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JUVENTUS

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Ma nel primo gol di dybala l'assist l'ha fatto pirlo? :)

Sempre pensato che Bonucci e' un grande, puo gioca con la juve o il milan , ma il giudizio non cambia! E pensa che c'erano juventini che st'estate piagnevano per Caldara!

Caldara.....chiiiiiiiiiiij?

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53 minuti fa, angelooo ha scritto:

Ma nel primo gol di dybala l'assist l'ha fatto pirlo? :)

Sempre pensato che Bonucci e' un grande, puo gioca con la juve o il milan , ma il giudizio non cambia! E pensa che c'erano juventini che st'estate piagnevano per Caldara!

Caldara.....chiiiiiiiiiiij?

 

Vabè ieri giocavano contro il nulla. Che i piedi ce l'ha boni nessuno l'ha messo mai in dubbio. Ma l'errore del difensore nemmeno alla uisp se vede!

Resto convinto  che sia un bastardo e che in fase difensiva Benatia sia molto superiore.

 

Un difensore deve difende, e per adesso l'inizio non è stato dei migliori. Ha almeno 2/3 gol subiti sul groppone.

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4 minuti fa, Lu fallacciano ha scritto:

 

Vabè ieri giocavano contro il nulla. Che i piedi ce l'ha boni nessuno l'ha messo mai in dubbio. Ma l'errore del difensore nemmeno alla uisp se vede!

Resto convinto  che sia un bastardo e che in fase difensiva Benatia sia molto superiore.

 

Un difensore deve difende, e per adesso l'inizio non è stato dei migliori. Ha almeno 2/3 gol subiti sul groppone.

 

ad oggi tuttavia si è dimostrato quello che dicevamo, che Caldara non è sto "franco baresi" sotto mentite spoglie che tutti voi pensavate e per il quale ve sareste buttati dalla finestra pur di trattenerlo....

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10 minuti fa, Signore dei draghi ha scritto:

 

ad oggi tuttavia si è dimostrato quello che dicevamo, che Caldara non è sto "franco baresi" sotto mentite spoglie che tutti voi pensavate e per il quale ve sareste buttati dalla finestra pur di trattenerlo....

Caldara ha giocato pochissimo, quindi ancora me pare presto per le sentenze.

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11 minuti fa, Signore dei draghi ha scritto:

 

ad oggi tuttavia si è dimostrato quello che dicevamo, che Caldara non è sto "franco baresi" sotto mentite spoglie che tutti voi pensavate e per il quale ve sareste buttati dalla finestra pur di trattenerlo....

 

Caldara sta soffrendo di pubalgia ecco perchè non sta giocando.

Caldara è un ottimo prospetto che viene da due bei campionati. 

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4 minuti fa, Romairone ha scritto:

Caldara ha giocato pochissimo, quindi ancora me pare presto per le sentenze.

 

Si ma se sei un vero fenomeno come lo descriveva lo juventino medio ad agosto forse totalizzava piu di 90 minuti in tutto da agosto appunto ad oggi.

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2 minuti fa, Lu fallacciano ha scritto:

Rugani invece mistero, non ho capito perchè stia ancora alla Juve. 

Non gioca praticamente mai

Incomprensibile, se pensi che il prospetto piu brillante era tendenzialmente lui e ora invece romagnoli gli sta due spanne avanti.

 

 

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4 minuti fa, Lu fallacciano ha scritto:

 

Caldara sta soffrendo di pubalgia ecco perchè non sta giocando.

Caldara è un ottimo prospetto che viene da due bei campionati. 

 

Soffriva di pubalgia domenica questa, prima no.

 

Viene da due bei campionati ma con l'atalanta e con la difesa a 3. Tutto da vedere se si conferma in un'altra squadra e con la difesa a 4.

 

Chiaro che va atteso, è questo il motivo per cui la juve lo ha scambiato con Bonucci, ora alla juve serviva uno fatto e finito, non uno da far crescere per averlo forse pronto tre 2-3 anni.

 

Il progetto juve attuale ha una scadenza in 1-2 anni massimo (fermo restando che può "rinnovarlo", ma al momento è questo)

 

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7 minuti fa, Signore dei draghi ha scritto:

 

Soffriva di pubalgia domenica questa, prima no.

