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LUCIO BATTISTI, 9/9/98 - 9/9/08

Messaggi raccomandati

E da quel punto in poi

sentimmo sotto di noi

svolgersi il sentimento,

largo e intento

ad una tutta sua meditazione,

non curante

che sopra la sua pelle si ballasse.

Le foglie coi barattoli, le casse

con i tronchi senza cuore.

E lo scandaglio calava dalle prore,

poi ritornava su

chiedendosi "Perché, perché il ritorno?".

È sempre per prova che

sulle labbra torna

la parola "amore",

per prove d'esercizio

perché si sa che poi non si sa mai

che potrebbe tornare utile.

Tornare, per raccontare

il furore e il gelo

delle notti aurore.

Bianca e assai provata,

scampata per un pelo per poter ritornare,

come dalle crociate, a un futile

sopravvissuto a tutto,

che ritorna più utile che vivo,

quindi innamorato ancora.

E torna, torna, lei gli ha detto torna

ed era una bambina, finalmente,

e gli diceva torna.

Abbiamo un solo limite:

l'amore che ci divide.

Come la ragione,

perché con la ragione

si sopravvive a tutto,

si distrugge il distrutto,

ricostruendo a intarsi la copia fedele

dell'innamorarsi,

e un tassello alla fine

o è dell'uno o è dell'altro.

E i sogni si allontanano

come i cavalli scossi,

caduti i sognatori;

bocconi tra le fragole, ma

più dolci e più rossi,

ridotti a dolenti spifferi.

E docili incompetenti

nella lotta incerta

tra il ridire e il fare

l'amore colloquiale.

E lei continua a dirsi:

"Si sopravvive a tutto per innamorarsi".

Amarsi è questo: escludere

d'essere i soli al mondo,

i soli ad esser soli amando,

sterminandola l'invincibile armata.

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E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante

cancella col coraggio quella supplica dagli occhi

troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante

e quasi sempre dietro la collina è il sole

Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente

ma perché tu non vuoi spaziare con me

volando intorno tradizione

come un colombo intorno a un pallone frenato

e con un colpo di becco

bene aggiustato forato e lui giù giù giù

e noi ancora ancor più su

planando sopra boschi di braccia tese

un sorriso che non ha

né più un volto né più un'età

e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini

ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini

e più in alto e più in là

(se chiudi gli occhi un istante)

ora figli dell'immensità

Se segui la mia mente se segui la mia mente

abbandoni facilmente le antiche gelosie

ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti

le anime non hanno sesso né sogni...

Non non temere tu non sarai preda dei venti

ma perché non mi dai la tua mano perché

potremmo correre sulla collina

e fra i ciliegi veder la mattina

(che giorno..)

E dando un calcio ad un sasso

residuo d'inferno e farlo rotolar giù giù giù

e noi ancora ancor più su

planando sopra boschi di braccia tese

un sorriso che non ha

né più un volto né più un'età

e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini

ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini

e più in alto e più in là

ora figli dell'immensità

Modificato da Fera7 s.p.a.

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La nebbia che respiro ormai

si dirada perché davanti a me

un sole quasi bianco sale ad est

La luce si diffonde ed io

questo odore di funghi faccio mio

seguendo il mio ricordo verso est

Piccoli stivali e sopra lei

una corsa in mezzo al fango e ancora lei

poi le sue labbra rosa e infine noi

Scusa se non parlo ancora slavo

mentre lei che non capiva disse bravo

e rotolammo fra sospiri e "da"

Poi seduti accanto in un'osteria

bevendo un brodo caldo che follia

io la sentivo ancora profondamente mia

Ma un ramo calpestato ed ecco che

ritorno col pensiero.

E ascolto te

il passo tuo

il tuo respiro dietro me

A te che sei il mio presente

a te la mia mente

e come uccelli leggeri

fuggon tutti i miei pensieri

per lasciar solo posto al tuo viso

che come un sole rosso acceso

arde per me.

Le foglie ancor bagnate

lascian fredda la mia mano e più in là

un canto di fagiano sale ad est

qualcuno grida il nome mio

smarrirmi in questo bosco volli io

per leggere in silenzio un libro scritto ad est

Le mani rosse un poco ruvide

la mia bocca nell'abbraccio cercano

il seno bianco e morbido tra noi

Dimmi perché ridi amore mio

proprio così buffo sono io

la sua risposta dolce non seppi mai!

