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chetestraceki

HA PIU' SENSO SEGUIRE LO SPETTACOLO SCADENTE DEL CALCIO ITALIANO?

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Il calcio è davvero lo specchio del paese. Guardi l'Inghilterra, la Spagna, la Francia, l'Olanda, la Germania e vedi bei spettacoli, stadi nuovi, funzionali, pieni di gente, campionati coi migliori giocatori ma soprattutto regolari, spettacolari, entusiasmanti etc. etc.

Poi, ci sono i campionati della Serbia, della Grecia, della Romania etc.

L'Italia ormai è più vicina al secondo esempio piuttosto che ai primi che ho elencato. Solo con squadre con un tradizione molto più grande. Lo specchio del paese, dicevo: una vecchia signora che arranca, elegante, in mezzo ad una serie di belle fighe, nemmeno più tanto abile a nascondere gli anni in più....

 

Ma ha più senso sorbettarsi parole nei talk show dove si simula che nulla sia successo, tra calcioscommesse, scandali, corruzione, cariche politiche nelle federazioni, piene ormai di yes-man ipocriti e incompetenti che malapena sanno mettere in fila due parole (figuriamoci se sanno organizzare, promuovere e migliorare il prodotto-calcio-italiano), assenza totale di progettualità e lungimiranza (certificate dagli scarsi risultati a livello europeo e mondiale), banche che hanno la proprietà praticamente di tutte le squadre dalla Serie B a scendere (normale, che senso avrebbe per un imprenditore investire quando non può disporre dello stadio e si scontra con politiche e giustizia che non tutelano affatto il suo investimento?) e dunque le gestiscono come si gestirebbe un condominio.

 

Ha pià alcun senso fare abbonamenti o sbattersi per comprare dei biglietti per una partita nel ginepraio di leggi e regolamenti che ci sono (lo stesso vale se vuoi appendere uno striscione), per vedere uno spettacolo scadente, dove imperversa corruzione a tutti i livelli (federale, arbitri, giocatori etc.), dove l'incertezza del diritto ha fatto sì che non ci è dato sapere che fine han fatto tutte le inchieste sul calcioscommesse - e ce ne sono state diverse dal 2006 in poi - uno spettacolo dove squadre saltano le categorie per scelta politica (vedi Fiorentina post-fallimento) o ottengono che la partita sia rimandata perchè "non sono pronti" (Pisa ieri contro di noi) contravvendendo ai più elementari principi sportivi, uno spettacolo scandente dove in corso d'opera le classifiche possono essere riscritte per penalizzazioni varie, dove alcune squadre vengono ripescate o iscritte all'ultimo momento (mentre le più grandi vengono salvate dai soldi dei contribuenti), mentre di continuo altre falliscono (piazze importanti), uno spettacolo dove i campionati e le coppe vengono decisi a tavolino e dove comandano i soliti 3-4 potenti e le tv che fanno il bello e cattivo tempo mentre gli altri stanno tutti zitti nella speranza di raccattare qualche briciola, dove le leggi si applicano in modo differente per diverse piazze (vedi le cirve di Milano o Torino o quelle di realtà più piccole come la nostra),

 

insomma ha più senso perder tempo a seguire uno spettacolo scadente, corrotto e poco trasperente come i campionati italiani di calcio?

 

La mia impressione è che i più giovani stentano - giustamente - ad avvicinarsi per i motivi sopra detti, e tra vari spettacoli che oggi possono scegliere, il calcio lo trovino tra i meno interessanti e veri. Ecco.

Scusate il lungo sfogo, mi piacerebbe sentire la vostra su stò argomento

 

  • Voto Positivo 1
  • Voto Negativo 1

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Il calcio è davvero lo specchio del paese. Guardi l'Inghilterra, la Spagna, la Francia, l'Olanda, la Germania e vedi bei spettacoli, stadi nuovi, funzionali, pieni di gente, campionati coi migliori giocatori ma soprattutto regolari, spettacolari, entusiasmanti etc. etc.

Poi, ci sono i campionati della Serbia, della Grecia, della Romania etc.

L'Italia ormai è più vicina al secondo esempio piuttosto che ai primi che ho elencato. Solo con squadre con un tradizione molto più grande. Lo specchio del paese, dicevo: una vecchia signora che arranca, elegante, in mezzo ad una serie di belle fighe, nemmeno più tanto abile a nascondere gli anni in più....

 

Ma ha più senso sorbettarsi parole nei talk show dove si simula che nulla sia successo, tra calcioscommesse, scandali, corruzione, cariche politiche nelle federazioni, piene ormai di yes-man ipocriti e incompetenti che malapena sanno mettere in fila due parole (figuriamoci se sanno organizzare, promuovere e migliorare il prodotto-calcio-italiano), assenza totale di progettualità e lungimiranza (certificate dagli scarsi risultati a livello europeo e mondiale), banche che hanno la proprietà praticamente di tutte le squadre dalla Serie B a scendere (normale, che senso avrebbe per un imprenditore investire quando non può disporre dello stadio e si scontra con politiche e giustizia che non tutelano affatto il suo investimento?) e dunque le gestiscono come si gestirebbe un condominio.

 

Ha pià alcun senso fare abbonamenti o sbattersi per comprare dei biglietti per una partita nel ginepraio di leggi e regolamenti che ci sono (lo stesso vale se vuoi appendere uno striscione), per vedere uno spettacolo scadente, dove imperversa corruzione a tutti i livelli (federale, arbitri, giocatori etc.), dove l'incertezza del diritto ha fatto sì che non ci è dato sapere che fine han fatto tutte le inchieste sul calcioscommesse - e ce ne sono state diverse dal 2006 in poi - uno spettacolo dove squadre saltano le categorie per scelta politica (vedi Fiorentina post-fallimento) o ottengono che la partita sia rimandata perchè "non sono pronti" (Pisa ieri contro di noi) contravvendendo ai più elementari principi sportivi, uno spettacolo scandente dove in corso d'opera le classifiche possono essere riscritte per penalizzazioni varie, dove alcune squadre vengono ripescate o iscritte all'ultimo momento (mentre le più grandi vengono salvate dai soldi dei contribuenti), mentre di continuo altre falliscono (piazze importanti), uno spettacolo dove i campionati e le coppe vengono decisi a tavolino e dove comandano i soliti 3-4 potenti e le tv che fanno il bello e cattivo tempo mentre gli altri stanno tutti zitti nella speranza di raccattare qualche briciola, dove le leggi si applicano in modo differente per diverse piazze (vedi le cirve di Milano o Torino o quelle di realtà più piccole come la nostra),

 

insomma ha più senso perder tempo a seguire uno spettacolo scadente, corrotto e poco trasperente come i campionati italiani di calcio?

