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polistirolo al posto dei muri. Tutte stupidaggini e speculazioni. Quei lavori erano fatti a norma». In una tendopoli tra i terremotati di Amatrice, assediato dai sospetti sulla ristrutturazione della scuola elementare Capranica cè il responsabile dei lavori: il geometra Vittorio Cioni, classe 1947.

 

Geometra Cioni, però la scuola è venuta giù.

 

«Ma la parte in cui abbiamo fatto lintervento strutturale ha retto. È laltra ala che è crollata».

 

E quali lavori avevate fatto?

 

«Solo un restyling: intonaco, impianti. Nessun intervento ai pilastri».

 

E perché?

 

«Alla Metis era stato affidato uno studio di vulnerabilità della struttura. Diceva che laltra ala era sopra il 60%, quindi a norma. Io sono un geometra, sono lultima ruota del carro, ma nellassociazione temporanea di imprese cerano ingegneri, architetti. Lo abbiamo seguito pedissequamente».

 

Ma in una zona sismica non si doveva garantire il 100 per cento?

 

«La norma non lo prevede. È tutto un problema di soldi. Ladeguamento al 100% sarebbe lideale. Ma è costosissimo, infatti non lo fa nessuno. Tutti i centri storici dovrebbero essere dichiarati inagibili. Cosa crede, che se arrivasse la Bestia a Roma il centro resterebbe in piedi?».

 

Per dire, questa e' un'intervista sul tema specifico, non c'entra un cavolo la mafia, almeno apparentemente, c'entra che abbiamo un patrimonio immobiliare vecchio che costerebbe centinaia di miliardi mettere a norma antisismica (metti a spenne 30000 ad abitazione, si fa presto a fare i conti e presto ad arrivare a 100-200 miliardi). E non e' neanche vero che prevenire costa piu che curare, perche' e' vero che costa circa un quinto che ricostruire, ma la ricostruzione la fai solo dove il terremoto gia c'e' stato, la prevenzione devi farla ovunque, mica lo sai da prima dove fara' il prossimo sisma. Insomma, oltre a fare brutta satira, se non ne sai un tubo fai pure disinformazione...

Non i morti.

È questo che charlie ebdo (o come c...o se scrive) prende di petto nella vignetta.

L'infinito scaricabarile, io non so, io so l'ultima ruota del carro, la legge non lo prevede....

intanto una scuola ristrutturata nel 2012 è crollata e per fortuna dentro non ce stavano i ragazzini

intanto la gente muore sotto le macerie

intanto ristrutturano i palazzi con la sabbia

 

Questo è il target della vignetta, questo modo de fa le cose a cazzo, de fa le mafiate per intascasse i soldi e tutto il resto delle porcate che se possono fa.

Non ce scordamo che a l'aquila volevano fa diventa la protezione civile una spa per commissionaje i lavori. Questa è mafia, non solo corleone, scampia, la sicilia etc.

 

Ovviamente è una mia opinione. io la vedo cosi.

@wild.duck: ho quotato te, ma la risposta era generica :)

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Beh ma allora ancora peggio, se la vignetta era rivolta solo contro la ristrutturazione della scuola (perche' per il resto del paese che c'entra il tuo ragionamento?) perche' non evidenziarlo? Anzi si parla esplicitamente di case, e li lo scaricabarile, i lavori fatti male, non c'entrano niente... Non ci sono le basi per interpretare quelle vignette come fai tu, a mio parere