L'auto che partiva e dietro lei

ferma sulla strada lontano ormai

lei che rincorreva inutilmente noi

Un colpo di fucile ed ecco che

ritorno col pensiero

e ascolto te

il passo tuo

il tuo respiro dietro me

A te che sei il mio presente

a te la mia mente

e come uccelli leggeri

fuggon tutti i miei pensieri

per lasciar solo posto al tuo viso

che come un sole rosso acceso

arde per me.

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queste due canzoni, riportate al maschile, mi vengono in automatico in mente ogni volta che incontro un certo Boy..... :ph34r::azz::sigh:

 

Ancora tu

non mi sorprende lo sai

ancora tu

ma non dovevamo vederci più?

E come stai?

Domanda inutile

Stai come me

e ci scappa da ridere.

Amore mio

hai già mangiato o no?

Ho fame anch'io

e non soltanto di te.

Che bella sei

sembri più giovane

o forse sei

solo più simpatica.

Oh lo so

cosa tu vuoi sapere...

nessuna no

ho solo ripreso a fumare...

Sei ancora tu

purtroppo l'unica

Ancora tu

l'incorreggibile

Ma lasciarti non è possibile.

No, lasciarti non è possibile.

Lasciarti non è possibile.

No, lasciarti non è possibile.

Sei ancora tu

purtroppo l'unica.

ancora tu

l'incorreggibile.

Ma lasciarti non è possibile.

No lasciarti non è possibile.

Lasciarti non è possibile.

No lasciarti non è possibile.

Disperazione e gioia mia

sarò ancora tuo

sperando che non sia follia

ma sia quel che sia (sia quel che sia...)

abbracciami amore mio

abbracciami amor mio

che adesso lo voglio anch'io.

Ancora tu

non mi sorprende lo sai

ancora tu

ma non dovevamo vederci più?

E come stai?

Domanda inutile

Stai come me

e ci scappa da ridere

 

 

 

Mi ritorni in mente

bella come sei, forse ancor di più

Mi ritorni in mente

dolce come mai, come non sei tu

Un angelo caduto in volo

questo tu ora sei in tutti i sogni miei

come ti vorrei, come ti vorrei

Ma c'è qualcosa che non scordo

ma c'è qualcosa che non scordo

che non scordo ...

Quella sera ballavi insieme a me

e ti stringevi a me

all'improvviso, mi hai chiesto lui chi è

lui chi è

un sorriso, e ho visto la mia fine sul tuo viso

il nostro amor dissolversi nel vento

ricordo, sono morto in un momento

Mi ritorni in mente ........

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:sigh:

 

chi è che ieri sera ha visto lo speciale su Canale 5?

 

Vi dico la verità: finchè non ho visto Lauzi e non ho sentito la Goggi ringraziare il sindaco Rutelli, mica l'avevo capito che era il concerto di 10 anni fa...

 

E' sintomo di immortalità...

 

Grazie Lucio...

Modificato da otap

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chi è che ieri sera ha visto lo speciale su Canale 5?

 

Vi dico la verità: finchè non ho visto Lauzi e non ho sentito la Goggi ringraziare il sindaco Rutelli, mica l'avevo capito che era il concerto di 10 anni fa...

 

E' sintomo di immortalità...

 

Grazie Lucio...

1466501[/snapback]

 

 

 

 

 

 

 

Io l'ho visto! Era appunto di 10 anni fa! Però è stato un bellissimo spettacolo, vero? ;););)

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chi è che ieri sera ha visto lo speciale su Canale 5?

 

Vi dico la verità: finchè non ho visto Lauzi e non ho sentito la Goggi ringraziare il sindaco Rutelli, mica l'avevo capito che era il concerto di 10 anni fa...

 

E' sintomo di immortalità...

 

Grazie Lucio...

1466501[/snapback]

 

Io l'ho visto! Era appunto di 10 anni fa! Però è stato un bellissimo spettacolo, vero? ;););)

1466609[/snapback]

 

Confermo che ieri sera, alle prove del coro, il 90% delle persone era convinto che la Goggi si fosse sbagliata... ma quando j'ho detto de Lauzi... ;)

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