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Castrino

CASTRINO INTERVISTA UN PO' TUTTI

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12 ore fa, Castrino ha scritto:

 

L’amarezza di queste sconfitte mi mortifica e mi umilia, si sta forse avvicinando l’ora di un divorzio con una passione che dura da 50 anni ?

Io sono separato in casa già da tempo. Prossimamente andrò anche dall'avvocato per procedere legalmente...

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Terni, 7 Marzo 2019

 

Ternana – Sambenedettese 0-0

 

Arbitro il Sig. Eduart Pashuku della sez. di Albano Laziale.

 

Siamo scarsi in difesa, evanescenti a centrocampo, inesistenti in attacco.

 

Con queste premesse che cosa vuoi tirare fuori da questa squadra di pseudo calciatori, alcuni giunti da noi spremuti da una carriera che li ha logorati e resi inutili per i nostri progetti iniziali e che qualche citrullo credendo di fare il colpo del secolo, li ha ingaggiati, mentre altri sono proprio negati per il calcio scarti degli scarti, a cui non è parso vero di aver trovato un ingaggio decente per garantirsi un buon contratto e tirare a campare per un altro po' di tempo, infine vantiamo in organico prestiti di giovani virgulti che si stanno facendo le ossa per poi ritornare alle loro squadre di origine con un anno di esperienza maturato a nostre spese (tanto valeva lanciare in prima squadra i nostri giovani), ma si sa nel calcio contano più i procuratori, gli amici, gli amici degli amici e i grossi interessi che muovono gli atleti che l’obiettiva ricerca della funzionalità per un progetto vincente.

 

L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare diceva Gino Bartali (Ginaccio) e mai espressione fu più appropriata per applicarla a chi fa calcio nella nostra città; cerchiamo se possibile di arrivare a fine stagione salvando il salvabile (se ci riusciremo) e che questi due pessimi ultimi anni siano serviti almeno a far maturare chi ha in mano le redini di questo ignobile attuale circo Barnum.

 

Ieri sera ho assistito ad una gara tra scapoli e ammogliati, non abbiamo un’idea di gioco né riusciamo ad impostare una gara fatta di pressing di raddoppi di marcatura e di autorevolezza in mezzo al campo, siamo veramente poca cosa e se dopo ogni gara mi sento male da morire, ad un certo punto dovrò tirare delle ovvie conclusioni.

 

Chissà se riuscirò prima o poi a liberarmi da questa ossessione ?

 

 

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Terni, 12 Marzo 2019

 

Gubbio – Ternana 1-1

 

Arbitro il Sig. Valerio Maranesi della Sez. di Ciampino.

 

Certo questa stagione è tutta da dimenticare. Tre allenatori che si sono succeduti e ancora non si vede uno straccio di gioco. Palle allontanate dalla nostra difesa alla viva il parroco si vedevano con il primo allenatore, continuate con il secondo e di nuovo assunte come un dogma dal terzo, segno che la tranquillità non appartiene alla nostra difesa che si sta dimostrando ad ogni incontro troppo vulnerabile.

 

Il centrocampo che dovrebbe essere il fulcro della nostra manovra, è troppo spesso surclassato dalle giocate veloci e ficcanti degli avversari, non riesce quasi mai ad imbastire una manovra decente e le palle perse con passaggi sbagliati si contano in quantità industriali.

 

L’attacco è evanescente. Diciamocelo apertamente non abbiamo un attaccante centrale che abbia la stazza e la potenza di misurarsi con i lungoni delle difese avversarie, o che faccia salire la squadra raccogliendo i lanci lunghi della difesa e questo ci ha penalizzato fortemente con tutte le squadre incontrate (quando si dice che è importante programmare la stagione per tempo e individuare gli atleti di un certo peso e personalità che occorrerebbero alla bisogna…).

 

Ieri sera abbiamo di nuovo preso gol da palla inattiva, abbiamo avuto una reazione scomposta e non sempre c’è stato raziocinio nelle giocate. Il gol del pareggio è stato un colpo fortuito ? Forse, magari un po' di fortuna va anche cercata.

 

Per il resto, siamo stati graziati quando perdevamo per 1-0 da un rapido contropiede avversario che poteva tranquillamente trasformarsi in un 2-0 e forse da un rigore sospetto ai nostri danni che l’arbitro non ha fischiato, ma veramente si continua a dimostrare di essere poca cosa in campo.

 

Ieri sera ho visto non so quanti rilanci del nostro portiere finiti fuori dal campo di gioco, palle semplici semplici da passare andate invece in fallo laterale, qualche buona ripartenza non si sa come non si riesce mai a finalizzare, non parliamo di contropiedi che non riusciamo ad impostare da tempo immemore.

 

Può essere questa una squadra di calcio che avrebbe dovuto farci sognare ? L’ultima vittoria ormai è leggendaria parliamo del 27 dicembre 2018 quanto Bifulco e Pobega ci regalarono gli ultimi tre punti, da allora solo sconfitte e udite udite ben 4 pareggi che dovrebbero farci ben sperare in una salvezza tranquilla come quello di ieri sera strappato al Barbetti di Gubbio, che si sa ottenuto in trasferta ha un valore doppio e poi salva la media inglese…

 

E ora sotto con l’Imolese quarta in classifica generale che ci sovrasta soltanto di 12 punti, lo evidenzio tanto per dire.

 

A tempo debito metteremo all’indice le incompetenze di questa bizzarra società che credendo di avere le capacità manageriali di scalare in breve tempo e con il minimo sforzo le alte classifiche del calcio, si è dimostrata sprovveduta e incapace di gestire un giocattolo troppo impegnativo e costoso per le oscure finanze societarie.

 

Chissà che fine ci aspetterà e quanti altri bocconi amari dovremo ancora ingoiare ?

 

 

  • Triste 1

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Terni, 16 Marzo 2019

 

Approfitto delle frequentazioni sempre più continue a Terni per intervistare Stefano Bandecchi.

 

Buon Giorno Patron, Presidente o cosa ?

 

Sono solo Stefano, ovvero Stephy One o Bandux come fai spesso nelle tue interviste nomi non sempre appropriati, che evidenziano un certo sarcasmo nei miei confronti.

 

Bene in questa occasione preferisco chiamarla Presidente, visto l’impegno che sta mettendo per risollevare le sorti di una squadra in coma profondo, entrata ormai in uno stato di morte cerebrale che forse nemmeno uno o più trapianti riuscirebbero a salvare.

Le premesse ad inizio campionato erano diverse, si contava su un allenatore dal nome importante, su uomini provenienti da squadre dove si erano distinti sempre per impegno e professionalità e si pensava che gli incontri che avremmo disputato, sarebbero stati poco più che formalità, che cos’è che è andato storto ?

 

Grazie per questa domanda a cui ti rispondo senza peli sulla lingua come è mia abitudine, il campionato per noi è iniziato con colpevole ritardo non dovuto a noi ma alle ben note vicende sul ripescaggio e per il quale, come ben sai, stiamo chiedendo un risarcimento per i danni subiti.

Detto questo vorrei evidenziare una serie di infortuni che ci hanno costretto di volta in volta a trovare le soluzioni migliori per sostituire gli elementi mancanti, e come se non bastasse abbiamo dovuto dimissionare un D.S. amato dal popolo rosso verde nella convinzione che tale ruolo potesse essere facilmente ricoperto dall’allenatore. Noi ci siamo fidati ciecamente del mister, vista la notevole esperienza accumulata negli anni, il quale dettava le linee guida per ottenere il meglio per la società e per la squadra e a lui abbiamo dato carta bianca.

Purtroppo è stato sfortunato, e le cose non sono andate come tutti speravamo.

 

Dopo il licenziamento di De Canio è arrivato un altro allenatore dal nome importante, però i risultati sono stati disastrosi, che cosa non ha funzionato ?

 

Vedi dato i miei molteplici impegni riconosco di essere stato in quel periodo colpevolmente assente, forse se fossi stato più vicino alla squadra avrei potuto darti la giusta risposta.

Francamente ti dico non so che cosa non ha funzionato. A gennaio abbiamo ricoperto quei ruoli che più ci avevano dato problemi nella prima parte della stagione, ma i risultati sono sempre stati deludenti.

Ho dovuto dare l’ok per licenziare anche il secondo allenatore, cosa che non mi ha fatto piacere, tant’è è la legge del calcio, se i risultati non arrivano paga l’allenatore, non è che in corso d’opera puoi licenziare tutta la squadra.

 

Il terzo allenatore sembra che abbia le idee chiare...

 

Quando la squadra inanellava risultati negativi a iosa, ho ritenuto opportuno prendere in mano le redini di questa situazione che non fa onore a me in primis né ai meravigliosi tifosi che ci hanno sempre incoraggiato né al blasone di cui sono fiero di rappresentare. Secondo te io non soffro a vedere questa squadra che non riesce più a vincere una gara ? Credi che io vada nello spogliatoio per fare una passggiata o cerchi di incoraggiarli a dare sempre il meglio ? Purtroppo infortuni, arbitraggi contrari e malasorte ci hanno relegato in una posizione di classifica che fa ridere, io sono il primo dei tifosi ad essere contrariato, e non solo per i soldi che questo impegno mi fa sborsare, ma per le brutte figure che stiamo rimediando un po' ovunque.

Credo nel lavoro, il quale fatto con coscienza ed impegno alla fine paga. Archiviamo ormai questa stagione sfortunata, non voglio illudere nessuno, ma sto già pensando al prossimo torneo e alle rivincite che dovremo riprenderci in futuro, io ci credo e mi impegnerò per questo.

Tornando alla tua domanda, si penso che il terzo allenatore ci darà le soddisfazioni che andiamo cercando da tempo, diamogli il tempo di lavorare in pace e non mettiamolo subito sui carboni ardenti se qualcosa va storto, fidatevi è un uomo importante e consapevole della grande sfida che lo attende da queste parti, non mettiamolo all’indice se ancora la squadra non risponde alle aspettative.

 

Abbandoniamo per un momento la crisi tecnica di una squadra che si è smarrita anzitempo, Lei ha avuto un colloquio con il Sindaco per questioni legate all’acquisto del campo di calcio, che cosa è scaturito da quest’incontro ?

 

Vedi ci sono tutte le premesse per un acquisto o un affitto centenario dello stadio; non appena avrò il nulla osta dal comune ho idee grandiose che piaceranno innanzi tutto alla città di Terni e poi ai tifosi tutti.

Il terreno di gioco avrà un erba naturale mista al sintetico che renderà il campo di calcio tra i migliori in circolazione, non per niente abbiamo stanziato in bilancio una spesa che si aggirerà intorno ai 500 mila euro e poi lo stadio avrà una ristrutturazione interna che non toccherà l’attuale architettura, ma avvicinerà i tifosi al campo di calcio, con una migliore visibilità in ogni settore.

Certo sarebbe penalizzante per noi se non si potessero creare delle strutture ricettive intorno o all’interno dello stadio, anzi sarebbe un torto per l’intera comunità. Io voglio creare un ambiente vivo da usufruire ogni giorno dell’anno con cinema, teatri, ristoranti, negozi, concerti e quant’altro, dove le luci dei riflettori siano sempre accese e non come ora che si usufruisce dello stadio limitatamente agli incontri casalinghi.

Il mio progetto è vero è ambizioso, ma io sono per natura ambizioso e non mi accontento quasi mai; credo e penso di dare qualcosa di importante a questa città che con il tempo imparerà a conoscermi e forse anche a stimarmi.

 

Bene dopo aver pazientemente risposto alle nostre domande, ringraziandola anticipatamente, vorrei chiederle un’ultima cosa, noi tifosi vorremmo di nuovo risalire le vette delle classifiche fino a raggiungere traguardi importanti, Lei si sente in grado di farci cullare questo sogno ?

 

Maremma maiala proprio a fine intervista mi fai questa domanda ? Quando ho rilevato le quote azionarie di questa società ho fatto una promessa, la serie A in due anni, forse ci metterò di più a raggiungere questo obiettivo, ma state certi è il mio solo target.

Io non mi faccio intimorire da niente e da nessuno, imparerete a conoscere che Stefano Bandecchi ha una sola parola e questo è il mio sogno segreto che spero si avvererà, non so quanto tempo ci vorrà ma vi garantisco che prima o poi taglieremo insieme questo importante traguardo.

 

Grazie signor Presidente, buon lavoro e buona fortuna, noi saremo sempre vicini e pronti a incoraggiare la squadra anche nei momenti più critici se dovessero di nuovo manifestarsi.

Inoltre siamo sicuri che questi due anni orribili abbiano destato in Lei un senso di rivincita che potrà sopirsi soltanto vincendo i campionati, per lo meno noi lo speriamo.

 

E io cercherò di non deludere più i nostri sostenitori.

 

 

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Terni, 17 marzo 2019

 

Ternana – Imolese 0-3

 

Arbitro il Sig. Nicolò Cipriani della Sez. di Empoli.

 

Quando la squadra che incontri dimostra la sua forza esplosiva in tutte le zone del campo, ONORE AL MERITO, a chi sa interpretare un calcio di ottimo livello.

 

Il primo tempo come è ormai consuetudine , gli avversari ci hanno messo subito alle corde e hanno sbloccato l’incontro, quasi subito (certo il gol con il giocatore avversario a terra, ci mancava in questo triste guinness di primati in negativo).

 

Poi una timida reazione che non ha sortito nemmeno il solletico agli avversari e subito sotto di due gol.

 

Mentre stava terminando un primo tempo inguardabile proprio allo scadere, ecco servito anche il terzo gol.