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Il problema delle costruzioni in italia in zona sismica non c'entra un cacchio con la mafia (almeno, sui grandi numeri e in quelle zone). Le case si scaricano perche' sono vecchie, costruite senza precauzioni e perche' non c'e' nessun obbligo di fare ristrutturazioni di un certo tipo(ho letto l'altro giorno una dichiarazione del sindaco di amatrice da mani nei capelli, tipo che stava tranquillo perche' la scuola dopo la ristrutturazione era stata garantita - gli pareva - fino al 4o grado richter....). Amatrice e' famosa per gli spaghetti all'amatriciana, e basta, li si parla di altra roba mi pare. Se uno vuole trovarci un senso mi pare proprio tirato per i capelli (la mafia poi...). Per me non ne sanno proprio una fava questi a parigi di amatrice, di come era costruita, come sta messa a penetrazione mafiosa e cosi via (figuriamoci l'intelligenza della satira che puoi tirarci fuori)

se tu mi metti a disposizione "10" per mettere a norma antisismica edifici vecchi e degradanti come quelli di Amatrice-Accumoli-ma anche l'aquila -onna -irpinia negli anni '80 ecc e poi ,non si sa per quale misterioso motivo,ti ritrovi con un budget di 5-6 costruisci con quello che hai a disposizione:il risultato e' materiale piu' scadente e di conseguenza ai limiti della norma antisisimica.

gli altri 4-5 dei fondi per la ricostruzione se li pappa "mamma mafia",lo schifo e la corruzione-mafiosa che c'e' qui in italia nel settore dell'edilizia e'a livelli inqualificabili.

probabilmente questo era il messaggio della testata satirica-francese Charlie hebdo .

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Non capisco perché non si possa difendere la libertà di espressione anche ammettendo che quella vignetta fa schifo.

 

Cosi' come non capisco perché bisognerebbe rinnegare la condanna della violenza omicida contro chi fa una vignetta, per quanto idiota possa essere.

 

 

Je suis Charlie non significa condividere tutto o anche solo parte di cio' che si disegna o scrive. Significa che non si puo' ammazzare (ma neanche imprigionare o perseguitare) chi fa satira, umorismo o anche pessima goliardia, per quanto stupidi o sgradevoli.

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Beh ma allora ancora peggio, se la vignetta era rivolta solo contro la ristrutturazione della scuola (perche' per il resto del paese che c'entra il tuo ragionamento?) perche' non evidenziarlo? Anzi si parla esplicitamente di case, e li lo scaricabarile, i lavori fatti male, non c'entrano niente... Non ci sono le basi per interpretare quelle vignette come fai tu, a mio parere

la scuola era solo un esempio per fa capi' :)

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Il problema delle costruzioni in italia in zona sismica non c'entra un cacchio con la mafia (almeno, sui grandi numeri e in quelle zone). Le case si scaricano perche' sono vecchie, costruite senza precauzioni e perche' non c'e' nessun obbligo di fare ristrutturazioni di un certo tipo(ho letto l'altro giorno una dichiarazione del sindaco di amatrice da mani nei capelli, tipo che stava tranquillo perche' la scuola dopo la ristrutturazione era stata garantita - gli pareva - fino al 4o grado richter....). Amatrice e' famosa per gli spaghetti all'amatriciana, e basta, li si parla di altra roba mi pare. Se uno vuole trovarci un senso mi pare proprio tirato per i capelli (la mafia poi...). Per me non ne sanno proprio una fava questi a parigi di amatrice, di come era costruita, come sta messa a penetrazione mafiosa e cosi via (figuriamoci l'intelligenza della satira che puoi tirarci fuori)

secondo me invece c'entra, eccome.

la mafia da tempo non è più solo sicilia, lupara, coppola, pizzo, pizzini, ecc.

dal 1992, per la precisione, la mafia è diventata sistemica e il sistema mafioso ha preso il sopravvento ovunque, divenendo la normalità. in primis a roma, in parlamento e al governo, e poi in tutti quei luoghi dove gira denaro.

sta soprattutto negli appalti, roba conclamata e arcinota con fior fior di inchieste della magistratura.

come definire un sistema pilotato dove certi appalti se li aggiudicano sempre certe imprese? come definire un sistema dove accadono queste cose, in tanti sanno, ma nessuno parla? come definire un sistema così congegnato con corruzione sistemica? come definire un paese fragile e iper sismico come l'italia dove nessun governo si degna di fare una legge per incentivare la messa in sicurezza delle abitazioni e soprattutto di centri storici e monumenti? il ritardo nella legislazione in questo senso non è casuale...perché ovviamente, con le ricostruzioni si mangia molto di più che con le ristrutturazioni.

