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BuFERA

capitalismo

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vorrei parlare di capitalismo prendendo spunto da frasi di briatore come:

 

"Non capisco quale sia il sacrificio dell'andare fuori casa, all'estero. È quello di non poter andare ogni domenica a mangiare gli spaghetti con la nonna e la mamma? Chi ha le palle va fuori casa."

"Negli Stati Uniti i ragazzi a 16-17 anni lasciano le famiglie e cercano di trovare una strada loro. Gli italiani che sono arrivati a New York per fare i camerieri e i baristi 8 anni fa in questo momento hanno 12 ristoranti."

 

queste ed altre frasi che ha detto sono frutto della mentalità capitalista, mi sembra impossibile negarlo. credo che il capitalismo possa essere riassunto nel valutare tutto in denaro e rendere quindi tutto acquistabile con la pecunia. al centro del capitalismo c'è l'economia, non la società, quindi il benessere della prima soppianta la seconda. si sente dire in continuazione che l'economia deve migliorare in modo da poter stare bene tutti, ma pur essendo in uno dei paesi più industrializzati e con maggiore benessere economico al mondo, siamo anche un paese che sta andando a rotoli, noi come quasi tutto l'occidente.

 

il capitalismo è diventato un'ideologia durante la guerra fredda proprio per essere stato il sistema fondante di uno dei due blocchi. non è più un sistema accessorio, che potrebbe tornare utile nella cultura economica di certi paesi. è permeato in tutti i suoi strati, dalla politica, alla filosofia, alla morale fino a plasmare la mentalità della gente in maniera sempre più netta.

e in quanto tale, il capitalismo in se è qualcosa di freddo, di non vivo, qualcosa che non può essere né anima, né cuore di una società ma dovrebbe esserne appunto al massimo un accessorio della vita economica. è l'importanza dell'avere rispetto a quella dell'essere, il giudicare il prossimo in base ai risultati economici raggiunti piuttosto che non rispetto altri valori, corrompendo i sensi di giustizia e di critica.

 

 

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il mondo in cui viviamo sta diventando una merda sotto ogni aspetto.

 

ma la frase che odio di più che viene tirata fuori più spesso è "non chiedere cosa può fare lo stato per te ma cosa puoi fare tu per lo stato".

 

l'inizio della fine.

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Condivido anche le virgole di quello che ha scritto l'amico Bufera. Il capitalismo mette al centro il profitto, non l'essere umano. Si costruiscono capitali, non valori.

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Il problema non è il capitalismo, il problema sono i grossi capitali che hanno il potere di comandare intere comunità

 

Inviato dal mio ASUS_X008D utilizzando Tapatalk

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Personalmente non vedo il problema. È un sistema che permette a chi ha più sale in zucca di emergere, ma soprattutto chi c'ha voglia de fa.

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Non me ne voglia il caro Bufera, ma io ci vedo solo tanti luoghi comuni.

 

Il denaro è solo un mezzo non il fine.

Io sono "capitalista" e cerco di accumulare denaro al fine di attuare i miei sogni.

Il capitalismo si occupa solo di un aspetto dell'essere umano, ma poi sta al singolo individuo sviluppare i propri valori.

 

Una persona che ha il solo scopo della vita di accumulare denaro non è tale in quanto capitalista ma semplicemente in quanto zucca vuota.

 

Ci sono vari aspetti dell'attuale sistema capitalistico che odio e vorrei combattere ma i capisaldi del capitalismo come la proprietà privata e il diritto di accumulare ricchezza per me sono diritti inalienabili perché facenti parte della natura stessa dell'essere umano.

Modificato da callea
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E poi questa foto confuta senza appello le tesi del Bufera.

Un capitalista può avere anche altri valori oltre al denaro...

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E poi questa foto confuta senza appello le tesi del Bufera.

Un capitalista può avere anche altri valori oltre al denaro...

Vaffanculo va 😂😂😂😂😂

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Non me ne voglia il caro Bufera, ma io ci vedo solo tanti luoghi comuni.

 

Il denaro è solo un mezzo non il fine.

Io sono "capitalista" e cerco di accumulare denaro al fine di attuare i miei sogni.

Il capitalismo si occupa solo di un aspetto dell'essere umano, ma poi sta al singolo individuo sviluppare i propri valori.

 

Una persona che ha il solo scopo della vita di accumulare denaro non è tale in quanto capitalista ma semplicemente in quanto zucca vuota.

 

Ci sono vari aspetti dell'attuale sistema capitalistico che odio e vorrei combattere ma i capisaldi del capitalismo come la proprietà privata e il diritto di accumulare ricchezza per me sono diritti inalienabili perché facenti parte della natura stessa dell'essere umano.

tutt'altro, anzi, lo scopo di aver aperto una discussione come questa infatti è quello di confrontarsi. quello che vedo io però è uno sguardo ingenuo e idealizzante del capitalismo stesso, quello che appunto succede in genere con le ideologie.