 

Mi fa ridere pensare a chi inizio stagione diceva che la nostra era una buona squadra, da metà classifica in B.

 

Questa squadra in serie B sarebbe stata il materasso delle botte, come lo è del resto in serie C.

 

E ora sotto con la capolista sapremo dimostrare di che pasta siamo fatti, naturalmente di PASTA FROLLA.

  • Voto Positivo 1

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Terni, 24 Marzo 2019

 

Ternana – Pordenone 1-1

 

Arbitro il Sig. Giacomo Camplone della sez. di Pescara.

 

Oggi 24 marzo è una giornata azzurra, limpida, calda, una giornata di primavera che anticipa le ormai imminenti giornate di bel tempo e favorisce le gite fuori porta e i pic nic all’aperto.

 

Oggi NON ho assistito all’incontro contro la capolista, che magari se le cose fossero andate diversamente sarebbe stata la partita clou della serie C.

 

Dicevo ho raccolto l’invito di disertare lo stadio, e Dio solo lo sa quanto la cosa mi sia pesata, ma tant’è che così ho voluto anch’io nel mio piccolo contestare una squadra e una società che si sono mostrati non all’altezza delle aspettative che avevano sbandierato.

 

Purtroppo è vero siamo una squadra indecifrabile, mettiamo alle corde il Pordenone, ma abbiamo lasciato nel corso della stagione punti importanti a chi era meno attrezzato del Pordenone.

 

Oggi riferiscono le cronache che finalmente all’ennesimo gol su palla inattiva (naturalmente dell’ex di turno), c’è stata una giusta reazione e nel secondo tempo si è assistito ad un veemente arrembaggio verso la porta avversaria.

 

Su l’ennesimo pallone stampatosi sulla traversa (ma io dico a quando un episodio fortunato ci arriderà ?) la squadra ha continuato a macinare chilometri mettendo sovente in difficoltà la capolista del girone e la reazione monstre, è culminata con il meritato pareggio di Vantaggiato (finalmente in gol !).

 

Il Pordenone ci sovrastava e ci sovrasta di ben 27 punti, ma sinceramente , almeno stando alle cronache, la capolista sembravamo noi e giocando una partita oculata, abbiamo meritato il pareggio, ma forse si meritava anche qualcosa in più.

 

Forse forse un punticipo alla volta, alla fine può darsi che ci salveremo, ma quanta fatica !

 

Infine a margine un inciso, è tornato il Patron, dopo un timido accenno di vendita, c’è solo da chiedersi fino a quando resisterà la sua dura corazza agli oltraggi dei supporters rossoverdi, che beceri e offensivi con gli sputi hanno addirittura passato ogni limite, forse se ci fosse anche un aiutino come quello di oggi da parte della squadra, tante divergenze si potrebbero anche appianare.

 

Noi tifosi non ce l’abbiamo con il Patron Bandecchi, ma al pari di lui stiamo soffrendo le pene dell’inferno per una stagione che doveva essere trionfale, ma si dimostra molto ma molto al di sotto di ogni più pessimistica previsione.

 

Alla fine del torneo mancano sei gare, Vicenza, Fermana, Giana Erminio e Teramo fuori, Sudtirol e Ravenna in casa, non è sufficiente aver giocato bene oggi, dovremo raccattare qualche punto pesante anche in trasferta, per poter salvare questa categoria.

 

Il futuro non è roseo, ma se si continuerà a giocare con l’intensità di oggi, forse riusciremo a scamparla per il rotto della cuffia.

 

Comunque attenzione, la zona play out è appena a tre punti e il calendario non ci agevola.

  • Voto Positivo 1

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Terni, 1 Aprile 2019

 

Vicenza – Ternana 1-1

 

Arbitro il Sig. Ivan Robilotta della Sez. di Sala Consilina.

 

Metabolizziamo l’ennesimo rigore contro, molto, molto ma molto dubbio (e sono 8 tutti andati a segno) che sicuramente l’arbitro non poteva vedere, e forse il segnalinee posto in posizione migliore ha segnalato via radio al referèe di giornata, quanto si dice la malasorte.

 

Detto questo ad onor di cronaca, la gara di ieri ha mostrato una squadra, la nostra, da due volti, ad un primo tempo inconcludente, dove i nostri apparivano timorosi, privi di lucidità mentale, sempre in balia degli avversari e pronti a subire da un momento all’altro il raddoppio, è arrivato finalmente un secondo tempo autoritario dove sicuramente abbiamo tirato fuori le unghie e anche qualcosa di buono.

 

Il gol di Palumbo ci ha galvanizzati e sostenuti da una impeccabile condizione atletica, abbiamo anche rischiato di vincere, ma al solito la fortuna quest’anno non ci è di grande aiuto.

 

Abbiamo fatto un ulteriore passettino in avanti, ma la zona play out è sempre lì ad appena tre punti, ci vorrebbe una vittoria che manca da troppo tempo per restituire a questa fragile barchetta la certezza di non naufragare.

 

Ed ora sotto con la trasferta di Fermo, altra rivale storica che ci fa venire in mente ben tristi ricordi.

 

Volevo spendere due parole sul ghanese Kingsley Boateng (l’avrò scritto bene il nome ?) o è un fenomeno incompreso o è uno scarparo di quelli con i fiocchi.

 

Le occasioni avute da costui sono state sontuose, è riuscito a scappare via spesso ai propri marcatori, sovente si è trovato di fronte, palla al piede, al portiere avversario, stavamo per saltare in aria dalla poltrona su cui eravamo seduti per le occasioni che ha avuto e che non si sono realizzate, facendoci imprecare alle più alte divinità del cielo, ma il grido di gioia ci è rimasto soffocato in gola.

 

Ma costui, domando, oltre ad una corsa strepitosa che la natura gli ha fornito siamo sicuri che lo sport che ha scelto sia quello giusto ? Io lo vedrei bene sui campi di atletica a sprintare contro i migliori velocisti, forse allora sì che si potrebbe applaudire...ma in questo sport stenta ad emergere.

 

Le bestemmie che mi ha fatto dire il pur bravo Mirko Carretta lo scorso anno erano un ricordo del passato, oggi con Boateng siamo punto e a capo.

 

Alla fine per colpa di questi due personaggi che hanno vestito e vestono i nostri colori, sarò costretto ad andare all’inferno per tutti gli epiteti offensivi che per colpa loro ho rivolto alle nostre divinità cristiane.

 

Vi sembra bello che per colpa loro debba scontare questa pena ???

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Terni, 5 Aprile 2019

 

Chi l’avrebbe mai pensato che a cinque gare dalla fine ci saremmo trovati impelagati nella lotta per non retrocedere ?

 

Oggi guardando la classifica dal basso in alto vediamo 10 squadre che risultano impelagate nei bassi fondi della classifica:

 

Rimini e AJ Fano con punti 33

Giana Erminio e Renate con punti 34

Albinoleffe e Virtus Verona con punti 36

Ternana e Pesaro con punti 37

Teramo e Gubbio con punti 38

 

e il Fano che incamera 3 preziosissimi punti nel recupero con la Fermana certamente non ci facilita il compito per noi diventato più impegnativo.

 

Come siamo messi male se ad oggi dobbiamo sperare sulle disgrazie altrui nella lotta per non retrocedere, tant’è che questo risulta dalla nostra scarsa propensione alla vittoria che manca dalla fine di dicembre, ormai dal giurassico, calcisticamente parlando.

 

Purtroppo di soddisfazioni quest’anno non ce ne sono state molte e pensare che nelle 5 gare rimanenti arrivi almeno una vittoria, non è un dogma che alimenti le smarrite speranze.

 

Quest’anno, come il precedente, sono stati ripetuti errori di una gravità assoluta, che speriamo insegnino a chi di dovere, che la gestione di una squadra di calcio non è un hobby a tempo perso, ma è un’orchestra i cui strumenti devono funzionare all’unisono, Direttore e Impresario compresi.

 

Fare programmi da qui alla fine del campionato in questo momento è fuori luogo, dobbiamo essere più squadra e chi scende in campo deve dialogare con i propri compagni, aiutandosi a vicenda, solo così si possono creare le condizioni per un miglioramento generale e salvare la categoria.

 

Amici non facciamoci soverchie illusioni la gara di Vicenza ha lanciato un falso messaggio.

 

La squadra di casa era reduce da una gara infrasettimanale contro il Monza, e noi abbiamo imparato a nostre spese che giocare tre volte alla settimana comporta un grosso dispendio di energie.

Fintanto che il Vicenza è stato in palla, ci ha messo sovente in difficoltà, poi nel secondo tempo quando i vicentini sono andati in calo di zuccheri, abbiamo preso un effimero sopravvento.

 

Ora può anche darsi che a Fermo si riesca a fare un gran secondo tempo, visto il recupero di mercoledì scorso della gara sostenuta dai padroni di casa contro il Fano, speriamo solo che nel primo tempo non si vada sotto per più di un gol, perché con la nostra scarsa propensione a segnare, troveremmo grosse difficoltà a riequilibrare la gara, vista anche la granitica difesa dei Fermani.

 

Dicevo mancano 5 gare al termine del campionato (e spero che non ci siano prolungamenti per noi) e se devo essere sincero non vedo l’ora che questo torneo termini.

 

Quest’anno le delusioni sono state troppe e troppo umilianti e sinceramente faccio fatica a seguire una squadra e una società che ci hanno dato così poche soddisfazioni. Vedo lo spettro della retrocessione e i probabili futuri incontri contro il Bastia, Cannara, Tuttocuoio, Real Forte Querceta e altri centri minori, con l’ennesima pagina nera di storia rosso verde paragonabile solo al fallimento Gelfusa, quando si pensa ai corsi e ricorsi storici. Speriamo di sbagliare...

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Terni, 7 Aprile 2019

 

Fermana – Ternana 0-0

 

Arbitro il Sig. Paride Tremolada della sez. di Monza.

 

Certo siamo piuttosto scarsi se anche un rigore concesso dall’arbitro per un veniale fallo di mano in area fermana, non si riesce a trasformarlo in gol, vuol dire che siamo una squadra fatta di uomini supponenti che non sapendo segnare nemmeno un calcio di rigore, questa classifica asfittica si meritano.

 

E che dire contro una squadra (la Fermana) decimata da infortuni e squalifiche, che non ha mai tirato in porta, se non su un calcio di punizione nel finale della gara, siamo stati capaci di arrembare senza creare quasi nessun grattacapo alla difesa di casa, la dice lunga sulla nostra scarsa propensione a trovare il gol ma soprattutto a trovare uno straccio di gioco decente.

 

Mai una giocata che abbia liberato un nostro attaccante in area, mai un contropiede illuminato, mai un appoggio decisivo e mai una sensazione di poter governare la gara a piacimento.

 

Siamo sempre in apprensione non appena squadre appena appena decenti superano la nostra metà campo, non si riesce a venire fuori dalle sabbie mobili di quest’annata disgraziata e dovremo lottare fino all’ultimo minuto del campionato, per cercare di salvare il salvabile.

 

Oggi rispetto alla gara di Vicenza, abbiamo fatto non un passo ma dieci passi all’indietro, siamo veramente poca cosa, e se per puro caso dovessimo salvarci, veramente c’è da rifondare una squadra perché gli attuali interpreti vanno cacciati tutti dal primo all’ultimo senza distinzioni di sorta, per la pochezza atletica, sportiva e di attaccamento ai colori che hanno fatto vedere in questa orribile annata calcistica.

 

C’è da capire bene cosa vuole fare Bandux da grande e poi scegliere tra i vari collaboratori gente capace che ingaggi atleti adatti alla bisogna, non quelli dai nomi altisonanti ormai arrivati a fine carriera, qui non deve essere più il cimitero degli elefanti, ma devono arrivare giovani capaci, atleticamente preparati ed integri, e non marpioni consumati che scelgono ameni lidi per farsi curare le piaghe purulenti per mille battaglie sostenute o strappare gli ultimi lauti ingaggi di fine carriera.

 

E’ ora di finirla con gente che non sa onorare la maglia, ed io sono stufo di vedere i miei colori che non vincono da ben 100 giorni, è una indecenza e una vergogna, anche in futuro saremo sempre additati come la barzelletta dell’annata calcistica 2018/2019, 100 giorni fatti di partite inguardabili, sconfitte cocenti e pareggi strappati per il rotto della cuffia.

 

Questa nostra squadra è terribilmente scarsa sotto tutti i punti di vista e va, ripeto, smantellata appena termina il campionato perché è stata il nulla cosmico e ribadisco per questo motivo non c’è da salvare NESSUNO.

 

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44 minuti fa, Castrino ha scritto:

Terni, 7 Aprile 2019

 

Fermana – Ternana 0-0

 

Arbitro il Sig. Paride Tremolada della sez. di Monza.

 

Certo siamo piuttosto scarsi se anche un rigore concesso dall’arbitro per un veniale fallo di mano in area fermana, non si riesce a trasformarlo in gol, vuol dire che siamo una squadra fatta di uomini supponenti che non sapendo segnare nemmeno un calcio di rigore, questa classifica asfittica si meritano.

 

E che dire contro una squadra (la Fermana) decimata da infortuni e squalifiche, che non ha mai tirato in porta, se non su un calcio di punizione nel finale della gara, siamo stati capaci di arrembare senza creare quasi nessun grattacapo alla difesa di casa, la dice lunga sulla nostra scarsa propensione a trovare il gol ma soprattutto a trovare uno straccio di gioco decente.