 

La mia impressione è che i più giovani stentano - giustamente - ad avvicinarsi per i motivi sopra detti, e tra vari spettacoli che oggi possono scegliere, il calcio lo trovino tra i meno interessanti e veri. Ecco.

Scusate il lungo sfogo, mi piacerebbe sentire la vostra su stò argomento

 

:quoto: anche le virgole ed i punti.

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Siamo nel paese più corrotto d'Europa.

Poteva salvarsi dalla corruzione una realtà dove girano tanti soldi come il calcio?

Hai ragione su tutto. Il calcio è la cartina di tornasole di questo paese di merda, dove il primo obiettivo della classe dirigente è quello di rubare.

E non datemi del qualunquista!!!

Io sono comunista e continuo a esserlo, ma ne ho conosciuti tanti, troppi, di sedicenti comunisti italiani il cui unico obiettivo è quello di fare soldi sulle spalle dei più poveri.

 

Seguire ancora il calcio? Sì, ma con molta disillusione.

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insomma ha più senso perder tempo a seguire uno spettacolo scadente, corrotto e poco trasperente come i campionati italiani di calcio?

 

Dal rigore fischiato a Gondo lo scorso anno contro l'entella credo che la risposta sia 'certamente no' . Il fatto sportivo è ormai marginale.

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tutto giusto quello che dite. Eppure rimaniamo, inguaribilmente, malati di calcio. Nonostante scandali, scommesse, pay tv, doping, Maresca di Napoli....

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Per quanto mi riguarda, come già scritto nell'altro topic, la risposta è NO!

Anche facendo finta che gli errori arbitrali siano sempre fatti in buona fede e che il calcioscommesse sia un problema marginale creato da poche mele marce, mi vengono in mente troppi personaggi a dir poco loschi che fanno quello che vogliono.

Senza andare troppo indietro ai tempi della "meravigliosa" triade e della GEA, mi basta ricordare Ghirardi.

Senza che nessuno dicesse niente e anzi, ignorando le segnalazioni della UEFA, gli fu permesso di mettere sotto contratto mezza Europa falsando palesemente sia il mercato che di conseguenza i campionati...

Oppure il "caro" Lotito che finisce dentro qualsiasi inchiesta e che nei fatti gestisce almeno 4 squadre professionistiche senza che nessuno dica niente. Anzi gli viene addirittura concesso di essere consigliere federale e di girare al fianco della

nazionale con tanto di divisa ufficiale.

E poi quello che sta succedendo in questi giorni con il Pisa... Io non so cosa ci sia dietro, ma ritengo che sia una delle cose più schifose che ho visto in tutti questi anni di calcio...

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E io aggiungo...

per fortuna sempre più giovani stentano ad avvicinarsi.....forse si sono anche stufati di subirlo lo sport...di vederlo..

con tutto questo bombardamento quotidiano di pallone tra pay-tv, giornali , social e cavoli vari penso ci sta una sovraesposizione mediatica e non che alla fine....nausea

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Siamo nel paese più corrotto d'Europa.

Poteva salvarsi dalla corruzione una realtà dove girano tanti soldi come il calcio?

Hai ragione su tutto. Il calcio è la cartina di tornasole di questo paese di merda, dove il primo obiettivo della classe dirigente è quello di rubare.

E non datemi del qualunquista!!!

Io sono comunista e continuo a esserlo, ma ne ho conosciuti tanti, troppi, di sedicenti comunisti italiani il cui unico obiettivo è quello di fare soldi sulle spalle dei più poveri.

 

Seguire ancora il calcio? Sì, ma con molta disillusione.

Caro Freak stavolta non sono tanto d'accordo con Te. Questo slogan della classe politica ladra che non ci meritiamo, ormai credo abbia mostrato la sua fallacità.

I nostri politici non sono peggiori del popolo che li ha eletti.

Fatti un giro su facebook.

 

Fatti un giro su facebook in questi giorni in cui le coscienze per via del terremoto sono per così dire "stressate" e quindi sta uscendo la vera natura del nostro popolo, e poi dimmi se non siamo un popolo allo sbando. Anzi non siamo proprio. Non esistiamo più. L'Italia è un ammasso di cervelli sparsi in putrefazione.

 

Ho amici italiani ma anche molti stranieri. Sui nostri profili le bufale e le controbufale rappresentano ormai il 90% dei post. All'estero il fenomeno non è così dilagante. Un popolo che vive di bufale.

Ieri mi sono permesso di far notare in modo molto civile sul profilo di un mio amico che quella notizia in cui si dice che Repubblica avrebbe messo le foto di Haiti spacciandole per il terremoto di Amatrice è una bufala. La persona che l'aveva postata mi ha tolto l'amicizia. Avrà pensato che sono un fan di Repubblica (niente di più falso) e che quindi sono un nemico. Invece no, l'ho scritto semplicemente perchè è vero, quella notizia è una bufala.

 

Io ho smesso in questi giorni di scrivere su FB dove coltivavo contatti con tanti amici perchè non ne posso più di leggere puttanate.

E in giro per strada, nei bar, nei luoghi pubblici la situazione è la stessa.

 

Un terremoto parallelo a quello vero che dà perfettamente l'idea di quello che siamo diventati.

 

La Roma del tardo impero ci fa un segone a 2 mani.

 

Metà di noi hanno accettato la corruzione di tutto. L'altra metà crede di combattere la corruzione vedendola anche dove non c'è. Un clima da guerra civile che non dà speranza. Nessuno che proponga un modo per uscirne, solo astio verso gli altri e la convinzione di avere solo nemici.

Potrei farti decine di esempi, evito perchè non è il luogo adatto.

 

Io penso che se non la smettiamo di piangere e non diventiamo propositivi non finisce bene.

 

In tutto questo casino il calcio? E' solo lo specchio del Paese, qui sono d'accordo.

  • Voto Positivo 2

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La responsabilità è dei tifosi. Danno retta a giornali e tv (che lo fanno per il loro interesse) creando idoli milionari, ed incazzandosi per delle maglie che non hanno più senso. La sola salvezza è abbattimento degli abbonamenti Pay tv ed assenza dagli stadi scomodi, vecchi, inadeguati. Si risanerebbe tutto rapidamente!

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Il calcio è davvero lo specchio del paese. Guardi l'Inghilterra, la Spagna, la Francia, l'Olanda, la Germania e vedi bei spettacoli, stadi nuovi, funzionali, pieni di gente, campionati coi migliori giocatori ma soprattutto regolari, spettacolari, entusiasmanti etc. etc.

Poi, ci sono i campionati della Serbia, della Grecia, della Romania etc.

L'Italia ormai è più vicina al secondo esempio piuttosto che ai primi che ho elencato. Solo con squadre con un tradizione molto più grande. Lo specchio del paese, dicevo: una vecchia signora che arranca, elegante, in mezzo ad una serie di belle fighe, nemmeno più tanto abile a nascondere gli anni in più....

