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F.C. TORINO

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Striscioni contro Cairo al Fila.

Striscioni contro Cairo sotto la sede

Striscioni contro Cairo sotto la sede Rcs a Milano

Striscioni contro Cairo in ogni parte d'Italia fatti da tifosi del Torino.

Striscioni contro Cairo in centro a Torino.

Flash mob prima di ogni partita contro Cairo.

Scritte offensive sulle sue pagine social con lui impegnato a bloccare la gente che l'offende (sono rimasti in 2 a scrivergli)

Minacce ed insulti sul suo numero whats ap che sta girando liberamente (è lui veramente). 

 

Si ritorna al 2009 ed alle bombe alla sisport ma stavolta brutto infame di merda il vento non lo puoi più fermare. Vendi e sparisci.

 

Libertà per i Torino hooligans

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Il 3/8/2020 Alle 19:18, tosculu ha scritto:

vabbe' dai.

non è che di solito fate vede lu stravede

Per lo stesso motivo voi non potete lamentarvi di essere usciti agli ottavi di champions

  • Grazie 1
  • Haha 1

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Il ‎03‎/‎08‎/‎2020 Alle 19:18, tosculu ha scritto:

vabbe' dai.

non è che di solito fate vede lu stravede

Beh, ma neanche lo chiedo, solo che dopo quasi 50 anni sarebbe anche il caso di avere un minimo di velleità.

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Torreira alla fine ha scelto l'atletico che ha il brutto vizio di pagare bene i giocatori ed avere addirittura delle ambizioni (ma è legale sta cosa?). La stampa di regime sta passando l'idea che rincon è un ottimo regista. Cairo continua a dire che Giampaolo non gli sta chiedendo nulla (forse non trova il tempo tra una bestemmia e l'altra). Prendere un allenatore che gioca con un regista ed un trequartista e non prendere ne il regista né il trequartista è arte. Stiamo riscrivendo la storia del calcio! La piazza è sfinita, covid o non covid allo stadio ci sarebbero lo stesso numero di spettatori. Lui continua a provocare con le dichiarazioni da stronzo ben sapendo che chi lo contesta ora deve fare i conti con minimo 10 anni di daspo grazie agli esperimenti sociali partiti dal Torino con le denunce verso i propri tifosi. Insomma un bruttissimo momento per la Torino ultras sia da una parte che dall'altra. C'è solo un problema caro pezzente. La rabbia che cova sotto la cenere è più pericolosa. Torneremo

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15 minuti fa, granata100 ha scritto:

Torreira alla fine ha scelto l'atletico che ha il brutto vizio di pagare bene i giocatori ed avere addirittura delle ambizioni (ma è legale sta cosa?). La stampa di regime sta passando l'idea che rincon è un ottimo regista. Cairo continua a dire che Giampaolo non gli sta chiedendo nulla (forse non trova il tempo tra una bestemmia e l'altra). Prendere un allenatore che gioca con un regista ed un trequartista e non prendere ne il regista né il trequartista è arte. Stiamo riscrivendo la storia del calcio! La piazza è sfinita, covid o non covid allo stadio ci sarebbero lo stesso numero di spettatori. Lui continua a provocare con le dichiarazioni da stronzo ben sapendo che chi lo contesta ora deve fare i conti con minimo 10 anni di daspo grazie agli esperimenti sociali partiti dal Torino con le denunce verso i propri tifosi. Insomma un bruttissimo momento per la Torino ultras sia da una parte che dall'altra. C'è solo un problema caro pezzente. La rabbia che cova sotto la cenere è più pericolosa. Torneremo

mi sembra la fotocopia di quanto successo a Terni negli ultimi 15 anni

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4 ore fa, altoforno ha scritto:

mi sembra la fotocopia di quanto successo a Terni negli ultimi 15 anni

Stando in questo forum ormai da tanti anni devo dirti che effettivamente ci sono molte analogie. Noi abbiamo un longarini più basso più educato e che ci ha creduto di più 

Modificato da granata100

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5 minuti fa, CAPPUCCINO KID ha scritto:

Ci sono dei giocatori in serie A imbarazzanti, per me uno è zazza

Dove sta Zazza’ ? 😀

 

Zaza è un attaccante di basso livello capitato alla Juventus ( segnò il famoso goal al Napoli)per caso e che in Nazionale  con il “balletto” del rigore segnò l’inizio della sua fine.

