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LuFranco

INTER

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Conte se ha accettato l’ Inter e perché vuole lottare per lo scudetto.

Non credo che in un anno l’Inter arriverà al livello qualitativo della Juventus ma sono convinto del fatto che con Conte in panchina l’Inter avrà grosse possibilità.

La prima cosa che sta facendo è PULIZIA.

 

Non guarda in faccia a nessuno: chi non rientra nel suo progetto tecnicamente e/o dal punto di vista comportamentale va via o comunque ai margini. 

E’ tipo un terremoto. Lo ha fatto con la Juventus e lo ha fatto al Chelsea.

In confronto il generale di Full Metal Jacket sembra Renato Pozzetto 😀

 

Soprattutto è diverso da Spalletti: non fa il finto mediatore/ democristiano come il toscano. 

 

Un grande ritorno per la serie A anche se l’Inter mi sta sul caxxo 

 

Modificato da fogueres

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56 minuti fa, chetestraceki ha scritto:

Che coglione mediocre e’ sempe stato Mentana.....sto schiavo....

Il mio mah era riferito al comunicato della curva veramente..

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Se non sempre, quasi sempre dalla parte dei tifosi

Tenetevi il calcio dove allo stadio ci sono solo i Mentana, gli “sportivi,” i “tifosi-politici”, i professionisti, i perbenisti, i ricchi, i fondi di investimento, i nani e le ballerine, le puttane della tv, i simpatici dello spettacolo, i graphic designer, gli opinionisti, gli “investitori esteri”.

E infatti ormai e’ solo un calcio televisivo e per grandi squadre, si cercano i tifosi-consumatori in Cina e Giappone ma si bistratta chi rappresenta l’anima storica interista e la milanesita’.

Merdacce e schiavi del potere e del capitale.

Merdacce.

Mentana porta rispetto ai tifosi, merdaccia.

E’ gente come lui che divide e fa allontanare “il popolo”, oltre che le politiche capiatalistiche-televisive globali.

A Terni Bandecchi ha fatto una mossa che presto sara’ realta’ per molte piccole piazze, pagheranno le persone per andare allo stadio.

Intersseranno solo partite artefatte alla tv, da guardarsi dalla Cina agli USA, ai tifosi le coreografie le organizza la Fifa o la Uefa, come gia’ avviene nelle grandi competizioni. Ad uso e consumo dei Mentana di turno, senza passione ne’ anima.

Modificato da chetestraceki

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1 ora fa, chetestraceki ha scritto:

Se non sempre, quasi sempre dalla parte dei tifosi

Tenetevi il calcio dove allo stadio ci sono solo i Mentana, gli “sportivi,” i “tifosi-politici”, i professionisti, i perbenisti, i ricchi, i fondi di investimento, i nani e le ballerine, le puttane della tv, i simpatici dello spettacolo, i graphic designer, gli opinionisti, gli “investitori esteri”.

E infatti ormai e’ solo un calcio televisivo e per grandi squadre, si cercano i tifosi-consumatori in Cina e Giappone ma si bistratta chi rappresenta l’anima storica interista e la milanesita’.

Merdacce e schiavi del potere e del capitale.

Merdacce.

Mentana porta rispetto ai tifosi, merdaccia.

E’ gente come lui che divide e fa allontanare “il popolo”, oltre che le politiche capiatalistiche-televisive globali.

A Terni Bandecchi ha fatto una mossa che presto sara’ realta’ per molte piccole piazze, pagheranno le persone per andare allo stadio.

Intersseranno solo partite artefatte alla tv, da guardarsi dalla Cina agli USA, ai tifosi le coreografie le organizza la Fifa o la Uefa, come gia’ avviene nelle grandi competizioni. Ad uso e consumo dei Mentana di turno, senza passione ne’ anima.

Non te offende eh...ma secondo me te prendi troppo sul serio direi. Si può fare tifo senza comunicati deliranti...o magari si può fare tifo senza agguati notturni. Se il popolo che dici te è quello che ti aspetta in un giardino di notte oppure ti passa sopra con la macchina direi che ne possiamo fare a meno.

Essere una persona perbene non vuol dire essere colluso con i poteri forti o schiavo delle multinazionali.

Sto comunicato quando l'Inter prese Lippi non me lo ricordo. Dove stavano allora? Forse Moratti gli pagava biglietti e trasferte? 