 

Mai una giocata che abbia liberato un nostro attaccante in area, mai un contropiede illuminato, mai un appoggio decisivo e mai una sensazione di poter governare la gara a piacimento.

 

Siamo sempre in apprensione non appena squadre appena appena decenti superano la nostra metà campo, non si riesce a venire fuori dalle sabbie mobili di quest’annata disgraziata e dovremo lottare fino all’ultimo minuto del campionato, per cercare di salvare il salvabile.

 

Oggi rispetto alla gara di Vicenza, abbiamo fatto non un passo ma dieci passi all’indietro, siamo veramente poca cosa, e se per puro caso dovessimo salvarci, veramente c’è da rifondare una squadra perché gli attuali interpreti vanno cacciati tutti dal primo all’ultimo senza distinzioni di sorta, per la pochezza atletica, sportiva e di attaccamento ai colori che hanno fatto vedere in questa orribile annata calcistica.

 

C’è da capire bene cosa vuole fare Bandux da grande e poi scegliere tra i vari collaboratori gente capace che ingaggi atleti adatti alla bisogna, non quelli dai nomi altisonanti ormai arrivati a fine carriera, qui non deve essere più il cimitero degli elefanti, ma devono arrivare giovani capaci, atleticamente preparati ed integri, e non marpioni consumati che scelgono ameni lidi per farsi curare le piaghe purulenti per mille battaglie sostenute o strappare gli ultimi lauti ingaggi di fine carriera.

 

E’ ora di finirla con gente che non sa onorare la maglia, ed io sono stufo di vedere i miei colori che non vincono da ben 100 giorni, è una indecenza e una vergogna, anche in futuro saremo sempre additati come la barzelletta dell’annata calcistica 2018/2019, 100 giorni fatti di partite inguardabili, sconfitte cocenti e pareggi strappati per il rotto della cuffia.

 

Questa nostra squadra è terribilmente scarsa sotto tutti i punti di vista e va, ripeto, smantellata appena termina il campionato perché è stata il nulla cosmico e ribadisco per questo motivo non c’è da salvare NESSUNO.

 

Castrì, smantellare tutto alla fine di ogni campionato è il nostro sport preferito, quindi non ti preoccupare, avverrà puntualmente anche quest'anno.

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Terni, 14 Aprile 2019

 

Ternana – Sudtirol 1-1

 

Arbitro il Sig. Giampiero Miele della Sez. di Nola.

 

Prendiamoci questo punto come fosse una vittoria in champions league (naturalmente a Cardiff), certo lo scoramento al momento del rigore contro e relativa espulsione di Palumbo mi aveva fatto scendere lo scoramento sotto i tacchi e solo la grande parata di Jannarilli mi ha dato un entusiasmo che non credevo più di trovare.

 

Di che cosa vogliamo parlare, la nostra difficoltà a centrare la porta avversaria è sempre il nostro problema principale, Marilungo che di testa sbaglia il più facile dei gol, Boateng che non segnerebbe nemmeno se gli avversari giocassero senza portiere, tutti gli altri che la porta avversaria nemmeno la vedono, e se questo è il nostro problema principale, contentiamoci di un misero pareggio che ci fa avanzare di un punticino alla volta, ma basterà ?

 

Il Rimini perde a Monza, il Fano perde a Pesaro, l’Albinoleffe perde a Sanbenedetto, mentre al momento non si conoscono i risultati delle gare Verona-Ravenna, Renate-Giana gare che interessano il fondo della classifica e quindi noi.

 

Certo arrivati a questo punto della stagione il nostro grande entusiasmo è augurarsi le disgrazie delle squadre in fondo alla classifica, per permetterci una disonorevole salvezza.

 

Tornando alla gara odierna sono rimasto piacevolmente sorpreso della prestazione di Bifulco che in certi momenti della gara, sembrava fare la differenza, di Jannarilli per le parate che ci hanno tenuto in partita e di Nicastro se non altro per l’opportunismo che ha avuto sotto rete. Salvo anche Gallo per l’intuizione di far scendere in campo un imprevedibile Nicastro e nel momento di maggiore sofferenza quando eravamo in dieci, non ha rinforzato il centrocampo o la difesa, ma ha puntato su una punta, Vantaggiato, con la chiara di idea , forse di poter vincere la gara.

Ma si sa, Vantaggiato è un lontano parente del goleador che fu.

 

Un punto alla volta ci fa avvicinare ad una zona di quasi tranquillità, ma questo non ci fa dimenticare uno dei più brutti record negativi della nostra storia, la vittoria questa sconosciuta, non arriva e sono trascorsi 107 giorni dall’ultima gara in cui abbiamo incassato tre punti, siamo poca cosa e a tempo debito metteremo sul banco degli imputati i maggiori responsabili di questa annata calcistica.

 

Comunque siamo in una zona di quasi tranquillità, ma non abbassiamo la guardia, le ultime tre gare potrebbero riservarci brutte sorprese.

 

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Terni, 15 Aprile 2019

 

Ieri la gara è stata come tutte le altre disputate nel 2019, una prova priva di mordente di virilità di voglia di vincere e di errori che stridono con il gioco del calcio.

 

Questa squadra orribile e inespressiva, guidata male dal terzo allenatore di stagione (ma costui è un incapace o è solo sfortunato ?) sta dimostrando che ha più di una lacuna e sono sicuro che questi attuali interpreti non riuscirebbero a strappare una vittoria nemmeno contro una formazione di allievi regionali.

 

I pochi spettatori presenti anche con biglietti a prezzi stracciati danno un’idea dello scollamento che si sta verificando tra squadra e tifosi, se i risultati non arrivano se rimaniamo a galla ora per merito di un singolo o di un altro, se ancora non si vede uno straccio di gioco, se non si riesce a vincere una gara di campionato da tempo immemore, c’è qualcosa che di sicuro non quadra.

 

Questo male oscuro che affligge i nostri colori è pari ad una malattia rara che non si riesce né a controllare né tanto meno a curare, siamo destinati per ancora tre gare a vedere questi nostri pseudo calciatori ad arrancare e rincorrere gli avversari senza logica né costrutto sempre con il fiatone costretti a rimontare l’abituale risultato negativo che a volte ci va bene come contro il Sudtirol, ma non sempre la dea bendata ci sarà favorevole.

 

Mai una gara in cui si riesce ad andare in vantaggio, per poi gestirlo adeguatamente (ma avrei qualche ragionevole dubbio), siamo veramente ridicoli, e se poi in tutto questo ci si mettono le decisioni cervellotiche di signori domenicali come Giampiero Miele della sezione di Nola, beh lasciamo perdere, forse il calcio è altra cosa.

 

Un’ultima annotazione, l’anno scorso siamo retrocessi insieme all’Entella, Vercelli e Novara. Guardando la classifica del girone A constatiamo che l’Entella ha 66 punti, Vercelli 58 e Novara 46.

 

Sicuramente queste squadre hanno avuto gli stessi problemi incontrati da noi, partite da recuperare incontri ogni tre giorni, come mai noi abbiamo solo 39 punti e siamo ultimi anche in questa surreale graduatoria ?

 

Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse i motivi…

 

N.B: Caro Gallo, visto che per la prossima gara dovrai fare a meno di qualche titolare per squalifica, guarda nelle formazioni minori, fai esordire qualche atleta meritevole delle tue attenzioni, sicuramente non riusciranno a fare peggio degli attuali interpreti.

 

 

 

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Terni. 20 Aprile 2019

 

Giana Erminio – Ternana 0-0

 

Arbitro il Sig. Matteo Marchetti della Sez. di Ostia.

 

Altra gara oscena, giocata senza nessun criterio né alcuna volontà di primeggiare. Non abbiamo un’idea di gioco, se non quello di intervenire sulle trame degli avversari, non facciamo altro che rilanciare palloni su palloni nella metà campo avversaria, non riusciamo mai dico mai a contrastare un avversario nella zona nevralgica del campo, né abbiamo un’idea di come si giochi al calcio.

 

Mi dispiace, ma anche quest’ultimo allenatore a cui ci siamo affidati speranzosi, non ha insegnato niente, visto che ancora non abbiamo un  gioco di squadra e i risultati non brillanti sono sotto gli occhi di tutti.

 

Anche oggi ci è andata bene che non siamo tornati a casa con un pesante passivo che detto tra noi, ci stava tutto, ed ora aspettiamo in casa il Ravenna che non farà certamente sconti.

 

Prepariamoci ad un altro sofferto pareggio, se ci andrà bene, e speriamo al solito nelle disgrazie altrui, che apparentemente sembra non avvengano, ora la zona caldissima è a soli 2 punti.

 

17 gare disputate nel girone di ritorno senza vincere una gara, stroncherebbe anche il più affezionato dei tifosi, ma non quelli presenti allo stadio di Gorgonzola, che impagabili hanno cercato di incoraggiare degli  atleti non meritevoli di tanto affetto soprattutto per i  i tanti sacrifici a cui sono andati incontro.

 

Da inizio anno abbiamo disputato 17 gare dove abbiamo racimolato 3 pareggi interni e 6 esterni, 5 sconfitte interne e 3 esterne, la dicono lunga sulla pochezza di un organico che doveva fare sfracelli e che invece si trova nei bassifondi della graduatoria.

Dio non voglia che si debba ricorrere agli spareggi per i play out, saremmo spacciati prima di iniziare le gare.

 

Certo se ci salveremo, sarà per il rotto della cuffia, e di nuovo lancio una preghiera, fatemi la grazia terminata la regular season, mandate via tutti dal primo all’ultimo compreso il capitano a cui avete troppo frettolosamente rinnovato un contratto demenziale.

 

A buon intenditor...

 

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13 ore fa, Castrino ha scritto:

Terni. 20 Aprile 2019

 

Giana Erminio – Ternana 0-0

 

Arbitro il Sig. Matteo Marchetti della Sez. di Ostia.

 

Altra gara oscena, giocata senza nessun criterio né alcuna volontà di primeggiare. Non abbiamo un’idea di gioco, se non quello di intervenire sulle trame degli avversari, non facciamo altro che rilanciare palloni su palloni nella metà campo avversaria, non riusciamo mai dico mai a contrastare un avversario nella zona nevralgica del campo, né abbiamo un’idea di come si giochi al calcio.

 

Mi dispiace, ma anche quest’ultimo allenatore a cui ci siamo affidati speranzosi, non ha insegnato niente, visto che ancora non abbiamo un  gioco di squadra e i risultati non brillanti sono sotto gli occhi di tutti.

 

Anche oggi ci è andata bene che non siamo tornati a casa con un pesante passivo che detto tra noi, ci stava tutto, ed ora aspettiamo in casa il Ravenna che non farà certamente sconti.

 

Prepariamoci ad un altro sofferto pareggio, se ci andrà bene, e speriamo al solito nelle disgrazie altrui, che apparentemente sembra non avvengano, ora la zona caldissima è a soli 2 punti.

 

17 gare disputate nel girone di ritorno senza vincere una gara, stroncherebbe anche il più affezionato dei tifosi, ma non quelli presenti allo stadio di Gorgonzola, che impagabili hanno cercato di incoraggiare degli  atleti non meritevoli di tanto affetto soprattutto per i  i tanti sacrifici a cui sono andati incontro.

 

Da inizio anno abbiamo disputato 17 gare dove abbiamo racimolato 3 pareggi interni e 6 esterni, 5 sconfitte interne e 3 esterne, la dicono lunga sulla pochezza di un organico che doveva fare sfracelli e che invece si trova nei bassifondi della graduatoria.

Dio non voglia che si debba ricorrere agli spareggi per i play out, saremmo spacciati prima di iniziare le gare.

 

Certo se ci salveremo, sarà per il rotto della cuffia, e di nuovo lancio una preghiera, fatemi la grazia terminata la regular season, mandate via tutti dal primo all’ultimo compreso il capitano a cui avete troppo frettolosamente rinnovato un contratto demenziale.

 

A buon intenditor...

 

18 castri', purtroppo so 18 le partite senza vince. Il pareggio nel recupero con il Rimini fa testo. Buona Pasqua 

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Terni, 23 Aprile 2019

 

COMPRIAMOCI LA GARA INTERNA CONTRO IL RAVENNA…

 

Il mondo del calcio è fatto di paste e pastette così ho pensato perché non comprarsi la gara di domenica prossima contro un ormai appagata Ravenna ? E’ vero si potrebbe andare incontro a qualche inchiesta federale, ma con qualche buon avvocato si riuscirebbe a dimostrare la liceità e la buona fede di non aver compiuto il misfatto, e poi nella patria del diritto, siamo tutti garantisti e chi avrebbe tempo e voglia di accusare qualcuno in assenza di prove concrete ? (Sempre che il misfatto sia perpetrato da persone in gamba).

 

Ad esempio se si facesse un’offerta adeguata al portiere ospite, per chiudere un occhio, e se questo accettasse, un tiro innocente da parte di un nostro attaccante, potrebbe apparire un gol strepitoso di fronte ad un errore di posizionamento come ne compiono tanti i portieri. Oppure potrebbe atterrare un nostro giocatore nella sua area di rigore, però un rigore a favore non è sicuro che lo sapremmo trasformare in gol, meglio molto meglio ad esempio, un autogol.

 

Quest’anno siamo talmente scarsi che abbiamo saputo sbagliare ben 4 calci di rigore (2 Vantaggiato 1 Furlan e 1 Marilungo) altro record negativo di una stagione negativa che sarà ricordata a lungo come la peggiore performance di una squadra professionistica a livello di calcio mondiale.

