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Ebola un altro affare?

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Non c'entra una sega col coronavirus, ma é emblematico del dove puoi finire cercando una info banale su google e mi ha fatto ridere come un coglione.

 

Nel 1914 l'allora presidente USA Woodrow Wilson istituì il "Mother's Day" e si decise di celebrare tutte le mamme americane la seconda domenica di maggio. Nel 2020 la Festa della Mamma anche  in America si festeggia il 12 maggio

 

Nel 2020  il 12 maggio é martedí, chissa come ci sarebbe restato male Woodrow Wilson.

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2 ore fa, Razzotico ha scritto:

Mah .... speriamo bene 

 

a me pare ci sia una brutta  aria da tana libera tutti... per saltare solo al secondo giorno 

infatti sarebbe una gran sega se i contagi tornassero a salire adesso, però i numeri continuano a scendere in quasi tutti i paesi europei (tranne le note eccezioni) e in generale sono molto più bassi rispetto a qualche settimana fa. quello che spero è che il virus stia mutando e stia diventando meno pericoloso rispetto agli inizi, come in fondo aveva già fatto notare qualche esperto.

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3 ore fa, wild.duck ha scritto:

https://www.google.com/amp/s/www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/05/05/epidemiologo-italia-due-eventi-ceppi-diversi_BsxoVTf9LTpNTlvZcQ3BjM_amp.html

Dice che in centro Italia il covid sarebbe arrivato prima del nord e con un ceppo diverso. Secondo lui il virus si sta indebolendo

Evvaiii, ennesima posizione diversa da tutte le altre. Peraltro, da non esperto, molto suggestiva e plausibile.

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8 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Evvaiii, ennesima posizione diversa da tutte le altre. Peraltro, da non esperto, molto suggestiva e plausibile.

Magari, ma a me pare decisamente poco plausibile, vista la diaspora da Milano e Lombardia in tutto il resto d'italia prima del lockdown che avrebbe dovuto spargere il ceppo più aggressivo  in tutta la nazione, e invece, così non pare. 

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1 ora fa, INIGNUTTIBBILE ha scritto:

Magari, ma a me pare decisamente poco plausibile, vista la diaspora da Milano e Lombardia in tutto il resto d'italia prima del lockdown che avrebbe dovuto spargere il ceppo più aggressivo  in tutta la nazione, e invece, così non pare. 

Fortunatamente, ancora stiamo aspettando l'ecatombe susseguente alla migrazione di massa di ritorno degli studenti fuori sede dei primi di marzo...

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1 ora fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Evvaiii, ennesima posizione diversa da tutte le altre. Peraltro, da non esperto, molto suggestiva e plausibile.

Qui stanno dando i numeri ...e ognuno si sveglia e dice la sua. Una unica voce , seria e oggettiva non c'è ??

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7 minuti fa, ternano_84 ha scritto:

Da una parte penso “bene che riescano a trovare ed isolare questi casi, soprattutto in ospedale”, ma dall’altra invece mi chiedo come mai solo a Terni: si fanno più controlli o c’è stato un “mini-focolaio”?

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55 minuti fa, Gagarin ha scritto:

Da una parte penso “bene che riescano a trovare ed isolare questi casi, soprattutto in ospedale”, ma dall’altra invece mi chiedo come mai solo a Terni: si fanno più controlli o c’è stato un “mini-focolaio”?

 Casi tutti dentro la struttura a me allarmano, perché si rischia di metterla in crisi, oggi provo ad informarmi su che aria tira.

 

Piuttosto vorrei capire perché la Tesei firma un'intesa con i laboratori privati umbri per fare i test sierologici - NATURALMENTE A PAGAMENTO 45 € cadauno - invece di farlo con le strutture pubbliche, di fatto - specialmente con i chiari di luna che tanta gente sta vivendo in questo periodo - rischiando che una buona parte degli umbri non potrà farli.

 

Non mi sembra una mossa intelligente.

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32 minuti fa, torquemada ha scritto:

 Casi tutti dentro la struttura a me allarmano, perché si rischia di metterla in crisi, oggi provo ad informarmi su che aria tira.

 

Piuttosto vorrei capire perché la Tesei firma un'intesa con i laboratori privati umbri per fare i test sierologici - NATURALMENTE A PAGAMENTO 45 € cadauno - invece di farlo con le strutture pubbliche, di fatto - specialmente con i chiari di luna che tanta gente sta vivendo in questo periodo - rischiando che una buona parte degli umbri non potrà farli.

