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RUGBY DI ALTO LIVELLO - TOPIC UNICO

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Non ho visto la partita, giocavano troppo presto cazzo il sabato sera ancora faccio tardi 😎

 

Ho visto invece l’Inghilterra, che soffre molto i primi 30’ la forte mischia di Tonga, che gioca ad un ritmo fortissimo, ma con astuzia, pazienza, capacita’ di sofferenza e intelligenza, non si scompone e appena gli isolani fisiologicamente calano, piazzano due mete prima dell’intervallo e un’altra all’inizio del secondo tempo, chiudendo di fatto il match.

Squadra tosta Tonga, ma manca della necessaria classe per competere con i maestri inglesi.

 

 

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@altoforno prospettive generali per il rugby italiano nel post-O’ Shea?

E poi, Chi sara’ il prossimo coach?

Con quale prospettive al prossimo 6 nazioni?

 

Rimango dell’idea che dovresti fortemente investire in grandi piazze, creare un campionato italiano di livello piu’ alto e allargarti la base per avere, nel tempo, una celtic league con piu’ partecipanti italiane.

Il tutto per coinvolgere piu’ pubblico, piu’ sponsor, piu’ soldi. E giocatori.

 

Puntare agli equiparati che possano giocare nelle franchigie italiane e in club italiani (che dovrebbero appunto giocare in un campionato piu’ competitivo e bello).

A parte le nazionali anglosassoni di tradizione, dove fin da piccoli anche nelle scuole i bambini giocano al rugby (Scozia, Galles, Irlanda e naturalmente Inghilterra, oltre a quelle australi “anglosassoni” come Sudafrica, Nuova Zelanda e Australia), nazioni dove c’e’ un forte radicamento della pratica (Argentina e i “pacifici”), gli altri fanno forte uso di equiparati o naturalizzati (La Francia, come nel calcio, attinge fortemente dagli africani delle sue ex colonie; il tanto cekebrato Giappone ha 8 equiparati tra i titolari, persino gli All blacks, tradizionalmente, fanno shopping nelle isole pacifiche, per dire)

 

Dovresti fare delle accademie o dei “gemellaggi” con paesi est europei o africani, cosi da sviluppare il loro rugby e il tuo. Sono sogni che richiedono investimenti importanti, che purtroppo non faremo mai, dato che gia’ solo per i soldi che girano in Italia se ne rubano gia’ parecchi.

 

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1 ora fa, chetestraceki ha scritto:

Non ho visto la partita, giocavano troppo presto cazzo il sabato sera ancora faccio tardi 😎

 

Ho visto invece l’Inghilterra, che soffre molto i primi 30’ la forte mischia di Tonga, che gioca ad un ritmo fortissimo, ma con astuzia, pazienza, capacita’ di sofferenza e intelligenza, non si scompone e appena gli isolani fisiologicamente calano, piazzano due mete prima dell’intervallo e un’altra all’inizio del secondo tempo, chiudendo di fatto il match.

Squadra tosta Tonga, ma manca della necessaria classe per competere con i maestri inglesi.

 

 

La partita io l'ho vista. Abbiamo vinto senza brillare particolarmente. Ovviamente con il Sudafrica bisognerà giocare un altro tipo di partita, se vogliamo avere anche solo qualche speranza. Ma sicuramente giocheremo meglio. Intanto sotto con il Canada, servono altri 5 punti per mantenere la vetta😅

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1 ora fa, chetestraceki ha scritto:

@altoforno prospettive generali per il rugby italiano nel post-O’ Shea?

E poi, Chi sara’ il prossimo coach?

Con quale prospettive al prossimo 6 nazioni?

 

Rimango dell’idea che dovresti fortemente investire in grandi piazze, creare un campionato italiano di livello piu’ alto e allargarti la base per avere, nel tempo, una celtic league con piu’ partecipanti italiane.

Il tutto per coinvolgere piu’ pubblico, piu’ sponsor, piu’ soldi. E giocatori.

