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JPMorgan to move $230 billion assets to Germany ahead of Brexit

 

(Reuters) - JPMorgan Chase & Co JPM.N is moving about 200 billion euros ($233.76 billion) from the UK to Germany as a result of Britain's exit from the European Union

 

https://uk.reuters.com/article/uk-jp-morgan-brexit/jpmorgan-to-move-230-billion-assets-to-germany-ahead-of-brexit-bloomberg-news-idUKKCN26E1GK?fbclid=IwAR1WXJn6skyTsbnFKX1gajGH7MXIvzqKUz2pcddzdF0tlnLwRY8gS34s78E

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22 minuti fa, doginho ha scritto:

JPMorgan to move $230 billion assets to Germany ahead of Brexit

 

(Reuters) - JPMorgan Chase & Co JPM.N is moving about 200 billion euros ($233.76 billion) from the UK to Germany as a result of Britain's exit from the European Union

 

https://uk.reuters.com/article/uk-jp-morgan-brexit/jpmorgan-to-move-230-billion-assets-to-germany-ahead-of-brexit-bloomberg-news-idUKKCN26E1GK?fbclid=IwAR1WXJn6skyTsbnFKX1gajGH7MXIvzqKUz2pcddzdF0tlnLwRY8gS34s78E

venghino siori, venghino

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Tu pensa a lu poru Mattarella che ha dovuto perde tempo per rispondere civilmente a Johnson perché non ha il lusso di liquidarlo con un semplice e veloce “ ma vaffanculo stupidu li”

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Il primo Gennaio escono. Accordo raggiunto. Ha vinto il Beone su tutta la linea. CVD.

Bello che lo ammettono anche i giornali mainstream italioti:

https://www.corriere.it/esteri/20_dicembre_26/brexit-1246-pagine-divorzio-adesso-johnson-puo-cantare-vittoria-1c770070-47ae-11eb-be4b-d2afc176960b.shtml

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1 ora fa, Cacafocu ha scritto:

Il primo Gennaio escono. Accordo raggiunto. Ha vinto il Beone su tutta la linea. CVD.

Bello che lo ammettono anche i giornali mainstream italioti:

https://www.corriere.it/esteri/20_dicembre_26/brexit-1246-pagine-divorzio-adesso-johnson-puo-cantare-vittoria-1c770070-47ae-11eb-be4b-d2afc176960b.shtml

Sono curioso di capire ora la Scozia cosa vorrà fare nello stretto. A loro la brexit non è andata giù, anche se comunque temo potranno fare ben poco. 

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7 ore fa, Cacafocu ha scritto:

 

7 ore fa, Cacafocu ha scritto:

Il primo Gennaio escono. Accordo raggiunto. Ha vinto il Beone su tutta la linea. CVD.

Bello che lo ammettono anche i giornali mainstream italioti:

https://www.corriere.it/esteri/20_dicembre_26/brexit-1246-pagine-divorzio-adesso-johnson-puo-cantare-vittoria-1c770070-47ae-11eb-be4b-d2afc176960b.shtml

Modificato da adriatico

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Come si evince dalla tabella riassuntiva sopra, da un punto di vista dei diritti e doveri, al momento questo accordo parziale UK/EU vede gli inglesi perdere status privilegiati che prima, quali membri della UE, avevano senza dare in cambio molto, in termini di doveri politici ed economici (ricordo i britannici avevano una special membership con la UE).

Ora, posto che in generale mi pare che l’export UE verso Uk rappresenta mi pare circa l’8% del totale, il rapporto è inverso se vediamo quello Uk verso Ue, pari al 40%. Ovviamente la UE è più forte e superiore, in termini prettamente economici di Uk, dunque in questo specifico momento ha il coltello dalla parte del manico da un punto di vista negoziale.