 

Un intero girone di ritorno senza mai vincere una gara significa avere in formazione non una squadra composta da atleti ma un’accozzaglia di persone che non sa nemmeno cos’è il gioco del calcio.

 

Se ad ogni incontro i migliori risultano essere due massimo tre atleti, inserendo quasi sempre tra i primi il nostro portiere, la dice lunga sul resto dell’organico, talmente scarso che i vari Tonino Bizzarri, Lolli Ali, Pedotti Marco, Morello Antonio, Del Grosso Federico, Guerrieri Andrea (e mi fermo qui) personaggi passati da queste parti in un torneo di serie C nel campionato 2008/2009 al confronto erano mostri di bravura (in quell’organico mi piace ricordare anche Scappini, Perna, Tozzi Borsoi, Concas, Rigoni, Di Deo, Noviello, Visi, Cibocchi, Perney, Ricca e Papini) che se li avessimo avuti oggi, avremmo realmente sfiorato la promozione a mani basse...

 

Per non parlare dell’allora allenatore Giorgini, che rispetto a queste ultime cariatidi scelte da un management inadeguato, era paragonabile a Mourinho.

 

Sono talmente amareggiato che non assisterò alla gara di domenica prossima, è troppo grande il risentimento che è dentro di me contro questa accozzaglia di elementi che non mi rappresentano più, anche se vestono impropriamente i miei colori preferiti.

 

Mi limiterò a leggere i resoconti dei tifosi su “Rossoverdi.com” che certamente sono sinceri e non condizionati da alcuno perchè loro esprimono i veri sentimenti di una piazza delusa e mortificata da questi atleti inadeguati come lo sono stati chi li ha scelti.

 

Dicevo domenica prossima starò sui carboni ardenti dalle 18:30 alle 20:30, chissà se arriverà per caso ancora una non sconfitta, tanto per passare un’altra settimana di passione e di speranza ???

 

 

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26 Aprile 2019

 

E’ arrivato il caldo.

 

Ora abbiamo una scusa in più per giustificare le nostre scarse prestazioni.

 

Ho letto da qualche parte che Bandux dall’alto della sua grande capacità di conoscere il genere umano, dopo la gara di Fermo dove è stato tirato un ignobile rigore da un calciatore che ormai è sul viale del tramonto, è riuscito a consolare costui abbracciandolo e rincuorandolo, per cose che peraltro hanno sbagliato anche i più grandi campioni.

 

Vedi caro Bandux, io al tuo posto mi sarei irritato e di brutto, nelle grandi società chi commette un grave errore viene posto ai margini dell’azienda in ruoli dove non potrà più nuocere in una sorta di limbo, cioè in un luogo, metaforicamente parlando, privo di luce solare (uno scantinato dove esiste un archivio ad esempio) senza alcuna soddisfazione professionale né possibilità di rientrare nei ranghi.

 

Tu invece che fai… lo consoli perché lo vedi amareggiato ? Ma lo dovevi condannare ad una pena esemplare, autorizzando il tuo allenatore a fare a meno di costui per le ultime partite rimaste (Unum castigabis centum emendabis), può darsi che avresti motivato gli altri interpreti.

 

Anche questo fa parte della scarsa capacità di interpretare un ruolo in cui ancora non hai accumulato la necessaria esperienza. Forse con il tempo chissà ?

 

Mancano 180 minuti alla fine di questo orrendo campionato, iniziato con tutte le premesse per ben figurare, finito come tutti ormai sappiamo, nell’anonimato assoluto e ci andrà di lusso se riusciremo ad evitare il disonore dei play out per salvare la categoria.

 

Tutto questo ti insegni caro Bandux che le partite non si vincono con i nomi, ma con gente determinata, affamata di vittorie, integra, disposta a seguire un allenatore che abbia le idee chiare.

 

Un consiglio dal solito vecchio tifoso come me:

 

  • A fine campionato, qualunque sia l’esito, dai il benservito all’attuale allenatore e prendine uno di categoria;

  • Saluta amichevolmente l’attuale D.S. e rivolgiti ad un professionista che conosce le dinamiche del calcio mercato;

  • Dedica qualche ora in più del tuo tempo a questa società, che ha bisogno di sapere chi è l’uomo forte con cui non si può scherzare;

  • Intervieni energicamente (e non per interposta persona) là dove vedi che ci sia un rilassamento non giustificato;

  • Infine apporta con la tua capacità manageriale, qualche miglioramento là dove vedi lacune nascoste, ti assicuro ne beneficerà l’intera organizzazione.

 

Dicevo mancano due gare al termine del campionato, speriamo che con due pareggi si raggiunga l’agognata salvezza, certo un campionato come quello che si sta concludendo è stato un thriller dai risvolti impensabili degno dei migliori film di Hitchcock, dove non vorremmo essere mai stati l’impensabile omicida che si scopre solo alla fine e che viene giustamente impiccato...

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Terni, 28 Aprile 2019

 

Ternana – Ravenna 1-0

 

Arbitro il Sig. Luca Zufferli della sez. di Udine.

 

Quasi quasi mi dispiace che abbiamo inanellato la prima vittoria del 2019, se continuavamo a non vincere avremmo raggiunto un record mondiale, anche se il nostro, beninteso, è stato sempre un primato da guinness, vuoi mettere essere ricordati nella storia delle negatività mondiali.

 

Ho visto il risultato finale, anche se su televideo il risultato delle fere era sempre con il colore rosso che indicava una gara non terminata, anche se la partita doveva essersi conclusa, e non si capiva perché non cambiasse colore, poi finalmente la svolta in positivo.

 

Mamma mia, se anche in questa gara dobbiamo ringraziare il nostro portiere, vuol dire che è stata una gara di sofferenza e come tutte le altre gare disputate nel girone di ritorno siamo stati facili preda dei più smaliziati avversari che a detta della stampa, ci hanno sovente messo alle corde, compresa una grande traversa colpita dalla squadra ospite.

 

Fine di un capitolo, fine di una storia, gettiamo un velo pietosissimo sulla stagione appena trascorsa che abbiamo salvato per il rotto della cuffia, e se vogliamo continuare a fare calcio in questa città, pensiamo seriamente a creare un organico affidabile e lavoriamo in silenzio e possibilmente senza i fatidici squilli di fanfara, creiamo un organico operaio, sicuramente ci darà più soddisfazioni di questa orrenda squadra grandi firme , che ci ha portato sull’orlo del baratro, ingannando il popolo rossoverde che è disposto a tutto ma non alle classiche prese per i fondelli.

 

Il solito consiglio amichevole, a salvezza raggiunta, mettiamoci subito al lavoro per creare le basi per una squadra solida e non come quella attuale costruita male e condotta peggio.

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1 ora fa, Castrino ha scritto:

Terni, 28 Aprile 2019

 

Ternana – Ravenna 1-0

 

Arbitro il Sig. Luca Zufferli della sez. di Udine.

 

Quasi quasi mi dispiace che abbiamo inanellato la prima vittoria del 2019, se continuavamo a non vincere avremmo raggiunto un record mondiale, anche se il nostro, beninteso, è stato sempre un primato da guinness, vuoi mettere essere ricordati nella storia delle negatività mondiali.

 

Ho visto il risultato finale, anche se su televideo il risultato delle fere era sempre con il colore rosso che indicava una gara non terminata, anche se la partita doveva essersi conclusa, e non si capiva perché non cambiasse colore, poi finalmente la svolta in positivo.

 

Mamma mia, se anche in questa gara dobbiamo ringraziare il nostro portiere, vuol dire che è stata una gara di sofferenza e come tutte le altre gare disputate nel girone di ritorno siamo stati facili preda dei più smaliziati avversari che a detta della stampa, ci hanno sovente messo alle corde, compresa una grande traversa colpita dalla squadra ospite.

 

Fine di un capitolo, fine di una storia, gettiamo un velo pietosissimo sulla stagione appena trascorsa che abbiamo salvato per il rotto della cuffia, e se vogliamo continuare a fare calcio in questa città, pensiamo seriamente a creare un organico affidabile e lavoriamo in silenzio e possibilmente senza i fatidici squilli di fanfara, creiamo un organico operaio, sicuramente ci darà più soddisfazioni di questa orrenda squadra grandi firme , che ci ha portato sull’orlo del baratro, ingannando il popolo rossoverde che è disposto a tutto ma non alle classiche prese per i fondelli.

 

Il solito consiglio amichevole, a salvezza raggiunta, mettiamoci subito al lavoro per creare le basi per una squadra solida e non come quella attuale costruita male e condotta peggio.

... tu dici Castrì?

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Terni, 30 Aprile 2019

 

Mi sono dilettato a ricordare quali sono stati i peggiori “Realizzatori” passati da queste parti nell’era di Bandux, e nella speciale graduatoria possiamo tranquillamente annoverare in rigoroso ordine alfabetico:

  • Boateng 0 realizzazioni

  • Bombagi 0 realizzazioni

  • Butic 0 realizzazioni

  • Candellone 0 realizzazioni

  • Carretta 7 gol (se avesse realizzato quelli che si è mangiato staremmo ancora a parlare di serie B)

  • Finotto 3 gol

  • Piovaccari 0 realizzazioni

  • Rivas 0 realizzazioni

  • Repossi 0 realizzazioni

  • Statella 0 realizzazioni

  • Tiscione 0 realizzazioni

  • Vantaggiato 3 gol

 

Consentitemi di fare una riflessione, nell’ultimo anno di serie B abbiamo allestito una squadra con elementi che venivano dalla serie C, compreso l’allenatore, mentre ora che abbiamo frequentato la serie C, avevamo un organico di serie B compresi i vari allenatori che si sono avvicendati, e i risultati sono stati disastrosi in entrambi i casi.

 

Allora facendo 2+2 è facile stabilire una programmazione oculata e allestire una squadra con criterio dove occorre inserire elementi di categoria e di esperienza ad esempio:

 

  1. Elementi di provata capacità (forse qualcuno dall’attuale inaffidabile organico ?);

  2. Elementi rodati in serie C, dove a detta di tutti (Carletto Mazzone) occorre correre, correre e correre;

  3. Lanciare in prima squadra elementi promettenti provenienti dalle formazioni minori;

  4. Evitare al massimo i prestiti di atleti che non garantiscono una sicura affidabilità;

  5. Muoversi per tempo e non aspettare i saldi di fine stagione;

  6. Riallacciare un dialogo proficuo tra società e tifosi;

  7. Rinforzare una difesa dimostratasi troppo spesso in balia degli attaccanti avversari;

  8. Cercare un centrocampista o più che sappiano dettare i tempi di gioco;

  9. Potenziare un centrocampo che quest’anno si è fatto troppo spesso surclassare dagli avversari:

  10. E infine le note dolenti, l’attacco. Cercare tra i tre gironi di serie C o perché no, anche in serie D, elementi che sappiano inquadrare la porta avversaria, qualcuno che sappia tirare le punizioni e gli angoli e uno spilungone che sappia fronteggiare i difensori avversari, che sappia penetrare le difese, che sia un buon colpitore di testa e che sappia far salire la squadra. Possibile che giovanotti con un tali profili non si riescano ad individuare ? E poi qualche buon rincalzo che in un campionato certamente non guasta.

 

E qui caro Gallo e Leone vi voglio proprio vedere alla prova del 9, certo se pensate di effettuare una campagna acquisti come quella propinatici a gennaio dove tali atleti visti in campo hanno fatto letteralmente ridere, se non piangere, allora mi spiace dirvelo ma non conoscete a fondo questo mestiere.

 

Io sono sincero, non avrei riconfermato nessuno di voi due, e se nel prossimo campionato le cose non dovessero andar bene, siete sicuri che la piazza vi subirà pazientemente come quest’anno ?

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Terni, 5 Maggio 2019

 

Teramo – Jannarilli 0-0

 

Arbitro il Sig. Stefano Lorenzin della sez. di Castelfranco Veneto.

 

Solita partita, solita gara senza sussulti, solita modesta prestazione che non autorizza un futuro radioso.

 

Parliamo sempre del solito modo di essere in campo, senza un’idea di gioco e senza quasi mai tirare a porta (eccezionalmente un tiro di Paghera non ha inquadrato la porta) dipenderà dagli uomini ? Dall’allenatore che non ha saputo dare una sua impronta alla squadra ? Alla scelta degli uomini poco adatti a misurarsi con le squadre di serie C ?

 

Non lo so, certo se anche quest’oggi tra i migliori risulta essere il nostro portiere, la dice lunga sulla pochezza dei nostri atleti, e veramente se dovessimo partecipare ai play off, siamo sicuri che affronteremo a testa alta con criterio e con qualche chance di primeggiare con le/la squadre/a che dovremo affrontare ?

 

Ho molti dubbi, ci vorrebbe un’inversione di tendenza che in questo momento siamo incapaci di effettuare, a meno che non si ricorra ai giovani che ben si stanno comportando con le formazioni minori, allora può darsi che la possibilità di vincere qualche gara potrebbe essere reale.

 

Altrimenti, mettiamoci il cuore in pace, questa squadra ha fatto letteralmente ridere durante il corso dell’intera stagione e verrà fatta a pezzi se ci dovrà affrontare altri incontri.

 

9 vittorie, 17 pareggi, 12 sconfitte una media inglese di -22, 39 gol realizzati (27 nel girone d’andata) e 40 subiti (16 nel girone d’andata), la dicono lunga sulla pochezza di questo team, e prima si darà il rompete le righe e prima sarà meglio per tutti, non se ne può proprio più di vedere in campo atleti che hanno sempre disonorato i nostri colori.

 

E mi fermo qui.

