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Castrino

CASTRINO INTERVISTA UN PO' TUTTI

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Terni, 15 Marzo 2020

 

Il calcio dimenticato ai tempi del corona virus.

 

Certo l’attuale pandemia mette paura e ci pone tutti in uno stato di forte apprensione. Siamo rinchiusi dentro le quattro mura domestiche, tanto internet, tanta TV e inizia anche qualche piccolo screzio in famiglia, visto che vediamo stravolte le nostre abituali abitudini e il nervosismo dilaga.

 

Poi appena si ha un colpo di tosse, uno sternuto, si ricorre quasi subito al termometro per verificare che la temperatura non superi i 37,5 gradi e poi i familiari che ti guardano di sbieco, preoccupati anche loro, come se fossi tu l’untore di questa influenza malefica. Tant’è che dobbiamo convivere anche con questo.

 

Non posso seguire più gli allenamenti della mia amata squadra, né le partite ormai off limits per tutti. Le strade sembrano delle scene di un film horror, poche persone, poche macchine sembrano tornati i nazisti che con i loro metodi spicci sparavano a vista se non si rispettava il coprifuoco.

 

Bisogna uscire da casa per dei motivi ben precisi, ci vuole il salvacondotto sempre a portata di mano da esibire agli organi di controllo, e giustificare i motivi per cui a volte si fa ricorso alla propria autovettura.

 

Certo la fantascienza ha anticipato di qualche anno quello che si verifica oggi, ricordo film apocalittici dove virus mutanti avevano decimato la popolazione umana, e quei pochi rimasti in vita dovevano combattere una dura battaglia per la sopravvivenza. Arriveremo anche noi a tutto questo ? Speriamo che qualche luminare della scienza, trovi un rimedio che metta la parola fine a quello che sembra il più grande disastro dei nostri tempi.

 

Onore al merito ai medici in prima linea, che con grande sforzo e abnegazione mettendo a rischio le proprie vite, si impegnano in turni massacranti per curare i tanti, troppi malati che affollano gli ospedali.

 

E in tutto questo contesto di negatività leggiamo con piacere che la fondazione Cassa di Risparmio di Terni dona un milione di euro all’ospedale della nostra città, da utilizzare per l’acquisto di macchinari indispensabili a salvare vite umane e combattere questa nuova cruenta malattia.

 

E onore al merito al nostro Patron, Presidente, il grande Bandux, o Capoccione come meglio identificato da noi tifosi che ha donato 30 mila euro sia allo Spallanzani di Roma che al Santa Maria di Terni, gesto che lo fa rimanere simpatico a tutti noi, al di là delle beghe sportive.

 

A proposito noi abbiamo già avuto un grande capoccione che risponde al nome di Publio Cornelio Tacito, talvolta indicato come Gaio Cornelio Tacito, di origini ternane, storico latino, oratore e senatore, considerato uno degli storiografi più importanti della letteratura latina e il suo busto fa bella mostra di sé a fianco della Lancia di Luce.

 

Io proporrei che anche al nostro attuale Capoccione 2 si facesse un mezzo busto da collocare naturalmente nei giardini antistanti lo stadio, vicino alle ali che ricordano l’altro illustre motociclista ternano, non per meriti sportivi, ma per ricordare il gran bel gesto effettuato in questi giorni.

 

Chissà se passata la buriana, si potrà riprendere in esame questa proposta...

 

E adesso chi ci pensa più a Gallo a Leone e ai nostri calciatori che ultimamente ci hanno propinato grandi delusioni, sono ben altri i motivi per cui ci dobbiamo preoccupare il corona virus non risparmia nessuno.

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Terni, 21 Marzo 2020

 

Il calcio dimenticato ai tempi del coronavirus 2.

 

Amici, oggi che entra la primavera siamo segregati in queste quattro mura, e sono ben 15 giorni consecutivi che esco da casa solo per gettare i rifiuti domestici in cassonetti che traboccano all’inverosimile (ma verranno mai svuotati oppure anche gli operatori ecologici hanno il visto per non lavorare ?) e poi di corsa torno a casa lavandomi scrupolosamente le mani e spruzzando una sorta di antisettico sotto la suola delle scarpe, naturalmente creato da mia moglie, per uccidere ogni sorta di virus che intendesse attaccare le mie scarse difese personali e guai se entro in casa senza aver fatto tale operazione.

 

In queste giornate strane dove le notizie che ci arrivano sembrano bollettini di guerra, stiamo seduti in poltrona, misurandoci di tanto in tanto la febbre, per accertarci che la temperatura sia nei limiti fisiologici e non superi certi valori, altrimenti sarebbero problemi seri. E mangiamo con voracità come se fosse l’ultimo pasto, si fa la prima colazione, e poi qualche snack in mattinata e poi il pranzo, una merendina, la cena, e qualche biscottino dopo cena, rispettando un rigido protocollo, cioè quello di non fare assolutamente niente.

 

Ho paura di vedere se il peso è aumentato, per questo ho bandito la bilancia. Però io non capisco a scendere di peso si fa una fatica immane rinunciando quasi a tutto, ma a prendere qualche chilo si fa subito, e che diamine.

 

I messaggi tra gli amici corrono veloci su whatsApp scambiandoci pareri e opinioni, ma cambia poco, siamo prigionieri di questo assurdo nemico, che non risparmia né giovani né vecchi.

 

Uno di questi messaggi, che forse avrete ricevuto anche voi, mi ha fatto pensare perché recita così:

 

  • Questo virus sembra sia stato inventato dalle donne.

  1. Muoiono prevalentemente gli uomini;

  2. Hanno fermato il calcio e tutti gli sport;

  3. Hanno chiuso tutti i bar, i circoli, i ritrovi e Radio Noce;

  4. Non puoi più uscire con la macchina per fare una passeggiata o per andare a trovare un’amica o ad assistere agli allenamenti della squadra del cuore;

  5. Appena arriva un msg sul telefonino, prima lo controlla tua moglie e poi lo puoi leggere tu;

  6. Se poi hai figli o nipoti in età scolastica, devi aiutarli e spronarli a fare i compiti, come se noi ai nostri tempi fossimo stati degli sgobboni e oggi tante regole che non abbiamo mai saputo le dobbiamo studiare per la prima volta, facendo una fatica immane;

  7. Devi stare rinchiuso in casa con tua moglie (e questo è il peggiore dei mali);

  8. Lei (la moglie) si proclama vittima di questa situazione, pertanto è autorizzata a uscire ogni giorno per fare la spesa, visto che io, a suo dire, non sarei in grado di acquistare nemmeno un filone di pane... ;

  9. I programmi televisivi sono scelti dalla coniuge, il telecomando è una sua proprietà privata;

  10. Mi rimane il cruciverba, ultimo mio spazio vitale, prima del suicidio.

 

Se solo si potesse tornare alla normalità, accetterei anche per la prossima stagione calcistica il duo Gallo/Leone anche se so a priori che faranno più disastri che altro, ma per tornare allo stadio a vedere i nostri colori sarei disposto anche ad accettare questo compromesso.

 

Ed ora buona moglie a tutti...

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Terni, 27 Marzo 2020

 

Il calcio dimenticato ai tempi del coronavirus 3.

 

Quante pandemia ci sono state nel mondo ? Pensando al secolo scorso ritroviamo la famosa “Spagnola” così chiamata perché la Spagna non partecipando al conflitto mondiale 1915/1918, non avendo censura, fu la prima nazione a parlarne attraverso la stampa.

 

Questa influenza denominata H1N1-1918 durò due anni e circa un terzo della popolazione mondiale ne fu colpita. La malattia fu eccezionalmente virulenta con una letalità mostruosa di circa 50 milioni di decessi, alcuni ipotizzano 100 milioni. Malati di spagnola si verificarono anche in artide e in oceania. La malattia arrivò a infettare 500 milioni di persone su una popolazione di 2 miliardi.

 

Altra pandemia si svolse negli anni 1957/1960 la famosa “Asiatica” H2N2 che fece 2 milioni di morti, causata dal virus A/Singapore.

 

Nel 1968 ci fece visita l’influenza Hong Kong che fece 1 milione di decessi in tutto il mondo.

 

Nel 2002/2003 ci fu la SARS sindrome respiratoria acuta, epidemia più leggera, si fa per dire, con 8465 casi e 814 morti.

 

E infine nel 2009 arrivò l’influenza suina AH1N1 che solo nel primo anno contagiò dai 100 mila ai 400 mila casi in tutto il mondo con migliaia di morti.

 

E oggi anno 2020 arriva il Coronavirus, cosa dobbiamo aspettarci ? Certamente niente di buono con una buona parte del nostro paese infettata e in cura presso gli ospedali che già ha prodotto migliaia di morti.

 

Riusciremo a venirne fuori in tempi più o meno brevi ? Chissà, quello che ci fa riflettere e che l’umanità è troppo vulnerabile ai virus che sono i veri padroni della terra.

 

Questi microorganismi acellulari appaiono con caratteristiche da parassita, in quanto si replicano esclusivamente all’interno delle cellule di altri organismi.

 

I virus possono mutare e infettare tutte le forme di vita, dagli animali alle piante, dai microorganismi e anche ad altri virus, per questo siamo estremamente impreparati ad affrontare questo nemico sfuggente.

 

Detto ciò, come era bello quando si poteva andare allo stadio, magari con un amico, e discutere dei problemi della nostra squadra e criticare una prestazione poco brillante. Sembra sia passato un secolo e sono appena 19 giorni in cui ci siamo esibiti ad Avellino, rimediando un sonoro 2-0.

 

Che ci riserverà il futuro ? Forse in seguito dovremo andare allo stadio con mascherina, occhiali, copriscarpe e guanti, rispettando la distanza canonica di un metro o forse due, dal vicino di posto e magari all’ingresso una maschera ci misurerà la temperatura, per assicurarsi che non siamo contagiosi.

 

Intanto si vive alla giornata, rinchiusi tra quattro mura sperando che prima o poi arrivi una buona notizia, che ci permetta almeno di uscire, fare due passi, prima che si atrofizzino definitivamente le nostre gambe.

 

E ora anche oggi, come ieri e come sarà domani tanta TV, tanta radio, tanto internet e tanto mangiare, pensando al bel tempo che fu...

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Terni, 28 Marzo 2020

 

L’intervista ai tempi del coronavirus ovvero il calcio dimenticato ai tempi del coronavirus 4.

 

Ed ora buona lettura, a chi ne avrà voglia.

 

Via skype sono riuscito a contattare nell’ordine tanti personaggi che ruotano intorno alle vicende delle Fere, per rivolgere qualche domanda sul campionato in corso che interrotto ai primi di marzo, non sappiamo se continuerà, se rimarrà congelato alle posizioni in cui si trovavano le squadre al momento dell’interruzione, oppure se si annullerà l’intera stagione 2019/2020.

 

I personaggi sentiti ci hanno dato alcune risposte interessanti, che potrebbero essere prese come suggerimenti da girare ai vertici della Federazione.

 

Ivanohe: Mon ami, siamo esterrefatti per la pandemia che ci ha colti impreparati. E’ pur vero che in questo periodo di lutto nazionale mi rimane difficile parlare di calcio, anche perché sono ancora troppi i malati che rischiano la vita, non sapendo se riusciranno a superare la criticità della loro malattia. Forse tutto quello che accade dovrebbe farci riflettere sulla fragilità delle nostre esistenze, perché durante il corso della vita, ci affanniamo a competere per raggiungere determinate posizioni, e poi basta un nonnulla per farci capire che siamo tragicamente mortali, e allora di fronte a tutto ciò preghiamo che in questo momento un colpo di tosse o un raffreddore non sia foriero di qualcosa di più serio.

A questo punto tanto per non pensare alla tristezza del momento, esprimo un mio parere del tutto personale in materia di calcio, credo che i campionati in corso in qualche modo continueranno nel caso in cui si riesca a debellare a breve questa malattia, giocando tre volte alla settimana, magari protraendo le gare ai mesi di maggio/giugno, ma è una mia idea. Certo giocare al calcio nei mesi più caldi dell’anno, non è il massimo, mi immagino la fatica che faranno i calciatori...

 

Telelucashow: Sto a Milano ma in questo momento con la mia famiglia vorrei tanto stare a Terni, magari ospite di mio suocero maestro di briscola, scopa e tressette, con il quale nel periodo di quarantena, potrei disputare delle bellissime partite a carte. Purtroppo siamo in costante apprensione per quello che si verifica intorno a noi e non riusciamo ad essere positivi e la paura la fa da padrona. Si esce poco, solo per fare provviste alimentari, e siamo realmente impauriti per la brutta piega che sta prendendo questo male. Tutto il mondo del calcio come tutti gli altri sport, sono temporaneamente fermi e tutto il mondo sportivo si domanda, quando si potrà tornare alla normalità. Siamo impreparati a rimanere in casa tutto il giorno, e soprattutto come il sottoscritto abituato a svolgere un’attività dinamica, la casa mi soffoca. Leggo, studio, guardo la TV, ma mi manca il contatto con le persone, visto il mio lavoro, e la cosa mi deprime.

Vorrei tanto darti un mio parere su quello che sarà il futuro del calcio e dello sport in genere, ma i vertici delle istituzioni sportive sono impreparati come me, dubito che si assegneranno le vittorie quest’anno, io suggerirei al massimo di assegnare promozioni e retrocessioni alla data in cui si sono fermati i campionati, ma anche così si determineranno malumori e contestazioni. Sinceramente non so dirti altro, anche perché in questo momento sono altre le mie preoccupazioni.

 

MaxiMassimo: Ragazzi, quante pandemie si sono verificate nella storia e quante ancora ne verranno. Non voglio mettervi paura, ma siamo mortali e la vita a cui tutti siamo attaccati può sfuggirci di mano per virus che vengono da lontano e a cui non siamo molto preparati. Amici facciamoci coraggio i latini dicevano “Non est vivere sed valere vita est” cioè “La vita non è essere vivi, ma stare bene”. Per questo mi raccomando seguite scrupolosamente i suggerimenti degli esperti, evitare al massimo le uscite, rimanete in casa, magari riscoprendo qualche buon libro che avevate dimenticato o che vi eravate ripromessi da leggere in altri momenti, di ore da impiegare ne abbiamo in abbondanza, utilizziamo questo tempo in maniera proficua.

L’amico intervistatore mi chiede un parere su quello che avverrà dopo questa crisi. Bene secondo me, voglio essere ottimista, il virus a breve verrà debellato e scomparirà, vuoi per la ricerca mondiale che trovi un antidoto efficace, vuoi per la volontà di tutti noi a limitare al minimo i contagi. Appena non si avranno più nuovi casi, potremo finalmente dichiarare esaurita la fase critica e tornare alle nostre attività abituali. Il calcio come tutti gli altri sport, riprenderà e anche gli stadi si ripopoleranno per la gioia di tutti i tifosi. Le ultime gare si giocheranno nei mesi di maggio e giugno per stabilire le gerarchie che il campionato in corso determinerà, e anche noi forse potremo disputare la finale di Coppa Italia vincendola almeno io lo spero.

 

MaxiMinimo: Bene anche io mi associo ai colleghi che mi hanno preceduto in questa intervista a dir poco anomala a causa di un virus che ci costringe ad usare misure mai adottate in precedenza. A mia memoria non ricordo una malattia così virulenta che ci costringe a enormi sacrifici personali, tant’è se vogliamo circoscrivere il malanno, dobbiamo seguire le indicazioni dei medici e scienziati che lottano giornalmente per garantirci un futuro migliore e a loro va il mio plauso.