C’e’ poi tutta la questione della armonizzazione delle merci e del loro traffico alle regole Ue, e a quali costi e tariffe possano essere introdotte poi nel mercato unico. Al momento l’unico settore che si vede pressoché praticamente equiparato a livello commerciale con quello europeo, è quello della pesca, che naturalmente è marginale rispetto ad altri ben più importanti. La questione dei servizi, soprattutto finanziari (settore produttivo di gran lunga più importante per Uk) ma anche quelli professionali (legali, universitari, formazione professionale, medici etc.) è ancora lunga da risolvere. Comunque al momento, però, va detto che la fuga delle imprese da Londra non c’è stata, tutto al più si sono già approntati e in alcuni casi realizzati piani di apertura di divisioni in territorio europeo, con relativo spostamento di parte dei lavoratori qui e non in Uk.

Il grande tema è geopolitico: la questione del confine con l’Irlanda del Nord della Ue, di conseguenza le aumentate pulsioni indipendentiste di scozzesi e persino gallesi. In poche parole, lo status stesso del Commonwealth. Anche perché i britannici dovranno mostrare agli USA che il loro Regno sia utile ai padroni del mondo, e ciò comporterà spese anche militari per rendersi utili nel mondo alla causa “della democrazia, dei diritti umani e della libertà’ “ (che altro non sono che strumenti al servizio della volontà imperiale di potenza americana).

Ora, anche in Uk i politici devono vendersi e vendersi bene, soprattutto in questa fase dove le maggioranze parlamentari sono deboli ed attaccate da ambo i lati. Dunque Jonhson presenterà questo accordo come un grande accordo che non è. 
Non è questione di chi vince o no, anche perché i veri effetti si vedranno tra anni, e bisogna capire da quale punto di vista (che sono molteplici) si voglia leggere l’incontro/scontro Uk/Ue.

E’ indubitabile però che gli inglesi hanno voluto prendere una decisione chiara e orgogliosa, come pure economicamente e politicamente molto difficile. Su questo non si discute, come pure è ovvio che almeno all’inizio soffriranno molto, per aver preso e cercato di perseguire una scelta senza dubbio complicata da realizzare, ma di per se’ che merita assoluto rispetto.

Modificato da chetestraceki

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la scozia è un caso clamoroso.

 

al referendum sull'indipendenza dovevano scegliere se rimanere nel regno unito o essere indipendenti ma con minaccia di venire esclusi dall'UE.

ora sono rimasti nel regno unito ma vanno fuori dall'UE. io sarei incazzato nero.

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2 minuti fa, Aghy ha scritto:

la scozia è un caso clamoroso.

 

al referendum sull'indipendenza dovevano scegliere se rimanere nel regno unito o essere indipendenti ma con minaccia di venire esclusi dall'UE.

ora sono rimasti nel regno unito ma vanno fuori dall'UE. io sarei incazzato nero.

bisognerà vedere se riusciranno ad evitare un ulteriore referendum, anche perché lo stesso Johnson, immagino senza volerlo, gli ha fornito uno slogan meraviglioso. "Referendum una volta per generazione". Il referendum della generazione Erasmus infatti c'è stato. Quello della generazione dell'isolamento del Regno Unito ancora no.

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È un accordo che si "vende" bene da entrambe le parti: in modo molto semplice e riduttivo da un lato conservano l'integrità dell'Europa, dall'altro conquistano la sovranità. Sono un pò sorpreso dal fatto che l'Europa ha accettato di mollare la Corte di Giustizia Europea per future dispute e sono curioso di capire chi sarà l'arbitro qualora ce ne fossero.

 

Vediamo che tirano fuori per tutto il settore dei servizi. La fuga paventata appena dopo il voto, non c'è stata. Ma almeno per il settore finanziario e legale ci sono "piani B" già pronti da tempo. Non so quanto le banche vorranno emigrare a Parigi o Francoforte, ma se il futuro accesso ai mercati fosse più complicato non credo si farebbero problemi a andarsene. Allo stesso tempo, non credo diventeremo la Panama o la Singapore d'Europa.

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1 ora fa, lu Fraportanu ha scritto:

Tempo 3/4 anni...e faranno le corse per rientrá.....aggiá fanno la fame adesso l’inglesi...