 

Viene da due bei campionati ma con l'atalanta e con la difesa a 3. Tutto da vedere se si conferma in un'altra squadra e con la difesa a 4.

 

Chiaro che va atteso, è questo il motivo per cui la juve lo ha scambiato con Bonucci, ora alla juve serviva uno fatto e finito, non uno da far crescere per averlo forse pronto tre 2-3 anni.

 

Il progetto juve attuale ha una scadenza in 1-2 anni massimo (fermo restando che può "rinnovarlo", ma al momento è questo)

 

 

Eh si il motivo è stato questo. Ma quello che ha fatto resta. 

Io continuo a sperare che Benatia gli freghi il posto. Non tanto ora, ma da gennaio in poi.

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38 minuti fa, Signore dei draghi ha scritto:

 

Si ma se sei un vero fenomeno come lo descriveva lo juventino medio ad agosto forse totalizzava piu di 90 minuti in tutto da agosto appunto ad oggi.

Mah fenomeno è una forzatura tua, io ho letto ovunque una presa di posizione contro questo "affare" per diversi motivi,

legati al ripudio di Bonucci e alla fiducia su un ragazzo di prospetto, che aveva fatto molto bene a Bergamo.

Che abbiamo venduto un fenomeno al Milan non l'ho mai sentito, magari ti sbagli con Higuain.

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Sinceramente io ero contrario al ritorno di Bonucci per motivi non tecnici ma morali.

Caldara è sicuramente una promessa, ma quello è un ruolo in cui si matura lentamente e molto dipende da chi hai vicino come compagno di reparto. Non ci scordiamo di quello che combinava Bonucci i primi tempi... :paura:

Certo è strano che Gattuso non lo consideri ancora pronto per prendere il posto di Musacchio...

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4 ore fa, Romairone ha scritto:

Caldara ha giocato pochissimo, quindi ancora me pare presto per le sentenze.

L'ho bisto con la nazionale! Bonucci ve potrebbe denuncia a paragonarlo a lui....!:)

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Poi, io mi potro sbaglia, ma tutti li giocatori che ha venduto l'atalanta a inter, milan e juve.....mi sembra che l'unico valido e' stato Kessie, secondo me a Bergamo ancora ridono pensando a tutti quei soldi che c'hanno fatto!

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4 ore fa, Signore dei draghi ha scritto:

 

ad oggi tuttavia si è dimostrato quello che dicevamo, che Caldara non è sto "franco baresi" sotto mentite spoglie che tutti voi pensavate e per il quale ve sareste buttati dalla finestra pur di trattenerlo....

Straquoto

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7 minuti fa, angelooo ha scritto:

L'ho bisto con la nazionale! Bonucci ve potrebbe denuncia a paragonarlo a lui....!:)

Ma infatti chi l'ha mai paragonati, me pare evidente che so difensori diversi, quello che non volete capi voi Milanisti è che Bonucci non è Beckenbauer, è un difensore nella media (che a volte fa l'arrosti) con una qualità nel calciare il pallone sopra la media.

Modificato da Romairone

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3 minuti fa, angelooo ha scritto:

Poi, io mi potro sbaglia, ma tutti li giocatori che ha venduto l'atalanta a inter, milan e juve.....mi sembra che l'unico valido e' stato Kessie, secondo me a Bergamo ancora ridono pensando a tutti quei soldi che c'hanno fatto!

Su questo so d'accordo, ma su Caldara (25 anni) come fate a sentenzia che è scarso?

Come sul topic de Bonucci e Chiellini, una serie de insulti interminabili, poi dopo 3/4 anni so diventati tra i migliori d'europa.

Fatelo gioca qualche partita prima di bollarlo.

 

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Incollo questa analisi molto tecnica su Juventus Napoli e sulla crescita tecnica dei bianconeri. Ci vogliono 10 minuti a leggerlo ma ne vale la pena.

 

https://www.ultimouomo.com/juventus-napoli-3-1-tecnica/

 

È una Juventus più tecnica

 

Dopo il primo (ottimo) quarto d’ora del Napoli, la Juventus ha soluzioni nuove a vecchi problemi.