 

Puntare agli equiparati che possano giocare nelle franchigie italiane e in club italiani (che dovrebbero appunto giocare in un campionato piu’ competitivo e bello).

A parte le nazionali anglosassoni di tradizione, dove fin da piccoli anche nelle scuole i bambini giocano al rugby (Scozia, Galles, Irlanda e naturalmente Inghilterra, oltre a quelle australi “anglosassoni” come Sudafrica, Nuova Zelanda e Australia), nazioni dove c’e’ un forte radicamento della pratica (Argentina e i “pacifici”), gli altri fanno forte uso di equiparati o naturalizzati (La Francia, come nel calcio, attinge fortemente dagli africani delle sue ex colonie; il tanto cekebrato Giappone ha 8 equiparati tra i titolari, persino gli All blacks, tradizionalmente, fanno shopping nelle isole pacifiche, per dire)

 

Dovresti fare delle accademie o dei “gemellaggi” con paesi est europei o africani, cosi da sviluppare il loro rugby e il tuo. Sono sogni che richiedono investimenti importanti, che purtroppo non faremo mai, dato che gia’ solo per i soldi che girano in Italia se ne rubano gia’ parecchi.

 

Oggi Fere. Ti rispondo con calma nei prossimi giorni. 

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Il 21/9/2019 Alle 17:52, chetestraceki ha scritto:

@altoforno sto topic e' per me e per te e basta! 😁

1. siete comunque una bella coppia

2. non disperate, potrebbe arrivare da un momento all'altro un terzo interlocutore, un tipo di spessore tanto quanto voi

 

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3 ore fa, Milton ha scritto:

1. siete comunque una bella coppia

2. non disperate, potrebbe arrivare da un momento all'altro un terzo interlocutore, un tipo di spessore tanto quanto voi

 

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io e chetestraceki siamo gli ultimi dei romantici

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Il 22/9/2019 Alle 14:40, chetestraceki ha scritto:

@altoforno prospettive generali per il rugby italiano nel post-O’ Shea?

E poi, Chi sara’ il prossimo coach?

Con quale prospettive al prossimo 6 nazioni?

 

Rimango dell’idea che dovresti fortemente investire in grandi piazze, creare un campionato italiano di livello piu’ alto e allargarti la base per avere, nel tempo, una celtic league con piu’ partecipanti italiane.

Il tutto per coinvolgere piu’ pubblico, piu’ sponsor, piu’ soldi. E giocatori.

 

Puntare agli equiparati che possano giocare nelle franchigie italiane e in club italiani (che dovrebbero appunto giocare in un campionato piu’ competitivo e bello).

A parte le nazionali anglosassoni di tradizione, dove fin da piccoli anche nelle scuole i bambini giocano al rugby (Scozia, Galles, Irlanda e naturalmente Inghilterra, oltre a quelle australi “anglosassoni” come Sudafrica, Nuova Zelanda e Australia), nazioni dove c’e’ un forte radicamento della pratica (Argentina e i “pacifici”), gli altri fanno forte uso di equiparati o naturalizzati (La Francia, come nel calcio, attinge fortemente dagli africani delle sue ex colonie; il tanto cekebrato Giappone ha 8 equiparati tra i titolari, persino gli All blacks, tradizionalmente, fanno shopping nelle isole pacifiche, per dire)

 

Dovresti fare delle accademie o dei “gemellaggi” con paesi est europei o africani, cosi da sviluppare il loro rugby e il tuo. Sono sogni che richiedono investimenti importanti, che purtroppo non faremo mai, dato che gia’ solo per i soldi che girano in Italia se ne rubano gia’ parecchi.

 

https://www.onrugby.it/2019/09/12/nuovi-dettagli-sulladdio-di-oshea-alla-panchina-dellitalrugby/

 

il prossimo CT sarà (SEMBRA CERTO ma non c'è ovviamente l'ufficialità) tale Rob Howley, assistent coach del Galles.