Mi sa che hai scelto la curva sbagliata da difendere. In curva nord a San Siro non c'è né passione ne tifo popolare come lo intendi tu (alla rosinella per capirci).

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38 minuti fa, adriatico ha scritto:

Non te offende eh...ma secondo me te prendi troppo sul serio direi. Si può fare tifo senza comunicati deliranti...o magari si può fare tifo senza agguati notturni. Se il popolo che dici te è quello che ti aspetta in un giardino di notte oppure ti passa sopra con la macchina direi che ne possiamo fare a meno.

Essere una persona perbene non vuol dire essere colluso con i poteri forti o schiavo delle multinazionali.

Sto comunicato quando l'Inter prese Lippi non me lo ricordo. Dove stavano allora? Forse Moratti gli pagava biglietti e trasferte? 

Mi sa che hai scelto la curva sbagliata da difendere. In curva nord a San Siro non c'è né passione ne tifo popolare come lo intendi tu (alla rosinella per capirci).

Sulle curve delle grandi tifoserie mi trovi d’accordo, ma nel comunicato della curva nord non ci trovo niente di delirante.

Si ricorda al “nemico” Conte cosa essi intendano, in maniera un po’ grossolana - se vuoi - cosa significhi per molti essere interista, soprattutto dopo tutto il casino post-calciopoli che ha segnato un certo odio reciproco tra Juve e Inter. 

A chi va bene tutto senza avere una identita’, dimenticandosi di tutto, preferisco chi vuol almeno ricordare quanto sia distante (sulla reale distanza possiamo discutere, ma parlo di quanto e come questa sia percepita da un interista o da uno juventino riguardo la propria squadra e la “juventinita’ o l’interistita’ “ fino a parlare della rivalita’ tra le due squadre/tifoserie) l’essere Inter dall’essere juve, di cui Conte e’ stato sempre grande rappresentante.Lippi venne preso dall’Inter prima di Calciopoli, che non dimentichiamo ha segnato un odio reciproco marcato tra i due sodalizi.

Non intendo difendere la CurvaNord interista, ma attaccare un certo modo di vedere e vivere il calcio, soprattutto quando, dai prezzolati studi televisivi, si e’ sempre pronti a dare addosso al “popolo” delle curve, facendolo oltretutto in modo arbitrario e provocatorio, tendenzioso e falso: come non si e’ allineati alla vulgata televisiva, allora per definizione si e’ delinquenti. Un giochetto ipocrita che mi sta sul cazzo. 

Ho solo immaginato una curva, non certo scevra da critiche e da interessi, ma di milanesi circondata da azioni di borsa, giornalisti tv, politici, uomini e donne dello spettacolo, mercati cinesi e asiatici in generale, difendere un minimo ed in forma non certo perfetta, una propria identita’, ormai annacquata da tutto quanto di cui sopra.

Ho immaginato anche curve di squadre piu’ piccole, la cui voce e’ soffocata da un battage pubblicitario incredibile e da testate “giornalistiche” allineate al volere dell’industria-calcio che mette gente a lavorare e a far girare soldi, come qui a Terni.

Tutto qua.

Per questo quelle volte che vado allo stadio, ti garantisco ho un’aria scanzonata e leggera, perche’ tanto ormai non c’e’ niente di passionale e serio.

Modificato da chetestraceki

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29 minuti fa, chetestraceki ha scritto:

Sulle curve delle grandi tifoserie mi trovi d’accordo, ma nel comunicato della curva nord non ci trovo niente di delirante.

Si ricorda al “nemico” Conte cosa essi intendano, in maniera un po’ grossolana - se vuoi - cosa significhi per molti essere interista, soprattutto dopo tutto il casino post-calciopoli che ha segnato un certo odio reciproco tra Juve e Inter. 

A chi va bene tutto senza avere una identita’, dimenticandosi di tutto, preferisco chi vuol almeno ricordare quanto sia distante (sulla reale distanza possiamo discutere, ma parlo di quanto e come questa sia percepita da un interista o da uno juventino riguardo la propria squadra e la “juventinita’ o l’interistita’ “ fino a parlare della rivalita’ tra le due squadre/tifoserie) l’essere Inter dall’essere juve, di cui Conte e’ stato sempre grande rappresentante.Lippi venne preso dall’Inter prima di Calciopoli, che non dimentichiamo ha segnato un odio reciproco marcato tra i due sodalizi.

