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Ebola un altro affare?

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2 minuti fa, Dado ha scritto:

 Hai provato a valutare che la tipa poteva pure (non ne ho certezza eh, magari era la stronza più svogliata del mondo e un figlio manco ce l'ha) star facendo i salti mortali per offrirti quel servizio con tutti i limiti e i rallentamenti che una situazione non consueta le imponeva?

 

li problemi ce l'abbiamo tutti,poi comportarsi in maniera professionale sul lavoro è da pochi,poi finche hai un datore che paga anche se fai lo stronzo con un potenziale cliente vabbe....

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26 minuti fa, CrossdiSussi ha scritto:

Temo che si corra il rischio di dare una bastonata ad una generazione di ragazzi.

C'è una fretta pazzesca di ricominciare a chiudere le scuole. Io sono estremista: per me prima di chiudere le scuole un paese serio impone qualsiasi restrizone e limitazione immaginabile, poi in ultimo quando sei disperato e non è più aperto manco lu pizzicagnolo allora metti mano alle scuole.

 

Non ci si rende davvero conto del danno che si fa ad una generazione intera, ma d'altra parte la capacità di guardare tre metri avanti rispetto al proprio naso ormai è merce rara.

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6 minuti fa, Dado ha scritto:

 Hai provato a valutare che la tipa poteva pure (non ne ho certezza eh, magari era la stronza più svogliata del mondo e un figlio manco ce l'ha) star facendo i salti mortali per offrirti quel servizio con tutti i limiti e i rallentamenti che una situazione non consueta le imponeva?

 

beh, però oggettivamente una motivazione del tipo "ho campo solo in una stanza", nel 2020, non se po' tanto sentì.

Cacchio, se hai questo problema usa il campo del cellulare come sorgente wifi per un computer o quello che vuoi. Era comprensibile a marzo, dopo mesi meno. Ti devi organizzare o "ti devono" organizzare, per me. Comunque nel privato non è che va tanto meglio, ho seguito dei corsi online durante il lockdown e anche dopo (di quelli che ti costano 3-400 euro per due giorni) e ho trovato una faciloneria tecnologica agghiacciante. Se non mi fossi premunito con doppi o tripli collegamenti, tra wifi e 4g, e computer ci sarei rimasto fregato e con i soldi dell'azienda buttati.

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15 minuti fa, Dado ha scritto:

è una delle assurdità che mi auguro vengano bypassate presto. Il prof sta benissimo, sta a casa in quarantena perchè a stare male è un altro, viene considerato in malattia in modo che non possa seguire la classe manco a distanza.

 

 

I professori non possono fare lezione, se non ricorrendo a sotterfugi tipo mandare dei video registrati ai ragazzi. In compenso la classe di mio figlio ha fatto lezione online con una supplente che ci ha messo mezz'ora, poraccia, solo a capire che argomento stavano studiando. È veramente il Paese delle assurdità. 

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3 minuti fa, NINNI ha scritto:

I professori non possono fare lezione, se non ricorrendo a sotterfugi tipo mandare dei video registrati ai ragazzi. In compenso la classe di mio figlio ha fatto lezione online con una supplente che ci ha messo mezz'ora, poraccia, solo a capire che argomento stavano studiando. È veramente il Paese delle assurdità. 

si, questa dei quarantenati che non possono fare lezione non la sapevo e sembra proprio parecchio assurdo

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6 ore fa, Dado ha scritto:

Non tutte le regioni pubblicano il dato a quanto ne so, ma ed esempio l'Emilia Romagna lo indica ogni giorno nel bollettino stampa.

 

Una settimana o al massimo due fa abbiamo avuto il sorpasso dei sintomatici sugli asintomatici, andando indietro di qualche pagina trovi i numeri perchè avevo postato la notizia.

 

Il numero era di circa 60% sintomatici e 40% asintomatici, la prima % è sicuramente in salita e la seconda in discesa visto che con la ripresa del numero dei casi la capacità di testing viene deviata da chi non ha un cazzo a chi si sente male o mostra sintomi.

 

 

 

 

Esattamente. 

Con la crescita dei contagi non si riesce più a testare i contatti ed emergono solo i sintomatici. 