Certo oggi parlare di calcio è anacronistico, ma tanto per fare due chiacchiere non pensando alla mortalità del momento, io direi che le gare devono terminare, certamente salvaguardando la salute di tutti. Nel campionato di serie C che ci interessa più da vicino, mancano 8 gare al termine, diciamo che in un mese si potrebbe esaurire, magari giocando tre gare settimanali, ed eliminando i play out e i play off, la quarta formazione che dovrebbe salire in serie B uscirebbe dalla vincitrice della Coppa Italia, sono partigiano ? Ebbene sì per una volta tanto mi tolgo il vestito da giornalista e metto quello da ultras, visto l’andamento di questo periodo, potrebbe essere una soluzione.

 

Laudivina: Sapessi quanto mi costa questa clausura. Cerco di non pensarci ma quello che più mi manca è la parrucchiera, perché un conto farsi il ritocco da soli in casa, altro è farseli fare, sai quella piccola crescita di indesiderati capelli bianchi per noi donne è fallace, non riusciamo a sopportare che imbianchi il cuoio capelluto il bianco sa di vecchiume e noi naturalmente ci sentiamo sempre giovani, anche perché il cervello non invecchia mai. Comunque amici tifosi mi raccomando fate come me, uscite da casa solo per necessità urgenti e poi rimanete ad una certa distanza dalle altre persone, prima o poi torneremo alla normalità e di questo periodo non rimarrà che un triste ricordo.

Tornando al calcio, mi manca non lo nego, come mi mancano mille altre cose che trovavo all’esterno e oggi sono come voi rinchiusa in casa per timore che questo malanno invisibile mi possa attaccare e quindi faccio del tutto per evitarlo. Speriamo bene. Le gare interrotte dovrebbero essere recuperate, per dare una certa regolarità al campionato. Forse anch’io eviterei i play out e i play off, magari promuovendo in serie B la migliore seconda di ogni girone in modo di interrompere il campionato nei tempi canonici e permettere ai calciatori di godere le meritate vacanze, magari, perché no, auto diminuendosi i propri ingaggi.

 

AltroLuca: 4-3-1-2, 3-5-2, 3-4-3, 3-4-1-2, tutte formule matematiche che per qualcuno digiuno di calcio sono incomprensibili, ma che il nostro Mister ha adottato quest’anno, con risultati altalenanti. Che dire, mi mancano le parole. Quello che ci sta precipitando addosso ci fa dimenticare il nostro gioco preferito, e tutto quello che sta accadendo ci proietta sul presente presentandoci nella quotidianità mille problemi, e a volte, non sempre di facile soluzione. Anche io come tutti sto seguendo le istruzioni ministeriali, cercando di limitare al massimo le uscite. E ora parlare di calcio conoscendo i problemi che sta attraversando il paese, mi suona strano e incomprensibile. Non riesco a pensare al dopo, né sinceramente trovo una soluzione logica ai problemi che necessariamente si dovranno affrontare quando tornerà la normalità. Certamente qualsiasi decisione verrà presa accontenterà qualcuno a discapito di altri, spero solo che eventuali contestazioni future non aprino vertenze giudiziarie, perché non se ne sentirebbe proprio la necessità.

Se non si potrà riprendere a giocare alle tre regine della serie C Monza, Vicenza e Reggina, si dia il passi verso la serie B, mentre la quarta sia sorteggiata tra le migliori seconde, mi sembra una decisione equa premiando le migliori di ogni girone e lasciando alla sorte la quarta che salirebbe di categoria.

Lo so forse ho detto cose non condivisibili, ma in questo momento fare delle previsioni è l’ultima delle mie preoccupazioni.

 

HenrydiMaggio: Ma come si fa a parlare di calcio in questo periodo ? Scusa ma io non ci riesco. Sto rintanato in casa con i miei familiari, ascolto preoccupato le notizie giornaliere da bollettino di guerra, e il mio pensiero in questo momento va a chi affronta il virus in prima linea, medici, infermieri e personale paramedico, veri eroi dei nostri tempi. Cerco e non trovo le famose mascherine, veri palliativi al diffondersi del male, ma in alcune farmacie hanno raggiunto cifre impensabili, si parla di 15 euro o forse più. Vale la pena costruirsele in casa, e chi ha più manualità può ricorrere al classico fazzoletto di cotone, modificato ad arte per l’occasione. Sono preoccupato per me e per i miei familiari, non lo nascondo, e forse mi mancano gli amici della trasmissione diChe calcio che vuoi”, che comunque li sento telefonicamente. Ma in questo momento non chiedermi altro, sono arrabbiato e impotente, come dire vorrei ma non posso.

Colgo l’opportunità che mi dai, per fare le condoglianze al nostro D.S., per la perdita prematura del proprio papà, e vorrei dirgli che gli siamo vicini, insieme a tutti gli amici della redazione.

 

GigiManidiFata: Amici i questo momento in cui tutti dobbiamo fare sacrifici, voglio dimenticare volutamente questa maledetta pandemia, e pensare per un momento al calcio. Lo sconquasso che ha provocato questo virus, si ripercuoterà necessariamente sul futuro dello sport più amato dagli italiani e quando si riprenderà, se si riprenderà, vedremo le squadre falcidiate dalle assenze importanti di molti atleti. Probabilmente si dovranno riscrivere le regole e molte squadre falliranno per mancanza di finanziatori, entreremo nel medioevo calcistico, e ci vorrà più di qualche decennio, prima che tutto torni alla normalità. Molti magnati che finanziavano il calcio dopo questo caos, spariranno in quanto avranno problemi più seri da affrontare. E’ facile pensare che i tornei calcistici così come li avevamo pensati fino ad oggi, saranno un lontano ricordo. Calciatori super pagati, in assenza di sponsor dovranno necessariamente diminuirsi gli ingaggi e i contratti con ciascuno di loro, verranno ridiscussi, fino a portarli a cifre ragionevoli. Anche io penso che se non si potrà a breve ricominciare a giocare, i campionati saranno gelati al marzo del 2020 e verranno assegnate promozioni o retrocessioni in base alle classifiche attuali. Non dimentichiamoci che il calcio è un lusso che in questo periodo non possiamo più permetterci. Ci siamo impoveriti tutti, e il saccheggio di qualche super mercato lo sta a dimostrare.

 

GiardinodiPrimavera: Certo era meglio quando era peggio. Scusate la locuzione, ma mi divertiva insieme agli altri amici, dissertare sulle tattiche di gioco della nostra squadra e le critiche al nostro allenatore, per mosse sbagliate o per errori anche marchiani che facevano gli arbitri a nostro danno. Oggi è tutto cambiato è tutto incredibilmente un nosense, la nostra vita, le nostre abitudini quotidiane, il nostro lavoro è tutto incredibilmente gioco forza cambiato. E stato sufficiente un microscopico virus a farci fare una valutazione diversa della nostra vita, e sulla caducità delle nostre esistenze. Anche io come tutti sto rinchiuso in casa, cerco di avere meno contatti possibili e mantengo le distanze di sicurezza. Basterà ? Sarà sufficiente ? Vedo che il virus attacca tutti, giovani e vecchi. Il mio pensiero va in questo momento a coloro che hanno perso il lavoro, penso agli artigiani, idraulici, parrucchieri, barbieri, calzolai, bar, distributori di carburanti, officine, ristoratori e albergatori e quasi tutte le attività produttive, che non hanno più entrate per distribuire ricchezza e a coloro che dovranno indebitarsi per far fronte alle esigenze giornaliere. Passata la tempesta, forse si riprenderà, ma scordiamoci che torneremo ad essere la settima potenza mondiale, arretreremo purtroppo a livello dei paesi sottosviluppati. In questo periodo parlare di calcio non mi sembra opportuno, dico solo che cambierà tutto, come saremo cambiati anche noi.

 

Valettini: Mi ero raccomandato che scrivessi frasi brevi e interviste più stringate, ma al solito ti sei lasciato andare a lunghe logorroiche interviste. Quando imparerai a scrivere su questo forum resoconti più succinti ? Al peggio non c’è mai fine... Ultimo avvertimento prima della censura.

 

Castrino: Chiedo venia, ma ho pensato che oggi quando la maggior parte degli utenti è penalizzato a casa possa trovare conforto nella lettura di quello che dicono le persone che si occupano di calcio nostrano, magari leggendo un poco alla volta e non tutto in un fiato.

 

 

P.S,: In questo momento anche io mi sento di associarmi al dolore del nostro D.S. per la perdita del suo papà, esprimendogli le mie più sentite condoglianze, maledetto coronavirus.

 

 

 

 

 

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Terni, 1 Aprile 2020

 

Il calcio al tempo del coronavirus 5.

 

Le magiche maglie delle nostre Fere riprendono i colori del Comune di Terni. Forse non tutti conoscono le origini di questo abbinamento che anche io ho scoperto di recente leggendo Aldebrano Micheli “La Regia Fabbrica d’Armi e le sue armi”.

 

Micheli ci racconta che la scelta del Drago come simbolo della città di Terni, risale al 1300 circa.

 

...a quel tempo, la guida amministrativa della città era retta da un consiglio formato dai personaggi più eminenti dei quattro quartieri più rappresentativi.

 

Detto consiglio, usava apporre sugli atti scritti, con i quali sanciva proposte o delibere, oltre alla firma dei consiglieri, il timbro simbolo di ciascun rione.

 

Uno di tali timbri, forse il più importante, venne scelto per sigillare i plichi contenenti gli atti, che venivano inviati con messi, agli altri comuni. Il timbro scelto rappresentava un drago, a quel tempo chiamato “Tiro” cioè “Serpe” che per volontà comune, divenne anche il simbolo della città.

 

Fu tanta la popolarità che assunse, che molti iniziarono addirittura a chiamare la città di Terni “Tiro”.

 

Comunque il Drago non aveva nulla del Serpe, era proprio un Drago classico, un animale con due piedi artigliati, senza ali con una lunga coda ritorta che riempiva parte del sigillo. Il Drago aveva un bel colore VERDE che campeggiava in un campo ROSSO.

 

In tempi più recenti 1925 i colori del comune vennero adottati anche dalla squadra di calcio della città e fu un accostamento cromatico molto raro in ambito calcistico internazionale, e unico a livello professionistico italiano.

 

Ho sempre amato questi colori, e vedere 11 atleti scendere in campo con le magliette rosso verdi e calzoncini neri mi da tutt’ora un forte brivido ed un’emozione incredibile.

 

Vorrei che chi difende i nostri colori si esprimesse sul campo sempre al massimo delle proprie possibilità, mentre noi sugli spalti a fare il tifo per chi difende la nostra ternanità.

 

A quando potremo di nuovo godere nel vedere i nostri calciatori scendere in campo ? Certo se i risultati non arrivano siamo critici a volte anche acidi nei confronti di chi riteniamo non abbia dato il massimo, ma noi al di là dei risultati sportivi, ci saremo sempre sugli spalti a gridare più forte che mai “Forza Fere” il nostro unico e allegorico grido di battaglia.

 

Respirare l’aria dello stadio mi manca da morire, spero solo che questa pandemia che ci relega dentro quattro mura, ci dia una tregua o che si trovi qualche rimedio efficace, quando sei privato delle tue libertà personali, ti accorgi che sei monco, ti manca l’aria, ti mancano gli amici, ti manca lo smog cittadino e le polveri sottili, le lunghe code in macchina e il barbiere.

 

Ve lo immaginate che esplosione di gioia ci sarà quando finalmente potremo tornare alle nostre occupazioni abituali ???

 

 

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Terni, 3 Aprile 2020

 

Il Calcio ai tempi del coronavirus 6.

 

Siamo ridotti a stracci, barbe lunghe pigiama indosso tutto il giorno, poche speranze di veder la luce da dentro la galleria in cui siamo sprofondati e notizie che continuano ad essere allarmanti, 13.915 morti tra cui oltre 70 medici e l’uscita da casa che continua ad essere verboten.

 

Si profilano ulteriori quarantene e anche il mese di aprile continuerà a tenerci in casa, anche se le temperature miti vorrebbero farci trasgredire. Ma non si può, per la propria incolumità e quella degli altri.

 

In tutto questo caos leggiamo con piacere le iniziative di Bandux e di tutti quelli che gravitano intorno al circo rosso verde, nonché apprezziamo la donazione di sangue effettuata da Gallo.

 

Che dire i giorni passano nella più completa inedia e l’unico conforto è la lettura di cui vorrei farvi partecipe con due belle poesie dedicate alla Cascata; le ho scoperte recentemente, sperando che chi legge le apprezzi, mentre invito a chi ne conoscesse delle altre, a trasmetterne il testo.

 

E ora buona lettura.

 

La Cascata innamorata.

 

S’arconda che’n conzole romanu

che c’ea ‘n cervellu propriu sopraffinu,

straccu de vede tuttu ‘llu pantanu,

fece sposà la Nera co’ Velinu.

Si racconta che un console romano

che aveva un cervello proprio sopraffino

stanco di vedere tutto quel pantano,

fece sposare la Nera con il Velino.

Saputu dde st’evendu, la natura

creò ‘n tipu de verde su mmisura;

lu sole, che nu’ volea esse da menu,

je fece accumparì l’arcobbalenu.

Saputo di questo evento, la natura

creò un tipo di verde su misura;

il sole, che non voleva essere da meno,

fece loro comparire l’arcobaleno.

Che pesce vorze fa da testimoniu,

po' li cillitti, fecero ‘n gran coru,

tuttu era prondu pe’ stu matrimoniu,

co’ sta curnice dda capolaoru.

Qualche pesce volle fare da testimone,

poi gli uccellini fecero un grande coro,

tutto era pronto per questo matrimonio,

con questa cornice da capolavoro.

Lu sposu se tuffò sopre a l’amande

vistitu de ‘na schiuma spumeggiante,

la sposa fece ‘n lettu ‘nbò più grande,

scavanno fra li scoji e fra le piante.

Lo sposo si tuffò sopra all’amante

vestito di una schiuma spumeggiante,

la sposa fece un letto un po' più grande

scavando fra le rocce e fra le piante.

Pò abbracciati stritti, ‘n mezzu all’onne

ggiuranno amore pè l’eternità,

facennose la strada fra le fronne,

nnettero a valle, verzu la città.

Poi, abbracciati stretti in mezzo alle onde

giurarono amore per l’eternità,

facendosi strada tra la vegetazione,

corsero a valle, verso la città.

E fu cucì che ‘nmenzu a stu splennore

nascette la cascata dell’amore,

la ggende fece a curre pè vedella

e tutti a ddi: mai sposa fu più bella.

E fu così che in mezzo a questo splendore

nacque la cascata dell’amore

la gente si affrettò per vederla

e tutti a dire: “mai sposa fu più bella”.

Mò le coppiette fò… a rrisconnerella

dar bervedere e dda la passerella,

mendre li vecchi arcondano beati

la storia de ddu fiumi,… ‘nnamorati.

Adesso le coppiette giocano a nascondino

dal belvedere e dalla passerella;

mentre gli anziani raccontano beati

la storia di due fiumi...innamorati.

 

Poesia scritta da Claudio Pietro Ratini, facente parte di una raccolta dello stesso autore dal titolo “Ricci de torniu e jacchere fra amici”.

