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HomerSimpsons

Piove dentro la galleria Tescino

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Quoto in pieno e aggiungo che non c'è nulla di più prezioso dell'aria che si respira, l'acqua che si beve, il cibo che si mangia.

 

Chi immette nell'ambiente sostanze capaci di causarti il cancro e di ucciderti con atroci sofferenze è equiparabile ad uno che ti spara contro un colpo di pistola.

 

Chi immette nell'ambiente sostanze capaci di uccidere nel tempo decine, centinaia, migliaia di persone, andrebbe equiparato ad un terrorista e trattato da terrorista.

Concordo, e meno male che il passaggio di questa strada ha evidenziato un problema che seppur difficile da risolvere, almeno è emerso.

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Terni, galleria dei veleni: il legale dellAnas chiede lincidente probatorio. Ma la procura tira dritto

 

L'istanza è stata depositata dal difensore dei due dirigenti indagati. Il pm ha autorizzato il consulente ad andare avanti. I dubbi del legale del dirigente Ast coinvolto nell'indagine

 

 

La galleria Tescino

di Fabio Toni

 

Unassenza che non era passata inosservata: quella del legale dei due dirigenti Anas coinvolti in una delle due indagini aperte dalla procura sulla vicenda della galleria Tescino. Martedì scorso non aveva preso parte alla perizia svolta dallingegner Luigi Boeri, il consulente incaricato dal sostituto procuratore Elisabetta Massini, allinterno della galleria dei veleni. Unassenza tuttaltro che casuale, visto che lo stesso legale ha depositato una riserva di incidente probatorio al giudice per le indagini preliminari. Obiettivo sarebbe quello di dribblare la perizia della procura, con un esame analogo affidato però da un terzo, ovvero il tribunale.

 

Nessuno stop La perizia voluta dalla procura andrà comunque avanti. Lo ha deciso lo stesso magistrato titolare dellindagine, sulla base del fatto che un eventuale rinvio potrebbe causare una modifica sostanziale dello stato dei luoghi (la galleria è caratterizzata da diverse infiltrazioni e soggetta anche di recente a manutenzioni), tale da rendere lesame non più praticabile. Almeno alle condizioni attuali. Per questo laccertamento proseguirà, in attesa degli esiti che potrebbero giungere prima del termine fissato in 60 giorni. Oltre a dire cosa cè nellacqua che cola dalle pareti della galleria, lingegner Boeri dovrà esprimersi anche sulle cause alla base della pioggia.

 

I dubbi Raggiunto da Umbria24, lavvocato Attilio Biancifiori che insieme al collega Ezio Audisio difende il dirigente della Tk-Ast finito fra gli indagati esprime tutti i suoi dubbi sullesistenza di un nesso certo fra la discarica Ast soprastante e lacqua che sgorga dal tunnel: «Abbiamo nominato dei consulenti spiega proprio perché noi per primi vogliamo capire cosa sia accaduto. Dai primi dati, sembra che linquinamento sia minimo, ovvero non in concentrazioni tali da giustificare un collegamento diretto discarica-infiltrazioni».

 

Ipotesi E allora, se così fosse, quali potrebbero essere le cause? «È tutto ancora da capire spiega il legale -. Eventuali sostanze metalliche potrebbero essere ricollegate anche al cemento armato del tunnel. Il flusso sta diminuendo e potrebbe provenire anche da una faglia che si sta svuotando, una sacca dacqua sotterranea sollecitata dalle precipitazioni o dai lavori di costruzione». Durante lesame del perito sarebbero emerse anche differenze sostanziali fra le acque prelevate: «In un punto il flusso è maggiore. In unaltra zona il liquido sembra più torbido e maleodorante. Potrebbero esserci più cause, non riconducibili alla discarica. Anche i nostri tecnici si sono attivati e stanno valutando la situazione con attenzione. Il quadro è tuttaltro che chiaro».

