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Castrino

CASTRINO INTERVISTA UN PO' TUTTI

Messaggi raccomandati

Terni, 4 Novembre 2018

 

Monza – Ternana 1-4

 

Arbitro il Sig. Giacomo Camplone della Sez. di Pescara.

 

Anni fa, parliamo ormai del 26 novembre 1967 ci fu un’analoga vittoria delle Fere a Nardò, chi è vecchietto come me forse lo ricorderà e il Corriere dello Sport fece un articolo titolandolo:

 

Una valanga rosso verde su Nardò”

 

Questo articolo mi accompagnò per anni e se posso mutuare lo stesso titolo oggi vorrei iniziare il mio commento parlando della stessa valanga su Monza.

 

Una squadra che vince segnando fuori casa ben quattro reti, credo sia scevra da commenti negativi, bene se vogliamo trovare il classico pelo nell’uovo, possiamo dire che l’attacco è il reparto più forte e in forma della squadra, il centro campo fa il suo compitino con diligenza ma niente più, mentre la difesa si concede qualche pausa preoccupante durante gli incontri, tanto è vero che il migliore tra i difensori è sempre il nostro valido portiere.

 

Detto questo non abbiamo tempo per starci a rimirare e cullarci a lungo su quello che è stato, oggi siamo stati bravi, ma mercoledì incombe un altro incontro in trasferta in quel di Fano contro l’Alma Juve, e forse se non risentiremo troppo dello sforzo odierno, potremmo pensare in grande anche in questo campo avverso.

 

Fin’ora chi ci ha messo parzialmente in difficoltà sono state quelle squadre come Pesaro, Renate e Abinoleffe che hanno fatto del catenaccio e contropiede le loro armi migliori, mentre un discorso a parte merita la gara di Trieste, dove un ritorno di fiamma dei padroni di casa, ci ha messo seriamente in difficoltà.

 

Oggi che il presuntuoso Monza del duo Adriano e Silvio ha voluto misurarsi alla pari con noi ed è stato sonoramente punito, si può scherzare con i fanti, ma lascia stare i santi.

 

Quindi oggi tutto bene e a risentirci alla prossima.

 

Ah dimenticavo, in quella Ternana a Nardò segnò tre gol Antonio Cardillo, ma la quarta rete non me la ricordo chi la realizzò. Era la Ternana di Marinai, Nicolini, Liguori, Bonassin, Meregalli, Vianello e altri che ci portarono in maniera trionfale in serie B.

 

Che la gara odierna sia di buon auspicio per un buon viatico, visto mai i corsi e ricorsi storici ?

 

Io lo spero.

 

 

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Terni, 8 Novembre 2018

 

Alma Juventus Fano – Ternana 0-1

 

Arbitro il Sig. Francesco Luciani della Sez. di Roma 1.

 

Ieri avevamo la squadra in B ma l’organico era di C. Oggi abbiamo la squadra in C ma la rosa è decisamente di serie superiore e la categoria ci va un po' stretta, vallo a capire come è strano il calcio…

 

Ieri avendo elementi di C eravamo presi a calcioni da tutti, come non ricordare gli ultimi incontri ?

Le squadre avversarie se non riuscivano a sbloccare le partite, ci aggredivano con veemenza, facendo di tutto per accelerare le operazioni di gioco, soprattutto se il risultato non era a loro favorevole.

 

Oggi invece i nostri avversari ci temono, ricorrono alla melina, alle pause più o meno studiate, alle rimesse lente del portiere, pur di guadagnare minuti preziosi, questa nostra squadra partita come tutti sanno con il freno a mano tirato, ora malgrado tutto, sta scalando posizioni di classifica e se l’attuale capolista viaggia con la media di 2 punti a partita, forse noi dopo aver recuperato tutte le gare rinviate, continuando con questo trend, potremmo insidiare il primato a chiunque.

 

Quindi il teorema con cui possiamo concludere quanto detto è questo: se sei pecora il lupo ti mangia, viceversa se sei lupo…

 

Per un momento ieri ho temuto che la nostra squadra non fosse in grado di ripetere l’exploit di Monza, colpa di qualche appannamento in alcuni nostri giocatori tra più rappresentativi, ma poi un guizzo da parte dell’atleta che non ti aspetti porti a casa tre punti che ti fanno avanzare in classifica e ancora con tre gare da recuperare, ti autorizzano a pensare in positivo.

 

La gara con il Fano è stata aspra, dura, molto combattuta, è stato quasi un ripetersi della gara contro l’Albinoleffe, quando abbiamo trovato il bandolo della matassa nei minuti finali.

 

Bene così, un unico appunto che muovo a Giggino, perché inserire forze fresche soltanto a pochi minuti dalla fine sapendo quale tour de force ci aspetta ?

 

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Terni, 12 Novembre 2018

 

Ternana – Gubbio 3-0

 

Arbitro il Sig. Daniel Amabile della sez. di Vicenza.

 

La gara in cui ti aspetti che i nostri facciano sfracelli dell’avversario, che per lo più è in odore di peruginità, ti lascia sconcertato.

 

La prima mezz’ora come succede ormai in tutte le gare, la squadra avversaria sembrava la squadra di casa, con una superiore velocità, con trame brillanti e organizzazione di gioco ci metteva sovente in difficoltà in tutte le zone del campo, la nostra difesa annaspava, il centrocampo non riusciva a fare filtro e gli attaccanti predicavano nel deserto.

 

Poi ? Poi è successo che i singoli i quali riescono a fare quasi sempre la differenza, indirizzano un pallone nell’area avversaria che incoccia un braccio, da lì un rigore e con la gara sbloccata per noi è stato un gioco da ragazzi, mantenere il punteggio, anzi incrementandolo con due magnifici gol che portano la firma di altri due magnifici vecchietti.

 

Fin tanto ci sorreggerà lo stellone che quest’anno ci sta accompagnando in quasi tutte le gare, a fine gara potremo esultare per i tre punti che si conquistano e che ci fanno fare passi da gigante verso la vetta della classifica, ma per favore non parliamo di gioco, perché questo illustre sconosciuto è ancora latitante e il buon Giggino dovrà sudare le classiche sette camicie per trovare qualche intuizione tattica che sia più confacente al nostro organico.

 

Lo so, lo so sono un esteta esagerato e un rompi cojoni all’ennesima potenza, ma sono stato stregato dal calcio totale di Sacchiana memoria, e mi piacerebbe avere una squadra che interpreta il calcio con belle trame di gioco soddisfacendo i palati più raffinati come il mio.

 

Certo non pretendo che la nostra squadra ripeta le geste stellari del Milan di Arrigo, ma qualche miglioramento lo pretendo, se non altro perché pago il biglietto è ho il sacro santo diritto di esternare le mie “castrinate”.

 

Per il momento godiamoci la classifica, almeno quella, che con 5 gare vinte e 3 pareggi ci proietta con 18 punti, a due sole lunghezze dalla vetta, ma con 3 gare ancora da recuperare.

 

Non oso pensare a quando rientreranno i degenti di lungo corso, e quando i meccanismi saranno ulteriormente oliati e migliorati, cosa potrà combinare questa squadra, dove oggi si vince con largo margine ma non convince, ma domani ?

 

Di sicuro spezzeremo le reni a tutte le squadre di C, o quasi !

 

Godiamoci il presente, e speriamo nel futuro.

 

 

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Il 7/10/2018 Alle 21:54, Castrino ha scritto:

 si Siamo alla seconda gara dei 6 punti in palio, ne abbiamo racimolati a malapena 2, e se non ricordo male è dal 22 Aprile 2018 che non riusciamo ad incamerare i 3 punti, l’ultima gara vinta è stata al Curi contro il Perugia, (a parte l’ininfluente gara di coppa Italia contro il Carpi) è un tempo che nel calcio è preistoria, forse forse c’è qualcosa che non va nel manico ?

 

L’unica persona che meritava attenzione da parte di tutti, l’unico che ci capiva di calcio e di tattiche, è stato ignominiosamente defenestrato, lasciandoci in braghe di tela.

 

Caro Presidente, caro Patron, ripensiamo seriamente a qualcuno in gamba, come lo fu a suo tempo Liverani (e di nomi all’altezza in giro in questo momento Vi assicuro ce ne sono) e non facciamoci abbindolare da chiacchiere banali, perché la persona a cui avete dato fiducia apparentemente sembra lontano anni luce dall’evoluzione che ha avuto il calcio in questi ultimi anni in cui è stato inattivo.

 

Ah, dimenticavo si è capito perfettamente di chi è la colpa del mancato successo odierno, il colpevole è il giardiniere che ha lasciato l’altezza della rizollatura dell’erba a cm. 3,5, quando doveva essere di 3 cm., c’è sempre un colpevole inaspettato a cui non avresti mai pensato...

A Castri’... 😀😀😀

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Terni, 17 Novembre 2018

 

In attesa dell’Imolese.

 

Terni, 17 Novembre 2018

 

In attesa della gara contro l'Imolese.

 

 

Domenica allo stadio Romeo Galli di Imola dovremo entrare concentrati e ribattere colpo su colpo i veementi attacchi dei rosso blu emiliani che sono usi a riversarsi con forza nella metà campo avversaria mettendo in difficoltà le squadre che incontra sin dai primi minuti di gioco.

 

E noi che siamo come un diesel per la nostra lenta carburazione ci mettiamo un po' a entrare nel vivo della gara a pieni giri, concedendo troppo nei minuti iniziali.

 

Oggi, purtroppo, agli infortunati di lungo corso, Vives, Altobelli, Rivas e la new entry Salzano dobbiamo aggiungere anche quello che ha colpito Giggino, che con una caviglia gonfia come un pallone (visto che ci troviamo nel calcio il paragone è plausibile) non sappiamo se potrà dirigere le operazioni della nostra squadra in piedi nell’area tecnica o su di un carrozzino all’uopo predisposto, e speriamo che la zoppia non abbia strascichi notevoli, anche se noi un po' di pensieri brutti li abbiamo visto che chi si infortuna a Terni rischia qualche anno di degenza, come non ricordare i vari Sciacca, Ferronetti, Piredda, Dugandzic, Santacroce e nei finali di campionato La Gumina e Montalto ?

 

Discorso a parte merita Dianda il quale fu messo fuori combattimento da un’entrata killer di Caracciolo, ponendo di fatto fine alla sua carriera e al suo notevole apporto atletico alla nostra squadra.

 

Ora con queste preoccupazioni ci apprestiamo ad affrontare l’Imolese del tecnico Alessio Dionisi che si schiera presumibilmente con un 4-3-1-2 e attenzione ai suoi attaccanti Lanini e Rossetti che qualche grattacapo lo potrebbero dare alla nostra retroguardia.

 

Considerando che lo scorso anno l’Imolese era tra i dilettanti oggi con 4 vittorie, 5 pareggi e 2 sole sconfitte ha 17 punti, uno score di tutto rispetto e ci rende consapevoli delle difficoltà insite nella gara che non va sottovalutata e perché non bisogna disilludere i gufi delle altre squadre che hanno espresso elogi sperticati sul nostro organico.

 

Ragazzi tenete alta la guardia e non fatevi abbindolare dalle sirene che popolano il calcio, i vari Direttori Sportivi e Allenatori del girone B che ora via adulano come la squadra fuori concorso, ma in cuor loro sperano sempre che incappiate in qualche sconfitta che per noi sarebbe rovinosa.

 

E ora appuntamento a domani per assistere, speriamo, ad una gagliarda prestazione che arrida i nostri colori.