Non lo conosco e se lo hanno scelto sarà bravo.

Certo, a leggerla così perdi una specie di mostro sacro come O'Shea e prendi un assistent coach...sembra oggettivamente un passo indietro.

poi magari questo si rivelerà bravissimo, non lo so e non posso giudicarlo perché non ho i mezzi per farlo.

a me lo sviluppo del gioco dell'Italia con O'Shea è piaciuto, si vede che è uno che ha il polso della situazione.

ha ringiovanito la nazionale, ha fatto esordire molti giovani promettenti (Polledri e Ruzza su tutti, ma anche Minozzi e tanti altri anche tra gli avanti..).

l'entusiasmo all'inizio è stato tanto, poi forse ha subito un po' il contraccolpo di non riuscire a vincere quasi mai...(parabola simile a quella di Brunel, anche se O'Shea secondo me è molto più bravo).

alla fine, purtroppo, noto che i risultati non sono stati tanto diversi dagli altri allenatori, anzi se guardiamo solo quelli, direi che sono stati peggiori (a parte la vittoria sul Sudafrica tre anni fa).

come superare i nostri problemi ormai atavici non saprei...a volte (come nel 2013) è sembrato che fossimo lì lì per arrivare (quasi) al livello dei migliori, o almeno a giocarcela.

Immediatamente dopo siamo regrediti di 10 anni.

Ormai francamente mi sono rassegnato....o a forza di sperare nasce una generazione di fenomeni (come nella Pallavolo all'epoca di Velasco...da un giorno all'altro vinsero tutto) oppure non ho proprio idea.

L'unica cosa che dico è che sono da sempre MOLTO scettico sulla terza franchigia (ammesso che prima o poi ce la concedano e non mi sembra questa l'intenzione) perché abbiamo a malapena i giocatori per fare due franchigie, la terza sarebbe il solito naufragio del rugby italiano (quanto a risultati almeno).

poi per carità, le abbiamo provate tutte...proviamo anche questa.

per me sarebbe già un successo (NOTEVOLE) portare le Zebre al livello della Benetton, a giocarsi l'ingresso nei playoff della Pro14.

ormai sono un po' scettico sul rugby italiano...mi guardo le partite in TV quando le danno in chiaro e tifo come sempre, ma senza illudermi.

se poi viene qualcosa, meglio.

 

 

 

 

 

Modificato da altoforno

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48-7 con il Canada, prova convincente di quella che ormai e' una nazionale comunque giovane, che esprime un movimento che evidentemente e' ancora ben superiore a quello di altre nazionali di seconda e terza fascia e che comincia a non sbagliare almeno queste partite.

Archiviate le prime partite del girone con 1 punto di bonus a partita, siamo a 10 punti in classifica e più di così non si poteva fare (forse concedere qualche punto in meno ai namibiani, ma l'esordio, si sa, non e' mai facile per nessuno).

Abbiamo fatto bene il minimo richiesto che ci permettera' di essere gia' qualificati per il prossimo mondiale e affronteremo il match decisivo con il Sudafrica con la giusta leggerezza, sperando in un improbabile successo che ci proietterebbe ai quarti, che per il movimento italiano intero, sarebbero meritati (e anche per l'ottimo O' Shea...che ci manchera')

Nello sport, ad ogni modo, mai dire mai, a questa partita ci arriviamo nelle migliori condizioni possibili comunque

Forza Azzurri!

Modificato da chetestraceki

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4 ore fa, chetestraceki ha scritto:

48-7 con il Canada, prova convincente di quella che ormai e' una nazionale comunque giovane, che esprime un movimento che evidentemente e' ancora ben superiore a quello di altre nazionali di seconda e terza fascia e che comincia a non sbagliare almeno queste partite.

Archiviate le prime partite del girone con 1 punto di bonus a partita, siamo a 10 punti in classifica e più di così non si poteva fare (forse concedere qualche punto in meno ai namibiani, ma l'esordio, si sa, non e' mai facile per nessuno).