 

Lazienda Su tuttaltro fronte, continua il botta e risposta fra lAst e le associazioni ambientaliste, Wwf e Italia Nostra in particolare. Questultime avevano accusato lazienda di non voler investire nel recupero delle scorie derivanti dalla produzione di acciaio inossidabile, preferendo lo smaltimento in discarica. Puntuale la replica: «Pur in presenza di una normativa nazionale particolarmente stringente scrive lazienda Ast è fortemente impegnata, e non da oggi, in attività di ricerca e sperimentazione finalizzate al riutilizzo delle scorie». Il tutto avverrebbe con limpiego di «significative risorse economiche» e con lobiettivo «di rendere le scorie inerti e sicure dal punto di vista ambientale, anche per evitare, come è avvenuto di recente nel nord-Italia, lapertura di indagini in seguito al presunto riutilizzo tal quale della scoria». Un approccio che Ast definisce «perfettamente in linea con i dettami del Bref 2012 (il documento di riferimento sulle migliori tecniche disponibili, ndR) e con le conclusioni del documento di indirizzo di Federacciai che è stato redatto anche con il contributo di Ast». Da viale Brin si dicono «sicuri di operare nel pieno rispetto della normativa, volendo rimanere del tutto estranei a forme di contraddittorio che sembrano piuttosto appartenere qui il contenuto si fa più sibillino a dialettiche e obiettivi di altra e diversa natura».

 

Lettera allArpa Intanto Andrea Liberati (Italia Nostra) e Amos Macinanti (Wwf Umbria), attraverso una lettera, chiedono ad Arpa Umbria di «ampliare la rete di monitoraggio industriale di Terni, alla luce dellalta concentrazione di metalli pesanti registrata a Prisciano». I due esponenti invocano la copertura di alcune zone sensibili come listituto comprensivo Oberdan, il parco Rosselli, il polo universitario di Pentima e anche il tetto delle acciaierie: «Ciò al fine di monitorare limpatto ambientale delle cosiddette emissioni diffuse spiegano come già fatto dallArpa della Val dAosta, calibrando la collocazione per valutare lesposizione dei dipendenti dello stabilimento».

http://www.umbria24.it/terni-galleria-dei-veleni-il-legale-dellanas-chiede-lincidente-probatorio-ma-la-procura-tira-dritto/265388.html Modificato da FURIOUS

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arichiudeeeeeeeeee

 

come dice il cdu stamattina, è stata chiamata una "Multinazione" :D:azz: specializzata in questi lavori

 

secondo me rattoppi da una parte e scappa da quell'altra

 

Terni - Rieti destinata a non essere mai completata

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Oltre alle madonne per quello che sta succedendo, mi è venuta in mente un'altra cosa: ma chi paga ste manutenzioni straordinarie?

Pozzano morì de atroci sofferenze...

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Oltre alle madonne per quello che sta succedendo, mi è venuta in mente un'altra cosa: ma chi paga ste manutenzioni straordinarie?

Pozzano morì de atroci sofferenze...

 

presumo l'ANAS

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La Basf Alla multinazionale verrebbe chiesto, in buona sostanza, di mettere a punto un prodotto da ‘sparare’ all’interno della montagna, allo scopo di formare quella guaina protettiva che dovrebbe sovrapporsi a quella esistente e che, stando a quanto accade, risulta essere decisamente insufficiente. Il tutto, ovviamente, dovrebbe essere a carico della ditta che ha realizzato il tunnel, alla quale Anas avrebbe bloccato i pagamenti e che sarebbe stata sollecitata a far entrare in azione le compagnie di assicurazione.



fonte: umbria24.it


vorrei pure vedere, se non lavori come devi lavorà, poi è giusto che paghi


Modificato da wild.duck

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tappando (sempre che ci si riesca) la galleria, rimane il fatto che quell'acqua tossica da qualche altra parte va a finire.

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tappando (sempre che ci si riesca) la galleria, rimane il fatto che quell'acqua tossica da qualche altra parte va a finire.

si ma quell'acqua starebbe li pure senza galleria; paradossalmente se non fosse stata fatta la galleria non si sarebbe neppure cominciato a capire che roba ci stava li sotto.