 

Juventus e Napoli sono arrivate al primo scontro diretto con la sicurezza che deriva da  aver vinto, rispettivamente, sei e cinque partite nei primi sei turni di campionato. Anche quest’anno, quindi, quella tra bianconeri e azzurri era potenzialmente una sfida Scudetto e di sicuro si sono affrontate le due migliori formazioni della serie A. Ha vinto la Juventus, certificando il proprio valore e la distanza che sembra separarla, in questa stagione, dalle altre formazioni del campionato.

 

Al fischio d’inizio l’unica sorpresa nelle formazioni iniziali è stata la presenza, tra gli XI titolari juventini, di Paulo Dybala, con Federico Bernardeschi in panchina. L’argentino ha completato il tridente offensivo con Ronaldo e Mandzukic, nel 4-3-3 spurio disegnato da Allegri con un centrocampo costituito dal mediano Pjanic e dalle mezzali Emre Can e Matuidi. Carlo Ancelotti, da parte sua, ha sciolto l’ultimo dubbio del suo Napoli schierando Dries Mertens vicino a Insigne nel nuovo 4-4-2.

 

Impression

 

I primi 15′: le difficoltà della Juventus

A caratterizzare i primi minuti di partita è stato il pressing del Napoli, insieme alle difficoltà in fase di non possesso del 4-3-3 bianconero. La squadra di Ancelotti ha iniziato con un pressing piuttosto aggressivo e organizzato sulla costruzione bassa della Juventus: con i due attaccanti in orizzontaleche, in maniera molto precisa e diligente, provavano con i corretti angoli e tempi di pressione e l’opportuna postura del corpo a schermare Pjanic e ad indirizzare la circolazione del pallone verso le zone esterne del campo; dove poi il Napoli mirava a chiudere ogni possibile soluzione di passaggio alle Juventus.

 

Alle spalle dei due attaccanti si muoveva, in maniera estremamente proattiva, la linea dei quattro centrocampisti, pronta a scivolare orizzontalmente e a collassare lateralmente sul passaggio verso il terzino avversario. Un pressing orientato a chiudere le linee di passaggio, finalizzato ad orientare la manovra della squadra di Allegri verso un possibile vicolo cieco sulla linea laterale.

 

Immagine1
L’ottima qualità della pressione di Insigne, che scherma perfettamente l’uscita del pallone verso Pjanic, forza Bonucci a giocare con Cancelo, con la linea di centrocampo del Napoli pronta a scivolare sul terzino bianconero, chiudendolo sulla linea laterale.

 

I trigger del pressing del Napoli erano frequenti e comuni: la squadra di Ancelotti alzava la sua pressione su ogni ricezione di uno dei due centrali difensivi bianconeri, sui passaggi laterali di Szczesny e su ogni passaggio all’indietro. La circolazione bassa della Juventus è stata  costantemente ostacolata e, nel primo quarto d’ora di gioco, ha trovato grosse difficoltà a fare avanzare in maniera pulita il pallone. Una chiara spia dei problemi della Juventus è l’eccesso di passaggi lunghi di Bonucci, che ne ha giocati ben 6 (sui 10 lanci dell’intera partita) nei primi 20′ di gioco.

 

Ma il Napoli è stato abile anche a sfruttare a proprio vantaggio la strategia difensiva della Juventus. Con Bernardeschi in campo, il 4-3-3 bianconero muta in un 4-4-2 difensivo, con l’ex fiorentino sulla fascia destra e Matuidi su quella sinistra; con Dybala, invece, la Juve difende secondo logiche diverse e meno conservative. Allegri non chiede all’argentino il grosso lavoro difensivo svolto da Bernadeschi, ma accetta di difendere con una linea di tre centrocampisti, lasciando le tre punte in attacco, in posizione piuttosto stretta. Così, a Emre Can, Pjanic e Matuidi era richiesto di coprire l’intera ampiezza del campo perché, solo occasionalmente, una delle punte si allineava con il reparto di centrocampo.

 

Più frequentemente, il contributo delle punte alla fase di non possesso, si limitava alla copertura di una linea di passaggio interna verso uno dei due mediani del Napoli: un compito che risparmiava agli attaccanti bianconeri lunghe corse all’indietro e limitava il campo da percorrere in fase difensiva. I tre attaccanti della Juventus hanno orientato la circolazione del pallone verso l’esterno, e sulle ricezioni dei terzini del Napoli erano le mezzali Emre Can o Matuidi ad uscire in pressione.

