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altoforno

RUGBY DI ALTO LIVELLO - TOPIC UNICO

Messaggi raccomandati

Intanto come da pronostici il Canada ha battuto Hong Kong abbastanza facilmente 27-10 e si è qualificato per il Mondiale in cui sarà nel nostro girone:

Nuova Zelanda, Sudafrica, Italia, Namibia, Canada. 

Per superare il turno dovremmo fare un miracolo battendo il Sudafrica....ma questo già si sapeva.

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Che acciaccata anche oggi. Ma lasciatemi dire, gli all blacks sono una squadra incredibile, perfetta. Oggi ha fatto una esibizione, non una partita, come le grandi squadre di calcio usavano fare negli.anni '10. 

Non li avevo mai visti dal vivo, e dovevo andare. 

Modificato da chetestraceki
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16 ore fa, cesenticerqua ha scritto:

Rinunciare al 6 Nazioni finché siamo in tempo

Questo è disfattismo becero e filo pallonaro..........po annà bene l'Italia ?

 

😄

Modificato da torquemada

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Più che altro non ha senso sfidare quasi tutti gli anni gli AB e prendere lezioni sempre più sonore.

Io credo che noi possiamo giocare (quasi) con tutti gli altri, ma rispetto agli AB siamo proprio lontani. Non ha senso riempire l'Olimpico per una partita di gente che viene a vedere la Haka. Questa gente non verrà più a vedere la Nazionale di rugby dopo questa figura di merda. E io tornerei al Flaminio, meglio riempire quello di vero calore che vedere questa scadente spettacolarizzazione del nulla (riferito all'Italia ovviamente). E per favore basta AB, non siamo in grado di competere con loro

 Non ci fa bene tutto questo.

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3 ore fa, chetestraceki ha scritto:

Vabbe’...l’ultimo incontro di esibizione e’ stato nel 2012 altofo’

Con gli AB due anni fa a Roma, prima partita di O'Shea. E altra sonora bastonata. Grazie, va bene così. Adesso basta.

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@altoforno ieri ho ammirato, tra i tanti, Beauden Barrett, il loro N.10....giocatore incredibile....anche se man of the match è stato nominato suo fratello, altro campione, Jordie Barrett (c'è anche il terzo, Scott, seconda linea).

Io non sono propriamente un tecnico, ma ieri ho capito davvero come, in una squadra fortissima, il mediano di apertura veramente forte  vale molto molto di più di quello che pensavo e, in certi casi, fino forse ad un 30-35% del valore della squadra.....

Il mio giocatore preferito di sempre, a parte Lomu, era l'apertura wallabies di qualche anno fa, un certo Larckham (che in realtà fu "adattato" poi a tale ruolo)

 

Mi sono divertito a vedere qualche sito dove si stilano classifiche dei giocatori più forti di sempre dell'era professionistica...ne posto uno qui

https://www.theguardian.com/sport/ng-interactive/2015/sep/14/rugby-world-cup-50-greatest-players-interactive

 

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Io purtroppo quando gioca l'Italia (o squadre italiane contro straniere) anche se è rugby non riesco a essere obiettivo. Il fair play secondo me è non insultare l'avversario, non fischiare quando calciano, rispettare l'arbitro (ma criticarlo si deve se sbaglia, anche se non sempre è facile capirlo). Ma poi io voglio vincere. Se prendo una ripassata come ieri non riesco ad apprezzare come giocano gli altri. Sto guasto per la figura di merda.

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https://www.onrugby.it/2019/01/16/sei-nazioni-2019-italia-dean-budd-e-giulio-bisegni-non-ci-saranno-al-loro-posto-arrivano-fuser-e-zanon/

 

i convocati per il Sei Nazioni.

c'è una cosa che non capisco: nel rugby ogni tanto i giocatori "spariscono"....fanno un anno o due da fenomeni, o almeno da grandi promesse, e poi si volatilizzano per non sentirne parlare mai più.

l'ultimo caso è il mediano di mischia Edoardo "Ugo" Gori....non è stato nemmeno convocato e non risulta neppure infortunato.

fra l'altro lui è uno che gioca da diversi anni in nazionale e non è certo vecchio.

boh?

al contrario l'altro mediano di mischia Tito Tebaldi è tornato da qualche mese (c'era anche a Novembre) dopo anni di sparizione dal giro della nazionale, così come il centro Tommaso Benvenuti, sbocciato a 19 anni fortissimo con mete a ripetizione e poi letteralmente scomparso.