  • Voto Positivo 1

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Terni, 6 Maggio 2019

 

Questa è una storia vera...

 

Tanti anni fa, parliamo ormai degli anni ‘60, in Via Isonzo a Terni, quartiere Città Giardino, proprio a fianco della chiesa del S.Cuore, c‘era un’officina che riparava auto, gestita da padre e figlio i quali nel loro mestiere erano professionalmente bravi.

 

Costoro erano due spilungoni di quasi 2 metri d’altezza e il padre aveva sempre in bocca un sigaro, di quelli lunghi e fini, il cui fumo era per lo più acre e fastidioso.

 

Dicevo che questi due omoni altissimi e filiformi, erano sempre in tuta coperti d’olio con macchie di unto sparse ovunque.

 

Io credo che l’auto officina composta da due ampi saloni, fosse priva del wc, perché entrambi per le loro necessità fisiologiche usufruivano delle strutture del vicino oratorio, dove noi giovani trascorrevamo le nostre giornate di tempo libero tra tornei di ping pong, giochi al biliardo, gare di briscola e biliardino e lunghi e interminabili discorsi sul calcio e sul ciclismo.

 

Beh voi non ci crederete, ma quando i succitati meccanici entravano nell’oratorio per andare al bagno, c’era una curiosità morbosa in tutti noi ragazzi.

Appena uno di loro aveva espletato e tornava alle sue occupazioni finendosi di allacciare la cinta dei pantaloni, noi correvamo dove insistevano i sanitari e turandoci il naso vedevamo qualcosa di mostruoso che ogni volta si presentava alla nostra vista.

 

Deiezioni di dimensioni assurde lunghe almeno 30/35 cm. con uno spessore come l’impugnatura di una pala o di un piccone non riuscivano ad essere evacuate nello sciacquone e rimanevano in bella mostra fintanto che il gestore del circolo con un bastone non le scomponeva in parti più piccole, al fine che potessero essere digerite dal water closet.

 

Tali rappresentazioni durarono giorni e giorni, ma poi, poiché il gestore si lamentava continuamente di dover pulire le altrui schifezze, alla fine i frati della chiesa, proprietari dell’oratorio, decisero di porvi rimedio, con una decisione salomonica chiusero definitivamente a chiave la porta del bagno, (quando si dice del potere temporale della chiesa) penalizzando anche gli abituali avventori che certamente non erano usi a lasciare simili mostruosità e quindi anche per le minzioni il bagno rimase per sempre off limits.

 

In seguito non so come i due incredibili “produttori” abbiano risolto i loro problemi intestinali, né si è cercato in seguito di scoprirlo, mi è rimasto però per sempre un ricordo indelebile tra l’osceno e il comico di un qualcosa che per la sua enormità non sembrava reale.

 

Ora per assurdo riportando questa storia ai nostri giorni, potremmo fare dei paragoni improponibili, dove i due meccanici potrebbero essere paragonati ai primi due allenatori di stagione che ci hanno propinato solo merda;

 

Il gestore del circolo è senz’altro il terzo allenatore che ha cercato di rimediare alle schifezze altrui, consapevole di dover fare un lavoro sporco;

 

I giovani ilari e gaudenti, frequentatori abituali del circolo sono paragonabili agli allenatori delle altre formazioni del girone, ai giornalisti che continuavano ad apostrofarci come la squadra da battere e ai tifosi delle squadre avversarie, tutti che godevano e ridevano per le nostre mancate performance;

I frati della chiesa, infine, sono i personaggi che si sono avvicendati nelle stanze del potere, prendendo decisioni errate che alla lunga si sono dimostrate penalizzanti e nocive.

 

Tra le castronerie intraprese da quest’ultimi possiamo tranquillamente elencare:

 

  • Contratti di 3 anni + 2;

  • Aver dato carta bianca a un personaggio che ha creato enormi problemi nello scegliere atleti sbagliati, di aver privilegiato elementi su cui fidarsi a posto di altri meglio strutturati, adottato una preparazione atletica ridicola, aver spaccato lo spogliatoio, aver risposto a tutti con sufficienza (io sono un grande allenatore e voi non siete niente) e avere avuto la presunzione di pensare di poter gestire a piacimento una proprietà inesperta e plasmabile piegandola ai suoi desideri;

  • Aver licenziato all’inizio della stagione agonistica un D.S. capace di tener unito lo spogliatoio, per scoprire dopo mesi e mesi quando le cose ormai si erano definitivamente deteriorate che era importante nell’economia del sistema ricoprire un ruolo rimasto colpevolmente vacante, trovando tardivamente un sostituto da inserire in organico;

  • Sostituzione e promozione ad altro incarico di un Presidente dimostratosi non all’altezza del compito assegnatogli con conseguente avanzamento di un personaggio professionalmente ancora acerbo;

  • Licenziamenti avventati del vice allenatore, dei collaboratori tecnici, del match player analist e di un tecnico, relegato ad un ruolo secondario il quale conoscendo la serie C, per avervi allenato, non avrebbe certamente fatto peggio degli allenatori avvicendatisi e in più si sarebbe trovata una soluzione interna, tra l’altro gradita alla maggior parte dei tifosi;

  • Infine aver pensato erroneamente che una squadra di calcio si possa gestire con sufficienza delegando gli incarichi più importanti a terze persone.

 

Si spera solo che questi due orribili anni di gestioni fallimentari siano stati sufficienti a far capire a chi di dovere, che l’impegno verso un team sportivo deve essere continuo e totale, non basta metterci solo i soldi, se non ci si riesce è bene cedere il giocattolo e dedicarsi ad altro.

 

I tifosi, questi sconosciuti, che percorrono km. e km. per assistere a prestazioni per lo più deludenti, che in casa e fuori sono continuamente mortificati da partite ridicole, rappresentano la parte lesa di questa gestione dilettantistica e lo scollamento è drammatico, basta vedere le ultime presenze allo stadio.

 

Per me il credito è finito, non credo che il duo con i cognomi che ricordano il re del pollaio e il re della foresta riescano nell’impresa di ricomporre un coccio frantumato in mille pezzi, meglio sarebbe stato azzerare tutto e voltare pagina iniziando con gente nuova, di categoria, vogliosa di emergere, e con le idee chiare.

Non me ne vogliano gli attuali riconfermati tecnici, ognuno ha le sue convinzioni e le esterna come può.

 

Arrivati a questo punto, mi sento di consigliare agli amici tifosi:

 

ARMIAMOCI DI PAZIENZA VINCEREMO OGNI SOFFERENZA”

 

  • Voto Positivo 1

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Terni, 10 Maggio 2019

 

E’ arrivato il momento cruciale di tirare le somme e fare un bilancio della stagione fallimentare 2018/2019.

 

Prima puntata (inizio dall’area tecnica).

 

Luigi De Canio: Costui al momento del suo arrivo a Terni nel febbraio 2018 ci aveva fatto ben sperare, sembrava che avessimo contrattualizzato un Guardiola o un Mourinho. Sostituiva un mai amato Sandro Pochesci e al suo arrivo la squadra galleggiava nelle ultime posizioni di classifica con 22 punti.

Vuoi scommettere ci siamo spesso detti noi ignari tifosi, che con De Canio, ci riesce di nuovo il miracolo dell’anno precedente, quando un sontuoso Liverani ci salvò dalla retrocessione ?

In effetti mancavano 16 gare alla fine del torneo e qualche speranza la nutrivamo.

Poi però i risultati sul campo sono stati disastrosi, sconfitte con Bari, Venezia, Ascoli, Carpi, Pescara, Parma, Palermo, ProVercelli e Avellino, pareggi con Spezia, Frosinone e Foggia e solamente quattro vittorie con la Cremonese, Cittadella, Novara e Perugia.

Totale punti realizzati 15, che sommati ai 22 del precedente allenatore, ci hanno consegnato l’ultimo posto in graduatoria e quindi un’amara retrocessione.

Tutto questo non è stato sufficiente alla dirigenza per capire che forse questo allenatore non aveva più le capacità tecniche per soddisfare le aspettative di una società ambiziosa, anzi gli è stata concessa carta bianca per decidere sulla successiva stagione in serie C.

Costui ha deciso di smantellare la totalità del precedente organico di serie B, facendo rimanere solo Marino Defendi e Daniele Gasparetto, mentre tutti gli altri sono stati considerati inadatti al suo gioco e quindi operata una pulizia generale, e sì che qualche giocatore tecnicamente dotato poteva anche rimanere ( Favalli, Angiulli, Varone, Paolucci).

Inizia la stagione, iniziano i primi screzi con il D.S., il Sig. De Canio si arroga il diritto di avere l’ultima parola su tutte le operazioni di mercato, assecondato in questo dalla dirigenza e marginalizzando di fatto il lavoro di un D.S. intelligente che conosce il mestiere e soprattutto è amato dai tifosi.

Il risultato a questo punto è apparso ovvio a tutti, tale collaborazione non poteva continuare e quindi la società ha risolto il contratto con Pagni, affidandosi e accordando una fiducia illimitata all’allenatore.

Il Sig. De Canio non avendo più ostacoli che gli si frapponevano ha completato una campagna acquisti da ammazzare il campionato di serie C e se ripescati, sicuramente, così si diceva, avrebbe ottenuto un ottimo piazzamento in serie B.

Il futuro è stato impietoso, niente serie B da ripescati, un anonimo campionato di serie C e a gennaio, visti i risultati deludenti e gli obiettivi che stavano fallendo, è arrivato il divorzio, da un personaggio mai amato dai tifosi anzi contestato in più di un’occasione.

Ora si gode in pace i suoi meravigliosi 3 anni di contratto e a 61 anni può tranquillamente prendersi una pausa dal mondo del calcio.

 

Alessandro Calori: Subentrato a De Canio ha allenato (si fa per dire) per 5 gare (6 se consideriamo il primo tempo della gara di coppa Italia a Viterbo). Con lui al timone la squadra ha rimediato tre sconfitte Feralpisalò, VisPesaro, Albinoleffe e due pareggi Renate e Virtus Verona.

Di costui ricorderemo la gara contro l’Albinoleffe giocata in superiorità numerica per quasi tutto l’incontro e persa miseramente per 2-1, gara in cui la scelta di Calori nel far scendere in campo Gagno al posto di Jannarilli fu deleteria.

Gagno si rese colpevole del gol fantascientifico di Sbaffo, scagliato da metà campo e precedentemente di un autorete clamorosa nella gara contro la Virtus Verona.

Non abbiamo avuto nè modo né tempo per apprezzare compiutamente il lavoro di Calori, ma si sa da subentrati è sempre difficile ricostruire qualcosa che non funziona, però in qualche errore di scelte ci ha messo tutto il suo impegno.

 

Fabio Gallo: Terzo allenatore di stagione, subentrato a Calori. 12 gare guidate da costui, più la seconda parte della gara di coppa Italia persa per 2-1 (non ricordo se ha guidato anche il recupero con il Rimini).

4 gare perse Triestina, Samb, Monza e Imolese, 7 gare pareggiate Gubbio, Pordenone, Vicenza, Fermana, Sudtirol, Giana Erminio, Teramo, una sola vittoria Ravenna. Punti conquistati 10.

C’è da chiedersi come mai con uno score così basso è stato riconfermato per la prossima stagione insieme ad un non carismatico D.S.?

La sua è stata una media da retrocessione diretta, cosa può aver pensato la dirigenza che con costui alla guida della squadra che verrà, potrà farci fare quel salto di qualità che non è riuscito a farci fare in questa stagione ?

Ha fallito anche l’obiettivo minimo che gli si chiedeva, però evidentemente costui ha carisma ma soprattutto sponsor che lo promuovono.

Facciamo gli stessi identici errori dello scorso anno, quando si riconfermò un allenatore, che non conosceva la serie C quindi non in grado di evitare i rischi insiti in questa categoria.

Mi faccio una domanda, ma se le cose dovessero andar male, aspetteremo anche questa volta Natale per un eventuale avvicendamento finalmente con un allenatore di categoria ?

 

Luca Leone: Certo non è facile sostituire Danilo Pagni, ne do atto, però questo D.S. ingaggiato con ritardo per fare da parafulmine, non è stato in grado di far fronte ai compiti assegnatigli.

Nei momenti critici attraversati dalla squadra è stato spesso latitante, o non ha mai ritenuto opportuno intervenire. A gennaio, come ci capita da tempo immemore, è riuscito nella non facile impresa di indebolire la squadra, e gli acquisti effettuati non si sono mostrati adatti al raggiungimento di certi traguardi. Si capisce che ha dovuto accontentare prima Calori e poi Gallo, e il poco tempo avuto a disposizione in parte lo giustifica.

Sono curioso di vederlo alla prova adesso che di tempo per programmare, valutare e scegliere ne ha tanto, e soprattutto vedremo se sarà in grado di consegnare all’allenatore un organico decente, che sappia non dico primeggiare, ma ben figurare nel prossimo torneo.

 

Fine prima puntata

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Terni, 11 Maggio 2019

 

Seconda puntata i calciatori.

 

Se i tecnici si sono mostrati incapaci di farci arrivare almeno nella zona “play off” e a lungo addirittura abbiamo rischiato di retrocedere o di passare attraverso l’umiliazione dei “play out”, i calciatori che in questa stagione sono scesi in campo, sono i primi responsabili di questa debacle, non all’altezza dei compiti assegnati, molto ma molto supponenti, pensando che solo il nome o il curriculum avrebbe fatto la differenza tra noi e le altre squadre.