 

 

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9 ore fa, Castrino ha scritto:

Terni, 17 Novembre 2018

 

In attesa dell’Imolese.

 

Terni, 17 Novembre 2018

 

In attesa della gara contro l'Imolese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ai ai ai, non è da te sta sbavatura castrinu mio!

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Caro Fievel,

Hai ragione, e mi scuso per il mio refuso, ma mettiti nei miei panni, con due nipotine di 6 e 4 anni che appena mi vedono sulla tastiera del PC, vogliono intervenire assillandomi con le loro richieste per scrivere frasi senza senso o ripetere all'infinito le lettere della tastiera, per non parlare di mia moglie che deve sempre interrogare google per vedere le ricette culinarie,  o come si fanno le marmellate.

Ho poco tempo per me e scrivo in tutta fretta, perchè c'è sempre una richiesta impellente da soddisfare, (il lavandino otturato, una lampadina fulminata, le piccole da recuperare a scuola e all'asilo, la differenziata da smaltire, la legna da portare in casa per accendere il camino, e in seguito lo smaltimento della cenere e poi innaffiare le piante di casa centellinando l'acqua, e tutte quelle inconbenze casalinghe, che ti assicuro mi fanno rimpiangere gli anni in cui uscivo da casa per andare al lavoro e ritornavo la sera in ora tarda. Ero stanco ma non mi stressavo come adesso, e sapessi come rimpiango il bel tempo perduto !

A proposito volevo fare una raccomandazione ai giovani ragazzi che intendono maritarsi, sapete come fa una graziosa fanciulla a diventare un pit-bull ? E' semplice basta sposarla...

E ora Forza Fere sempre.

  • Voto Positivo 1

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Terni, 18 Novembre 2018

 

Imolese – Ternana 0-0

 

Arbitro il Sig. Alessandro Melelao della Sez. di Casarano.

 

Quando si vince, non ci si entusiasma più di tanto, visto che tutti ci considerano una grossa squadra per la serie C.

 

Quando si pareggia, come oggi ad Imola, escono i musi lunghi come si fosse andati incontro ad una cocente sconfitta (non dimentichiamoci che l’Imolese è una neo promossa).

 

Non oso pensare al giorno che si perderà, cosa potrà succedere…

 

Torniamo alla gara odierna, dopo un primo tempo che tutto sommato abbiamo tenuto il pallino del gioco, è seguita una ripresa tutta da dimenticare, e se non avessimo in porta un valido atleta, a quest’ora staremmo a piangere lacrime amare.

 

Io vorrei chiedere a Giggino quattro o cinque cose con la speranza che attraverso i social media possa rispondere:

 

  1. Visti gli incontri ravvicinati che questa squadra dovrà sostenere, perché i primi cambi sono arrivati al 74^ del secondo tempo ?

  2. Visto il dispendio di energie del primo tempo, non era il caso di rettificare la formazione all’inizio di ripresa ?

  3. Che fine ha fatto Furlan, l’unico calciatore che sa saltare l’uomo, è in punizione come lo fu Carretta lo scorso anno ?

  4. Ti sei chiesto a che velocità doppia corrono i nostri avversari, e come spesso mettono in difficoltà la nostra squadra arrivando sempre primi su ogni pallone ? Esiste un problema di preparazione atletica ?

  5. Infine ti rendi conto che Iannarilli ti sta salvando la panchina, al di là dell’amore che nutri per i nostri colori e per il tuo splendido contratto di 3+2 ?

 

E mi fermo qui, perché di cose da chiederti sarebbero tante, ma sono sicuro che glisserai sulle risposte, come da consumato diplomatico che hai dimostrato di essere.

 

Oggi lo dico sinceramente ho pensato che si capitolasse da un momento all’altro, siamo scomparsi nel secondo tempo dal terreno di gioco e anche i sostituti dell’Imolese hanno fatto la voce grossa nei nostri confronti, mettendoci sovente in imbarazzo.

 

E questa grande corazzata che ti ritrovi a guidare, sei sicuro che non la stai pilotando verso gli scogli ?

 

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Terni, 20 Novembre 2018

 

Leggo su un social:

 

De Canio risultato positivo…

 

Porca miseria, porca la paletta, porca porcona vuoi vedere che hanno fatto l’antidoping anche a Giggino ? E certo con la caviglia gonfia, mi son detto , avrà preso qualche sostanza proibita e la Commissione Controlli Antidoping a Sorpresa gli ha prelevato un’ampolla di pipì per analizzarla nei propri laboratori, rilevando probabilmente una positività all’Epo.

 

E va a finire che ce lo tolgono d mezzo per un po' di tempo, comminandogli una pesante squalifica, allungando così la serie degli indisponibili. Già pensavo all’allenatore in seconda, Eziolino, che sarebbe sub-entrato, a spron battuto, mamma mia che brutto momento stiamo attraversando, mi son detto.

 

Poi vado ad interpretare meglio l’articolo e all’improvviso mi si chiarisce tutto.

 

Ma santo Dio, tu articolista che scrivi certi titoli, non metterci ancor più in ansia, già ne abbiamo tanta per conto nostro, e titola in maniera chiara il tuo articolo onde evitare equivoci interpretativi magari così:

 

Per De Canio il punto preso ad Imola è da considerarsi un risultato positivo”

 

ti assicuro che così scrivendo non saremmo incappati in astrusi voli pindarici.

 

Chiarito l’equivoco, già siamo proiettati verso la gara di domani contro la Feralpisalò del nostro ex Mimmo, a cui ancora vogliamo un gran bene se non altro per averci fatto vincere un campionato, che non è mai cosa facile, e poi per aver puntualizzato alcune cose con la vecchia proprietà, pagando in prima persona la divergenza d’idee con l’allora Deus ex machina.

 

Grande Mimmo che hai lasciato a Terni un buon ricordo, ma una cosa che non ho mai capito di te perché facevi giocare Ragusa spesso sulla linea dei terzini ?

 

Misteri del calcio.

 

Auguri mister e che domani vinca il migliore.

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Il 18/11/2018 Alle 10:45, Castrino ha scritto:

Caro Fievel,

Hai ragione, e mi scuso per il mio refuso, ma mettiti nei miei panni, con due nipotine di 6 e 4 anni che appena mi vedono sulla tastiera del PC, vogliono intervenire assillandomi con le loro richieste per scrivere frasi senza senso o ripetere all'infinito le lettere della tastiera, per non parlare di mia moglie che deve sempre interrogare google per vedere le ricette culinarie,  o come si fanno le marmellate.

Ho poco tempo per me e scrivo in tutta fretta, perchè c'è sempre una richiesta impellente da soddisfare, (il lavandino otturato, una lampadina fulminata, le piccole da recuperare a scuola e all'asilo, la differenziata da smaltire, la legna da portare in casa per accendere il camino, e in seguito lo smaltimento della cenere e poi innaffiare le piante di casa centellinando l'acqua, e tutte quelle inconbenze casalinghe, che ti assicuro mi fanno rimpiangere gli anni in cui uscivo da casa per andare al lavoro e ritornavo la sera in ora tarda. Ero stanco ma non mi stressavo come adesso, e sapessi come rimpiango il bel tempo perduto !

A proposito volevo fare una raccomandazione ai giovani ragazzi che intendono maritarsi, sapete come fa una graziosa fanciulla a diventare un pit-bull ? E' semplice basta sposarla...

E ora Forza Fere sempre.

Va bene tutto, ma la ricetta pe fa la marmellata non puoi accettarla, te devi ribella a sta cosa: cazzo butti la frutta a pezzi, lo zucchero, aggiusti de acidità co n goccio de limone e vai!

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Terni, 22 Novembre 2018

 

Ternana – Feralpisalò 1-1

 

Arbitro il Sig. Francesco Meraviglia della Sezione di Pistoia.

 

Finalmente ho visto le mie Fere giocare come mi piacerebbe sempre vederle fare, con grinta, autorità, determinazione e con una difesa alta e pronta a rintuzzare i rapidi contropiedi avversari, e con quell’animus pugnandi che cementa l’amore dei tifosi verso la squadra.

 

Peccato, volevo dire peccato che questa stupenda dimostrazione di forza sia avvenuta dall’80^ al 93^, cioè soltanto nei minuti finali, quando un risultato che ci penalizzava ha fatto sì che riversassimo le residue forze nel campo avversario, raggiungendo con quel magnifico difensore dal nome originale (Mobido) un gol che nella serata fredda e umida sembrava ormai irraggiungibile.

 

Detto questo, vogliamo parlare dei primi 79 minuti ?

 

Mamma mia che strazio, che desolazione, che giramento di zibbidei come direbbe Camilleri, soltanto un sussulto all’inizio della gara capitato sul piede felpato di Marilungo e sventato dal portiere avversario, faceva presagire una tranquilla serata di gloria, e poi che è accaduto ?

 

La Feralpisalò è salita in cattedra mettendoci sovente in difficoltà con veloci contropiede e cross dalle ali da manuale del calcio.

 

Brava Feralpi, bravo Mimmo che ha fatto di questa squadra una valida antagonista fino alla fine del campionato e soprattutto bravo anzi bravissimo il nostro portiere quel Tony che si dimostra in ogni gara l’autentico mattatore e come Buffon (scusate l’irriverenza verso Gigi) anche nei momenti critici riesce a tenerci in partita fino alla fine.

 

Ieri sera con alcuni interventi decisivi ha dimostrato di avere dei riflessi portentosi, e se la squadra veleggia verso l’alto, tanto di quel merito è suo.

 

Ora teniamoci stretto questo risultato, e questa volta di sicuro non storco il naso visto la difficoltà oggettiva che abbiamo avuto nel riprendere la gara.

 

Stavo vedendo la vecchia media inglese e noi stiamo viaggiando ad +1, una media forse da primato, ma sarà sufficiente per il nostro obiettivo primario ?

 

A margine volevo dire che i rincalzi mandati in campo sono risultati bravi e decisivi, un consiglio a Giggino, amico mio visto la qualità della panchina non potresti effettuare un più convincente turn–over per dare più spazio a chi ha giocato meno e magari far rifiatare qualche titolare che sta faticando a recuperare ?

 

Ed ora sotto con il Pordenone che ci sovrasta di due lunghezze e che affronteremo di lunedì, e che buon pro ci faccia.

 

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Terni, 27 Novembre 2018

 

Pordenone – Ternana 1-0

 

Arbitro il Sig. Ivan Robilotta della Sez. di Sala Consilina.

 

Abbiamo disputato ad oggi 11 gare di cui 7 in trasferta e 4 in casa. Se devo essere sincero questa squadra così come viene messa in campo non mi ha mai entusiasmato se non come detto nei dieci minuti finali contro la Feralpisalò.

 

Anzi la gara interna contro i gardiani ha dato dei segnali d’allarme che solo un miope non poteva raccogliere e cercare di porvi rimedio.

 

Ieri, come ci capita ormai dall’inizio del campionato, riusciamo ad essere in balia degli avversari per almeno un tempo, quando gli altri corrono ad una velocità doppia rispetto a noi, poi quando la corsa degli avversari si affievolisce (ma non di molto) riusciamo ad imbastire qualche buona azione.

 

Fino alla vigilia della gara contro il Pordenone ci era andata bene, vuoi per il carisma dei nomi mandati in campo, vuoi per le parate miracolose del nostro miglior atleta, vuoi per uno stellone fortunoso che ci ha accompagnato ad ogni gara, ma era impensabile che tanti fattori esterni al nostro (non) gioco, potessero continuare a darci una mano.