Ma ha più senso sorbettarsi parole nei talk show dove si simula che nulla sia successo, tra calcioscommesse, scandali, corruzione, cariche politiche nelle federazioni, piene ormai di yes-man ipocriti e incompetenti che malapena sanno mettere in fila due parole (figuriamoci se sanno organizzare, promuovere e migliorare il prodotto-calcio-italiano), assenza totale di progettualità e lungimiranza (certificate dagli scarsi risultati a livello europeo e mondiale), banche che hanno la proprietà praticamente di tutte le squadre dalla Serie B a scendere (normale, che senso avrebbe per un imprenditore investire quando non può disporre dello stadio e si scontra con politiche e giustizia che non tutelano affatto il suo investimento?) e dunque le gestiscono come si gestirebbe un condominio.

Ha pià alcun senso fare abbonamenti o sbattersi per comprare dei biglietti per una partita nel ginepraio di leggi e regolamenti che ci sono (lo stesso vale se vuoi appendere uno striscione), per vedere uno spettacolo scadente, dove imperversa corruzione a tutti i livelli (federale, arbitri, giocatori etc.), dove l'incertezza del diritto ha fatto sì che non ci è dato sapere che fine han fatto tutte le inchieste sul calcioscommesse - e ce ne sono state diverse dal 2006 in poi - uno spettacolo dove squadre saltano le categorie per scelta politica (vedi Fiorentina post-fallimento) o ottengono che la partita sia rimandata perchè "non sono pronti" (Pisa ieri contro di noi) contravvendendo ai più elementari principi sportivi, uno spettacolo scandente dove in corso d'opera le classifiche possono essere riscritte per penalizzazioni varie, dove alcune squadre vengono ripescate o iscritte all'ultimo momento (mentre le più grandi vengono salvate dai soldi dei contribuenti), mentre di continuo altre falliscono (piazze importanti), uno spettacolo dove i campionati e le coppe vengono decisi a tavolino e dove comandano i soliti 3-4 potenti e le tv che fanno il bello e cattivo tempo mentre gli altri stanno tutti zitti nella speranza di raccattare qualche briciola, dove le leggi si applicano in modo differente per diverse piazze (vedi le cirve di Milano o Torino o quelle di realtà più piccole come la nostra),

insomma ha più senso perder tempo a seguire uno spettacolo scadente, corrotto e poco trasperente come i campionati italiani di calcio?

La mia impressione è che i più giovani stentano - giustamente - ad avvicinarsi per i motivi sopra detti, e tra vari spettacoli che oggi possono scegliere, il calcio lo trovino tra i meno interessanti e veri. Ecco.

Scusate il lungo sfogo, mi piacerebbe sentire la vostra su stò argomento

 

in realtà, nel mio piccolo, questa riflessione l'ho già estesa al calcio nel complesso. quello italiano secondo me ha aggravanti per certe cose, ma per le altre degenerazioni pare essere ancora piuttosto estraneo.

negli ultimi anni sono sempre più distante dal calcio in generale, l'unico legame di fatto festa la ternana, la squadra della mia città.

i mega stipendi, la finanziarizzazione estrema, le tv, la commercializzazione massiccia, ecc. hanno reso il calcio un teatrino, uno spettacolo luccicoso, sempre più artefatto e sempre meno spontaneo e genuino. ma le scommesse, il doping, ecc. stanno ovunque, non solo in italia.

a me francamente i modelli stranieri non piacciono...sono tutti allineati al modello del calcio ultramoderno, tutto soldi, tv, luci, magliette, ecc.

poi, c'è il modello peggiore, quello inglese. se vivessi in inghilterra, ad esempio, farei davvero fatica ad andare allo stadio: devi stare seduto e buono al tuo posto, niente cori, coreografie, striscioni, bandiere, rischi di non vedere la partita con vicino chi vuoi, perché i posti vicini potrebbero essere occupati o acquistati da altri, militarizzazione e, non da ultimo, i prezzi esorbitanti, che di fatto estromettono la gente comune dagli stadi.

non so se augurarmi che il calcio italiano si allinei a certi standars europei...per ora sembriamo terzo mondo, specie per le strutture e nelle competizioni per la forza delle squadre (juve a parte), ma temo che questo allineamento possa essere il colpo di grazia per un certo tipo di calcio (posto che il calcio è irrimediabilmente cambiato e non tornerà quello che era).

quando anche in italia arriveranno fiumi di denari asiatici e arabi, stadi di proprietà, super merchandising, ecc. sarà davvero l'ultima fase. oggi in italia siamo ancora alla penultima.

lo stadio di proprietà è lo scoglio finale. la fine degli stadi pubblici sarà la fine definitiva del calcio della gente (che è già ben avviato verso la fine, ben inteso). perché le squadre di calcio erano una sorta di bene comune delle varie città e lo stadio per la partita di pallone aveva una specie di funzione sociale pubblica.

Modificato da Lu Generale

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Caro Freak stavolta non sono tanto d'accordo con Te. Questo slogan della classe politica ladra che non ci meritiamo, ormai credo abbia mostrato la sua fallacità.

I nostri politici non sono peggiori del popolo che li ha eletti.

Fatti un giro su facebook.

 

Fatti un giro su facebook in questi giorni in cui le coscienze per via del terremoto sono per così dire "stressate" e quindi sta uscendo la vera natura del nostro popolo, e poi dimmi se non siamo un popolo allo sbando. Anzi non siamo proprio. Non esistiamo più. L'Italia è un ammasso di cervelli sparsi in putrefazione.

 

Ho amici italiani ma anche molti stranieri. Sui nostri profili le bufale e le controbufale rappresentano ormai il 90% dei post. All'estero il fenomeno non è così dilagante. Un popolo che vive di bufale.

Ieri mi sono permesso di far notare in modo molto civile sul profilo di un mio amico che quella notizia in cui si dice che Repubblica avrebbe messo le foto di Haiti spacciandole per il terremoto di Amatrice è una bufala. La persona che l'aveva postata mi ha tolto l'amicizia. Avrà pensato che sono un fan di Repubblica (niente di più falso) e che quindi sono un nemico. Invece no, l'ho scritto semplicemente perchè è vero, quella notizia è una bufala.

 

Io ho smesso in questi giorni di scrivere su FB dove coltivavo contatti con tanti amici perchè non ne posso più di leggere puttanate.

E in giro per strada, nei bar, nei luoghi pubblici la situazione è la stessa.

 

Un terremoto parallelo a quello vero che dà perfettamente l'idea di quello che siamo diventati.

 

La Roma del tardo impero ci fa un segone a 2 mani.