 

Non solo gli altri ci hanno preso sovente a pallonate, ma con gli atleti messi sotto contratto abbiamo rimediato figure barbine in quasi tutti i campi dove ci siamo presentati.

Non parliamo delle gare interne, dove abbiamo sempre sofferto e toccato il fondo nella gara contro l’Imolese, che in soli 45 minuti ci ha rifilato uno 0-3 da far impallidire anche il più affezionato dei tifosi. Una dimostrazione di forza, di gioco, di preparazione atletica da cui dovremmo solo imparare e tirare le dovute conclusioni. Siamo stati surclassati in ogni zona del campo, da una squadra che sembrava l’Ajax o il Liverpool, e noi tifosi a guardare stupiti, cosa era la serie C e cosa eravamo noi.

Onore e merito alla terza forza del campionato, l’Imolese che nella regular season ha raccolto la bellezza di 62 punti, appena appena 18 più di noi, e se questa non è stata una cocente umiliazione da farci riflettere, poco ci manca.

 

Ora veniamo al punto, vorrei giudicare (naturalmente il mio è un parere da tifoso e non da tecnico) in stretto ordine alfabetico, gli atleti che ci hanno accompagnato in questa disastrosa annata calcistica:

 

  • Daniele Altobelli centrocampista: cedutoci in prestito dalla Salernitana sembrava un calciatore a cui andava stretta la serie C. Purtroppo un infortunio nelle prime gare di campionato lo ha condizionato pesantemente. Tornato in formazione, non è stato mai all’altezza dei compiti assegnatigli, risultando sempre tra gli atleti che non hanno mai raggiunto la sufficienza. L’impegno c’è stato, ma non è mai stato determinante nell’economia del gioco Voto 4;

 

  • Dario Bergamelli difensore: nella difesa a tre o a quattro è risultato sempre tra i meno peggio, non è stato quel giocatore che ci si aspettava, a volte troppo nervoso si è fatto ammonire o cacciare dal campo per proteste, nel momento in cui c’era da stringere i denti. Credo che il suo ingaggio non sia stata una grande scelta tecnica. Voto 5;

 

  • Kingsley Boateng attaccante: se è vero che è stato voluto fortemente da Gallo, beh allora c’è da ripensare alle capacità di scelta del nostro allenatore. Gallo per favore fidati del D.S., non intrometterti in scelte tecniche che non ti appartengono. Detto ciò possiamo dire che a questo acquisto di gennaio mancano i fondamentali ? No è proprio scarso di suo. Il gol che si è divorato a Vicenza, entra prepotentemente tra i miei incubi peggiori, non credo che il mestiere che si è scelto sia il più adatto per questo ragazzo. Voto 2

 

  • Alfredo Bifulco attaccante: 5 gol realizzati, in alcune gare è stato tra i migliori, ma per lo più si è perso nel marasma generale. Tornando a Napoli, salutaci il Vesuvio. Voto 4

 

  • Karlo Butic attaccante: di lui ricorderemo la grande stazza e nulla più. Al momento del suo arrivo a Terni, si parlava di un grosso colpo di mercato messo a segno dalla Ternana, grande opportunista, grandi capacità realizzative e poi ? E’ successo quello che succede a tanti decantati atleti, che arrivati da queste parti si perdono miseramente, vuoi anche per lo scarso impiego che questo giovane ha avuto, ma in quelle poche occasioni che gli si sono presentate, ha mostrato tutti i suoi limiti. Voto 3

 

  • Lorenzo Calligari centrocampista: di lui si parlava non bene, ma benissimo, se non altro per aver fatto le scuole primarie con il PSG. Quando l’infortunio di Rivas, Vives e Altobelli gli hanno consegnato la maglia da titolare, abbiamo visto tutti i limiti di un giovanotto a cui va troppo larga la serie C italiana. Non merita la nobiltà della nostra maglia. Voto 3

 

  • Luca Castiglia centrocampista: arrivato nel mercato di gennaio per rinforzare un settore nevralgico in cui eravamo carenti, non è stato mai in grado di darci quella spinta propulsiva di cui avevamo bisogno. Un infortunio al terzo, quarto dito del piede lo ha tolto di mezzo nel finale del campionato, quando la sua presenza forse era più necessaria. Tornando a Salerno non lascerà un gran ricordo da queste parti. Voto 3

 

  • Marino Defendi centrocampista: il capitano si è prestato alle carenze della squadra andando a ricoprire i ruoli che più necessitavano di gente esperta. Ha fatto il terzino, il centrocampista e ha realizzato tre gol. Il mio voto sarebbe stato sufficiente ma a gennaio quando la squadra era in piena crisi, ha mostrato la voglia di cambiare aria. Il capitano in genere non lascia la nave che affonda e per questo io non lo avrei riconfermato. Voto 5

 

  • Modibo Diakitè difensore: gran colpitore di testa, grande atleta, grande uomo, grande combattente. A volte si è lasciato andare a scorribande non richieste nel territorio nemico, ma ha sempre combattuto con forza e determinazione. Lo screzio avuto con De Canio e il relativo allontanamento dalla prima squadra, non ha intaccato il suo amore per la maglia. Nei momenti critici è stato vicino alla squadra incoraggiandola, e addirittura è sceso in trincea a difendere l’allenatore quando costui era nell’occhio del ciclone. Voto 6

 

  • Antony Jannarilli portiere: il bilancio per lui è senz’altro positivo. Ha disputato 36 incontri su 38 e se abbiamo raccolto qualche punto sia in casa che in trasferta, molto del merito è suo. Suo è anche il merito di aver parato un calcio di rigore contro la Feralpisalò che sul punteggio di 1-1 a pochi minuti dalla fine, poteva essere deleterio per il finale del nostro campionato e affondarci definitivamente. Unica nota stonata è stato il mancato posizionamento tra i pali nella gara interna contro il Vicenza, che ha lasciato a Giacomelli un calcio di punizione con tre quarti della porta scoperta e se vogliamo il rigore che ha provocato per un intervento avventato in uscita su di un calciatore della Triestina (?). Comunque il giudizio è più che buono e merita senz’altro la sufficienza piena 7.

 

  • Daniele Pasquale Fazio terzino: dispiace esprimere un parere negativo su questo atleta che tanto si è adoperato per i nostri colori, ma purtroppo non possiamo guardare il passato è il futuro quello che conta. Questa è stata una stagione poco brillante per il vice capitano, molti duelli persi, molte rincorse sono risultate vane, e molte proposizioni in avanti inconcludenti. Se la squadra quest’anno ha sofferto la quasi totalità degli avversari, molti pericoli sono derivati dalla scarsezza dei terzini, non me ne voglia il buon Lito, ma se dobbiamo costruire qualcosa di positivo per il futuro, bando ai sentimentalismi e affidiamoci alla verve e alla gioventù di Federico Mazzarani Voto 7, degno successore di un atleta che forse risente delle mille battaglie combattute. Voto 4

 

  • Marco Frediani attaccante: 4 gol realizzati e niente più. Ci si attendeva molto da questo prestito del Parma, ma in tutta la stagione non ha mai dato l’impressione di potersi ritagliare un ruolo da titolare. Costui come tanti altri rappresenta la classica meteora che presto dimenticheremo insieme a tanti suoi colleghi che hanno vestito quest’anno i nostri colori, e di cui certamente non sentiremo la mancanza. Voto 4

 

  • Federico Furlan attaccante: grande ala in serie B tanto da essere in cima alla lista dei favoriti di Roberto Stellone voluto e trasferito a Bari nella stagione successiva. Tornato a Terni non ha avuto un rendimento costante, vuoi anche per un infortunio al polso che lo ha tenuto fuori dalla squadra per svariate settimane. Non ha mai inciso nell’economia del gioco e sovente è stato sostituito. Di lui in questa stagione ricordiamo l’assist a Vantaggiato nello spettacolare gol di quest’ultimo contro la Fermana, ma anche il rigore fallito contro il Gubbio. Voto 4

 

  • Daniele Gasparetto difensore: ha ceduto il posto a Russo nel mercato di gennaio. Spesso è stato responsabile da solo o in coppia di gravi errori difensivi. Non ha trovato molto spazio chiuso da Bergamelli e Diakitè, molto lento nelle sue scarse apparizioni si è fatto superare da avversari lesti nell’aggirarlo. Voto 3

 

  • Petko Hristov difensore: doveva essere il nuovo Valjent, ma quando è stato impiegato ha commesso molti errori di gioventù. Non lascia un gran ricordo da queste parti. Un infortunio lo ha penalizzato nella parte finale del campionato. Voto 3

 

  • Riccardo Gagno portiere: la grande prestazione di Viterbo in coppa Italia, limitatamente al primo tempo, aveva di fatto convinto Calori a farlo esordire in casa contro la VirtusVerona. Il pastrocchio difensivo conbinato in tandem con Fazio è da cineteca degli orrori. Ma la ciliegina sulla torta ce l’ha propinata sul campo dell’Albinoleffe, che ci ha lasciato di stucco. Gol così, regalati agli avversari, se ne vedono sinceramente pochi. Voto 2

 

  • Walter Lopez Gasco terzino: grande terzino, grande corridore, grande opportunista, grande organizzatore di gioco. Se nella prima parte del campionato siamo stati a ridosso delle prime, molto del merito è suo. E’ stato la nostra fonte di gioco, e tutte le azioni più significative partivano dai suoi piedi. Poi quando le cose non si stavano mettendo bene per i nostri colori, ascoltando le sirene che arrivavano da una squadra di B, ha cominciato a smaniare chiedendo ufficialmente di essere ceduto, cosa pertanto che si è concretizzata a gennaio. Per la prima parte di campionato in cui è stato un professionista esemplare merita 7, per come ci ha lasciati un 3. Voto complessivo 5

 

  • Federico Giraudo terzino: questo giovane prestito del Torino si è ben comportato, quando è sceso in campo è stato sempre sufficiente, meriterebbe di essere riconfermato, ma certamente non dipende da noi. Voto 6

 

  • Guido Marilungo attaccante: 10 gol realizzati lo porrebbero in cima alla lista dei migliori, ma per tante gare è stato l’ombra di se stesso sovente preso nella morsa dei difensori avversari è stato sempre messo in condizioni di non nuocere. Certo la scarsa altezza non lo ha aiutato, forse ci si aspettava di più. Comunque è uno dei pochi che si è salvato. Voto 6

 

  • Francesco Nicastro attaccante: 4 gol segnati e basta. Non è stato di nessun aiuto alla squadra e quando c’era da stringere i denti è apparso abulico e svogliato. Un atleta che non lascerà un grande rimpianto. Voto 3

 

  • Fabrizio Paghera centrocampista: arrivato con il mercato di riparazione si pensava di trovare un trottolino che avrebbe fatto girare a dovere il centro campo. Ma vuoi per la scarsa preparazione, vuoi che non sempre è stato all’altezza dei compiti assegnati, si è perso nel marasma generale. Voto 4

 

 

 

  • Antonio Palumbo centrocampista: un ritorno gradito. Con lui in campo si è visto qualcosa di buono e se non avesse subito un lungo infortunio, forse ora staremmo a parlare di altro. Di lui si ricorda il magnifico gol realizzato a Vicenza. Voto 6

 

  • Tommaso Pobega centrocampista: grande talento, grande generosità, grande personalità tre gol realizzati e tanto movimento. Ci sarebbero voluti 11 Pobega in campo. Per il suo impegno, per il suo attaccamento, per la sua voglia di emergere e per la sua giovane età merita un voto alto. Voto 7

 

  • Rigoberto Rivas centrocampista: grande fallimento, grande illusione, grande bufala. Certo l’infortunio subito non lo ha aiutato, ma quando è stato utilizzato è stato pressochè nullo, Voto 2

 

  • Michele Russo difensore: senza infamia e senza lode. Forse l’acquisto di gennaio insieme a Palumbo tra i più azzeccati, ma non è che sia stato quel mostro di bravura che ci serviva. Alcuni interventi da ultimo uomo estremamente efficaci gli danno un mezzo voto in più, ma dovrebbe essere più cattivo un Bonucci de noiandri, tanto per esemplificare. Voto 6

 

  • Aniello Salzano centrocampista: una delusione tra le più cocenti. Ogni volta che è sceso in campo non sapeva cosa farci del pallone, è risultato sempre tra i peggiori, e sfortuna vuole che il Livorno lo abbia preso solo in prestito, e ce lo rimanderà a fine campionato. Voto 2

 

  • Daniele Vantaggiato attaccante: tre gol realizzati e basta due rigori falliti che ancora gridano vendetta per come sono stati calciati. Un ex calciatore che è venuto solo a svernare da queste parti. Svogliato, polemico, irritante ogni volta che è sceso in campo dava la sensazione di voler spaccare il mondo, pardon le porte avversarie, ma i suoi limiti tecnici e caratteriali ci hanno consegnato un calciatore avviato irrimediabilmente sul viale del tramonto. Se è vero che a gennaio lo voleva la Reggina, sono stati irresponsabili coloro che non hanno favorito questo passaggio. Anche costui non lascerà un gran ricordo da queste parti e per il suo bene e il nostro sarebbe opportuno cederlo a qualche altra squadra che ancora lo stima. Voto 1

 

  • Tommaso Vitali portiere: non giudicabile;

 

  • Giuseppe Vives centrocampista: il grande incompiuto. A 38 anni è giunto a Terni come il calciatore più importante della rosa a cui venivano consegnate le chiavi del centrocampo. Doveva essere il metronomo di questa squadra, doveva dettare i tempi di gioco e far girare l’intera squadra sviluppando tutte le trame di gioco. Un infortunio ? Un male oscuro ? Un’involuzione tecnica ? Non sapremo mai cosa ha tenuto fuori questo calciatore per tutto il girone d’andata. Coccolato e apprezzato da De Canio, forse se quest’ultimo fosse rimasto alla guida della squadra, sarebbe rimasto in organico sicuramente anche Vives. Tant’è che le cose nel mondo del calcio cambiano dall’oggi al domani, così per rispettare i parametri della C, a gennaio questo oggetto misterioso è stato tagliato, senza rimpianto alcuno. Voto 0

 

 

Fine seconda puntata

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Terni, 13 Maggio 2019

 

Terza puntata il Top Manager.