Mo fa la fame su...non esageriamo 

Per farmi un idea voglio vedere la sterlina come reagisce lunedi......

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3 ore fa, Nambo ha scritto:

Mo fa la fame su...non esageriamo 

Per farmi un idea voglio vedere la sterlina come reagisce lunedi......

A parte che ormai l’inglesi non c’hanno più nulla..giusto li nomi d’effetto...la City, i grandi magazzini Harrods ..l’Etihad stadium..la Premiere League....tutta roba in mano all ‘arabi, indiani e indonesiani ..oltre ai cinesi ovviamente....

ma il livello di vita di un’esponente  di quello che rimane della famosa “middle class”...rispetto ad un italiano ...fa la fame!

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8 ore fa, lu Fraportanu ha scritto:

A parte che ormai l’inglesi non c’hanno più nulla..giusto li nomi d’effetto...la City, i grandi magazzini Harrods ..l’Etihad stadium..la Premiere League....tutta roba in mano all ‘arabi, indiani e indonesiani ..oltre ai cinesi ovviamente....

ma il livello di vita di un’esponente  di quello che rimane della famosa “middle class”...rispetto ad un italiano ...fa la fame!

si,ma ad ora non c'è nessuno scenario macroeconomico nel lungo termine che prevede una catastrofe sociale per la gran bretagna,non è nemmeno possibile paragonare noi a loro in quanto abbiamo due economie davvero diverse.

a mio parare tanto rumore per nulla,non cambiera una mazza in quanto loro erano dentro l'ue con la propria politica monetaria

Modificato da Nambo

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Il ‎06‎/‎02‎/‎2020 Alle 10:07, Cacafocu ha scritto:

Qualche giorno fa, poco dopo Brexit, ho avuto la fortuna di parlare qualche minuto con un dirigente importante di Goldman Sachs...mi diceva: "il pil della Germania, per il 70%, è fatto di esportazioni. U.K. è il secondo paese al mondo per scambi commerciali con l'UE. Il primo sono gli USA. Il problemino per i crucchi- e di conseguenza per tutta l'UE, è che il 70% non è simmetrico: per dire, le esportazioni per gli USA pesano solo il 20% del Pil". Quindi sono UK e USA che tengono per i coglioni crucchi e UE....strizzano un coglione ciascuno. Brexit è realtà, e da Calais incendi al largo di Londra non se ne vedono....

Stesso rapporto USA/Cina...😏

p.s.: risposta preventiva a chi dirà che fino al 2021 è già previsto che di fatto non cambierà nulla....è già tutto scontato boyssee

Ma me sbajo io o questi so una parte de quilli che hanno fatto l'immensa porcata dei sub-prime e de quilli che facevano finta de niente mentre il castello stava pe venì giù con tutto il concistoro mentre invece loro, alla chetichella, se riempivano le saccocce de sordi boni ?........no perché se so loro me domando che credibilità hanno ancora ??

 

Mah...... 🤔

 

Comunque, a gioco medio lungo se vedrà che piega pijano le cose, certo che per la perfida Albione, avere ancora in piedi una struttura come il commonwealth è senz'altro di aiuto nel tessere accordi, rapporti privilegiati e via dicendo.

Modificato da torquemada

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20 ore fa, Cacafocu ha scritto:

Sinceramente non capisco cosa ci sia di interessante in questo articolo. Fare paragoni fra la Gran Bretagna e l'Italia non ha alcun senso: la prima è il paese con le più solide tradizioni democratiche del mondo, una delle piazze finanziarie principali, vincitrice di entrambe le guerre mondiali, sede delle più importanti università del pianeta, con una organizzazione statale e burocratica solida ed efficiente, con un sistema giudiziario considerato da tutti un modello; l'Italia è quasi esattamente il contrario. 

Quindi? 