 

Metà di noi hanno accettato la corruzione di tutto. L'altra metà crede di combattere la corruzione vedendola anche dove non c'è. Un clima da guerra civile che non dà speranza. Nessuno che proponga un modo per uscirne, solo astio verso gli altri e la convinzione di avere solo nemici.

Potrei farti decine di esempi, evito perchè non è il luogo adatto.

 

Io penso che se non la smettiamo di piangere e non diventiamo propositivi non finisce bene.

 

In tutto questo casino il calcio? E' solo lo specchio del Paese, qui sono d'accordo.

Concordo al 100%, perfetto

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La responsabilità è dei tifosi. Danno retta a giornali e tv (che lo fanno per il loro interesse) creando idoli milionari, ed incazzandosi per delle maglie che non hanno più senso. La sola salvezza è abbattimento degli abbonamenti Pay tv ed assenza dagli stadi scomodi, vecchi, inadeguati. Si risanerebbe tutto rapidamente!

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Caro Freak stavolta non sono tanto d'accordo con Te. Questo slogan della classe politica ladra che non ci meritiamo, ormai credo abbia mostrato la sua fallacità.

I nostri politici non sono peggiori del popolo che li ha eletti.

Fatti un giro su facebook.

 

Fatti un giro su facebook in questi giorni in cui le coscienze per via del terremoto sono per così dire "stressate" e quindi sta uscendo la vera natura del nostro popolo, e poi dimmi se non siamo un popolo allo sbando. Anzi non siamo proprio. Non esistiamo più. L'Italia è un ammasso di cervelli sparsi in putrefazione.

 

Ho amici italiani ma anche molti stranieri. Sui nostri profili le bufale e le controbufale rappresentano ormai il 90% dei post. All'estero il fenomeno non è così dilagante. Un popolo che vive di bufale.

Ieri mi sono permesso di far notare in modo molto civile sul profilo di un mio amico che quella notizia in cui si dice che Repubblica avrebbe messo le foto di Haiti spacciandole per il terremoto di Amatrice è una bufala. La persona che l'aveva postata mi ha tolto l'amicizia. Avrà pensato che sono un fan di Repubblica (niente di più falso) e che quindi sono un nemico. Invece no, l'ho scritto semplicemente perchè è vero, quella notizia è una bufala.

 

Io ho smesso in questi giorni di scrivere su FB dove coltivavo contatti con tanti amici perchè non ne posso più di leggere puttanate.

E in giro per strada, nei bar, nei luoghi pubblici la situazione è la stessa.

 

Un terremoto parallelo a quello vero che dà perfettamente l'idea di quello che siamo diventati.

 

La Roma del tardo impero ci fa un segone a 2 mani.

 

Metà di noi hanno accettato la corruzione di tutto. L'altra metà crede di combattere la corruzione vedendola anche dove non c'è. Un clima da guerra civile che non dà speranza. Nessuno che proponga un modo per uscirne, solo astio verso gli altri e la convinzione di avere solo nemici.

Potrei farti decine di esempi, evito perchè non è il luogo adatto.

 

Io penso che se non la smettiamo di piangere e non diventiamo propositivi non finisce bene.

 

In tutto questo casino il calcio? E' solo lo specchio del Paese, qui sono d'accordo.

Forse ti stupirà ma condivido al 1000%.

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Caro Freak stavolta non sono tanto d'accordo con Te. Questo slogan della classe politica ladra che non ci meritiamo, ormai credo abbia mostrato la sua fallacità.

I nostri politici non sono peggiori del popolo che li ha eletti.

Fatti un giro su facebook.

 

Fatti un giro su facebook in questi giorni in cui le coscienze per via del terremoto sono per così dire "stressate" e quindi sta uscendo la vera natura del nostro popolo, e poi dimmi se non siamo un popolo allo sbando. Anzi non siamo proprio. Non esistiamo più. L'Italia è un ammasso di cervelli sparsi in putrefazione.

 

Ho amici italiani ma anche molti stranieri. Sui nostri profili le bufale e le controbufale rappresentano ormai il 90% dei post. All'estero il fenomeno non è così dilagante. Un popolo che vive di bufale.

Ieri mi sono permesso di far notare in modo molto civile sul profilo di un mio amico che quella notizia in cui si dice che Repubblica avrebbe messo le foto di Haiti spacciandole per il terremoto di Amatrice è una bufala. La persona che l'aveva postata mi ha tolto l'amicizia. Avrà pensato che sono un fan di Repubblica (niente di più falso) e che quindi sono un nemico. Invece no, l'ho scritto semplicemente perchè è vero, quella notizia è una bufala.

 

Io ho smesso in questi giorni di scrivere su FB dove coltivavo contatti con tanti amici perchè non ne posso più di leggere puttanate.

E in giro per strada, nei bar, nei luoghi pubblici la situazione è la stessa.

 

Un terremoto parallelo a quello vero che dà perfettamente l'idea di quello che siamo diventati.

 

La Roma del tardo impero ci fa un segone a 2 mani.

 

Metà di noi hanno accettato la corruzione di tutto. L'altra metà crede di combattere la corruzione vedendola anche dove non c'è. Un clima da guerra civile che non dà speranza. Nessuno che proponga un modo per uscirne, solo astio verso gli altri e la convinzione di avere solo nemici.

Potrei farti decine di esempi, evito perchè non è il luogo adatto.

 

Io penso che se non la smettiamo di piangere e non diventiamo propositivi non finisce bene.

 

In tutto questo casino il calcio? E' solo lo specchio del Paese, qui sono d'accordo.

infatti la colpa è di chi li vota.

basta scegliere chi votare, ma qui mi fermo perché non siamo sulla sezione Politica.

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Caro Freak stavolta non sono tanto d'accordo con Te. Questo slogan della classe politica ladra che non ci meritiamo, ormai credo abbia mostrato la sua fallacità.

I nostri politici non sono peggiori del popolo che li ha eletti.

Fatti un giro su facebook.

 

Fatti un giro su facebook in questi giorni in cui le coscienze per via del terremoto sono per così dire "stressate" e quindi sta uscendo la vera natura del nostro popolo, e poi dimmi se non siamo un popolo allo sbando. Anzi non siamo proprio. Non esistiamo più. L'Italia è un ammasso di cervelli sparsi in putrefazione.

 

Ho amici italiani ma anche molti stranieri. Sui nostri profili le bufale e le controbufale rappresentano ormai il 90% dei post. All'estero il fenomeno non è così dilagante. Un popolo che vive di bufale.

Ieri mi sono permesso di far notare in modo molto civile sul profilo di un mio amico che quella notizia in cui si dice che Repubblica avrebbe messo le foto di Haiti spacciandole per il terremoto di Amatrice è una bufala. La persona che l'aveva postata mi ha tolto l'amicizia. Avrà pensato che sono un fan di Repubblica (niente di più falso) e che quindi sono un nemico. Invece no, l'ho scritto semplicemente perchè è vero, quella notizia è una bufala.