Non intendo difendere la CurvaNord interista, ma attaccare un certo modo di vedere e vivere il calcio, soprattutto quando, dai prezzolati studi televisivi, si e’ sempre pronti a dare addosso al “popolo” delle curve, facendolo oltretutto in modo arbitrario e provocatorio, tendenzioso e falso: come non si e’ allineati alla vulgata televisiva, allora per definizione si e’ delinquenti. Un giochetto ipocrita che mi sta sul cazzo. 

Ho solo immaginato una curva, non certo scevra da critiche e da interessi, ma di milanesi circondata da azioni di borsa, giornalisti tv, politici, uomini e donne dello spettacolo, mercati cinesi e asiatici in generale, difendere un minimo ed in forma non certo perfetta, una propria identita’, ormai annacquata da tutto quanto di cui sopra.

Ho immaginato anche curve di squadre piu’ piccole, la cui voce e’ soffocata da un battage pubblicitario incredibile e da testate “giornalistiche” allineate al volere dell’industria-calcio che mette gente a lavorare e a far girare soldi, come qui a Terni.

Tutto qua.

Per questo quelle volte che vado allo stadio, ti garantisco ho un’aria scanzonata e leggera, perche’ tanto ormai non c’e’ niente di passionale e serio.

Concordo su alcune cose però a volte, secondo me, vado nello stesso errore delle categorie che critichi: generalizzi. 

Io non so se era meglio il calcio anni 80/90 o oggi. Per noi ternani quella è l'età dell'oro dal punto di vista del tifo (forse meglio che negli anni 70).

Però se lo chiedi a quelli di Frosinone loro ricorderanno sempre questi anni come i migliori, per non parlare dei bergamaschi. Per i perugini il meglio sono i primi anni 2000...

Lippi venne prima di calciopoli ma dopo il furto del 98 (che per certi versi annuncio calciopoli) e dopo il doping e la lite con Zeman. A me Conte sta sul cazzo (poco meno di Lippi e Nedved) ma non gli chiedo di baciare la maglia.

Gli chiedo di allenare con  professionalità e impegno, che è il massimo che oggi si possa avere nel mondo del calcio. A me le cazzate tipo bagno nella fontana mi hanno sempre fatto ridere

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2 ore fa, chetestraceki ha scritto:

Se non sempre, quasi sempre dalla parte dei tifosi

Tenetevi il calcio dove allo stadio ci sono solo i Mentana, gli “sportivi,” i “tifosi-politici”, i professionisti, i perbenisti, i ricchi, i fondi di investimento, i nani e le ballerine, le puttane della tv, i simpatici dello spettacolo, i graphic designer, gli opinionisti, gli “investitori esteri”.

E infatti ormai e’ solo un calcio televisivo e per grandi squadre, si cercano i tifosi-consumatori in Cina e Giappone ma si bistratta chi rappresenta l’anima storica interista e la milanesita’.

Merdacce e schiavi del potere e del capitale.

Merdacce.

Mentana porta rispetto ai tifosi, merdaccia.

E’ gente come lui che divide e fa allontanare “il popolo”, oltre che le politiche capiatalistiche-televisive globali.

A Terni Bandecchi ha fatto una mossa che presto sara’ realta’ per molte piccole piazze, pagheranno le persone per andare allo stadio.

Intersseranno solo partite artefatte alla tv, da guardarsi dalla Cina agli USA, ai tifosi le coreografie le organizza la Fifa o la Uefa, come gia’ avviene nelle grandi competizioni. Ad uso e consumo dei Mentana di turno, senza passione ne’ anima.

Visto che ormai sulla Ternana non ho ahimè, molto da dire, se non aspettare e sperare nel miracolo di ritrovare un po’ di entusiasmo, seguo con piacere gli altri topic e quoto ogni singola parola di questo tuo post. Dare addosso ai tifosi, quelli veri e non da hospitality con champagne e mignotte, è lo sport nazionale. Non mi ritrovo più in quasi nulla di questo calcio ma coltivo la speranza che prima o poi possa esserci un’inversione di tendenza è che la gente torni ad appassionarsi alla parte, che, una volta, era la più bella, quella del tifo e della partecipazione attiva 

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2 minuti fa, Giorgio Falletti ha scritto:

Visto che ormai sulla Ternana non ho ahimè, molto da dire, se non aspettare e sperare nel miracolo di ritrovare un po’ di entusiasmo, seguo con piacere gli altri topic e quoto ogni singola parola di questo tuo post. Dare addosso ai tifosi, quelli veri e non da hospitality con champagne e mignotte, è lo sport nazionale. Non mi ritrovo più in quasi nulla di questo calcio ma coltivo la speranza che prima o poi possa esserci un’inversione di tendenza è che la gente torni ad appassionarsi alla parte, che, una volta, era la più bella, quella del tifo e della partecipazione attiva 

Definire gli autori di quel comunicato tifosi quelli veri mi sembra un azzardo.

Stiamo parlando della curva nord dell'Inter...

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1 minuto fa, adriatico ha scritto:

Definire gli autori di quel comunicato tifosi quelli veri mi sembra un azzardo.

Stiamo parlando della curva nord dell'Inter...

Si, di questo hai ragione, il mio discorso era un po’ più generale e andava oltre il comunicato e la curva nord di Milano (che, come in tutte le grandi città, si porta dietro una dose di schifo non indifferente) ma sul modo di pontificare dei tifosi vip che non hanno mai pagato una lira e non hanno mai fatto sacrifici per una passione.

Poi, possiamo anche dire che non sta scritto da nessuna parte che il calcio debba essere un sacrificio o un qualcosa di totalizzante, e mi sta bene, ma non è il calcio che piace(va) a me

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1 ora fa, adriatico ha scritto:

Concordo su alcune cose però a volte, secondo me, vado nello stesso errore delle categorie che critichi: generalizzi. 

Io non so se era meglio il calcio anni 80/90 o oggi. Per noi ternani quella è l'età dell'oro dal punto di vista del tifo (forse meglio che negli anni 70).

Però se lo chiedi a quelli di Frosinone loro ricorderanno sempre questi anni come i migliori, per non parlare dei bergamaschi. Per i perugini il meglio sono i primi anni 2000...

Lippi venne prima di calciopoli ma dopo il furto del 98 (che per certi versi annuncio calciopoli) e dopo il doping e la lite con Zeman. A me Conte sta sul cazzo (poco meno di Lippi e Nedved) ma non gli chiedo di baciare la maglia.

Gli chiedo di allenare con  professionalità e impegno, che è il massimo che oggi si possa avere nel mondo del calcio. A me le cazzate tipo bagno nella fontana mi hanno sempre fatto ridere

Quanto dici e’ interessante, ma io come molti altri, dato che mi confronto spesso su questi temi, pensiamo di essere stati fortunati ad aver vissuto relativamente bene gli anni 90 e i primi duemila con la Ternana, perche’ quelli allo stesso tempo sono stati l’azimut per il calcio italiano ed il tifo italiano in generale; 

a quell’epoca ero tra i la fine dei venti e l’inizio dei trenta (ancor piu’ giovane ero ai tempi di Del neri, per dire) e a posteriori tutti quelli della mia generazione coltivano oggi l’idea di essere stati fortunati, perche’ le Fere (quelle vere dei tempi) hanno sovraperfomato la propria storia (ad eccezione dell’unicum Taddei/Serie A/bella Serie B anni 70) proprio in un momento ottimo anche per il calcio italiano.

Dopo Calciopoli-Mondiale 2006 e’ finito tutto, il calcio italiano e’ al collasso, e questo processo al momento inarrestabile e’ stato in parte mascherato dai buoni risultati della Nazionale di Prandelli. 

Allo stesso modo proviamo irritazione nel pensare che in un altro decennio straordinario,gli anni 80, noi ci dibattevamo nei bassifondi della C (immagina che potevamo essere con una squadra almeno in B, gia’ con quella merda di squadra eravamo tra i tifosi piu’ conosciuti d’Italia).

in poche parole ci sentiamo fortunati, noi nati a cavallo dei 70/80, ad aver vissuto insieme il top del calcio italiano e il top dei nostri colori, questa e’ la sensazione. Per noi comunque sarebbe stato ancor meglio (anche se a nostro discapito diretto) se la Ternana fosse stata in A/B nei 60, 70 (come accaduto, in effetti) ma anche 80 e 90. 