Comunque non credo spetti al gestore della galleria intervenire per bonificare l'inquinamento dovuto alla discarica che sta li sopra

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si ma quell'acqua starebbe li pure senza galleria; paradossalmente se non fosse stata fatta la galleria non si sarebbe neppure cominciato a capire che roba ci stava li sotto.

Comunque non credo spetti al gestore della galleria intervenire per bonificare l'inquinamento dovuto alla discarica che sta li sopra

 

sì ma ora che si sà chi si muove per studiare come bonificare e chi ci dice dove vanno a finire questi liquidi?

domanda legittima.

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sì ma ora che si sà chi si muove per studiare come bonificare e chi ci dice dove vanno a finire questi liquidi?

domanda legittima.

suppongo sia l'ARPA a doversi muovere per studiare come bonificare il tutto, poi gli interventi non so a che livello vadano fatti (comune, provincia, regione, stato)

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tappando (sempre che ci si riesca) la galleria, rimane il fatto che quell'acqua tossica da qualche altra parte va a finire.

Speramo ne lu giardino de qualche politicucciu dei miei coglioni!!! :D

Modificato da Borgobellooooo!!!

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Passato oggi. La situazione peggiora a vista d'occhio. Non so però se sia questo famigerato percolato o se le piogge abbondanti degli ultimi mesi stiano dando il loro contributo. Fatto sta che mi è sembrato di contare almeno un altro paio di punti diversi da dove viene giù acqua (o quello che è) rispetto a quelli che già c'erano.

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Passato oggi. La situazione peggiora a vista d'occhio. Non so però se sia questo famigerato percolato o se le piogge abbondanti degli ultimi mesi stiano dando il loro contributo. Fatto sta che mi è sembrato di contare almeno un altro paio di punti diversi da dove viene giù acqua (o quello che è) rispetto a quelli che già c'erano.

facendola un giorno si e un giorno no, ci sono 3 punti diversi, tutti nell'arco di un max di 2-300 metri (la faccio in macchina è una stima, potrebbero essere di meno)

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facendola un giorno si e un giorno no, ci sono 3 punti diversi, tutti nell'arco di un max di 2-300 metri (la faccio in macchina è una stima, potrebbero essere di meno)

so 2/300 o no ?? perche devi fare il pressapochista ?? cala giu dalla macchina , smovi lu culo , te fai la galleria a piedi fettuccia in mano, piji 4 misure e solo dopo scrivi il post

un po de serietà checcazzo !! ma che è diventato sto forum

  • Voto Positivo 1

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so 2/300 o no ?? perche devi fare il pressapochista ?? cala giu dalla macchina , smovi lu culo , te fai la galleria a piedi fettuccia in mano, piji 4 misure e solo dopo scrivi il post

un po de serietà checcazzo !! ma che è diventato sto forum

e che cazzo!!!!!! :rosik::rosik::rosik::rosik:

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altre notizie rassicuranti..

 

http://www.umbria24.it/terni-da-wwf-e-italia-nostra-un-allame-grave-diossine-e-metalli-pesanti-nel-latte-e-nel-cibo/266472.html

 

4 marzo 2014 Ultimo aggiornamento alle 16:15

Terni, da Wwf e Italia Nostra un allarme grave: «Diossine e metalli pesanti nel latte e nel cibo»

Gli ambientalisti chiedono alla Regione di «rendere pubblici i risultati del doppio ciclo di prelievi fatti negli anni scorsi». Botta e risposta Brega - Di Girolamo

Protesta-Prisciano-4-260x180.jpg LATTE E CIBI INQUINATI A TERNI?

di M. To.

Nel latte e negli alimenti di origine animale prodotti in alcune aree del ternano ci sarebbero diossine, Pcb (Policlorobifenili) e metalli pesanti. L’allarme viene dal Wwf e da Italia nostra, che rivelano di aver avuto la possibilità di visionare documenti che, nel sito della Regione (che avrebbe commissionato dei test specifici), non sono rintracciabili.