Anche lui da un po' è tornato, meglio così...

 

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3 ore fa, altoforno ha scritto:

https://www.onrugby.it/2019/01/16/sei-nazioni-2019-italia-dean-budd-e-giulio-bisegni-non-ci-saranno-al-loro-posto-arrivano-fuser-e-zanon/

 

i convocati per il Sei Nazioni.

c'è una cosa che non capisco: nel rugby ogni tanto i giocatori "spariscono"....fanno un anno o due da fenomeni, o almeno da grandi promesse, e poi si volatilizzano per non sentirne parlare mai più.

l'ultimo caso è il mediano di mischia Edoardo "Ugo" Gori....non è stato nemmeno convocato e non risulta neppure infortunato.

fra l'altro lui è uno che gioca da diversi anni in nazionale e non è certo vecchio.

boh?

al contrario l'altro mediano di mischia Tito Tebaldi è tornato da qualche mese (c'era anche a Novembre) dopo anni di sparizione dal giro della nazionale, così come il centro Tommaso Benvenuti, sbocciato a 19 anni fortissimo con mete a ripetizione e poi letteralmente scomparso.

Anche lui da un po' è tornato, meglio così...

 

Si anche io sta cosa non la capisco bene, chissa’ se nelle altre nazionali funziona cosi....a me Gori non dispiaceva affatto, ma non essendo tecnico, magari non colgo delle cose, ecco...

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Il ‎24‎/‎11‎/‎2018 Alle 17:04, cesenticerqua ha scritto:

Rinunciare al 6 Nazioni finché siamo in tempo

Rinunciamo alla Ternana ed alle brutte figure che ci fa collezionare.........ci stai ??

Modificato da torquemada

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11 ore fa, torquemada ha scritto:

Rinunciamo alla Ternana ed alle brutte figure che ci fa collezionare.........ci stai ??

Per quanto la situazione delle Fere sia tragica non mi sembra un paragone calzante.

il paragone giusto sarebbe se la Ternana in qualche modo si fosse fatta ammettere in serie A con il diritto di non retrocedere , perdendo regolarmente tutte le partite e falsando in qualche modo il campionato.

Ho letto che pure ieri, unica partita in cui avevamo possibilità di vittoria, siamo stati surclassasti dalla Scozia al di là di quanto dica il risultato finale.

Io la penso cosi, ma guardando l’olimpico com’era e com’è ora a livello di presenze, credo che siano in parecchi a pensarla come me

(e te lo dice uno che i primi 6 nazioni si è fatto pure trasferte in Galles e Scozia)

Non è per noi, bisogna solo avere il coraggio di prenderne atto

Modificato da cesenticerqua

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Io quando leggo ste cazzate di lasciare il sei nazioni veramente me stupisco.

 

la mentalità italiana è che o se forte o non devi giocare. Ci stanno nazionali che in qualunque sport fanno ridere eppure l’orgoglio della maglia, delle competizioni.

 

siamo troppo calciofili e per (s)fortuna nel calcio abbiamo bei palmares e tradizioni, per questo non riusciamo a concepire sport in cui non sia competitivi.

 

nel rugby ci sono step molto più netti che nel calcio tra squadre di vario livello, c’è poco da fare.

 

ma soprattutto lo spirito base del rugby, che capisce VERAMENTE solo chi lo ha praticato, è giocare sempre, al massimo, a testa alta e con orgoglio, quale sia il tuo avversario, quale sia la disparità di livello.

 

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Da un lato hai il problema oggettivo che con le prime cinque d'Europa perdi sempre, ma con tutte la altre vinceresti sempre o quasi sempre in partite relativamente significative.