 

Immagine2
Emre Can esce su Mario Rui, Dybala, che non si allinea con il centrocampo, prova a coprire la linea di passaggio verso Hamsik.

 

Va da sé che una strategia difensiva simile richiedeva un grosso contributo dinamico ai tre centrocampisti, che hanno dovuto scivolare continuamente da un lato all’altro del campo per contrastare il possesso palla dei terzini azzurri. Quando la squadra di Ancelotti è riuscita a muovere il pallone con sufficiente velocità da un lato all’altro del campo, senza dare al centrocampo juventino il tempo sufficiente a spostarsi orizzontalmente, la struttura difensiva dei bianconeri si è rivelata vulnerabile.

 

Il palo di Zielinski al sesto minuto di gioco è un chiaro esempio delle difficoltà bianconere: il Napoli è riuscito a fare circolare con rapidità il pallone da Mario Rui a Hysaj ed Emre Can è rimasto troppo distante da Pjanic. La linea di passaggio verso il taglio interno di Zielinski si è spalancata e il terzino azzurro è arrivato facilmente al compagno, che ha calciato pericolosamente colpendo il palo alla sinistra di Szczesny.

 

Immagine3.png

 

Hysaj passa il pallone nella spazio tra Pjanic e Emre Can. Il bosniaco non copre la linea di passaggio verso Zielinski e il tedesco è troppo lontano dal suo mediano.

Immagine4.png

 

Da dietro è evidenziata ancora meglio la distanza tra Pjanic ed Emre Can.

 
 
 

 

Le risposte della Juventus
Subito dopo che il Napoli è passato in vantaggio (con una bella combinazione tra Allan, Callejon e Mertens successiva a un errore di Bonucci che pressato sbaglia un passaggio per Dybala al centro del campo) la Juventus ha alzato il livello del proprio gioco.

 

Le difficoltà a superare il pressing del Napoli sono state risolte aumentando la qualità tecnica delle giocate, velocizzandole, rendendole più precise e meno banali. La circolazione del pallone si è sviluppata principalmente sul triangolo tecnico costituito da Bonucci, Cancelo e Pjanic, utilizzando Emre Can come pedina per creare spazi con il movimento.

 

Raggiunto con maggiore frequenza Pjanic, il pressing del Napoli è stato sorpassato agevolmente grazie alla superiorità numerica in mezzo al campo del 4-3-3 della Juventus rispetto al 4-4-2 del Napoli. Facendo uscire il pallone da destra, la Juve poteva trovare soluzioni semplici per risalire il campo utilizzando Matuidi, libero sul fianco esterno di Allan (accentratosi in pressione), oppure Dybala tra le linee e Cristiano Ronaldo nel mezzo spazio di sinistra.

 

Immagine5
La Juve esce dalla pressione sul lato destro del campo con Cancelo ed Emre Can. Hamsik esce sul tedesco che gioca su Dybala che si smarca alle spalle della pressione dello slovacco. I due interni del Napoli sono in inferiorità numerica, 4 vs 2, contro i tre centrocampisti juventini più Dybala. La Juventus può consolidare il possesso palla in zona centrale e pericolosa, spostandola preferenzialmente verso sinistra.

 

Risolto il problema di resistere al pressing avversario per consolidare il possesso palla nella metà campo avversaria, la qualità tecnica della Juventus ha condannato il Napoli a difendere contro un avversario capace di muovere il pallone velocemente, con brillantezza e imprevedibilità e che, con Emre Can e Matuidi, metteva anche un’enorme pressione fisica.

 

Immagine6
La pass-map della Juventus evidenzia bene il triangolo utilizzato preferenzialmente per l’uscita del pallone costituito da Bonucci, Cancelo e Pjanic, con il supporto di Emre Can.

 

Il dominio del pallone (60.4% di possesso con una precisione superiore all’89% dal quindicesimo minuto al gol del vantaggio di Mandzukic) ha risolto anche buona parte dei problemi difensivi legati alla copertura dell’ampiezza con i soli tre centrocampisti.