beh, un sistema di questo tipo, secondo me, ha solo un nome: mafioso.

ma poi, amatrice è in zona sismica 1, mi pare impossibile che un edificio ristrutturato nel 2012 possa essere garantito solo per il 4 richter. una scuola, per di più!

e se così fosse, allora torniamo sempre al sistema mafioso...soltanto un sistema mafioso (corruzione, norme pilotate, mancati controlli, lavori a cazzo, cemento finto) può permettere che vengano approvate e realizzate certe opere.

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tanto per dire della mafia, della trattativa stato-mafia per la precisione, questo non è proprio fresco fresco, ma comunque recente:

http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/non-so-e-non-ricordo-amato-fa-infuriare-i-pm/

Modificato da Lu Generale

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Riguardo la vignetta, non c’è nulla da fare, ci ho pensato molto, ormai sono passati alcuni giorni e il mio giudizio definitivo sulla vicenda è semplicissimo:

quella vignetta dà un solo e semplice messaggio: PRENDERE PER IL CULO E SCHERZARE SULLE VITTIME, senza se e senza ma.

Inutile andare a cercare altri significati, non ci sono.

Dove cazzo la vedete la mafia?

Dove cazzo vedete la denuncia e l’indignazione verso chi costruisce le case?

Non c’è traccia. Nessun accenno né palese né celato, né simbolico. Nulla di nulla.

C’è solo l’accostamento irridente delle vittime ad alcuni nostri piatti nazionali.

È solo una gratuita, banale presa per il culo fine a sé stessa al solo scopo di fare scandalo e far parlare di sé dei falliti che venderebbero solo quattro copie.

La seconda vignetta “riparatrice” è la chiara dimostrazione di quel che dico.

Una vignetta satirica non ha bisogno di una seconda vignetta per completarsi.

Una vignetta satirica non ha bisogno di essere spiegata e interpretata.

Una buona vignetta satirica deve essere diretta, pungente e anche scomoda, ma deve dare un messaggio chiaro, univoco e soprattutto essere immediata, sintetica ed esaustiva.

Se devi farne una seconda per spiegare la prima allora sei un fallito, cambia lavoro brutta merda.

la-vignetta-di-charlie-hebdo-sul-terremo

Modificato da callea

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Riguardo la vignetta, non c’è nulla da fare, ci ho pensato molto, ormai sono passati alcuni giorni e il mio giudizio definitivo sulla vicenda è semplicissimo:

quella vignetta dà un solo e semplice messaggio: PRENDERE PER IL CULO E SCHERZARE SULLE VITTIME, senza se e senza ma.

Inutile andare a cercare altri significati, non ci sono.

Dove cazzo la vedete la mafia?

Dove cazzo vedete la denuncia e l’indignazione verso chi costruisce le case?

Non c’è traccia. Nessun accenno né palese né celato, né simbolico. Nulla di nulla.

C’è solo l’accostamento irridente delle vittime ad alcuni nostri piatti nazionali.

È solo una gratuita, banale presa per il culo fine a sé stessa al solo scopo di fare scandalo e far parlare di sé dei falliti che venderebbero solo quattro copie.

La seconda vignetta “riparatrice” è la chiara dimostrazione di quel che dico.

Una vignetta satirica non ha bisogno di una seconda vignetta per completarsi.

Una vignetta satirica non ha bisogno di essere spiegata e interpretata.

Una buona vignetta satirica deve essere diretta, pungente e anche scomoda, ma deve dare un messaggio chiaro, univoco e soprattutto essere immediata, sintetica ed esaustiva.

Se devi farne una seconda per spiegare la prima allora sei un fallito, cambia lavoro brutta merda.

la-vignetta-di-charlie-hebdo-sul-terremo

completamente d'accordo con te :)

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Riguardo la vignetta, non c’è nulla da fare, ci ho pensato molto, ormai sono passati alcuni giorni e il mio giudizio definitivo sulla vicenda è semplicissimo:

quella vignetta dà un solo e semplice messaggio: PRENDERE PER IL CULO E SCHERZARE SULLE VITTIME, senza se e senza ma.