 

E oggi il duro risveglio di una realtà che ci condanna in questo momento ad una posizione di retroguardia.

 

Ieri non ho visto quella fame di vittoria che dovrebbe sempre avere una squadra lanciata verso il primato della classifica, ho visto soltanto un insieme di calciatori che operavano lanci lunghi con la speranza che qualche pallone giocabile potesse arrivare ad un nostro attaccante, quasi mai liberatosi per un tiro decente verso la porta e se a questo ci aggiungiamo che non sappiamo tirare nemmeno le punizioni dal limite, allora stendiamo un velo pietoso su quanto visto, sperando che la dea bendata torni a sorriderci, perchè certamente il gioco, questo sconosciuto, non alligna da queste parti.

 

Caro Giggino hai fatto cacciare l’unica persona che in questi momenti critici poteva esserti di supporto, facendosi scudo con la sua personalità alle inevitabili critiche che da qui al termine del campionato ti pioveranno immancabilmente addosso non solo, ma poteva darti anche qualche buon consiglio nella gestione delle gare.

 

Hai voluto e scelto alcuni atleti che malgrado gli anni e gli acciacchi dovuti ad una lunga carriera, pensavi potessero risolvere tutti i problemi, e anche qui la tua presunzione è stata eccessiva; hai una rosa di attaccanti troppo lunga per la categoria mentre sei carente in altri reparti e se questi uomini che hai scelto tu con l’idea di aver portato a Terni il meglio del meglio, beh sappi che le altre squadre che in questo momento ti sovrastano in classifica hanno nel loro organico nomi semi - sconosciuti ma che hanno una grande fame di imporsi nel mondo del calcio, cosa che i nostri eroi carichi di fama e di curriculum importanti non hanno più.

 

Mi permetto di segnalarti che tra i migliori atleti del Pordenone c’è stato un nostro ex tale Leonardo Candellone che ha tenuto in ansia i nostri difensori per quasi tutto l’incontro e da queste parti, non è stato mai preso in considerazione, tant’è che così va il calcio, gli allenatori s’ innamorano di alcuni stereotipi a discapito di altri e non sempre fanno le scelte giuste, anzi...

 

Io spero che il nostro Bandux si sia “incazzato” e di brutto per questa gara persa contro una nostra probabile concorrente gara ti ricordo da 6 punti e ti faccia sentire il suo fiato sul collo, magari ti fa venire qualche idea illuminante per le prossime partite, che se continuerai ad affrontarle con errori di formazione e di gioco avranno purtroppo il destino segnato.

 

Non ho niente contro di te, ma da quando sei a Terni non ho mai visto una gara in cui mi sono emozionato per il bel gioco praticato, ci sarà in futuro qualche partita in cui farai gettare il cuore oltre gli ostacoli ?

 

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Terni, 28 Novembre 2018

 

Con il gallo o senza il gallo il nuovo giorno spunta sempre (proverbio cinese).

 

Vedi caro Giggino, lo sappiamo tu sei abituato a ben altri palcoscenici, alle interviste dei network e della stampa nazionale, questo posto di ripiego che ti sei giocoforza dovuto ritagliare, non era il massimo delle tue aspirazioni, tant’è che un buon imbonitore come il nostro Stephy two ti ha convinto che per te sarebbe stata la scelta giusta.

 

Mai decisione fu più avventata e sbagliata, forse se aspettavi la chiamata di qualche pericolante di serie A, avresti fatto la scelta giusta e ci avresti risparmiato di annoiarci con le tue scarse capacità di allenatore demodè.

 

Ci hai confidato che non conoscevi la serie C che peraltro ti ha stupito per l’alto livello di gioco che ha raggiunto, ma aggiungo io non conoscevi nemmeno la serie B dove il tuo fallimento è per noi ancora una ferita aperta.

 

Ti sei lamentato che hai una squadra messa insieme da poco tempo e che non si conoscono bene, quindi non c’è amalgama (quanto non mi piace questo aggettivo, ma non ne trovo altri), ma sei stato tu a far fuori l’intera squadra dello scorso anno, conservando le prestazioni del fido Defendi e del tanto educato Gasparetto.

 

Forse con un po' più di umiltà, potevi convincere Tremolada a restare visto e considerato che con le sue invenzioni e i suoi 12 gol realizzati lo scorso anno poteva far comodo. Ti ricordo che sarebbe stato facile riscattarlo dall’Entella. Ma tu non hai avallato l’operazione, perché non lo ritenevi adatto al tuo gioco (o non gioco).

 

E che dire di Paolucci ? Meglio sostituirlo con Vives che è scomparso dalla circolazione dopo la prima gara di campionato e presumo rientrerà nella ristretta cerchia degli indisponibili per tutta la durata della stagione.

 

E come mai hai giubilato Angiulli che per la serie C sarebbe stato un ottimo elemento ?

 

E Di Paolantonio che tanto bene si era distinto con la Viterbese come mai non lo hai mai preso in considerazione ?

 

E quel Giuseppe Statella tanto stimato che ad Ascoli in uno scontro cruciale con una cervellotica decisione lo gettasti in campo a posto di Montalto ?

 

A me non sarebbe dispiaciuto trattenere neanche Varone, guarda un po' !

 

Già se riconfermavi qualcuno di questi calciatori, probabilmente non ti saresti lamentato della mancanza di affiatamento, problema oggi che sembra irrisolvibile e che ti sta tormentando in questo campionato, ma ti ricordo che la squadra ha consumato l’11^ giornata con quasi 1000 minuti di gioco effettivo e se quella dell’affiatamento non è una scusa, poco ci manca.

 

Una domanda che volevo rivolgerti come mai nella disgraziata gara di Pordenone hai tolto nei minuti finali Diakitè per far posto a Hristov ? Forse temevi che il nostro colored potesse ripetere il gesto tecnico che è stato decisivo contro la Feralpi ? Allora avrebbe avuto più senso sostituire un Defendi con un attaccante ad esempio Nicastro non sarebbe stato più opportuno ?

 

Se il nostro miglior colpitore di testa lo togli quando sei sotto di un gol, compi un gesto masochista, mi sembra di ricordare la decisione di Ventura che nel finale della gara con la Svezia voleva mandare in campo De Rossi invece di un attaccante, con la plausibile irritazione e rifiuto di quest’ultimo.

 

Vedi mon amì, qui tanti di noi non ti amano per la brutta retrocessione dello scorso anno, e si ha il timore che la squadra da te voluta non possa di fatto uccidere il campionato, sono troppe le variabili che non vanno e agli occhi di noi tifosi non puoi edulcorare la pillola dicendoci che ami Terni e i nostri colori, noi vogliamo fatti e non parole.

 

I prossimi tre incontri casalinghi ci daranno la misura delle tue capacità, perché se fallirai anche una sola delle gare in programma, si spezzerà definitivamente quel sottile filo che ancora ci lega a questa fallimentare conduzione tecnica.

 

Senza il gallo il mattino spunterà sempre.

 

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Terni, 1 Dicembre 2018

 

Ternana – Vicenza 0-2

 

Arbitro il Sig. Simone Sozza della Sez. di Seregno.

 

La Ternana atomica, la corazzata allestita per affondare le navicelle nemiche, un’invincibile macchina di guerra, con un comandante tra i più gettonati dell’intero ammiragliato calcistico, naufraga miseramente in acque amiche affondata da due missili lanciati da una motosilurante nemmeno troppo presa in considerazione.

 

Al di là dello scempio visto oggi allo stadio, vogliamo analizzare l’incontro ? Beh facciamolo pure, ma io torno a tuonare che con Giggino allenatore e D.S. pro-tempore, con la sua mentalità ottocentesca non si farà troppa strada e la via per risalire in B si sta facendo ad ogni incontro sempre più difficile.

 

Le cause ?

 

  • Non abbiamo un gioco e questo ormai è un dato acclarato;

  • I gol realizzati fin’ora sono frutto dell’estemporaneità di qualche calciatore e non dovuti a trame di gioco;

  • L’unica soluzione offensiva che ci riesce, è quella di affidare la palla a Lopez il quale con il suo piedino riesce a volte a crossare e altre volte no, se poi ci metti che oggi si fa buttare fuori come un novellino lasciando la squadra in 10, allora c’è da pensare che anche un male oscuro alligna all’interno del gruppo visto anche i tanti, troppi cartellini che ci ha sventolato contro l’arbitro;

  • Non sappiamo sfruttare le palle inattive, cerchiamo furbescamente un fraseggio che quasi mai riesce, né riusciamo a sfruttare adeguatamente i calci dalla bandierina;

  • I nostri attaccanti non altissimi e peraltro sempre ben marcati, non riescono mai a ricevere un passaggio decente ovvero messi in condizione di calciare a rete;

  • I nostri centrocampisti (ma ce li abbiamo i centrocampisti ?) non vincono quasi mai un duello a metà campo, sono sempre in balia degli avversari e devono rincorrere senza costrutto i propri antagonisti;

  • La difesa che fin’ora era il reparto che ci teneva a galla, oggi ha mostrato più di una crepa;

  • Infine il nostro allenatore, spocchioso oltre ogni misura è il primo responsabile di questo sfacelo e prima ce lo tolgono di mezzo e prima forse riusciremo a raddrizzare questa instabile navicella. In passato vedevi allenatori che cambiavano il sistema di gioco molto spesso durante le gare, per dare più imprevedibilità alle nostre azioni, ora assistiamo a un gioco (non gioco) stucchevole, inguardabile e monocorde, solo palle lunghe alla viva il parroco. Ma quando mai si è visto che con i lanci lunghi si vincono le partite ?

 

A me non piace questo allenatore e lo si è capito in tanti miei interventi, ma io sono solo un tifoso che non ha voce, soprattutto dopo la giornata odierna, però se i plenipotenziari di questa società me lo consentono, gli do un consiglio da vecchio tifoso, per favore chiamate subito Massimo Minciarelli affinchè prepari una ricca buonuscita tipo quella concessa a Danilo Pagni, e con tanti ringraziamenti si liquidi Giggino e lo si rimandi da dove è venuto, ne guadagneremo in salute noi in primis, e di sicuro se ancora esistono gli ambiziosi programmi societari, sostituendolo con qualcuno più in gamba (e ce ne sono tanti in giro), forse si riuscirà a tornare in corsa per la promozione, ma bisogna far presto, perché altrimenti la vedo proprio brutta.

 

Ricordatevi che costui vi ha fatto precipitare nell’inferno della serie C, ammesso e non concesso che ve lo siate dimenticato.

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Terni, 5 Dicembre 2018

 

Ternana – Rimini 3-0

 

Arbitro il Sig. Daniele Rutella della Sezione di Enna.

 

Ieri non mi sono entusiasmato più di tanto perché la gara è scivolata quasi subito nella maniera più tranquilla possibile, infatti il gol del ragazzo bulgaro (finalmente un assestato colpo di testa su palla inattiva) ci ha messo in condizioni di operare come meglio sappiamo, aspettando la squadra avversaria nella nostra metà campo e cercare di colpirla con contropiedi rapidi e veloci (secondo gol docet), mentre il terzo gol su diciamocelo è stato un clamoroso errore del portiere condiviso con il difensore avversario.