D'altra parte se per altri, che ne so, sei anni, o dieci anni, continui a perdere sempre, si continua così? Prima o poi il momento di farsi due conti probabilmente arriverà. Cioè, lo spirito del rugby mi sta bene, ma sono pure 25 anni che questo è uno sport professionistico. Se per altri n anni non riusciamo a vincere una partita si può pure giocare più spesso con Spagna e Georgia con qualche formula, a quel punto non mi scandalizzo. Cioè, puoi giocare a testa alta con chiunque pure senza doverti beccare cinque ripassate ogni anno.

Anche perché prima o poi se continui così arrivi a numeri per cui il problema si imporrà da solo (che sia dopo 40 sconfitte di fila, o una vittoria in dieci anni, o quello che è).

Cioè, voglio dire che testa alta contro qualsiasi avversario va bene, ma se perdi 100 partite di fila con gli stessi avversari magari devi giocarci contro meno spesso, o metterti di buzzo buono, come movimento, per sviluppare rugbisti italiani meglio allenati e piu numerosi.

 

 

 

 

  • Voto Positivo 1

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5 ore fa, wild.duck ha scritto:

Da un lato hai il problema oggettivo che con le prime cinque d'Europa perdi sempre, ma con tutte la altre vinceresti sempre o quasi sempre in partite relativamente significative.

D'altra parte se per altri, che ne so, sei anni, o dieci anni, continui a perdere sempre, si continua così? Prima o poi il momento di farsi due conti probabilmente arriverà. Cioè, lo spirito del rugby mi sta bene, ma sono pure 25 anni che questo è uno sport professionistico. Se per altri n anni non riusciamo a vincere una partita si può pure giocare più spesso con Spagna e Georgia con qualche formula, a quel punto non mi scandalizzo. Cioè, puoi giocare a testa alta con chiunque pure senza doverti beccare cinque ripassate ogni anno.

Anche perché prima o poi se continui così arrivi a numeri per cui il problema si imporrà da solo (che sia dopo 40 sconfitte di fila, o una vittoria in dieci anni, o quello che è).

Cioè, voglio dire che testa alta contro qualsiasi avversario va bene, ma se perdi 100 partite di fila con gli stessi avversari magari devi giocarci contro meno spesso, o metterti di buzzo buono, come movimento, per sviluppare rugbisti italiani meglio allenati e piu numerosi.

 

 

 

 

Concordo. Se diventi un allenamento per le altre 5 qualche domanda te la devi porre.

E poi io non la metterei sempre sulla nostra mentalità...anche i britannici si stanno chiedendo da tempo se è il caso o no di escluderci. Se non lo hanno fatto è perché preferiscono un numero pari e una trasferta a Roma è sicuramente meglio di una a Tbilisi. Dio non voglia che cresca molto il movimento spagnolo che ci farebbero fuori subito.

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3 minuti fa, adriatico ha scritto:

Concordo. Se diventi un allenamento per le altre 5 qualche domanda te la devi porre.

E poi io non la metterei sempre sulla nostra mentalità...anche i britannici si stanno chiedendo da tempo se è il caso o no di escluderci. Se non lo hanno fatto è perché preferiscono un numero pari e una trasferta a Roma è sicuramente meglio di una a Tbilisi. Dio non voglia che cresca molto il movimento spagnolo che ci farebbero fuori subito.

Anche perché, in tutto questo, mi pare di capire che per ora non è che stiamo tanto risolvendo molti nostri problemi atavici (fra cui diffusione dello sport ridotta a certe zone - che oltretutto non corrispondono alle grandi città - e livello di gioco e di allenamento medio relativamente basso, sin dalle giovanili).

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Guardate che la nazionale gioca altre partite durante l'anno.

 

E' come se la nazionale di calcio dell'australia la giudichiamo solo dai mondiali.

 

La differenza, capisco, è che a volte l'australia potrebbe non qualificarsi e che i mondiali si giocano ogni 8 anni.

 

Sono competizioni diverse, il sei nazioni è poco "assimilabile" dai calciofili perchè è una formula completamente diversa da qualsiasi torneo di calcio al mondo (professionistico parlo è).

 

Un torneo con sempre le stesse squadre, tutti gli anni nel mezzo dei campionati.

 

Ci sta anche questa come differenza.