Non si è più ripreso.

Sul Torino secondo me Giampaolo oramai si è messo la croce di allenatore emotivo, sfortunato. Non credo sia la persona giusta per un ambiente con parecchie tensioni accumulate.

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Gran bel pezzo di Andrea Pavan su Tuttosport di oggi

È certo vero che, dal 1906 all’altro ieri, il Torino fu Calcio abbia presentato delle squadre anche peggiori di quella che è stata presa nuovamente a pallate dall’Atalanta, perfino di quella che con Mazzarri e Longo (peraltro molto simile a questa, almeno negli interpreti) ha rischiato nei mesi scorsi la retrocessione, che abbia avuto allenatori ben meno preparati di Giampaolo, che abbia  giocato più volte e pure male in Serie B, che sia perfino fallito. Di sicuro, però, mai nessun Torino - MAI! - è stato così poco amato dalla sua gente, così poco seguito, così addirittura detestato, se non rinnegato. 
 Mai una società granata - nemmeno quella a tratti grottesca di Cimminelli e dei cimminelliani, o quella avventuristica di Vidulich & C, o quelle per altri motivi nefaste di Goveani e Calleri prima - è stata tanto lontana da una tifoseria per la quale il Toro è una ragione di vita, oltre che una sfida alla morte. Mai un proprietario, un presidente, neppure il pittoresco Romero al quale se non altro si riconosceva la sincerità del tifo, è stato così avversato, disconosciuto, insultato, vilipeso, preso in giro, non sopportato come l’attuale, Urbano Cairo. Attuale si fa per dire, visto che si è preso il Toro già da più di quindici anni, e non manifesta la minima intenzione di rilasciarlo, o di redimersi, riscattandolo agli occhi d’Italia e all’onor del mondo. 
 Mai si è registrato un simile scollamento tra le componenti societarie - da quelle dei piani alti fino a quelle più terra terra, che un tempo erano assai elevate: si pensi a figure come Giacomo Franco detto Nino o ad altri funzionari del Filadelfia o della gloriosa sede di corso Vittorio Emanuele - e i fedelissimi granata che ancora riescono a coltivare l’antica passione. Mai, del resto, si era sentito un tifoso del Toro dire “non guardo più le partite”, “non chiedo nemmeno il risultato del derby, tanto lo so già in anticipo”, “non soffro neanche più, ormai sono apatico”. Frasi che oggi, invece, si sentono e si leggono ovunque, negli ambienti granata. E non perché si siano perse le prime due partite di questo campionato (sai che novità) e si stia a zero punti. C’entra poco o niente, quello, ormai. Purtroppo. Anche con la nuova protesta annunciata per sabato prossimo alle ore 17 presso la Curva Primavera dello stadio oggi quasi beffardamente intitolato al Grande Torino. «Perché questo non è il Toro promesso, non è proprio il Toro», scrivono i tifosi sull’ennesimo comunicato, tra un «basta te ne devi andare», la denuncia delle «bufale», i riferimenti sarcastici all’«ingrassare», una litania di soprannomi offensivi e di epiteti irripetibili. 
   Ma è l’anestetizzazione della passione, il vero dramma. Il vero delitto sportivo, umano e culturale: imperdonabile. Per la quale c’è un unico, chiaro, plenipotenziario colpevole: Cairo, appunto. Ma anche molti altri responsabili: i suoi sodali.
   I suoi sodali non sono tanto i lacché: quelli esistono ovunque, li hanno tutti i potenti e i ricchi e non vale neanche la pena di considerarli. Non sono nemmeno i suoi dipendenti con stipendi modesti i quali, comprensibilmente, tirano a campare. Sono invece i fior di professionisti lautamente remunerati, con incarichi di rilievo da onorare e/o credibilità importanti da tutelare. I dirigenti e i tecnici che con lui o per lui lavorano e non riescono non già a cambiare il suo modo di pensare, di agire, di dirigere, di desertificare il mare del granatismo - quello è impossibile, senza un moto proprio di autocoscienza - ma non prendono mai le distanze, non danno segnali di discontinuità operativa, non alzano mai la mano per dire io così non ci sto, o alla peggio non si assumono le proprie responsabilità. Nessuno, per fare un esempio, pretende che Vagnati confessi in pubblico le difficoltà e perfino le mortificazioni che sta cominciando a vivere sul mercato dove fino a qualche mese fa si muoveva con serena disinvoltura e autorevolezza. Ma andando avanti di questo passo il rampante direttore sportivo rischia di compromettere non tanto o non solo la sua reputazione di avveduto acquirente e brillante venditore (del resto il principale motivo per cui Cairo, ipse dixit, lo ha assunto) quanto di finire alla lunga sul banco degli imputati - e degli insultati - al fianco di Cairo stesso. Quello la cui immagine, per dire, rimbalza da due giorni sui social granata mentre se magna i tramezzini in tribuna intanto che il Toro va al macello. 
 Idem con patate - altro esempio - per Giampaolo. Vero, la sua faccia sabato pomeriggio diceva molto della rabbia repressa; e anche in questo caso nessuno gli chiede di presentarsi in tv a dichiarare che allena un branco di pippe o a smentire un presidente «tirchione» (l’aggettivo usato da un certo De Benedetti) che non gli compra i giocatori richiesti e necessari per dare un senso al nuovo progetto tecnico. Ma di qui a sostenere che Rincon lo soddisfa come regista o che Berenguer e Verdi sono signori trequartisti ce ne passa. 
 Una via di mezzo, un qualche chiarimento per sgombrare il campo dagli equivoci almeno tattici, un mettere dei puntini sulle i per salvaguardare la propria professionalità e la propria coerenza, se non il proprio ingaggio: questo vorrebbero almeno sentire, e magari riscontrare poi nei fatti, gli innamorati del Toro feriti da tutti questi anni di fuffa, dai soliti inutili fiumi di parole, dagli ormai stucchevoli teatrini che tanto poi, alla fine, si chiudono sempre nello stesso modo. Da quindici anni, nel corso dei quali l’elenco di allenatori, dirigenti e personaggi calcistici finiti bruciati è lunghissima, nonché impressionante. Tutto incredibilmente, fatalmente, insopportabilmente uguale.
  Alla lunga - negando, minimizzando, relativizzando, agitando spettri dal passato, dicendo che si sta meglio adesso di quando si stava peggio (non è vero, NON È VERO: BASTA!; almeno prima c’erano passione, partecipazione, mobilitazione), abbassando poco alla volta ma inesorabilmente il profilo del Toro - le colpe di Cairo diventano anche degli altri. Dei suoi sodali, appunto. Peraltro sempre tutti scelti da lui, eh.