 

La gara di oggi ci ha dimostrato che:

 

  1. Le partite contro squadre che occupano le parti medio basse della graduatoria, possono essere vinte senza eccessivi patemi;

  2. I cambi tanto invocati da tutti, hanno finalmente dato una buona se non ottima risposta sul campo;

  3. Qualche titolare inamovibile (Marilungo ?) meriterebbe di tirare un po' il fiato, se non vado errato qualche ricambio in quel ruolo dovremmo averlo…

  4. Stabilire chi è il rigorista della squadra, perché a volte c’è bisogno che il penalty venga trasformato da qualcuno che sappia il fatto suo;

  5. Possibilmente non aspettare l’80’ minuto (nuovo record del nostro tecnico) per iniziare ad effettuare le sostituzioni, ricordo a chi lo dimentica troppo spesso, che sono ben 5 i cambi che è consentito operare;

  6. Abbiamo ben 4 giorni per allenarci e preparare al meglio la gara con la Fermana che si disputerà il prossimo sabato alle 20:45, senza mettere di mezzo attenuanti di sorta o languidi piagnistei;

  7. A volte occorre entrare in campo determinati e cattivi (calcisticamente parlando) per vincere qualche scontro diretto con le squadre più blasonate e nostre attuali competitors;

  8. La rotonda vittoria di ieri non fa testo essendo stato l’incontro poco più di un allenamento;

  9. La ritrovata verve della nostra squadra dovremo misurarla con squadre che sono o al nostro livello o che ci sovrastano in questo momento in classifica;

  10. E infine non cullarsi sugli elogi sperticati di tifosi, giornalisti o addetti ai lavori per una gara vinta, ricordiamoci che la strada per arrivare alla fine del torneo con serie possibilità di successo è irta di difficoltà, oggi è stata vinta una battaglia (si fa per dire), ma non la guerra !

 

E ora prepariamoci al meglio per la prossima gara interna sperando che ci dia la misura di una squadra ritrovata che attraverso il gioco e l’attenta applicazione di tattiche adeguate, ci regali un’ulteriore soddisfazione.

 

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Terni, 9 Dicembre 2018

 

Ternana – Fermana 2-0

 

Arbitro il Sig. Daniele Paterna della Sez. di Teramo.

 

La Fermana quanti ricordi ci fa venire in mente…

 

Correva la stagione agonistica 1963 – 1964 era esattamente il 29 dicembre 1963 e al Viale Brin allora come oggi c’era l’incontro di cartello contro la Fermana.

 

La Ternana, che poi risultò vincitrice di quel campionato di serie D con alla guida Riccardo Carapellese, schierava la seguente formazione:

Germano

Natali

Bonassin Villa

Nicolini Giacobbo Sardi

Benedetti

Vecchiato Perli Tonini

mentre le riserve erano: Scandola, Cramarossa, Campani, Cavalli, Cruciani, Ragaglini, Andreani, Giuli, Fanucchi e Lori.

 

Naturalmente la gara contro i marchigiani (chissà perché penso sempre in maniera errata che Fermo si trovi in Abruzzo) come sempre fu aspra e combattuta con il risultato finale di 2-2. Per i nostri colori segnarono prima Tonini poi 2 gol del marchigiano Paoloni e infine Vecchiato.

 

Per chiarezza devo dire che a casa ho una vecchia foto a ricordo dell’incontro, dove nel retro ho scritto tutti i nomi che sopra ho citato, altrimenti potreste pensare che sono un nuovo Pico della Mirandola con una memoria prodigiosa che certamente non possiedo.

 

Altra data che ho in mente è il 16 giugno 1996, quando in uno spareggio per andare in serie C1, la Fermana nei minuti finali di un incontro pazzesco, segnò al 97’ la rete che gli permise in seguito di vincere lo spareggio con il Livorno. Arbitro dell’incontro il mai dimenticato Gregoroni di Napoli.

E come non stigmatizzare il comportamento del portiere Soviero che a fine gara innalzò il dito medio per farsi beffe dei tifosi rosso-verdi ?

 

Oggi a distanza di tanti anni (ragazzi, come passa in fretta il tempo) ecco di nuovo i giallo blu al nostro cospetto con una squadra altamente competitiva, sterile in attacco ma granitica in difesa.

 

Eppure un gol strepitoso del nostro super attaccante (rimarrà a gennaio ?), da ricordare nel tempo insieme a quelli altrettanto belli del mai dimenticato Riccardo Zampagna o di Mirco Antenucci a La Spezia, riesce a scardinare la difesa avversaria, che in rapida successione si fa uccellare con un secondo gol, e gara che passa in archivio senza altri sussulti.

 

Ora la vittoria odierna ci rilancia nelle zone altissime della classifica e ci fa dimenticare le ultime cocenti sconfitte che ci avevano fatto sprofondare in uno stato di profonda depressione.

 

Bene ragazzi, godiamoci questi tre punti senza entusiasmarci più di tanto o cullarci pensando che i giochi siano fatti, concentriamoci su un altro avversario abbastanza forte in casa, quel Sudtirol che incontreremo tra soli tre giorni, naturalmente alle 18:30, per evitare la concomitanza delle gare di Champions League.

Disputando la gara alle 20:45, avremmo di sicuro fatto loro una concorrenza spietata ...

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Terni, 10 Dicembre 2018

 

Daniele Vantaggiato rimango a Terni ? VEDREMO...

 

Leggo da più parti l’ambigua risposta del nostro ritrovato super goleador il quale lascia intendere che forse a gennaio potrebbe lasciare l’allegra brigata per altri lidi…

 

Al di là del dispiacere che il brindisino potrebbe innescare in noi tifosi, ma lo show must go, e quindi ce ne faremo una ragione, perché a 34 anni seppure ancora integro nel fisico, forse farebbe bene anche la società a valutare un’eventuale cessione, per realizzare quella famosa plus valenza di ben nota Giggino memoria.

 

Poi in seguito noi tifosi lo rimpiangeremo perché diciamocelo con franchezza a noi delle plus valenze poco ci importa, mentre la perdita di un autentico bomber di razza ci procurerà un dolore poco sopportabile come quello avuto nella cessione o non riconferma in passato di tanti atleti importanti, ma ormai ci abbiamo fatto il callo e anche in questo caso ce ne faremo una ragione.

 

Poi forse nei momenti meno brillanti della squadra, potremo sempre appellarci alle nefandezze del nostro allenatore, che assicurandogli poco minutaggio, l’ha costretto a seguire altre sirene e forse qualche estimatore più entusiasta del nostro che gli garantirebbe in futuro una sicura maglia da titolare.

 

A volte penso che Daniele sia stato voluto e portato a Terni dall’ormai ex D.S. e pertanto entrato poco nelle grazie di Giggino, il quale se andrà in porto questa cessione nel prossimo mercato, eliminerà di sicuro qualche frangia di critica sviluppatasi all’interno dello spogliatoio.

 

Liberandosi di uno scocciatore o rompi balle che sia, avrà mano libera in futuro per avere sempre a disposizione dei giocatori “yes-man” cioè poco contestatori e accomodanti, sempre pronti ad assecondare le decisioni del coach, anche senza eccessivo entusiasmo.

 

Staremo a vedere l’evolversi della situazione, ma certo le premesse non lasciano spazio ad un ripensamento, del resto mettiamoci in testa che i calciatori sono novelli soldati di ventura che combattono in primis per tornaconto personale e poi per la maglia.

 

A volte la vita è guidata da scelte di comodo e non dal raziocinio...

 

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Terni, 12 Dicembre 2018

 

Sudtirol – Ternana 2-1

 

Arbitro il Sig. Paolo Bitonti della Sez. di Bologna.

 

Bandux vuole lo stadio e si tratta con il comune su una base scontatissima di Euro 500 mila equivalenti a poco meno di un miliardo delle vecchie lire.

 

Sembra che la trattativa proceda, ma troppo in fretta si arena e sì perché facendo due conti e considerando le semi vuote casse del comune, per qualcuno la cifra pattuita non è adeguata e quindi si cerca un rilancio con un perito che faccia una valutazione di merito per stabilire se l’area compresa i murales storici, il monumento delle ali che ricorda Liberati e la canna da pesca con la trota catturata posta nella rotatoria dinnanzi allo stadio valgano la cifra pattuita oppure no.

 

E su queste basi in attesa che l’esperto dica la sua, sperando che non scontenti nessuno si palleggia la compravendita.

 

Oggi scopriamo che il piano urbanistico vieta l’alienazione di un bene immobile di proprietà comunale, se non dopo una modifica al piano stesso.

 

E facciamola questa modifica, che aspettiamo. Lo stadio ha bisogno di una manutenzione continua che il comune preso da altre problematiche non è in grado di assicurare e diamolo finalmente in comodato d’uso al nostro Bandux magari per 99 anni come si fa con i terreni di proprietà comunale dove si edifica, sicuramente si troverebbero i mezzi per ristrutturare questo pezzo d’antiquariato che allo stato attuale non garantisce una grande sicurezza ai tifosi che lo frequentano.

 

Vogliamo essere sicuri che in futuro non si pianga per qualcosa di grave.

 

Dio volesse che anche qualche magnate di buona volontà ci restituisse all’antico splendore la fontana di Piazza Tacito, oggi infestata da una rigogliosa presenza di piante spontanee, domani forse un gioiello recuperato per questa città…

 

Veniamo alla partita odierna, che pianto...a volte non ho voglia nemmeno di parlarne, figuriamoci di scriverne.

 

Come si fa, e sottolineo COME SI FA, a regalare un intero tempo alla squadra avversaria ? Come si fa a essere talmente inconcludenti che la prima mezz’ora di gioco abbiamo visto solo le rapide sgroppate del Sudtirol ? Come si fa a non capire che la formazione mandata in campo avrebbe creato più di un problema ? Come si fa a mettere insieme due attaccanti sotto misura facili preda dei granatieri avversari ? Come si fa a far partire tutte le nostre azioni dai piedi di Lopez sperando nelle improvvisazioni di quest’ultimo ? Come si fa a continuare ad effettuare di continuo lanci lunghi senza costrutto ? E infine come si fa a sbagliare i rigori così grossolanamente ?

 

Certo, certo qualcuno dirà che siamo stati sfortunati, il palo di Fazio, la traversa di Vantaggiato, il rigore spedito sul palo. No amici non ci siamo. Questa squadra al di là delle assenze (ma anche le altre squadre vantano defezioni importanti) se presa in velocità e con intelligenti trame di gioco, viene messa in ginocchio da tutti quelli che l’hanno studiata, e di allenatori ignavi non ce ne sono più, ad eccezione del nostro, che torno a ripetere ha fatto il suo tempo.

 

E’ ora di svecchiare e qui concludo avendo una grande preoccupazione per il futuro.

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Terni, 14 Dicembre 2018

 

Ammazza campionato adieu...

 

Vediamo la vetta della classifica sempre più da lontano e se questo non è un dramma, poco ci manca, perché la squadra del mai dimenticato Attilio Tesser oggi ci sopravanza di 6 lunghezze, senza avere dei mostri in squadra, ma essendo ben guidata riesce a primeggiare con atleti ritenuti inadeguati in altri lidi tipo quel Leonardo Candellone apparso come una meteora da queste parti e che sta dimostrando tutto il suo valore tra i nero verdi al pari di Francesco Bombagi.

 

Mi sto lambiccando il cervello per scoprire quali sono le cause di siffatta debacle, che diciamocelo chiaramente possono essere ascritte ad un solo personaggio e finalmente oggi la quasi totalità dei tifosi sta aprendo gli occhi, ma trovo nella mia ricerca altre responsabilità.