Oggi essere in B, con quello che e’ ormai il calcio italiano (una bruttissima copia di quello che era) ci cambia poco, credo che solo una Serie A, nella nostra piazza, possa invertire queste sensazioni.

La brande epopea del calcio italiano e’ finita, e a Milano come Terni, stiamo assistendo a questo.

A chi cerca, nonostante un declino inarrestabile, di difendere la propria identita’, pur con errori e limiti (come anche a Terni) va il mio rispetto e plauso.

Stanno difendendo le vestigia dei dorati e gloriosi tempi che furono dai barbari che si muovono in hospitality room, il calcio e’ cambiato e a me interessa sempre meno.

Modificato da chetestraceki

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48 minuti fa, chetestraceki ha scritto:

Quanto dici e’ interessante, ma io come molti altri, dato che mi confronto spesso su questi temi, pensiamo di essere stati fortunati ad aver vissuto relativamente bene gli anni 90 e i primi duemila con la Ternana, perche’ quelli allo stesso tempo sono stati l’azimut per il calcio italiano ed il tifo italiano in generale; 

a quell’epoca ero tra i la fine dei venti e l’inizio dei trenta (ancor piu’ giovane ero ai tempi di Del neri, per dire) e a posteriori tutti quelli della mia generazione coltivano oggi l’idea di essere stati fortunati, perche’ le Fere (quelle vere dei tempi) hanno sovraperfomato la propria storia (ad eccezione dell’unicum Taddei/Serie A/bella Serie B anni 70) proprio in un momento ottimo anche per il calcio italiano.

Dopo Calciopoli-Mondiale 2006 e’ finito tutto, il calcio italiano e’ al collasso, e questo processo al momento inarrestabile e’ stato in parte mascherato dai buoni risultati della Nazionale di Prandelli. 

Allo stesso modo proviamo irritazione nel pensare che in un altro decennio straordinario,gli anni 80, noi ci dibattevamo nei bassifondi della C (immagina che potevamo essere con una squadra almeno in B, gia’ con quella merda di squadra eravamo tra i tifosi piu’ conosciuti d’Italia).

in poche parole ci sentiamo fortunati, noi nati a cavallo dei 70/80, ad aver vissuto insieme il top del calcio italiano e il top dei nostri colori, questa e’ la sensazione. Per noi comunque sarebbe stato ancor meglio (anche se a nostro discapito diretto) se la Ternana fosse stata in A/B nei 60, 70 (come accaduto, in effetti) ma anche 80 e 90. 

Oggi essere in B, con quello che e’ ormai il calcio italiano (una bruttissima copia di quello che era) ci cambia poco, credo che solo una Serie A, nella nostra piazza, possa invertire queste sensazioni.

La brande epopea del calcio italiano e’ finita, e a Milano come Terni, stiamo assistendo a questo.

A chi cerca, nonostante un declino inarrestabile, di difendere la propria identita’, pur con errori e limiti (come anche a Terni) va il mio rispetto e plauso.

Stanno difendendo le vestigia dei dorati e gloriosi tempi che furono dai barbari che si muovono in hospitality room, il calcio e’ cambiato e a me interessa sempre meno.

Purtroppo ho qualche anno più di te e i miei anni in curva est (e relative trasferte) vanno dall'86 (D'Amico, facco, di Canio) al 92 (Clagluna). Sempre presente al Liberati ed in decine di trasferte nel sud (Andria, Acireale, Giarre..). Penso che in relazione alla categoria in quegli anni non c'era nessuno come noi, per tifo, partecipazione ed entusiasmo (forse la Salernitana aveva lo stesso livello).

L'estate della grande illusione con Gelfusa fu traumatico. Della fine anni 90, oltre allo spareggio di Ancona, il primo anno di B fu senz'altro di altissimo livello: con Torino e Napoli da spettacolo ma la Est con Monza ed Andria fu qualcosa di unico: sicuramente te li ricordi, beh pensa che con Tobia, in C1 quelle prestazioni erano la norma.

Detto ciò, per tornare in tema, ormai siamo nel 2019: prendere atto della realtà non vuol dire esserne contento. Ma alla curva nord dell'Inter, come a quella della Lazio non do il minimo credito. I loro comunicati non sono mai ispirati dal semplice tifo ma c'è sempre qualcosa sotto. 

