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Freak Brother 1973

Sesso - Topic di discussione

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http://www.ilgiornale.it/news/mondo/troppo-sesso-anale-i-giovani-linghilterra-ora-lancia-lallarm-1245602.html

Troppo sesso anale tra i più giovani. E il governo inglese ora dà l'allarme

Un serio rapporto mette in guardia dall'eccessiva diffusione della pratica sessuale

Luisa De Montis - Mar, 12/04/2016 - 17:03

Può sembrare uno scherzo, ma è invece un serio allarme quello che arriva dal Regno Unito, dove è il governo a temere che un eccessivo uso della pornografia da parte dei più giovani stia portando a dar loro una visione distorta della sessualità.

 

È l'Independent a scrivere di un rapporto che sostiene che tra i più giovani sia sempre più diffuso, e persino troppo, il sesso anale e che "alcune ricerche suggeriscono che non è piacevole per le giovani donne", ma è molto popolare per l'accesso smodato alla pornografia online.

Il report suggerisce di limitare l'accesso alla pornografia per i più giovani e chiede di dissuaderli dall'abuso di quesa pratica. Una tesi che ha suscitato non poche polemiche.

Modificato da Freak Brother 1973
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http://napoli.fanpage.it/caserta-la-figlia-appena-nata-ha-la-pelle-nera-il-papa-sfascia-la-sala-parto/

 

Caserta, la figlia appena nata ha la pelle nera: il papà sfascia la sala parto
A Casagiove, nel Casertano, la gioia di un parto si è trasformata in un dramma familiare. Una coppia originaria del paese ha infatti dato alla luce una bambina con la pelle nera. Il marito, in preda alla rabbia, ha sfasciato la sala parto.


La gioia della nascita di una figlia "rovinata" dal colore della sua pelle. E così, per una coppia originaria di Casagiove, in provincia di Caserta, il lieto evento si è trasformato in un dramma familiare che potrà avere pesanti conseguenze. I fatti sono stati riportati dal Corriere Caserta e risalgono alla scorsa settimana. Il marito, 40 anni, e la moglie di 34 erano finalmente giunti al termine di un'attesa durata ben 11 anni, quella per il loro primo figlio. Di comune accordo i due non avevano voluto conoscere prima il sesso del nascituro. Al momento del parto, avvenuto in una clinica privata della quale non è stato fatto il nome, la scoperta: la bambina appena nata, figlia della coppia, ha la pelle nera
Il papà della bambina ha cercato di aggredire la neo-mamma
Alla vista della neonata all'interno della sala parto è scoppiato il finimondo: la mamma della bambina ha urlato in preda al panico, mentre il marito ha sfogato la sua rabbia prima cercando di aggredire la consorte, poi rompendo una vetrata della sala parto e distruggendo tutto quello che gli è capitato a tiro. Anche i familiari dell'uomo hanno iniziato a inveire contro la neo-mamma, accusandola di aver tradito suo marito. Solo l'intervento degli uomini della vigilanza è riuscito a riportare la calma, anche se molto difficilmente il marito sarà disposto a mettere una pietra sopra su quanto avvenuto.

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http://napoli.fanpage.it/caserta-la-figlia-appena-nata-ha-la-pelle-nera-il-papa-sfascia-la-sala-parto/

 

Caserta, la figlia appena nata ha la pelle nera: il papà sfascia la sala parto

A Casagiove, nel Casertano, la gioia di un parto si è trasformata in un dramma familiare. Una coppia originaria del paese ha infatti dato alla luce una bambina con la pelle nera. Il marito, in preda alla rabbia, ha sfasciato la sala parto.

 

La gioia della nascita di una figlia "rovinata" dal colore della sua pelle. E così, per una coppia originaria di Casagiove, in provincia di Caserta, il lieto evento si è trasformato in un dramma familiare che potrà avere pesanti conseguenze. I fatti sono stati riportati dal Corriere Caserta e risalgono alla scorsa settimana. Il marito, 40 anni, e la moglie di 34 erano finalmente giunti al termine di un'attesa durata ben 11 anni, quella per il loro primo figlio. Di comune accordo i due non avevano voluto conoscere prima il sesso del nascituro. Al momento del parto, avvenuto in una clinica privata della quale non è stato fatto il nome, la scoperta: la bambina appena nata, figlia della coppia, ha la pelle nera

Il papà della bambina ha cercato di aggredire la neo-mamma

Alla vista della neonata all'interno della sala parto è scoppiato il finimondo: la mamma della bambina ha urlato in preda al panico, mentre il marito ha sfogato la sua rabbia prima cercando di aggredire la consorte, poi rompendo una vetrata della sala parto e distruggendo tutto quello che gli è capitato a tiro. Anche i familiari dell'uomo hanno iniziato a inveire contro la neo-mamma, accusandola di aver tradito suo marito. Solo l'intervento degli uomini della vigilanza è riuscito a riportare la calma, anche se molto difficilmente il marito sarà disposto a mettere una pietra sopra su quanto avvenuto.

