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ctalam

Terni - Cittá di pendolari

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se la tua considerazione è basata sul fatto che i treni sono sempre più pieni,

è forse possibile che questo sia dovuto anche ad una diminuzione dei treni?

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Triste discorso questo: Ogni mattina saremo una quantità di persone almeno pari a quelle che lavorano alle acciaierie che però non tornano a casa alle 15 ma, se va bene, ad ora di cena.

 

Quello dei pendolari ternani e' un esercito silenzioso di concittadini sacrificati ed invisibili. 10 giorni fa e' aumentato il prezzo dell'abbonamento a fronte di treni scarsi, scomodi, perennemente sovraffollati ed in ritardo.

 

Una tristezza immane, fatta di ore di vita regalate solo per raggiungere il posto di lavoro (io in un anno do al pendolarismo 32 giorni 780 ore).

 

Le spiegazioni alla tua osservazione sono molteplici: il lavoro che non c'è (o non c'è se non conosci), nessun futuro per chi vuole qualcosa in più o di diverso, diminuzione delle corse, romani che si trasferiscono verso narni, perché ci mettono di meno nel tragitto Umbria - Roma che in quello Roma- Roma. In breve una sciagura sociale che passa nel più assoluto dei silenzi. Non è il peggiore dei problemi sicuramente, ma è fuori di ogni dubbio che chi fa il pendolare fa una bella vita del cazzo. Poi c'e' pure a chi piace per carità..

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Triste discorso questo: Ogni mattina saremo una quantità di persone almeno pari a quelle che lavorano alle acciaierie che però non tornano a casa alle 15 ma, se va bene, ad ora di cena.

 

Quello dei pendolari ternani e' un esercito silenzioso di concittadini sacrificati ed invisibili. 10 giorni fa e' aumentato il prezzo dell'abbonamento a fronte di treni scarsi, scomodi, perennemente sovraffollati ed in ritardo.

 

Una tristezza immane, fatta di ore di vita regalate solo per raggiungere il posto di lavoro (io in un anno do al pendolarismo 32 giorni 780 ore).

 

Le spiegazioni alla tua osservazione sono molteplici: il lavoro che non c'è (o non c'è se non conosci), nessun futuro per chi vuole qualcosa in più o di diverso, diminuzione delle corse, romani che si trasferiscono verso narni, perché ci mettono di meno nel tragitto Umbria - Roma che in quello Roma- Roma. In breve una sciagura sociale che passa nel più assoluto dei silenzi. Non è il peggiore dei problemi sicuramente, ma è fuori di ogni dubbio che chi fa il pendolare fa una bella vita del cazzo. Poi c'e' pure a chi piace per carità..

 

io l'ho fatto per 6 mesi dieci anni fa. partivo alle 7 e tornavo alle 20 se andava bene, da lunedì a venerdì.

c'è da dire che alcuni miei colleghi romani, che vivevano a roma, si svegliavano addirittura prima di me e che ero fortunato da un punto di vista logistico:

scendevo a tiburtina e avevo due fermate di metro per policlinico. al ritorno potevo scegliere se prendere il treno a tiburtina o a termini qualche minuto prima.

scelsi quest'ultima soluzione perché a termini partivano due treni quasi in contemporanea (uno alle 18:30 per ancona e l'altro alle 18:40 per foligno).

fatto sta che quello per foligno non partiva mai in orario e tutta la gente si ammassava sul primo che partiva in orario.

fino ad orte, dove scendevano quasi tutti, era un viaggio in piedi.

poi non ti dico quando c'erano gli scioperi e ad orte non c'era il cambio della centrale umbra così dovevo saltare su un eurostar per arrivare da orte a terni cercando di evitare il controllore che girava.

 

praticamente è un lavoro anche solo andare a lavorare.

 

posso dire che una vita così ti ammazza, perlomeno a me che l'ho fatta solo per 6 mesi.

non hai più una vita. non puoi organizzare nulla, neanche fare la spesa o andare in palestra.

io sinceramente non sò come facciano quelli che la fanno, ma non li invidio sicuramente anche se riescono a farlo senza fatica o con rassegnazione.

  • Voto Positivo 1

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Sempre più pieni i treni che la mattina partono da Terni in direzione Roma.

Stiamo diventando il dormitorio di Roma??

No dormitorio e basta. Roma ce li ha già i suoi quartieri dormitorio.