 

dai in realtà al capitalismo un ruolo marginale, mentre è il protagonista della nostra quotidianità. il fatto è che il capitalismo ha plasmato eccessivamente le nostre vite, tutto gira intono al capitale e in virtù di ciò, quando non è il capitale a girare un regime acquista forza. abbiamo perso l'autodeterminazione che ci eravamo conquistati sul campo dai tempi della rivoluzione francese e stiamo perdendo quell'indipendenza che avevamo acquistato parecchi millenni fa, quando l'uomo ha imparato a coltivare il terreno. il capitalismo non è più solo un mezzo, ha permeato la nostra natura sconvolgendola, siamo sempre meno in grado di fare qualcosa e quindi di ottenerla senza doverla acquistare. tutto, costa.

 

e soprattutto il soldo giustifica tutto. chi fa informazione non ha l'indipendenza dal denaro e quindi non è, e non può essere obiettivo. e se già l'informazione è così, immagina il resto. e accettiamo tutto, abbiamo metabolizzato tutto, anche il fatto che comunque il prepotente è giustificato e può fare e dire quello che vuole. la proprietà privata esiste in natura ma la natura stessa gli da un limite. nel capitalismo non esistono limiti e quindi non esiste quella legge libertaria e tanto importante che dice che la libertà individuale finisce dove inizia la libertà dell'altro.

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E poi questa foto confuta senza appello le tesi del Bufera.

Un capitalista può avere anche altri valori oltre al denaro...

 

non è la prima volta che berlusconi acquista e protegge chi gli si mette a pecorella

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tutt'altro, anzi, lo scopo di aver aperto una discussione come questa infatti è quello di confrontarsi. quello che vedo io però è uno sguardo ingenuo e idealizzante del capitalismo stesso, quello che appunto succede in genere con le ideologie.

 

dai in realtà al capitalismo un ruolo marginale, mentre è il protagonista della nostra quotidianità. il fatto è che il capitalismo ha plasmato eccessivamente le nostre vite, tutto gira intono al capitale e in virtù di ciò, quando non è il capitale a girare un regime acquista forza. abbiamo perso l'autodeterminazione che ci eravamo conquistati sul campo dai tempi della rivoluzione francese e stiamo perdendo quell'indipendenza che avevamo acquistato parecchi millenni fa, quando l'uomo ha imparato a coltivare il terreno. il capitalismo non è più solo un mezzo, ha permeato la nostra natura sconvolgendola, siamo sempre meno in grado di fare qualcosa e quindi di ottenerla senza doverla acquistare. tutto, costa.

 

e soprattutto il soldo giustifica tutto. chi fa informazione non ha l'indipendenza dal denaro e quindi non è, e non può essere obiettivo. e se già l'informazione è così, immagina il resto. e accettiamo tutto, abbiamo metabolizzato tutto, anche il fatto che comunque il prepotente è giustificato e può fare e dire quello che vuole. la proprietà privata esiste in natura ma la natura stessa gli da un limite. nel capitalismo non esistono limiti e quindi non esiste quella legge libertaria e tanto importante che dice che la libertà individuale finisce dove inizia la libertà dell'altro.

Sai che c'è? Che la frase "per li sordi se fa questo è andro" l'ho più volte sentita uscì da la bocca de un noto compagno capo-popolo ternano col profilo de Facebook pieno de avanti popolo, hasta siempre, hermanos e stronzate simili. Come funziona?

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Sai che c'è? Che la frase "per li sordi se fa questo è andro" l'ho più volte sentita uscì da la bocca de un noto compagno capo-popolo ternano col profilo de Facebook pieno de avanti popolo, hasta siempre, hermanos e stronzate simili. Come funziona?

funziona che me stai a da ragione

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credo che occorra distinguere fra capitalismo ed economia di mercato

 

l'economia di mercato è quella che permette a chiunque, nel rispetto di regole condivise di produrre vendere e comprare ,

il capitalismo è la distorsione perversa dell'economia di mercato , ossia è la lotta senza scrupoli per l'accumulo di ricchezze

 

per quanto mi riguarda , l'economia di mercato va bene ed è fondamentale che ci sia

il capitalismo è un danno per l'umanità

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Buttare tutto sul capitalismo, a mio giudizio, è fare di tutta l'erba un fascio.

 

Se il mio impegnarmi nel lavoro, cercare di guadagnare bene, cercare di far andare meglio possibile le mie aziende, potermi togliere molti sfizi con quello che guadagno è capitalismo, allora mi sta bene e il capitalismo visto cosi è una buonissima cosa.