Abbiamo fatto bene il minimo richiesto che ci permettera' di essere gia' qualificati per il prossimo mondiale e affronteremo il match decisivo con il Sudafrica con la giusta leggerezza, sperando in un improbabile successo che ci proietterebbe ai quarti, che per il movimento italiano intero, sarebbero meritati (e anche per l'ottimo O' Shea...che ci manchera')

Nello sport, ad ogni modo, mai dire mai, a questa partita ci arriviamo nelle migliori condizioni possibili comunque

Forza Azzurri!

sottoscrivo quello che hai detto.

O'Shea ottimo coach, ma se si è stufato di allenarci c'è poco da fare.

Del resto lui è uno che con gli Harlequins ha vinto tutto quello che poteva vincere, di sicuro gli scoccia perdere 7/8 partite su 10 ogni anno.

però è innegabile che il movimento lo abbia fatto crescere, e anche il livello della squadra.

Oggi 48-7, quattro anni fa con il Canada 23-18....la differenza è innegabile.

Bisogna vedere se questa indubbia crescita della squadra sarà sufficiente per battere il Sudafrica in quella che, almeno per i prossimi 4 anni, sarà la partita della vita.

L'unica grande vittoria di O'Shea alla guida dell'Italia è stata proprio contro il Sudafrica ma nel giro di tre anni i rapporti di forza tra le due nazionali sono tornati quelli di sempre, purtroppo per noi.

Però dobbiamo provarci...e dobbiamo provarci con convinzione.

Riuscire a restare attaccati nel punteggio fino al 60' sarebbe fondamentale...da lì in poi può succedere di tutto, anche se loro hanno certamente più armi di noi per spuntarla anche in una partita che fosse (si spera) tirata fino alla fine.

Però oggi l'Italia bene, cresciuta rispetto alla prima partita, ci sono una decina di giorni prima del match-verità...speriamo che si possa limare ancora qualcosa nel gioco, soprattutto in difesa abbiamo concesso un paio di buchi di troppo ai canadesi, una volta ci hanno graziato loro con un in avanti, un'altra il TMO ha annullato la meta per un passaggio in avanti, alla terza ci hanno punito.

Al Sudafrica queste cose non possiamo concederle, perché invece che 7 punti come per i Canadesi, sarebbero senz'altro 21 punti al passivo.

 

 

 

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Sentivo oggi i commentatori dire che, probabilmente, O'Shea dovrà rimanere alla guida dell'Italia fino al prossimo Sei Nazioni, anche se lui vorrebbe mollare subito dopo i Mondiali.

Se restasse altri sei mesi sarei contento, sinceramente.

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Queste due vittorie, se non ho capito male, ci permettono di diritto l'accesso alla prossima rassegna iridata, l'obiettivo primario della FIR è stato centrato, non ci illudiamo a tutt'oggi siamo - e di molto inferiori - all'RSA, per intensità di gioco e qualità dei singoli.

Io, malgrado le sconfitte, vedo una crescita, soprattutto nel serbatoio di giovani U20 che cominciano a vincere anche contro i pari età che già giocano nei massimi campionati delle rispettive nazioni, e sono convinto che tra due o tre anni, la generazione di nuovi giocatori e tecnici cresciuta all'ombra del 6N si farà valere.

Certo poi bisognerebbe avere la fortuna che oltre ad una base di buoni giocatori, esplodessero 3/4 ottimi giocatori, giocatori di livello internazionale, e questa è una cosa che può avvenire solo se la base a cui attingere è ampia.

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5 minuti fa, torquemada ha scritto:

Queste due vittorie, se non ho capito male, ci permettono di diritto l'accesso alla prossima rassegna iridata, l'obiettivo primario della FIR è stato centrato, non ci illudiamo a tutt'oggi siamo - e di molto inferiori - all'RSA, per intensità di gioco e qualità dei singoli.

