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Borgobellooooo!!!

EUTANASIA.

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borgobello che attacca capitanucci sull'eutanasia è un po' come il comune di amatrice che attacca cracco per la ricetta dell'amatriciana

 

io di fronte a certi giganti non so per chi parteggiare

 

l'aglio in camicia de li soliti o una bella cartata de mortadella su lu tavolino a casaprota?

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borgobello che attacca capitanucci sull'eutanasia è un po' come il comune di amatrice che attacca cracco per la ricetta dell'amatriciana

 

io di fronte a certi giganti non so per chi parteggiare

 

l'aglio in camicia de li soliti o una bella cartata de mortadella su lu tavolino a casaprota?

Anche tu sei un po' disattento però è. :D È lui che ha attaccato me e non viceversa. ;):D

Modificato da Borgobellooooo!!!

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Anche tu sei un po' disattento però è. :D È lui che ha attaccato me e non viceversa. ;):D

 

un attacco assurdo, prepotente, violente, cattivo...

 

veramente che brutti cattivoni che girano da ste parti...

 

offendono e attaccano...

 

e lo fanno crudelmente...

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un attacco assurdo, prepotente, violente, cattivo...

 

veramente che brutti cattivoni che girano da ste parti...

 

offendono e attaccano...

 

e lo fanno crudelmente...

Se fossero tutti come te camperei de prepotenza. AHAHAHAHABBHUABBHUABBHUAUAUAUAUAAAAAA.

PS.: Pijate un Maloox.

Modificato da Borgobellooooo!!!

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Anche tu sei un po' disattento però è. :D È lui che ha attaccato me e non viceversa. ;):D

se ti ha attaccato per primo, stai attento: ricordati che chi mena per primo mena du’ vorte

tu però sei un cattolicone: ricordati allora che a chi ti percuote sulla guancia, devi porgere anche l'altra

 

dio vi ha dato il libero arbitrio, fatene buon uso

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se ti ha attaccato per primo, stai attento: ricordati che chi mena per primo mena du’ vorte

tu però sei un cattolicone: ricordati allora che a chi ti percuote sulla guancia, devi porgere anche l'altra

 

dio vi ha dato il libero arbitrio, fatene buon uso

Alleluja alleluja

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se ti ha attaccato per primo, stai attento: ricordati che chi mena per primo mena du’ vorte

tu però sei un cattolicone: ricordati allora che a chi ti percuote sulla guancia, devi porgere anche l'altra

 

dio vi ha dato il libero arbitrio, fatene buon uso

Ma infatti sono 14 anni che pijo li insulti e come vedi sono sempre qua a prenderne altri. :D Po' qualche volta rispondo per le rime, ma vado subito a pentirmi. Sono tornato proprio adesso dal Santuario di Colvalenza. :D Modificato da Borgobellooooo!!!

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quello era per espiare le pippe del finesettimana, non ce prova Borgobè! :lol:

No, per quelle dovrò fa' unu pellegrinaggio a parte ed anna' a Lurdesse, figurate.... 38 anni de pugniiiiete, fa un po' lu contu!!!!

 

:rotfl2::rotfl2::rotfl2::rotfl2::rotfl2:

Modificato da Borgobellooooo!!!

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Sempre più schifato dal mio Paese.

 

Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo”. Lo scrive su Twitter il radicale Marco Cappato. In mattinata l’ultimo audio del dj, , cieco e tetraplegico dal 2014 dopo un grave incidente stradale, pubblicato su facebook: “Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato, purtroppo, con le mie forze e non con l’aiuto del mio Stato”. Fabo, al secolo Fabiano Antoniani, era da ieri in Svizzera dove aveva affrontato le procedure per accedere al suicidio assistito. Il dj ha dedicato parte del messaggio proprio a Cappato, promotore della campagna Eutanasia legale, che lo ha accompagnato in Svizzera: “Volevo ringraziare una persona che ha potuto sollevarmi da questo inferno di dolore – ha detto Dj Fabo – Questa persona si chiama Marco Cappato e lo ringrazierò fino alla morte. Grazie Marco, grazie mille”.

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Provo invidia per i cittadini che vivono in quei paesi civili dove si praticano l'eutanasia e il suicidio assistito.

Garantire una uscita dignitosa a chi decide di uscire è l'ABC della civiltà.

 

Trovo vergognoso che qualcuno si arroghi il diritto di obbligarti a morire lentamente tra atroci sofferenze o semplicemente a vivere una vita non degna di essere vissuta.

NESSUNO si deve permettere di decidere per la vita degli altri, cazzo.

Modificato da callea

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Provo invidia per i cittadini che vivono in quei paesi civili dove si praticano l'eutanasia e il suicidò assistito.

Garantire una uscita dignitosa a chi decide di uscire è l'ABC della civiltà.

 

Trovo vergognoso che qualcuno si arroghi il diritto di obbligarti a morire lentamente tra atroci sofferenze o semplicemente a vivere una vita non degna di essere vissuta.

NESSUNO si deve permettere di decidere per la vita degli altri, cazzo.

Sono d'accordo.

 

Quindi aiutare a morire chi lo desidera fa parte della professione medica?