 

  1. La società in questo momento di crisi più o meno manifesta, si dimostra latitante. Come non convocare l’allenatore e tutto lo staff tecnico per scoprire qual’è il male oscuro che alligna all’interno dello spogliatoio ? E poi perché non essere più presenti agli allenamenti, al seguito della squadra o far sentire il fiato sul collo all’allenatore magari dandogli anche qualche consiglio utile che venga recepito e messo in pratica ?

  2. La preparazione atletica lascia alquanto a desiderare. Mentre le altre squadre corrono per sopperire al gap tecnico, noi sembra che si passeggi. I nostri atleti pensano a torto che siamo la squadra più forte del girone. Non è per caso che i nostri tanto osannati campioni si sentono autorizzati a snobbare le squadre avversarie, tanto prima o poi il gol frutto più di prodezze personali che di azioni di gioco, arriverà ? Forse occorre tornare con i piedi a terra e con somma umiltà affrontare le gare come se fossero finali di champions league.

  3. Nell’area tecnica manca un D.S. A breve si aprirà il mercato di riparazione, come si pensa di acquisire qualche valido atleta e collocare i vari lungodegenti o i manifesti incapaci senza un manager all’altezza della situazione ? Naturalmente occorre fare chiarezza tra i ruoli. Chi fa il D.S. non entra in conflitto con l’allenatore, ma si parla, si discute e si scelgono le strategie condivise e non si dimentichi che il fine ultimo è il rafforzamento e il bene della squadra. E qui cara società siamo fortemente in ritardo nelle scelte o si pensa di non ricoprire un ruolo così importante ?

  4. Quando un allenatore di calcio esterna i propri malumori per le direzioni di gara, beh amici ormai siamo alla frutta. Un tecnico che si rispetti, fa in primo luogo un mea culpa per i mancati successi o per gli insuccessi assumendosi in primis le responsabilità che gli competono e non scaricando le colpe su altre componenti. Generalmente il pianto non paga. Alla squadra si deve inculcare la voglia di vincere il desiderio di primeggiare in ogni gara per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato e soprattutto trovare e studiare una tattica idonea tenendo presente le qualità tecniche che si hanno in organico e mettendo i giocatori in condizioni di esprimersi al meglio.

  5. Occorre assegnare le maglie da titolari ai giocatori più in forma senza guardare in faccia nessuno. I 5 cambi che si possono effettuare in questa categoria, servono per migliorare la prestazione della squadra. I nostri cambi arrivano con colpevole ritardo, c’è qualcosa che non va nella gestione delle sostituzioni.

  6. Quando le contestazioni dei tifosi prima manifeste sui forum e poi plateali sul campo sono così esasperate, un allenatore che si rispetti, cerca un dialogo diretto assumendosi le colpe che in questo momento sono tutte sue e cercando di edulcorare la pillola. Cerca di dare una spiegazione logica delle gare perdute e darci un filo di speranza per il futuro. Non invia certo gli emissari che parlano in sua vece. La contestazione di ieri danno la misura che anche i tifosi più ottimisti stanno abbandonando un tecnico che a Terni si ricorderà più per gli insuccessi che per il curriculum vitae.

  7. La società deve capire che per vincere i tornei, allenatore, squadra, tifosi e società devono marciare all’unisono. Quando uno di questi componenti devia, occorre immediatamente correre ai ripari, altrimenti i danni saranno gravi e irrimediabili. Il Lecce lo scorso anno iniziò la stagione con un allenatore Roberto Rizzo che guidò la squadra per tre giornate. Alla quarta venne sostituito dall’allenatore della primavera Primo Maragliulo e poi dalla 5^ alla 36^ da Fabio Liverani. Morale della favola, il Lecce ha vinto il campionato con un allenatore adeguato e competente. Alla nostra società tirare le dovute conclusioni.

  8. A breve il nostro a sua scusante elencherà tutte le diatribe che si sono avvicendate in questo inizio di stagione con ritardi e quant’altro. Ora si piange per la disputa di gare troppo ravvicinate, o per il campo di allenamento impraticabile, ovvero per l’erba ghiacciata dello stadio di Bolzano il Nerone Claudio Druso Germanico, meglio noto come il Druso o per l’indisponibilità ormai cronica dei nostri centrocampisti. Non ci siamo. Questa squadra a mala pena riuscirà a fare i play off, e sarà una delusione anche in quelle gare gettando nello sconforto i pochi tifosi al seguito. Non dimentichiamo la disastrosa gestione dello scorso campionato.

  9. Giriamo pagina, diamo il ben servito a chi si è dimostrato inadatto e proviamo con umiltà e serietà a provare a salvare il salvabile. Si accontenterà Castrino e tanti altri followers.

  10. Ed ora con questo groppo in gola affrontiamo la Giana Erminio Calcio. Giana chi…???

 

 

 

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Terni, 16 Dicembre 2018

 

Ternana – Giana Erminio 3-3

 

Arbitro il Sig. Marco D’Ascanio della sezione di Ancona.

 

Quanti di noi conoscono la città di Gorgonzola ? Io lo confesso ho dovuto prendere la carta d’Italia per scoprire che si trova alle porte di Milano esattamente vicino a Sesto San Giovanni.

 

E quanti di noi sanno perché la locale squadra cittadina si chiama Giana Erminio ?

 

In questo caso ho dovuto effettuare una ricerca su google e da lì ho scoperto che l’Unione Sportiva Gorgonzola, prima ancora Argentia, adottò la denominazione di G.S. Erminio Giana, in onore di un diciannovenne gorgonzolese, sottotenente del 4º Reggimento del Battaglione alpino "Aosta", caduto sul Monte Zugna (tra le province di Trento e Vicenza) nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, ed insignito della medaglia d’argento al valor militare.

 

Nel 1944 il sodalizio cambiò nome in ENAL Gorgonzola, per poi diventare nel 1947 A.S. Erminio Giana.

 

La madre del militare decise di sostenere materialmente la squadra, che per onorare la memoria di Erminio Giana e come ringraziamento decise di adottare come divisa di gioco ufficiale una maglia nera (ad indicare il lutto) con bordi bianchi, calzoncini bianchi e calzettoni neri con risvolto bianco.

In seguito la divisa venne ulteriormente modificata, assumendo i colori bianco-azzurri, ma mantenendo al suo interno dei dettagli neri.

 

Ora chiarito l’aspetto misterioso di questo strano nome, sono sicuro che molti di noi, compreso il sottoscritto, non esterneremo più un risolino di sufficienza al sentire chiamare allo stadio l’antagonista odierno, ma con il dovuto rispetto, come si conviene ad una brava squadra.

 

E questa brava squadra ci ha messo in seria difficoltà con giocate semplici ma efficaci e non credo che Bifulco e Frediani riusciranno a salvare, io lo spero, la panchina di Giggino, la squadra non vince più e c’è un involuzione tecnica preoccupante.

Se fin’ora la difesa era sembrato il reparto più affidabile dove il portiere era l’elemento più in forma, oggi constatiamo che anche quest’ultimo nelle ultime gare poteva fare meglio.

Se poi anche un mastino come Modibo (stavolta il nome lo sto scrivendo bene) si lascia andare a giocate da dilettante, allora che possiamo dire, siamo sempre vicini al precipizio che inghiottirà nella voragine dal vertice societario alla base.

 

Le scelte di Giggino sono sempre più discutibili. Affidare un ruolo di centrale difensivo ad un semisconosciuto giovanotto bulgaro, solo perché lui e solo lui lo ritiene un fenomeno, ci lascia in primo luogo stupiti e poi il campo lo ridimensiona brutalmente a quello che è, cioè un normale calciatore di poca carisma ed esperienza, che ha colpevolmente sula coscienza le sorti del pareggio odierno.

 

E degli attaccanti che vogliamo dire ? Nè l’uno né l’altro della banda Bassotti riescono a concludere un tiro verso la porta avversaria. E l’altro fenomeno croato, che in sede di campagna acquisti sembrava che fosse venuto da queste parti un novello Van Basten, su un invito meraviglioso di Furlan, solo e a pochi metri dalla porta, riesce a sbagliare l’inimmaginabile.

 

Per non parlare dei due terzini e dei centrocampisti, un flop assoluto.

 

Se questa è la squadra per andare in paradiso, beh amici mettiamoci l’animo in pace, il futuro che ci aspetta è quello di calcare per ancora diversi anni il purgatorio dei campi di serie C, dando lustro a squadre come Giana, Pordenone, Feralpi, Vicenza, Pesaro, Renate, Triestina, Imolese e Sudtirol.

 

Dicevo in precedenza che una società oculata in seguito agli sconcertanti risultati di questa squadra dovrebbe trarre le dovute conclusioni, per salvare il salvabile, e forse arrivare a disputare con un filo di speranza i play off, perché siamo realisti il primo posto ormai è stato assegnato.

 

Lasciando le cose come stanno andremo incontro ad una delusione più cocente di quella dello scorso anno e a fine stagione Bandux non faccia la passerella riparatoria e di circostanza per chiedere scusa ai tifosi, questa volta accetteremo solo le dimissioni in massa.

 

Un consiglio spassionato, visto che Giggino ha un 3+2, per non licenziarlo, ritagliamogli un ruolo da osservatore, visto che lui ha l’occhio lungo nello scoprire i talenti, e diamo la “creatura” in mano ad un allenatore che finalmente sappia il fatto suo, saremo TUTTI più felici e contenti.

 

 

 

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Terni, 17 Dicembre 2018

 

Finalmente Ranux ha chiamato a rapporto Giggino e nella sala riunioni del Garden Hotel, luogo deputato al ritiro punitivo della squadra per un numero imprecisato di giorni a quattr’occhi ha chiesto spiegazioni sull’andamento ondivago di questi ultimi tempi.

 

Come mai non siamo a ridosso delle prime chiede al trainer ?

 

  • Ma vede, i campi di calcio dove siamo stati in trasferta, sono più piccoli degli stadi a cui sono abituato, e questo ci penalizza;

  • Negli incontri casalinghi l’erba del prato è risultata più alta di 5 cm. occorre chiamare un professionista che sappia tosare l’erba a regola d’arte e con l’altezza ottimale;

  • I campi ghiacciati di questo periodo, certamente non agevolano le nostre qualità tecniche;

  • Gli arbitri, ahi ahi ahi, dopo un primo periodo in cui ci rispettavano, oggi ci trattano come tutte le altre squadre, senza pensare alla nostra nobiltà decaduta;

  • Il nostro campionato è iniziato con colpevole ritardo, e questo è stato un notevole handicap;

  • Tre partite alla settimana hanno affaticato i muscoli e la mente dei nostri calciatori;

  • La trasferta di Bolzano, dove abbiamo immeritatamente perso, l’abbiamo dovuta affrontare con il torpedone e non con l’aereo come a Trieste e infatti a Trieste abbiamo pareggiato alla grande (?) mentre a Bolzano, beh non voglio tornarci sopra mi fa troppo male pensare a quell’incontro;

  • La squadra è stata amalgamata in ritardo, e quindi dobbiamo ancora trovare il giusto affiatamento;

  • Gli infortunati di lungo corso ci hanno privato di elementi non facilmente sostituibili e dove in questo momento mostriamo le carenze più evidenti. Ho cercato di porvi rimedio ma non sempre chi ho proposto ha ascoltato i miei ottimi consigli, tant’è che in tutte le gare fin’ora disputate ho dovuto far ricorso ad esperimenti continui e ancora ci sto lavorando;

  • Il Pordenone che ci sovrasta di ben 8 punti, è aiutato dalla fortuna, la Triestina che è avanti di 2 punti ha incontrato formazioni in emergenza, mentre la Fermana con 1 punto più di noi non mi preoccupa più di tanto, avendola già battuta una volta;

  • Dobbiamo recuperare una gara che di sicuro ci proietterà verso il vertice della graduatoria (o almeno lo spero);

 

E poi sig. Presidente io non sono abituato a lavorare con chi mi contesta, io ho un curriculum di tutto rispetto, e non posso sentire assurdi epiteti rivolti alla mia sacra persona, non lo tollero, vorrei che Lei dall’alto della sua autorità individuasse il becero che mi ha aggredito verbalmente e gli si consegnasse un DASPO-A (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive compresi gli Allenamenti), mi farebbe cosa gradita.