Gli asintomatici, consapevoli o ignari che siano del loro stato, in questa situazione al massimo rimangono isolati per una decina di giorni (nei casi più responsabili) e non venendo testati tornano in circolo. 

 

Aggiungiamo che ormai ottenere un tampone comporta un dispendio di energie notevole e molti lasciano perdere... 

 

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1 ora fa, Dado ha scritto:

 questa roba delle scuole mi farebbe ridere, se non mi facesse incazzare come una pantera. I bardasciozzi di quell'età stanno distanziati ordinati e non a troiaio, solo in orario scolastico. 

 

Soluzione partorita dall'italiano Penzace: chiudiamo le scuole, così possono ammassarsi a cazzo di cane anche in quelle 5 ore.

Meno male

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1 ora fa, CrossdiSussi ha scritto:

 

Quello che dici è sicuramente giusto.

La mia impressione, parlando di parte della classe politica, è che vogliano far frequentare con la dad per togliersi una rogna, tra cui gli spostamenti, ma sbattendosene dei risultati che i ragazzi raggiungeranno. 

Riusciranno a dare un servizio a portatori di handicap, ragazzi con difficoltà d'apprendimento, ad evitare abbandoni scolastici? Un pc ce l'hanno tutti? E una connessione migliore di quella dell'impiegata del cup?

Temo che si corra il rischio di dare una bastonata ad una generazione di ragazzi.

Tra l'altro non penso che i professori in quarantena possano fare lezione da casa.

Esatto

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3 minuti fa, INIGNUTTIBBILE ha scritto:

Esattamente. 

Con la crescita dei contagi non si riesce più a testare i contatti ed emergono solo i sintomatici. 

Gli asintomatici, consapevoli o ignari che siano del loro stato, in questa situazione al massimo rimangono isolati per una decina di giorni (nei casi più responsabili) e non venendo testati tornano in circolo. 

 

Aggiungiamo che ormai ottenere un tampone comporta un dispendio di energie notevole e molti lasciano perdere... 

 

qualche giorno fa mi pareva di aver colto che in assenza di tampone si dovesse comunque stare in quarantena 14 giorni, mentre solo 10 con il tampone negativo a fine periodo, ma non lo ritrovo quindi forse non c'è una regola del genere

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Se poi gli sceriffi di questo paese anziché sparare cazzate si fossero attrezzati in questi 6 mesi (e mi riferisco soprattutto alla Campania, non toccata a marzo) non saremmo di nuovo in questa situazione..

E i soldi anziché buttarli in stupidissima bonus (monopattino, bici, vacanze) ci avessero comprato gli autobus forse ci sarebbe posto per tutti.

Oltretutto è finita anche la farsa che a sud si sanno comportare meglio.. È stato solo culo, chiusi in casa prima che il virus dilagasse.. Sennò al posto di Bergamo e Brescia ci stavano Avellino e Salerno... Ma vale per tutte quelle regioni che ad Aprile si vantavano di aver gestito meglio. 

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4 ore fa, lustronculino ha scritto:

un figlio che dorme a casa sua è una cazzata ??? vaneggi ?? 

niente niente il problema è che lo smart working casca tutto addosso a chi lo fa perche non è organizzato ? la linea internet deve esse del lavoratore, il pc/tablet uguale 

ma se quella la fanno lavora da casa ci potra sta che ha un segnale debole? il figlio dove lo mette ? se lo magna ? 

A prescindere del figlio che dorme che non è una cazzata, ci mancherebbe altro, ma io sento in giro gente che si lamenta perché deve mettere il proprio pc per lavorare... oppure si lamentano perché la connessione deve essere pagata dal datore di lavoro... ma dico scherziamo? Adesso lo stato deve fornire tutti i dipendenti pubblici (dove la maggior parte sa a malapena distinguere il tasto per accendere il pc dal buco dell’USB) di pc, pagargli la connessione (per Netflix), oltre che dargli lo stesso identico stipendio di prima quando fanno meno della metà (quelli appena più ligi) di quel (poco) che facevano prima? 