 

 

Altro pensiero dedicato alla cascata:

Oh Velino !

Con il tuo meraviglioso abito bianco

Ti getti con gran furore

Sulla tua sposa Nera

Rinnovando nei secoli

La tua promessa d’amore.

E tu Nera

Attendi il tuo sposo come una trepidante fanciulla

E ti fondi con Lui in un abbraccio amoroso

Come si conviene tra due sposi desiderosi di amarsi.

E’ bello vedere questi due innamorati

Perpetrare la loro unione nel tempo

Perchè questa storia scritta dall’acqua

Si rivolge agli amanti di ogni tempo…

 

La Cascata delle Marmore scritta da Elisa Romarbi.

 

 

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Terni, 9 Aprile 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 7.

 

Qualche buona notizia di tanto in tanto ci fa sentire meno vulnerabili, ma se i contagi calano in una regione, aumentano in un’altra e nella triste statistica di decessi si registrano più di 100 morti tra medici e operatori del settore chiamati a combattere il virus in prima linea. Gli stessi stanno pagando un prezzo altissimo, per la loro propensione a salvare quante più vite umane possibile, veri eroi silenziosi.

 

Domani quando sarà passata questa polmonite mortale, o perché si sarà esaurita la spinta propulsiva del virus, o perché si sarà trovato un antidoto efficace (ma ci vorrà del tempo), dovremo fare i conti con la normalità e non sarà facile per nessuno tornare alla vita pre-virus, perché questa pandemia oltre ad aver lasciato sul campo un numero alto di vittime, avrà provocato danni incalcolabili.

 

Mentre si piangeranno i morti cercheremo di riaprire le scuole, le fabbriche e le attività produttive, ma non sarà niente come prima, perché il corona ci avrà cambiato internamente e ancora una volta constateremo l’estrema fragilità delle nostre esistenze.

 

Oggi soccombiamo al coronavirus, domani forse dopo averla sconfitta, dovremo fare i conti con un altra virulenta pandemia che metterà in ginocchio il nostro sistema di vivere così almeno come lo avevamo conosciuto in passato, perché i virus (dal latino virus = veleno) sono minuscoli agenti infettivi i quali si riproducono all’interno di cellule di altri organismi infettandole e arrecando danni mortali. E i virus più pericolosi sono ancora quelli che non si conoscono e che forse ci colpiranno in futuro.

 

Il virus ci lascia anche qualche aspetto positivo, ad esempio:

 

  • Il tanto vituperato campo di calcio del Liberati, spelacchiato e poco adatto per gli incontri di calcio, potrà tornare finalmente all’antico splendore, vista la quarantena a cui è stato sottoposto e alle continue semine che non faranno altro che irrobustirne il manto erboso su cui si spera, un giorno si torni a rincorrere un pallone;

  • Forse non ci saranno più incontri calcistici, almeno per questa stagione, si azzereranno promozioni e retrocessioni, e ad agosto si inizierà una nuova stagione, come se l’annata 2019/2020, non fosse stata mai disputata. In questo ci guadagneremo o ci perderemo ? Non lo so, di sicuro avremo fatto una bella esperienza nel girone meridionale, e magari avremo imparato qualcosa;

  • Forse anche i calciatori rinunceranno ai compensi dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, permettendo alle società calcistiche di risparmiare i soldi degli stipendi, e dio solo sa quante società, alla ripresa dello spettacolo, salteranno per crisi conclamate o prive dei necessari requisiti per le iscrizioni;

  • Magari ci sarà un calmiere anche nel calcio, dove prima un giocatore appena appena passabile, costava cifre assurde, quando riaprirà il circo calcistico si potranno acquistare anche calciatori importanti a prezzi stracciati, magari l’offerta supererà la domanda e ci saranno, purtroppo, tanti atleti che si ritroveranno senza una squadra e senza un ingaggio aumentando la schiera dei disoccupati;

  • Forse si dovranno ripensare i gironi, dalla serie A fino alla serie D, magari diminuendo il numero delle squadre, ad esempio in serie A 16 formazioni, in B 18, due soli gironi di C da 18 e 6 gironi di D da 18 per un totale di 178 squadre, sempre che si riesca a trovare 178 figure di presidenti che si accollino il peso di mantenere tutte queste squadre, e dopo il caos che avrà creato questa pandemia, magari il calcio sarà l’ultimo pensiero a cui penseranno gli ex mecenati di ieri, con ben altri problemi che passeranno nelle loro menti.

 

Infine a Terni siamo quasi in un oasi felice rispetto alle regioni più colpite, ma continuiamo ad essere prudenti, il rischio è ancora altissimo e trascurarlo sarebbe deleterio.

 

La nostra vita è la cosa più preziosa che abbiamo, cerchiamo di proteggerla sempre.

 

 

 

 

 

 

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Terni, 11 Aprile 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 8.

 

Sono riuscito a contattare telefonicamente Bandux per rivolgergli qualche domanda alla quale amichevolmente mi ha così risposto:

 

Caro Stefano, come va ?

 

Come vuoi che vada, lo sfacelo di questo periodo è sotto gli occhi di tutti, io come spero tutti voi me ne sto rinchiuso in casa in attesa che tutto questo caos cessi e si torni a parlare di amenità come il calcio, vorrebbe dire che ci siamo lasciati alle spalle una delle pandemie più cruente della storia che ha mietuto morti in tutti i continenti e danni economici incalcolabili.

 

Se si dovesse tornare in campo per decisioni cervellotiche prese dalla lega calcio, anche se il virus non è stato completamente debellato, tu come Presidente di una delle squadre coinvolte come risponderesti ?

 

Il calcio deve tornare solamente quando ci saranno condizioni di non pericolo sia per gli atleti che per il personale che gravita intorno alla squadra, perché altrimenti il rischio che correrebbero un po' tutti sarebbe troppo alto e sinceramente dare la possibilità al male di procurare altre vittime, non se ne sente proprio la necessità. Naturalmente io non farò mai scendere in campo la mia squadra, se non ci saranno condizioni di massima tranquillità per tutti.

 

Quindi si andrebbe ad un braccio di ferro tra la Lega e i vari Presidenti di club ?

 

Certamente il mio pensiero sarà sostenuto anche dagli altri Presidenti, perché quello che oggi si cerca è tornare alla normalità il prima possibile ma in condizioni di estrema sicurezza per tutti.

 

Tornando a domande più banali, visto anche il momento tragico e che mi vergogno persino di farti, ma per rassicurare i tifosi delle Fere vorrei chiederti come stanno vivendo questo periodo i calciatori della rosa ?

 

I miei calciatori sono professionisti esemplari e non mi stancherò mai di prendere le loro difese soprattutto ora. Loro come tutti noi, stanno con le loro famiglie e cercano di rispettare le direttive dell’allenatore, il quale gli impartisce alcune regole pratiche di buon comportamento, cioè non mettere su chili, effettuare esercizi ginnici in casa, praticare la cyclette, e qualche corsa all’esterno della propria abitazione, tanto per tenere in esercizio la propria muscolatura. Certamente alla ripresa dei giochi, occorrerà intensificare la preparazione ma questo è un problema che si affronterà in seguito, se ci sarà un seguito.

 

Dalle tue parole avverto un certo pessimismo…

 

E hai ragione, le immagini che scorrono in televisione sono sotto gli occhi di tutti e tutti avvertiamo un senso di sconforto di fronte ad male che sembra non risparmiare nessuno, giovani e vecchi, quindi anche se la mia partecipazione sarà sempre attiva verso le vicende del calcio, in questo momento mi sento di essere vicino a tutti coloro che sono colpiti dal virus e soprattutto a chi ha perso i propri cari. Da parte mia continuerò a farmi carico di piccoli interventi, sia finanziari che pratici, non sono un filantropo, ma sono un essere responsabile che non si è tirato mai indietro per aiutare le persone che soffrono.

 

Caro Stefano ci siamo resi conto che dietro la tua maschera da uomo burbero hai dimostrato un’estrema sensibilità nei confronti di chi è meno fortunato, forse in questa veste non ti conoscevamo, ma lo stesso apprezziamo le tue molteplici iniziative e mi unisco al coro dei tifosi per ringraziarti per quello che hai fatto e per quello che farai…

 

In questo momento non occorrono ringraziamenti, in questo momento chi più ha, più deve dare, siamo tutti al fronte per combattere un nemico subdolo e silenzioso, e ancora non abbiamo scoperto un rimedio efficace. Anche noi dell’università stiamo lavorando alacremente per mettere a disposizione di tutti le nostre conoscenze. Dobbiamo essere un unico esercito per combattere un avversario troppo astuto e subdolo che sta mietendo lutti mettendo in ginocchio purtroppo l’economia mondiale. Ci riusciremo a debellare il male ? Non lo so, ma di sicuro se ci sarà bisogno non mi tirerò mai indietro, per quelle che sono le mie possibilità.

 

Grazie per questa bella chiacchierata, chiudo questa conversazione telefonica, lasciandoti ai tuoi molteplici impegni, ora più che mai, e ti auguro a te e a tutti i componenti della Ternana Calcio una Buona Pasqua, sapendo che purtroppo non sarà buona per tutti…

 

Grazie a te che mi hai dato modo di esprimere qualche mia idea e con l’occasione anche io voglio augurare a tutto il popolo rosso verde una Buona Pasqua, e mi raccomando rispettate le regole che ci vengono date, non si sente proprio la necessità di alimentare ulteriormente questo virus, quindi passiamo la Pasqua in famiglia e adottiamo quelle misure di igiene che forse ci permetteranno di sopravvivere a questa cruenta malattia.

 

Un abbraccio a tutti Stefano...

 

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Terni, 15 Aprile 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 9.

 

Non tutti gli aspetti del virus sono deleteri e non tutti i mali vengono per nuocere.

 

Faccio degli esempi:

 

Il sabato sera era destinato al ballo, meno male che le balere, discoteche e sale del liscio, sono chiuse causa di forza maggiore, quando uscivo da certi locali ero rintronato dalla musica e rimbambito dal frastuono delle sale.

 

A volte quando “Lei” non aveva voglia di cucinare, era obbligatorio andare a mangiare la pizza, naturalmente decisione presa all’ultimo minuto e trovare un locale con due posti disponibili era quasi impossibile. Si liberava un tavolo verso le 22:00 e naturalmente la responsabilità ricadeva su di me per non essermi fatto venire l’idea prima di “Lei” e prenotare per tempo. La pizzata terminava verso le 23:00 e con antipasto, pizza, birra e caffè, perché alle 22:00 ti arrivava una gran fame che ti saresti mangiato anche il tavolino. Poi però tutto si paga, a letto non si riesce a prendere sonno, ti ritornano in bocca i supplì caldi caldi, che forse ne ho mangiati troppi, e la pizza che con fatica sono riuscito a divorare. Poi con sommo sacrificio ho dovuto ingurgitare anche la metà della pizza di mia moglie, perché Lei poverina non ce la faceva più a mandarla giù.

Meno male che in questo periodo non corro il rischio di una pizza all’improvviso.

 

Sempre “Lei” con l’arrivo della primavera cominciava per tempo a prepararsi il terreno per la famosa gita fuori porta. Arrivava la famosa domenica di sole con temperature invitanti a visitare qualche località amena, mentre io la domenica essendo impegnato con le partite di calcio, non proponevo mai niente, e me ne guardavo bene.

Poi però arrivando il bel tempo, non c’erano né santi né scuse, l’imperativo era quello di portarla in una località mai visitata prima. Sebbene mi sforzarsi, non riuscivo a farmi venire l’idea che la accontentasse. Lì ci siamo stati, là non va bene perché è troppa la strada da fare e si stanca di stare seduta in macchina, ripiego sulla super strada Foligno – Civitanova, per andare a mangiare il pesce al mare, finalmente acconsente. Ci mettiamo in viaggio, imbocchiamo la super strada, e già le premesse non erano buone, da Perugia, Foligno e zone limitrofe, tanti avevano avuto la mia stessa idea, tutti al mare. Si viaggia spediti per buona parte del percorso, diciamo fino a Tolentino (a proposito di Tolentino la città che ha dato i natali a quel grande Presidente che abbiamo avuto e che il calcio non lo ha mai visto nemmeno in TV, chissà perché acquistò le azioni della nostra squadra, ad oggi è un mistero).

Dicevo arriviamo a Tolentino, quando incontriamo una colonna di vetture in fila per due che mette paura. Pensi ad un incidente stradale, o a dei lavori in corso, credi che quanto prima la fila di macchine che ti precede possa finalmente diradarsi. Macchè cominci a sudare freddo quando vedi una signora che ti supera a piedi utilizzando la corsia d’emergenza, mentre porta a spasso il cane. Davanti a noi clacson impazziti suonano la marcia dell’impotenza, gente che esce dalla macchina cercando di vedere oltre l’orizzonte che cosa fa rallentare la corsa verso il mare. Non si capisce, intanto isoradio avverte che ci sono sulla strada che percorriamo 10 km. di fila. E’ il massimo. Indietro non si può tornare, davanti si cammina a passo d’uomo, cerco di mantenermi calmo, quando sento dirmi “...era meglio che sceglievamo un’altra destinazione”. Non mangio il volante perché è troppo duro ma una testata verso la portiera, mi dispiace ma glielo data, e mi sono fatto anche male.

Dopo un tempo immemorabile, su un percorso che in condizioni normali si effettua in 45 minuti, abbiamo impiegato 3 ore, e ci è andata bene.

Almeno ora tutto questo me lo sono risparmiato.

 

Certo si rimane a casa, si gioca a scacchi, anche qui ci sarebbe molto da scrivere per il grande cipiglio che ci mette nel farmi scacco matto, e se per caso qualche volta vinco, ...ho avuto fortuna.

 

Amici, questa volta ce l’hanno fatta grossa, non si può uscire, non si può prendere la macchina, a proposito l’RCA non dovrebbe diminuire ? Così come il bollo ? Scordiamocelo, anzi quando tutto sarà finito ci sarà un’ondata di aumenti che metterà in ginocchio la maggior parte dei cittadini.

 

Dicono che dipende tutto dall’inquinamento atmosferico, certo noi ci abbiamo messo del nostro per sfruttare l’ambiente in cui viviamo, considerandolo a guisa di un parco giochi, ma ora l’ambiente si riprende i suoi spazi, magari sterminando parte del genere umano.

 

Riusciremo forse a trovare cure miracolose per debellare tale pandemia, ma siamo sicuri che dietro la porta, si affacceranno altri virus mutanti, altrettanto mortali per il genere umano ?

 

Sembra che noi umbri siamo attenti a seguire le disposizioni emanate, c’è stato un solo caso positivo, e rispetto ad altre regioni siamo un’oasi felice.

 

Continuiamo così, forse ce la faremo a tornare alle vecchie abitudini, magari le mogli non sono i mali peggiori… o forse sì ???

 

 

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Terni, 17 Aprile 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 10.

 

Oggi è toccato a me andare al supermercato per acquistare generi di prima necessità.

 

Prima di uscire c’è una nota sugli acquisti da fare, a cui bisogna necessariamente attenersi per evitare inutili e sterili discussioni.