 

Se le nazioni scelte sono 6 e l'italia è la sesta cè poco da dire e fare.

 

L'italia l'anno scorso ha giocato anche con Giappone (due volte 1 Vinta e 1 Persa), con l'irlanda (persa), con la Georgia (Vinta) con Australia (persa) con Nuova Zelanda (Persa) 

 

E' chiaro che le più forti non le batti quasi certamente,però squadre al tuo livello si puoi farlo (poi qualche "risultato" sorprendente arriva comunque ogni tanto).

 

Bisogna uscire dalla logica a cui siamo abituati che se non puoi vincere meglio rinunciare, proprio non si sposa bene nel rugby

 

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1 ora fa, Signore dei draghi ha scritto:

Guardate che la nazionale gioca altre partite durante l'anno.

 

E' come se la nazionale di calcio dell'australia la giudichiamo solo dai mondiali.

 

La differenza, capisco, è che a volte l'australia potrebbe non qualificarsi e che i mondiali si giocano ogni 8 anni.

 

Sono competizioni diverse, il sei nazioni è poco "assimilabile" dai calciofili perchè è una formula completamente diversa da qualsiasi torneo di calcio al mondo (professionistico parlo è).

 

Un torneo con sempre le stesse squadre, tutti gli anni nel mezzo dei campionati.

 

Ci sta anche questa come differenza.

 

Se le nazioni scelte sono 6 e l'italia è la sesta cè poco da dire e fare.

 

L'italia l'anno scorso ha giocato anche con Giappone (due volte 1 Vinta e 1 Persa), con l'irlanda (persa), con la Georgia (Vinta) con Australia (persa) con Nuova Zelanda (Persa) 

 

E' chiaro che le più forti non le batti quasi certamente,però squadre al tuo livello si puoi farlo (poi qualche "risultato" sorprendente arriva comunque ogni tanto).

 

Bisogna uscire dalla logica a cui siamo abituati che se non puoi vincere meglio rinunciare, proprio non si sposa bene nel rugby

 

Non si sposerà bene ma che senso ha guardare una partita in cui dopo sessanta minuti stai perdendo 33-3?

ma ricordo DECINE di risultati in cui la partita era finita dopo il primo tempo...anzi contro la Scozia abbiamo resistito fino quasi a metà del secondo, ma non attaccando MAI...

Che senso ha prendere regolarmente tra i 65 e i 75 punti dalla Nuova Zelanda e pure voler continuare a sfidarla ogni 2 anni?

Che senso ha partecipare a un Torneo in cui non vinci una partita dal 2015?

Cioè può succedere una volta che magari ci sia la partita storta, due volte....ma quattro anni di seguito di sconfitte (spesso pesanti e a volte MOLTO pesanti) dovrebbero far riflettere.

Del resto tu stesso ti contraddici: le partite vinte sono state ESCLUSIVAMENTE contro squadre tier2 o simili: Giappone e Georgia.

Entrambe con fatica, e dopo aver perso la prima contro i giapponesi che fino a 4 anni fa neanche consideravamo essere avversari alla nostra altezza...

Fra l'altro contro la Georgia a Firenze (c'ero) siamo stati SURCLASSATI dal tifo georgiano, sia come presenze che come calore.

Se andiamo a giocare a Tblisi ci lasciamo le penne, o rischiamo di brutto. 

Poi in questi anni abbiamo battuto le Isole Fiji (discreto risultato ma sempre in casa, sempre contro una tier 2,e poi valli a battere a casa loro se ci riesci...) e il Sudafrica (oggettivamente gran risultato ma vendicato brutalmente dai sudafricani l'anno dopo. Abbiamo inoltre sfruttato un momento di grande confusione tecnica e tattica dei sudafricani: i giornali locali lo giudicarono il punto più basso della storia rugbystica del loro Paese, giusto per capire come ci considerano...A RAGIONE).

Capisco che chi ha giocato, come dilettante presumo, possa avere una mentalità diversa ma quanti sono coloro che hanno effettivamente giocato a rugby?

Allora le partite dovrebbero vederle solo coloro che hanno giocato?