 

Si, tutto quello che ho sentito può essere condivisibile però ci sono sempre 8 punti di differenza tra noi e la vetta della classifica. Fin’ora tutto bene, ma quando Bandux se ne accorgerà e credo che presto si renderà conto anche LUI, non credi che la mia posizione e soprattutto la tua saranno in pericolo ?

 

No, no stia tranquillo, con Bandux ci penso io, io sono in grado di ammaliarlo con delle promesse che sono sicuro di mantenere, basta che mi lasci mano libera sul mercato di gennaio e potenzio ulteriormente la squadra con un ricambio di 10/12 calciatori che ci proietteranno verso il vertice della classifica.

 

Non abbia paura Presidente, il toro so come prenderlo, naturalmente dalle corna, l’importante che mi dia man forte, anzi mettiamoci d’accordo su come indorargli la pillola, perché c’è il rischio che incazzandosi di brutto, possa avere ripercussioni negative sulla propria salute e questo sarebbe un guaio.

 

Quindi quando LUI apparirà all’orizzonte, mi farai da schermo ?

 

Ma certo stia tranquillo, gli racconto due o tre barzellette di quelle che conosco io, lo metto di buon umore e poi lo manipolo ad arte, vedrà che andrà tutto bene.

 

Che Dio ce la mandi bbona…

 

Così termina l’interrogatorio che doveva fare chiarezza, ma secondo me non ha chiarito niente.

 

 

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Terni, 19 Dicembre 2018

 

 

Colloquio nella notte tra Ranux e Giggino.

 

Pronto chi parla ?

 

Alle tre di notte squilla il telefono nella camera/hotel/ritiro punitivo di Giggino, il quale dormiva beatamente e sognava estasiato che stava guidando all’ennesimo successo il Manchester United, sostituendo da poco Mou, poi il brusco risveglio e la realtà del momento, Presidente come mai a quest’ora che è successo ?

 

Non posso dormire. Ho avuto un incubo tremendo. Mi sono svegliato di colpo tutto sudato perché ho sognato che un omone alto, grosso, tutto pelato mi inseguiva con una mazza da baseball per darmela in testa e io correvo correvo, ma non riuscivo a seminarlo, stante anche la mia recente e ancora non guarita zoppia.

Mi devi credere, ho avuto una tale paura che non riesco a rimettermi a dormire per timore che l’incubo possa riproporsi.

 

Secondo te potrebbe essere una premonizione di qualcosa di tangibile che potrebbe manifestarsi ? Io tante volte ho avuto un’intensa attività onirica sognando cose che poi si sono realmente avverate e quindi mi è venuto un gran timore che accada anche nella realtà.

 

Ma suvvia Presidente non faccia così, si prenda una bella camomilla e torni a dormire tranquillo, vedrà che domani mattina sarà solo un brutto ricordo.

 

Scusa se te lo chiedo, ma non potresti raggiungermi, così che si possa studiare nei minimi particolari una strategia comune per fronteggiare un’eventuale crisi isterica del nostro patron ?

 

Ma adesso ? Vista l’ora non potremmo rinviare a domani mattina ?

 

No e no, perché domani mattina devo preparare le strenne di natale, e poi devo inviare biglietti d’auguri e poi devo scegliere qualcosa di particolare e di originale per il patron, con tutti questi impegni non mi è possibile rinviare, quindi vieni subito.

 

Ok, ci vediamo tra mezz’ora circa.

 

Ore 03:30 a casa di Ranux…

 

Prego, prego accomodati, lo vuoi un caffè che ho appena fatto ? Si grazie.

 

Dunque, ricapitolando che cosa ci possiamo inventare per rabbonire il gran capo ?

 

Ma glielo detto, accantoni tutte le sue paure, me ne occupo io della questione, sono sicuro che se anche il patron è su di giri sarò in grado di farlo ragionare e fargli capire che con qualche ritocco nel calcio mercato di gennaio, sarò in grado di guidare le truppe verso la vittoria finale, se poi non lo sarà, tenteremo il prossimo anno, io non ho fretta...

 

Scusa ma come fai a rabbonire un bufalo impazzito ?

 

Eh, eh ho il mio segreto che funziona sempre con tutti i Patron delle squadre di calcio con cui in passato mi sono dovuto cimentare, figuriamoci se non funziona con Bandux.

 

Innanzi tutto gli parlo del libro “La critica della ragion pura” di Kant, se non basta ricorro ai “Dialoghi” di Platone, ma dove alla fine si arrendono e alzano le braccia in segno di resa è quando gli cito il libro “Il de libero arbitrio” di Erasmo da Rotterdam. Cadono ai miei piedi frastornati e intimoriti dalla mia sapienza e chiedendomi scusa mi chiedono a mani giunte di continuare la collaborazione per tutto il tempo che IO deciderò di rimanere.

 

Ma sei sicuro che tale tattica funzioni ?

 

Ma lo dice a me che sono un mostro di tattiche, non faccio per vantarmi, sono come il Governatore Publio Quintilio Varo o il generale George Armstrong Custer…

 

Ma scusa non mi sembra che sui libri di storia siano nominati per l’eccellenza d’intelletto;

questi due generali, uno se non ricordo male perse la vita e le sue legioni furono annientate nella battaglia della foresta di Teutoburgo, mentre l’altro fece un disastro nella battaglia di Little Bighorn...

 

Vede i libri di storia andrebbero riscritti tutti, io ho una grande ammirazione per questi due personaggi del passato che hanno dato lustro al loro periodo storico. Le faccio un esempio, se avessero vinto le rispettive battaglie, oggi nessuno ne parlerebbe, ma perdendo si sono consegnati alla memoria perpetua dei posteri.

 

Ma scusa anche tu come i generali storici vorresti perdere per essere ricordato negli anni futuri come un elemento che si è fatto sconfiggere ?

 

Vede Presidente, se io vinco il campionato, non ho fatto niente di eccezionale, ma se il campionato lo perdo aggiungendo anche la dolorosa retrocessione dello scorso campionato, verrò sempre ricordato come Varo e Custer…

 

Ma che c….vai farneticando ? Qui a breve staremo sul banco degli imputati, dove prima Bandux, poi la stampa locale e infine i tifosi inferociti, ci rincorreranno per prenderci a calci nel sedere…

 

Non si preoccupi per me, io ho un contratto di 3+2 e se non sto in una botte di ferro poco ci manca. Piuttosto se la sua posizione risulterà a breve vacante (e io me lo auguro), sto facendo un pensierino ambizioso, se lo immagina come sarebbe bello se diventassi Presidente, D.S. e Allenatore ? In Italia una posizione così prestigiosa non si è mai vista, sarei un precursore…

 

Ed ora La lascio, vado a finire il sonno, perché voglio immaginarmi e calarmi nel nuovo ruolo e devo presentarmi con le dovute credenziali per ricoprire questi pluri incarichi.

 

E poi la Sua poltrona foderata di alcantara mi è sempre piaciuta...

 

Au revoir...

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Terni, 23 Dicembre 2018

 

Ravenna – Ternana 3-2

 

Arbitro il Sig. Mario Vigile della Sezione di Cosenza.

 

Vado dal macellaio e mi metto in fila visto che davanti a me ci sono un po' di persone. Poi all’improvviso sento un signore che ordina:

 

Vorrei mezzo chilo di Giggino”

 

Con gli altri clienti ci guardiamo negli occhi tutti un po' stupiti, penso che sia un nuovo taglio della carne bovina, tipo girello, filetto, fesa interna, noce, poi mentre il macellaio, lui si che ha capito tutto, prende un pezzo di carne e l’affetta, in maniera schietta chiede:

 

Insieme al bollito, vuoi anche un pezzo d’osso ?”

 

All’improvviso capisco tutto Giggino sta per bollito come la tetta sta al bebè… e quindi da oggi in poi in beccheria non rimarrò più stupìto del doppio nome di quel tipo di carne.

 

Anche oggi alla vigilia di natale, stiamo a leccarci le ferite per una partita immeritatamente (!) perduta. Certo se segnavamo il rigore (e con questo sono tre i rigori che riusciamo a sbagliare Furlan, Vantaggiato, Marilungo), si poteva scrivere di un’altra partita, certo ci “Gira Male”, certo “Possiamo Migliorare”, certo Giggino è sereno, è fiducioso, c’è tutto un girone di ritorno, e poi dobbiamo affrontare il Teramo e poi dobbiamo recuperare un incontro… e poi, e poi la vetta della classifica si allontana e il fondo della classifica si avvicina.

 

Quante stupidaggini sono uscite dalle parole di un allenatore che ormai è arrivato al capolinea e solo una società miope non si accorge che è il solo responsabile di tutti i disastri conseguiti dalla squadra.

 

Ormai siamo in forte ritardo, una decisione estrema doveva essere presa molto tempo fa, per non arrivare ad oggi dove siamo a quota 27 punti, la prima è avanti di 9 lunghezze, mentre le ultime sono a quota 16, il fondo della classifica non è poi tanto distante, solo 11 punti.

 

Con Giggino al comando, ci sarà a breve un ulteriore crollo verticale, dove riusciremo a perdere le partite una dietro l’altra e dove diventerà sempre più complicato uscirne fuori, e allora rifaremo come lo scorso anno, dove le ultime 5 gare di campionato furono miseramente perdute senza nessuna attenuante.

 

Poi a fine campionato i potenziali corresponsabili di tale sfacelo rifaranno il famoso percorso sotto la curva degli ultras, per metterci la faccia, e sentire le paraculate dei tifosi inviperiti, o chiamando una conferenza stampa per giustificare i fallimenti a cui immancabilmente stiamo andando incontro.

 

Allora cari dirigenti visto che Giggino vi è tanto simpatico, onesto lavoratore, dal passato importante, tenetevelo stretto che la strada maestra verso la retrocessione sembra ormai delineata, e con lo sguardo rivolto al futuro pensiamo a costruire un formidabile squadrone per la serie D.

 

 

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Terni 25 Dicembre 2018

Regalo di Natale

Ovvero cure sorprendenti per una concittadina malata grave...

 

Nel più importante Policlinico di Roma sono convenuti a convegno due grandi luminari della sanità nazionale, il Professor Bandux e il Dottor Ranux. La discussione è animata il motivo della discussione è una malata grave, curata da uno pseudo dottore che si spaccia per grande medico, quel tal Giggino che ha somministrato, senza effetto alcuno, cure palliative a una paziente che mostrava gravi disturbi motori.

 

Il Professore parla di fare un enteroclisma alla camomilla, mentre il dottore pensa più ad un rimedio naturale come il peperoncino di cayenna.