 

Nel banco degli imputati non può mancare il maggiore indiziato, che poi come vedremo sarà anche l’architetto del fallimento (sportivamente parlando) Stefano Bandecchi da Livorno.

 

Non me ne voglia il cazzuto Stefano, ma di errori alcuni addirittura grossolani ne ha commessi a iosa e da un uomo di successo come lui, un fallimento eclatante avuto da queste parti è una macchia indelebile che si porterà dietro anche in futuro.

 

Le colpe che gli si attribuiscono sono molteplici, mi limito a elencare quelle più evidenti:

 

  1. Aver illuso una tifoseria passionale e competente ammaliandola con promesse stravaganti;

  2. Essere sceso nel mondo del calcio pensando che gli fosse tutto permesso come cambiare nome ad una squadra calpestando così una tradizione e in definitiva non dando importanza all’orgoglio ferito dei tifosi;

  3. Appena insediatosi nella stanza dei bottoni non ha confermato quei tecnici e quei giocatori che di fatto avevano dimostrato di saper recitare un ruolo importante in serie B sostituendoli con tutto l’organico del Fondi;

  4. Essersi circondato da persone inidonee che non hanno saputo dare seguito ai suoi progetti ambiziosi fallendo miseramente nei compiti assegnatigli;

  5. Affidarsi ad un allenatore che non aveva nemmeno il patentino per allenare squadre professionistiche conoscendo perfettamente tutti i suoi limiti;

  6. Aver creduto a questo personaggio originale che con idee alquanto discutibili, sosteneva che gli atleti delle serie inferiori potevano misurarsi alla pari con i calciatori di categoria superiore;

  7. Aver deciso di arrendersi e vendere tutto, solo per aver ricevuto pesanti insulti dai tifosi più esagitati, salvo poi ricredersi e ritornare sui suoi passi;

  8. Aver contestato le decisioni prese dai suoi subalterni che di fatto avevano esonerato De Canio, annullando tale decisione rimetterlo in panchina il giorno dopo e licenziarlo definitivamente dopo nemmeno un mese;

  9. Essersi accorto tardivamente che alla squadra mancava un D.S., correre ai ripari con enorme ritardo solo perché all’allenatore del momento stava sfuggendo di mano l’ambaradan che aveva creato;

  10. Essersi disinteressato a lungo della squadra salvo essere presente in prima persona nel finale della stagione cercando di dare un suo personale contributo e salvare il salvabile.

 

E mi fermo qui.

 

Caro Stefano, il calcio è una cosa seria. Vanno programmate scelte e competenze. Nei due anni trascorsi insieme ci hai propinato una cocente retrocessione e un salvataggio in extremis e questo dovrebbe farti riflettere se sei tagliato per il calcio o se il calcio è tagliato per te.

 

Ora visto che siamo destinati a sopportarci a vicenda per non so quanti anni, e visto che ora sei sceso in campo in prima persona, cerca di effettuare in futuro le scelte più appropriate, cominciando dai collaboratori, dai tecnici per proseguire con l’ingaggio degli atleti.

 

Quest’ultimi come ho ripetuto tante volte, devono sposare un progetto, essere affamati di successo, sudare in campo sia nelle gare che negli allenamenti, essere veri uomini e persone intelligenti a cui si chiede molto, ma che vestendo i nostri colori, potrebbero in seguito raggiungere traguardi importanti e vedere realizzati i loro sogni, come è avvenuto per tanti atleti famosi passati da queste parti.

 

Spero solo che questi due anni di praticantato siano stati per te proficui e ti abbiano insegnato che il calcio ha bisogno sì di imprenditori, ma di imprenditori preparati.

 

Un’ultima annotazione, complimenti per la camicia fucsia che hai indossato nella gara contro il Ravenna, sarà stata quella mise che ci fece vincere la gara ?

 

Sono scaramantico, però indossala più spesso...

 

FINE DELLE STORIE

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Terni, 15 Maggio 2019

 

PANEM ET CIRCENSES

(letteralmente significa pane e giochi)

 

locuzione latina del poeta satirico Giovenale usata in tempi antichi per sintetizzare le aspirazioni della plebe mentre oggi viene usata da gruppi di potere per attrarre e mantenere il consenso popolare, attraverso l’organizzazione di giochi o spettacoli.

 

Ora se questa si rivelerà una mossa vincente non possiamo saperlo, ma forse molti tifosi divenuti pantofolai e schiavi delle TV, si faranno due conti e probabilmente decideranno di tornare numerosi sulle scalee del Liberati e tifare per i colori rosso verde.

 

Sia ben chiaro a tutti che il prezzo degli abbonamenti per la prossima stagione calcistica fissati a 5,00 euro per le curve, 8,00 euro per i distinti e 10,00 euro per le tribune sono arciconvenienti e fuori mercato.

 

Tant’è che la proprietà è voluta venire incontro ai tifosi e ai contestatori, cercando di sanare uno scollamento che sembrava non più componibile facendo riappacificare la piazza, con la proprietà.

 

Certo pensare che per ogni singola gara i frequentatori delle curve spenderanno 0,26 centesimi, chi sceglierà di andare ai distinti spenderà 0,42 centesimi, mentre i ricconi che si possono permettere di pagare 10,00 euro spenderanno ad ogni gara 0,53 euro.

 

Se questo annuncio fosse stato dato il primo di aprile, avremmo pensato alla solita bufala propinataci dai buontemponi, ma la notizia è apparsa sul sito della società confermata dal vice presidente lasciando increduli la maggior parte dei lettori.

 

C’è da pensare che appena si apriranno le porte del botteghino ci sarà una fila chilometrica, perché al di là delle contestazioni, c’è un popolo di tifosi che preme per veder primeggiare la propria squadra, e se le cose durante la prossima stagione dovessero mettersi anche bene, si rivedrebbe un “Liberati” degno delle migliori tradizioni, con bandiere e striscioni che hanno fatto la storia di questo stadio e di questa città.

 

Bravo Bandecchi, con questa mossa ti sei guadagnato un’indulgenza plenaria, ora però se farai un altro piccolo sforzo consegnandoci un organico adeguato per la categoria, noi, il popolo rosso verde sarà disposto a dimenticare le disavventure di questi ultimi anni e volgerà uno sguardo pieno di speranza verso il futuro.

 

Detto tra noi, siamo affamati di vittorie...

 

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Terni, 25 Maggio 2019

 

La Ternana che verrà. Istruzioni per l’uso.

 

Sta per arrivare il rompete le righe per la Ternana edizione 2018/2019 che partita come una formazione mostre per i nomi altisonanti che la componevano, è arrivata alla fine della stagione con il fiatone e con una gran paura di non farcela a salvare la categoria.

 

Certo disputare un intero girone di ritorno vincendo una sola partita, è un record difficilmente raggiungibile, ma a noi è riuscito;

 

Cambiare in stagione tre allenatori di fama e con un robusto curriculum alle spalle, non è da tutti, ma a noi è riuscito;

 

Smantellare un antistadio che originariamente era in erba, salvo convertirlo in sintetico, e poi riportarlo in erba, e quindi di nuovo ad un sintetico di ultima generazione, non è stato un compito facile, ma a noi è riuscito;

 

Rifare i murales presenti al Liberati era auspicabile, ma nella nuova restaurazione ci si è dimenticati di inserire tutta l’originalità dell’opera, rifarli tali e quali non era difficile, ma a noi non è riuscito;

 

Giocare in uno stadio con l’erba sconquassata dai troppi lavori intercorsi è stato obiettivamente difficile, affidare la manutenzione a qualche ditta competente per ripristinare un manto erboso decente non era difficile ma a noi non è riuscito;

 

Sostituire un patron imbufalito e pronto a lasciare per qualche sputacchio ricevuto non era facile ma a noi non è riuscito (anche per l’immediato dietro front dell’attore principale);

 

Avere svariati atleti che hanno avuto guai fisici alle mani era impensabile, ma a noi è riuscito;

 

Tenere in organico per metà stagione un calciatore che ha disputato poco più di un incontro è stato incomprensibile, ma a noi è riuscito.

 

Ora alla luce di tante manchevolezze riscontrate, vorremmo che la stagione che verrà sia foriera di novità importanti composta da gente che dovrà farci vedere tutto l’amore e la disponibilità al sacrificio per la nostra maglia che sia affamata di successo e che non crei problemi nello spogliatoio.

E poi torno a ripetere che per raggiungere risultati importanti occorre che tutte le componenti remino in un’unica direzione, e che facciano fronte comune verso le difficoltà che immancabilmente si incontreranno.

 

Diciamolo francamente, vincere un campionato non è facile per nessuno, e come in tutte le cose ci vuole anche un pizzico di fortuna insieme ad un’organizzazione oliata che funzioni in tutti i reparti, viceversa assisteremo ad anni e anni di mediocrità, e non saranno sufficienti gli abbonamenti “regalati” per riportare il tifo allo stadio.

 

I tifosi vogliono vedere la propria squadra vincere e solo questa magica parola è la panacea che fa riempire gli stadi e non i prezzi scontatissimi.

 

Se si ripeteranno i risultati catastrofici di questi ultimi due anni, puoi anche lasciare aperti i cancelli del Liberati, ma i tifosi sceglierebbero altre opzioni di svago.

 

Lo spettacolo di questi ultimi periodi non è stato solo deludente è stato penoso, quindi visto che il fondo sembra che lo abbiamo toccato, cerchiamo tutti insieme di risalire la china, iniziando da una campagna acquisti fatta di buon senso e di scelte intelligenti, noi tifosi non chiediamo altro.

 

Saremo imparziali ma guardiamo anche con la lente d’ingrandimento un’area tecnica che non ci ha completamente soddisfatti, forse si doveva puntare di più su un allenatore dalle mire ambiziose (parere personale).

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Terni, 1 Giugno 2019

 

La politica dei prezzi.

 

Chiunque di noi andando al super mercato ha apprezzato le offerte che sistematicamente sono precedute da un buon volantinaggio che reclamizzano ora un prodotto ora un altro che si vendono sottocosto.

Chi di noi non è ben felice delle offerte 3X2 o 4X2 che sistematicamente vengono proposte ora da questo ora da quell’altro super mercato ?

 

Chiamasi così prezzi civetta che hanno il duplice scopo di far affluire più persone nel punto vendita, le quali naturalmente non si limitano ad acquistare il prodotto sottocosto o il 3X2 ma trovandosi in loco, acquistano altri beni, questi sì a prezzo pieno, compiacendo i reali propositi dei gestori, i quali non a caso hanno effettuato studi approfonditi per ampliare notevolmente il proprio giro d’affari vendiamo ad un prezzo stracciato il prodotto A, ma ci rifacciamo con il resto dei prodotti B,C...ecc.

 

Lo stesso dicasi per i prodotti fuori moda, obsoleti o fuori stagione che li trovi a prezzi scontatissimi, in quanto fanno allettare il compratore a fare un buon affare, soprattutto per persone di poche pretese che necessariamente non seguono le mode del momento.

 

Ora visto che la squadra di calcio cittadina è stata in questi due ultimi anni (uso un eufemismo) “deludente” mortificando abbondantemente le ambizioni dei propri tifosi, con una scelta degna del miglior studio di marketing il proprietario ha deciso di fissare i prezzi degli abbonamenti a prezzi super stracciati e fuori mercato, cercando di vendere un prodotto a scatola chiusa, salvo rifarsi su chi durante la stagione calcistica si recherà ai botteghini per staccare il biglietto d’ingresso.

 

Quindi dato che in ogni azienda che si rispetti il successo nasce dalle strategie del suo marketing, il nostro per raggiungere obiettivi di eccellenza ha deciso di stupire i tifosi della squadra, ponendosi un obiettivo minimo di 10 mila abbonati, male che vada ci sarà sempre un tifo appassionato allo stadio, ed è risaputo che il tifo è il 12^ uomo in campo.

 

Ora se le cose andranno come tutti ci auguriamo bene, andremo allo stadio a cuor leggero pronti a osannare gli attori / calciatori del momento lasciandoci stregare e stupire da chi ha scelto di aprire le porte del Liberati a 10 mila abbonati a prezzi super convenienti.

 

Ma se nella malaugurata ipotesi i risultati non arrivassero, se continueremo ad assistere a spettacoli dove il pareggio delle partite in casa è il risultato più ricorrente, dove le matricole del girone o le ripescate verranno al Liberati per impartirci lezioni di gioco, allora quanti abbonati continueranno a riempire le scalee dello stadio ?

 

Il problema di riportare il pubblico allo stadio non è certamente di regalare gli abbonamenti, ma quello di allestire una squadra competitiva, guidata da tecnici competenti, che cercano di percorrere la strada maestra della coerenza, scegliendo di volta in volta gli atleti più preparati o quelli più motivati, pescando abbondantemente nelle formazioni minori, se ci sono giovanotti meritevoli di esordire in prima squadra e che sanno riporre con prestazioni adeguate le aspettative di chi li ha scelti (potremmo magari scoprire dei nuovi Garritano, Valigi, Selvaggi, Bagnato, Liguori, Longobucco, Candreva tutti prodotti del vivaio rosso verde che hanno dato lustro alla nostra maglia).