Inutile andare a cercare altri significati, non ci sono.

Dove cazzo la vedete la mafia?

Dove cazzo vedete la denuncia e l’indignazione verso chi costruisce le case?

Non c’è traccia. Nessun accenno né palese né celato, né simbolico. Nulla di nulla.

C’è solo l’accostamento irridente delle vittime ad alcuni nostri piatti nazionali.

È solo una gratuita, banale presa per il culo fine a sé stessa al solo scopo di fare scandalo e far parlare di sé dei falliti che venderebbero solo quattro copie.

La seconda vignetta “riparatrice” è la chiara dimostrazione di quel che dico.

Una vignetta satirica non ha bisogno di una seconda vignetta per completarsi.

Una vignetta satirica non ha bisogno di essere spiegata e interpretata.

Una buona vignetta satirica deve essere diretta, pungente e anche scomoda, ma deve dare un messaggio chiaro, univoco e soprattutto essere immediata, sintetica ed esaustiva.

Se devi farne una seconda per spiegare la prima allora sei un fallito, cambia lavoro brutta merda.

la-vignetta-di-charlie-hebdo-sul-terremo

nella seconda, non in questa.

Modificato da Lu Generale

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nella seconda, non in questa.

 

Appunto, ma non hai letto tutto quello che ho scritto.

Se tu vignettista devi fare una seconda vignetta per spiegare la prima è meglio che cambi lavoro.

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Secondo me la vignetta un senso ce l'ha. La prima impressione non è stata buona però se da francese dovessi fare una vignetta per il terremoto italiano viene facile il collegamento con la pasta (soprattutto se colpisce un posto come amatrice). poi quello è il loro stile che può piacere o no (e può pure offendere parecchio e fare incazzare).

La seconda poi dice che è inutile prendersela con Charlie , ma bisogna guardare i problemi reali italiani (che però forse in questo caso c'entrano meno che in altri).

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La satira è questo.

 

Troppo facile ridere o farla passare anche senza riderci quando la cosa non ci tocca.

 

Quando invece la cosa ci è vicina, cara, allora scatta l'orgoglio.

 

Anche noi abbiamo fatto vignette simili, il "red carpet" per la strage di nizza per esempio.

 

La satira è questo. O ci deve indignare sempre (anche quando si prende per il culo maometto) o mai.

 

 

Quando tutti si riempivano la bocca e i social di #jesuischarlie in realtà (magari non lo sapevano) non dicevano che erano solidali con le famiglie dei morti, dicevano che erano solidali con l'idea di charlie ovvero di fare satira sempre e comunque, senza rispetto, in modo irriverente.

 

Ma magari era una figata social e pochi hanno pensato veramente a quanto hanno scritto!

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La satira è questo.

 

Troppo facile ridere o farla passare anche senza riderci quando la cosa non ci tocca.

 

Quando invece la cosa ci è vicina, cara, allora scatta l'orgoglio.

 

Anche noi abbiamo fatto vignette simili, il "red carpet" per la strage di nizza per esempio.

 

La satira è questo. O ci deve indignare sempre (anche quando si prende per il culo maometto) o mai.

 

 

Quando tutti si riempivano la bocca e i social di #jesuischarlie in realtà (magari non lo sapevano) non dicevano che erano solidali con le famiglie dei morti, dicevano che erano solidali con l'idea di charlie ovvero di fare satira sempre e comunque, senza rispetto, in modo irriverente.

 

Ma magari era una figata social e pochi hanno pensato veramente a quanto hanno scritto!

 

No, la vera satira è ben altro.

La satira di solito prende di mira i potenti non prende per il culo povera gente finita sotto le macerie.

