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Certo ma venti anni sono un tempo geologico molto breve affinché si possa ricaricare energia.

L'energia che dovesse sprigionarsi oggi non sarebbe "nuova" energia ma semplicemente energia che non si è liberata vent'anni fa.

 

 

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk Pro

vent'anni non sono troppo pochi, Dipende tutto da come si dispone la spinta delle faglie, da qual' è la stratigrafia del territorio, da quali e quante faglie insistono sull'area, e da come interagiscono tra loro, inoltre un' era geologica non è necessariamente di migliaia di anni, né è detto con matematica certezza, che si tratti di energia residuale, perché per la fisica, i corpi tendono a trovare un equilibrio, e per trovarlo liberano tutta l'energia necessaria e si collocano in una situazione di equilibrio, e si riparte da zero.

 

Non lo dico io lo dice la fisica, che fino a prova contraria è scienza esatta.

 

Poi per carità magari per cento, mille anni non accade nulla.

Modificato da torquemada

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Quanti di voi hanno vissuto sulla propria pelle o pagato indirettamente le conseguenze di un terremoto?

Tipo la.perdita di persone care, case distrutte ecc ecc

Nel 79 si dormì in macchina, non ricordo dove ha fatto esattamente.

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Comunque, aldilà di tutto, quello che si è scatenato è un qualcosa di enorme, e quando un'area interessata è così vasta, il rischio che venga giù una catena lunga di eventi sismici forti direi che non è da escludersi.

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Ma Terni, tecnicamente, per avere danni da terremoto dovrebbe ricevere una scossa molto forte da lontano (che quindi raderebbe realmente al suolo molte altre cose prima) perchè non credo che noi ci troviamo sopra ad una faglia. O sbaglio?

 

cioè la faglia a noi più vicina e quindi potenzialmente più pericolosa per noi, è quella attiva ora giusto?

 

Ci troviamo a 50-60km dalle faglie più brutte dell'Appennino.

Quando queste si incazzano sono cazzi anche per noi (Roma compresa anche se sta più lontana).

Per fortuna che i terremoti più brutti non sono molto frequenti, mediamente ne esce uno ogni cent'anni, ma quello del 30 ottobre ci ha avvertiti che noi non siamo solo spettatori ma potremo anche starci dentro se decide...

 

Le faglie comunque ci sono anche da noi ma per fortuna non sono le peggiori ma possono ugualmente fare dei danni come avvenne nel 1917 (probabilmente con dei morti) anche se nulla di catastrofico e molto localizzato.

Modificato da callea

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Quanti di voi hanno vissuto sulla propria pelle o pagato indirettamente le conseguenze di un terremoto?

Tipo la.perdita di persone care, case distrutte ecc ecc

 

 

padre e nonna di una ragazza che conosco sono morti ad amatrice

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Le faglie comunque ci sono anche da noi ma per fortuna non sono le peggiori ma possono ugualmente fare dei danni come avvenne nel 1917 (probabilmente con dei morti) anche se nulla di catastrofico e molto localizzato.

Ma quello del 17 fu in altotevere.

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scusami se mi faccio gli affari tuoi, ma allora non ho capito perché ti preoccupa particolarmente se l'epicentro si avvicina a quello del '97...

Ti ha risposto in maniera perfetta callea.

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Ma quello del 17 fu in altotevere.

 

Nel 1917 ci fu anche a Terni con epicentro verso rocca san Zenone, molti crolli e forse qualche vittima.

Era in tempo di guerra e per questo le informazioni sono ridottissime.

Modificato da callea

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Ci troviamo a 50-60km dalle faglie più brutte dell'Appennino.

Quando queste si incazzano sono cazzi anche per noi (Roma compresa anche se sta più lontana).

Per fortuna che i terremoti più brutti non sono molto frequenti, mediamente ne esce uno ogni cent'anni, ma quello del 30 ottobre ci ha avvertiti che noi non siamo solo spettatori ma potremo anche starci dentro se decide...

 

Le faglie comunque ci sono anche da noi ma per fortuna non sono le peggiori ma possono ugualmente fare dei danni come avvenne nel 1917 (probabilmente con dei morti) anche se nulla di catastrofico e molto localizzato.

 

io spero che le faglie dell'appennino centrale oltre i 6.5° non vanno.. spero che l'apice l'abbia raggiunto.. ora scosse di 4-5° sono """fisiologiche""

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Nel 1917 ci fu anche a Terni con epicentro verso rocca san Zenone, molti crolli e forse qualche vittima.

Era in tempo di guerra e per questo le informazioni sono ridottissime.

Letto in qualche libro?

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io spero che le faglie dell'appennino centrale oltre i 6.5° non vanno.. spero che l'apice l'abbia raggiunto.. ora scosse di 4-5° sono """fisiologiche""

 

L'apice è 7, 7.5.

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L'apice è 7, 7.5.

ho letto da vari sismologi dell'ingv che il massimo è 6,5/7 per le faglie ora presenti e di cui si ha conoscenza.

il punto è che tra il 6,5 dell'altra volta e il 7 bisogna considerare una potenza grosso modo 6 volte superiore.

sta cosa che ha detto uno dell'ingv m'ha mandato in totale paranoia.

comunque, speriamo bene, che si dia una calmata.

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7/7.5 sul Appennino centrale rade al suole fino a napoli e Firenze

 

Se vuoi avere un'idea degli effetti di un 7.5, guarda questa cartina e considera che su terraferma l'area coinvolta sarebbe più che doppia doppia (qui c'è il mare da una parte e l'epicentro è in mare).