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Piena solidarietà... Tra università e lavori vari ho fatto il pendolare 10 anni, anche estremo (macchina treno metro autobus)... Quante ore regalate! Massima comprensione e stima

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Anni di pendolarismo con roma, in macchina.

Per quanto mi riguarda non sono i km il problema, ma il tempo letteralmente buttato (almeno 3h al giorno) oltre a quello del lavoro.

Cmq confermo, impiegavo meno tempo io da terni dei miei colleghi di roma

  • Voto Positivo 2

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Ho cominciato nel 90 e non ho più smesso. Per fortuna lavoro vicino la stazione per cui il tempo perso è limitato. Devo dire che a me non pesa molto, un libro, RV.com, quattro chiacchiere e il tempo passa.... Quasi.

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La novella del collega romano che impiega ore nella giungla d'asfalto della capitale per raggiungere il luogo di studio/lavoro (cmq più tempo di te) e si alza alla mattina all'alba (cmq prima di te) fa parte dell'immaginario collettivo dell'universo pendolare.

 

All'inizio è una sorta di tassa.

 

Ci si fa il callo prima o poi.

Modificato da Manson

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La novella del collega romano che impiega ore nella giungla d'asfalto della capitale per raggiungere il luogo di studio/lavoro (cmq più tempo di te) e si alza alla mattina all'alba (cmq prima di te) fa parte dell'immaginario collettivo dell'universo pendolare.

 

All'inizio è una sorta di tassa.

 

Ci si fa il callo prima o poi.

se lavori in centro e vivi in periferia non è poi così fantasioso da

esperienza personale

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se lavori in centro e vivi in periferia non è poi così fantasioso da

esperienza personale

Certo. Se abiti ai confini dell'Impero è ovvio (o quasi). Ma da vent'anni me lo sento ripetere da persone di ogni zona, età e religione. Modificato da Manson

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Certo. Se abiti ai confini dell'Impero è ovvio (o quasi). Ma da vent'anni me lo sento ripetere da persone di ogni zona, età e religione.

vabbè allora Roma e città vivibilissima

 

ci vivo da oltre 10 anni, dopo anni di pendolarismo, e ti assicuro che come tempi di spostamento sono simili se vivi fuori dal GRA ( io sto appena fuori il raccordo)

 

a meno che non vivi in prati e lavori in Vaticano

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Certo. Se abiti ai confini dell'Impero è ovvio (o quasi). Ma da vent'anni me lo sento ripetere da persone di ogni zona, età e religione.

Confermo, ma i romani sono campioni mondiali di "oddio come soffro e quanto fatico" per cui dover ammettere che qualcuno per lavorare è costretto ad un percorso un filino più complicato del loro li manda nel panico.

Comunque per me al di là del tempo il vero problema e che loro quando vogliono escono e sanno a che ora arrivano noi siamo legati agli orari dei treni, e se perdi 5 minuti ti tocca aspettare un'ora.

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La novella del collega romano che impiega ore nella giungla d'asfalto della capitale per raggiungere il luogo di studio/lavoro (cmq più tempo di te) e si alza alla mattina all'alba (cmq prima di te) fa parte dell'immaginario collettivo dell'universo pendolare.

 

All'inizio è una sorta di tassa.

 

Ci si fa il callo prima o poi.

 

 

Confermo, ma i romani sono campioni mondiali di "oddio come soffro e quanto fatico" per cui dover ammettere che qualcuno per lavorare è costretto ad un percorso un filino più complicato del loro li manda nel panico.

Comunque per me al di là del tempo il vero problema e che loro quando vogliono escono e sanno a che ora arrivano noi siamo legati agli orari dei treni, e se perdi 5 minuti ti tocca aspettare un'ora.

 

 

tutto vero

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Confermo, ma i romani sono campioni mondiali di "oddio come soffro e quanto fatico" per cui dover ammettere che qualcuno per lavorare è costretto ad un percorso un filino più complicato del loro li manda nel panico.

Comunque per me al di là del tempo il vero problema e che loro quando vogliono escono e sanno a che ora arrivano noi siamo legati agli orari dei treni, e se perdi 5 minuti ti tocca aspettare un'ora.

 

Amen.

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Devi fare una commissione? Se abiti a Roma, magari la fai prima di tornare a casa (dalla spesa al ritiro in lavanderia, a mille altre faccenduole).

 

Devi fare una commissione? Se sei pendolare, la rimandi al sabato (se non lavori).