Non perché non si possa fare, chiunque può essere attaccato dalla satira che resta ovviamente libera, ma perché semplicemente non ha senso se non riesci a comunicare qualcosa che vada al di là dell'immagine cruenta.

 

È questo che io contesto alla prima vignetta: non comunica nulla, solo banalissimi luoghi comuni e immagini cruente per fare uno scalpore fine a sé stesso.

E chi l'ha disegnata è sicuramente un pessimo vignettista incapace di comunicare un messaggio chiaro.

 

Chiunque è capace di disegnare corpi insanguinati sotto le macerie di una qualsiasi tragedia.

Ma se non sei capace di dare un messaggio chiaro a parte scherzare con i piatti nazionali, che senso ha?

 

La satira è opera dell'intelletto non immune da critica come qualsiasi opera, e nella sua natura scomoda e dissacrante può avere anche valore artistico.

Non è questo il caso.

Forse è meglio che quel vignettista cambi lavoro, per me resta solo un fallito.

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La satira è questo.

 

Troppo facile ridere o farla passare anche senza riderci quando la cosa non ci tocca.

 

Quando invece la cosa ci è vicina, cara, allora scatta l'orgoglio.

 

Anche noi abbiamo fatto vignette simili, il "red carpet" per la strage di nizza per esempio.

 

La satira è questo. O ci deve indignare sempre (anche quando si prende per il culo maometto) o mai.

 

 

Quando tutti si riempivano la bocca e i social di #jesuischarlie in realtà (magari non lo sapevano) non dicevano che erano solidali con le famiglie dei morti, dicevano che erano solidali con l'idea di charlie ovvero di fare satira sempre e comunque, senza rispetto, in modo irriverente.

 

Ma magari era una figata social e pochi hanno pensato veramente a quanto hanno scritto!

No, Signore dei Draghi, "je suis Charlie" diceva e dice che non si puo' ammazzare (ma nemmeno incarcerare o perseguitare) la libertà di espressione, che sia satira buona, cattiva, riuscita o fallita come questa sul terremoto.

 

 

Eppure non dovrebbe essere un concetto cosi' astruso... si puo' essere d'accordo o no ma questo è.

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No, la vera satira è ben altro.

La satira di solito prende di mira i potenti non prende per il culo povera gente finita sotto le macerie.

Non perché non si possa fare, chiunque può essere attaccato dalla satira che resta ovviamente libera, ma perché semplicemente non ha senso se non riesci a comunicare qualcosa che vada al di là dell'immagine cruenta.

 

È questo che io contesto alla prima vignetta: non comunica nulla, solo banalissimi luoghi comuni e immagini cruente per fare uno scalpore fine a sé stesso.

E chi l'ha disegnata è sicuramente un pessimo vignettista incapace di comunicare un messaggio chiaro.

 

Chiunque è capace di disegnare corpi insanguinati sotto le macerie di una qualsiasi tragedia.

Ma se non sei capace di dare un messaggio chiaro a parte scherzare con i piatti nazionali, che senso ha?

 

La satira è opera dell'intelletto non immune da critica come qualsiasi opera, e nella sua natura scomoda e dissacrante può avere anche valore artistico.

Non è questo il caso.

Forse è meglio che quel vignettista cambi lavoro, per me resta solo un fallito.

 

No.

 

la satira prende di mira tutto e tutti.

Il fatto che la più nota e "televisiva" sia quella politica è una cosa diversa.

 

La satira ragiona molto per luoghi comuni, deve colpire, suscitare risate o indignazione senza averle necessariamente entrambe.

 

Il fatto stesso che se ne parli cosi tanto significa che ha assolto la sua funzione.

 

entrare nel merito del "mi piace o meno" non ha alcun valore per la satira in se.

 

Questo non significa che sia immune da critiche, giudizi o pareri personali. Assolutamente.

 

Ma non sono quelli il fine della satira e pertanto non la glorificano ne affondano.

 

 

Detto questo non sto dicendo che mi piace, assolutamente. Ma in generale leggo certe notizie, vedo certe vignette e rimango molto esterno alla cosa. Non mi rappresentano per cui non me ne interesso. Ma mai, non solo quando mi toccano.