 

Io ho smesso in questi giorni di scrivere su FB dove coltivavo contatti con tanti amici perchè non ne posso più di leggere puttanate.

E in giro per strada, nei bar, nei luoghi pubblici la situazione è la stessa.

 

Un terremoto parallelo a quello vero che dà perfettamente l'idea di quello che siamo diventati.

 

La Roma del tardo impero ci fa un segone a 2 mani.

 

Metà di noi hanno accettato la corruzione di tutto. L'altra metà crede di combattere la corruzione vedendola anche dove non c'è. Un clima da guerra civile che non dà speranza. Nessuno che proponga un modo per uscirne, solo astio verso gli altri e la convinzione di avere solo nemici.

Potrei farti decine di esempi, evito perchè non è il luogo adatto.

 

Io penso che se non la smettiamo di piangere e non diventiamo propositivi non finisce bene.

 

In tutto questo casino il calcio? E' solo lo specchio del Paese, qui sono d'accordo.

Sono d'accordo, non è vero e non è mai stato vero che i politici sono peggio dei cittadini. È vero il contrario. Se i politici, in media, fanno cagare... Gli italiani in media sono anche peggio. È palese.

 

L'unica cosa sulla quale non sono d'accordo con Chetestraceki e Ruber è il refrain "ah come siamo diventati, ah non è più come una volta!" Secondo me non è vero. Prima (10 anni fa, 30 anni fa, 100 anni fa) era ancora peggio. C'era più ignoranza, più corruzione, e via dicendo. Il fatto è che oggi l'italiano ha qualche informazione in più (giusta o sbagliata) e quindi viene a sapere delle magagne (magagne vere o bufale che siano).

 

Per il calcio è la stessa cosa. In passato accadevano mille volte gli schifi che accadono oggi. I giocatori erano drogati come cavalli, l'arbitro erano più vennuti de oggi, le mafie gestivano le scommesse e metà delle partite dei campionati, soprattutto minori, erano accordate.

 

La differenza è che prima andare alla pista a vedere Ternana-Trani o Ternana-Portocivitanovese di serie D era la cosa più bella che poteva capitare a un ternano in 2 settimane.

 

Poteva esse uno 0-0 senza tiri in porta ma per lo spettatore che magari veniva in bicicletta da Arrone o in Vespa da Narni era una festa.

 

C'era solo quello. E era bello. Adesso ci stanno mille cose e di conseguenza il calcio ha perso l'alone romantico di una volta.

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Sono d'accordo, non è vero e non è mai stato vero che i politici sono peggio dei cittadini. È vero il contrario. Se i politici, in media, fanno cagare... Gli italiani in media sono anche peggio. È palese.

 

L'unica cosa sulla quale non sono d'accordo con Chetestraceki e Ruber è il refrain "ah come siamo diventati, ah non è più come una volta!" Secondo me non è vero. Prima (10 anni fa, 30 anni fa, 100 anni fa) era ancora peggio. C'era più ignoranza, più corruzione, e via dicendo. Il fatto è che oggi l'italiano ha qualche informazione in più (giusta o sbagliata) e quindi viene a sapere delle magagne (magagne vere o bufale che siano).

 

Per il calcio è la stessa cosa. In passato accadevano mille volte gli schifi che accadono oggi. I giocatori erano drogati come cavalli, l'arbitro erano più vennuti de oggi, le mafie gestivano le scommesse e metà delle partite dei campionati, soprattutto minori, erano accordate.

 

La differenza è che prima andare alla pista a vedere Ternana-Trani o Ternana-Portocivitanovese di serie D era la cosa più bella che poteva capitare a un ternano in 2 settimane.

 

Poteva esse uno 0-0 senza tiri in porta ma per lo spettatore che magari veniva in bicicletta da Arrone o in Vespa da Narni era una festa.

 

C'era solo quello. E era bello. Adesso ci stanno mille cose e di conseguenza il calcio ha perso l'alone romantico di una volta.

D'accordo anche con te.

 

La mitizzazione del passato e la perdita di memoria pero' sono a loro volta sintomo di degrado morale, civile e "culturale" diffuso.

 

In altro topic ricordavo l'Italia e la Roma corrotta, degradata, stracciona e cialtrona degli anni prima delle Olimpiadi del 60.

 

Solo se ne sapeva e parlava molto meno, a proposito o a sproposito.

 

Aggiungo che Il doping nel calcio era pratica comune a tutti i livelli e ha fatto anche varie vittime, fino a non molti anni fa.

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Concordo, stesso mio pensiero, presto sfanculo sky e tutto sto circo pieno di soldi e meschinita'.

 

Inviato dal mio SM-A510F utilizzando Tapatalk

La prima cosa è proprio non abbonarsi a sky se proprio uno vuol vedersi la partita in tv che vada al ar o al pub, magari in compagnia con gli amici, ma che non dia più un soldo a questi, finchè ci si abbona ai voglia a dire il calcio è ostaggio delle tv. Ma noi che facciamo affinchè non sia così? Sono contento li sfanculi, fai bene.

 

Fiero di non aver dato loro mai una lira.

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1.400 euro o poco più al mese con gli straordinari e sono fortunato, guai a lamentarsi.

Ma se non lavorasse anche mia moglie con due figli a carico sarebbe dura arrivare alla fine del mese....

Ho visto ieri sera Inter - Palermo.Un vero schifo.

Quanto prendono mediamente i giocatori dell' Inter?

E quelli di una qualsiasi altra squadra di serie A-B-C?

E gli allenatori?E i procuratori?E tutti quelli che ruotano attorno al calcio?

Troppo qualunquista?

Si alzassero loro alle 5 mezza della mattina per andare a lavorare.....

Null'altro da aggiungere.

Modificato da Todi Rossoverde

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Caro Freak stavolta non sono tanto d'accordo con Te. Questo slogan della classe politica ladra che non ci meritiamo, ormai credo abbia mostrato la sua fallacità.

I nostri politici non sono peggiori del popolo che li ha eletti.

Fatti un giro su facebook.

 

Fatti un giro su facebook in questi giorni in cui le coscienze per via del terremoto sono per così dire "stressate" e quindi sta uscendo la vera natura del nostro popolo, e poi dimmi se non siamo un popolo allo sbando. Anzi non siamo proprio. Non esistiamo più. L'Italia è un ammasso di cervelli sparsi in putrefazione.

 

Ho amici italiani ma anche molti stranieri. Sui nostri profili le bufale e le controbufale rappresentano ormai il 90% dei post. All'estero il fenomeno non è così dilagante. Un popolo che vive di bufale.