 

questa si che è un'inculata!

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http://napoli.fanpage.it/caserta-la-figlia-appena-nata-ha-la-pelle-nera-il-papa-sfascia-la-sala-parto/

 

Caserta, la figlia appena nata ha la pelle nera: il papà sfascia la sala parto

A Casagiove, nel Casertano, la gioia di un parto si è trasformata in un dramma familiare. Una coppia originaria del paese ha infatti dato alla luce una bambina con la pelle nera. Il marito, in preda alla rabbia, ha sfasciato la sala parto.

 

La gioia della nascita di una figlia "rovinata" dal colore della sua pelle. E così, per una coppia originaria di Casagiove, in provincia di Caserta, il lieto evento si è trasformato in un dramma familiare che potrà avere pesanti conseguenze. I fatti sono stati riportati dal Corriere Caserta e risalgono alla scorsa settimana. Il marito, 40 anni, e la moglie di 34 erano finalmente giunti al termine di un'attesa durata ben 11 anni, quella per il loro primo figlio. Di comune accordo i due non avevano voluto conoscere prima il sesso del nascituro. Al momento del parto, avvenuto in una clinica privata della quale non è stato fatto il nome, la scoperta: la bambina appena nata, figlia della coppia, ha la pelle nera

Il papà della bambina ha cercato di aggredire la neo-mamma

Alla vista della neonata all'interno della sala parto è scoppiato il finimondo: la mamma della bambina ha urlato in preda al panico, mentre il marito ha sfogato la sua rabbia prima cercando di aggredire la consorte, poi rompendo una vetrata della sala parto e distruggendo tutto quello che gli è capitato a tiro. Anche i familiari dell'uomo hanno iniziato a inveire contro la neo-mamma, accusandola di aver tradito suo marito. Solo l'intervento degli uomini della vigilanza è riuscito a riportare la calma, anche se molto difficilmente il marito sarà disposto a mettere una pietra sopra su quanto avvenuto.

Era meglio un'inculata!
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A proposito de inculate. ..ma de Brigitta bulgari che aprirà a settembre un sexy disco a narni scalo, all'ex abacab????

Modificato da Batm4n

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Che sghifo sti forocioni che se fanno a ingularetta so contromatura che alla quale madre matura a fatto i maschi e le femmine per che dopo il coso che quando che stanno insieme non se capito bene ma a un gerto pundo la femina se gonvia è dendro ci sta i figli capito come? Quella è mader matura e i forocioni invatti non succede per che essi stessi so condro la matura e contro gesuchristian la mannoda e ecco la vera fanghiglia maturale è come io e pattizia

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L'ho letto anch'io.

Serve per far ripartire l'economia...

O pe mannalla definitivamente a rotoli (almeno quella locale) heheh

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http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/cingoli_sesso_cimitero_giovani_tombe-1673962.html

Cingoli, fanno sesso tra le tombe del cimitero all'ora di pranzo: sorpresi da due ragazzi

 

Sesso al cimitero. Un uomo e una donna (lui poco meno di 50 anni e lei sui 60 anni) sono stati sorpresi mentre facevano l’amore nel cimitero di Cingoli. Non all’interno di un’auto, ma addirittura in piedi tra le cappelline e il muro di cinta. Di notte? Neanche a pensarlo, ma verso le 13.30.
“Sicuramente il cimitero è deserto all’ora di pranzo”, avranno pensato i due quando sono entrati. Non si sono accorti, però, che due ragazzotti erano lì (anche se un po’ distanti dal posto scelto dalla coppia) per una visita ai cari.
I due focosi innamorati hanno scelto un posto abbastanza nascosto e si sono appartati. Un posto nascosto ma non del tutto sicuro. Infatti, mentre i due ragazzi stavano per prendere la stradina per uscire dal cancello principale e tornarsene a casa, sono stati richiamati dai gemiti. “Andiamo a vedere se c’è qualcuno che si è sentito male”. Ma qaundo si sono avvicinati i avrebbero immaginato di scoprire un incontro hard. Mentre si stavano avvicinando hanno capito che quelle due persone stavano tutt’altro che soffrendo. E se ne sono andati sconsolati.
Sabato 16 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 17:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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E si certo perché li versi che fa una femmina che sta a squirta so li stessi de una che sta infartando e quindi facilmente confondibili... :D