 

Differenza con l'interruzione di gravidanza?

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Sono d'accordo.

 

Quindi aiutare a morire chi lo desidera fa parte della professione medica?

 

Differenza con l'interruzione di gravidanza?

 

Nessun medico potrà mai essere obbligato a praticare l'eutanasia o il suicidio assistito esattamente come per l'aborto.

Mi sembra ovvio e giusto.

Modificato da callea

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Ovviamente sui media si fa il solito pout pourri "accanimento terapeutico-eutanasia-suicidio assistito", cose parecchio diverse fra loro. D'altro canto, quando a discutere di queste cose vengono sempre chiamati (non si sa a quale titolo) Adinolfi, Gasparri e Giovanardi, il risultato non può essere diverso da un mucchio di merda. Qui si sta addirittura discutendo se sia possibile, per un uomo perfettamente in grado di intendere e volere, scegliere di morire senza sofferenze ulteriori o se debba essere condannato a vivere nel dolore. Leggete cosa riesce a dire Adinolfi:

“La super campagna per l’eutanasia viene portata avanti utilizzando la storia tragica di questa persona che è stata accompagnata in Svizzera. Questa storia viene strumentalizzata in maniera clamorosa. Deejay Fabo viene portato in Svizzera, dai radicali, in un luogo in cui per sopprimere un disabile si pagano 18.000 euro con un principio attivo che costa 13 euro. I radicali hanno accompagnato un cliente, non un rifugiato politico come leggo sul Fatto Quotidiano, hanno accompagnato un cliente all’associazione Exit. Io trovo questo agghiacciante, ricordo a tutti che ciò potrebbe accadere solo in Svizzera, perché negli altri Paesi del Mondo questa soppressione di disabili a listino prezzi è totalmente inaccettabile”

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Nessun medico potrà mai essere obbligato a praticare l'eutanasia o il suicidio assistito esattamente come per l'aborto.

Mi sembra ovvio e giusto.

Quindi se facciamo come per l'aborto avremo il 70% se non più di obiettori e il diritto andrà a farsi fottere.

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Ovviamente sui media si fa il solito pout pourri "accanimento terapeutico-eutanasia-suicidio assistito", cose parecchio diverse fra loro. D'altro canto, quando a discutere di queste cose vengono sempre chiamati (non si sa a quale titolo) Adinolfi, Gasparri e Giovanardi, il risultato non può essere diverso da un mucchio di merda. Qui si sta addirittura discutendo se sia possibile, per un uomo perfettamente in grado di intendere e volere, scegliere di morire senza sofferenze ulteriori o se debba essere condannato a vivere nel dolore. Leggete cosa riesce a dire Adinolfi:

“La super campagna per l’eutanasia viene portata avanti utilizzando la storia tragica di questa persona che è stata accompagnata in Svizzera. Questa storia viene strumentalizzata in maniera clamorosa. Deejay Fabo viene portato in Svizzera, dai radicali, in un luogo in cui per sopprimere un disabile si pagano 18.000 euro con un principio attivo che costa 13 euro. I radicali hanno accompagnato un cliente, non un rifugiato politico come leggo sul Fatto Quotidiano, hanno accompagnato un cliente all’associazione Exit. Io trovo questo agghiacciante, ricordo a tutti che ciò potrebbe accadere solo in Svizzera, perché negli altri Paesi del Mondo questa soppressione di disabili a listino prezzi è totalmente inaccettabile”

 

"Soppressione di disabile"

Adinolfi sta fuori di testa e questa battuta è pure discriminatoria perché quel disabile era perfettamente in grado di intendere e di volere e la sua scelta ha la stessa dignità di una persona abile per cui non avrebbe usato quella espressione che si usa solo per gli animali.

L'unica differenza tra eutanasia di un disabile e suicidio assistito di un "abile" è che il primo non può semplicemente alzare il braccio per bere il bicchiere.

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Quindi se facciamo come per l'aborto avremo il 70% se non più di obiettori e il diritto andrà a farsi fottere.

 

Quello non è un problema dei medici ma un problema tecnico delle strutture.

Mi sembra ovvio che nessuno può obbligare un medico a praticare eutanasia, così ovvio che trovo assurdo pure discuterne.

 

Credo peraltro che sia prematuro e fuori luogo parlare ora di presunti problemi tecnici di un diritto che nemmeno esiste.

Il 30% dei medici peraltro sarebbe ampiamente sufficiente.

 

L'eutanasia e il suicidio assistito infatti sono operazioni tecnicamente semplicissime che non necessitano di nessuna specializzazione.

Modificato da callea

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Quindi se facciamo come per l'aborto avremo il 70% se non più di obiettori e il diritto andrà a farsi fottere.

Obiettivamente sarebbe difficile costringere un medico a praticare l'eutanasia. Magari, il giorno in cui anche qui venisse approvata una legge sul fine-vita, sarebbe il caso di pensarci prima... Ovviamente stiamo parlando del nulla.

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Quello non è un problema dei medici ma un problema tecnico delle strutture.

Credo peraltro che sia prematuro e fuori luogo parlarne ora che il diritto nemmeno esiste.

