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Buttàmola in versi...

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Da più di quattordici anni,

non temiamo più i malanni,

quel che stiam vivendo adesso

è molto peggio del pregresso,

qui ci sono i longarini

che mi semrbran perugini,

qualcuno ancor gli batte le mani

dimenticando gli ascolani.

Sarà ora di cambiare,

simoncello lascia stare,

cambia aria, vai altrove,

perchè a terni merda piove.

Quando arriverà quel giorno,

canteranno gli altoforno,

i tifosi per giornate intere

grideranno forza fere.

Svuoteremo le cantine,

per festeggiar la vostra fine,

poi faremo gli striscioni

e finalmente vi diremo:

FUORI DAI COJONI!!!!

Modificato da AntonioTR

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Da "Antologia di Ancon River":

 

"Il verticale Simon".

 

 

"Non potevo avere un pallone da ragazzo,

 

gli altri bambini mi schernivano

 

perché ero lucidissimo e sapevo di calcio,

 

ma nella mia mente c"era financo una verticale.

 

 

Fu così che il paparino mi comprò un'intera squadra di calcio,

 

Ternese, Teramana, ora non ricordo ormai più.

 

Non sapevo che farmene, né da dove iniziare,

 

ma era bello finalmente sentirmi importante,

 

verticalmente sotto di me giocare con i burattini,

 

metti e leva, leva e metti, uno spasso,

 

al mio fianco due simpatici quasi uguali.

 

 

Il gioco mi piacque, e fu qui che caddi.

 

Non sapevo, non avevo immaginato,

 

che oltre ai quattrini servisse anche sapienza

 

e cuore, amore disinteressato.

 

Il gioco era più grande di me, e io più piccolo di quanto credessi.

 

 

Quando infine vennero a prendermi all' alba

 

ero ancora in pigiama

 

ma sempre maniacalmente competitivo.

 

 

Ora giaccio qui, viandante, tra piramidi e sciarpette,

 

e solo mi consola il pensiero di avere ai miei lati,

 

come un Cristo sulla croce,

 

i cari diversamente uguali amici".

Modificato da passaparola
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Da "Antologia di Ancon River":

 

"Il verticale Simon".

 

 

"Non potevo avere un pallone da ragazzo,

 

gli altri bambini mi schernivano

 

perché ero lucidissimo e sapevo di calcio,

 

ma nella mia mente c"era financo una verticale.

 

 

Fu così che il paparino mi comprò un'intera squadra di calcio,

 

Ternese, Teramana, ora non ricordo ormai più.

 

Non sapevo che farmene, né da dove iniziare,

 

ma era bello finalmente sentirmi importante,

 

verticalmente sotto di me giocare con i burattini,

 

metti e leva, leva e metti, uno spasso,

 

al mio fianco due simpatici quasi uguali.

 

 

Il gioco mi piacque, e fu qui che caddi.

 

Non sapevo, non avevo immaginato,

 

che oltre ai quattrini servisse anche sapienza

 

e cuore, amore disinteressato.

 

Il gioco era più grande di me, e io più piccolo di quanto credessi.

 

 

Quando infine vennero a prendermi all' alba

 

ero ancora in pigiama

 

ma sempre maniacalmente competitivo.

 

 

Ora giaccio qui, viandante, tra piramidi e sciarpette,

 

e solo mi consola il pensiero di avere ai miei lati,

 

come un Cristo sulla croce,

 

i cari diversamente uguali amici".

chapeau :)

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Da "Antologia di Ancon River":

 

"Il verticale Simon".

 

 

"Non potevo avere un pallone da ragazzo,

 

gli altri bambini mi schernivano

 

perché ero lucidissimo e sapevo di calcio,

 

ma nella mia mente c"era financo una verticale.

 

 

Fu così che il paparino mi comprò un'intera squadra di calcio,

 

Ternese, Teramana, ora non ricordo ormai più.

 

Non sapevo che farmene, né da dove iniziare,

 

ma era bello finalmente sentirmi importante,

 

verticalmente sotto di me giocare con i burattini,

 

metti e leva, leva e metti, uno spasso,

 

al mio fianco due simpatici quasi uguali.

 

 

Il gioco mi piacque, e fu qui che caddi.

 

Non sapevo, non avevo immaginato,

 

che oltre ai quattrini servisse anche sapienza

 

e cuore, amore disinteressato.

 

Il gioco era più grande di me, e io più piccolo di quanto credessi.

 

 

Quando infine vennero a prendermi all' alba

 

ero ancora in pigiama

 

ma sempre maniacalmente competitivo.

 

 

Ora giaccio qui, viandante, tra piramidi e sciarpette,

 

e solo mi consola il pensiero di avere ai miei lati,

 

come un Cristo sulla croce,

 

i cari diversamente uguali amici".

 

grande!

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Da più di quattordici anni,

non temiamo più i malanni,

quel che stiam vivendo adesso

è molto peggio del pregresso,

qui ci sono i longarini

che mi semrbran perugini,

qualcuno ancor gli batte le mani

dimenticando gli ascolani.

Sarà ora di cambiare,

simoncello lascia stare,

cambia aria, vai altrove,

perchè a terni merda piove.

Quando arriverà quel giorno,

canteranno gli altoforno,

i tifosi per giornate intere

grideranno forza fere.

Svuoteremo le cantine,

per festeggiar la vostra fine,

poi faremo gli striscioni

e finalmente vi diremo:

FUORI DAI COJONI!!!!

:clap::clap::clap::clap::clap::clap:

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Da "Antologia di Ancon River":

 

"Il verticale Simon".

 

 

"Non potevo avere un pallone da ragazzo,

 

gli altri bambini mi schernivano

 

perché ero lucidissimo e sapevo di calcio,

 

ma nella mia mente c"era financo una verticale.

 

 

Fu così che il paparino mi comprò un'intera squadra di calcio,

 

Ternese, Teramana, ora non ricordo ormai più.

 

Non sapevo che farmene, né da dove iniziare,

 

ma era bello finalmente sentirmi importante,

 

verticalmente sotto di me giocare con i burattini,

 

metti e leva, leva e metti, uno spasso,

 

al mio fianco due simpatici quasi uguali.

 

 

Il gioco mi piacque, e fu qui che caddi.

 

Non sapevo, non avevo immaginato,

 

che oltre ai quattrini servisse anche sapienza

 

e cuore, amore disinteressato.

 

Il gioco era più grande di me, e io più piccolo di quanto credessi.

 

 

Quando infine vennero a prendermi all' alba

 

ero ancora in pigiama

 

ma sempre maniacalmente competitivo.

 

 

Ora giaccio qui, viandante, tra piramidi e sciarpette,

 

e solo mi consola il pensiero di avere ai miei lati,

 

come un Cristo sulla croce,

 

i cari diversamente uguali amici".

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