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:o

http://www.huffingtonpost.it/thrillist/le-coppie-che-non-hanno-problemi-a-parlare-di-pupu-sono-le-piu-felici_b_9562282.html

 

Le coppie che non hanno problemi a parlare di cacca sono le più felici
Pubblicato: 29/03/2016 15:04 CEST Aggiornato: 29/03/2016 15:05 CEST

 

di Jeremy Glass
Tutti facciamo la cacca. E tutti meritiamo la felicità. Pertanto, da un punto di vista logico, tutti dovremmo essere in grado di parlare di cacca con la persona che ci rende più felici. Tuttavia, non va sempre così: a volte le persone sono fin troppo pudiche sull'argomento, mentre invece dovrebbero solo rilassarsi e lasciarsi andare liberamente. Parlarne, quindi, renderà la relazione più rilassata, più intima e più divertente. Quindi andiamo avanti e veniamo al punto.

 

In cosa consiste la conversazione sulla cacca?
Può prendere la piega che si sceglie di darle, ma in sostanza è un dialogo tra due persone, che hanno una relazione, in cui si parla apertamente della "tabella di marcia" e delle aspettative dei reciproci movimenti intestinali. Comprende anche un confronto diretto ed onesto su come funziona la propria routine "da bagno", cosa deve aspettarsi l'altro partner, cosa evitare e come liberare la relazione da qualsiasi disagio legato a quel momento. Per farla breve, si tratta di una chiacchierata "viscerale".
Non pensate di essere obbligati a fornire più informazioni di quante vi facciano sentire a vostro agio: non c'è bisogno di parlare di forma, colore e consistenza. Basta solo una solida (se tutto va bene!) panoramica della tempistica di ciascun partner e di come gestirla. Leggete questo dialogo come esempio:
- Persona 1: "Ehi tesoro, ti dispiace se faccio un salto in bagno prima di uscire?".
- Persona 2: "Fai pure! Ti aspetterò fuori"
- Persona 1: "Oh, forse mi ci vorrà qualche minuto in più. Devo..."
- Persona 2: "Fare la cacca?"
- Persona 1: "Già, devo farla. Aspetta dentro o ti beccherai un raffreddore. Non dovrei metterci più di dieci minuti."
- Persona 2: "Va bene. Ti amo."

 

Perché affrontare l'argomento?
Ogni relazione è destinata ad avere i suoi momenti imbarazzanti, ma sentirsi a disagio e scoraggiati ogni volta che si esce dal bagno potrebbe rovinare il rapporto e rendere l'inevitabile avanzata verso la toilette dolorante e agitata come la vostra pancia, prima ancora di farla. Aprirsi sull'argomento abbatte dei muri, assicurando un livello di intimità di cui pochi riescono a godere quando c'è un'altra persona nelle loro vite. Pensate a questa conversazione come ad un'anticamera dell'anello nuziale: un modo per parlare chiaro di ogni vostra azione, prima di impegnarsi per tutta la vita. È come fare la lista dei partner sessuali avuti in passato, ma qui si parla di partner fatti di cibo digerito.
Inoltre, provare imbarazzo per la cosa più naturale al mondo è semplicemente ridicolo. E inoltre sapete quanto fa male tenersi tutto dentro?

 

Come affrontare l'argomento?
Lo so, non è bello essere tormentati da un mal di pancia improvviso ma (parlando per esperienza personale) trovarsi sull'orlo di un'esplosione rettale d'emergenza è il momento ideale per passare con eleganza dall'atto della defecazione alla conversazione. Siate rilassati.
Iniziate dicendo qualcosa tipo: "Tesoro, ti amo, ma quello che sentirai e odorerai nei prossimi dieci minuti potrebbe cambiare la tua vita per sempre". Poi, una volta finito, parlate di quello che è appena successo. Potreste restare piacevolmente sorpresi scoprendo che la vostra metà non è poi così interessata alle nefandezze che avete appena commesso in bagno. Date un'occhiata a questo dialogo:
- Persona 1: "Mio Dio, non riesco a credere a quello che è appena successo lì dentro."
- Persona 2: "Ahah, cosa?"
- Persona 1: "Beh, diciamo solo che ne passerà di tempo prima di toccare di nuovo cibo messicano".
- Persona 2: "E perché?"
- Persona 1: "Quell'enorme burrito di carne con doppia porzione di fagioli rifritti ha appena fatto al mio colon quello che Hitler ha fatto alla Polonia nel 1939!"
- Persona 2: "Capito! Aspetterò qualche minuto prima di fare la doccia"
- Persona 1: "Potrebbero volerci 20 minuti"
- Persona 2: "Accidenti."
- Persona 1: "Vuoi fare sesso?"
- Persona 2: "Mmm... magari più tardi"
Per scoprire in che modo "la conversazione" potrebbe cambiare il vostro rapporto, leggete la storia complete su Thrillist.com!