Io, malgrado le sconfitte, vedo una crescita, soprattutto nel serbatoio di giovani U20 che cominciano a vincere anche contro i pari età che già giocano nei massimi campionati delle rispettive nazioni, e sono convinto che tra due o tre anni, la generazione di nuovi giocatori e tecnici cresciuta all'ombra del 6N si farà valere.

Certo poi bisognerebbe avere la fortuna che oltre ad una base di buoni giocatori, esplodessero 3/4 ottimi giocatori, giocatori di livello internazionale, e questa è una cosa che può avvenire solo se la base a cui attingere è ampia.

sul Sudafrica non si illude nessuno.

siamo inferiori di molto come hai detto tu.

nonostante tutto, quattro anni fa in Inghilterra il Giappone ha battuto il Sudafrica, stupendo tutti.

invece sul fatto che l'obiettivo primario della FIR fosse la qualificazione diretta ai prossimi mondiali, NON sono minimamente d'accordo.

quello è solo l'obiettivo MINIMO, anzi non può neanche definirsi un obiettivo, dato il livello oggettivamente scarso di Namibia e Canada: se non le avessimo battute entrambe, ci sarebbero dovute essere molte dimissioni, a cominciare dal CT per arrivare fino al Presidente federale.

Non scherziamo.

Poi con il Sudafrica sarà un tracollo, ma parlare di obiettivo raggiunto per aver battuto Namibia e Canada non si può sentire...è il minimo etico.

Sul fatto che debba esplodere la generazione cresciuta all'ombra del Sei Nazioni....speriamo ma non sono più fiducioso.

Ormai sono vent'anni di Sei Nazioni, in genere i bambini cominciano a giocare a rugby intorno a sei anni, quindi oggi quella generazione dovrebbe avere dai 25-26 anni in giù, fino ai ventenni.

Qualcosa si vede, ma ormai dovrebbero essere più o meno al loro livello massimo.

 

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43 minuti fa, altoforno ha scritto:

sul Sudafrica non si illude nessuno.

siamo inferiori di molto come hai detto tu.

nonostante tutto, quattro anni fa in Inghilterra il Giappone ha battuto il Sudafrica, stupendo tutti.

invece sul fatto che l'obiettivo primario della FIR fosse la qualificazione diretta ai prossimi mondiali, NON sono minimamente d'accordo.

quello è solo l'obiettivo MINIMO, anzi non può neanche definirsi un obiettivo, dato il livello oggettivamente scarso di Namibia e Canada: se non le avessimo battute entrambe, ci sarebbero dovute essere molte dimissioni, a cominciare dal CT per arrivare fino al Presidente federale.

Non scherziamo.

Poi con il Sudafrica sarà un tracollo, ma parlare di obiettivo raggiunto per aver battuto Namibia e Canada non si può sentire...è il minimo etico.

Sul fatto che debba esplodere la generazione cresciuta all'ombra del Sei Nazioni....speriamo ma non sono più fiducioso.

Ormai sono vent'anni di Sei Nazioni, in genere i bambini cominciano a giocare a rugby intorno a sei anni, quindi oggi quella generazione dovrebbe avere dai 25-26 anni in giù, fino ai ventenni.

Qualcosa si vede, ma ormai dovrebbero essere più o meno al loro livello massimo.

 

Io non scherzo è quello che ho sentito, poi ciascuno può avere la sua opinione, detto questo, l'inerzia di un meccanismo come quello di una federazione nel mettersi in moto, ha fatto si che l'accademia Ivan Francescato, solo negli ultimi anni ha dato il via ad un programma fatto, di programmi tecnici che si sono conclusi con l'iscrizione della squadra dell'accademia al campionato di serie A italiano, non quello di eccellenza dove giocano Calvisano, Rovigo Padova e via dicendo, ma comunque un campionato molto impegnativo per questi ragazzi, quindi direi che quelli su cui confidare sono gli U20 di oggi, tra parentesi Quaglio, Traorè ed altri che non ricordo e che sono entrati nel giro della  nazionale giocavano nell'U20 e provenivano dall'accademia ceduti poi alla Benetton.