 

  • A me piacerebbe la birra, la birra no perché fa gonfiare la pancia (fosse solo quella la responsabile…);

  • Ho un gran desiderio di farmi una scorpacciata di porchetta, la porchetta no perché fa aumentare il colesterolo;

  • Il provolone piccante sarebbe una vera delizia, idem come la porchetta;

  • Il caffè caffè no, perché è una cannonata al cuore, meglio l’Hag o forse ancora meglio l’orzo;

  • Le alici sotto sale, lavate e preparate con prezzemolo, aglio e lasciate marinare in olio d’oliva, ma che sei matto, hai deciso che vuoi morire presto;

  • Un limoncello di Sorrento che dopo i pasti farebbe bene alla digestione, è proibitissimo, perché si ispessiscono le arterie;

  • Le patatine fritte, non se ne parla nemmeno, troppo sale e il cuore ne risente;

  • Il pecorino ? No e poi no è tra i cibi meno indicati;

  • Una bella grigliata di peperoni arrosto, non è possibile sono troppo calorici;

  • Un bel filone di pane ben cotto di Stroncone no, perché se si mangia la pastasciutta con il pane si ingurgitano troppi farinacei;

  • Un dolcetto come dessert, ma che scherzi, per te è veleno…;

  • Una bel baccalà bagnato e salato da fare al forno, con pomodorini e origano, non sia mai…;

  • Frutta secca, compresi i miei amati brustolini salati, è la via maestra per accelerare la morte;

  • Salame, prosciutto crudo e mortadella, non è proprio il caso, il maiale e suoi derivati scordateli.

 

Allora mi scrive la lista delle cose da comprare:

 

  • Filetti di merluzzo da fare al forno o in alternativa un’orata da dividere in due;

  • Grissini a posto del pane;

  • Acqua minerale a posto del vino;

  • Verdura da cuocere;

  • Una busta di prosciutto cotto;

  • Quattro mele, ma dolci, perché se non sono dolci, non comprarle (?);

  • Yogurth magro, anzi magrissimo;

  • Qualche busta di latte scremato, accertati che sia realmente scremato;

  • E infine, udite udite, il purè di patate congelato.

 

E io per acquistare queste pseudo schifezze, almeno per il mio palato, devo uscire da casa dopo aver compilato l’autodichiarazione di dove vado e perché, devo indossare religiosamente i guanti e la mascherina, che quando la indosso sembra che manchi il respiro, naturalmente la borsa della spesa, e recarmi al supermercato, dove anche lì il rito diventato ormai abituale, è quello di prendere il numero, mettersi in fila, distanziarsi il più possibile dal vicino e aspettare pazientemente che il tuo numero venga chiamato.

 

A volte si fa presto, altre volte può passare anche un’ora.

 

Finalmente dopo un tempo sembrato un’eternità, sei chiamato e prima di entrare al vigilantes che sbarra la strada, devi consegnare il numero chiamato, così finalmente hai il pass.

 

Fare la spesa con i guanti e la mascherina, è terribile, l’alito che esce con la respirazione, appanna gli occhiali e non vedi niente, ti togli gli occhiali e vedi meno di prima, che fare ? Si va a tentoni.

 

Faccio il giro dei reparti per acquistare le cose sopramenzionate, giro invano per cercare gli yogurth desiderati e poi dopo un lungo girovagare, finalmente approdo al reparto, dove impazzisco per trovare quelli giusti.

 

Terminati gli acquisti, vado alla cassa, pago imbusto nella borsa ecologica e torno a casa con il fardello della spesa. Appena giungo sulla porta d’ingresso devo togliermi le scarpe e spruzzare sotto la suola una sorta di disinfettante e poi le scarpe come il resto dell’abbigliamento vanno in quarantena, cioè in terrazzo a prendere aria per svariate ore, e poi meraviglia delle meraviglie, tutti i prodotti acquistati, passano nelle mani sapienti di mia moglie, la quale lava religiosamente tutti i contenitori, che a suo dire possono essere stati contagiati da altre mani.

 

Indosso degli abiti meno convenzionali e quando finalmente mi siedo, Lei, la mia dolce metà, mi si avvicina con fare mellifluo e mi dice, “Caro, (quando il diavolo ti accarezza, vuole l’anima) ho dimenticato di farti acquistare il detersivo per la lavatrice, e con l’occasione visto che devi tornare al supermercato, scopri se è disponibile l’alcool denaturato...”.

 

Una pugnalata alla schiena mi avrebbe fatto meno male, e mentre tra me e me maledico questo virus che impone certe abitudini mai attuate in precedenza, penso a come sarebbe stato bello essere rimasti scapoli, difatti mio padre me lo diceva sempre “AMARSI sempre, sposarsi MAI”.

 

E ora ricomincio tutto daccapo perché Lei si era dimenticata il detersivo… sarà l’ultima cosa che in giornata si è scordata di annotare nella lista della spesa, chissà ???

 

 

 

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Terni, 22 Aprile 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 11.

 

Non so se questa sia una leggenda metropolitana, oppure no ?

 

Si narra che un “cane” di razza labrador, unico rappresentante a quattro zampe presente in un condominio sia stato oggetto di un grosso sfruttamento da parte del proprietario, il quale pur di incassare qualche euro extra, noleggiava dietro compenso l’animale ai vari condomini che ne facevano richiesta, per utilizzare la bestia ai propri fini e così eludere la quarantena.

 

Il povero cane di nome Lillo non ne poteva più di stare fuori dalla propria abitazione 24 h, ma la crudeltà del proprietario non aveva limiti e pur di guadagnare qualche spicciolo, non si faceva scrupoli a noleggiare la bestia, anzi, vista la crescente richiesta, pensava addirittura di allargare il giro di affari, andando al canile di Monte Argento per adottare qualche orfanello…

 

Non conosco il seguito della storia.

 

Certo quando si tratta di industriarsi in attività più o meno lecite, non siamo secondi a nessuno.

 

Leggiamo in altra parte della volontà di Bandux di riconfermare in todo sia tecnici che squadra per il prossimo campionato che si spera possa iniziare in tutta sicurezza. A parte che la cosa ci lascia alquanto perplessi, ma riconfermando il tecnico, non pensa il nostro Patron che alla prima sconfitta, e in un campionato certamente ce ne sarà più d’una, il tecnico e la squadra entrino nell’occhio del ciclone con una contestazione pesante ? Non sarebbe meglio affidare la prima squadra a un nome carismatico come quello di un tecnico vincente, profondo conoscitore della serie C ?

 

Purtroppo il nostro inesperto (per questioni calcistiche) Patron si innamora di determinati stereotipi ed è difficile fargli cambiare idea. Chissà con il tempo forse emulerà Zamparini, ma ancora di acqua sotto i ponti ne dovrà passare parecchia… e noi tifosi con la pazienza di Giobbe, a mangiarci il fegato e a leccarci le ferite per le prestazioni altalenanti a cui andrà immancabilmente incontro la squadra.

 

Però se questa è la volontà del capo, nulla possiamo fare, eccetto qualche contestazione più o meno accesa, tanto Bandux e la sua equipe alle grida, di manzoniana memoria, c’è abituato.

 

Ed ora ad aspettare le decisioni della Lega, che per salvare l’attuale stagione, ipotizza tre promozioni per le prime tre di ogni girone (e forse è anche corretto) ma ricorrere al sorteggio per arrivare alla quarta promozione, non trova d’accordo quasi nessuno, soprattutto le squadre maggiormente attrezzate al salto di categoria.

 

Certo qualsiasi decisione verrà adottata scontenterà la maggior parte dei protagonisti di questa storia, e vedremo in seguito cosa accadrà.

 

Lascia interdetti che ancora nessuno parli della finale di Coppa Italia, forse si sono dimenticati o forse è una ulteriore patata bollente che nessuno vuole toccare, lasciando intendere che è una manifestazione di secondo piano e come tale da non disputare, tanto a questo punto a chi potrebbe interessare ?

 

 

 

 

 

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Terni, 1 Maggio 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 12.

 

In questo periodo parlare di calcio non sembra serio, abbiamo altre e più importanti preoccupazioni su cui focalizzare la nostra attenzione, perché quello che più ci preoccupa e' come e quando si potrà debellare questo maledetto virus e quando si potrà tornare alla normalità.

 

Certo non facciamoci soverchie illusioni, niente sarà più come prima, e chissà se esisterà più il calcio come lo abbiamo visto e conosciuto. Può darsi che andremo allo stadio con mascherine guanti e occhiali, osserveremo il distanziamento sociale e al gol segnato dalla squadra del cuore, non potremo più abbracciarci ed esultare di gioia come succedeva in passato, ma solo gesti di approvazione e applausi.

 

Assisteremo alle gare muniti di salvacondotto certificato dal medico di turno e dio non voglia che si dovrà ricorrere anche alle tute spaziali, perché a quel punto, non esisterà più il concetto di stadio, di pubblico festoso, di bandiere e striscioni.

 

Dicevo niente sarà come in passato, dovremo abituarci a un nuovo stile di vita, e se una volta vedevamo una bella donna che ci faceva strabuzzare gli occhi, oggi con maschere e visiere, sarà difficile individuare la nostra anima gemella (parlo per gli altri, non per me).

 

Anche le coppie stenteranno a formarsi e se oggi il tasso di natalità è negativo, domani saremo un paese sempre più vecchio con nascite vicine allo zero.

 

Allora dovremo far ricorso massicciamente a persone che verranno dall’Africa o dai paesi in guerra, per sopperire alla mancanza di forza lavoro, per mandare avanti un paese sempre più decrepito e in mano a politici oggi sclerotici, domani sempre più incompetenti, che lasceranno alle generazioni future un debito pubblico mostruoso. Forse per ripianarlo saremo costretti a vendere qualche capolavoro del rinascimento o quelle centinaia di migliaia di opere d’arte che per mancanza di spazio sono ristretti in angusti scantinati, tanto chi se ne accorgerà ?

 

Oggi osserviamo ancora la scrupolosa quarantena, e sono 60 giorni dove siamo usciti solo per acquistare farmaci e qualche genere alimentare.

 

E se domani abolendo la quarantena, si incontrasse per caso un asintomatico che trasmette il virus ? Certo per noi avanti con gli anni, non sarebbe un’immane catastrofe, la morte è sempre dietro l’angolo che aspetta solo il momento giusto per mandarci nell’oblio dei silenti, ma se fosse contagiato un giovane con effetti nefasti e con una prospettiva di lunga vita, sarebbe una grossa perdita per l’intera comunità.

 

Oggi primo maggio, festa in sordina dei lavoratori, lasciamoci con un filo di speranza, speriamo che come al solito a breve riusciremo a rialzare la testa facendo esplodere tutta la nostra italianità con baldanza e gioia di vivere tornando ad essere quell’ingranaggio funzionale che farà ripartire la nostra economia.

 

E ora vi lascio ad un pensiero di Elisa R. sui pini di Via Lungonera che vennero abbattuti nell’agosto del 2018.

 

 

UN RICORDO DEI PINI DEL LUNGONERA

 

Oh meravigliosi alberi del bel tempo andato

sono cresciuta tra di voi amici senza parola

e l’estate era meno calda sotto la vostra ombra

e i pinoli che elargivate erano leccornie ricercate

 

Il cinema Aurora che d’estate proiettava film al fianco della chiesa

vi rendeva nostri complici, per noi giovani senza soldi

ci assecondavate e ci facevate salire su di voi e dalla vostra altezza

vedevamo gratis uno spezzone di film al di là dell’alta recinzione

 

E voi pazienti e complici ci ospitavate sui vostri rami

offrendoci una calda e sicura ospitalità

ricambiata dall’amore che avevamo per voi

e per la vostra maestosa beltà

 

Avete assistito impotenti anche ad eventi nefasti

quando un nostro giovane amico nell’attraversare la strada

fu travolto e ucciso da un auto mal condotta

e voi avete pianto con me per il triste epilogo di quel brutto evento

 

Ora dicono che siete pericolosi

Ora dicono che siete vecchi

Ora dicono che vi preferiscono ad altre essenze arboree

Ora dicono che siete solo legna da ardere

 

Per me che vi ho visto alti irraggiungibili maestosi

ospitare con i loro canti melodiosi nidiate e nidiate di uccelli

per me che decisioni senza senso hanno decretato il vostro destino

vedervi abbattuti e soppressi mi hanno lasciato un grande malinconico dolore.

 

31 Agosto 2018

 

E. Romarbi

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Terni, 9 Maggio 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 13.

 

Si è chiusa definitivamente la stagione calcistica 2019/2020, e questo ormai era prevedibile, si sono designate le tre squadre che accedono di diritto alla prossima serie B (se rimarrà con l’attuale format) e ancora da decidere sulla quarta squadra che parteciperà alla festa di promozione.

 

Si è parlato a lungo sulle modalità della scelta, ma fin’ora non si è trovata l’intesa. A volte si è parlato di sorteggi tra i pretendenti ai play-off (improbabile), e ancora la scelta potrebbe ricadere sulle migliori seconde (forse sì, forse no), o addirittura parlare di un mini torneo che designi la squadra più meritevole della promozione (ma anche in questo caso con il rischio di contagio le probabilità di disputarlo sono pari allo zero) e allora che fare ? Certo il problema non è e non sarà di facile soluzione, a questo punto probabilmente verrà privilegiata la squadra che ha più seguito di spettatori (Bari ?) o che ha più margini di manovra a livello di conoscenze in alto loco (io dico sempre Bari), scontentando i tifosi di Carpi e Reggiana che per i risultati raggiunti sul campo meriterebbero una maggiore attenzione.

 

Purtroppo ad oggi il Consiglio Federale della FIGC non si è espresso in merito e quindi non sapremo che decisioni verranno prese in seguito, ma prima o poi dovranno pur deliberare in merito, coronavirus permettendo.

 

E noi ? Ormai è quasi certo che la finale della Coppa Italia non verrà disputata né si assegnerà il titolo (una volta che eravamo andati vicino al raggiungimento di un traguardo da cui fregiarsi) noi tifosi, creduloni e sotto certi aspetti anche romantici, ci eravamo preparati quasi a pregustare una probabile vittoria (Juventus permettendo) ma così vanno le cose di questo mondo e anche questa opportunità è sfuggita.

 

Una riflessione su questo deludente campionato che si è concluso anzitempo:

 

Mentre il girone d’andata avevamo chiuso le gare con 37 punti frutto di 11 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, che ci posizionavano in classifica alle spalle della Reggina (49) Bari e Potenza (39) e a pari merito con il Monopoli (37) il ritorno è stato un disastro. Sulle 11 gare disputate c’è stato un crollo verticale con solo 14 punti conquistati su 33 disponibili (3 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte).

 

Se si prendesse in considerazione la classifica del girone di ritorno saremmo al decimo posto, dietro al Bari, Reggina, Monopoli, Catania, Virtus Francavilla, Sicula Leonzio, Potenza, Cavese, Picerno che hanno fatto decisamente meglio e finalmente noi a pari merito con Catanzaro e Avellino.

 

Che delusione rispetto ai pomposi propositi della vigilia !!!

 

Quali le cause che hanno determinato tale disfatta ? Non lo so, ma provo ad immaginare.