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35 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

A prescindere del figlio che dorme che non è una cazzata, ci mancherebbe altro, ma io sento in giro gente che si lamenta perché deve mettere il proprio pc per lavorare... oppure si lamentano perché la connessione deve essere pagata dal datore di lavoro... ma dico scherziamo? Adesso lo stato deve fornire tutti i dipendenti pubblici (dove la maggior parte sa a malapena distinguere il tasto per accendere il pc dal buco dell’USB) di pc, pagargli la connessione (per Netflix), oltre che dargli lo stesso identico stipendio di prima quando fanno meno della metà (quelli appena più ligi) di quel (poco) che facevano prima? 

Hai scritto una marea tale di cazzate che sei riuscito a violare TUTTI i contratti nazionali ... non ne hai salvato uno ! Minchia non era facile !

 

Nel fantastico mondo di Furiouslandia può darsi che funzioni come dici tu ... in Italia no ! E non è un mio pensiero, e un dato di fatto sancito da contratti leggi e sentenze.

 

se tu azienda ( stato, privata o a capitale misto non cambia ) mi OBBLIGHI a lavorare da casa , TU mi devi fornire tutti gli strumenti necessari se vuoi che io mantenga gli stessi standard produttivi e qualitativi. 
 

Per aggirare questo obbligo le strade sono due ..

 

la prima e quella che hanno fatto molti privati come la mia azienda, una bella comunicazione in cui ti dicono che il tuo ruolo può essere svolto in Smart working aderendo al dpcm ecc ecc , che SE SEI D’ACCORDO prendi appuntamento con i sistemisti ( prima falange in culo ) Fai una prova da casa con il tuo pc e la tua connessione (seconda falange in culo ) e provi se la VPN aziendale funziona correttamente. Se va tutto bene puoi lavorare da casa accedendo alla VPN aziendale dove girano i programmi ( non possono pretendere che io istalli SAP a casa , una utenza costa come 4 stipendi) e accettando di farlo da tuo pc al primo accesso ... e qui hai in culo tutto il dito 
 

la seconda strada,  quella dello stato, ti metto a casa per forza, ti faccio usare i tuoi strumenti e non ti cerco più .. do arrivi metti un punto 

sennò ti dovrei mette a casa e pagarti ugualmente, quindi poco lavoro che zero lavoro.

 

può essere bello, brutto, comprensibile o meno , ma in Italia e così 
 

Che mei devi mantenere lo stesso trattamento economico manco a discuterne ... é talmente ovvio 
 

 

 

 

Modificato da lustronculino
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49 minuti fa, lustronculino ha scritto:

Hai scritto una marea tale di cazzate che sei riuscito a violare TUTTI i contratti nazionali ... non ne hai salvato uno ! Minchia non era facile !

 

Nel fantastico mondo di Furiouslandia può darsi che funzioni come dici tu ... in Italia no ! E non è un mio pensiero, e un dato di fatto sancito da contratti leggi e sentenze.

 

se tu azienda ( stato, privata o a capitale misto non cambia ) mi OBBLIGHI a lavorare da casa , TU mi devi fornire tutti gli strumenti necessari se vuoi che io mantenga gli stessi standard produttivi e qualitativi. 
 

Per aggirare questo obbligo le strade sono due ..

 

la prima e quella che hanno fatto molti privati come la mia azienda, una bella comunicazione in cui ti dicono che il tuo ruolo può essere svolto in Smart working aderendo al dpcm ecc ecc , che SE SEI D’ACCORDO prendi appuntamento con i sistemisti ( prima falange in culo ) Fai una prova da casa con il tuo pc e la tua connessione (seconda falange in culo ) e provi se la VPN aziendale funziona correttamente. Se va tutto bene puoi lavorare da casa accedendo alla VPN aziendale dove girano i programmi ( non possono pretendere che io istalli SAP a casa , una utenza costa come 4 stipendi) e accettando di farlo da tuo pc al primo accesso ... e qui hai in culo tutto il dito 
 

la seconda strada,  quella dello stato, ti metto a casa per forza, ti faccio usare i tuoi strumenti e non ti cerco più .. do arrivi metti un punto 

sennò ti dovrei mette a casa e pagarti ugualmente, quindi poco lavoro che zero lavoro.

 

può essere bello, brutto, comprensibile o meno , ma in Italia e così 
 

Che mei devi mantenere lo stesso trattamento economico manco a discuterne ... é talmente ovvio 
 

 

 

 

Ed ecco il fantasmagorico mondo del sindacalismo! Si vede proprio che la pensiamo diversamente e tra l’altro parlavo di pubblico. 
 