Ieri mi sono permesso di far notare in modo molto civile sul profilo di un mio amico che quella notizia in cui si dice che Repubblica avrebbe messo le foto di Haiti spacciandole per il terremoto di Amatrice è una bufala. La persona che l'aveva postata mi ha tolto l'amicizia. Avrà pensato che sono un fan di Repubblica (niente di più falso) e che quindi sono un nemico. Invece no, l'ho scritto semplicemente perchè è vero, quella notizia è una bufala.

 

Io ho smesso in questi giorni di scrivere su FB dove coltivavo contatti con tanti amici perchè non ne posso più di leggere puttanate.

E in giro per strada, nei bar, nei luoghi pubblici la situazione è la stessa.

 

Un terremoto parallelo a quello vero che dà perfettamente l'idea di quello che siamo diventati.

 

La Roma del tardo impero ci fa un segone a 2 mani.

 

Metà di noi hanno accettato la corruzione di tutto. L'altra metà crede di combattere la corruzione vedendola anche dove non c'è. Un clima da guerra civile che non dà speranza. Nessuno che proponga un modo per uscirne, solo astio verso gli altri e la convinzione di avere solo nemici.

Potrei farti decine di esempi, evito perchè non è il luogo adatto.

 

Io penso che se non la smettiamo di piangere e non diventiamo propositivi non finisce bene.

 

In tutto questo casino il calcio? E' solo lo specchio del Paese, qui sono d'accordo.

io sono concorde con Freak su molte cose, ma su quanti dici sono pienamente in linea con te. Dico sempre che ogni popolo ha il governo che si merita, e questo è espressione di chi è governato. Soprattutto la parte in neretto è emblematica e perfetta. E non è questione di chi si vota o meno, di destra o di sinistra, bianchi o neri sopra o sotto ma di cultura, e successivamente di etica e responsabilità civica, del livello generale dell'elettorato e di chi è votato. Perchè quest'ultimo, in qualche modo, al netto di affarismo-corruzione-mafia etc. risponde (magari solo a parole e non coi fatti, ma questo è un altro discorso e caso mai spetterebbe all'elettore verificare se quanto detto si è realizzato nella pratica ma ripeto è un altro discorso) a quello che vuole la gente.

Che è spesso pronta a giustificare determinati comportamenti (vedi anche la posizione di alcuni dirigenti sul caso-Pisa) per assenza di cultura, etica, respondabilità ed educazione civica (sì quella materia che alle medie non ti facevano studiare perchè ritenuta inutile). Nel far ciò che più ci conviene poi alla fine si distrugge la comunità, questo perchè si è tirata l'acqua solo al proprio mulino.

E, ripeto, non è questione di chi si vota ma del livello culturale generale e del senso di responabilità, tanto sono sempre gli altri che devono fare...

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in realtà, nel mio piccolo, questa riflessione l'ho già estesa al calcio nel complesso. quello italiano secondo me ha aggravanti per certe cose, ma per le altre degenerazioni pare essere ancora piuttosto estraneo.

negli ultimi anni sono sempre più distante dal calcio in generale, l'unico legame di fatto festa la ternana, la squadra della mia città.

i mega stipendi, la finanziarizzazione estrema, le tv, la commercializzazione massiccia, ecc. hanno reso il calcio un teatrino, uno spettacolo luccicoso, sempre più artefatto e sempre meno spontaneo e genuino. ma le scommesse, il doping, ecc. stanno ovunque, non solo in italia.

a me francamente i modelli stranieri non piacciono...sono tutti allineati al modello del calcio ultramoderno, tutto soldi, tv, luci, magliette, ecc.

poi, c'è il modello peggiore, quello inglese. se vivessi in inghilterra, ad esempio, farei davvero fatica ad andare allo stadio: devi stare seduto e buono al tuo posto, niente cori, coreografie, striscioni, bandiere, rischi di non vedere la partita con vicino chi vuoi, perché i posti vicini potrebbero essere occupati o acquistati da altri, militarizzazione e, non da ultimo, i prezzi esorbitanti, che di fatto estromettono la gente comune dagli stadi.

non so se augurarmi che il calcio italiano si allinei a certi standars europei...per ora sembriamo terzo mondo, specie per le strutture e nelle competizioni per la forza delle squadre (juve a parte), ma temo che questo allineamento possa essere il colpo di grazia per un certo tipo di calcio (posto che il calcio è irrimediabilmente cambiato e non tornerà quello che era).

quando anche in italia arriveranno fiumi di denari asiatici e arabi, stadi di proprietà, super merchandising, ecc. sarà davvero l'ultima fase. oggi in italia siamo ancora alla penultima.

lo stadio di proprietà è lo scoglio finale. la fine degli stadi pubblici sarà la fine definitiva del calcio della gente (che è già ben avviato verso la fine, ben inteso). perché le squadre di calcio erano una sorta di bene comune delle varie città e lo stadio per la partita di pallone aveva una specie di funzione sociale pubblica.

tu sollevi un aspetto molto ampio ed interessante.

Quello italiano ha certe aggravanti rispetto all'andamento generale, e qui sono d'accordo. Dico sempre che tutto il mondo è paese e che quanto accade qui accade ovunque. Ma ciò che distingue l'Italia è la totale assenza di decenza e parvenza di rispetto: dico sempre che se - diciamo - il livello di corruzione in Germania è 10%, da noi è 98% e diventa sistema, quindi modalità operativa costante e quotidiana, al punto di diventare parte della nostra (scarsa) cultura, del nostro modo di fare e ci porta a giustificare che "tanto è così che funziona". E la responsabilità non è mai la nostra.

Sul modello inglese hai pienamente ragione, ma il fatto è che oggi la dimensione-calcio è globale, quanto meno europea. E qui dico che l'argomento è ampio. Se vuoi competere a questi livelli devi adeguare il prodotto-Serie A agli standard decisamente più alti che ci sono in europa, capaci di generare un ciclo economico virtuoso che permette alle società di essere autossuficenti, arricchirsi e generare spettacolo di alta qualità. E vincere.

Ora, sarebbe bello che almeno le categorie più basse rimangano "indietro", cioè dateci almeno il vecchio calcio, nelle piccole città è l'unico che ha senso, inutile rincorrere modelli che qui non attecchiranno mai, soprattutto ad Ascoli, Terni, Cremona, e via discorrendo. Che facciano sto campionato europeo e sotto i vari campionati nazionali vecchio stile.

Sui soldi cinesi e arabi questo potrà valere per Milano, Torino e forse Roma. Il livello di corruzione, affarismo clientelare, di incertezza del diritto etc. dubito che spingano questi grossi fondi in realtà già di medie dimensioni, figuriamoci nelle piccole.

La questione che poni sugli stadi di proprietà meriterebbe un topic a parte, ma ti chiedo qualche link per approfondire l'argomento, sollevi un aspetto interessante.