 

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Mai visto un palleggio e possesso palla più sterile dell'inter di quest'anno. Basta vedere la partita a Napoli. In questo mi ha deluso Spalletti e il fatto che sia stato esonerato non lo vedo un male sebbene alla fine mi affeziono un pò  a tutti quelli che lottano per i ns colori. La fase offensiva condotta solo da Perisic, Icardi e Politano è stata un suicidio. Vediamo Conte, solo il campo può dare la risposta che cerchiamo sia che arrivino giocatori nuovi che con i vecchi che per me non sono malaccio (tranne lu poro Dalbert, a quello devono strappare il cartellino). 

Cmq le ultime partite dell'empoli mi puzzano un pò... 

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Dal Corriere dello sport di oggi

 

(...) ASTENERSI SCIATTI. Conte odia sciatteria e approssimazione. Puoi anche perdere, puoi anche essere scontto, ma non perché non hai dato tutto. E’ storia. A Verona, nel febbraio del la Juventus sta vincendo . Tutto facile, ma invece il Verona rimonta, segna perno l’ex Toni. Finisce e l’indomani, un freddo febbraio, Conte convoca tutti a Vinovo, cancellando il giorno di riposo. Non ammette ritardi. Il giovane Paul “Polpo” Pogba l’ha svezzato a punizioni. Nel novembre era in piena rampa di lancio ma arrivò due volte fuori tempo massimo agli allenamenti e Votantonio lo lasciò a casa mentre la squadra partiva per Pescara. Non ammette comportamenti fuori dalle righe, non ha mai avuto un prolo social, a parte quelli fake/farlocchi che i mitomani in servizio permanente effettivo gli hanno dedicato. Non gli piace discutere tramite internet, preferisce ancora le quattro mura degli spogliatoi. Non gli piacciono quelli che della rete fanno un uso smodato. Specialmente se danneggiano la squadra. Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti non è puramente casuale. (...)

 

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MENTALITÀ VINCENTE. Ora non è che torturi i giocatori, ma vuole che stiano sempre sul pezzo come lui. Si può avere la propria vita privata, ci mancherebbe, ma con giudizio. A Conte piace la tavola, non è sacchiano in questo, mangia di gusto, è ghiotto di pesce. Però l’alimentazione, la giusta nutrizione è un altro dei suoi pallini. La dolce vita nerazzurra, cioè il pensare per se stessi o al massimo per bande, è finita. La mentalita’ vincente non nasce dal ter- rore, da una sorta di sant’uffizio pallonaro, bensì dalla convinzione, dal lettino dello psicanalista. Sempre lui. Alla Juve, in Nazionale, cominciò proprio da questo, dal ricostruire il senso di appartenenza, l’orgoglio, demolendo le paure. Il ciclo vincen- te bianconero, tatticamente, inizio’ il novembre a Na- poli con il primo dispiegamento della squadra con il 3-5-2.Ma la sua Juve, la Juve poi passata ad Allegri, la Juve cannibale, l’aveva cominciata a costruire in estate. A livello mentale. Lo stesso percorso farà con l’Inter. Per aiutare a stare sul pezzo, farà come alla Juve, dove il programma non era mai settimanale, ma comunicato giorno per giorno. Alle 23.3, non prima così tutti rimanevano concentrati, attenti. Una volta Matri era impegnato in un’intervista a Vinovo. A un certo punto scattò in piedi, pallido. Aveva intravisto, oltre i tendaggi scuri - fat- tti sistemare da Votantonio perché dall’atrio della zona media si vedeva un pezzetto di campo - muoversi delle ombre. Temeva che fosse cominciato l’allenamento. Esagerazioni? Però alla Juventus sono otto anni che vincono. E senza le fondamenta di Antonio Conte non ci sarebbero riusciti.