Comunque conosco tante persone che di quello che descrivi tu, manco l’ombra. Tanta gente lavora con pc proprio da casa per aziende private, con connessione propria senza più nemmeno quei benefit (per citarne uno: i buoni pasto, tanto cazzu voli, stai la casa) che prima davano. 

Modificato da FURIOUS
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12 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

Ed ecco il fantasmagorico mondo del sindacalismo! Si vede proprio che la pensiamo diversamente e tra l’altro parlavo di pubblico. 
 

Comunque conosco tante persone che di quello che descrivi tu, manco l’ombra. Tanta gente lavora con pc proprio da casa per aziende private, con connessione propria senza più nemmeno quei benefit (per citarne uno: i buoni pasto, tanto cazzu voli, stai la casa) che prima davano. 

Allora insisti ... non è sindacalismo .. e non si tratta di come la pensi tu o io..:  sono LEGGI DELLO STATO.

 

dopo io e te la

possiamo pensare anche allo stesso modo , ma è aria fritta .. non frega niente a nessuno

possibile che continui ad aprire bocca in un delirio di odio verso chi ha delle tutele senza sapere dove vai a parare? 

ci sono delle leggi ;vanno rispettate.

 

 

chi fa come dici te per forza di cose non lavora con gestionali o programmi particolari diciamo. Quella roba a casa non ce l’ha nessuno perché ha costi proibitivi. Te li passano per forza. A casa puoi avere autocad ( crackato ) ma non un gestionale serio.

 

il discorso buoni pasto è diverso, quello non è per forza un benefit .. le aziende che fanno determinati orari e rientrano  in certi parametri ( che non so precisamente) o hanno una mensa o ti devono dare il buono pasto.

è un obbligo non un pensiero carino .

se stai a casa è normale che non te li danno più ... viene meno il motivo per averne diritto. 

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2 minuti fa, lustronculino ha scritto:

Allora insisti ... non è sindacalismo .. e non si tratta di come la pensi tu o io..:  sono LEGGI DELLO STATO.

 

dopo io e te la

possiamo pensare anche allo stesso modo , ma è aria fritta .. non frega niente a nessuno

possibile che continui ad aprire bocca in un delirio di odio verso chi ha delle tutele senza sapere dove vai a parare? 

ci sono delle leggi ;vanno rispettate.

 

 

chi fa come dici te per forza di cose non lavora con gestionali o programmi particolari diciamo. Quella roba a casa non ce l’ha nessuno perché ha costi proibitivi. Te li passano per forza. A casa puoi avere autocad ( crackato ) ma non un gestionale serio.

 

il discorso buoni pasto è diverso, quello non è per forza un benefit .. le aziende che fanno determinati orari e rientrano  in certi parametri ( che non so precisamente) o hanno una mensa o ti devono dare il buono pasto.

è un obbligo non un pensiero carino .

se stai a casa è normale che non te li danno più ... viene meno il motivo per averne diritto. 

Te ce picchi forte su st’argomento. Lo posso dire che mi sta sul cazzo il dipendente pubblico che prende lo stipendio (per intero beninteso, è un diritto ci mancherebbe lederlo) grattandosi bellamente le palle per la maggior parte del tempo? Il fatto che la macchina burocratica sia ferma è un dato di fatto, non sono io a dirlo, sono i numeri, ne ha parlato oggi (giusto per citarne uno) il Tg5. Se a te pare normale giustificare tutto ciò dietro a diritti sindacali (o leggi, chiamiamole come vuoi) sta bene, che vuoi che ti dica... di sicuro se la tipa citata da Nambo lavorava per un’azienda privata può essere che ci prendeva pure la lettera di richiamo per aver risposto ad un cliente così, ma noi no, siamo in Italia quindi è legge che il lavoratore sia tutelato, più che mai quelli pubblici, anche quando non fanno un cazzo. 

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2 ore fa, FURIOUS ha scritto:

Ed ecco il fantasmagorico mondo del sindacalismo! Si vede proprio che la pensiamo diversamente e tra l’altro parlavo di pubblico. 
 