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Il 26/9/2020 Alle 20:08, CAPPUCCINO KID ha scritto:

Ci sono dei giocatori in serie A imbarazzanti, per me uno è zazza

Ho fatto anni di psicologo per dimenticare pellicori e poi è arrivato Zaza e devo ricominciare da capo

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Il 26/9/2020 Alle 20:19, fogueres ha scritto:

Dove sta Zazza’ ? 😀

 

Zaza è un attaccante di basso livello capitato alla Juventus ( segnò il famoso goal al Napoli)per caso e che in Nazionale  con il “balletto” del rigore segnò l’inizio della sua fine.

Non si è più ripreso.

Sul Torino secondo me Giampaolo oramai si è messo la croce di allenatore emotivo, sfortunato. Non credo sia la persona giusta per un ambiente con parecchie tensioni accumulate.

Non so se sia quello giusto sicuramente la pseudo società che abbiamo non lo sta mettendo in condizione di fare bene. Chi pensa che rincon possa fare il regista non solo non deve avvicinarsi al calcio ma ruba l'ossigeno a tutti gli altri

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9 ore fa, granata100 ha scritto:

Non so se sia quello giusto sicuramente la pseudo società che abbiamo non lo sta mettendo in condizione di fare bene. Chi pensa che rincon possa fare il regista non solo non deve avvicinarsi al calcio ma ruba l'ossigeno a tutti gli altri

Rincon me lo ricordo in  Juventus-Barcellona 3-0 Lui fu messo dentro per temporeggiare e fare diga a centrocampo gli ultimi 10 minuti.

Sembrava uno spettatore estratto a sorte:  non stoppava un pallone, passaggi di 2 metri. Fra lui e Lemina...

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1 minuto fa, fogueres ha scritto:

Rincon me lo ricordo in  Juventus-Barcellona 3-0 Lui fu messo dentro per temporeggiare e fare diga a centrocampo gli ultimi 10 minuti.

Sembrava uno spettatore estratto a sorte:  non stoppava un pallone, passaggi di 2 metri. Fra lui e Lemina...