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Semo passati in una frazione di secondo dal sesso anale al voyeurismo per finire allo shitting...che ce proponi la settimana prossima freak?!?! :D

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Semo passati in una frazione di secondo dal sesso anale al voyeurismo per finire allo shitting...che ce proponi la settimana prossima freak?!?! :D

 

http://www.fanpage.it/una-storia-d-amore-e-zoofilia-ho-fatto-sesso-con-una-delfina-e-non-me-ne-pento/

 

Una storia d’amore e zoofilia: “Ho fatto sesso con una delfina e non me ne pento”

Sta facendo molto discutere il libro pubblicato da Malcolm Brenner, diventato famoso per la sua 'storia' con la delfina Dolly negli anni Settanta: "Quando mi toccò per la prima volta mi sentii molto imbarazzato. Lei mi si strofinava sui genitali”. Il 69enne spiega: "La zoofilia non dovrebbe essere vista in modo pericoloso".

 

“Ho fatto sesso con una delfina e non me ne pento”. E' in Rete ormai da diversi giorno il documentario intitolato "Dolphin lover" che racconta la morbosa storia che vede protagonista Malcolm Brenner, un sessantatreenne americano diventato famoso per il suo rapporto intimo con Dolly. Sono gli anni settanta e l’uomo, all’epoca giornalista e fotografo, accetta la proposta di lavoro di una illustratrice che vuole redigere un libro sui delfini del parco acquatico Florida Land a Sarasota in Florida. Malcolm avrebbe dovuto semplicemente scattare delle foto da raccogliere nell’opera. Ma appena vede la delfina, n’è subito attratto.

“In realtà”, spiega Brenner nel documentario, “il primo scambio di sguardi avvenne mentre stavamo facendo un giro sulla barca usata dagli organizzatori per mostrare le attrazioni del parco ai visitatori. E’ lì che ci guardammo per la prima volta. Con lei ci seguiva e continuava a far salti altissimi di fianco a noi. Fino a quando rivolgendosi verso di me mi mostrò i genitali e io mi sentii subito in imbarazzo”.

Il rapporto con Dolly diventa col tempo sempre più hot: “Quando Dolly mi toccò per la prima volta – ricorda l’uomo – mi sentì molto imbarazzato. Non avevo ancora accettato di essere zoofilo. Cercavo di fare tutto il possibile per evitare l’animale, ma lei sembrava conoscere il mio segreto. Le sono voluti circa 3 o 4 mesi per convincermi. All’inizio era dolce e comunicativa, ma dopo i miei rifiuti divenne molto aggressiva. Provava a buttarsi su di me e strofinare la vulva contro i miei piedi e ginocchia. Qualsiasi sporgenza del mio corpo andava bene. Si voleva masturbare su di me”, assicura Malcolm.

 

Un giorno il fotografo attende che gli spettatori se ne siano andati, si rituffa nella piscina dei delfini e vede Dolly: “Ad un certo punto penso ‘questo delfino mi sta corteggiando, posso fare sesso con lei, tentiamo’. Lei era come passiva. L’acqua era molto fredda e io molto nervoso”. Brenner affianca la delfina (“io ero in verticale, lei in orizzontale”) e due si accoppiano fino all’orgasmo. “Provavo come una sensazione di fusione con lei, ad ogni livello: emotivo, mentale, fisico, spirituale. Era come quando due creature si fondono in una sola. Non avevo mai avuto esperienze intime così intenso con nessuno. E’ stato qualcosa di trascendentale, cosmico. Dolly ha perfino emesso un gemito” ammette. Ma quella di Malcolm e Dolly non è una storia da botta e via: “Fu la più grande intimità con qualcuno mai provata. E penso fosse la stessa cosa per Dolly. Da quando non c’è più mi sento terribilmente solo. Fui più innamorato di Dolly che di chiunque altro in vita mia”.

