva, ne la musica a palla della discoteca.

 

fatto!

 

me rialzo e rifaccio come i discesisti che na volta arrivati se girano per vede il tempo.

 

me giro

 

e vedo che praticamente non so come avevo ma disegnato una striscia non "proprio centrata" impossibile anche da pulire (se mai ne avessi avuto voglia...)

 

esco e me vedo che la fila al mio cesso era diventata più lunga co tutte queste che me guardavano male

 

"aho uno va al cesso delle donne perchè de solito è più pulito! guarda un po' quanto fa schifo" DETTO FATTO MI DILEGUO NELLA DISCOTECA

 

 

so n signore!

958011[/snapback]

Qualche chicca durante LAS HOGUERAS di Alicante?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

DOMENICA MATTINA DI QUALCHE ANNO FA', SVEGLIA DI NìBUONA LENA (ORE 05.30) PER ANDARE A CACCIA CON MIO PADRE.

PRIMA COLAZIONE DA FITTUCCIA (STRAPIENO DI BELLE FICHE, E IO VESTITO COME UN MILIZIANO BOSNIACO....) CON CORNETTO CALDO E CAPPUCCINO BOLLENTE....

PARTENZA ALLA VOLTA DI STIMIGLIANO. GIUNTI ALL'ALTEZZA DI MARMORE COMINCIO A SENTIRE ALCUNE AVVISAGLIE DI MERDA, CON SCIABORDIO ACQUETTOSO ALL'ALTEZZA DELO STOMACO, ME GIRO E VEDO MI PADRE CON UNA PERLINATURA GELATA SULLA FRONTE E LEGGERI TREMORI...... E GLI DICO"A BBA', SENTO CERTI STRANI MOVIMENTI INTESTINALI E TU?", E LUI" IO INVECE ME STO' PROPRIO A CACA' SOTTO......".

PERCORSI ALTRI DUECENTO METRI ALL'ALTEZZA DELLA CASA SCARICATA SENTO UNA BRUSCA STERZATA SULLA SINISTRA LA MACCHINA CHE SI FERMA E VEDO MI PADRE CHE SCHIZZA FORI DA LA MACCHINA COME WESLY SNIPES SU UN FILM D'AZIONE CHE FA UNA CAPRIOLA E INVECE DE ESTRARRE LA PISTOLONA E SPARARE DIECI COLPI SE CALA LI PANTALONI E MUTANDE E SPARA DU PERONI......., ALLIBITO DA STA' SCENA REALIZZO SUBITO CHE NON C'HO PIU' UN FILO DE SALIVA IN BOCCA E SENTO COME SE C'AVESSI LE MANIGLIE DELL'AMORE STRETTE DA UN GIGANTE.....

SCENA FINALE CON IO E MIO PADRE ACCUCCIATI DIETRO A DUE CESCPUGLI CHE PARLIAMO DEL PIU' E DEL MENO CON SOTTOFONDO DI PERE E GEMITI LIBERATORI......

 

CHE BELLA LA NATURA....

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Durante i tumultuosi anni adolescenziali, quelli in cui, per intenderci, le donne hanno l'apparenza e il fascino di un miraggio nel Sahara, e come quest'ultimo sono eteree e sfuggenti, e l'orizzonte degli interessi è spostato dall'universo del femminino sacro per orientarsi verso realtà più prosaiche e terrene, come le schicchere, le figurine e i giochini sui primi "computer", in quegli anni, dicevo, passavo le mie giornate ciondolando davanti alla televisione, intesa vuoi come emettitore di animatroniche realtà (leggi cartoni fantastici su cui apriremo, spero, un adeguato topic) vuoi come schermo magico sull'ineffabile mondo ludico del mio vic20, col quale affinavo la tecnica manuturbatoria che di lì a poco mi avrebbe procurato gli ineguagliabili piaceri che ancora ero lontano dal procurarmi come umana fattura avrebbe voluto. Tale ciondolamento era volto esclusivamente al raggiungimento della cena dapprima e del dopocena in seguito, unico vero momento di svago delle giornate estive, atteso da me e dai miei amichetti, pottarelli senza una lira in saccoccia e senza una mazza da fà, come la balena spiaggiata attende l'alta marea.

Ricordo, e spunta una lacrima, che ci si riuniva in un gruppetto che variava da 6 (noi, lo zoccolo duro) a ics elementi, sotto a quello che unanimemente era chiamato "lu palazzone", e sotto a detto palazzone ci si misurava in quelle attività che sono proprie degli adolescenti, e che sovente davano luogo a discussioni e diatribe, le quali, com'è costume tra i giovani primati, venivano risolte secondo la legge del "c'ha raggione chi strilla più forte".

Orbene, nel suddetto palazzone dimorava, al primo piano, un tale, da noi affettuosamente soprannominato Barbetta (non perchè c'aveva la barba, ma perchè c'aveva le corna, e com'è noto le caprette hanno l'una e le altre, ma chiamarlo Cornetto non sarebbe stato gentile) che non gradiva molto il fatto che noi si strillasse come invasati fino a mezzanotte passata, e quindi si affacciava dalla finestra della sua camera da letto e urlacchiava al nostro indirizzo minacce e improperi, tra cui il "vaffanculo", operisticamente strillato in controcanto insieme a quelli che noi mandavamo a lui, era il più gettonato.

Una sera, probabilmente perchè a corto di voce, o piùprobabilmente perchè s'era proprio rotto i coglioni, apre la tapparella e invece di sporgersi e prenderci a paraculate, ci fa quella che a Terni si chiama "zicchiata", precipitandoci in testa almeno un par de cento litri di acqua gelida e puteolente, sicuramente approntata all'uopo sgrassando gamelle e pentoloni incrostati con la più terrificante melma.

Dopo esserci dispersi come i piccioni quanno li sparughi co' la macchina, tosto approntammo il consiglio di guerra, al riparo dall'altra parte del palazzone rispetto a Barbetta.

La rappresaglia fu immediata e tremenda. Con un escamotage penetrammo nell'androne del palazzo, salimmo fino al pianerottolo del Barba e depositammo sul suo zerbino un odoroso regalo.

Mai, da allora in poi, la feci con più soddisfazione. :evil:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Uno degli scherzi più belli rimane cagare dentro a un sacchetto di carta tipo-pane, metterlo sullo zerbino dell'inquilino malcapitato, dare fuoco al sacchetto di carta, suonare e scappare via :lol:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Quanno ero bardascio con i miei amici e rispettive fidanzate una sera cucinammo il pesce da noi pescato al mare ,lo mangiammo tutti insieme e poi decidemmo datoche era di sabato di fare un giro per il centro…meta piazza valnerina ( allora se chiamava cuci).

Appena sceso dalla macchina comincio ad avvertire dei dolori lancinanti allo stomaco vado da Vetturini chiedo il bagno, lascio la mia ragazza ed amici nel bar, scendo le scale al piano sotto e riempio la tazza con un vomito colossale….mi sento bene liberato…esco tranquillo, la passeggiata prosegue verso corso vecchio quande che sento dei dolori alla pancia..in pratica doveo caga’…ma mica potevo ritornare da Vetturini che gli avevo infestato il cesso con una puzza di acido incredibile…

Lascio la mia fidanzata con rispettivi amici e come un pazzo cerco un posto per cagare…un cantiere in un palazzo…no non si scavalcava…me la facevo sotto, sentivo la panza ribollire..vedo il cinema Verdi, entro come un missile senza biglietto e di corsa sotto gli occhi di tutti e della maschera dicendo…ti spiego dopo…

Poi una volta cagato..sono riuscito e ho spiegato il motivo del mio ingresso ..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.