Non è un problema tecnico, è un problema di leggi e di tutela di un diritto.

 

È bene parlarne ora perché se si parte dall"idea che la tutela della salute psico-fisica di una persona non consiste solo in una cura farmacologica o un'operazione chirurgica ma anche nel non essere costretti a subire l'accanimento terapeutico etc., (o a dover mettere al mondo un figlio nonostante i rischi per la salute della madre), allora i diritti possono essere tutelati.

 

Se uno pensa invece che la professsione medica consista solo nel dispensare farmaci o maneggiare bisturi può operare tranquillamente nel privato.

Modificato da passaparola

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Non è un problema tecnico, è un problema di leggi e di tutela di un diritto.

 

È bene parlarne ora perché se si parte dall"idea che la salute psico-fisica di una persona non consiste solo in una cura medica o un'operazione chirurgica ma anche nel non essere costretti a subire l'accanimento terapeutico etc., o a dover mettere al mondo un figlio nonostante i rischi per la salute della madre.

 

Se un medico pensa invece che contino solo farmaci e bisturi può operare tranquillamente nel privato.

 

Stai facendo un po' di confusione, l'accanimento terapeutico non è un obbligo nemmeno ora, un malato può anche non curarsi, così come un medico non può rifiutarsi di interrompere una gravidanza se questa mette a rischio la vita della madre.

Stai andando fuori strada e non capisco che cosa vuoi dire.

 

Ti ho già detto inoltre che se passasse la legge non ci sarebbero problemi perché i medici non mancherebbero essendo un'operazione molto semplice che non richiede specializzazioni.

 

Ma perché discuterne ora??

Modificato da callea

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Stai facendo un po' di confusione, l'accanimento terapeutico non è un obbligo nemmeno ora, un malato può anche non curarsi, così come un medico non può rifiutarsi di interrompere una gravidanza se questa mette a rischio la vita della madre.

Stai andando fuori strada e non capisco che cosa vuoi dire.

 

Ti ho già detto inoltre che se passasse la legge non ci sarebbero problemi perché i medici non mancherebbero essendo un'operazione molto semplice che non richiede specializzazioni.

 

Ma perché discuterne ora??

Perché vorrei evitare di ripetere l'esperienza della 194, depotenziata e in gran parte inattuata per il principio che è alla base dell' obiezione di coscienza.

 

E cioè il principio secondo il quale l'eutanasia (come l'interruzione di gravidanza) non apparterrebbero alla pratica medica e sarebbero al massimo "l'eccezione che conferma la regola".

 

E invece l'eccezione secondo me dovrebbe essere l"obiezione di coscienza, da regolare e consentire in modi tali da non pregiudicare un diritto sancito dalla legge (oggi l'aborto, domani speriamo il fine vita).

Modificato da passaparola

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Perché vorrei evitare di ripetere l'esperienza della 194, depotenziata e in gran parte inattuata per il principio che è alla base dell' obiezione di coscienza.

 

E cioè il principio secondo il quale l'eutanasia (come l'interruzione di gravidanza) non apparterrebbero alla pratica medica e sarebbero al massimo "l'eccezione che conferma la regola".

 

E invece l'eccezione secondo me dovrebbe essere l"obiezione di coscienza, da regolare e consentire in modi tali da non pregiudicare un diritto sancito dalla legge (oggi l'aborto, domani speriamo il fine vita).

 

Il diritto per una pratica non medica non può essere trasformato in dovere per il medico.

Il dovere è a carico dello Stato che deve garantire tutti i diritti e senza fare discriminazioni.

 

Ma ripeto riguardo l'eutanasia è una discussione del tutto prematura e fuori luogo.

Per quello che mi riguarda ho detto tutto e non ci torno.

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Il diritto per una pratica non medica non può essere trasformato in dovere per il medico.

Il dovere è a carico dello Stato che deve garantire tutti i diritti e senza fare discriminazioni.

 

Ma ripeto riguardo l'eutanasia è una discussione del tutto prematura e fuori luogo.

Per quello che mi riguarda ho detto tutto e non ci torno.

L'interruzione volontaria di gravidanza È UNA PRATICA MEDICA.

 

Così dovrà essere, se ci sarà, l'interruzione volontaria della propria vita (sempre per ragioni e con modalità da circoscrivere e regolamentare).

 

Obiettare a una PRATICA MEDICA che va contro la tua coscienza è un diritto ma te ne assumi la responsabilità rinunciando ad operare nel servizio pubblico oppure accettando che la tua scelta non pregiudichi l'attuazione delle leggi (quindi mobilità, servizi sostitutivi, etc.).

 

Ma forse la tua concezione della salute è rimasta all' 800 se non a prima ancora. Vai a vedere cosa dice l' OMS.

Modificato da passaparola

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L'interruzione volontaria di gravidanza È UNA PRATICA MEDICA.

 

 

 

Ma neanche per il cazzo.

È esattamente l'opposto della missione medica.

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Ma neanche per il cazzo.

È esattamente l'opposto della missione medica.

Quindi tutelare la salute fisica o psichica e in alcuni casi la vita stessa di una donna non fa parte della "missione" (professione) medica?

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