 

  1. Una preparazione atletica inadeguata, abbiamo visto sul campo atleti avversari che correvano per tutta la gara, al contrario dei nostri giocatori, surclassati sia fisicamente e sempre in affanno sulla corsa;

  2. Un allenatore poco attento alle dinamiche dello spogliatoio scarso conoscitore della serie C , con una visione miope nell’interpretare le gare, e con continui cambi nella formazione base;

  3. Qualche atleta ha reso meno di quello che ci si aspettava;

  4. Poco spazio ai giovani (mi riferisco soprattutto a Nesta, impiegato quelle poche volte in un ruolo non suo);

  5. Dopo l’uscita dalla scena di Suagher, non si è trovato un sostituto all’altezza dell’infortunato;

  6. L’equivoco di Celli difensore centrale per dare spazio a Mammarella come terzino (quest’ultimo ottimo confezionatore di cross, ma che ha predicato sempre nel deserto);

  7. Mancanza di un ariete centrale che finalizzasse i tanti cross piovuti nell’area di rigore avversaria;

  8. Gli acquisti poco utili alla causa come quello di Viola (fermato ad inizio stagione per un problema fisico) e quello di gennaio di Verna, poco utilizzato e quasi mai utile alla causa e sì che quando è arrivato a Terni la stampa specializzata lo aveva accolto come il “Salvator Mundi” per i suoi brillanti trascorsi, ma all’atto pratico si è dimostrato nullo o quasi;

  9. Un irriconoscibile Furlan, lontano parente del bel giocatore che fu, dimagrito e abbastanza prevedibile nelle sue giocate che un tempo erano la specialità della casa, non è mai entrato in sintonia né con l’allenatore che per mancanza di un trequartista lo aveva inventato in un ruolo non suo, né come ala sinistra o destra, il suo apporto alla squadra è stato sempre insufficiente;

  10. Non parliamo degli attaccanti che si sono avvicendati, l’uno più mediocre dell’altro, se ad oggi parliamo di un Ferrante come miglior realizzatore che ha segnato ben 7 reti, immaginiamo tutti gli altri (Marilungo 3, Partipilo 6, Vantaggiato 5, Torromino 1 in Coppa Italia, Niosi 0).

 

Ora non voglio dire che è stata tutta colpa degli atleti scesi in campo, qualche volta la buona sorte ci ha voltato le spalle, parlo di arbitraggi a dir poco scandalosi, e degli infortuni che hanno caratterizzato i negativo la stagione, soprattutto quello di Proietti che è stato troppo penalizzante ai fini del nostro gioco.

 

Infine due parole sui prolungamenti anticipati dei contratti, allenatore compreso, e qui caro Bandux non ci siamo, non conosco i motivi di tale procedere, significa che la prossima stagione dovremo continuare con l’attuale staff tecnico e organico (senza naturalmente Palumbo, il migliore atleta d’annata che tornerà alla Samp, per essere girato a qualche formazione di B).

Ammesso e non concesso che ci sia qualche estimatore che porti via qualche nostro inutile atleta, ovvero ci rimarrà sul groppone ancora per una stagione.

 

E tu caro amico, pensi che con l’attuale D.S., l’attuale allenatore, e l’attuale organico, si possa raggiungere un risultato migliore rispetto alla stagione appena conclusa ?

 

Se sei un sognatore, continua a sognare, ma poi non ti lamentare per i milioni che spendi per mantenere i tanti atleti a cui hai prolungato colpevolmente i contratti che non vinceranno mai una cippa… questo è acclarato.

 

Comunque i soldi sono i tuoi, e divertiti come meglio ti aggrada, ma certamente non farai divertire noi tifosi, innamorati perduti dei nostri colori e che in questa stagione siamo sempre usciti dallo stadio oltre che delusi, anche mortificati dalle 4 sconfitte interne e dalle tre esterne.

 

E con questi numeri confezionati da questo organico il futuro, pandemia permettendo, si presenta più oscuro che mai.

 

 

 

 

 

  • Voto Positivo 1

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Terni, 11 Maggio 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 14.

 

Oggi mi sento tanto “Prof” e ho deciso di stilare una pagella immaginaria e assegnare i voti agli attori dell’annata calcistica ormai conclusa. Naturalmente il giudizio è strettamente personale e non deve essere preso assolutamente a metro di riferimento per eventuali future discussioni.

 

Iniziamo in ordine alfabetico:

 

  • Bergamelli Dario voto 5. Si riponevano in questo ragazzo grandi aspettative, ma la concorrenza con altri atleti nel reparto non lo ha migliorato, anzi quando è stato chiamato in causa ha effettuato il suo compitino senza infamia e senza lode, non è mai stato tra i migliori, e si fa fatica a pensare che fino a poco tempo fa giocava in serie superiore. Da lui ci si aspettava molto di più.

  • Celli Alessandro voto 7. E’ stata la piacevole sorpresa dell’annata, attento scrupoloso, dotato di buona tecnica individuale e grande corridore, si è distinto soprattutto quando è stato impiegato nel suo ruolo naturale di terzino sinistro. Ma la concorrenza con l’altro titolare del ruolo, ha costretto l’allenatore a utilizzarlo a volte come centrale, penalizzando il giocatore e la squadra di un valido elemento nella costruzione del gioco.

  • Damian Filippo voto 5. Grandi speranze su questo atleta, riposte in verità dal solo allenatore che lo ha voluto fortemente, avendolo allenato in precedenza. Impiegato in mezzo al campo a volte è stato surclassato dagli avversari, qualche buona gara e niente più. C’è da dire che quasi mai è entrato nella formazione base, ma da subentrato ci si aspettava un agonismo e aggressività maggiore, soprattutto in gare dove abbiamo sofferto e penato a centrocampo.

  • Defendi Marino voto 5. Il peso delle tante gare disputate e l’età non più giovanissima per questo sport, hanno di fatto consegnato questo atleta al passato. Qualche buona gara, e niente più. I tanti infortuni lo hanno relegato ad un ruolo secondario, il voto è un po' più alto solo perché ha rivestito i gradi di capitano.

  • Diakitè Modibo voto 6. Grande atleta, grande stazza, grande colpitore di testa, fanno di questo atleta uno dei più positivi della stagione. Giubilato ad inizio torneo (non rientra nei piani si diceva allora), si è dimostrato un atleta esemplare, allenandosi con coscienza ed umiltà, ha fatto ricredere più di qualcuno, e alla fine è stato ricompensato con una maglia da titolare. Chiamato in causa ha fatto sempre il suo dovere meritandosi le ovazioni del pubblico per la grinta e l’impegno profusi in campo. Qualcuno dovrebbe vergognarsi per averlo tenuto in naftalina per tanto tempo.

  • Ferrante Alexis voto 5. Il goleador della squadra non ha quasi mai convinto. Forse il tipo di gioco attuato dall’allenatore non lo ha privilegiato, ma impiegato quasi sempre da centravanti ha dimostrato dei limiti, per un ruolo probabilmente non suo a cui ci si è adattato per la cronica assenza di una punta centrale. L’impegno non è mai mancato, ma i gol si.

  • Furlan Federico voto 4. Lo scorso anno un infortunio alla mano lo aveva penalizzato, ma quest’anno ? Un grande atleta che si è perso nel girone infernale della serie C. Non ha mai inciso nel gioco, non è stato di nessuna utilità alla squadra, è stato sempre sostituito e da subentrato non ha mai dato un apporto positivo. Un’involuzione tecnica inspiegabile, forse l’eccessivo dimagrimento lo hanno privato delle forze necessarie allo svolgimento di uno sport molto fisico. In passato fu un uomo mercato, ma oggi è un uomo panchina a cui la panchina sta anche larga. Tornerà mai ai livelli del bel tempo che fu ?

  • Iannarilli Antony voto 7. C’è stato un momento in cui questo atleta è stato relegato a torto in panchina. A volte si fa fatica a interpretare le decisioni cervellotiche degli allenatori tant’è che i sostituti non sempre si sono mostrati all’altezza. Rientrato in formazione a furor di popolo, ha dato sempre il meglio di se stesso. E’ un atleta completo e maturo, non si può sentire il fiato sul collo da una concorrenza che si sente di essere al suo livello. L’errore è stato quello di acquistare due comprimari, mettendo in crisi le scelte dell’allenatore, che nel sbagliare ci ha messo molto del suo.

  • Mammarella Carlo voto 8. Il “vecchietto” è stato un autentico protagonista della stagione. Corsa, qualità nelle giocate e cross invitanti fanno di lui uno dei migliori atleti di questa annata calcistica. Purtroppo ha predicato nel deserto perché le sue grandi cavalcate in avanti e i lanci in area di rigore avversaria non sono mai stati adeguatamente sfruttati dai colleghi dell’attacco. Qualche errore in fase difensiva, ma per un atleta di 38 anni, cecchino infallibile sui calci di punizione, si può anche perdonare.

  • Marcone Richard voto 6. Ottimo atleta, sarebbe titolare in ogni formazione di C. Purtroppo l’errore è stato quello di metterlo sotto contratto, quando già si avevano due contitolari nel ruolo. Di lui si ricorda l’impegno e la bravura dimostrata nelle gare di Coppa Italia. Un dubbio, ma se si fosse disputata la finale con la Juve baby, sarebbe stato lui il titolare ?

  • Marilungo Guido voto 3. Un atleta avviato sul viale del tramonto. Il voto è pari ai gol segnati in stagione, perché purtroppo non ha mai inciso in positivo sull’andamento delle gare e sì che è stato sempre uno dei titolari inamovibili. Errori sotto porta di una gravità inaudita per un atleta come lui, hanno fatto imbestialire la maggior parte dei tifosi, che lo hanno spesso fischiato per le sue giocate troppo spesso insufficienti. Non si capisce come mai sia entrato nelle grazie dell’allenatore, che lo ha quasi sempre preferito ad altri atleti. Misteri del calcio.

  • Mucciante Tiziano Senza voto. Uno spezzone di partita e niente più fanno di questo atleta che aveva smesso di giocare, per poi ricominciare uno dei tanti misteri del circo rosso verde. Chissà se nella prossima stagione sarà calciatore o aiuto tecnico ?

  • Nesta Gianmarco voto 7. E’ uno dei miei pupilli che vorrei sempre vederlo in campo con una maglia da titolare. Se poi penso alle scellerate scelte tecniche del nostro allenatore a discapito di atleti giovani e vogliosi di affermarsi, mi viene un groppo in gola, difficile da mandare giù. Nesta nasce attaccante di fascia e in quel ruolo che si impone nelle formazioni giovanili. Il nostro mago lo inventa terzino, e insistendo su un ruolo che penalizza il giovanotto. Ma io dico, ma certi allenatori ci sono o ci fanno ? Non ho parole per biasimare le scelte opinabili del nostro tecnico, poi non ci lamentiamo se chiudiamo la stagione al 5^ posto, con una distanza abissale (18 punti) dalla prima in classifica.

  • Niosi Gioacchino voto 6. Lo abbiamo visto poco in campo, è vero, ma la sufficienza premia un giovanotto che ha la stoffa del vero attaccante e che ne sentiremo parlare in futuro. Forse è nato un altro Scappini ?

  • Fabrizio Paghera voto 5. Da lui ci si aspettava molto di più. Grande corsa, grande agonismo, ma anche tanti errori. Non è mai stato un trascinatore del centro campo, a volte stritolato dalla morsa degli avversari, si è perso in un controproducente impiego. Ci ricordiamo anche qualche conclusione errata che un calciatore come lui non poteva e doveva sbagliare. Non ha avuto una grande annata.

  • Palumbo Antonio voto 9. E’ maturato moltissimo, è stata la vera anima di questa squadra, e se c’era un atleta da contrattualizzare, questi era proprio Antonio. Certo la cifra da sborsare sarebbe stata consistente, ma se vuoi creare un futuro a questa squadra, devi ingaggiare i migliori. Invece la prossima stagione tornerà al mittente e noi perderemo il giocatore più bravo e rappresentativo con un immenso rimpianto. Vederlo giocare disegnando geometrie perfette o rincorrere con grinta gli avversari è stato un piacere per i nostri occhi e spesso si è messo sulle proprie spalle tutta la squadra per il raggiungimento del risultato migliore. Purtroppo non sempre ci è riuscito, data la scarsezza dei compagni di reparto.

  • Parodi Luca voto 5. L’impegno non è mai mancato, così come la corsa e le sortite in avanti, ma di errori imperdonabili ne ha commessi più d’uno, soprattutto nella fase di contenimento e da un atleta come lui, non ci si aspettava questa involuzione tecnica. Il fatto è che in quel ruolo non c’erano ricambi e quindi il ragazzo si è permesso anche qualche licenza di troppo ben sapendo che il posto che occupava non sarebbe stato insidiato. Ci saremmo aspettati di più.

  • Partipilo Anthony voto 5. Inizialmente era diventato il mio idolo, ma in seguito ha dimostrato di sbagliare sotto porta l’inverosimile. Giocatore potente e dotato di un buon fiuto della rete, si è perso nella seconda parte del campionato, quando da lui ci si attendeva il cambio di passo e una maggiore lucidità sotto porta. Ma anche lui ha subito un’involuzione tecnica inspiegabile, come tanti altri nostri atleti, forse il tutto riconducibile ad una errata preparazione atletica ? Chissà ?

  • Proietti Mattia voto 6. Finalmente dopo la stagione precedente dove avevamo subito l’infortunio di Vives, credevamo di aver trovato il metronomo del centro campo. Ma la maledizione che accompagna questo ruolo ci ha privato per quasi tutta la stagione del nostro centrocampista principe e i risultati in negativo si sono visti. Poi scopriamo che il problema al ginocchio di questo atleta era più serio del previsto, e a questo punto c’è da chiedersi, se tornerà ai livelli antecedenti l’infortunio ? Comunque in quelle poche gare disputate ha fatto vedere che un calciatore come lui è indispensabile nell’economia del gioco di squadra.

  • Russo Michele voto 5. Buone prestazioni, buon apporto alla fase offensiva, eurogol al Potenza, ma anche tanti, troppi errori difensivi che soprattutto nel girone di ritorno hanno penalizzato la squadra. Da lui ci si aspettava un grande campionato, ma ha avuto alti e bassi, non è stato continuo e spesso è incappato in errori da principiante. Non un gran chè.

  • Salzano Aniello voto 3. Da un giocatore esperto come lui, ci si attendeva oltre al massimo dell’impegno anche l’atleta che avrebbe fatto la differenza tra noi e gli altri. Invece ? Non sapremo mai qual’è stato il male oscuro che ha privato la squadra di uno degli atleti più talentuosi. Il suo peggiorare da gara in gara da possibile titolare inamovibile lo ha fatto scivolare sovente in panchina, salvo ritagliargli qualche minuto di gioco. Lui al pari di Furlan, Marilungo, Vantaggiato, Torromino e Verna, sono stati i più deludenti in assoluto, quali siano state le cause non lo sapremo mai, ma indagare su certi comportamenti in campo, sarebbe lecito da parte della dirigenza. Una delusione, i cui prodomi si erano già intravisti lo scorso anno e sono continuati in negativo in questa stagione.

  • Sini Simone voto 5. Ha subito l’alternanza delle scelte in campo che certamente non lo hanno avvantaggiato. A volte ha disputato belle gare, altre volte un po' meno. Non è stato mai un leader indiscusso, ha svolto i suoi compitini senza infamia e senza lode, da un difensore esperto di serie C ci si aspettava di più.

  • Suagher Emanuele voto 7. Ci siamo accorti di quanto fosse importante nel momento in cui un grave infortunio lo ha messo fuori gioco. Con lui in campo, grinta e agonismo lo hanno qualificato come miglior difensore di stagione, peccato aver dovuto rinunciare alle sue prestazioni nel momento clou della stagione.