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Il prototipo del giocatore ideale di Antonio Conte è un ragazzo di 34 anni, alto appena 167 centrimetri, ma con un
cuore grande un grattacielo. Uno che non è abituato a mollare mai e che per il suo “maestro” ha fatto di tutto. Emanuele Giaccherini calcisticamente parlando è “figlio” del neo tecnico nerazzurro: ha lavorato due anni con lui alla Juventus e poi anche in Nazionale. I due si stimano, si conoscono bene e nessuno meglio dell’attaccante del Chievo può descrivere ai tifosi nerazzurri chi è davvero il loro nuovo allenatore.
Giaccherini, cosa ha pensato quando ha letto che Conte sarebbe stato il nuovo tecnico nerazzurro?
«Che l’Inter aveva trovato la persona giusta per tornare ai grandi livelli del passato. Non che Spalletti non fosse bravo visto che in questi due anni ha ottenuto i risultati che gli erano stati chiesti dalla dirigenza, ma Conte è un vincente, uno che ha alzato trofei sia in Italia sia all’estero. Lui può portare una mentalità vincente a quei giocatori che ancoranon l’hanno acquisita».
Come è stato il suo primo impatto con Conte?
«Mi ricordo che fu... al telefono. L’estateprimadiconquistarela promozione dalla Serie B alla A con il Siena mi voleva con lui in Toscana, ma io avevo appena festeggiato la A con il Cesena e volevo giocarmi le mie chance in un campionato per me nuovo. Mi ha richiamato 12 mesi più tardi, dopo che era passato alla Juventus, e lì non ce l’ho fatta a dire di no (ride, ndr)».
E così, dopo tanta gavetta, lei è arrivato alla Juventus. All’inizio com’è andata?
«Molto bene grazie a Conte. Mi ha detto di stare tranquillo e mi ha aiutato. Mi ricordo che il giorno successivo il mio esordio, in Juve-Parma 4-0 alla prima giornata, mi mandò un messaggio per rincuorarmi perché non avevo fatto una grande prova. Mi scrisse di stare tranquillo perché la prima volta in quello stadio poteva succedere di non ren- dere al massimo e mi stimolò a dare sempre di più. Quelle parole le ricordo ancora perché furono bellissime e avevo bisogno di sentirmele dire. Penso che allo stesso modo si sarà comportato con tanti altri suoi calciatori: lui crea un rapporto eccezionale con i suoi uomini, li fa crescere e permette loro di rendere più di quel che possono».
Come sono gli allenamenti con Conte?
«Terribili... Li ho provati sulla mia pelle sia alla Juve sia in Nazionale, soprattutto durante la preparazione dell’Europeo, e vi posso assicurare che a ne pomeriggio avevo solo voglia di tornare a casa e di mettermi sul divano a vedere la tv. Conte è uno che ti spreme perché basa sul lavoro in campo i suoi successi. Le sue parole d’ordine sono cultura del lavoro, sacricio, voglia di lottare e fame»
Qual è il menù durante la preparazione precampionato? «Tanto lavoro “a secco”. Il mister poi è maniacale dal punto di vista tattico e cura anche le virgole. Ma se pensate che durante le esercitazioni tattiche non ci sia intensità, vi sbagliate».

Per Handanovic e compagni, dunque, sarà un’estate lunga.

e... complicata?
(Ride) «Diciamo di sì».

 

 

(...)

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Riguardo il comunicato della curva nord volevo dire che escludendo il fatto che lo abbia scritto la curva nord, è un comunicato condivisibile che il tifoso medio (nel senso matematico per indicarne la maggioranza che è coinvolta per passione e non per interesse) sottoscriverebbe. Mentana quest'uscita se la poteva evitare. Io sono contento che sia arrivato Conte, lo reputo (anche dalle sue parole) un professionista serio e sincero. Ricordargli e mettere in chiaro cosa sia l'Inter però non è di certo male.

Modificato da Crikke

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Abbiamo "vendicato" la prima squadra! Empoli campione d'Italia Allievi 2019. Grande impresa.

 

 

Finale scudetto U16, l’Empoli batte l’Inter e si laurea campione d’Italia: 4-3 il risultato

I nerazzurri perdono contro l’Empoli in finale.

 

http://www.fcinter1908.it/ultimora/finale-scudetto-u16-lempoli-batte-linter-e-si-laurea-campione-ditalia-4-3-il-risultato/?refresh_ce-cp

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20 ore fa, CrossdiSussi ha scritto:

Sensi ennesima scartina a centrocampo.

A febbraio avevamo comprato Rakitic.

A marzo, Gundogan.

Adesso sta mezza sega.

Ausilio somaro.

Ho letto che alla trattativa ha partecipato pure conte (foto gazzetta).

Capisco quello che dici,non metto in dubbio che un nome altisonante a centrocampo sia tutt'altra cosa...

Mi fido di conte e voglio lukaku. 

Te la butto la così.

Su ausilio non sono d'accordo invece.

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