 

Tenendo il pallone tra i piedi, e in posizione più avanzata, la Juventus ha diminuito drasticamente le occasioni di difesa posizionale, in cui sarebbero potuti emergere i problemi evidenziati nel primo quarto d’ora di gioco, riuscendo a recuperare spesso il pallone con una riaggressione immediata – grazie alle eccellenze di Can e Matuidi e alla capacità di lettura di Pjanic. Anche le fase di possesso palla del Napoli venivano contrastate più avanti, provando con più coraggio a pressare la costruzione bassa della squadra di Ancelotti per evitare un comodo consolidamento del possesso palla e una più semplice risalita del terreno di gioco.

 

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Il pallone viaggia da Raul Albiol a Mario Rui. Nonostante la distanza Emre Can esce in pressione sul terzino del Napoli

Immagine8.png

 

Le capacità individuali di pressione di Emre Can consentono al tedesco di approfittare pienamente di un controllo non perfetto di Mario Rui, costringendolo a correre indietro.

 
 
 

 

Venuta a capo delle difficoltà tattiche del primo quarto d’ora, la Juventus ha fatto prevalere il suo talento tecnico e la fisicità di alcuni calciatori, raggiungendo il pareggio e poi il vantaggio grazie anche alla classe di Cristiano Ronaldo, decisivo con le sue giocate in ogni occasione da gol avuta dalla Juventus. A mezz’ora dalla fine l’espulsione di Mario Rui è stata un colpo troppo grosso da assorbire per il Napoli, già in difficoltà ad arginare le accelerazioni della Juventus e a rendersi effettivamente pericoloso per la porta difesa da Szczesny.

 

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Tra il gol di Mertens e l’occasione di Callejon al minuto 71 il Napoli non crea quasi nulla. Dei 17 tiri della Juventus, ben 9 sono stati scoccati da dentro l’area e quasi la metà – 8, di cui 5 nello specchio – da Cristiano Ronaldo. La media di 0.17 xG per tiro, piuttosto elevata, mostra l’ottima qualità dei tiri presi dalla Juventus.

 

Cosa abbiamo capito della nuova Juventus
La Juventus 2018-19 è una squadra diversa da quella della passata stagione. Fedele alla filosofia di Allegri, che ama adattare l’abito tattico alle caratteristiche dei suoi giocatori, la squadra bianconera è stata trasformata dall’arrivo di Cancelo, Bonucci, Emre Can e, ovviamente, CR7. Paradossalmente è il gol subito dal Napoli che può, rivelare, in controluce, la diversità della nuova Juve.

 

Correndo all’indietro pressato da Mertens, Bonucci ha passato il pallone a Szczesny che, in una situazione abbastanza complessa, glielo ha ripassato. A quel punto il centrale juventino è andato da Pjanic, che sotto la buona pressione di Zielinski che ha potuto girarsi e i è trovato costretto a rigiocare il pallone sul suo lato chiuso, ancora verso Bonucci.

 

Immagine10
Zielinski orienta con la postura del corpo la giocata di Pjanic che torna su Bonucci sulla sua destra.

 

A questo punto, la soluzione più semplice per il difensore bianconero sarebbe stata quella di servire Cancelo davanti a sé, ma ha scelto invece una giocata più complessa, cercando Dybala in mezzo. Una giocata che, se fosse riuscita (e se Dybala fosse riuscito a giocare velocemente anticipando la pressione di Allan),  avrebbe potuto portare enormi benefici alla sua squadra, aprendo di fatto tutto il campo a sinistra, con il Napoli interamente collassato a destra per il pressing effettuato.

 

Immagine11
Bonucci può giocare il pallone verso Cancelo davanti a sé, una giocata che avrebbe però favorito il pressing del Napoli, chiudendo la Juventus sulla fascia destra. Prova invece a giocare il pallone su Dybala al centro del campo, per potere sfruttare il lato debole del pressing del Napoli, interamente scivolato sulla destra.

 

Nonostante il gol subìto proprio provando a sfruttare a proprio vantaggio – e quindi rischiando – il pressing del Napoli, la Juventus si è tirata fuori dalle difficoltà palleggiando ancora di più, e meglio, invece di trovare la scorciatoia dei lanci lunghi, tante volte utilizzata negli anni passati.

 

L’ingresso tra i titolari di ben tre nuovi giocatori nel reparto arretrato – Cancelo, Bonucci e anche il portiere Szczesny, più portato al gioco coi piedi del suo predecessore Buffon – ha disegnato una squadra che ama costruire dal basso utilizzando il palleggio, grazie alla tecnica e alla sensibilità tattica dei nuovi arrivati. A completare la fase di costruzione del gioco ci pensa Miralem Pjanic, che contro il Napoli dopo la fase iniziale della partita è stato raggiunto con continuità dai compagni del reparto arretrato e ha orchestrato il gioco della squadra con 86 passaggi e il 91% di precisione.