  • Torromino Giuseppe voto 5. Il giovanotto è arrivato a Terni con la qualifica di porta fortuna avendo vinto gli ultimi campionati con le squadre in cui ha militato. Purtroppo per noi non è stato di grande aiuto, né come porta fortuna né come prestazioni sportive, forse è stato penalizzato anche lui per lo scarso impiego. Ha effettuato buone gare in Coppa Italia, ma in campionato non è stato mai sufficiente. Non ha convinto né noi né l’attuale allenatore, anche lui in fase calante.

  • Tozzo Andrea voto 5. Scelto dall’allenatore in un ruolo importante, ha sentito il peso di una responsabilità eccessiva e dalla concorrenza occulta di un Iannarilli molto amato dalla tifoseria. Non è mai entrato in sintonia né con la squadra né con i tifosi, Di lui si ricorda un’uscita a vuoto a Teramo che ci è costato il gol, e di un rigore provocato e parato. Sarà anche bravo, ma per lui la stagione non è stata fortunata.

  • Vantaggiato Daniele voto 4. L’impegno c’è stato, la volontà di ben figurare pure, ma i limiti tecnici sono sotto gli occhi di tutti. Ormai è il lontano atleta che fu, forse ci si aspettava un’esplosione imminente, ma in tutte le gare disputate non c’è stata e le delusioni sono state grandi. Dispiace dirlo ma è stato un peso inutile.

  • Verna Luca voto 4. L’unico acquisto di gennaio doveva fare la differenza in un centrocampo falcidiato da infortuni. Quando è entrato in campo non lo abbiamo notato, sembrava che giocassimo in 10, un pesce fuor d’acqua e uno dei tanti acquisti inutili, effettuati dai tecnici che non hanno convinto.

  • Cori Leonardo, Onesti Gabriele, Pernini Jacopo, Repossi Andrea Senza voto. Atleti facenti parte della rosa, ma mai scesi in campo.

  • Viola Luigi Senza voto. Grande acquisto in prospettiva, ma un problema fisico lo ha tolto anzitempo di mezzo. Che dire Ma quando si fanno gli acquisti, non dovrebbero essere dichiarati idonei da uno staff medico ? Dispiace per Viola, ma una società calcistica non può permettersi errori del genere. Prima di essere assunti in un qualsiasi posto di lavoro, si deve passare una visita medica e se si risulta inidonei è difficile che si venga assunti. Ho simpatia per Viola, sono stati encomiabili i dirigenti della società che gli hanno assicurato un posto di lavoro, ma ai fini dell’aspetto tecnico per la società è stato un fallimento.

  • Gallo Fabio allenatore voto 4. Non tutte le colpe sono ascrivibili a lui, c’è anche un organico non all’altezza che gli è stato messo a disposizione. E’ pur vero che qualche acquisto è stato lui stesso a caldeggiarlo, ma in complesso si è trovato a gestire una squadra non eccessivamente brillante. Anche l’incaponirsi ad adottare una tattica di gioco che prevedeva un rifinitore, quando non era presente in organico, ha determinato risultati poco brillanti. Nelle gare più importanti non è riuscito a ribaltare i risultati negativi, e se la squadra attrezzata per i vertici del girone si è posizionata al quinto posto finale, molto demerito gli appartiene. Giudichiamo l’uomo per i tanti, troppi errori commessi e poi diciamocelo, non conoscendo la serie C ha fatto una gran fatica a entrare in sintonia con un girone che all’apparenza sembrava alla portata, ma che nella realtà era denso di insidie. La riconferma, dopo le dimissioni annunciate per la prossima stagione da parte del Patron, cozzano con la maggior parte dei tifosi, i quali ci capiscono un po' più del nostro Capoccione, i quali vorrebbero un allenatore ambizioso e vincente. A lui va riconosciuto il merito di averci portato la finale di Coppa Italia.

  • Leone Luca voto 3. A lui si chiedeva un terzino dx in competizione con Parodi e non è stato preso, si chiedeva un centrocampista valido e importante, e ha portato a Terni Viola e Verna, inutili, si chiedeva uno sforzo economico per acquistare il cartellino di Falletti ma ci ha detto che costava troppo, si cercava disperatamente un centravanti, a gennaio ha contattato Fella, ma non se ne è fatto niente, abbiamo preso troppi doppioni in ruoli abbastanza ricoperti, l’unico atleta che si doveva acquistare in maniera definitiva era Palumbo, ma non è stato nemmeno preso in considerazione. Nei momenti di crisi della squadra, doveva far sentire la sua voce sia negli spogliatoi che con i tifosi, ma è stato colpevolmente assente. Tifosi come noi che in passato hanno avuto D.S. carismatici come Varo Conti, Paolo Borea e mettiamoci pure Danilo Pagni, Leone al confronto fa una figura tapina.

 

Se si considera che il 62% della rosa è risultato insufficiente, questo spiega il deludente quinto posto di questa stagione.

 

E per oggi è tutto...

 

 

 

 

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Terni, 13 Maggio 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 15.

 

Siamo in una situazione di anomia prodotta da una grave crisi che peggiorerà nel tempo. Questo virus ha provocato e provocherà un rapido mutamento sociale che non consentirà al legislatore di tenere il passo con le molteplici sollecitazioni ed emergenze del sistema socio economico, privando di normative adeguate la maggior parte delle accorate richieste.

 

Si parla di fondi elargiti a fondo perduto, ma se ancora tanti, troppi professionisti e partite IVA devono ancora incassare i 600 euro promessi, e la cui domanda è stata presentata ai primi di marzo !

 

Si parla dei prestiti alle imprese da parte delle banche che ancora non vedono la luce per gli eccessivi lacci e laccioli della burocrazia, vero cancro di questo paese.

 

E in più in questo stato di emergenza totale, quando le forze politiche dovrebbero conciliarsi per trovare un accordo su tutto per il bene del paese, si litiga anche in seno alla maggioranza di governo.

 

E in questo pandemonio politico si inserisce anche il caos sociale, ve lo immaginate come sarà l’estate al mare per chi potrà permetterselo ? Spiagge e litorali a numero chiuso, significa che per accaparrarsi un posto in un qualsiasi stabilimento balneare si dovrà prenotare con almeno diverse settimane di anticipo, vista la diminuzione degli ombrelloni che verranno posizionati a distanza per osservare le norme emanate.

 

E se si volesse fare solo una passeggiata al mare e andare al ristorante per una grigliata di pesce, ci sentiremo rispondere che il nostro posto si libererà tra le 16:00 e le 18:00 o giù di lì.

 

E poi le mascherine, invenzione bestiale per tenere lontano il virus da noi e una sorta di assicurazione per gli altri, non si sopportano ora, figuriamoci con le temperature estive, e forse tornando dal mare avremo una bella abbronzatura corporea, con una triste fascia bianca sul viso.

 

E anche se si rimarrà a casa, la canicola ci farà impazzire per il caldo, che per fronteggiarlo dovremo fare frequenti docce o bagni rinfrescanti, con grossi problemi fisici per chi è cardiopatico (in questo facendo un grosso favore all’INPS, che conta proprio su pandemia e mortalità tra le persone anziane così da risparmiare un bel po' di soldi dalle pensioni che non verranno più erogate).

 

E le piscine ? Anche quest’ultime a numero chiuso, con prenotazioni obbligatorie.

 

E quando potrà iniziare nuovamente la stagione agonistica con ritiri nelle amene località di altura dove il caldo è meno intenso e i calciatori possono riposare tranquillamente dopo le fatiche degli allenamenti quotidiani ? Chissà ?

 

E poi ci sarà un gran lavoro dello staff medico che tra tamponi e controlli quotidiani della temperatura di atleti e tecnici saranno indaffarati ogni dire.

 

Naturalmente non ci potrà essere la solita festosa bagarre di tifosi con il naso appiccicato alle reti di protezione smaniosi di vedere i propri beniamini al lavoro, perché sarà logicamente vietato.

 

E anche gli abbonamenti ceduti a prezzi stracciati, non potranno superare (per lo stadio Liberati) il numero di 5.000, mentre i biglietti disponibili che verranno messi in vendita per ogni singola gara di campionato non dovranno essere più di 1.000.

 

Norme stringenti per evitare i rischi di contagio, così come il distanziamento allo stadio dovrà essere osservato scrupolosamente.

 

Infine i tifosi che rimarranno fuori dal campo di calcio, o saranno costretti a ricorrere alle TV a pagamento o si faranno raccontare la gara dai resoconti giornalistici, ammesso e non concesso che le Fere continuino ad essere il principale argomento di discussione tra la gente di Terni, visto i gravi danni fisici, materiali e morali provocati da un virus eccessivamente malefico dal quale non si conosce né la durata né una cura appropriata.

 

E con le premesse di questo oscuro futuro, è proprio il caso di dire “chi vivrà, vedrà”.

 

 

 

 

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Terni, 23 Maggio 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 16.

 

Ho provato a chiedere ad alcuni studenti liceali il senso di certe parole apparse nel frasario di questi ultimi tempi, ed ora gustatevi le risposte:

 

PANDEMIA = Pane del forno di Mia come il panettun è il pane di Toni;

 

CORONAVIRUS = Malattia che colpisce i sovrani;

 

COVID 19 = Navicella inviata nello spazio dalla NASA nel 2019;

 

DISTANZIAMENTO SOCIALE = Distanza sempre più accentuata tra i ricchi e i poveri;

 

MASCHERINE = Prodotto introvabile ma indispensabile per ladri e truffatori;

 

GUANTI = Prodotti igienici usati dagli uomini e pretesi dalle donne che non desiderano procreare;

 

AMUCHINA = Prodotto made in China originario della regione dell’Amur;

 

REDDITO DI EMERGENZA = CUD preteso dai sanitari del Pronto Soccorso;

 

BONUS AUTONOMI = Abbuoni fiscali concessi ai professionisti;

 

MOVIDA = Movimenti plastici delle danzatrici del ventre;

 

AUTOCERTIFICAZIONE = Giustificazione degli studenti che marinano la scuola;

 

SOSTEGNO ECONOMICO = Aumento delle tasse per sostenere l’economia;

 

FASE 2 = Si passa alla Fase 2 quando nei video giochi, si supera la Fase 1;

 

QUARANTENA = Donna alle soglie dei cinquanta che si dichiara quarantena.

 

Amici se questo è il livello raggiunto dalle lezioni on line, c’è da preoccuparsi per la futura classe dirigente del paese, e poi non lamentiamoci se occupiamo le ultime posizioni nelle classifiche mondiali. Ci mancano le basi e chissà se per colpa di questa fase negativa la scuola potrà mai migliorarsi. Ai posteri l’ardua sentenza come diceva il poeta.

 

Intanto si attendono le decisioni del 28/05 per sapere che cosa fare di questa stagione dei campionati di C, mentre la serie D ha preso le sue decisioni definitivamente.

 

Aspettiamo.

 

P.S.: Un pensiero a Gigi Simoni, grande allenatore e grande signore del calcio spentosi all’età di 81 anni, magari ce ne fossero di allenatori così garbati, educati e grandi professionisti che hanno scritto bellissime pagine nel nostro calcio. Ne sentiremo la mancanza.

 

 

 

 

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Terni, 2 Giugno 2020

 

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 17.

 

Sembra che il calcio (finalmente) riparta con gare ufficiali. Anche nel nostro piccolo mondo di serie C, dovremmo affrontare la finale di Coppa Italia (gara unica ?) e poi i play off.

 

Finalmente Capoccione si è convinto che non vinceremo una mazza, lui lo dice per scaramanzia, ma noi ne siamo quasi certi, e non per pessimismo, ma visto il valore dei nostri atleti e quello delle altre squadre che ci contenderanno un posto in serie B, noi sulla carta siamo troppo deboli. Poi è chiaro il calcio è strano, magari la fortuna questa volta ci da una mano, e riusciamo a superare qualche turno.

 

Intanto Sky ha fatto uno sconto di una quindicina di Euro per la vacanza del calcio da marzo a metà giugno, salvo richiederlo obbligatoriamente entro il termine del 31 maggio, e chi non lo ha richiesto ? Non avrebbe dovuto essere una iniziativa del network a prescindere ?

 

Certo le furbizie sono all’ordine del giorno.

 

Mentre dalla parte della furbissima Eleven Sport, tutto tace.

 

Intanto prepariamoci a soffrire per i nostri colori, colori che torneranno a farci sognare per un improbabile successo.

 

Speriamo che il riconfermatissimo duo “bestiale” in questi mesi di stop avranno avuto modo di consultarsi e preparare la prossima stagione cercando e possibilmente acquisendo le prestazioni di qualche atleta importante e soprattutto coprire quei ruoli in cui siamo stati troppo carenti (centravanti, terzino dx, centrocampista e se proprio il nostro tecnico è fissato per una tattica di gioco che prevede un rifinitore, si pensi ad un acquisto che ricopra quel ruolo.

 

Certo fa ridere che ai tempi di De Canio avevamo Tremolada il quale con poco si sarebbe potuto riscattare, mentre Gallo/Leone riusciranno nell’intento di acquisire un altrettanto valido elemento ?

 

Mi raccomando, non cerchiamo atleti che provengono dalle serie superiori, basta guardarsi nell’ambito della serie C dove si trovano elementi rodati e maturi per ben figurare in squadre che puntano in alto. Certo occorre avere le idee chiare, e non farsi abbindolare dai tanti, troppi procuratori che cercano di spacciare oro, del volgarissimo rame, e di esempi da noi ne abbiamo visti fin troppi, chi non ricorda i recenti Boateng, Vives, Butic, Vantaggiato, Rivas, Giraudo, Bifulco, Hristov, Castiglia, Torromino, Piovaccari, Statella, Repossi e altri inconcludenti acquisti ?

 

Quindi stiamoci con la brocca e non facciamo troppe cazzate e che gli errori del passato siano d’insegnamento per programmare una stagione migliore di quelle passate.

 

A buon intenditore...

 

 

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Terni, 13 Giugno 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 18.

 

Finalmente si torna a parlare di calcio giocato con date ben precise per disputare la finale di Coppa Italia e i Play-Off, e speriamo che per i prossimi impegni possiamo comportarci al meglio delle nostre forze, e disputare gare con acume tattico e scelte intelligenti.

 

Certo non sarà facile confrontarsi con realtà che hanno meglio di noi figurato in campionato, però cerchiamo di svolgere il nostro compitino con diligenza, magari uscendo dai campi di gioco, senza eccessivi rimpianti e con la consapevolezza di aver fatto di tutto per ben figurare agli occhi dei tifosi.

 

Niente altro da aggiungere.

 

In questi ultimi giorni si è assistito alla stucchevole lamentela del nostro Patron con il Comune e la Regione in primis per il costo eccessivo dell’acqua addebitata alla Società e poi per una serie di iniziative volte a coinvolgere il Comune per creare la disponibilità di un’area per la costruzione di una clinica di eccellenza (iniziativa meritevole di lode) e poi per l’annosa richiesta di Capoccione al voler migliorare lo stadio “Liberati” creando (o modificando l’esistente) una struttura moderna e più confacente ai tempi attuali.

 

Di chi la responsabilità dell’impasse che osta la soddisfazione delle richieste per lo più sembrate ragionevoli e in sintonia con i desideri dei tifosi ? La burocrazia ? La lentezza degli Enti pubblici a dare risposte concrete e immediate ? La contrarietà di qualcuno che non vuole andare incontro a richieste legittime e che soprattutto creerebbero nuovi posti di lavoro ?