 

E mentre si discute, passano le ore e la malata si aggrava sempre più. Con il telefono a distanza entrano in contatto con il Giggino e gli suggeriscono di attuare immediatamente la seguente cura:

 

Cura del professore:

Esecuzione dell’enteroclisma con la camomilla

Appendere il gancio della sacca in alto a seconda dell’altezza della paziente. Riempire il contenitore dell’irrigatore con la camomilla lasciando il rubinetto un po’ aperto per permettere al liquido di riempire tutto il tubo. Chiudere poi il rubinetto. Mettersi gattoni nella vasca da bagno oppure sul pavimento. Oliare il beccuccio finale e anche l’apertura anale per facilitare l’inserimento della cannula. La posizione ideale soprattutto per le prime volte e’ in ginocchio con la testa poggiata sul pavimento. Una volta inserito il beccuccio, aprire il rubinetto e lasciar fluire il liquido.

Con la mano libera massaggiare il colon nella parte piu’ bassa dell’addome, su una superficie di circa 6-7 cm. Utilizzare le dita come se si facessero delle scale al pianoforte o se impastaste il pane. Spingere forte su qualsiasi rotondita’ o parte dura che si incontra, poiche’ si tratta di depositi di materia fecale che vanno eliminati. Continuando a massaggiare, salire su per la parte sinistra dell’addome fino a raggiungere le costole, quindi massaggiare la parte intorno all’ombelico e poi a destra fino ancora a raggiungere le costole.

A questo punto ricominciare fino a quando i 2 litri di liquido non saranno penetrati completamente. Se durante l’applicazione dell’enteroclisma il paziente avverte crampi, dolori addominali o bisogno di evacuare, controllare innanzitutto la temperatura dell’acqua. Un liquido troppo caldo o troppo freddo puo’ provocare questi dolori. Altrimenti far respirare con l’addome in modo superficiale – questo modo di respirare e’ detto “respiro del cagnolino”- come imparano a fare le donne che devono partorire. Piu’ la respirazione e’ rapida e prima lo spasmo scomparira’.

Al termine dell’enteroclisma il liquido puo’ essere evacuato subito e per questo saranno necessari circa 20 minuti.

Cura del dottore:

Peperoncino di cayenna

Colazione al mattino con burro, marmellata orzo e peperoncino;

A pranzo solo riso in bianco condito con un filo d’olio e peperoncino;

A merenda una mela cotta e peperoncino;

A cena carne ai ferri con contorno di purea di patate e peperoncino.

 

Naturalmente una pasticca a protezione dello stomaco per favorire un sonno ristoratore.

 

Giggino chiede al duo luminare se deve applicare entrambi i rimedi e dove può trovare la camomilla e il peperoncino di cayenna che per questa paziente sembrano le cure adatte ?

 

...vedi cavo (naturalmente i grandi medici hanno la erre moscia) vanno bene tutti e due i vimedi la camomilla ha proprietà sedative con effetti ipoglicemizzanti e antispasmo, e il pepevoncino di cayenna pianta ad azione tonica e stomatica che funziona come antinfiammatovio e antidolovifico pvoduce il vilascio di endovfine e facilita la digestione, li puoi tvovave anche al supev mevcato...

 

Giggino che ancora una volta ha capito poco e niente, si rimette alla volontà dei due luminari ma zitto zitto, prosegue con le cure che lui e solo lui ritiene siano valide, fregandosene altamente dei consigli ricevuti e proseguendo per la sua strada che apparentemente sembra tutta in discesa, pensando tra se e se, “se anche la malata muore chi se ne frega, ci sarà sempre qualcuno che in futuro mi affiderà qualche paziente in fin di vita da resuscitare”.

 

Amare considerazioni... con questo attuale illustre pseudo guaritore la data del funerale si avvicina, amici, parenti e conoscenti si tengano pronti con le corone e i fiori.

 

 

 

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Terni, 27 Dicembre 2018

 

Ternana – Teramo 2-1

 

Arbitro il Sig. Andrea Colombo della Sez. di Como.

 

  • Quando sei sfiduciato dalla piazza;

  • Quando una parte dei calciatori in seno alla squadra non ti segue più;

  • Quando la contestazione è massiccia provenendo anche dai tuoi più stretti collaboratori;

  • Quando con presunzione chiami in causa la società come unica responsabile della tua riconferma;

  • Quando giustifichi il tuo operato negativo con una retrocessione prima e un’assenza di gioco poi con in mano una squadra che all’inizio del torneo doveva fare sfracelli, prendendotela con gli arbitri, con l’erba del Liberati, con il ritardo dell’inizio di campionato, con troppi incontri ravvicinati, con gli infortuni, sei solo un imbonitore che cerca a tutti i costi di salvaguardare con pragmatismo un profumatissimo 3+2.

 

Io avrei tratto le dovute conclusioni perchè signori si nasce e io fortunatamente lo nacqui...

 

E siamo sicuri che a breve non confliggerai con il nuovo D.S. che ti vogliono affiancare per alleggerirti di qualche peso ?

 

E chi deciderà come e dove rinforzare la traballante navicella che hai voluto ma che non hai saputo mai governare ?

 

E nel nuovo organigramma societario il nuovo D.S. riporterà direttamente al Patron al Presidente, o anche questa volta punterai i piedi perché vorrai sovrintedere qualsiasi decisione sulla gestione della squadra e del calcio mercato ?

 

E sei sicuro che la nuova entrèe accetterà supinamente i tuoi diktat o piuttosto dopo breve tempo manderà tutti a quel paese, salutando l’allegra brigata che stai colpevolmente affossando ?

 

Piano piano stai facendo terra bruciata intorno a te, e a breve quando finalmente chi di dovere aprirà bene gli occhi, fuggirai da questi lidi inseguito da una folla disillusa di tifosi avvelenati, che cercherà di tirarti dietro di tutto, esasperati da un omuncolo che da noi, calcisticamente parlando ha creato un grande caos e una grande illusione.

 

Rimanendo attaccato come un’ostrica alla poltrona di allenatore, alcuni tifosi, me compreso, sperano che in futuro tu possa andare incontro a più sconfitte che successi e oggi ho gioito quando il Teramo ha pareggiato, perché la non vittoria avrebbe avuto lo stesso significato di una sconfitta mettendoti di nuovo contro un muro di critiche feroci, che si sarebbero abbattute su di te come un uragano, anche se con la tua flemma saresti apparso algido e refrattario ad ogni giudizio.

 

Ascolta, dai retta ad uno sprovveduto, salvati sei ancora in tempo per farlo, magari con un gesto nobile di dimissioni volontarie così che in futuro potrai trovare sempre un nuovo ingaggio, magari in una piazza meno ambiziosa e più tranquilla della nostra, dove farai valere le tue indubbie capacità, come da curriculum vitae, magari omettendo questa ultima disastrosa esperienza.

 

La tua fortuna oggi si è estrinsecata con un colpo ben assestato di un giovanotto di 19 anni, che oggi ha salvato capra e cavoli, ma quando il gioco prenderà una brutta piega come spesso è accaduto quest’anno, sei sicuro che troverai sempre qualcuno che ti toglierà le castagne dal fuoco ?

 

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Terni, 31 Dicembre 2018

DIMENTICHIAMOCI IL 2018

 

Ragazzi che anno orribile abbiamo trascorso, ma si sa come detto da molti, siamo nati per tribbolà, e sopravviveremo anche ad eventuali eventi negativi che si prospettano per il 2019.

 

Gennaio 2018

 

Sulla panchina rossoverde sedeva Sandrino Pochesci, nei primi giorni del mese apparve in via della Bardesca un cartello ironico “Calciomercato.it – Partecipiamo ?” visto il lassismo con cui si traccheggiava e per cercare di salvare una stagione che volgeva al peggio.

 

Appare sulla stampa un desiderio del Presidente del Perugia Calcio, il quale voleva ai vertici societari solo gli azionisti di maggioranza, cioè i proprietari e non eventuali prestanome. Naturalmente non se ne è fatto niente.

 

Il D.S. è Luca Evangelisti e porterà alla corte di Sandrino atleti come Rigione, Piovaccari, Statella, Repossi e Signori, nel tentativo risultato poi vano di salvare la categoria, mentre vengono ceduti Tiscione, Gigli, Bombagi, Taurino, Candellone, Franchini e Marino.

 

La squadra in questo momento ha 21 punti in 21 incontri.

 

Alla ripresa del campionato si va ad Empoli, dove si perde per 2-1 con un eurogol di Castagnetti che non aveva mai segnato in serie B.

 

A fine mese si incontra la Salernitana in casa il risultato di 2-2 costa la panchina a Pochesci.

 

Febbraio 2018

 

La squadra viene affidata a Mariani il quale presentato come un grande ed esperto allenatore, con credenziali di tutto rispetto, riesce nell’intento di perdere in rapida successione a Cesena 4-3 con l’Entella 1-0 e con il Brescia per 3-1.

 

La società corre ai ripari contrattualizzando un esperto e navigato allenatore di calcio come Luigi Di Canio, con la speranza che possa riuscire a salvare la squadra dalla retrocessione. Mancano 16 incontri al termine del campionato, e con forza e determinazione si potrebbe riuscire in un secondo miracolo consecutivo anche se le difficoltà sono evidenti.

 

La Ternana perde in casa con il Bari 1-2 e poi si conclude il mese a Venezia con un’altra sconfitta per 2-0.

 

Marzo 2018

 

Ci illudiamo che il 2-1 sulla Cremonese possa darci quello sprint necessario a rimanere aggrappati alla categoria, confermiamo un buon momento a Spezia 1-1, poi però arriva una mazzata di quelle terribili ad Ascoli, dove in superiorità numerica riusciamo a prendere il gol del 2-1 su calcio di rigore che forse non c’era.

La gara di Ascoli, mi ha dato l’idea della confusione a cui era andato incontro il nostro allenatore, cambiando Montalto per Statella ??? E da quel giorno ho iniziato a nutrire più di un dubbio sulla conduzione tecnica.

 

A fine mese incontriamo in casa il Frosinone 0-0, e alimentiamo ancora un filo di speranza.

 

Andiamo a Carpi contro una squadra non trascendentale, perdiamo per 2-1.

 

Aprile 2018

 

Con il Cittadella riusciamo a vincere 5-1, complice anche un’espulsione a nostro favore e a Novara addirittura 3-0 con una condotta di gara impeccabile.

Poi con il Foggia in casa sul risultato a nostro favore di 2-1, regaliamo un gol a Mazzeo per errori imperdonabili della nostra difesa e quindi 2-2.

Il 22 aprile 2018 data storica per le nostre fere si conquistano tre punti d’oro a Perugia, mancano 5 gare alla fine del torneo, tutto lascia presagire un finale di campionato con i fiocchi, invece ?

 

Il 28 aprile perdiamo a casa con il Pescara per 3-0

 

Maggio 2018

 

Il 1 maggio becchiamo 2 gol a Parma, in casa con il Palermo 2-3, a Vercelli 2-1, in casa con l’Avellino 1-2 e fine dei giochi, retrocessione in serie C ultimo posto in graduatoria con 37 punti, e udite udite, Pochesci aveva realizzato 21 punti, Mariani + De Canio solo 16 e fine dei giochi.

 

Giugno 2018

 

Torna Danilo Pagni come D.S. e questo è un bene.

 

Inizia il lungo ed estenuante tira e molla sul format della B, viste le esclusioni di Cesena, Bari e in seguito Avellino, la Ternana ricorre.

 

A fine giugno troviamo il format Rossoverdi.com rinnovato e abbellito.

 

Luglio 2018

 

Si contrattualizzano Paolo Tagliavento club manager e Dino Pagliari e si pensa sempre ad un probabile ripescaggio.