 

A centrocampo, poi, l’arrivo di Emre Can ha regalato ulteriore fisicità alla squadra, consentendo ad Allegri di potere rischiare di difendere – anche in una partita importante – con appena sette uomini sotto la linea del pallone. Le difficoltà a difendere posizionalmente  con solo 3 centrocampisti sono state superate diminuendo drasticamente il ricorso a tale tipo di difesa, aumentando cioè il possesso palla e alzando con Can e Matuidi la linea del pressing. Anche questa una via non troppo battuta dalle versioni passate della Juventus per migliorare la propria fase di recupero del pallone.

 

Infine, al di là dell’enorme contributo tecnico e di personalità di Ronaldo, che contro il Napoli è stato decisivo anche oltre ai due assist e al palo precedente al secondo gol di Mandzukic, è stata la mobilità del portoghese ad aver imposto un attacco con posizioni meno definite e per questo, in definitiva, più imprevedibile.

 

La Juventus 2018/19 sembra una squadra estremamente fluida e guidata, nelle sue direttrici di gioco, dalla qualità e sensibilità tecnica dei suoi giocatori. Il calcio tanto amato da Massimiliano Allegri pare trovare una perfetta definizione in questa versione della squadra. È un calcio fatto di connessioni tecnico-tattiche tra i calciatori che, proprio per la sua fluidità, richiede una pronta capacità dei giocatori in campo di interpretare i singoli momenti di gioco e le specifiche situazioni di gioco.

 

La cattiva notizia per gli avversari della Juventus è che il processo di riconoscimento delle caratteristiche e assemblaggio della squadra che spesso ha richiesto ad Allegri parecchio tempo, sembra già, a fine settembre, in una fase piuttosto avanzata. Come spesso gli capita, il tecnico bianconero arricchisce le sue partite con decisivi accorgimenti tattici capaci di orientare i destini dei match. Contro il Napoli, ad esempio, la sorpresa nella formazione iniziale era la presenza di Paulo Dybala (al posto di Federico Bernardeschi in forma strepitosa) che, unita alla scelta tattica di utilizzarlo in fase di non possesso solamente per disturbare, in posizione centrale, le ricezioni di Hamsik, è stata funzionale a sfruttare uno dei difetti più evidenti del Napoli di questo inizio stagione: la difesa dello spazio tra le linee di centrocampo e difesa, specie in fase di transizione negativa o durante le fasi di pressing.

 

Esemplare, in questo caso, è l’azione del secondo gol della Juventus, in cui la posizione alta di Dybala in fase difensiva, consentiva ai bianconeri di ripartire velocemente in transizione servendo proprio l’argentino alle spalle del centrocampo avversario.

 

Immagine12.png

 

La Juve difende con la sua linea di tre centrocampisti. Dybala è sopra la linea del pallone.

Immagine13.png

 

Pjanic recupera il pallone e trova immediatamente davanti a sè Dybala pronto per una veloce ripartenza. L’argentino sarà poi abilissimo a superare Allan e a condurre il pallone fino alla trequarti campo avversaria.

 
 

Cosa abbiamo capito del nuovo Napoli
Nel frattempo, Ancelotti sembra avere definitivamente scelto il 4-4-2 per la sua squadra. E a Torino ha preso una decisione piuttosto coraggiosa, provando a giocare un pressing aggressivo orientato alla ostruzione delle linee di passaggio, e se possibile a recuperare il pallone in posizione avanzata. Il piano tattico ha funzionato molto bene nel primo quarto d’ora della partita, portando al gol del vantaggio, nato appunto da una palla riconquistata nella trequarti campo avversaria.

 

Mediamente il Napoli ha recuperato il pallone in una posizione avanzata (41.3 m), tenendo la squadra molto corta (30.8 m) e il baricentro ad altezza media (51.3 m). Tuttavia, l’incremento della qualità del palleggio bianconero, unito forse alla difficoltà per la squadra di tenere costantemente elevato l’intensità e la precisione spaziale del pressing, ha progressivamente aperto delle falle nel sistema difensivo del Napoli che ha avuto poche armi per contrastare la qualità della manovra e degli attacchi bianconeri.