 

Non mi sembra una mossa intelligente.

La ratio dovrebbe essere questa:

Chi è sintomatico o chi ha avuto contatti con positivi va testato per circoscrivere focolai, poi dovrebbe esserci la richiesta del medico curante per fare un minimo di filtro e non sovraccaricare la sanità pubblica con chi al momento non è considerato urgente. 

Tutto il resto, che non è prioritario al momento, se vuole fare test sierologico lo paga 40 euro nei laboratori privati. 

 

Sono d'accordo sul fatto che uno screening sierologico esteso aiuterebbe a trovare nuovi positivi e sarebbe utilissimo per capire come e quanto si è mosso il virus nella popolazione, ma occorre capire se al momento abbiamo risorse (umane ed economiche) per dedicarci anche a questo oltre alle urgenze. 

 

Invece, nel giro di una mesata credo che questo esami diventino indispensabili, e la sanità pubblica dovrà attrezzarsi. Nel frattempo chi non ha voluto aspettare e poteva andare nel privato avrà già fatto. 

Modificato da INIGNUTTIBBILE

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27 minuti fa, torquemada ha scritto:

 Casi tutti dentro la struttura a me allarmano, perché si rischia di metterla in crisi, oggi provo ad informarmi su che aria tira.

 

Piuttosto vorrei capire perché la Tesei firma un'intesa con i laboratori privati umbri per fare i test sierologici - NATURALMENTE A PAGAMENTO 45 € cadauno - invece di farlo con le strutture pubbliche, di fatto - specialmente con i chiari di luna che tanta gente sta vivendo in questo periodo - rischiando che una buona parte degli umbri non potrà farli.

 

Non mi sembra una mossa intelligente.

Una vaga idea ce l'avrei.

Comunque quello ci può stare, è impensabile che si facessero carico di oltre 800.000 test ma avrebbero potuto  comprarne 50.000 da fare  gratuitamente alla popolazione sulla base di un criterio di distribuzione geografica, ma sarebbe stato troppo bello..

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1 minuto fa, INIGNUTTIBBILE ha scritto:

Tutto il resto, che non è prioritario al momento, se vuole fare test sierologico lo paga 40 euro nei laboratori privati. 

Fare un'indagine di immunoprevalenza secondo molti medici tra cui quelli dell' ISS, dovrebbe essere la priorità in questa fase 2. Servirebbe a capire meglio come procedere per le successive fasi, così si rimanda un aspetto fondamentale della lotta al virus solo alla volontà o possibilità dei singoli di fare i test.

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11 minuti fa, INIGNUTTIBBILE ha scritto:

La ratio dovrebbe essere questa:

Chi è sintomatico o chi ha avuto contatti con positivi va testato per circoscrivere focolai, poi dovrebbe esserci la richiesta del medico curante per fare un minimo di filtro e non sovraccaricare la sanità pubblica con chi al momento non è considerato urgente. 

Tutto il resto, che non è prioritario al momento, se vuole fare test sierologico lo paga 40 euro nei laboratori privati. 

 

Sono d'accordo sul fatto che uno screening sierologico esteso aiuterebbe a trovare nuovi positivi e sarebbe utilissimo per capire come e quanto si è mosso il virus nella popolazione, ma occorre capire se al momento abbiamo risorse (umane ed economiche) per dedicarci anche a questo oltre alle urgenze. 

Non so d'accordo, si è detto e stradetto, che l'individuazione degli asintomatici - che poi sarebbero quelli che una volta si sarebbero chiamati portatori sani - è fondamentale e va fatta preventivamente, anche perché dopo 60 giorni di vita forzata questi per lo più non svilupperanno mai i sintomi conservando la capacità infettiva.

 

Certo si sarebbe dovuto iniziare subito, visto che comunque come regione siamo stati ad oggi toccati di striscio, invece ho come l'impressione che la "marchetta elettorale" andava onorata, e si è perso tempo, ora gli asintomatici - molti dei quali sono a "curtigni" - non faranno una beata fava, ma all'intelligentona al governo regionale, quella dei "capaci", non je passato manco per la capa.