Inquinamento Il tema, com’è noto, è particolarmente sentito nella ‘conca’, soprattutto dopo l’esplosione del caso della ‘galleria dei veleni’ Tescino, ma anche alla crescenti proteste degli abitanti di Prisciano, che sono da decenni costretti a convivere con le piogge di polveriprovenienti dal vicino stabilimento della Tk-Ast.

GUARDA L’INTERVISTA AD ALESSANDRO RIDOLFI

GUARDA LE FOTO DI PRiSCIANO

Le analisi Un primo monitoraggio, dicono le associazioni ambientaliste, «sarebbe stato eseguito nel 2012 nell’esclusivo ambito del Sito di interesse nazionale (Sin) Terni-Papigno, ampia area cittadina di cui lo Stato impone la bonifica da oltre un decennio». Il secondo esame «sarebbe avvenuto invece nel primo semestre 2013 all’esterno del Sin e per un raggio di cinque chilometri; avrebbe riguardato 30 campioni di latte ovo-caprino, provenienti da 30 allevamenti diversi, scelti in modo casuale sugli 88 presenti. Asl ha provveduto alla raccolta dati. Quali risultati giungono dalle indagini effettuate? Nessuno può saperlo, sembra».

L’allarme A Italia Nostra e Wwf, però, «risulta che, dopo il primo monitoraggio, visti alcuni superamenti del livello di ‘azione’, sia scattata l’applicazione delle ‘raccomandazioni’ della Commissione europea, imponendo così la mappatura della zona, avviando ‘indagini per individuare la fonte di contaminazione’, assumendo iniziative volte a ‘ridurre o eliminare’ suddetta fonte e ulteriori controlli in matrici diverse da quelle in un primo tempo analizzate».

Nuovi test La Regione avrebbe infatti avviato una seconda serie di prelievi, esclusivamente nell’area ‘potenzialmente inquinata’ di Terni, ‘tenuto dei conto dei risultati’ del precedente monitoraggio, ritenendo stavolta di procedere ‘con particolare riferimento a quella parte dove insistono l’impianto siderurgico k-Ast e i tre impianti di incenerimento/termovalorizzazione di rifiuti presenti in Umbria’.

Nessuna informazione Sui risultati dei test, però, dicono Andrea Liberati di Italia Nostra e Giuseppr Rinadi del Wwf, «non si sa nulla. Cosa deriva da tali studi? Quali determinazioni sono già state adottate? E quanti prodotti, quanti allevamenti dunque sono risultati completamente conformi rispetto al totale? Manca persino una descrizione sintetica». Eppure, dicono, sarebbe importante perché «come mostra la letteratura medica si parla però di sostanze particolarmente pericolose in quanto consentono il bio-accumulo e sono persistenti: l’organismo impiega anni per eliminarle. Né è rassicurante che un bambino assuma nel latte una quantità di diossine attorno al livello di azione».

Fare chiarezza Secondo Italia nostra e Wwè è quindi necessaria «una full disclosure da parte della Regione e delle autorità sanitarie, informando correttamente la cittadinanza in merito alle misure intraprese e agli eventuali provvedimenti adottati, allevamento per allevamento, come in questi casi si fa usualmente anche altrove, come potremmo facilmente dimostrare».

Brega Della necessità di istituire «una sottocommissione con compiti di studio e proposta in merito alla sussistenza e alle modalità di superamento di situazioni di criticità ambientale nel territorio ternano», aveva parlato anche il presidente del consiglio regionale, Eros Brega, che aveva anche proposto «vista l’importanza, l’urgenza e la delicatezza della questione», di chiedere alla stessa sottocommissione lavorare a ritmi stringenti e concludere i propri lavori entro due mesi.