Non credo che si cresca molto come movimento, ragionando così.

Inoltre il problema è un po' più complesso di come lo presenti tu: la Francia storicamente è favorevole alla nostra esclusione dal Torneo, anni fa li abbiamo battuti un paio di volte e quindi avevano allentato la presa ma ora tornano alla carica; i britannici si stanno facendo venire dei dubbi e i nostri risultati penosi di certo non ci aiutano.

Ma se vai a guardare le Coppe Europee, vedi che il nostro processo di esclusione è già GIUSTAMENTE cominciato: fino a 3-4 anni fa avevamo DUE squadre fisse in Heineken Cup (la Champions del rugby di allora), poi siamo scesi a una e ora con la nuova formula FORSE ne abbiamo una ma non è sicura.

Al contrario in Challenge Cup (la Europa League del rugby) le nostre squadre (FRANCHIGIE del Pro14) escluse dalla Champions Cup ottengono buoni risultati, spesso vincono MA ANCORA NON SONO RIUSCITE A SUPERARE UN TURNO, anche se siamo lì... Sempre meglio di quando giocavano le squadre provenienti dal campionato italiano che prendevano bastonate OGNI TURNO. Ricordo come mitica una vittoria de I Cavalieri Prato su Connacht nel 2012 o 2013...ma Connacht fra l'altro non era quella di adesso, era una franchigia di sviluppo per i giovani rugbisti irlandesi, peraltro ampiamente vendicatisi al ritorno in Irlanda...

 

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1 ora fa, altoforno ha scritto:

Non si sposerà bene ma che senso ha guardare una partita in cui dopo sessanta minuti stai perdendo 33-3?

ma ricordo DECINE di risultati in cui la partita era finita dopo il primo tempo...anzi contro la Scozia abbiamo resistito fino quasi a metà del secondo, ma non attaccando MAI...

Che senso ha prendere regolarmente tra i 65 e i 75 punti dalla Nuova Zelanda e pure voler continuare a sfidarla ogni 2 anni?

Che senso ha partecipare a un Torneo in cui non vinci una partita dal 2015?

Cioè può succedere una volta che magari ci sia la partita storta, due volte....ma quattro anni di seguito di sconfitte (spesso pesanti e a volte MOLTO pesanti) dovrebbero far riflettere.

Del resto tu stesso ti contraddici: le partite vinte sono state ESCLUSIVAMENTE contro squadre tier2 o simili: Giappone e Georgia.

Entrambe con fatica, e dopo aver perso la prima contro i giapponesi che fino a 4 anni fa neanche consideravamo essere avversari alla nostra altezza...

Fra l'altro contro la Georgia a Firenze (c'ero) siamo stati SURCLASSATI dal tifo georgiano, sia come presenze che come calore.

Se andiamo a giocare a Tblisi ci lasciamo le penne, o rischiamo di brutto. 

Poi in questi anni abbiamo battuto le Isole Fiji (discreto risultato ma sempre in casa, sempre contro una tier 2,e poi valli a battere a casa loro se ci riesci...) e il Sudafrica (oggettivamente gran risultato ma vendicato brutalmente dai sudafricani l'anno dopo. Abbiamo inoltre sfruttato un momento di grande confusione tecnica e tattica dei sudafricani: i giornali locali lo giudicarono il punto più basso della storia rugbystica del loro Paese, giusto per capire come ci considerano...A RAGIONE).

Capisco che chi ha giocato, come dilettante presumo, possa avere una mentalità diversa ma quanti sono coloro che hanno effettivamente giocato a rugby?

Allora le partite dovrebbero vederle solo coloro che hanno giocato?

Non credo che si cresca molto come movimento, ragionando così.

Inoltre il problema è un po' più complesso di come lo presenti tu: la Francia storicamente è favorevole alla nostra esclusione dal Torneo, anni fa li abbiamo battuti un paio di volte e quindi avevano allentato la presa ma ora tornano alla carica; i britannici si stanno facendo venire dei dubbi e i nostri risultati penosi di certo non ci aiutano.