 

P.S. Tra parentesi Zaia, lo ha fatto a tappeto da subito ed ha ottenuto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, e quei sindaci leghisti - che si sono visti minacciare direttamente dai grandi capibastone Lombardi - che hanno fatto i test privati a tappeto sono stati costretti a farlo, ma li la situazione economica, seppure in difficoltà, non lo è come da noi.

 

E per questo l'inteligentona  e tutti i suoi cerberi sparsi qua e la se ne dovrebbero cecà.

Modificato da torquemada

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9 minuti fa, Ferefere ha scritto:

Fare un'indagine di immunoprevalenza secondo molti medici tra cui quelli dell' ISS, dovrebbe essere la priorità in questa fase 2. Servirebbe a capire meglio come procedere per le successive fasi, così si rimanda un aspetto fondamentale della lotta al virus solo alla volontà o possibilità dei singoli di fare i test.

Concordo totalmente, ma d'altronde circola la battuta sulla Tesei che dice : "se se ne assume la responsabilità Conte. io riapro prima".

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15 minuti fa, torquemada ha scritto:

Non so d'accordo, si è detto e stradetto, che l'individuazione degli asintomatici - che poi sarebbero quelli che una volta si sarebbero chiamati portatori sani - è fondamentale e va fatta preventivamente, anche perché dopo 60 giorni di vita forzata questi per lo più non svilupperanno mai i sintomi conservando la capacità infettiva.

 

Certo si sarebbe dovuto iniziare subito, visto che comunque come regione siamo stati ad oggi toccati di striscio, invece ho come l'impressione che la "marchetta elettorale" andava onorata, e si è perso tempo, ora gli asintomatici - molti dei quali sono a "curtigni" - non faranno una beata fava, ma all'intelligentona al governo regionale, quella dei "capaci", non je passato manco per la capa.

 

P.S. Tra parentesi Zaia, lo ha fatto a tappeto da subito ed ha ottenuto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, e quei sindaci leghisti - che si sono visti minacciare direttamente dai grandi capibastone Lombardi - che hanno fatto i test privati a tappeto sono stati costretti a farlo, ma li la situazione economica, seppure in difficoltà, non lo è come da noi.

 

E per questo l'inteligentona  e tutti i suoi cerberi sparsi qua e la se ne dovrebbero cecà.

Zaia ha fatto moltissimi test virologici (tamponi) non mi risulta abbia fatto sierologici, anzi... 

Ci non toglie che andrebbero fatti assolutamente 

 

Dove fare i test e chi può farli

Le Regioni hanno acquistato 2 milioni di test, l’indagine è partita su 150 mila italiani. Ma chi, dove e come si possono fare Alcune Regioni si sono portate avanti, altre hanno appena iniziato a muoversi:

  • Lombardia: acquisto di 500mila test dalla Diasorin di Saluggia (Vercelli), che ha sviluppato il suo test in collaborazione con l’ospedale San Matteo di Pavia. Possibile anche farli privatamente, ma non è ancora disponibile l’elenco delle strutture.
  • Piemonte: vengono effettuati sul personale sanitario, lo possono richiedere i datori di lavoro per i dipendenti delle proprie aziende e lo possono fare anche i cittadini privatamente, ma ancora non si sa dove e come.
  • Toscana: 500mila test dalla Diesse di Siena. Non è possibile farli privatamente.
  • Emilia-Romagna: 300mila, ma non ha ancora deciso da chi acquistarli. Non è possibile farli privatamente.
  • Campania: 350mila test. È possibile farli privatamente.
  • Lazio: test su operatori sanitari, Rsa, forze dell’ordine e farmacisti, e anche privati cittadini.
  • Veneto e Puglia: non utilizzeranno i test sierologici.

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4 minuti fa, INIGNUTTIBBILE ha scritto:

Zaia ha fatto moltissimi test virologici (tamponi) non mi risulta abbia fatto sierologici, anzi... 