Nevi La proposta di Brega raccoglie il consenso del capogruppo di Forza Italia, Raffaele Nevi: «Accogliamo positivamente la proposta di puntare l’attenzione sulla situazione ambientale dell’area di Terni. Già nello scorso dicembre – ricorda Nevi – durante la discussione del Piano della qualità dell’aria avevo proposto, ad esempio, un monitoraggio con una strumentazione adeguata sui cattivi odori che invadono alcune parti della città. Ad oggi, oltre al monitoraggio, manca un’analisi dei risultati prodotti dal precedente Piano e manca un progetto serio di comunicazione verso i cittadini».

Di Girolamo Secca, invece, la replica del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo: «La richiesta del presidente del consiglio regionale, Eros Brega, di una sottocommissione che si occupi delle vicende ambientali di Terni, francamente suscita stupore ed è del tutto impropria alla luce della situazione attuale e di quanto stanno facendo le istituzioni locali, compresa la Regione dell’Umbria su questo fronte».

Melasecche Sulla vicenda interviene anche il capogruppo dell’Udc in consiglio comunale, Enrico Melasecche: «Mano a mano che trascorrono i mesi, sono in molti a rendersi conto che alcune nostre storiche battaglie erano perfettamente centrate e avevano lo scopo di obbligare la maggioranza ad ammettere le proprie responsabilità in merito ad una situazione pesante in cui la sinistra stessa, collocati comodamente i rampolli di famiglia nei quadri dirigenti dell’Ast, gestiti appalti e consulenze, non aveva interesse a disturbare la multinazionale». E annuncia: «Intendiamo organizzare a Terni un convegno sul tema per evitare equivoci, inutili polveroni, ma far emergere i problemi e le soluzioni da adottare».

 

 

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Ma a voi la notizia che stanno per fare un nuovo acquedotto per portare l'acqua potabile a terni non vi pare un po' strana come coincidenza con quanto scoperto da poco?

dietrologia..dietrologia ..per piccina che tu sia ...

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Ma a voi la notizia che stanno per fare un nuovo acquedotto per portare l'acqua potabile a terni non vi pare un po' strana come coincidenza con quanto scoperto da poco?

devo ammettere che mi ha un pò messo la cosiddetta pulce nell'orecchio specie dopo aver sentito che in due municipi di Roma, quattordicesimo e quindicesimo, hanno trovato l'arsenico nell'acqua e pertanto saranno impossibilitati ad usare l'acqua potabile nelle case, ma anche per lavarsi o fare qualunque altra cosa che si fa con l'acqua, per tutto il 2014. avevo sentito di problemi con l'arsenico anche nella provincia di viterbo. per quanto si possa fare, come riporta l'articolo relativo alla nostra situazione, alla fine le bestie l'acqua la bevono e poi il latte o la carne contaminate in qualche modo arrivano comunque a noi.

Modificato da Aghy

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Ma a voi la notizia che stanno per fare un nuovo acquedotto per portare l'acqua potabile a terni non vi pare un po' strana come coincidenza con quanto scoperto da poco?

 

Il progetto Scheggino-Pentina risale amparecchi anni fa in realtà, poi è rimasto bloccato per motivi che ignoro.

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Il progetto Scheggino-Pentina risale amparecchi anni fa in realtà, poi è rimasto bloccato per motivi che ignoro.

 

Perfetto. E' un progetto di 6-7 anni fa, ma per quello che ne so io i soldi so stati spesi poi per interventi più urgenti e l'acquedotto nuovo è stato rimandato più volte.

Credo che ora si siano trovati i soldi per cui prima o poi si farà.

Non c'entra niente la questione inquinamento ecc...

 

Per quanto riguarda invece l'arsenico, si tratta di arsenico NATURALE dovuto al terreno della zona del Viterbese/Orvietano. In pratica quella era zona vulcanica e lì sotto è tutto tufo, per cui ci sta l'arsenico. Negli acquedotti dell'orvietano ce so stati messi dei potabilizzatori costosissimi e c'è una deroga per i valori. Ora anche se il valore dell'arsenico non è propriamente zero, con i nuovi impianti, per lo meno l'acqua è ampiamente potabile.