Si completa una rosa fatta di allenatori, collaboratori tecnici, preparatori atletici, recupero infortunati, medici e medici nutrizionisti, fisioterapisti e magazzinieri.

 

Agosto 2018

 

Esplode in tutta la sua virulenza lo screzio tra Di Canio e Pagni, e quest’ultimo è costretto a dimettersi.

 

Intanto si giocano le gare di coppa Italia, e con una cinquina che ci rifila il Sassuolo lasciamo questa competizione.

 

Si completano gli acquisti che si spera renderanno invincibile la Ternana. Dello scorso anno rimangono solo Defendi e Gasparetto, tutti gli altri sono nuovi Iannarilly, Diakite, Calligari, Vives, Lopez, Furlan, Pobega, Butic, Vantaggiato, Frediani, Vitale, Fazio, Rivas, Giraudo, Bifulco, Hristov, Mucciante, Marilungo, Salzano, Nicastro, Gagno, Altobelli e Bergamelli.

 

Peccato che con i soli nomi non si vincono le partite.

 

Settembre 2018

 

Si attendono sempre notizie per il ripescaggio.

 

Bandecchi ordina che allo stadio si facciano risuonare le note della canzone di Francesco Guccini “Don Chisciotte” ad orari precisissimi, fino alla parola fine sulla telenovela “ripescaggio”.

 

Escono i calendari e intanto i campionati di serie C partono.

 

A metà settembre c’è la presentazione ufficiale allo stadio di tutta la famiglia rosso verde con invitati speciali il sindaco l’assessora allo sport e il vescovo. Non manca il Patron il quale in un breve colloquio minaccia di “incazzarsi” se la squadra non otterrà i risultati sperati.

 

Si effettua un’amichevole con la Pro-Vercelli.

 

Alla fine del mese Danilo Pagni si congeda dalla famiglia rosso verde con una lauta buonuscita.

 

Ottobre 2018

 

Finalmente si gioca. A Pesaro si pareggia per 0-0, si pareggia con il Renate 1-1 e poi a metà ottobre si vince a Verona 2-0, dopo che gli scaligeri ci hanno fatto vedere i classici sorci verdi.

Vinciamo in casa con l’Albinoleffe 1-0 sul finire della gara e si pareggia a Trieste 1-1 con un secondo tempo tutto da dimenticare.

 

Alla fine di Ottobre si rinvia la partita Ternana – Rimini sempre a causa di un un improbabile ripescaggio.

 

Novembre 2018

 

Si va a Monza e si batte Berlusconi per 4-1. Si vince anche a Fano 1-0 e col Gubbio 3-0.

A Imola si pareggia 0-0, in casa con il Feralpisalò si pareggia 1-1.

 

Alla fine di Novembre le prime crepe, si perde a Pordenone per 1-0.

 

Dicembre 2018

 

Inizia male anche dicembre, si perde in casa con il Vicenza per 0-2. Poi c’è un sussulto con il Rimini si vince per 3-0 e con la Fermana per 2-0.

 

Il 12 dicembre si crolla a Bolzano per 2-1, si pareggia in casa con la Giana Erminio 3-3 e si perde di nuovo a Ravenna per 3-2.

 

Non è sufficiente battere in casa il Teramo per 2-1, una contestazione aspra, asprissima coinvolge la guida tecnica, anche la società si interroga se sostituire l’allenatore. In una giornata convulsa dove inizia tra i tifosi il toto allenatore, con un’improvvisa marcia indietro il Patron Bandecchi, riabilita Di Canio, e tranquillizza la piazza con il nome di un nuovo D.S. che sarà l’elemento essenziale per completare un organigramma che in quel ruolo era deficitario.

 

Arriva Luca Leone.

 

Il 30 dicembre prima giornata di ritorno si gioca a Rimini, al 20’ del primo tempo la gara viene sospesa per nebbia. Il recupero di questo incontro al momento è ignoto.

 

Oggi finisce l’anno dove i tifosi rosso verdi hanno più motivi per lamentarsi che gioie trasmesse dal campo. Il nuovo D.S., sarà in grado di risollevare le sorti della squadra e il morale dei tifosi con una campagna acquisti azzeccata che consegni a Di Canio una squadra finalmente competitiva ?

 

Questo è l’augurio che tutti noi tifosi ci aspettiamo, sempre che i 10 punti di distanza che oggi ci separano dalla capolista non si dimostrino irraggiungibili.

 

Ed ora Buon Anno a tutti.

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Terni, 3 Gennaio 2019

 

Di Canio o De Canio ? Iannarilly o Iannarilli ?

 

Nel mio ultimo intervento ho scritto impropriamente il nome dell’allenatore delle Fere con un Di invece del più appropriato De. Chiedo scusa ma è stato un refuso come il nome di Iannarilli che ho scritto con la y finale. Evidentemente non se n’è accorto nemmeno il mio amico Pietro, altrimenti non avrebbe fatto a meno di segnalarlo come fece quando scrissi Mobido (che a me suonava meglio) con Modibo.

 

Detto questo per doverosa premessa, volevo porgere un cordiale saluto di benvenuto nella nostra famiglia al Sig. Luca Leone nuovo Direttore Sportivo, il quale finalmente dovrà apportare alla corte del nostro allenatore quegli elementi che saranno chiamati a farci fare quel grosso salto di qualità che andiamo cercando da inizio campionato.

 

L’operazione non si mostra né facile né facilmente attuabile, perché un conto è convincere qualche big a rinforzare una squadra che occupa stabilmente i primi posti della graduatoria, e un altro conto stimolare a venire da queste parti qualche giocatore di indubbie qualità sapendo che ci sono da recuperare 10 punti alla prima del nostro girone.

 

L’impegno richiesto è improbo, e poi diciamocelo bisogna vedere quanto la società è disposta a sborsare per correre ai ripari e cercare di salvare una stagione che ormai sembra scivolare via nell’ineluttabilità degli eventi.

 

8 partite vinte, 6 pareggi e 4 sconfitte e un -5 in media inglese non sono un gran chè per una squadra che all’inizio si presentava con ben altre credenziali e recuperare il gap che ci divide dal Pordenone (squadra non eccezionale ma guidata con acume) sarà un’impresa difficile da raggiungere.

 

La differenza tra il Pordenone e noi sta in questa constatazione, il Pordenone ha un grande allenatore profondo conoscitore della serie C e una squadra di onesti calciatori di categoria, noi al contrario abbiamo una squadra di grandi firme, ma condotta da un allenatore che conosce poco questa categoria e non voglio infierire.

 

Il Pordenone gioca e si trovano tra di loro ad occhi chiusi, noi ancora dobbiamo trovare una formazione e una tattica di gioco che faccia risaltare le qualità dei singoli.

 

Il Pordenone corre a perdifiato che in questa categoria è la panacea per nascondere qualche punto debole, noi ci mettiamo un tempo per raccapezzarci e poi speriamo nelle prodezze di un singolo che non sempre arrivano.

 

Tesser è un profondo conoscitore delle dinamiche che regolano lo spogliatoio, il nostro, beh lasciatemelo dire, ha creato intorno a sé terra bruciata.

 

Dicevo che il compito di Leone è improbo, ma sarà anche più difficile riuscire a parare le bordate di malumore che arriveranno dall’interno se a volte arriverà qualche giocatore non gradito al nostro grande stratega.

 

Ne vedremo delle belle, e con queste premesse si accettano scommesse sulla durata dell’incarico del nuovo D.S.

 

 

 

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Terni, 4 Gennaio 2019

 

Scrutando la palla di vetro vedo la situazione che si presenterà alla fine di giugno 2019.

 

  • L’obiettivo primario di risalire immediatamente in B è miseramente fallito;

  • Ai play-off siamo stati messi fuori gioco quasi subito;

  • Il D.S. che doveva risolvere tanti problemi, ha dato le dimissioni diversi mesi fa;

  • Bandux questa volta fa un giro completo dello stadio, raccogliendo applausi ironici, fischi ingenerosi e battute pesanti per il suo modo dilettantesco di gestire un club professionistico; dietro di lui a 5 metri di distanza con una zoppia accentuata (studiata ad arte per destare compassione) e con la testa bassa Ranux accompagna il Patron; a quest’ultimo sono destinati i fischi più sonori;

  • L’allenatore forte del suo contratto pluriennale e sicuro della permanenza ha iniziato ad operare con metodo scientifico. Via tutti gli atleti dell’annata 2018/2019 a cui attribuisce le maggiori colpe del mancato successo e soprattutto rei di non aver saputo applicare le sue teorie e di aver perso incontri che sulla carta sembravano facili da vincere. La società gli concede inoltre il diritto di veto se dovesse essere scelto da altri un calciatore non gradito. Inoltre carta bianca nello scegliere atleti a fine carriera che in apparenza sono facilmente arruolabili.

  • Maurizio Domizzi difensore del Venezia che questo mese compirà 39 anni è il prototipo del calciatore che ha tutti i requisiti necessari per soddisfare l’allenatore, conosciuto quanto basta, curriculum pesante, integro o almeno si spera;

  • Vives che nella stagione passata avrebbe dovuto essere il metronomo del centro campo rosso verde, causa un oscuro malanno che gli ha impedito di portare il suo prezioso contributo alla causa comune, è stato promosso e diventato l’allenatore in seconda;

  • Della vecchia guardia rimangono Defendi e Marilungo, mentre tutti gli altri vengono collocati altrove;

  • La squadra viene completamente rinnovata, così che l’allenatore in caso di ulteriore mancato successo, può sempre giustificarsi verso la proprietà (mai con i tifosi ternani, beceri e offensivi) parlando di una squadra che ha bisogno di tempo per amalgamarsi;

  • Sembra che qualche squadra in serie B non potrà iscriversi al torneo per debiti eccessivi;

  • In seno alla società c’è qualcuno che pensa di presentare una domanda di ripescaggio, in contrasto con i Presidenti di B che vogliono solo squadre che hanno meritato sul campo la partecipazione alla serie cadetta;

  • L’organico di serie B passa da 19 squadre a 18 o forse meno;

  • Il ritiro della squadra avverrà dal 15 al 30 luglio, in una località austriaca segreta (Sankt Veit sembra quella prescelta ?) al riparo dei monti e dai sempre presenti contestatori a cui ancora brucia il mancato successo nella stagione appena trascorsa;

  • Radio Noce ha indetto una conferenza stampa. Comunica ai mass media che per i prossimi 10 incontri di campionato osserverà il silenzio del tifo;

  • La curva Nord sta elaborando l’ennesimo comunicato stampa, per esternare tutta la sua stizza e malumore per la mancata promozione;

  • E’ stato licenziato in tronco l’addetto al campo, perché diciamocelo è stato indecente per tutta la stagione. Costui si è macchiato di una grave colpa invece di radere l’erba ad arte, nottetempo faceva entrare nello stadio un gregge di pecore, il quale gregge teneva bassa l’erba del prato è vero, ma con l’erba asportava anche le radici, rendendo il rettangolo di gioco, un campo di patate. Tutto questo solo per un paio di forme di pecorino, almeno avesse richiesto qualche abbacchio…

  • La società vuole acquistare lo stadio dal Comune. Il Comune tergiversa.

 

Alla fine di giugno pensiamo tutti alle imminenti vacanze staccando finalmente la spina da un anno calcistico tribolato che ha visto più ombre che luci, sperando in un prossimo campionato che almeno ci garantisca la permanenza in serie C, o almeno lo si spera...

 

 

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