 

Gli azzurri hanno concesso ben 2.9 xG alla Juventus, mostrando di avere poche armi difensive, al di là del pressing, per contrastare CR7 e compagni. Più in generale, il Napoli in queste prime 7 partite ha concesso 10 gol agli avversari e, il dato degli xG subiti, pari circa a 1 per partita, è notevolmente peggiore di quello della passata stagione (circa 0.6 per match). Ancelotti, quindi, dovrà certamente lavorare sul miglioramento della fase di non possesso e, soprattutto, sull’efficacia della transizione difensiva e sui meccanismi di recupero dell’equilibrio successivi alle fasi di pressing.

 

I cambiamenti promossi da Ancelotti sono molto più radicali di quelli che le parole del tecnico lasciano intendere. Oltre al modulo di gioco, sono variati profondamente il ritmo e i principi stessi della circolazione del pallone e alcuni cardini della fase difensiva posizionale. La partita contro la Juventus – una Juventus già forte e pronta – è forse arrivata troppo presto nel percorso di trasformazione del Napoli, ma sarà davvero interessante seguirne l’evoluzione.

 

Fabio Barcellona/L'Ultimo Uomo

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49 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Gli azzurri hanno concesso ben 2.9 xG alla Juventus, mostrando di avere poche armi difensive

Che significa?? 

Statistica applicata al calcio, che cosa sono gli expected goals (xG)

Gli xG, che sono l’acronimo del termine inglese “expected goals” o in italiano “gol attesi”, sono semplicemente i tiri fatti da una squadra, ai quali viene poi assegnata una probabilità di fare gol.

Attraverso gli “expected goals” si cerca di misurare non solo la quantità di tiri, ma anche la loro qualità, ovvero la probabilità di trasformarsi in gol.

 

Questa probabilità non è assegnata a caso, ma deriva dall’analisi e dalla classificazione di decine di migliaia di tiri fatti nei vari anni nei 5 maggiori campionati europei, ognuno classificato in base a posizione, distanza, angolo del tiratore, tipo di passaggio ricevuto, presenza o meno di una marcatura, presenza o meno di giocatori che oscurano lo specchio della porta, ecc.

Una volta classificati si è semplicemente misurato quanti gol con “quel tiro”, cioè da quella posizione e con quelle caratteristiche, sono stati fatti.

Per fare un esempio semplicissimo, su migliaia di calci di rigore tirati, i rigoristi di Liga, Serie A, Bundesliga, Premier League e Ligue 1 hanno fatto gol il 76% delle volte.

 

In termine decimali un calcio di rigore vale perciò 0,76 gol, cioè 0,76 xG o 0,76 gol attesi, ed esprime la probabilità che ha un rigorista medio di uno dei 5 maggiori campionati europei di fare gol su rigore.

Durante una partita una squadra effettua un certo numero di tiri più o meno pericolosi. Ad ognuno è assegnato dal software un valore, riconoscendo posizione e caratteristiche e associandolo con le probabilità dei tiri di quella categoria.

Statistica applicata al calcio, gli expected goals against (xGA)

Ad esempio, alla fine di una partita la squadra A ha prodotto 8 tiri pari a 0,20xG + 0,13xG + 0,30xG + 0,37xG + 0,10xG + 0,50xG + 0,25xG + 0,30xG = 2,15 xG complessivi.

Ciò significa che la squadra A avrebbe potuto realizzare 2 gol nel corso di quella partita.

  • Voto Positivo 1

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2 ore fa, fogueres ha scritto:

Non fate li birrocchi e per una volta leggete tutto  😀😀😀

Ho dovuto usà du tablet pe legge e non ho capito un cazzo ......😢

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19 minuti fa, EfFERAto ha scritto:

Ho dovuto usà du tablet pe legge e non ho capito un cazzo ......😢

In soldoni. La prima mezz’ora il Napoli con il pressing ci ha messo in difficoltà poi la Juventus si è messa a giocare da Juventus bypassando il pressing con la tecnica e la fisicità e a quel punto è stata una mattanza. Si parla addirittura di fluidità del gioco, novità insomma.