Ci non toglie che andrebbero fatti assolutamente 

 

Dove fare i test e chi può farli

Le Regioni hanno acquistato 2 milioni di test, l’indagine è partita su 150 mila italiani. Ma chi, dove e come si possono fare Alcune Regioni si sono portate avanti, altre hanno appena iniziato a muoversi:

  • Lombardia: acquisto di 500mila test dalla Diasorin di Saluggia (Vercelli), che ha sviluppato il suo test in collaborazione con l’ospedale San Matteo di Pavia. Possibile anche farli privatamente, ma non è ancora disponibile l’elenco delle strutture.
  • Piemonte: vengono effettuati sul personale sanitario, lo possono richiedere i datori di lavoro per i dipendenti delle proprie aziende e lo possono fare anche i cittadini privatamente, ma ancora non si sa dove e come.
  • Toscana: 500mila test dalla Diesse di Siena. Non è possibile farli privatamente.
  • Emilia-Romagna: 300mila, ma non ha ancora deciso da chi acquistarli. Non è possibile farli privatamente.
  • Campania: 350mila test. È possibile farli privatamente.
  • Lazio: test su operatori sanitari, Rsa, forze dell’ordine e farmacisti, e anche privati cittadini.
  • Veneto e Puglia: non utilizzeranno i test sierologici.

Questo non giustifica una marketta.

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21 minuti fa, Ferefere ha scritto:

Fare un'indagine di immunoprevalenza secondo molti medici tra cui quelli dell' ISS, dovrebbe essere la priorità in questa fase 2. Servirebbe a capire meglio come procedere per le successive fasi, così si rimanda un aspetto fondamentale della lotta al virus solo alla volontà o possibilità dei singoli di fare i test.

Oh sia chiaro che non è la mia opinione. 

Credo sia quella adottata dalla regione. 

 

Se ci fosse possibilità di eseguirli senza incasinare le strutture e creare difficoltà a seguire sintomatici e focolai che sono evidentemente prioritari, andrebbero fatti e pure alla svelta. 

Temo solo che un'ondata di 600. 000 / 700.000 persone per farli vada gestita con intelligenza. 

 

Altro e invece vergognoso è quello che accade in Lombardia, con i comuni frenati dalla regione. 

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10 minuti fa, INIGNUTTIBBILE ha scritto:

Oh sia chiaro che non è la mia opinione. 

Credo sia quella adottata dalla regione. 

 

Se ci fosse possibilità di eseguirli senza incasinare le strutture e creare difficoltà a seguire sintomatici e focolai che sono evidentemente prioritari, andrebbero fatti e pure alla svelta. 

Temo solo che un'ondata di 600. 000 / 700.000 persone per farli vada gestita con intelligenza. 

 

Altro e invece vergognoso è quello che accade in Lombardia, con i comuni frenati dalla regione. 

Non ricordo dove ho letto che i macchinari in possesso della ragione Umbria sarebbero in grado di processare 10000 test giornalieri, se così fosse in 90 giorni avresti concluso uno screening totale, con il percorso scelto dall'inteligentona, me ce gioco un caffè se arrivi a farne 20000 in tre mesi, visto il periodo.

Poi 40/45 € è il costo al cliente, siccome si parlava qualche giorno fa di un costo tra i 100 ed i 150 €, ammesso che sia la cifra più bassa quella da considerare, la collettività pagherebbe 60/65 € di differenza, che per 20000 fa 1.300.000 euri che diviso i 20 laboratori fa 65000 cadauno......che forse a strutture come la Bios je fa e non je fa......ma a laboratori come quello del dott. C. je fanno e de che tinta.

Modificato da torquemada

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13 minuti fa, torquemada ha scritto:

Non ricordo dove ho letto che i macchinari in possesso della ragione Umbria sarebbero in grado di processare 10000 test giornalieri, se così fosse in 90 giorni avresti concluso uno screening totale, con il percorso scelto dall'inteligentona, me ce gioco un caffè se arrivi a farne 20000 in tre mesi, visto il periodo.

Poi 40/45 € è il costo al cliente, siccome si parlava qualche giorno fa di un costo tra i 100 ed i 150 €, ammesso che sia la cifra più bassa quella da considerare, la collettività pagherebbe 60/65 € di differenza, che per 20000 fa 1.300.000 euri che diviso i 20 laboratori fa 65000 cadauno......che forse a strutture come la Bios je fa e non je fa......ma a laboratori come quello del dott. C. je fanno e de che tinta.

Boh... Forse ci ho capito poco, ma avevo letto che  alle regioni i test costavano dai 4 ai 7 euro l'uno se fatto nei laboratori privati e non le cifre che riporti. 

 

Quanto costano

I test sierologici costano mediamente, a seconda delle tipologie, tra i 4 e i 7 euro alle Regioni e tra i 25 e i 50 ai privati cittadini.