Ti faccio un esempio. Se Gattuso avesse fatto il regista, sarebbe arrivato si e no in promozione. Gattuso invece rompeva il gioco avversario e passava la palla a Pirlo. Rincon è la minchia di Gattuso ma fa quel ruolo li ed è già scarso nel suo ruolo. Se prendi un allenatore che fa del regista e del trequartista due ruoli chiave e non gli prendi ne un regista né un trequartista allora o sei ritardato o sei in malafede. Non credo che uno dei maggiori imprenditori italiani possa essere ritardato quindi rimane la malafede. Mazzarri il primo anno capì che sta squadra come qualità è paragonabile alle cioccolate dell'eurospin ed ha praticato l'unico gioco possibile per ottenere risultati cioè catenaccio corsa e speriamo di vincere 1-0. A centrocampo l'unico che sa cos'è un pallone è baselli ma se gli fai bu dietro le spalle scappa e comunque è infortunato. Giampaolo non è né Mourinho ne allegri ma qua non ha le armi per esprimersi e come Giampaolo tutti gli altri allenatori passati con Cairo. Io ancora non capisco com mai Cairo trovi allenatori e ds che vengono a sputtanarsi qua. Sono convinto che Giampaolo non arriverà a Natale ma pur con tutti i suoi limiti non mi sento di dargli troppe colpe

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9 minuti fa, granata100 ha scritto:

Ti faccio un esempio. Se Gattuso avesse fatto il regista, sarebbe arrivato si e no in promozione. Gattuso invece rompeva il gioco avversario e passava la palla a Pirlo. Rincon è la minchia di Gattuso ma fa quel ruolo li ed è già scarso nel suo ruolo. Se prendi un allenatore che fa del regista e del trequartista due ruoli chiave e non gli prendi ne un regista né un trequartista allora o sei ritardato o sei in malafede. Non credo che uno dei maggiori imprenditori italiani possa essere ritardato quindi rimane la malafede. Mazzarri il primo anno capì che sta squadra come qualità è paragonabile alle cioccolate dell'eurospin ed ha praticato l'unico gioco possibile per ottenere risultati cioè catenaccio corsa e speriamo di vincere 1-0. A centrocampo l'unico che sa cos'è un pallone è baselli ma se gli fai bu dietro le spalle scappa e comunque è infortunato. Giampaolo non è né Mourinho ne allegri ma qua non ha le armi per esprimersi e come Giampaolo tutti gli altri allenatori passati con Cairo. Io ancora non capisco com mai Cairo trovi allenatori e ds che vengono a sputtanarsi qua. Sono convinto che Giampaolo non arriverà a Natale ma pur con tutti i suoi limiti non mi sento di dargli troppe colpe

Concordo sul discorsi giocatori e su Cairo.

È un personaggio irritante per superficialità.

Il problema è che sulla piazza non ci sono poi così tanti imprenditori con la possibilità di comprare una squadra di calcio in Serie A ( tanto meno con il Covid-19 con meno introiti).

Guarda la Sampdoria... dopo un illuminato come Mantovani, dopo i Garrone ti ritrovi Ferrero... O Preziosi, peggio della peste...

O vi prende un gruppo straniero serio oppure è complicata. Un’Atalanta è un’eccezione. Anni fa un collega mi raccontò dei Pozzo: andava spesso in trasferta in Friuli e quella che sembrava una realtà sana in realtà credo fosse diversa...


Sono tifoso della  Juventus  però con un grande rispetto verso il Torino. Ricordo annate scellerate del Torino poi però al derby i granata vendevano cara la pelle con partite epiche.

 

 

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10 ore fa, fogueres ha scritto:

Concordo sul discorsi giocatori e su Cairo.

È un personaggio irritante per superficialità.

Il problema è che sulla piazza non ci sono poi così tanti imprenditori con la possibilità di comprare una squadra di calcio in Serie A ( tanto meno con il Covid-19 con meno introiti).

Guarda la Sampdoria... dopo un illuminato come Mantovani, dopo i Garrone ti ritrovi Ferrero... O Preziosi, peggio della peste...

O vi prende un gruppo straniero serio oppure è complicata. Un’Atalanta è un’eccezione. Anni fa un collega mi raccontò dei Pozzo: andava spesso in trasferta in Friuli e quella che sembrava una realtà sana in realtà credo fosse diversa...