 

L'estensione dell'area da XI, X e IX Mercalli è impressionante, in pratica distruggerebbe mezza Italia centrale.

post-3564-0-82194400-1478186446_thumb.jpg

Modificato da callea

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La "mia" Cascia.... :(

 

CASCIA. Il terremoto ha sorpreso Cascia mentre si scrollava di dosso l'immagine di meta esclusivamente destinata al turismo religioso. La città di Santa Rita, da qualche anno, punta sempre di più sul territorio, sulle sue produzioni agroalimentari e sullo sport. Il sisma ha interrotto anche simbolicamente questa trasformazione che stava già dando risultati tangibili. Come la produzione dello zafferano, ripartita di slancio. Il rischio di crolli ha costretto il Comune umbro a cancellare la sagra, prevista i giorni scorsi, che avrebbe celebrato questa preziosa spezia e attirato un bel po' di presenze.

Del resto adesso qui non c'è più nessuno. Vuoto il centro storico, diventato tutto zona rossa, evacuati anche i più recenti palazzi costruiti nella zona bassa della città, tutti in cemento armato. Nel grande parcheggio destinato ai pullman dei visitatori della basilica ci sono le tende della Protezione civile, dove le Misericordie preparano pranzo e cena a chi passa qui la giornata, ma non la notte. Gli sfollati dormono sul Trasimeno, dopo aver trascorso molte ore del giorno negli spazi pubblici del loro paese ferito, e hanno bisogno di mangiare. Alla luce del sole si torna nelle case a riprendere vestiti e oggetti, accompagnati da un vigile del fuoco. Ma gli edifici religiosi, tra i grandi tesori di questo borgo, sono off limits. Come la chiesa di San Francesco con la sua elegante facciata quattrocentesca e un campanile oggi sotto costante osservazione, oppure l'antica pieve romanica di Santa Maria della Visitazione. Il sisma ha reso necessario chiudere anche la meta imperdibile per i tantissimi turisti, un milione e 200mila, che ogni anno si infilano nelle stradine strette che conducono in cima al paese: la basilica novecentesca in travertino dedicata alla "santa delle cause impossibili", con l'urna che contiene il corpo di Santa Rita, vissuta alla fine del Trecento. Ora è tutto chiuso e le suore del convento sono state trasferite.

Anche le altre attività rischiano di subire uno stop, la cui incerta durata tiene in apprensione l'amministrazione e i cittadini. In questo tratto di Valnerina, segnato geograficamente dal passaggio del fiume Corno, come in tante altre località dell'Umbria si vengono a cercare tranquillità e tradizioni. Quella enogastronomica racconta di ottimi formaggi e salumi, di tartufo, e anche di roveja, un piccolo legume. Siamo in terra di boschi e sentieri, dove fare passeggiate magari andando a cercare resti della civiltà italica, che prima dell'arrivo dei romani popolò questo pezzo d'Italia. Per promuovere questo tipo di turismo è nato anche un archeoclub. Non può mancare un percorso dedicato a Rita, 5 chilometri che collegano Cascia a Roccaporena, paese natale della santa. E poi c'è l'indotto: in tanti con la bella stagione affittano le case in paese per qualche tempo.

Insomma, un micro sistema economico messo a rischio dal sisma, almeno fino a che case ed edifici pubblici non saranno messi in sicurezza e arriveranno le autorizzazioni a rientrare. Si pensa già alla primavera prossima, stagione in cui i primi villeggianti si affacciano da queste parti. E poi c'è il calcio che in questi ultimi anni sta regalando una nuova giovinezza turistica a Cascia. Tutti ringraziano Claudio Ranieri per questo. L'allenatore oggi al Leicester portò qui in ritiro il suo Cagliari già nei primi anni Novanta e poi è tornato con altre sue squadre. La presenza dei giocatori professionisti ha alimentato un indotto molto ampio e oggi Cascia si sta affermando come centro per le squadre giovanili. Alberghi attrezzati, almeno cinque quelli grandi e con campo da calcio moltissimi quelli più piccoli, aria buona, prezzi non esorbitanti: sempre più società scelgono di far venire i loro ragazzi per i ritiri estivi in vista. Con i loro pullman aggirano la rotonda all'ingresso del paese, dove da un anno li accoglie una statua alta sei metri donata al paese dal popolo libanese. Chi raffigura? Ovviamente Santa Rita.

 

http://www.repubblica.it/cronaca/2016/11/03/news/terremoto_i_borghi_da_salvare_cascia-151191208/?ref=HREC1-10

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Ma delle scosse a Firenze non dimo niente?.....che anche se a magnitudo più bassa ci stanno frequenti da prima de quelle famosa de Visso/Norcia....E NON SEMBRANO STRETTAMENTE CORRELATE!!! ;)

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Forse perché quella dovrebbe essere una zona tranquilla avendo già scaricato molta energia nel 97 e vedere svilupparsi un 4.8 proprio da quelle parti dopo vent'anni non è tanto normale (ammesso che di normalità si possa parlare quando si parla di terremoti).

La mia preoccupazione,la vostra analisi tua e di torquemada e'giusta,basta leggere l'articolo su meteoweb che parla proprio come i sismologi sono preoccupati dal fatto che lo sciame si stia spostando verso nord/ovest... (colfiorito/serravalle)e la scossa di stanotte e'la conferma,la tua analisi e quella di torquemada conferma appunto ma questo solo dio lo sa,se quella parte di faglia che scorre a nord di visso si sia scaricata del tutto nel 97..oppure e'in grado di produrre scosse anche forti...ossia un vero e proprio terremoto...anche loro fanno capire perfettamente che tutto dipende dal terremoto del 97....loro seguono più a nord,perché a sud grazie al terremoto dell'aquila la zona ha già scaricato energia...mentre a nord sono quasi 20 anni.... Modificato da ternano_84

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ha fatto scosse un pò in tutta italia ultimamente, dalla calabria alla toscana, dalla romagna fino a noi.

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