Ma se vai a guardare le Coppe Europee, vedi che il nostro processo di esclusione è già GIUSTAMENTE cominciato: fino a 3-4 anni fa avevamo DUE squadre fisse in Heineken Cup (la Champions del rugby di allora), poi siamo scesi a una e ora con la nuova formula FORSE ne abbiamo una ma non è sicura.

Al contrario in Challenge Cup (la Europa League del rugby) le nostre squadre (FRANCHIGIE del Pro14) escluse dalla Champions Cup ottengono buoni risultati, spesso vincono MA ANCORA NON SONO RIUSCITE A SUPERARE UN TURNO, anche se siamo lì... Sempre meglio di quando giocavano le squadre provenienti dal campionato italiano che prendevano bastonate OGNI TURNO. Ricordo come mitica una vittoria de I Cavalieri Prato su Connacht nel 2012 o 2013...ma Connacht fra l'altro non era quella di adesso, era una franchigia di sviluppo per i giovani rugbisti irlandesi, peraltro ampiamente vendicatisi al ritorno in Irlanda...

 

 

Quindi fammi capire, secondo te scendere di livello significa aumentare la qualità?

 

Sei consapevole che gireranno ancora meno soldi, scompariranno definitivamente le franchigie, avremmo ancora meno oriundi?

 

Io non mi sono contraddetto, abbiamo vinto con squadre del nostro livello è vero, ma le vittorie sono figlie di tutto il percorso di una nazionale e sicuramente giocare il sei nazioni ci permette di aumentarlo questo livello.

 

Il problema grande, se vogliamo dirlo, non è la nazionale, il problema grande è lo sport giovanile, finchè il rugby sarà per quei bambini "ciccioni" che tanto a calcio non sono buoni o di ripiego perchè non ha sfondato il figlio sempre a pallone, non potrà esserci mai una nazionale competitiva, un campionato competitivo.

 

Il problema del rugby in italia non è certo l'italia, il problema è il substrato che non è fertile per niente, la federazione è mal gestita, i fondi sono quelli che sono, la mentalità degli italiani è quella che è, la stessa per inciso che porta a dire che l'italia deve abbandonare perchè fa figuracce, imho.

 

Per cambiare mentalità come per cambiare "livello" come nazionale ci vogliono decenni, non mesi o anni.

 

 

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42 minuti fa, Signore dei draghi ha scritto:

 

Quindi fammi capire, secondo te scendere di livello significa aumentare la qualità?

 

Sei consapevole che gireranno ancora meno soldi, scompariranno definitivamente le franchigie, avremmo ancora meno oriundi?

 

Io non mi sono contraddetto, abbiamo vinto con squadre del nostro livello è vero, ma le vittorie sono figlie di tutto il percorso di una nazionale e sicuramente giocare il sei nazioni ci permette di aumentarlo questo livello.

 

Il problema grande, se vogliamo dirlo, non è la nazionale, il problema grande è lo sport giovanile, finchè il rugby sarà per quei bambini "ciccioni" che tanto a calcio non sono buoni o di ripiego perchè non ha sfondato il figlio sempre a pallone, non potrà esserci mai una nazionale competitiva, un campionato competitivo.

 

Il problema del rugby in italia non è certo l'italia, il problema è il substrato che non è fertile per niente, la federazione è mal gestita, i fondi sono quelli che sono, la mentalità degli italiani è quella che è, la stessa per inciso che porta a dire che l'italia deve abbandonare perchè fa figuracce, imho.

 

Per cambiare mentalità come per cambiare "livello" come nazionale ci vogliono decenni, non mesi o anni.

 

 

Si, ma da Grenoble sono passati, invano, 21 anni..

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Secondo me il discorso della "mentalità" può essere anche controproducente. Cioè, noi dovremmo fare i salti mortali per avvicinare il livello dei nostri avversari e superarlo. Il fatto che tanto lì dentro ci stai rischia perfino di diventare un alibi.

Oltre che i rugbisti sono comunque esseri umani, se non ti si chiede la vittoria ma solo di mettercela tuuta...per me non è salutare (l'abitudine alla sconfitta, comunque, in generale non credo li sia)

 Una volta in capo giochi così, ma dovresti passare il testo dell'anno a inventare modi di fare giocare a rugby anche un città dove , etc etc.