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1 ora fa, NINNI ha scritto:

Sinceramente non capisco cosa ci sia di interessante in questo articolo. Fare paragoni fra la Gran Bretagna e l'Italia non ha alcun senso: la prima è il paese con le più solide tradizioni democratiche del mondo, una delle piazze finanziarie principali, vincitrice di entrambe le guerre mondiali, sede delle più importanti università del pianeta, con una organizzazione statale e burocratica solida ed efficiente, con un sistema giudiziario considerato da tutti un modello; l'Italia è quasi esattamente il contrario. 

Quindi? 

Di interessante c'è proprio quello che hai scritto!

Ogni paese, ed ogni popolo, dovrebbe aspirare ad una "visione": questa è la sintesi di quell'articolo. Una visione di se stessi, di dove andare, del proprio "posto" nel mondo. La capacità di autodeterminare il proprio futuro, di poter scegliere e farsi scegliere. Di avere un'identità collettiva chiara, percepibile, riconoscibile dagli altri. L'Italia invece è ormai da tempo una colonia prussiana. Abbiamo avuto un solo momento di identità nazionale forte: il Risorgimento. Ma neanche tutto...da appassionato di storia direi tutto il periodo della seconda guerra d'indipendenza...qualche anno prima e pochi anni dopo...direi 1855-1861...un periodo d'oro, nel quale incredibilmente tutti remavano dalla stessa parte, dal conservatorismo liberale di Cavour ai repubblicani di Garibaldi, fino al re Vittorio Emanuele II, un savoia, che in fondo poteva pure fregarsene di fare l'Italia e invece...invece alla fine si diede da fare pure lui...ecco io semplicemente vorrei vedere il mio paese avere UN'IDEA del suo futuro. Per questo invidio gli inglesi. Loro si autodeterminano, SCELGONO. Noi no.

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1 minuto fa, Cacafocu ha scritto:

Di interessante c'è proprio quello che hai scritto!

Ogni paese, ed ogni popolo, dovrebbe aspirare ad una "visione": questa è la sintesi di quell'articolo. Una visione di se stessi, di dove andare, del proprio "posto" nel mondo. La capacità di autodeterminare il proprio futuro, di poter scegliere e farsi scegliere. Di avere un'identità collettiva chiara, percepibile, riconoscibile dagli altri. L'Italia invece è ormai da tempo una colonia prussiana. Abbiamo avuto un solo momento di identità nazionale forte: il Risorgimento. Ma neanche tutto...da appassionato di storia direi tutto il periodo della seconda guerra d'indipendenza...qualche anno prima e pochi anni dopo...direi 1855-1861...un periodo d'oro, nel quale incredibilmente tutti remavano dalla stessa parte, dal conservatorismo liberale di Cavour ai repubblicani di Garibaldi, fino al re Vittorio Emanuele II, un savoia, che in fondo poteva pure fregarsene di fare l'Italia e invece...invece alla fine si diede da fare pure lui...ecco io semplicemente vorrei vedere il mio paese avere UN'IDEA del suo futuro. Per questo invidio gli inglesi. Loro si autodeterminano, SCELGONO. Noi no.

L'Italia non può avere un'idea del suo futuro, proprio perché come Paese non esiste, è "un'espressione geografica" come diceva lu poro Metternich. Ne abbiamo avuto l'ennesima riprova con le ultime diatribe fra stato e regioni e fra regioni e regioni, dove ognuno pensava solo ai cazzi propri.

Anche il Risorgimento, in fondo, ha riguardato una ristrettissima cerchia di intellettuali: alla maggior parte degli italiani è passato sopra la capoccia, tanto che ancora oggi molti rimpiangono il Granducato di Toscana o il Regno borbonico.

  • Voto Negativo 1

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4 minuti fa, NINNI ha scritto:

L'Italia non può avere un'idea del suo futuro, proprio perché come Paese non esiste, è "un'espressione geografica" come diceva lu poro Metternich. Ne abbiamo avuto l'ennesima riprova con le ultime diatribe fra stato e regioni e fra regioni e regioni, dove ognuno pensava solo ai cazzi propri.