Sulla questione però ti invito a leggere il libro di Derive&Approdi sul sankt Pauli, dove anche noi siamo citati. Ti renderai conto come siano anni luce avanti a noi, e come le leggi federali tedesche (che permettono un azionariato popolare nelle squadre, con diritti di voto, proprietà delle infrastrutture da parte dei club - che spesso sono polisportive e fanno vivere il territorio -) facciano sì che si realizzi un circuito virtuoso che fa bene a tutti (Ho provato rispetto e invidia per loro, cazzo).

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Sono d'accordo, non è vero e non è mai stato vero che i politici sono peggio dei cittadini. È vero il contrario. Se i politici, in media, fanno cagare... Gli italiani in media sono anche peggio. È palese.

 

L'unica cosa sulla quale non sono d'accordo con Chetestraceki e Ruber è il refrain "ah come siamo diventati, ah non è più come una volta!" Secondo me non è vero. Prima (10 anni fa, 30 anni fa, 100 anni fa) era ancora peggio. C'era più ignoranza, più corruzione, e via dicendo. Il fatto è che oggi l'italiano ha qualche informazione in più (giusta o sbagliata) e quindi viene a sapere delle magagne (magagne vere o bufale che siano).

 

Per il calcio è la stessa cosa. In passato accadevano mille volte gli schifi che accadono oggi. I giocatori erano drogati come cavalli, l'arbitro erano più vennuti de oggi, le mafie gestivano le scommesse e metà delle partite dei campionati, soprattutto minori, erano accordate.

 

La differenza è che prima andare alla pista a vedere Ternana-Trani o Ternana-Portocivitanovese di serie D era la cosa più bella che poteva capitare a un ternano in 2 settimane.

 

Poteva esse uno 0-0 senza tiri in porta ma per lo spettatore che magari veniva in bicicletta da Arrone o in Vespa da Narni era una festa.

 

C'era solo quello. E era bello. Adesso ci stanno mille cose e di conseguenza il calcio ha perso l'alone romantico di una volta.

Altro aspetto interessante. E' vero, doping e corruzione ci sono sempre stati ma, prima cosa, almeno in modo parziale, molte inchieste sono state portate a termine non insabbiate al punto che nessuno qui sa come siano andate a finire. Un minimo di parvenza va salvata. Inoltre il solito discorso, un conto che trucchi 90 su 100 in conto 60 su 100, il senso della misura e della decenza cazzo. Infine, cosa più importante: qui dico che la corruzione mafiosa e il malaffare governano (e infatti tutti i loro rappresentanti siedono in parlamento, che serve per tutelare il LORO interessi, non i nostri) e siedono nelle più alte cariche dirigenziali. Negli anni 60 citati da passaparola e poi dopo almeno una parte della dirigenza eran notabili seri, vecchia scuola, che davano una parvenza. Oggi invece il pesce puzza dalla testa, ed il livello culturale ed etico, ed il senso di responsabilità civico di questi dirigentucoli è ridicolo, vergognoso.

Poi, a maggior ragione, il senso della domanda è proprio questo: se oggi vogliono proporci il prodotto-calcio, come spettacolo, beh allora pretendo regolarità e genuinuità ed un prodotto bello, altrimenti me ne scelgo un altro, come giustamente appunto fanno i giovani, che oggi hanno un ventaglio di scelte molto più variegato ed interessante.

 

E, caro kiwi, non è vero che siamo sempre là. Io seguo la Ternana sempre, non ne posso fare a meno, ma ci vado sempre con meno interesse e foga, del risultato quasi non mi frega più niente. Non ha, alla luce di quanto detto, nemmeno più senso rovinarsi dopo aver visto lo schifo - che so - del derby di andata, dunque: o comincio a fregarmene e a viverla con meno interesse oppure niente.

La sereie A non la seguo più praticamente, pereferisco vedermi le partite di calcio brasiliano, oltre naturalmente i campionati spagnolo o inglese, oltre che i grandi eventi (tutte cose che prima non potevi vedere). vedi, anche qui la globalizzazione: prima avevi solo il calcio italiano, oggi con un telecomando o un pc puoi avere tutto il calcio del mondo, e allora mi vado a scegliere il prodotto più spettacolare. Per non dire poi, che oltre al calcio, potrei scegliermi altri sport o addirittura molti ma davvero molti altri spettacoli più dignitosi.

Modificato da chetestraceki

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Sono d'accordo, non è vero e non è mai stato vero che i politici sono peggio dei cittadini. È vero il contrario. Se i politici, in media, fanno cagare... Gli italiani in media sono anche peggio. È palese.

 

L'unica cosa sulla quale non sono d'accordo con Chetestraceki e Ruber è il refrain "ah come siamo diventati, ah non è più come una volta!" Secondo me non è vero. Prima (10 anni fa, 30 anni fa, 100 anni fa) era ancora peggio. C'era più ignoranza, più corruzione, e via dicendo. Il fatto è che oggi l'italiano ha qualche informazione in più (giusta o sbagliata) e quindi viene a sapere delle magagne (magagne vere o bufale che siano).

 

Per il calcio è la stessa cosa. In passato accadevano mille volte gli schifi che accadono oggi. I giocatori erano drogati come cavalli, l'arbitro erano più vennuti de oggi, le mafie gestivano le scommesse e metà delle partite dei campionati, soprattutto minori, erano accordate.

 

La differenza è che prima andare alla pista a vedere Ternana-Trani o Ternana-Portocivitanovese di serie D era la cosa più bella che poteva capitare a un ternano in 2 settimane.

 

Poteva esse uno 0-0 senza tiri in porta ma per lo spettatore che magari veniva in bicicletta da Arrone o in Vespa da Narni era una festa.

 

C'era solo quello. E era bello. Adesso ci stanno mille cose e di conseguenza il calcio ha perso l'alone romantico di una volta.

Sono d'accordo.

Ma io non ho negato questo. Non ho mai sostenuto che "una volta era meglio".

Io ho detto che la percezione che la gente ha della vita sociale è ormai alterata.

Prima c'era sicuramente più corruzione ma la gente voleva guardare avanti. Si cercavano alleati nelle battaglie politiche, si combatteva mettendoci la faccia. Ora c'è un clima da guerra civile. Siamo diventati cattivi, come non lo siamo mai stati.

È stato creato negli ultimi 20 anni un tutti contro tutti al grido di "muoia Sansone con tutti i Filistei" che non ci porterà da nessuna parte.

Modificato da ruber-viridis draco

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1.400 euro o poco più al mese con gli straordinari e sono fortunato, guai a lamentarsi.

Ma se non lavorasse anche mia moglie con due figli a carico sarebbe dura arrivare alla fine del mese....

Ho visto ieri sera Inter - Palermo.Un vero schifo.