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14 ore fa, wild.duck ha scritto:

Da un lato hai il problema oggettivo che con le prime cinque d'Europa perdi sempre, ma con tutte la altre vinceresti sempre o quasi sempre in partite relativamente significative.

D'altra parte se per altri, che ne so, sei anni, o dieci anni, continui a perdere sempre, si continua così? Prima o poi il momento di farsi due conti probabilmente arriverà. Cioè, lo spirito del rugby mi sta bene, ma sono pure 25 anni che questo è uno sport professionistico. Se per altri n anni non riusciamo a vincere una partita si può pure giocare più spesso con Spagna e Georgia con qualche formula, a quel punto non mi scandalizzo. Cioè, puoi giocare a testa alta con chiunque pure senza doverti beccare cinque ripassate ogni anno.

Anche perché prima o poi se continui così arrivi a numeri per cui il problema si imporrà da solo (che sia dopo 40 sconfitte di fila, o una vittoria in dieci anni, o quello che è).

Cioè, voglio dire che testa alta contro qualsiasi avversario va bene, ma se perdi 100 partite di fila con gli stessi avversari magari devi giocarci contro meno spesso, o metterti di buzzo buono, come movimento, per sviluppare rugbisti italiani meglio allenati e piu numerosi.

 

 

 

 

Ohhhh finalmente un ragionamento logico e sensato.

 

C'è però una considerazione da fare, il movimento sta crescendo e le vittorie dell' U20 nel 6 nazioni di categoria, e le ottime prestazioni delle due italiane in Guinness e European  Championship lo dimostrano, per la prima volta arrivano in Italia giocatori stranieri di livello medio alto, non bolliti questo vuol dire - dal mio punto di vista - che cominciano a considerarsi.

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1 ora fa, adriatico ha scritto:

Si, ma da Grenoble sono passati, invano, 21 anni..

Invano non direi guardati i risultati e vedrai che è così, me dirai che gli investimenti che dovresti fare per portarti ai livelli delle prime 8 al modo oggi - come vent'anni fa - non te li puoi permettere.

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14 minuti fa, torquemada ha scritto:

Ohhhh finalmente un ragionamento logico e sensato.

 

C'è però una considerazione da fare, il movimento sta crescendo e le vittorie dell' U20 nel 6 nazioni di categoria, e le ottime prestazioni delle due italiane in Guinness e European  Championship lo dimostrano, per la prima volta arrivano in Italia giocatori stranieri di livello medio alto, non bolliti questo vuol dire - dal mio punto di vista - che cominciano a considerarsi.

Si, ho visto con piacere che l'under sta andando bene. Peccato non la mandino più su RaiSport.

Sempre un buon segno, soprattutto se riusciranno ad avere squadre competitive per qualche anno di fila 

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39 minuti fa, torquemada ha scritto:

Invano non direi guardati i risultati e vedrai che è così, me dirai che gli investimenti che dovresti fare per portarti ai livelli delle prime 8 al modo oggi - come vent'anni fa - non te li puoi permettere.

Intendevo invano perché si poteva capitalizzare in maniera molto più decisa...diciamo un occasione non ben sfruttata

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4 minuti fa, adriatico ha scritto:

Intendevo invano perché si poteva capitalizzare in maniera molto più decisa...diciamo un occasione non ben sfruttata

 

ecco diciamo che questo è un buon ragionamento, l'italia ha avuto come federazione un momento di "esplosione" che non ha saputo ben capitalizzare/sfruttare, ma è anche vero che non è che le politiche sportive "oltrecalcio" italiane fossero molto di aiuto.

 

Però oggi le realtà giovanili nazionali come già sottolineato sono nettamente migliorate e questo è un buon punto di partenza, segno che i primi giocatori "nati" con i primi sei nazioni iniziano ad esserci e ad essere delle realtà tangibili.

 

una rivoluzione partita nel 2000 deve necessariamente avere un respiro di almeno 20-30 anni perchè oltre a chi si appassiona ma è già in età adulta per farlo, ci vogliono le prime generazioni di loro figli per diventare realtà consolidate

 

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