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Adesso, fogueres ha scritto:

In soldoni. La prima mezz’ora il Napoli con il pressing ci ha messo in difficoltà poi la Juventus si è messa a giocare da Juventus bypassando il pressing con la tecnica e la fisicità e a quel punto è stata una mattanza. Si parla addirittura di fluidità del gioco, novità insomma.

😉

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Certo che ogni partita ha una storia a se, ma il tanto decantato Liverpool stasera a Napoli non c'ha capito un granché,

questo senza dubbio conferma ancora di più il valore e il livello della Juve,

anche se sono ancora dell'idea che, in europa ce ne sono almeno tre allo stesso livello se non più alto

Modificato da Romairone

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6 ore fa, Romairone ha scritto:

Certo che ogni partita ha una storia a se, ma il tanto decantato Liverpool stasera a Napoli non c'ha capito un granché,

questo senza dubbio conferma ancora di più il valore e il livello della Juve,

anche se sono ancora dell'idea che, in europa ce ne sono almeno tre allo stesso livello se non più alto

Ho visto la partita del Napoli e i partenopei hanno giocato molto bene. Credo che l’1-0 gli vada stretto. Ancelotti ha “inguaiato” tatticamente Klopp: parliamo di un grande ritorno in serie A.

 

Con tutta l’antipatia che posso avere per Napoli, Inter e Roma e cosciente del fatto che nel calcio non esiste la proprietà transitiva ( se A batte B e B batte C non è che poi necessariamente A batterà C) posso dire che il fatto che 4 italiane hanno vinto nel turno di Champions non fa altro che valorizzare questa Juventus ( vincendo da anni qualcuno dice che la serie A è come la Ligue 1). 

Il tanto decantato Manchester City ha vinto al 90’ 2-1 contro i tedeschi 12icesimi in campionato. 

Il Liverpool aveva schiantato il PSG e poi è stato strapazzato dal Napoli.

Insomma forse sto benedetto movimento italiano si sta risollevando e noi lo stiamo trascinando. 

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1 ora fa, fogueres ha scritto:

Ho visto la partita del Napoli e i partenopei hanno giocato molto bene. Credo che l’1-0 gli vada stretto. Ancelotti ha “inguaiato” tatticamente Klopp: parliamo di un grande ritorno in serie A.

 

Con tutta l’antipatia che posso avere per Napoli, Inter e Roma e cosciente del fatto che nel calcio non esiste la proprietà transitiva ( se A batte B e B batte C non è che poi necessariamente A batterà C) posso dire che il fatto che 4 italiane hanno vinto nel turno di Champions non fa altro che valorizzare questa Juventus ( vincendo da anni qualcuno dice che la serie A è come la Ligue 1). 

Il tanto decantato Manchester City ha vinto al 90’ 2-1 contro i tedeschi 12icesimi in campionato. 

Il Liverpool aveva schiantato il PSG e poi è stato strapazzato dal Napoli.

Insomma forse sto benedetto movimento italiano si sta risollevando e noi lo stiamo trascinando. 

Mah..a parte il Napoli che ha fatto una mezza impresa le altre ci mancava che non vincessero..

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12 ore fa, EfFERAto ha scritto:

Ho dovuto usà du tablet pe legge e non ho capito un cazzo ......😢

 

12 ore fa, fogueres ha scritto:

In soldoni. La prima mezz’ora il Napoli con il pressing ci ha messo in difficoltà poi la Juventus si è messa a giocare da Juventus bypassando il pressing con la tecnica e la fisicità e a quel punto è stata una mattanza. Si parla addirittura di fluidità del gioco, novità insomma.

scusa se approfitto della tua capacità e disponibilità a sintetizzare

 

per domani la professoressa mi ha detto di fare un riassunto (mezza paginetta) di questo romanzo

puoi mandarmelo entro mezzogiorno? grazie, a dopo

 

Risultati immagini per guerra e pace tolstoj

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52 minuti fa, Milton ha scritto:

 

scusa se approfitto della tua capacità e disponibilità a sintetizzare

 

per domani la professoressa mi ha detto di fare un riassunto (mezza paginetta) di questo romanzo

puoi mandarmelo entro mezzogiorno? grazie, a dopo

 

Risultati immagini per guerra e pace tolstoj

Parlava della Russia. 

(il riassunto non è mio ma di Woody Allen) 

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