Comunque conosco tante persone che di quello che descrivi tu, manco l’ombra. Tanta gente lavora con pc proprio da casa per aziende private, con connessione propria senza più nemmeno quei benefit (per citarne uno: i buoni pasto, tanto cazzu voli, stai la casa) che prima davano. 

Bravo.

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9 ore fa, wild.duck ha scritto:

beh, però oggettivamente una motivazione del tipo "ho campo solo in una stanza", nel 2020, non se po' tanto sentì.

Cacchio, se hai questo problema usa il campo del cellulare come sorgente wifi per un computer o quello che vuoi. Era comprensibile a marzo, dopo mesi meno. Ti devi organizzare o "ti devono" organizzare, per me. Comunque nel privato non è che va tanto meglio, ho seguito dei corsi online durante il lockdown e anche dopo (di quelli che ti costano 3-400 euro per due giorni) e ho trovato una faciloneria tecnologica agghiacciante. Se non mi fossi premunito con doppi o tripli collegamenti, tra wifi e 4g, e computer ci sarei rimasto fregato e con i soldi dell'azienda buttati.

Stiamo sempre nell'ottica che non è il lavoratore che deve utilizzare le "proprie" risorse per lavorare, se tu mi metti al lavoro a casa, mi DEVI dare TU gli strumenti per farlo,  non sono io che devo pagare di tasca mia gli strumenti di lavoro che per definizione sono di fornitura del datore di lavoro.

 

Ma prima ancora deve accertarsi che il dipendente sia nelle condizioni di poter svolgere l'attività, anche perché in parecchi hanno messo in cassa integrazione i dipendenti e li hanno "cortesemente invitati a lavorare lo stesso", sennò andremo a finire che uil datore di lavoro chiederà pure indietro lo stipendio, in sostanza dovrai pagare per lavorare.

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7 ore fa, FURIOUS ha scritto:

Ed ecco il fantasmagorico mondo del sindacalismo! Si vede proprio che la pensiamo diversamente e tra l’altro parlavo di pubblico. 
 

Comunque conosco tante persone che di quello che descrivi tu, manco l’ombra. Tanta gente lavora con pc proprio da casa per aziende private, con connessione propria senza più nemmeno quei benefit (per citarne uno: i buoni pasto, tanto cazzu voli, stai la casa) che prima davano. 

E fanno male, il loro e quello di tutti gli altri lavoratori, perché così facendo, domani, ti chiederanno di pagare per lavorare.

 

Certo poi c'è chi ha la vocazione del servo e ingoia tutto.

 

Un mio ex datore di lavoro - è storia di pochi mesi fa - pretendeva che per fare delle cose usassi il mio telefono dicendomi : "per me il telefono è uno strumento di lavoro".........gli ho risposto "benissimo, e se me se scoccia me lo ricompri ?".........."no perché vole di che si sfortunato"..........."benissimo, allora primo non lo uso, secondo se è uno strumento di lavoro me lo devi mettere a disposizione tu".....morale della favola ero ampiamente dentro il CCNL e la questione è finita li.

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17 minuti fa, torquemada ha scritto:

Stiamo sempre nell'ottica che non è il lavoratore che deve utilizzare le "proprie" risorse per lavorare, se tu mi metti al lavoro a casa, mi DEVI dare TU gli strumenti per farlo,  non sono io che devo pagare di tasca mia gli strumenti di lavoro che per definizione sono di fornitura del datore di lavoro.

 

Ma prima ancora deve accertarsi che il dipendente sia nelle condizioni di poter svolgere l'attività, anche perché in parecchi hanno messo in cassa integrazione i dipendenti e li hanno "cortesemente invitati a lavorare lo stesso", sennò andremo a finire che uil datore di lavoro chiederà pure indietro lo stipendio, in sostanza dovrai pagare per lavorare.

Mi sta bene tutto, ma bisogna considerare la situazione di emergenza. Se, mettiamo, per lavorare ti serve solo il PC e internet (e magari già ce li hai) perché diavolo ci si dovrebbe impuntare in un momento del genere?

Sotto tutti gli aspetti pratici, e anche di costo, non mi cambia un tubo.

Chiaro che se non hai i mezzi è l'azienda che deve metterti in condizioni. Ma, veramente, non è che tutti lavorano con sap o con solid works.