 

Boh ? Noi mortali che assistiamo da spettatori inconsapevoli a questo comico teatrino non lo sapremo mai, fatto sta che è fuori di dubbio che lo stadio Liberati creato nel 1969 ha ben 51 anni e li dimostra tutti, anche se piccoli interventi di manutenzione fanno sì che si possa continuare a giocarci, ma gli spettatori per colpa di un’inutile pista di atletica (mai utilizzata) stanno troppo distanti dal campo di gioco, con spreco di spazio, a tutto discapito del calore del tifo e del pubblico.

 

Non voglio essere masochista, ma il Curi ha ben altra visibilità e soprattutto la curva del tifo dei grifoni è ben altra cosa rispetto alle nostre Nord e Ovest.

 

E allora diamo a Cesare (Capoccione) quello che è di Cesare, snelliamo le procedure, facciamo un contratto che per 50, 100 anni la gestione del Liberati è a carico della società Rosso Verde con diritti di superficie e usucapione, ne beneficeremo tutti quanti e soprattutto non sentiremo più campane contro, finalmente remeremo tutti nella stessa direzione, Regione, Comune, Proprietà, Giornalisti e Tifosi.

 

Solamente così potremo pensare in grande e diventare grandi, uscendo da un anonimato che ci ha penalizzato per troppi anni.

 

P.S.: Caro BanDux, non mi dire che il costo dell’acqua, sebbene sia eccessivo, ne convengo, ti faccia prendere decisioni “Ad Capocchiam”, come quella di minacciare di giocare nello stadio di Perugia, andare a Roma o altro, sarebbe un autogol di quelli da cui non ti riprenderesti più e saresti ricordato come il Patron, Presidente che ci ha sacrificato sull’altare del prezzo dell’acqua, facendo giocare la squadra in campi ostili, e questo non ti verrebbe MAI PERDONATO !

 

 

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Terni, 23 Giugno 2020

 

Il calcio ai tempi del coronavirus 19.

 

Amici, si legge da qualche parte che “Capoccione” a proposito somiglia vagamente al nostro busto di Tacito per lo meno per la dimensione del cranio, non presenzierà alla partita di Cesena, perché elevare al cielo la Coppa Italia è un risultato secondario e poco interessante. E’ come se Agnelli ad inizio stagione dicesse alla sua squadra, quest’anno snobbiamo Coppa Italia e Champions League, e concentriamoci esclusivamente sul campionato, Vi sembra normale ?

 

Io fossi in Lui, chiederei ai miei calciatori il massimo dell’impegno in tutte le competizioni, anche nelle amichevoli e non arrendersi a priori anche contro avversari importanti (certo non è onorevole quell’umiliante 7-2 rimediato in amichevole contro la Lazio).

 

In altri tempi, in un’altra epoca, rifilammo un bel 1-0 alla stessa Lazio in serie B con questa formazione:

 

Migliorini – Pandrin Benatti – Mastropasqua Rosa Marinai – Quirini Valle Zeli Russo Cucchi,

 

rete di Romano Marinai, senza che tenessimo conto del blasone degli avversari, e sì che al centro del loro attacco c’era un certo Giorgione Chinaglia...

 

Quindi noi tifosi e testina, viviamo due realtà diverse e obiettivi diametralmente opposti e in caso di vittoria esulteremo soltanto noi…

 

Piuttosto non si credesse di vincere i Play- Off, anzi colga l’occasione per dare mandato a chi di dovere per impostare una squadra competitiva per il prossimo campionato di C, rinforzando quei ruoli in cui ci siamo mostrati deficitari con elementi appropriati e rodati per un campionato difficile come si è dimostrato di essere quello appena trascorso.

 

Allora appuntamento a sabato alle ore 20:45 per cogliere il primo bersaglio della stagione, che in caso di vittoria ci darà un minimo vantaggio nel prosieguo della competizione che designerà la quarta squadra che farà compagnia a Monza Reggina e Vicenza in serie B.

 

Certo vedere gli incontri in televisione è quanto mai riduttivo, e anche i calciatori ne risentiranno, abituati come sono a ben altri palcoscenici con tifosi dell’una e dell’altra squadra con bandiere striscioni e quanto altro. Purtroppo in tempi come questi, quando ancora non si è trovata una cura efficace per eliminare la pestilenza in corso, dovremo abituarci a seguire gli incontri di calcio da lontano senza trasmettere il nostro calore alla squadra.

 

E ora mi sento di lanciare un caloroso “in bocca al lupo” alle nostre Fere, affinché ci regalino un trofeo in cui ci andammo vicini in quel di Spezia, senza però raggiungerlo.

 

 

 

 

 

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Terni, 28 Giugno 2020

 

Ternana – Juventus U23 (Finale di Coppa Italia)

Campo neutro di Cesena

 

Arbitro il Sig. Daniele Paterna della Sez. di Teramo.

 

E’ finita come doveva finire con la vittoria andata alla squadra che è sembrata più tonica, più organizzata e meglio allenata.

 

I nostri colori hanno ben figurato per una ventina di minuti soltanto, quando sono passati in vantaggio con un magico tiro di punizione di Mammarella, salvo poi subire con determinazione la maggiore freschezza atletica degli avversari, che hanno dominato a centrocampo con un magnifico Idrissa Toure autentica diga e propositore di gioco formidabile, con una stazza tale che al confronto i nostri mingherlini sembravano nanerottoli.

 

Se questo è ciò che passa il convento, dove in difesa si fanno errori da principianti, a centrocampo c’è solo Palumbo che cerca di imbastire qualche trama di gioco, se in attacco siamo inesistenti, beh accontentiamoci di aver preso solo un paio di gol, la Juve dopo il vantaggio legittimo non ha infierito, altrimenti la goleada sarebbe stata più copiosa.

 

Se poi i sostituti si fanno del male da soli facendosi ammonire e poi espellere, di cosa vogliamo parlare ?

 

La partita di ieri è sembrata la copia di tante altre gare disputate con sufficienza in stagione, una volta andati in svantaggio, si fatica a superare la metà campo, la sterilità offensiva è sotto gli occhi di tutti, se poi ci metti nel calderone che i loro difensori ci superavano di gran lunga in altezza, magari avremmo dovuto evitare i cross dentro l’area di rigore e cercare scambi con palla a terra. Ma si sa gli 8 calci d’angolo assegnatici sono stati il seguito di tanti corner tirati in stagione, che non hanno mai prodotto un pericolo per la porta avversaria (statisticamente mi sembra che il solo Ferrante abbia segnato un gol scaturito da corner).

 

Ed ora ci aspetta l’Avellino, che in campionato ci ha fatto piangere sia all’andata che al ritorno, e naturalmente non facciamoci soverchie illusioni, la nostra squadra è scarsa in quasi tutti i componenti, e il nostro destino è segnato prima ancora che inizino i play – off.

 

Una domanda a testina, ma quando ti deciderai a fare piazza pulita dell’allenatore, del D.S. e della maggioranza degli inutili calciatori, che hai messo sotto contratto ?

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Terni, 2 Luglio 2020

 

Ternana – Avellino 0-0 (Play – Off primo turno)

 

Arbitro il Sig. Francesco Meraviglia della Sez. di Pistoia.

 

Gara moscia, molto tattica dove abbiamo fatto del possesso palla, la nostra arma migliore. L’assurdo regolamento dei Play – Off, da un indubbio vantaggio alla squadra che ospita, dove due risultati su tre fanno propendere agli allenatori soluzioni tattiche adeguate, alle quali non si è sottratta la nostra squadra.

 

E allora ecco spiegato il motivo per cui la gara è andata avanti con pochi affondi e con tanti sbadigli.

 

Certo la squadra irpina, poteva e doveva osare di più, e le poche incursioni nella nostra area ci hanno messo sovente in apprensione, soprattutto nel secondo tempo quando è sceso in campo quel gioiellino di Di Paolantonio, che ha dato geometrie importanti alla sua squadra, e un gran rimpianto per non averlo visto giocare con i nostri colori, sebbene lo avessimo sotto contratto.

 

Certo noi ieri sera vantavamo assenze importanti, ma l’involuzione della squadra, o forse il caldo o le gare ravvicinate, fanno del nostro team una lontana parente di quella che fu ad inizio stagione, quando ancora ci faceva sognare.

 

Ed ora a distanza di pochi giorni, arriva il Catania, e anche in questo caso saremo avvantaggiati (ma non sarà sempre così), e attenzione, la squadra etnea sebbene sa andata sotto di due gol contro la Virtus Francavilla, ha saputo reagire e con tre gol segnati da Biondi, Curcio rig. e Pinto ha passato brillantemente il turno.

 

Non si creda che avremo una gara facile domenica prossima, dovremo impegnarci a fondo, per contenere le sfuriate degli ospiti, che non verranno a Terni a fare le vittime sacrificali, ma ce la metteranno tutta per metterci in difficoltà.

 

Infine vorrei segnalare la differenza tra l’allenatore dei campani e il nostro. Eziolino durante la gara avrà effettuato qualche decina di km nell’area tecnica, a volte anche sconfinando, e di sicuro ha corso più di qualche nostro centrocampista, mentre il nostro allenatore sembrava una statua di sale, fermo e impietrito, non sapendo trovare nessuna soluzione tattica.

 

E questo signore, perdente nato, dovremo seguirlo insieme ai suoi dogmi anche il prossimo anno ?

 

Mi rifiuto di pensare che tale soggetto che si ostina cocciutamente a far eseguire una tattica di gioco velleitaria, possa continuare ad allenare da queste parti.

 

Dia retta al suo primo istinto, non ascolti le sirene di testina, lasci questi ameni e infuocati lidi, farà del bene a noi, ma soprattutto a se stesso.

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Terni, 4 Luglio 2020

 

Arriva il Catania, una squadra solida e ben motivata decisa a vendere cara la pelle, mai doma e con il cipiglio giusto nell’affrontare le infuocate gare di serie C, un campionato in cui partecipa da tempo e con un allenatore che sa dare le giuste motivazioni.

 

E noi ? Noi tapini ci rinchiudiamo in uno sterile 4-3-1-2 che criptando i numeri sta a significare:

 

COSI’ - NON – E’ - BI

 

Visto la ormai ben nota sterilità offensiva da profano mi sento di dare un suggerimento al nostro mitico allenatore, caro il mio Gallo, perché non provi a fare un bel 4-5-1 che sempre leggendo i numeri significherebbe:

 

BENE – FORSE – B

 

Quindi tornando a bomba sulla formazione anti Catania, prova questo schieramento:

 

IANNARILLI

PARODI – DIAKITE’ - BERGAMELLI – CELLI

PAGHERA – PALUMBO – SALZANO – DEFENDI –MAMMARELLA

NIOSI

 

Non segneremo nemmeno in questa gara, ma almeno ci copriremo le chiappe, come suol dirsi da queste parti e per una volta tanto dai retta ad uno sprovveduto come me che dopo aver visto più di 10000 partite tra campo e televisione, qualcosa ha imparato senza frequentare Coverciano.

 

Ed ora prepariamoci a vivere quest’ennesima gara di una deludente stagione che ci ha mortificato regalandoci un girone di ritorno allucinante, e meno male la pandemia, altrimenti ci saremmo trovati in una posizione di classifica ben peggiore, altro che play – off.

 

Da inguaribile nostalgico, sogno sempre che da un momento all’altro ci sia un’inversione di tendenza e che il brutto anatroccolo, diventi uno splendido cigno, ma si sa i sogni finiscono all’alba.

 

 

 

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Terni, 6 Luglio 2020

 

Ternana – Catania 1-1 (Play – Off Secondo Turno)

 

Arbitro il Sig. Matteo Mercenaro della Sez. di Genova.

 

Una gara scialba, giocata dai nostri con sufficienza o forse per una involuzione inspiegabile, ci stava eliminando definitivamente dalle gare che assegnano l’ultimo posto per la B.

 

Abbiamo sofferto per quasi tutta la gara riconoscendo agli avversari una migliore tenuta atletica, un miglior adattamento al caldo soffocante, una tattica accorta e produttiva, e maggiori conclusioni che ci hanno salvato per un pelo dalla capitolazione definitiva.

 

Questa volta la fortuna ci è stata amica, ma diciamocelo, se una squadra doveva avanzare non era certamente la nostra, troppo abulica e priva di quel mordente necessario per portare a casa un risultato positivo.

 

Se poi pensiamo che la filosofia del gioco del calcio è il gol e la nostra sterilità offensiva ha del patologico, ben si spiegano certi risultati che stentano ad arrivare.

 

Poi quando tutto sembrava scritto, quando ormai le nostre velleità offensive si erano ridotte al lumicino, capita quello che non ti aspetti, il miglior Furlan della stagione, tonico e autentico mattatore della fascia sinistra da subentrato lascia partire un cross per l’altro subentrato Ferrante che meravigliosamente insacca nella porta avversaria, lasciando gli ospiti con un grande rammarico per le occasioni avute e non concretizzate.

 

Di li a poco la gara termina con grande esultanza da parte nostra e con un pizzico di nervosismo degli avversari, espulsione di Lucarelli e ammonizioni per Gallo e Pinto hanno dimostrato la grande tensione delle panchine.

 

E ora sotto con il prossimo avversario che affronteremo il 9/7 (una tra Juve23, Potenza, Renate, Carpi o Monopoli) al momento non si conosce ma speriamo che dal sorteggio esca una squadra abbordabile, viste le nostre carenze strutturali, e in bocca al lupo per il proseguimento della manifestazione.

 

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Terni, 8 Luglio 2020

 

Il Monopoli dovrebbe schierarsi con la seguente formazione (3-5-2):

 

22 Menegatti

6 Pecorini – 21 Rota – 3 Mercadante

30 Hadziosmanovic – 20 Carriero – 4 Giorno – 8 Piccinni – 17 Donnarumma

23 Fella – 33 Jefferson

 

Allenatore: Giuseppe Scienza

 

Inutile dire che gli elementi più pericolosi sono Donnarumma, Fella e Jefferson, quindi ci vorrà la miglior difesa della Ternana per contenere le sfuriate offensive dei tre calciatori e comunque non sarà sufficiente, perché se si vuole passare il turno, occorrerà segnare un gol più degli avversari, che si presentano in campo vogliosi di metterci alle corde senza guardare troppo al nostro pedigree.

 

La squadra pugliese guidata da uno dei migliori allenatori del girone meridionale, appare solida e compatta in ogni reparto e ci vorrà la miglior Ternana della stagione per acquisire il pass per gli incontri successivi.

 

Fossi l’allenatore delle Fere, farei scendere in campo all’inizio una formazione ben chiusa dietro, salvo giocarmi tutte le carte ad un quarto d’ora dalla fine, quando un presumibile calo del Monopoli potrebbe aprirci la strada verso un risultato importante.

 

La nostra squadra, vista contro l’Avellino e il Catania, non mostra tutte quelle caratteristiche di compattezza, lucidità e voglia di raggiungere un grande obiettivo e se anche testina invece di essere il dodicesimo giocatore a dare la carica, si eclissa senza far sentire il suono della sua voce, la dice lunga sull’idea che si è fatto, in realtà non ci crede nemmeno Lui che il nostro cammino possa continuare dopo giovedì.

 

Comunque noi seguiremo la gara sugli schermi RAI, a partire dalle ore 20:45, mentre tutte le altre gare inizieranno alle 20:30, anche qui per colpa delle stranezze dei palinsesti.