Anche il Risorgimento, in fondo, ha riguardato una ristrettissima cerchia di intellettuali: alla maggior parte degli italiani è passato sopra la capoccia, tanto che ancora oggi molti rimpiangono il Granducato di Toscana o il Regno borbonico.

Possiamo sempre darcelo un futuro. Non sarei così nichilista. Sul neretto non sono d'accordo: è una vecchia idea che circola ancora ma non fu così. Certo, il contadino abruzzese sperduto sull'appennino, totalmente analfabeta, non sapeva nulla...ma l'operaio, il piccolo artigiano di città, il sergente dell'esercito...sapevano ed hanno contribuito al Risorgimento...nelle cinque giornate di Milano del 48 furono sterminati 4.000 austriaci, Radezki se ne dovette andare di corsa...e lì scesero in piazza tutti, donne e vecchi compresi...e anche nel granducato di Toscana accaddero cose simili...la prima sommossa rivoluzionaria del 48 nasce in Sicilia...non andò come vuole farci credere una certa storiografia Ninni...comunque per rientrare in topic Brexit per me segna una formidabile autodeterminazione di un popolo cui dovremmo solo portare tanto rispetto.

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6 minuti fa, Cacafocu ha scritto:

Possiamo sempre darcelo un futuro. Non sarei così nichilista. Sul neretto non sono d'accordo: è una vecchia idea che circola ancora ma non fu così. Certo, il contadino abruzzese sperduto sull'appennino, totalmente analfabeta, non sapeva nulla...ma l'operaio, il piccolo artigiano di città, il sergente dell'esercito...sapevano ed hanno contribuito al Risorgimento...nelle cinque giornate di Milano del 48 furono sterminati 4.000 austriaci, Radezki se ne dovette andare di corsa...e lì scesero in piazza tutti, donne e vecchi compresi...e anche nel granducato di Toscana accaddero cose simili...la prima sommossa rivoluzionaria del 48 nasce in Sicilia...non andò come vuole farci credere una certa storiografia Ninni...comunque per rientrare in topic Brexit per me segna una formidabile autodeterminazione di un popolo cui dovremmo solo portare tanto rispetto.

Credo che dal mio precedente intervento traspaia tutta la considerazione che ho per il popolo inglese.

Sul Risorgimento, che è un argomento che ho studiato parecchio, sarei felice di continuare la discussione in altra sede. ;)

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53 minuti fa, Cacafocu ha scritto:

Di interessante c'è proprio quello che hai scritto!

Ogni paese, ed ogni popolo, dovrebbe aspirare ad una "visione": questa è la sintesi di quell'articolo. Una visione di se stessi, di dove andare, del proprio "posto" nel mondo. La capacità di autodeterminare il proprio futuro, di poter scegliere e farsi scegliere. Di avere un'identità collettiva chiara, percepibile, riconoscibile dagli altri. L'Italia invece è ormai da tempo una colonia prussiana. Abbiamo avuto un solo momento di identità nazionale forte: il Risorgimento. Ma neanche tutto...da appassionato di storia direi tutto il periodo della seconda guerra d'indipendenza...qualche anno prima e pochi anni dopo...direi 1855-1861...un periodo d'oro, nel quale incredibilmente tutti remavano dalla stessa parte, dal conservatorismo liberale di Cavour ai repubblicani di Garibaldi, fino al re Vittorio Emanuele II, un savoia, che in fondo poteva pure fregarsene di fare l'Italia e invece...invece alla fine si diede da fare pure lui...ecco io semplicemente vorrei vedere il mio paese avere UN'IDEA del suo futuro. Per questo invidio gli inglesi. Loro si autodeterminano, SCELGONO. Noi no.

gli inglesi però non sarebbero stati quello che sono se non avessero limitato fortemente l'autodeterminazione di molti altri popoli. lo stesso vale per altri stati con una visione simile a quella inglese.

 

essendoci anche altri paesi, altre entità, credo che una forma di collaborazione del tipo della comunità europea permetta una migliore convivenza. poi è ovvio che questa è migliorabile, continuamente migliorabile, ma il passo credo vada fatto in questa direzione.

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