Comunque, nell'esempio citato, si parlava di una persona che a quanto pare il campo e il computer per lavorare a casa ce li aveva. Non ho capito se si intendeva il campo wifi per usare il PC, ma in quel caso, porca miseria, si usa quello del cellulare come sorgente. Presumendo che abbia un contratto con internet, ma ormai con 5 euro ti fai 70 giga di Internet al mese e pure questo ce l'hanno quasi tutti.

Il mio discorso è che se internet e un computer a casa ce li hai (e la maggioranza della gente ce l'ha) non mi pare il momento di rompere troppo le scatole per usarli per lavorare temporaneamente da casa. Poi se non ce li hai e/o ti devono fornire collegamento e programmi specifici è un altro paio di maniche.

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1 minuto fa, wild.duck ha scritto:

Mi sta bene tutto, ma bisogna considerare la situazione di emergenza. Se, mettiamo, per lavorare ti serve solo il PC e internet (e magari già ce li hai) perché diavolo ci si dovrebbe impuntare in un momento del genere?

Sotto tutti gli aspetti pratici, e anche di costo, non mi cambia un tubo.

Chiaro che se non hai i mezzi è l'azienda che deve metterti in condizioni. Ma, veramente, non è che tutti lavorano con sap o con solid works.

Comunque, nell'esempio citato, si parlava di una persona che a quanto pare il campo e il computer per lavorare a casa ce li aveva. Non ho capito se si intendeva il campo wifi per usare il PC, ma in quel caso, porca miseria, si usa quello del cellulare come sorgente. Presumendo che abbia un contratto con internet, ma ormai con 5 euro ti fai 70 giga di Internet al mese e pure questo ce l'hanno quasi tutti.

Il mio discorso è che se internet e un computer a casa ce li hai (e la maggioranza della gente ce l'ha) non mi pare il momento di rompere troppo le scatole per usarli per lavorare temporaneamente da casa. Poi se non ce li hai e/o ti devono fornire collegamento e programmi specifici è un altro paio di maniche.

Concordo. 

Sta sega della connessione da casa è nel 90% dei casi una cazzata. 

Certo, se mentre lavori hai Netflix acceso e giochi con la ps4... 

In ogni caso vai più piano che in ufficio ma puoi andare.. 

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9 ore fa, lustronculino ha scritto:

se tu azienda ( stato, privata o a capitale misto non cambia ) mi OBBLIGHI a lavorare da casa , TU mi devi fornire tutti gli strumenti necessari se vuoi che io mantenga gli stessi standard produttivi e qualitativi.

Secondo me non hai chiaro che gran parte di quelli oggi in SW, senza quella possibilità, oggi sarebbero semplicemente a casa senza lavoro.

 

io ho la fortuna di lavorare in una azienda ad altissimo coefficiente tecnologico, abbiamo sempre usato tantissimo remote working anche in tempi normali, e abbiamo passato migliaia e migliaia di persone in smart nel giro di ore.

 

Ma anche l'azienda che si è dovuta arrabattare e che lo fatto con fatica, prima di tutto sta mantenendo le sue persone operative e produttive. Da come scrivi sembri non renderti conto che sarebbero a casa ad usare il proprio pc per cercare un nuovo impiego.

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8 ore fa, lustronculino ha scritto:

se stai a casa è normale che non te li danno più ... viene meno il motivo per averne diritto. 

le realtà su cui ho visibilità lo considerano benefit, e come tale è intatto

 

 

 

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1 ora fa, wild.duck ha scritto:

Chiaro che se non hai i mezzi è l'azienda che deve metterti in condizioni. Ma, veramente, non è che tutti lavorano con sap o con solid works.

 

premesso che concordo con la prima parte, l'azienda ti vuole mettere in condizione per prima, visto che è lei per prima che vuole continuare ad erogare servizi ai clienti.

 

Non mi è chiaro il secondo punto: se hai bisogno di sw particolari, come potrebbe non metterteli a disposizione? in azienda non li avevi? in azienda non avevi il pc dove far girare quello che serve o accedere a quello che serve?

 

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1 ora fa, adriatico ha scritto:

Concordo. 