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No, Signore dei Draghi, "je suis Charlie" diceva e dice che non si puo' ammazzare (ma nemmeno incarcerare o perseguitare) la libertà di espressione, che sia satira buona, cattiva, riuscita o fallita come questa sul terremoto.

 

 

Eppure non dovrebbe essere un concetto cosi' astruso... si puo' essere d'accordo o no ma questo è.

 

 

 

corretto, forse mi sono espresso male, ma il senso rimane. questione di coerenza

 

#jesuischarlie diceva che che non si ammazza per certi motivi e che la stampa deve essere libera, anche sporca e cattiva diventando cosi satira.

 

Quindi se molti lo hanno scritto le cose sono due:

 

o sono stati superficiali e molto social ai tempi, tanto che cazzo gli fregava a loro di maometto

 

o non sono coerenti quando gli si va a toccare qualcosa di personale.

 

 

NB io non difendo quel giornale, non me ne fotteva prima, non me ne fotte ora. Prima non mi faceva ridere, ma allo stesso tempo non scrivevo hashtag e cazzate varie, ora non mi indigno e non li condanno. Fondamentalmente non li compro e quindi non sovvenziono le loro scelte. sti cazzi.

Modificato da Signore dei draghi

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corretto, forse mi sono espresso male, ma il senso rimane. questione di coerenza

 

#jesuischarlie diceva che che non si ammazza per certi motivi e che la stampa deve essere libera, anche sporca e cattiva diventando cosi satira.

 

Quindi se molti lo hanno scritto le cose sono due:

 

o sono stati superficiali e molto social ai tempi, tanto che cazzo gli fregava a loro di maometto

 

o non sono coerenti quando gli si va a toccare qualcosa di personale.

 

 

NB io non difendo quel giornale, non me ne fotteva prima, non me ne fotte ora. Prima non mi faceva ridere, ma allo stesso tempo non scrivevo hashtag e cazzate varie, ora non mi indigno e non li condanno. Fondamentalmente non li compro e quindi non sovvenziono le loro scelte. sti cazzi.

 

"JesuisCharlie" è un principio di libertà e vale per tutti, nessuno escluso.

 

Dice che nessuno dovrebbe essere perseguitato o addirittura ammazzato per una vignetta, una frase, uno sketch, che sia più o meno "cattivo", di buongusto o meno, o anche disgustoso luogo comune goliardico (come secondo me è la vignetta in questione).

 

Non vedo dove sia la contraddizione e l'incoerenza.

 

 

Poi uno puo' condividere o meno quel principio, ci mancherebbe. Sono in pârecchi nel mondo a non condividerlo, e non da oggi.

Modificato da passaparola

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"JesuisCharlie" è un principio di libertà e vale per tutti, nessuno escluso.

 

Dice che nessuno dovrebbe essere perseguitato o addirittura ammazzato per una vignetta, una frase, uno sketch, che sia più o meno "cattivo", di buongusto o meno, o anche disgustoso luogo comune goliardico (come secondo me è la vignetta in questione).

 

Non vedo dove sia la contraddizione e l'incoerenza.

 

 

Poi uno puo' condividere o meno quel principio, ci mancherebbe. Sono in pârecchi nel mondo a non condividerlo, e non da oggi.

 

non tutti sono incoerenti ovviamente.

 

Io parlo di chi mesi fa scriveva l'hashtag e ora gli da addosso.

 

Ovviamente non è valido per tutti.

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non tutti sono incoerenti ovviamente.

 

Io parlo di chi mesi fa scriveva l'hashtag e ora gli da addosso.

 

Ovviamente non è valido per tutti.

Ok, ma ribadisco che dare addosso a Charlie per quella vignetta non significa di per sé rinnegare "je suis Charlie".

 

 

Incoerenza sarebbe se uno che ieri scriveva quella frase oggi chiedesse la censura se non peggio per gli autori di quella vignetta.