 

E ora mi sento di dire FORZA FERE, regalateci un sogno.

 

 

 

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Terni, 10 Luglio 2020

 

Monopoli -Ternana 0-1 (Play – Off Terzo Turno)

 

Arbitro il Sig. Matteo Gariglio della Sez. di Pinerolo.

 

Succede quello che non ti aspetti. A Monopoli gara a senso unico con una squadra (la nostra) che finalmente ha preso coscienza della propria forza e ieri si è rivista una formazione in grado di fronteggiare qualsiasi avversario.

 

Il nostro estremo difensore non è stato mai impegnato, ad eccezione di un tiraccio a fine gara, che se gli fosse sfuggito al controllo, ora staremmo a piangerci addosso, ma così non è stato, la bravura di Iannarilli è fuori discussione.

 

Le nostre Fere hanno superato brillantemente il turno, anche se il gol può essere giudicato fortunoso, ma l’importante aver spedito la palla dentro la porta degli avversari, con qualsiasi mezzo e con qualsiasi colpo di magia.

 

Permettetemi di elevare di una spanna il giocatore che sta dimostrando tutta la sua bravura, e finalmente se ne è accorto anche il nostro allenatore, mi riferisco a Modibo Diakitè, che da oscuro comprimario piano piano si è guadagnato i galloni di difensore inamovibile. Su di lui convergono come fossero calamitati tutti i palloni alti, e con la sua magica testolina riesce a indirizzarli fuori dalla portata degli avversari, come se avesse un radar a posto del cranio. Non si fa pregare ad intervenire con due preziosi piedi, spedendo all’occorrenza i palloni in tribuna, e lasciatemelo dire, con un intervento di raffinata bellezza è riuscito a sottrarre ad un avversario una giocata, che altrimenti ci avrebbe fatto davvero male.

 

Bravissimo Modibo, il suo comportamento e la sua abnegazione alla causa danno uno schiaffo morale a chi lo aveva pensionato anticipatamente, (vero Gallo ?) anche se adesso non è il momento di fare polemiche.

 

Il silenzio e l’assenza di testolina fanno un po' pensare, o forse è un comportamento scaramantico, per non disturbare o caricare eccessivamente di troppe responsabilità la truppa da lui confermata con largo anticipo, chissà, forse in seguito lo scopriremo.

 

Ed ora sotto a chi tocca, sicuramente ci aspettano compiti più ardui e difficili, ma tanto ci siamo abituati alle difficoltà e oggi a breve ci sarà il sorteggio che ci metterà di fronte una testa di serie (Carrarese, Reggio Audace, Bari o Carpi).

 

Non saprei dire qual’è l’avversario più ostico, ma di sicuro sono tutte squadre ben organizzate e preparate per superare gli ostacoli più impegnativi.

 

Però al momento gustiamoci il ricordo della grande gara di Monopoli, e auguriamoci che ci siano altre Monopoli...

 

 

 

 

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Terni, 27 Luglio 2020

 

Bari -Ternana 1-1 (Play – Off QuartoTurno)

 

Arbitro il Sig. Matteo Marchetti della Sez. di Ostia

 

Scusate il ritardo (ammesso che possa interessare a qualcuno), ma mia moglie è voluta andare al mare in un luogo dove non c’era né internet né Wi-Fi né alcuna possibilità di telefonare, isolati dal mondo come in un’isola deserta, dove saltuariamente arrivava la carta stampata, da cui ho scoperto l’ignominia perpetrata sul campo del Bari, naturalmente a nostro danno, dall’ineffabile arbitro designato forse ad arte dai vertici del calcio, che decidono a tavolino chi favorire e chi no.

 

Leggendo le cronache della gara, a cui non ho assistito, ci sono state delle decisioni che definirle molto dubbie è usare un eufemismo, quelle più rilevanti sono state:

 

  • Un rigore non dato ai rosso verdi per un fallo di mano in area di rigore del Bari e quello invece assegnato senza pensarci due volte ai galletti;

  • Una espulsione diretta di Antonio Palumbo, sembrata a tutti eccessiva;

  • Sono stati ignorati dei falli durissimi dei biancorossi non sanzionati o sanzionati in maniera lieve;

  • Un’ammonizione eccessiva ai danni di Anthony Patipilo;

  • Allontanamenti dalla panchina dell’ormai ex Fabio Gallo, Filippo Damian e Luca Leone.

 

E scusate se è poco.

 

Quindi se si vuole continuare a competere con questi meccanismi oscuri e manipolati, non resta che accettare le regole di un gioco “sporco” altrimenti si rinuncia a partecipare a queste competizioni che olezzano di putridume.

 

Le conseguenze della nostra ignominiosa eliminazione sono state quelle delle dimissioni dell’allenatore che detto tra noi aveva esaurito il suo ciclo a Terni, ormai il suo rapporto con “Testina” e con i tifosi si era ampiamente deteriorato, del resto dopo la sconfitta in Coppa Italia, si era creata una certa sfiducia che poteva essere ricomposta soltanto proseguendo nei play ‘off, ma così non è stato.

 

Ed ora pensiamo a sostituire degnamente l’allenatore che guiderà la squadra nel prossimo campionato. Oggi si fanno tanti nomi, ma per vincere in serie C ci vuole una figura tosta e carismatica, profondo conoscitore del campionato, nonché inserire nella rosa elementi adatti che hanno voglia di emergere e pronti a sacrificarsi per la squadra.

 

Quindi allestire una formazione competitiva è un “Must” se si vuole gareggiare ad alti livelli.

 

Un consiglio al grande Leo, non aspettare gli ultimi giorni di mercato per completare la rosa, muoviti per tempo sia nella scelta dell’allenatore sia in quella dei giocatori, temporeggiare nel calcio non sempre paga.

  • Voto Negativo 1

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Terni, 31 Luglio 2020

 

Il pezzo più importante della scacchiera non è il Re, ma la Regina, la quale si muove in ogni direzione a discrezione del giocatore.

 

Se mi lasciate passare l’eufemismo, io ritengo che in una squadra di calcio non è tanto il Re (cioè il Patron) che sviluppa le strategie di gioco e di mercato, ma è la Regina (leggasi allenatore) l’artefice delle vittorie o sconfitte.

 

Bene durante l’epoca di Testina si sono avvicendati nell’ordine le seguenti Regine:

 

Pochesci, Mariani, De Canio, Calori e infine Gallo.

 

Costoro chi per un verso e chi per un altro non hanno lasciato un buon ricordo, anzi con alcuni di loro possiamo vantare un ultimo piazzamento in serie B (Pochesci, Mariani e De Canio) e poca sostanza in serie C (De Canio, Calori e Gallo).

 

Oggi siamo alla scelta di un allenatore nel quarto anno di gestione del perdente, e gli occhi sono puntati su un personaggio il cui unico pregio è quello di essere concittadino del boss, perché per il resto nella sua carriera di tecnico ha collezionato ben pochi risultati importanti, e a noi servirebbe come il pane un allenatore che ha fame di vittorie, che ha idee chiare e che sa valutare immediatamente le gare correndo ai ripari nei momenti topici e prendere le giuste decisioni, quindi un allenatore vincente.

 

Il nostro, ormai si da per scontato, allenatore se non ricordo male quando lo abbiamo incontrato da avversario, si lamentava per i calci di rigore che l’arbitro non avrebbe dato alla sua squadra, rigori peraltro che aveva visto solo lui. Ecco è questa piangeria che non ci piace, è vero che ognuno tira l’acqua al proprio mulino, ma esagerare nel calcio è troppo.

 

Un’altra cosa che non ci piace, è il traccheggiare di costui, è quel perdere tempo che forse serve per far scucire un ingaggio più importante ?

 

E’ vero che Testina è orientato a fare un contratto biennale al nostro nuovo guru, peccato perché ancora una volta non ha imparato nulla dalle lezioni del passato, contento lui del resto i soldi sono i suoi e può farne ciò che vuole.

 

Infine mi associo anche io al grande Massimo Minciarelli, nelle scelte avrei preferito Giuseppe Scienza o in sub ordine Fabrizio Castori, ma tant’è se Testina continua a circondarsi di gente incompetente e che anche se prende una decisione sbagliata, non sono in grado di farlo recedere dalle sue iniziative, ben poco possiamo fare noi tifosi, vittime sacrificali di scelte opinabili e che per giunta vengono prese ad capocchiam.

 

Poi è chiaro che con il senno di poi Scienza ha firmato un biennale con il Monopoli e Castori è impegnato col suo Trapani nel finale di serie B. ma in questi casi muoversi per tempo avrebbe significato prendere delle decisioni importanti e non ricorrere a dei ripieghi.

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Terni, 12 Agosto 2020

 

Finalmente si torna a parlare di calcio e di programmi per l’imminenza della nuova stagione calcistica.

 

Oggi si conoscono alcune direttive sia della lega calcio che limita il numero massimo di calciatori in organico (quindi poche speranze di mantenere in rosa sia Marcone che Diakitè) che della società Ternana, la quale farà iniziare la preparazione pre campionato in sede e questo ci trova in massima parte d’accordo.

 

Se non vado errato, il Sig. Viciani nell’anno di grazia 1971 iniziò la preparazione al campo scuola “Casagrande” spiegando che era inutile portare i calciatori in ritiro in montagna, l’ossigenazione è più consistente al mare, e se non vado errato quell’anno guadagnammo la promozione in serie A concludendo il campionato al primo posto, altri tempi, altre filosofie di gioco, altre passioni.

 

Viciani ci portò in paradiso che aveva 42 anni, il nostro nuovo Viciani ha più o meno la stessa età ed è figlio di quella regione che ha sfornato i migliori allenatori di sempre.

 

Quello che apprezziamo dei toscani è la loro schiettezza nel dire pane al pane… spero solo che due caratteri vulcanici come lui e testina siano sempre sulla stessa lunghezza d’onda, perché altrimenti assisteremo a degli autentici fuochi d’artificio.

 

E ora non rimane altro che augurargli un grosso in bocca al lupo, al di là del girone a cui verremo assegnati, dove ci sono delle realtà calcistiche importanti da nord a sud.

 

Infine un pensiero triste al “Real”, è vero ha rimediato due pallini a Pescara, ma c’è sempre la gara di ritorno e che diamine !

 

Dio non voglia che cada la stella più luminosa della serie B, sarebbe una catastrofe planetaria, e poi vuoi mettere, si potrebbe presentare ancora una volta il derby e qualcuno a Terni già si lecca i baffi… hai visto mai… godere ancora una volta del predominio calcistico sull’odiato grifone sarebbe il massimo della goduria.

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Terni 15 Agosto 2020

 

La mattinata di ferragosto ci ha portato una notizia ferale, il Grifo/Real retrocede in serie C.

 

  • Dispiace per una piazza competente e abituata al grande calcio;

  • Dispiace perché il Presidentissimo non potrà farsi tatuare un altro simbolo del Grifo sul petto;

  • Dispiace perché è caduta Sirio, la stella più luminosa della costellazione del Cane Maggiore;

  • Dispiace perché perdere la serie B ai rigori fa tanto male, è come quando il 17/07/94 perdemmo 3-2 contro il Brasile nella finale del campionato del mondo disputata a Pasadena (USA) sempre per colpa dei maledetti rigori e il cui ricordo ancora mi tormenta;

  • Dispiace perché l’Umbria perde l’unica rappresentante che ci faceva ben figurare nelle serie professionistiche;

  • Dispiace perché i due bomber di razza Buonaiuto e Iemmello hanno sbagliato i rigori decisivi;

  • Dispiace perché la retrocessione lascia tanto ma tanto amaro in bocca.

 

Tifosi del grifo non disperate, c’è sempre una possibilità remota che venga accolto il ricorso del Trapani e in caso di vittoria si potrebbe ampliare la serie B portando le formazioni dalle attuali 20 a 22, ripescando lo stesso Trapani e di grazia voi del grifo.

 

E’ vero che in tempi nemmeno tanto lontani il vostro in questo momento odiato Presidente disse che le categorie si conquistano sui campi di gioco, ma è l’eccezione che conferma la regola…

 

Quindi incrociamo le dita e aspettiamo le decisioni dei magistrati, che ancora una volta potrebbero dire una parola definitiva sulla composizione del format di B.

 

In ultima analisi, se davvero le cose non dovessero girare per il verso giusto, la squadra del grifo dimostrerà le sue indubbie qualità anche nella serie inferiore, e per voi tifosi la serie C sarà soltanto un passaggio formale e presto vi ritroverete di nuovo a combattere per traguardi ben più ambiziosi e in categorie più consone al vostro lignaggio.

 

In questo momento di dolore, mi sento di essere vicino a voi tifosi e se vi può consolare pensate fin da oggi ai prossimi derby regionali, che faranno la gioia di tutti gli abitanti umbri.

 

E così sia...

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Terni, 18 Agosto 2020

 

Un’idea per il calcio mercato, amici che ne pensate di riportar a Terni Fabio Lucioni ? E’ vero ha un ingaggio importante è vero e sotto contratto con il Lecce, ma a 32 anni forse un pensierino ce lo potrebbe fare per ritornare nella sua città e chiudere a Terni la sua carriera strepitosa.

 

Certamente in quella zona del campo siamo abbondantemente rappresentati, ma si potrebbe sfoltire la rosa dando il ben servito a qualche giocatore che ha dimostrato di avere gli arti compromessi e che rischia lunghi mesi di stop per una fragilità strutturale appena verrebbe gettato nella mischia.

 

Certo con un elemento come Lucioni in formazione, la retroguardia dormirebbe sonni tranquilli, pronto a sfruttare tutta la sua altezza sia per anticipare gli avversari, che nell’aiutare in fase di attacco avendo uno straordinario fiuto del gol.

 

Lucioni forever !

 

Altro elemento di cui si parla nel forum è Cèsar Falletti, certamente un nome prestigioso che darebbe lustro ai nostri colori, sarebbe la classica ciliegina sulla torta, ma si sa in questo periodo le ciliege non sempre si trovano a buon mercato.

 

E infine per favore cerchiamo e portiamo a bordo un centravanti come fu Garritano o anche Borgobello ne abbiamo bisogno come il pane, anche il sempre criticato da me Avenatti potrebbe andare bene.

 

Cara Testina, hai capito sì che ci aspetta un campionato pazzo relegati nel girone sud dove l’ambizione della nostra società verrà frustata dalle altrettante piazze ambiziose e vogliose di mettersi in mostra (evito di elencarti gli squadroni del raggruppamento, tanto li conosci meglio di me), quindi se non allestisci una squadra competitiva, farai un altro anno di purgatorio, o inferno secondo i punti di vista.

 

Il calcio è passione ma è anche uno sforzo economico notevole te ne do atto, i nostri cugini avevano allestito una formazione per scalare la serie A e guarda ora dove si trovano. 

 

Se verranno effettuate delle scelte importanti, potremo confrontarci con qualsiasi formazione e a testa alta senza timore alcuno.

 

Il mio sogno segreto è quello di vedere i nostri colori primeggiare su tutti i campi, ma per fare questo l’esempio è il Monza di Berlusconi, il quale quest’ultimo non ha lesinato investimenti importanti pur di portare in alto il blasone monzese e in questo c’è riuscito alla grande.

 

E noi potremo sognare l’allestimento di una formazione altrettanto importante ?

 

 

 

 

 

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