Sta sega della connessione da casa è nel 90% dei casi una cazzata. 

Certo, se mentre lavori hai Netflix acceso e giochi con la ps4... 

In ogni caso vai più piano che in ufficio ma puoi andare..  

Ho la connessione in fibra più veloce che abbia trovato sul mercato e se ne esiste una sopra ditemelo perchè la prendo: durante le fasi più difficili del lockdown con moglie nell'altra stanza che lavorava pure lei a casa full e bimba a casa, ci sono stati dei momenti in cui la mettevamo in difficoltà. Con due di noi in video call qualche colpo si perdeva.

 

Però dico anche: quella dotazione tecnologica della tua casa in questo momento è un fattore produttivo, tanto quanto le tue mani e il tuo cervello e il tuo know how. Per me una persona sana di mente ci investe sopra quello che serve per mantenersi occupato, produttivo, competitivo ... poi bho, sarò strano io.

 

Capisco anche il sindacalismo, ma oltre un certo segno ci si spara nelle balle.

 

 

  • Grazie 1

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1 minuto fa, Dado ha scritto:

premesso che concordo con la prima parte, l'azienda ti vuole mettere in condizione per prima, visto che è lei per prima che vuole continuare ad erogare servizi ai clienti.

 

Non mi è chiaro il secondo punto: se hai bisogno di sw particolari, come potrebbe non metterteli a disposizione? in azienda non li avevi? in azienda non avevi il pc dove far girare quello che serve o accedere a quello che serve?

 

Con "è tutto un altro paio di maniche" intendevo più o meno questo. Cioè, in quei casi è giusto e naturale che ci pensi l'azienda (e vorrei vedere, certi software stanno sui 100000 euro). Se a casa devo solo gestire una mail e magari un word processor (diciamo un lavoro di back office generico) in molti casi non serve (se non altro perché ho già tutto). Non è che mi impunto perché mi forniscano un Windows pro con pacchetto office completo per utilizzo esclusivamente aziendale se non serve o già ho tutto.

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4 minuti fa, Dado ha scritto:

Ho la connessione in fibra più veloce che abbia trovato sul mercato e se ne esiste una sopra ditemelo perchè la prendo: durante le fasi più difficili del lockdown con moglie nell'altra stanza che lavorava pure lei a casa full e bimba a casa, ci sono stati dei momenti in cui la mettevamo in difficoltà. Con due di noi in video call qualche colpo si perdeva.

 

Però dico anche: quella dotazione tecnologica della tua casa in questo momento è un fattore produttivo, tanto quanto le tue mani e il tuo cervello e il tuo know how. Per me una persona sana di mente ci investe sopra quello che serve per mantenersi occupato, produttivo, competitivo ... poi bho, sarò strano io.

 

Capisco anche il sindacalismo, ma oltre un certo segno ci si spara nelle balle.

 

 

Meno male. 

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9 ore fa, FURIOUS ha scritto:

Tanta gente lavora con pc proprio da casa per aziende private, con connessione propria senza più nemmeno quei benefit (per citarne uno: i buoni pasto, tanto cazzu voli, stai la casa) che prima davano. 

La connessione è propria nel 100% dei casi. Ho visto coi miei occhi dei casi dove l'azienda (parlo della mia) ha dovuto fornire delle chiavette wifi ma erano delle soluzioni cerotto per i primissimi giorni, poi ovviamente chi non aveva una connessione a casa si è organizzato. Nel 2020 era gente che era da poco entrata in casa nuova o situazioni sfortunate del genere.

 

Il pc proprio (che anche il quel aso avrà tolto qualche castagna dal fuoco nei primi giorni) in qualche caso non è proprio permesso. La mia azienda ad esempio ha una "bolla di sicurezza" molto forte e non esiste che un dipendente sposti dati al di fuori della bolla. Abbiamo avuto una policy BYOD per qualche periodo (per far felice qualche esaltato, tipo me) ma è stata ritirata poco dopo perchè appunto "ci ammosciava la bolla" del cui turgore siamo tanto fieri.

 

 

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7 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Non è che mi impunto perché mi forniscano un Windows pro con pacchetto office completo per utilizzo esclusivamente aziendale se non serve o già ho tutto.

basta solo un pò di equilibrio. Se per mantenerti occupato serve di usare un qualcosa di tuo, secondo me lo usi e basta, prima di tutto istinto di autoconservazione.