Modificato da passaparola

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Ok, ma ribadisco che dare addosso a Charlie per quella vignetta non significa di per sé rinnegare "je suis Charlie".

 

 

Incoerenza sarebbe se uno che ieri scriveva quella frase oggi chiedesse la censura se non peggio per gli autori di quella vignetta.

Concordo...un conto è sostenere il loro diritto di fare satira...un altro il giudizio su una vignetta pessima perché fuori contesto, incomprensibile ai più (tanto è vero che c'è voluta l'esegesi per capirla) e mal disegnata.

Ma nessuno dice che tocca ammazza l'autore o auspicare che qualcuno lo faccia..

Non facciamo confusione dai.

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Ok, ma ribadisco che dare addosso a Charlie per quella vignetta non significa di per sé rinnegare "je suis Charlie".

 

 

Incoerenza sarebbe se uno che ieri scriveva quella frase oggi chiedesse la censura se non peggio per gli autori di quella vignetta.

 

Sono d'accordo.

 

Del resto se dopo una partita affermassi che la Ternana ha fatto schifo non starei a mettere in discussione la libertà di giocare a pallone.

Ma possibile che è tanto difficile da capire?

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Appunto, ma non hai letto tutto quello che ho scritto.

Se tu vignettista devi fare una seconda vignetta per spiegare la prima è meglio che cambi lavoro.

spiegare la prima, dici? non ho comprato charlie hebdo, quindi non posso metterci la mano sul fuoco non avendolo nè visto nè letto, ma la seconda vignetta non l'ho intesa come una spiegazione della prima...anzi, secondo me hanno proprio rincarato la dose. almeno per come l'ho intesa io, altro che spiegazione.

e secondo me hanno fatto bene...sono andati al cuore del problema, al nocciolo.

non casualmente, sono già state avviate inchieste al riguardo.

il problema è che le inchieste arrivano sempre dopo.

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No, la vera satira è ben altro.

La satira di solito prende di mira i potenti non prende per il culo povera gente finita sotto le macerie.

Non perché non si possa fare, chiunque può essere attaccato dalla satira che resta ovviamente libera, ma perché semplicemente non ha senso se non riesci a comunicare qualcosa che vada al di là dell'immagine cruenta.

È questo che io contesto alla prima vignetta: non comunica nulla, solo banalissimi luoghi comuni e immagini cruente per fare uno scalpore fine a sé stesso.

E chi l'ha disegnata è sicuramente un pessimo vignettista incapace di comunicare un messaggio chiaro.

Chiunque è capace di disegnare corpi insanguinati sotto le macerie di una qualsiasi tragedia.

Ma se non sei capace di dare un messaggio chiaro a parte scherzare con i piatti nazionali, che senso ha?

La satira è opera dell'intelletto non immune da critica come qualsiasi opera, e nella sua natura scomoda e dissacrante può avere anche valore artistico.

Non è questo il caso.

Forse è meglio che quel vignettista cambi lavoro, per me resta solo un fallito.

la satira, sin dalle origini in grecia e soprattutto a roma, si occupa della società ma anche della morte e prende di mira i potenti, i politici, i costumi e i fenomeni di attualità.

come missione, deve instillare il dubbio, favorire l'interrogazione, smascherare potenti, falsità e ipocrisie.

in queste vignette, ci vedo l'attacco ai potenti del sistema italia, ai costumi della politica e della società italiana, alle ipocrisie e alle contraddizioni di questo paese.

ma è chiaro o no che viviamo in un paese mafioso? ma sono chiari gli eventi accaduti dopo il 1992 in questo paese?

e poi, certo che le vittime delle scelleratezze e del malaffare dei potenti sono sempre le persone comuni, la povera gente, ma tanto questo è un dato acclarato della storia e dell'umanità. come per le guerre.

ma su un terremoto con vittime e distruzioni, e le implicazioni inquietanti che ha, cosa metteresti su una vignetta? la gente felice al parco, allo stadio o a fare shopping?

Modificato da Lu Generale

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