 

E' solo un esempio.

 

E la differenza grossa si gioca appunto sulla gestione dei tempi per il ritorno a casa.

 

Esempio: l'altro giorno ho avuto una riunione fino alle 18.30. Perdo il treno delle 19.07 per un soffio (maledetto labirinto di Tiburtina). Quello dopo? alle 20.58. Si... con ritardo di venti minuti alla partenza.

 

Totale, esco dalla riunione alle 18.30, entro a casa alle 22.30.

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Devi fare una commissione? Se abiti a Roma, magari la fai prima di tornare a casa (dalla spesa al ritiro in lavanderia, a mille altre faccenduole).

 

Devi fare una commissione? Se sei pendolare, la rimandi al sabato (se non lavori).

 

E' solo un esempio.

 

E la differenza grossa si gioca appunto sulla gestione dei tempi per il ritorno a casa.

 

Esempio: l'altro giorno ho avuto una riunione fino alle 18.30. Perdo il treno delle 19.07 per un soffio (maledetto labirinto di Tiburtina). Quello dopo? alle 20.58. Si... con ritardo di venti minuti alla partenza.

 

Totale, esco dalla riunione alle 18.30, entro a casa alle 22.30.

 

infatti il problema del pendolarismo è il tempo che perdi dall'uscita del lavoro all'arrivo a casa...tempo buttato soprattutto se sei in macchina.... io alla fine avevo comprato i corsi di lingua da sentire mentre guidavo

 

 

cmq la storia dei romani lamentosi è vera... io arrivavo prima di loro da terni.... è anche vero pero' che avendoci abitato, se non hai il lavoro in zona, molto spesso ci metti come partendo da terni

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infatti il problema del pendolarismo è il tempo che perdi dall'uscita del lavoro all'arrivo a casa...tempo buttato soprattutto se sei in macchina.... io alla fine avevo comprato i corsi di lingua da sentire mentre guidavo

 

 

cmq la storia dei romani lamentosi è vera... io arrivavo prima di loro da terni.... è anche vero pero' che avendoci abitato, se non hai il lavoro in zona, molto spesso ci metti come partendo da terni

 

Anche lì, magari solo in alcuni casi, è anche una questione di organizzazione.

 

C'è gente che per entrare al lavoro diciamo alle otto, si butta sul raccordo alle sette.

 

Praticamente come lanciarsi a picco in tuffo sugli scogli.

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comunque la vita da pendolare è proprio una vita de merda. Stanchezza e sonno cronico arretrato per anni e anni. Una vita buttata via praticamente e più invecchi più è pesante.

 

Le alternative? Trovare lavoro a TR (impossibile), andare ad abitare a RM (economicamente impensabile a meno di comprare casa ad Orte e metterci lo stesso tempo)

Eppure basterebbe cosi poco.. cazzo 100 km se metti dei treni moderni in 30 minuti puoi essere alle porte di Roma saltando qualche fermata ignobile

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Io abito a Roma e lavoro a Fiumicino.

Tutti i giorni 30 km ad andà e 30 a tornà.

 

Per 3 anni l'ho fatta con i mezzi (trenino regionale): un'ora all'andata e un'ora al ritorno. Quando andava bene che non c'erano scioperi, treni scocciati o impossibili da prendere, ritardi e soppressioni. In pratica la metà delle volte.

 

Poi per disperazione ho iniziato a farla in macchina: 40 minuti all'andata e altrettanti al ritorno. Sempre quando va bene che non ci sono incidenti, traffico, lavori e cazzi vari.

Dicembre ad esempio è folle: per andare e tornare partiva anche un'ora e mezza abbondante.

 

Mi è capitato anche di metterci di meno a tornare a casa dei miei a Terni dall'ufficio di Fiumicino che a tornare a Roma.

 

E comunque il mio è un caso normale. Ho un collega che fa avanti e indietro da Tivoli, e se passa un paio d'ore a botta sul raccordo. na sciccheria.

 

In generale la vita a Roma è un po' una merda: una volta che trovi parcheggio (altra avventura epica) l'idea di riprendere la macchina per uscire è l'ultima cosa che te passa per la capoccia.

Poi se si ha la fortuna di abitare in una zona centrale e di potersi permettere certe uscite, tanto meglio.

Ma in genere si tende a restare nel quartiere dove ci sono molte cose a portata di mano.