L’uomo è ben consapevole che la sua storia con la delfina possa essere interpretata come una cosa anormale, ma prova a spiegare: 150 anni fa i neri erano considerati una specie degenere e subumana. All’epoca il matrimonio misto veniva considerato come un crimine, tanto quanto oggi il sesso tra specie diverse. Spero che in futuro la zoofilia non sia vista in modo così controverso e pericoloso come all’epoca accadeva per il sesso interraziale”, conclude.

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http://www.ottopagine.it/sa/cronaca/76462/sesso-e-oggetti-l-insano-desiderio-che-finisce-in-ospedale.shtml

 

Sesso e oggetti, l'insano desiderio che finisce in ospedale
Giochi erotici pericolosi. Nel salernitano tre casi in pochi mesi.

 

Ma gli episodi sono tanti e non sempre finiscono in cronaca. La ricca casistica delle introduzioni contro natura. I consigli e l'appello di un medico. Uno fra tutti: non inventate scuse strane, non serve.

 

Salerno.
Tre casi in poche settimane. Più che una prova sono una conferma. Di gusti sessuali particolari e decisamente pericolosi. Quell'insano desiderio di infilarsi qualcosa lì dove non batte il sole. E di essere poi costretti a ricorrere ai medici per rimuovere l'oggetto estraneo.
Tre casi solo nel salernitano. Ma i medici assicurano: sono molti di più. E naturalmente, non solo i salernitani. L'abitudine è diffusa. Al punto da generare una vera casistica. L'età, il sesso, e il tipo di oggetto (che esprime in pieno una fantasia fuori dal comune).
L'ultimo caso a Sarno. Lui ha 51 anni. Aspetto irreprensibile. Si è presentato al pronto soccorso di Villa Malta in compagnia di moglie e figli. Motivo: forti dolori all'addome. Fin qui, nulla di strano. La sorpresa è arrivata poco dopo, quando una tac ha evidenziato la presenza nelle viscere di una bottiglia, si presume di un succo di frutta. Come ci è arrivata, potete immaginarlo.
La frutta deve avere un appeal particolare per gli amanti delle introduzioni rettali. Qualche settimana fa, questa volta a Salerno, i medici del pronto soccorso hanno dovuto estrarre dall'intestino di un 41enne una mela. Tutta intera.
Due mesi fa, sempre al Ruggi, un noto avvocato era invece stato liberato da un tubetto di deodorante chissà come finito proprio lì.
I casi in tutta Italia sono diverse centinaia. Molti in Campania. A volte la questione non è solo erotica. Un tubetto vuoto è stato estratto anche a un 30enne: stava provando. Quel tubetto avrebbe dovuto in futuro essere pieno di qualche sostanza illecita.
La casistica degli oggetti è ricca: tubetti di marmellata, ortaggi (cetrioli, carote e zucchine in pole position), naturalmente vibratori, ma anche telefonini, macchinette, barbie, bicchieri, bottiglie (appunto), torce e così via.
Negli Stati Uniti in cinque anni sono stati necessari 18mila interventi per liberare i pazienti dalle ingombranti presenze. Tre quarti erano maschi. Spesso si trattava di sex toys. Ma nel 59 per cento dei casi gli oggetti erano diversi. E come potete immaginare, i più disparati.
In un articolo pubblicato su Vice, un medico lancia un appello a questo tipo di pazienti. Un appello e qualche consiglio.
«Se vi eccita riempirvi di oggetti domestici, cosa potete aspettarvi? Il dottore vi chiederà come è successo. Potete dire che siete caduti su un’arancia mentre eravate in piedi sul bancone della cucina per cambiare una lampadina, ma non vi crederanno, quindi potreste anche essere onesti. Vi faranno un’esplorazione rettale e forse dei raggi per determinare la natura e la posizione del corpo estraneo. Poi normalmente vi faremo piegare e ci immergeremo per tirarlo fuori, ma se non si riesce ad avere una buona presa, vi faremo prima un’anestesia. È un po’ stretto, ma infilare tutta la mano nel retto per recuperare un oggetto da un paziente sedato è possibile».
«I vostri fattori di rischio – aggiunge - includono il diventare uno scoreggione inarrestabile con scarso controllo delle viscere. Ma il rischio più grande è quello di perforarvi le budella, raro e a volte mortale.
Quindi, se non riuscite a perdere il vizio, fatemi il favore di allenarvi a mantenere una buona presa, così che io non debba finire a pescarvi dentro».

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