 

Ecco, se i costi sono quelli che dico io, andrebbero fatti a costo della regione per tutta la popolazione nei laboratori privati 

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17 minuti fa, INIGNUTTIBBILE ha scritto:

Boh... Forse ci ho capito poco, ma avevo letto che  alle regioni i test costavano dai 4 ai 7 euro l'uno se fatto nei laboratori privati e non le cifre che riporti. 

 

Quanto costano

I test sierologici costano mediamente, a seconda delle tipologie, tra i 4 e i 7 euro alle Regioni e tra i 25 e i 50 ai privati cittadini.

 

Ecco, se i costi sono quelli che dico io, andrebbero fatti a costo della regione per tutta la popolazione nei laboratori privati 

Se parliamo dei test rapidi (quelli da fare col pungidito) il costo sarebbe intorno si 5 euro per la regione. Per fare quelli col prelievio (tipo Abbott) il costo sarebbe intorno ai 40, ma qua il problema è che un solo laboratorio dei venti certificati dalla regione ha il macchinario necessario.

Modificato da Ferefere

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spero solo che all'Ospedale se fermino qui e che non ci siano altri casi, anche perchè se non ho letto male, lo screening sui degenti era stato già fatto 1 o 2 settimane fa.

Boh...mi puzza sta cosa dei nuovi 3 in Ospedale.

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io avrei una domanda sui test sierologici...
Da quello che ho capito, questi test vanno a cercare delle immunoglobuline. Sulla base della presenza o meno di queste, si può stabilire se una persona ha combattuto o meno una infezione. 
Dire infenzione, però, non vuol dire automaticamente covid-19

Perché si parla quindi di questi test come una possibilità trovare gli immuni?
Come si fa ad avere la certezza che una persona con le immunoglobuline a mille non ha avuto un'otite invece che il covid-19?
C'è qualcosa che mi perdo?

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20 minuti fa, Ferefere ha scritto:

Se parliamo dei test rapidi (quelli da fare col pungidito) il costo sarebbe intorno si 5 euro per la regione. Per fare quelli col prelievio (tipo Abbott) il costo sarebbe intorno ai 40, ma qua il problema è che un solo laboratorio dei venti certificati dalla regione ha il macchinario necessario.

Vabbè sulle certificazioni non ne entro in merito, altro aspetto da considerare certo. 

Però se l'articolo che ho riportato è redatto da qualcuno in retti sensi, mi pare che il ragionamento sia che, i test sierologici che al privato costano intorno ai 40 euro (ossia quelli che partono da noi) alla regione costerebbero dai 4 ai 7 euro. 

Non ho capito bene se effettuati in proprio o in convenzione nei laboratori privati. 

Comunque il succo è che a quella cifra andrebbero fatti certamente. 

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3 minuti fa, ostinato ha scritto:

io avrei una domanda sui test sierologici...
Da quello che ho capito, questi test vanno a cercare delle immunoglobuline. Sulla base della presenza o meno di queste, si può stabilire se una persona ha combattuto o meno una infezione. 
Dire infenzione, però, non vuol dire automaticamente covid-19

Perché si parla quindi di questi test come una possibilità trovare gli immuni?
Come si fa ad avere la certezza che una persona con le immunoglobuline a mille non ha avuto un'otite invece che il covid-19?
C'è qualcosa che mi perdo?

Cercano anticorpi specifici per il covid, e sono in grado di verificarli, sia igg che igm ossia quelli della fase acuta e quelli della memoria 

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3 minutes ago, INIGNUTTIBBILE said:

Cercano anticorpi specifici per il covid, e sono in grado di verificarli, sia igg che igm ossia quelli della fase acuta e quelli della memoria 

quindi in base agli anticorpi individuati riescono a distinguere l'infezione?

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12 minuti fa, ostinato ha scritto:

quindi in base agli anticorpi individuati riescono a distinguere l'infezione?

Si questo è acclarato. 

Ti dicono pure se sei in fase acuta (igm) o se l'infezione di è risolta ormai da tempo (igg). 

Ecco perché sono un'arma efficacissima. 

Se non hai ne igm ne igg non lo hai avuto. 

Se hai igg e non igm lo hai avuto tempo fa. 

Se hai igm e non igg lo hai in corso o lo hai avuto da poco, non hai ancora sviluppato igg della memoria, ma è bene che fai un tampone per vedere se sei ancora infetto. 

 

Un medico potrà spiegarti certamente meglio, questo è quello che so da non medico 

 

Modificato da INIGNUTTIBBILE
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