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LuFranco

INTER

Messaggi raccomandati

11 ore fa, adriatico ha scritto:

 

Quoto

 

altra maglia abominevole 

 

io me i grafici che le fanno co che faccia se presentano a farle vedere, mah

 

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Il 30/4/2019 Alle 18:53, adriatico ha scritto:

la nuova maglia simboleggia la perfetta frenata delle gomme pirelli sulle strisce pedonali

 

La nuova maglia dellâInter 2019-2020 anticipata da Footy Headlines Immagine correlata

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27 minuti fa, CrossdiSussi ha scritto:

Si presenta bene..
Convinto dal progetto ma dà la precedenza alla Juventus. Complimentia36ee07831b890192f940b32e46155f3.jpg

Gobbo...per me non è assolutamente da prendere.

Preferisco tenermi Spalletti

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io uno più capace de Conte a mettese nella merda da solo con le parole lo devo ancora vede'

 

ma perché non sta zitto o se limit a risponde  a monosillabi?

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23 minuti fa, Razzotico ha scritto:

io uno più capace de Conte a mettese nella merda da solo con le parole lo devo ancora vede'

 

ma perché non sta zitto o se limit a risponde  a monosillabi?

Perché non sa cos'è un monosillabo

  • Haha 1

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Deve essere la società, di fronte ad uno che fa sto ragionamento, a bloccare tutto.
Come ho già detto, se proprio deve venire, lo deve fare, prima di tutto, per far vincere l'Inter e non per prendersi una rivincita sulla vecchia squadra.
Ultima considerazione, la gazzetta: come fai a titolare INTER CONTENTA e sotto scrivi ' Allenatore convinto ma aspetta la Juve'. Manco un deficiente riesce a mettere insieme una cosa simile

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13 ore fa, CrossdiSussi ha scritto:

Deve essere la società, di fronte ad uno che fa sto ragionamento, a bloccare tutto.
Come ho già detto, se proprio deve venire, lo deve fare, prima di tutto, per far vincere l'Inter e non per prendersi una rivincita sulla vecchia squadra.
Ultima considerazione, la gazzetta: come fai a titolare INTER CONTENTA e sotto scrivi ' Allenatore convinto ma aspetta la Juve'. Manco un deficiente riesce a mettere insieme una cosa simile

Sicuramente grottesco ma i big sul mercato ( pure gli allenatori) hanno la fila di squadre ad aspettare 

 

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Protagonisti di oggi e di ieri s’incroceranno nella sfida di domenica a San Siro che scriverà l’ultimo capitolo della stagione e deciderà il destino di tutti  Spalletti, Andreazzoli e non solo: Inter-Empoli come dentro un film

È come se fosse un libro. Un libro magari scritto da Michael Connelly. O, se preferite, un film di sir Alfred Joseph Hitchcock. Fatto sta che nel thriller di un pazzesco finale di campionato,  si intreccia un po’ tutto. Il presente, il passato, ovviamente il futuro. Ma soprattutto le persone. Tante. Mica gente banale. No, uomini che all’azzurro hanno e stanno legando una larga parte delle proprie vite, delle proprie fortune. Inter-Empoli di domenica, insomma, mette in palio la Champions League e la salvezza. E mette in gioco tanti uomini e tanti intrecci. Partendo da Luciano Spalletti. Che a Empoli ha smesso di giocare e, soprattutto, iniziato ad allenare. Ha affrontato tante volte gli azzurri da ex, ma non sara' mai uno dei tanti. Basta ricordare quando, nel 1994, fu chiamato ad allenare la squadra in cui aveva giocato fino a pochi mesi prima. Rimpiazzò il povero Adriano Lombardi e salvò gli azzurri dalla C2 nel playout con l’Alessandria. La stagione successiva si fece le ossa negli Allievi. Poi il presidente e suo amico Fabrizio Corsi, allora insieme a Silvano Bini, lo rimisero fra i grandi e iniziò tutto: promozione im B, promozione in A, salvezza. Trionfi. Per lui e per l’Empoli. Ora, mille partite e mille vite dopo, il destino degli azzurri passa anche da lui. «Il calcio ti dà il pane e la sassata», era solito dire in quei gloriosi anni. Resta solo da stabilire chi, stavolta, avrà il pane e chi la sassata.

l’uomo di fiducia

Ma come se la presenza di Spalletti non bastasse, ecco che ci si mette pure... nonno Aurelio. Al secolo Aurelio Andreazzoli che di Spalletti è stato l’uomo di fiducia per 8 stagioni (7 e mezzo per la precisione). È stato nel suo staff a Udine e a Roma, in tutti e due i passaggi. Doveva anche andare all’Inter, ma fortunatamente non se n’è fatto di niente. Fortunatamente per l’Empoli, che col tecnico di Massa ha dominato la B e ora insegue una clamorosa salvezza in Serie A. Non si sono lasciati male, loro due. Sono ancora amici, nonostante il destino. Quello che viene voglia di definire bastardo, perché domenica si troveranno da avversari nel tempio del calcio italiano, San Siro, ma non sarà una partita da salamelecchi. Si giocano tutto entrambi. Non si erano mai sfidati, anche perché hanno spesso lavorato insieme e perché nella gara di andata, al Castellani, sulla panchina azzurra c’era Beppe Iachini. Probabilmente peggior momento per vivere questa prima volta non poteva esserci. I sentimenti andranno messi da parte e stavolta uno dei due rischia di uscire dal campo molto, ma proprio molto scontento. «Sarà bello ritrovare Luciano», ha detto Andreazzoli alla fine della partita stravinta contro il Torino. Tutta Empoli spera che lo pensi anche dopo gli ultimi, terrificanti 90 minuti del campionato.

Gli altri

Ma un libro giallo o film giallo che si rispetti non vive di soli protagonisti. Attorno ad Andreazzoli e Spalletti, infatti, ce ne sono tanti altri. E anche questi non passano inosservati. Su tutti Giovanni Martusciello, bandiera in campo dell’Empoli di Luciano ma anche l’allenatore della drammatica ultima retrocessione azzurra. Ha seguito il maestro sotto la Madonnina, subito dopo, ma domenica entrerà nella macchina del tempo. Come nella maledetta domenica di Palermo, maggio 2017, sarà in qualche modo e in qualche misura giudice del destino dell’Empoli. Sempre da quelle parti, cioè la panchina a dintorni, altri uomini che con l’azzurro hanno moltoa che spartire. Come Marco Domenichini, che di Spalletti diventò il vice proprio a Empoli per non abbandonarlo mai più. O Daniele Baldini, un altro che dalle parti del Castellani ha lasciato decisamente migliori ricordi in campo che in panchina. Poi Alessandro Pane.

Tutti protagonisti nell’Empoli che iniziò, anni fa, il suo ciclo d’oro. E ora tutti dall’altra parte nella domenica in cui, per restare alla metafora sul giallo, conosceremo il nome dell’assassino...

 

https://iltirreno.gelocal.it/sport/2019/05/22/news/spalletti-andreazzoli-e-non-solo-inter-empoli-come-dentro-un-film-1.32877731

Modificato da Kiwi

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Il 30/4/2019 Alle 18:53, adriatico ha scritto:

Devo dire che vista in TV fa tutta un'altra figura. I colori sono quelli tradizionali e le diagonali sotto lo sponsor non sono così fastidiose

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Dalbert ha fatto 3/4 errori da radiazione dal calcio giocato. Mai visti certi errori a questi livelli!

Handanovic monumentale!

Keita altro grandissimo struppio.

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