 

In ogni caso si fa per ragionare.

 

 

Modificato da torquemada

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3 ore fa, torquemada ha scritto:

Io non scherzo è quello che ho sentito, poi ciascuno può avere la sua opinione, detto questo, l'inerzia di un meccanismo come quello di una federazione nel mettersi in moto, ha fatto si che l'accademia Ivan Francescato, solo negli ultimi anni ha dato il via ad un programma fatto, di programmi tecnici che si sono conclusi con l'iscrizione della squadra dell'accademia al campionato di serie A italiano, non quello di eccellenza dove giocano Calvisano, Rovigo Padova e via dicendo, ma comunque un campionato molto impegnativo per questi ragazzi, quindi direi che quelli su cui confidare sono gli U20 di oggi, tra parentesi Quaglio, Traorè ed altri che non ricordo e che sono entrati nel giro della  nazionale giocavano nell'U20 e provenivano dall'accademia ceduti poi alla Benetton.

 

In ogni caso si fa per ragionare.

 

 

Conosco, anche se solo per sentito dire, le polemiche che da anni ci sono sull'utilità delle Accademie. Conosco anche la squadra che partecipa alla serie A, mi pare con risultati non esaltanti ma potrei sbagliare perché da due o tre anni mi sono un po' disinteressato dal rugby vista l'inconcludenza della FIR e i risultati al solito pessimi. 

Sono molto deluso i bei ragionamenti sulla crescita del movimento e i giovani li sento da almeno dieci anni. 

Comunque speriamo nel futuro, ma non mi si può negare di essere molto deluso da un movimento che non ha saputo cogliere la gigantesca occasione avuta. 

Gli spettatori del Sei Nazioni sono dimezzati, ed è giusto così. 

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18 ore fa, torquemada ha scritto:

Queste due vittorie, se non ho capito male, ci permettono di diritto l'accesso alla prossima rassegna iridata, l'obiettivo primario della FIR è stato centrato, non ci illudiamo a tutt'oggi siamo - e di molto inferiori - all'RSA, per intensità di gioco e qualità dei singoli.

Io, malgrado le sconfitte, vedo una crescita, soprattutto nel serbatoio di giovani U20 che cominciano a vincere anche contro i pari età che già giocano nei massimi campionati delle rispettive nazioni, e sono convinto che tra due o tre anni, la generazione di nuovi giocatori e tecnici cresciuta all'ombra del 6N si farà valere.

Certo poi bisognerebbe avere la fortuna che oltre ad una base di buoni giocatori, esplodessero 3/4 ottimi giocatori, giocatori di livello internazionale, e questa è una cosa che può avvenire solo se la base a cui attingere è ampia.

 

.

Modificato da Milton

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18 ore fa, torquemada ha scritto:

Queste due vittorie, se non ho capito male, ci permettono di diritto l'accesso alla prossima rassegna iridata, l'obiettivo primario della FIR è stato centrato, non ci illudiamo a tutt'oggi siamo - e di molto inferiori - all'RSA, per intensità di gioco e qualità dei singoli.

Io, malgrado le sconfitte, vedo una crescita, soprattutto nel serbatoio di giovani U20 che cominciano a vincere anche contro i pari età che già giocano nei massimi campionati delle rispettive nazioni, e sono convinto che tra due o tre anni, la generazione di nuovi giocatori e tecnici cresciuta all'ombra del 6N si farà valere.

Certo poi bisognerebbe avere la fortuna che oltre ad una base di buoni giocatori, esplodessero 3/4 ottimi giocatori, giocatori di livello internazionale, e questa è una cosa che può avvenire solo se la base a cui attingere è ampia.

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In ogni caso condivido in pieno il ragionamento fatto da una persona sul account della F.I.R.