 

Le misure adottate nella zona del viterbese per gli stessi motivi, invece le ignoro. Probabilmente non sono sufficienti.

 

Cmq se volete vedere la qualità dell'acqua delle nostre zone, è attivo un portale regionale:

 

www.lacquachebevo.it

 

Ma vi dico già che alla fine la nostra acqua del rubinetto non è malaccio, anzi. Certo, ci sono zone migliori e altre peggiori, ma su terni non ci sono in linea di massima problemi nè di metalli pesanti di altro. Unica cosa che mi viene in mente è l'acqua della zona di gabelletta/borgo rivo è un pò dura e con nitrati altini, ma cmq sotto il limite, mentre le zone servite dall'acquedotto di Pacce (Morro Reatino) è la migliore.

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I dati dell'ARPA sono reperibili o no? Io è questo quello che voglio sapere. Perchè è tutto insabbiato?

C'è un modo per scoprirli?

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Ma a voi la notizia che stanno per fare un nuovo acquedotto per portare l'acqua potabile a terni non vi pare un po' strana come coincidenza con quanto scoperto da poco?

la spacceranno come acqua miracolosa dalle proprietà rigeneranti

:D

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Ma vi dico già che alla fine la nostra acqua del rubinetto non è malaccio, anzi. Certo, ci sono zone migliori e altre peggiori, ma su terni non ci sono in linea di massima problemi nè di metalli pesanti di altro. Unica cosa che mi viene in mente è l'acqua della zona di gabelletta/borgo rivo è un pò dura e con nitrati altini, ma cmq sotto il limite, mentre le zone servite dall'acquedotto di Pacce (Morro Reatino) è la migliore.

 

Dopo la faccenda della galleria avevo smesso del tutto di bere l'acqua del rubinetto.

Quindi dici che si può stare tranquilli?

Una zona industriale e inquinata come Terni con chissà quali siti occulti, si può essere veramente sicuri che nell'acqua non vi siano inquinanti pericolosi?

 

Se mi dai l'ok ricomincio a bevere. :)

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L'acqua dei rubinetti di Terni proviene in gran parte da pozzi che si trovano in Val Nerina.....l'altra buona parte di pozzi sta fra Gabelletta e Campomaggiore....zona Fontana di Polo. Mi zio che lavorava con l'acquedotto m'ha sempre detto de beve l'acqua del rubinetto,che viene campionata quotidianamente....quella nelle bottiglie...mmmmmmmm!!!!!

 

Tornando alla galleria......penso che solo un manipolo de scemi poteva progetta' una galleria sotto ad una discarica.....che sia di scorie siderurgiche o di immondizia poco cambia......scenziati!!!! Che pensavano de trovacce.....l'oro e i diamanti????

Modificato da Pruzzo

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Dopo la faccenda della galleria avevo smesso del tutto di bere l'acqua del rubinetto.

Quindi dici che si può stare tranquilli?

Una zona industriale e inquinata come Terni con chissà quali siti occulti, si può essere veramente sicuri che nell'acqua non vi siano inquinanti pericolosi?

 

Se mi dai l'ok ricomincio a bevere. :)

Sì, semplicemente perchè a parte quella dei Pozzi di Fontana di Polo e di un paio di pozzi a Maratta, l'acqqa dei rubinetti di Terni non viene dal sottosuolo ternano, ma viene da Pacce (Morro Reatino) , dlale sorgenti Peschiera o dalla Lupa (Arrone) :D

 

Quella della zona di casa tua dovrebbe essere in gran parte (miscelano con altre fonti) proveniente da Pacce, per cui ottima.

 

Dai dati medi visibili sul sito, presi da anlisi tra sna valentino e viale trento, c'hai residuo fisso basso, nitrati a 4,5 , durezza a 17 ecc... praticamente acqua fabia.

 

Io a Gabelletta c'ho ahimè nitrati a 30 e durezza sopra i 20-25 :(

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