 

Che sia in macchina o che sia in treno fare il pendolare è na bella rottura de cojoni, figurateve quando sento de gente che lo fa tipo da Formia, Gaeta, L'Aquila, Caserta....

 

Poi un conto è se si lavora nei pressi della stazione o comunque in un punto facilmente raggiungibile in metro.

Altro se poi ci sono di mezzo metro, autobus, tram.... Appena arrivato a Roma lavoravo al Quartiere africano e tra metro e un paio di autobus c'ho messo anche 50 minuti per fare 10 chilometri.

 

Un collegamento rapido Terni/Roma in 35-40 minuti, che tra l'altro sarebbe anche possibile, già porterebbe dei vantaggi

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Io abito a Roma e lavoro a Fiumicino.

Tutti i giorni 30 km ad andà e 30 a tornà.

 

Per 3 anni l'ho fatta con i mezzi (trenino regionale): un'ora all'andata e un'ora al ritorno. Quando andava bene che non c'erano scioperi, treni scocciati o impossibili da prendere, ritardi e soppressioni. In pratica la metà delle volte.

 

Poi per disperazione ho iniziato a farla in macchina: 40 minuti all'andata e altrettanti al ritorno. Sempre quando va bene che non ci sono incidenti, traffico, lavori e cazzi vari.

Dicembre ad esempio è folle: per andare e tornare partiva anche un'ora e mezza abbondante.

 

Mi è capitato anche di metterci di meno a tornare a casa dei miei a Terni dall'ufficio di Fiumicino che a tornare a Roma.

 

E comunque il mio è un caso normale. Ho un collega che fa avanti e indietro da Tivoli, e se passa un paio d'ore a botta sul raccordo. na sciccheria.

 

In generale la vita a Roma è un po' una merda: una volta che trovi parcheggio (altra avventura epica) l'idea di riprendere la macchina per uscire è l'ultima cosa che te passa per la capoccia.

Poi se si ha la fortuna di abitare in una zona centrale e di potersi permettere certe uscite, tanto meglio.

Ma in genere si tende a restare nel quartiere dove ci sono molte cose a portata di mano.

 

Che sia in macchina o che sia in treno fare il pendolare è na bella rottura de cojoni, figurateve quando sento de gente che lo fa tipo da Formia, Gaeta, L'Aquila, Caserta....

 

Poi un conto è se si lavora nei pressi della stazione o comunque in un punto facilmente raggiungibile in metro.

Altro se poi ci sono di mezzo metro, autobus, tram.... Appena arrivato a Roma lavoravo al Quartiere africano e tra metro e un paio di autobus c'ho messo anche 50 minuti per fare 10 chilometri.

 

Un collegamento rapido Terni/Roma in 35-40 minuti, che tra l'altro sarebbe anche possibile, già porterebbe dei vantaggi

 

Tivoli sta a trenta chilometri da Roma, fiumicino idem.

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le ferrovie non hanno alcun interesse a intensificare il traffico verso Roma dalla parte settentrionale del Centro Italia lo dimostrano i tagli alle corse , il mancato raddoppio Orte Falconara, lo spostamento ai binari est1 e 2 degli arrivi da Ancona

 

io ho fatto anni fa per due anni il pendolare con Perugia e andavo sempre in macchina

aldilà dei costi , la E45 non si augura manco ai cani

 

fare il pendolare è davvero una vitaccia

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Confermo, ma i romani sono campioni mondiali di "oddio come soffro e quanto fatico" .

semo nati pe tribbola l hanno inventato a torpignattara infatti

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semo nati pe tribbola l hanno inventato a torpignattara infatti

Che c'entra, semo nati pe tribbola' e una costatazione oggettiva :)

La differenza è tra NOI semo nati pe' tribbola' e IO lavoro fatico ...... :)

Una differenza fondamentale :)

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l'ho fatto per 3 anni su perugia ed è una cosa da far uscire di testa e pure ora che lavoro fuori Terni ho preferito trasferirmi, prendere una bella casa e mettermi l'anima in pace che Terni per noi non offre nulla (lavorativamente parlando).

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è curioso che in generale gli italiani stiano diventando sempre più pendolari, costretti a muoversi verso le poche città che attraggono, lavorativamente parlando, e allo stesso tempo a questa trasformazione consegua un taglio netto dei servizi legati ai pendolari e un aumento dei costi legati agli spostamenti.

 

l'italia non è un paese per pendolari nonostante sia un paese di pendolari.

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