 

In sostanza noi siamo in una terra di nessuno, non siamo forti come Australia, NZ, Inghilterra, Irlanda, RSA, Galles, Francia, Argentina e Scozia, mentre verso tutte le altre europee, Georgia compresa, siamo, ad oggi sicuramente superiori.

 

Noi siamo a livello di giocarcela con una sorta di serie B mondiale che vede Fiji, Tonga, Giappone forse Samoa, ma stanno tutte dall'altra parte del mondo, per cui l'unico modo per migliorarci è giocare con chi abbiamo vicino e tenere sotto le altre europee, e continuare a giocare nella Celtic League.

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2 ore fa, chetestraceki ha scritto:

😁😁😁😁 Torquemada terzo incomodo

 

Renato Zero cantava "Il triangolo Nooo! Non l'avevo con-si-de-ra-to!" 😁😁😁

In sostanza Torquemada è l'intervento di spessore paragonabile al nostro che stavamo aspettando 😂

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6 ore fa, torquemada ha scritto:

In ogni caso condivido in pieno il ragionamento fatto da una persona sul account della F.I.R.

 

In sostanza noi siamo in una terra di nessuno, non siamo forti come Australia, NZ, Inghilterra, Irlanda, RSA, Galles, Francia, Argentina e Scozia, mentre verso tutte le altre europee, Georgia compresa, siamo, ad oggi sicuramente superiori.

 

Noi siamo a livello di giocarcela con una sorta di serie B mondiale che vede Fiji, Tonga, Giappone forse Samoa, ma stanno tutte dall'altra parte del mondo, per cui l'unico modo per migliorarci è giocare con chi abbiamo vicino e tenere sotto le altre europee, e continuare a giocare nella Celtic League.

Sì siamo un po' in mezzo. Vent'anni di Sei Nazioni ci hanno consentito di guardare il resto d'Europa dall'alto in basso. Ma quelli forti continuiamo a guardarli dal basso in alto. 

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A proposito di chi sta nel mezzo ... il Giappone ci ha ormai staccato credo definitivamente ahime'...dopo lo straordinario successo con la RSA di 4 anni fa, oggi hanno fatto una partita sontuosa addirittura con l'Irlanda...tra le top 4 del mondo...e l'hanno battuta...

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Comunque è anche vero che la FIR non è una federazione povera. Per le franchigie spendono un occhio della testa e ai nostri coach fanno sempre contratti sontuosi... Poi però mancano gli investimenti dei privati. L'unico grande gruppo che investe nel rugby è Benetton e infatti non a caso Treviso è l'unica realtà vincente del rugby italiano. 

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Comunque la Georgia ha battuto nettamente l'Uruguay che a sua volta aveva battuto a sorpresa le Fiji.

sembra che in questo Mondiale ci sia qualche risultato meno scontato del solito.

Sudafrica batte la Namibia 57-3 e si prepara allo scontro-verità contro di noi.

 

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https://www.onrugby.it/2019/10/02/rugby-world-cup-2019-italia-le-dichiarazioni-pre-partita-di-oshea-e-parisse/

 

come al solito O'Shea cerca di estrarre il coniglio dal cilindro in occasione del match più importante.

ha detto che, siccome è convinto che sarà una partita dura per il pacchetto di mischia, porterà in panchina ben 6 avanti e solo 2 trequarti.

ha anche detto di aver pensato di portare in panchina 8 avanti e nessun trequarti ma a quel punto il rischio sarebbe stato eccessivo (se ci fosse stato un infortunio anche di un solo trequarti non avremmo avuto la riserva di ruolo...).

comunque, è un visionario del rugby....penso il miglior allenatore che l'Italia abbia avuto, almeno dai tempi di Coste e delle vittorie contro Francia, Scozia e Irlanda che ci consentirono l'ingresso nel Sei Nazioni.

peccato che i risultati non siano stati all'altezza.

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