 

Dicevo che vincere un campionato non è facile, è difficilissimo, ci sono squadre come Trapani, Catania, Piacenza, Grosseto, Monza, Vicenza, Triestina, Pisa, Reggiana, Modena, Reggina, Lecco, Como, Mantova, Campobasso, Latina, Savoia tanto per citare le più rappresentative che sono anni e anni che tentano di salire di categoria, ma si trovano sempre all’anno zero. E’ vero che il calcio assorbe grandi quantità di denaro e non sempre chi più spende più vince, ci vogliono grandi qualità tecniche e umane e grande dedizione alla maglia cercando di non avere problemi di spogliatoio.

 

Un campionato lo vincono i più meritevoli, i più preparati e i più organizzati, ed è questo il messaggio che tentiamo di trasmettere.

 

Non cerchiamo nel prossimo mercato nomi altisonanti, ma gente decisa a sposare un programma;

Cerchiamo di attuare una tattica di gioco che tenga conto delle specifiche tecniche dei singoli;

E infine facciamo di ogni gara una finale, soltanto iniziando con la giusta determinazione e inanellando una serie di risultati positivi, potremo forse dire la nostra nel prossimo torneo.

 

Forse solo con queste premesse riusciremo a riempire lo stadio, il cui amore verso la squadra è stato irrimediabilmente minato da gestioni societarie che avrebbero fatto scoppiare il cuore anche al più affezionato dei tifosi e soltanto uno zoccolo non duro ma durissimo (1000, 1500 super tifosi) è riuscito a superare le avversità di quasi 4 lustri di indifferenza e incompetenza totale.

 

Ora costruita una nuova verginità, siamo pronti ad affrontare la prossima avventura calcistica, speranzosi che magari esca fuori qualcosa di positivo.

 

La speranza è l’ultima a morire in quanto è l’ultima risorsa per l’uomo.

 

 

 

 

 

 

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Terni, 7 Giugno 2019

 

La stagione che verrà.

 

Ad oggi più di 10 mila abbonamenti venduti, con un incasso per le casse societarie da un minimo di 50 ad un massimo di 75 mila euro, non un gran che se si pensa ai milioni che circolano nel mondo del calcio.

 

Ma lo scopo di Bandecchi non era quello di confermare i prezzi degli ultimi campionati, che se attuati quest’anno sarebbero stati un flop pazzesco, ma con un’attenta politica di rottura con gli schemi tradizionali è riuscito nell’intento di riportare allo stadio un gran numero di spettatori che tifando per i colori rosso verde, saranno di notevole aiuto alla squadra.

 

Ora immagino le piccole realtà di provincia che hanno una squadra che milita nello stesso girone delle “Fere”, con 1000, 1500 spettatori in casa quando le cose vanno bene, arrivando in uno stadio come il Liberati che ribolle di genuino e sano entusiasmo, con bandiere, striscioni e campanacci, sicuramente un po' di tremarella arriverà sulle gambe degli ospiti, per non parlare dello sparuto gruppo di supporters avversari, che arrivati nel nostro stadio sarebbero zittiti e ridicolizzati dalla carica dei nostri 10 mila…

 

Noi del gruppo 10 mila saremo come un unico organismo che si muoverà con canti e cori all’unisono, pronti a festeggiare ed a esaltarci per le meravigliose prestazioni prima coreografiche e poi sportive a cui parteciperemo, tifosi delle Fere oggi dal fegato ingrossato per gli ultimi due anni e più di bocconi amari digeriti malvolentieri, ma pronti a dimenticare e a impazzire per la magia di qualche nostro giocatore che ci regalerà un gol, frutto anche della nostra partecipazione e presenza attiva.

 

E ora caro Stefano che abbiamo riempito lo stadio, facciamo un ultimo sforzo, allestiamo una formazione competitiva, non formata da grandi firme, ma di onesti lavoratori della pedata che in campo diano l’anima e non ritirino le preziose gambe per timore di uno sgambetto o di un’entrata rude di un avversario, perché vedi il popolo rosso verde è altamente competente e smaliziato per riconoscere i meriti e incoraggiare gli atleti che più si impegneranno per difendere i nostri colori.

 

Ora però iniziano i problemi:

 

Sarà l’attuale tecnico pronto a sopportare il carico di stress (leggi fischi, contestazioni o altro) se le cose non dovessero andare per il verso giusto ?

 

La carica dei 10 mila pronta a festeggiare per le vittorie sarebbe anche un uragano impazzito se le cose non dovessero andare come si spera...

 

Pensiamole tutte, perché un conto avere 100, duecento contestatori fuori dallo stadio, altro averne 10 mila.

 

E quanti Daspo pensiamo di raccogliere visto la nostra capacità di collezionare anche questo ben noto triste primato ?

 

E a che ora dovremmo recarci allo stadio, per raggiungere il nostro bel posto numerato, che speriamo non venga occupato da altri ?

 

E quanti agenti anti sommossa ci dovremmo aspettare agli ingressi, che disciplinino e controllino in maniera adeguata che non vengano introdotte armi improprie dai tifosi più esagitati ?

 

E la macchina tanto amata da noi ternani, in assenza di parcheggi adeguati dove riusciremo a lasciarla se non in doppia o tripla fila, congestionando ancora di più il traffico intorno allo stadio ?

 

Ma queste sono quisquille, che verranno risolte con il buon senso da parte di tutti, ma una cosa che mi sta a cuore e che mi preoccupa non poco, chi glielo dirà a mia moglie che se prima per andare allo stadio entravo 5 minuti prima dell’incontro, trovando una comoda sistemazione e uscivo anche un quarto d’ora prima che terminasse la gara, visto la pochezza degli incontri in cui c’era ben poco da applaudire.

 

Ora dovrò lasciare il desco familiare un paio d’ore prima che l’incontro abbia inizio, e tornare a casa due ore dopo il termine degli incontri, soprattutto se le gare non hanno prodotto un risultato soddisfacente e la nostra presenza è necessaria fino al 95^ minuto, dicevo quattro ore fuori dalle mura domestiche, siamo sicuri che non arrecheranno qualche guaio a me e a qualche altra famiglia ?

 

Non ditemi che potevo fare l’abbonamento anche a mia moglie, perché l’unica e sola partita che abbiamo visto insieme è stato un lontano Ternana – Novara del 18/06/72 quando andammo allo stadio alle 14:00 per uscirne alle 19:00, con un sole estivo che spaccava le pietre e con il rischio concreto di prendersi un’insolazione. E’ vero che vincemmo 3-1 con reti di Valle, Cardillo e Marinai mentre per il Novara segnò Vivian su rigore ma tutto quel tempo allo stadio fu troppo per lei e di sicuro anche se andammo in serie A non serbò mai un bel ricordo di quella giornata in cui immagazzinò un colpo di caldo da cui si riprese solo dopo diversi giorni.

 

Lasciare sola mia moglie in una giornata festiva o prefestiva per 4 ore è un problema, ancora non sa che ho già sottoscritto l’abbonamento e purtroppo in quel momento di euforia di sicuro non ho pensato alle conseguenze negative di questo infausto gesto… Mi perdonerà ?

 

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Terni, 12 Giugno 2019

 

Io vado contro corrente…

 

Guardando la lista delle partecipanti al prossimo torneo di serie C, non può balzare agli occhi che se si effettuerà come accaduto altre volte in passato, una suddivisione tra squadre del Nord, Centro e Sud, saremo chiamati ancora una volta a confrontarci con le squadre meridionali, e questo secondo me non è il peggiore dei mali e mi spiego meglio:

 

L’ultimo campionato di serie C vinto con Toscano, eravamo inseriti nel raggruppamento meridionale, a noi più congeniale, e poi in questo girone oggi ne fanno parte squadre che hanno un blasone da far impallidire alcune attuali formazioni di serie A, e mi riferisco al Bari, Foggia, Avellino, Catanzaro, Reggina e Catania, e per me confrontarsi con tali team renderebbero i miei fine settimana dedicati al calcio succosi eventi da gustarsi con grande gioia e partecipazione.

 

Non dimentichiamoci poi che avremo alcuni derby o quasi con squadre di città a noi vicine come Rieti, Viterbo e Gubbio (se eventualmente dovesse vincere lo spareggio per la serie B il Trapani) , che renderebbero più appetitoso un già ricco menù.

 

Certo Stefano Bandecchi non può pensare di allestire una formazione formata da giovani vecchietti (Mammarella, Defendi, Vantaggiato, Fazio, Salzano, Bergamelli, Russo o altri) ma dovrà aprire i cordoni della borsa per allestire una formazione che si presenti a testa alta nei già citati stadi, e che sappia imporre un proprio gioco in qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario.

 

Quindi amico mio, non indeboliamo la squadra cedendo chi si è ben comportato lo scorso anno (Iannarilli ?) allestiamo una formazione che sappia onorare il nostro blasone (oggi sbiadito) ovunque sia chiamata a combattere, fatta si anziani ma anche di giovani guerrieri che non abbiano timore di affrontare gli stadi più caldi d’Italia, ovvero qualche immancabile contestazione che durante il corso del torneo certamente non mancherà nemmeno tra le mura amiche.

 

Comunque il girone meridionale potrebbe presentarsi con queste squadre:

 

Gubbio o Trapani, Ternana, Rieti, Viterbo, Avellino, Caserta, Cavese, Bari, Foggia, Monopoli, Virtus Francavilla, Picerno, Potenza, Catanzaro, Reggina, Rende, Vibonese, Catania, Sicula Leonzio e Siracusa, totale 20 compagini.

 

Vincere il girone meridionale significherebbe gettare le basi per un futuro strepitoso campionato di serie B, ma per primeggiare occorre allestire una formazione fatta si di titolari ma anche di rincalzi importanti.

 

Per questo Leone e Gallo devono lavorare con acume portando a bordo gente di spessore che sappia sacrificarsi e sia altamente motivata e decisa a far bene.

 

Se poi Bandecchi vorrà arricchire la rosa con qualche colpo a sorpresa, magari dell’ultima ora, sarà soltanto un gradito regalo ai 10 mila e più aficionados della conca che sperano fiduciosi in un grande campionato (per la legge dei grandi numeri, prima o poi capiterà…).

 

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Terni, 12 Giugno 2019

 

Io vado contro corrente…

 

Guardando la lista delle partecipanti al prossimo torneo di serie C, non può balzare agli occhi che se si effettuerà come accaduto altre volte in passato, una suddivisione tra squadre del Nord, Centro e Sud, saremo chiamati ancora una volta a confrontarci con le squadre meridionali, e questo secondo me non è il peggiore dei mali e mi spiego meglio:

 

L’ultimo campionato di serie C vinto con Toscano, eravamo inseriti nel raggruppamento meridionale, a noi più congeniale, e poi in questo girone oggi ne fanno parte squadre che hanno un blasone da far impallidire alcune attuali formazioni di serie A, e mi riferisco al Bari, Foggia, Avellino, Catanzaro, Reggina e Catania, e per me confrontarsi con tali team renderebbero i miei fine settimana dedicati al calcio succosi eventi da gustarsi con grande gioia e partecipazione.

 

Non dimentichiamoci poi che avremo alcuni derby o quasi con squadre di città a noi vicine come Rieti, Viterbo e Gubbio (se eventualmente dovesse vincere lo spareggio per la serie B il Trapani) , che renderebbero più appetitoso un già ricco menù.

 

Certo Stefano Bandecchi non può pensare di allestire una formazione formata da giovani vecchietti (Mammarella, Defendi, Vantaggiato, Fazio, Salzano, Bergamelli, Russo o altri) ma dovrà aprire i cordoni della borsa per allestire una formazione che si presenti a testa alta nei già citati stadi, e che sappia imporre un proprio gioco in qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario.

 

Quindi amico mio, non indeboliamo la squadra cedendo chi si è ben comportato lo scorso anno (Iannarilli ?) allestiamo una formazione che sappia onorare il nostro blasone (oggi sbiadito) ovunque sia chiamata a combattere, fatta si anziani ma anche di giovani guerrieri che non abbiano timore di affrontare gli stadi più caldi d’Italia, ovvero qualche immancabile contestazione che durante il corso del torneo certamente non mancherà nemmeno tra le mura amiche.

 

Comunque il girone meridionale potrebbe presentarsi con queste squadre:

 

Gubbio o Trapani, Ternana, Rieti, Viterbo, Avellino, Caserta, Cavese, Bari, Foggia, Monopoli, Virtus Francavilla, Picerno, Potenza, Catanzaro, Reggina, Rende, Vibonese, Catania, Sicula Leonzio e Siracusa, totale 20 compagini.

 

Vincere il girone meridionale significherebbe gettare le basi per un futuro strepitoso campionato di serie B, ma per primeggiare occorre allestire una formazione fatta si di titolari ma anche di rincalzi importanti.

 

Per questo Leone e Gallo devono lavorare con acume portando a bordo gente di spessore che sappia sacrificarsi e sia altamente motivata e decisa a far bene.

 

Se poi Bandecchi vorrà arricchire la rosa con qualche colpo a sorpresa, magari dell’ultima ora, sarà soltanto un gradito regalo ai 10 mila e più aficionados della conca che sperano fiduciosi in un grande campionato (per la legge dei grandi numeri, prima o poi capiterà…).

 

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