Sono tifoso della  Juventus  però con un grande rispetto verso il Torino. Ricordo annate scellerate del Torino poi però al derby i granata vendevano cara la pelle con partite epiche.

 

 

ti ringrazio per la stima stando qua nel forum ho imparato ad averne anche per voi ternani (per la tifoseria l'avevo già come penso chi ha vissuto gli stadi negli anni 90/2000, nessuno può dire che terni sia stata una passeggiata come trasferta). il nostro problema è che cairo non ha nessuna intenzione di vendere. questa estate ad una cordata che si era realmente avvicinata gli ha sparato 300 milioni per una società che di proprietà non ha neanche una panchina.

stadio olimpico in affitto

stadio filadelfia in affitto

sede sociale in affitto

museo del Grande Torino di proprietà dell'associazione filadelfia

le giovanili cambiano campo ogni settimana.

 

insomma una cifra totalmente fuori dal mercato. anche se lo sceicco mostrasse interesse fuggirebbe subito a gambe levate, quello è ricco mica scemo. 

capitolo derby... ormai la gente nemmeno li guarda più, il nostro derby c'è solo il sabato sera quando le due tifoserie danno spettacolo in qualche piazza centrale (è un rito lo scontro del sabato sera) poi basta. ci scansiamo peggio del sassuolo. Ho visto squadre nettamente peggiori di queste affrontare derby contro juventus fortissime, ma il risultato non era mai scontato. 

siamo il suo bancomat principale, una pianta di plastica che non muore ma nemmeno cresce. resta li nell'anonimato, se ci dice bene un anno si arriva settimi si ci dice male si rischia di retrocedere altrimenti decimo/undicesimo posto e via promesse per l'anno successivo. la tifoseria ormai è stanca, decimata  da denunce (chi contesta) e da una squadra che non è più della gente. Il calcio è cambiato è vero ma il TORO PER VIVERE deve rimanere toro altrimenti diventa come un piacenza qualsiasi.

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2 ore fa, granata100 ha scritto:

ti ringrazio per la stima stando qua nel forum ho imparato ad averne anche per voi ternani (per la tifoseria l'avevo già come penso chi ha vissuto gli stadi negli anni 90/2000, nessuno può dire che terni sia stata una passeggiata come trasferta).

grazie.

per parte mia, ricambio completamente.

per il resto, purtroppo -come sai - capiamo perfettamente i vostri problemi.

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49 minuti fa, altoforno ha scritto:

grazie.

per parte mia, ricambio completamente.

per il resto, purtroppo -come sai - capiamo perfettamente i vostri problemi.

ti dirò che tante volte mi siete stati anche d'aiuto in qualche momento abbastanza difficile... venivo qua dentro e c'erano battute che mi facevano scassare... detto ciò se n'è andato anche iago falque al benevento. se qualcuno disgraziatamente prende il covid rischiamo pure di non arrivare ad 11. tenetevi pronti che se ci serve qualcuno vi si chiama per giocare con contratti tipo stage gratuito. non chiedete soldi per carità che cairo su sto argomento è suscettibile. approposito giochi regista per caso tu? 

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26 minuti fa, granata100 ha scritto:

ti dirò che tante volte mi siete stati anche d'aiuto in qualche momento abbastanza difficile... venivo qua dentro e c'erano battute che mi facevano scassare... detto ciò se n'è andato anche iago falque al benevento. se qualcuno disgraziatamente prende il covid rischiamo pure di non arrivare ad 11. tenetevi pronti che se ci serve qualcuno vi si chiama per giocare con contratti tipo stage gratuito. non chiedete soldi per carità che cairo su sto argomento è suscettibile. approposito giochi regista per caso tu? 

al limite libero vecchio stampo...ma considera che Mammarella è un ragazzino in confronto a me🤣

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Purtroppo il Toro di questi anni è il simbolo di cosa sia diventato il calcio italiano...

In ogni serie ci sono almeno 10 squadre che iniziano la stagione sapendo di non avere nessun obiettivo sportivo.

Noi ci siamo fatti 15 anni di Longarini, e ora la storia di ripete col pelato.

In serie A, ci sono almeno 10 squadre che non hanno niente da chiedere al campionato. Partecipano solo per fare girare i soldi del presidente.

Nessuna competizione reale, nessun desiderio di migliorarsi. Solo ed esclusivamente l'obbiettivo di arrivare a fine stagione.

E così il livello scade sempre di più e muore la passione

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