Quanto prendono mediamente i giocatori dell' Inter?

E quelli di una qualsiasi altra squadra di serie A-B-C?

E gli allenatori?E i procuratori?E tutti quelli che ruotano attorno al calcio?

Troppo qualunquista?

Si alzassero loro alle 5 mezza della mattina per andare a lavorare.....

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una risposta "razionale" e una no

 

risposta razionale : no non ne vale più la pena , il calcio non ha più credibilità ed è totalmente diverso dal calcio della Ternana in A , sembrano due sport differenti addirittura

 

risposta non razionale ..eppure siamo gira che ti rigira a parlarne e a vederlo in qualche modo , perché è una passione troppo radicata

  • Voto Positivo 1

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Straquoto

 

 

Caro Freak stavolta non sono tanto d'accordo con Te. Questo slogan della classe politica ladra che non ci meritiamo, ormai credo abbia mostrato la sua fallacità.

I nostri politici non sono peggiori del popolo che li ha eletti.

Fatti un giro su facebook.

 

Fatti un giro su facebook in questi giorni in cui le coscienze per via del terremoto sono per così dire "stressate" e quindi sta uscendo la vera natura del nostro popolo, e poi dimmi se non siamo un popolo allo sbando. Anzi non siamo proprio. Non esistiamo più. L'Italia è un ammasso di cervelli sparsi in putrefazione.

 

Ho amici italiani ma anche molti stranieri. Sui nostri profili le bufale e le controbufale rappresentano ormai il 90% dei post. All'estero il fenomeno non è così dilagante. Un popolo che vive di bufale.

Ieri mi sono permesso di far notare in modo molto civile sul profilo di un mio amico che quella notizia in cui si dice che Repubblica avrebbe messo le foto di Haiti spacciandole per il terremoto di Amatrice è una bufala. La persona che l'aveva postata mi ha tolto l'amicizia. Avrà pensato che sono un fan di Repubblica (niente di più falso) e che quindi sono un nemico. Invece no, l'ho scritto semplicemente perchè è vero, quella notizia è una bufala.

 

Io ho smesso in questi giorni di scrivere su FB dove coltivavo contatti con tanti amici perchè non ne posso più di leggere puttanate.

E in giro per strada, nei bar, nei luoghi pubblici la situazione è la stessa.

 

Un terremoto parallelo a quello vero che dà perfettamente l'idea di quello che siamo diventati.

 

La Roma del tardo impero ci fa un segone a 2 mani.

 

Metà di noi hanno accettato la corruzione di tutto. L'altra metà crede di combattere la corruzione vedendola anche dove non c'è. Un clima da guerra civile che non dà speranza. Nessuno che proponga un modo per uscirne, solo astio verso gli altri e la convinzione di avere solo nemici.

Potrei farti decine di esempi, evito perchè non è il luogo adatto.

 

Io penso che se non la smettiamo di piangere e non diventiamo propositivi non finisce bene.

 

In tutto questo casino il calcio? E' solo lo specchio del Paese, qui sono d'accordo.

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1.400 euro o poco più al mese con gli straordinari e sono fortunato, guai a lamentarsi.

Ma se non lavorasse anche mia moglie con due figli a carico sarebbe dura arrivare alla fine del mese....

Ho visto ieri sera Inter - Palermo.Un vero schifo.

Quanto prendono mediamente i giocatori dell' Inter?

E quelli di una qualsiasi altra squadra di serie A-B-C?

E gli allenatori?E i procuratori?E tutti quelli che ruotano attorno al calcio?

Troppo qualunquista?

Si alzassero loro alle 5 mezza della mattina per andare a lavorare.....

Null'altro da aggiungere.

Per carità, questo è verissimo.

Ci sta chi fa lu minatore e guadagna 1000 euro al mese e ce campa a malapena, e poi ci sta chi fa lu giocatore de pallone e pija 1000 euro lu giorno pe "divertisse." Stessa storia pe l'attore, la showgirl, la escort, e tanti altri lavori pagati profumatamente.

Questo però esula un po' dalla domanda del topic.

Voglio dire, tutti amiamo il calcio degli anni '80 ("bello, romantico, migliore di sempre" ecc) quando in serie A li stadi erano sempre pieni e in quarta serie c'erano piazze come Terni che facevano 10mila spettatori. Ma anche allora li giocatori rispetto alla gente comune erano strapagati. Per cui non è questo il punto.

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Sono d'accordo.

Ma io non ho negato questo. Non ho mai sostenuto che "una volta era meglio".

Io ho detto che la percezione che la gente ha della vita sociale è ormai alterata.

Prima c'era sicuramente più corruzione ma la gente voleva guardare avanti. Si cercavano alleati nelle battaglie politiche, si combatteva mettendoci la faccia. Ora c'è un clima da guerra civile. Siamo diventati cattivi, come non lo siamo mai stati.

È stato creato negli ultimi 20 anni un tutti contro tutti al grido di "muoia Sansone con tutti i Filistei" che non ci porterà da nessuna parte.

Hai ragione.

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Per carità, questo è verissimo.

Ci sta chi fa lu minatore e guadagna 1000 euro al mese e ce campa a malapena, e poi ci sta chi fa lu giocatore de pallone e pija 1000 euro lu giorno pe "divertisse." Stessa storia pe l'attore, la showgirl, la escort, e tanti altri lavori pagati profumatamente.

Questo però esula un po' dalla domanda del topic.

Voglio dire, tutti amiamo il calcio degli anni '80 ("bello, romantico, migliore di sempre" ecc) quando in serie A li stadi erano sempre pieni e in quarta serie c'erano piazze come Terni che facevano 10mila spettatori. Ma anche allora li giocatori rispetto alla gente comune erano strapagati. Per cui non è questo il punto.

 

 

Hai ragione.

Però viene da incazzarsi o no quando questi si lamentano del brodo grasso, mentre la maggior parte di noi tira la carretta?

Poi è chiaro che il calcio non è più quello di una volta, che oggi siamo ostaggi delle tv,che ormai si guarda solo al business,che andare allo stadio ha perso il fascino di prima,che troppe cose schifose ti allontanano dallo stadio,che le nuove generazioni se ne fregano perchè hanno di tutto e di più, ecc. ecc. .......

Se poi ci metti quello che sta succedendo a Terni da 13 anni a questa parte il quadro è completo!

Ricordo che quando era ancora piccolo e mio padre mi portava allo stadio il Liberati per me era una festa.

E allo stadio si sentiva tutto il calcio minuto per minuto in radio e tutti erano con la radiolina all' orecchio.

Poi 90° minuto e alla fine la Domenica Sportiva.

I tempi sono purtroppo cambiati.

Ora solo tanta nostalgia....e tante incazzature per noi che ancora resistiamo attaccati ai nostri colori..... :(

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