 

Poi normalmente nel giro di qualche ora/giorno arriva quanto serve per essere produttivi, e sopratutto rispettare leggi varie. Se quello è il tuo pc con il quale ti ammazzi di pippe e ti prendi i pornovirus, i figli ci fanno i videogiochi etc. etc la posta della mia azienda ci deve stare lontana mille milioni di chilometri.

 

Per non dare una manciata di euro di laptop rischi dei data breach con impatti milionari, io francamente credo che sopra una certa soglia di fatturato/awareness nessuna azienda si stia prendendo dei rischi del genere. Anche perchè ormai sono 7 mesi che ci siamo dentro, non parliamo di una situazione nata ieri.

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11 minuti fa, Dado ha scritto:

La connessione è propria nel 100% dei casi. Ho visto coi miei occhi dei casi dove l'azienda (parlo della mia) ha dovuto fornire delle chiavette wifi ma erano delle soluzioni cerotto per i primissimi giorni, poi ovviamente chi non aveva una connessione a casa si è organizzato. Nel 2020 era gente che era da poco entrata in casa nuova o situazioni sfortunate del genere.

 

Il pc proprio (che anche il quel aso avrà tolto qualche castagna dal fuoco nei primi giorni) in qualche caso non è proprio permesso. La mia azienda ad esempio ha una "bolla di sicurezza" molto forte e non esiste che un dipendente sposti dati al di fuori della bolla. Abbiamo avuto una policy BYOD per qualche periodo (per far felice qualche esaltato, tipo me) ma è stata ritirata poco dopo perchè appunto "ci ammosciava la bolla" del cui turgore siamo tanto fieri.

 

 

Stessa cosa la mia compagna, ha il pc aziendale, ma ce l’ha da sempre, non certo post covid, ma la connessione è nostra, abbiamo dovuto potenziarla post lockdown perché non arrivavamo più con quella a consumo, ma abbiamo fatto tutto a spese nostre. Conosco comunque tanta gente che non lavora per iper aziende tecnologiche, o multinazionali che, gioco forza, ha dovuto operare con mezzi propri senza lamentarsi. 
 

E qui per rispondere anche ad altri: le aziende non sono tutte multinazionali, appunto. Non tutte usano SAP o sistemi ERP particolarmente avanzati, ci sono anche quelle piccole, le cd. PMI che faticano (soprattutto in questo maledetto periodo) ad arrivare a fine mese e di certo non meritano dipendenti che invece di arrangiarsi e non dare tutto per scontato (pagame lu computer, pagame internet, mettime lu modem bono, pagame la differenza in bolletta elettrica... ecc.) meriterebbero un po’ di buonsenso nei confronti di quegli imprenditori che comunque uno stipendio te lo danno. 
 

Invece qua, invece de lamentasse lu culo, se lamenta l’ortica. 

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Che poi ce ripenso... il dipendente pubblico che meraviglia: prima non va a lavoro perché c'è il Covid, l'azienda pubblica non mi tutela, non pulisce la mia scrivania, non sanifica, dobbiamo lavorare in smart working. Poi sta a casa in smart working e non lavora perché la connessione non funziona, il computer non funziona, l'azienda non mi passa il computer, lu fijo dorme (chissa come cazzo faceva fino a qualche mese prima che a lavoro doveva presentarsi davvero, se portava in ufficio il figlio), lu telefono aziendale non me l'hanno dato... Poi l'azienda pubblica, che nel frattempo, magari con fatica ha sanificato, lo richiama in ufficio e lui non va perché c'è il Covid e non si sente tutelato...

 

Sono fantastici. Pagati con i nostri soldi (ed io lo so bene), fancazzisti quasi totali prima, nullafacenti stipendiati oggi. Mi spiace generalizzare perché ce ne sono anche alcuni che si impegnano o ci provano a fare il loro lavoro e magari pure con onestà, ma quello che vedo ed ho visto in questi mesi è lo specchio riflesso di un popolo di lavoratori che si nasconde dietro le tutele sindacali per avere la scusa di grattarsi le palle.

Modificato da FURIOUS
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