 

Spesso mi sembra di assistere ad una moderna caccia alle streghe dove si tende ad etichettare (Senza peraltro ne sminuire ne offendere ne destare preoccupazione nei soggetti indicati) come capitalista qualcuno che semplicemente pensa, realizza, produce e guadagna più della massa.

Può capitare quello che lo faccia in modo losco o senza scrupoli approfittando delle proprie posizioni, ma spesso si tratta solo di brava gente che ha capito che impegnandosi di più può ottenere di più.

Poi ci vuole tutto, un pò di capitale, un pò di fortuna ma anche e soprattutto "manico".

 

Troppo spesso è l'invidia di chi non cè l'ha fatta o non ha voglia di impegnarsi a farcela a dare del "capitalista".

 

Come dice mepizzica, se è economia di mercato, o in senso più generale economia imprenditoriale non vedo proprio dove sta il problema.

Diverso, come detto, è un senso stringente e imperante di produzione di ricchezza a vero discapito degli altri.

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tutt'altro, anzi, lo scopo di aver aperto una discussione come questa infatti è quello di confrontarsi. quello che vedo io però è uno sguardo ingenuo e idealizzante del capitalismo stesso, quello che appunto succede in genere con le ideologie.

 

dai in realtà al capitalismo un ruolo marginale, mentre è il protagonista della nostra quotidianità. il fatto è che il capitalismo ha plasmato eccessivamente le nostre vite, tutto gira intono al capitale e in virtù di ciò, quando non è il capitale a girare un regime acquista forza. abbiamo perso l'autodeterminazione che ci eravamo conquistati sul campo dai tempi della rivoluzione francese e stiamo perdendo quell'indipendenza che avevamo acquistato parecchi millenni fa, quando l'uomo ha imparato a coltivare il terreno. il capitalismo non è più solo un mezzo, ha permeato la nostra natura sconvolgendola, siamo sempre meno in grado di fare qualcosa e quindi di ottenerla senza doverla acquistare. tutto, costa.

 

e soprattutto il soldo giustifica tutto. chi fa informazione non ha l'indipendenza dal denaro e quindi non è, e non può essere obiettivo. e se già l'informazione è così, immagina il resto. e accettiamo tutto, abbiamo metabolizzato tutto, anche il fatto che comunque il prepotente è giustificato e può fare e dire quello che vuole. la proprietà privata esiste in natura ma la natura stessa gli da un limite. nel capitalismo non esistono limiti e quindi non esiste quella legge libertaria e tanto importante che dice che la libertà individuale finisce dove inizia la libertà dell'altro.

Mi sembra che tu idealizzi il mondo pre-capitalistico.

 

La "invenzione" umana dell' agricoltura ha comportato il più grande sconvolgimento artificiale del pianeta, e ha prodotto economie e società fondate sullo schiavismo, in cui ristrettissime minoranze ricche e onnipotenti soggiogavano moltitudini poverissime, la vita per quasi tutti era molto più breve e fatta di stenti, si moriva a milioni in ogni parte del mondo per malattie anche banali, la violenza era al centro della vita quotidiana, i figli e le donne erano proprietà del pater familias etc etc, e il valore principale, quando c'era, era la speranza di una vita migliore nel presunto aldilà.

 

L'economia capitalista di mercato non ha certo risolto tutto ciò ma ha quantomeno migliorato la qualità della vita di molti e generato dal suo interno - anche per opposizione - quelle idee e quei valori ai quali penso nessuno di noi vorrebbe e potrebbe rinunciare.

 

Il suo limite di fondo, oltre a quello "esterno" della limitatezza delle risorse naturali, è l'incapacità (impossibilità?) di ripartire equamente i benefici dei maggiori profitti e le opportunità che l'evoluzione tecnologica consentirebbe.

 

Permettimi infine una battuta: generalmente dà poco valore al denaro chi ce l'ha (almeno abbastanza da vivere dignitosamente).

 

A stomaco vuoto si pensa poco e male ai "valori".

Modificato da passaparola

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Peraltro il fatto che, come dice bufera, il soldo giustifica tutto o può comprare tutto, non è figlio dei tempi moderni e del capitalismo.

E' sempre stato cosi, nell'antica roma potevi comprare di tutto con soldi e potere. i "capitalisti" di un tempo erano imperatori, ricchi proprietari terrieri e nobili.

La "disparità" economica è sempre esistita e sempre esisterà, un tempo non era sindacabile perchè i ruoli diversi erano dati da situazioni non da meritocrazia pertanto se nascevi povero potevi solo piangere e non ottenere nulla. Oggi cè più possibilità di parlarne e questo genera odio e astio, principalmente in chi la ricchezza (potere, soldi o quel che ci pare insomma) non cè l'ha.

 

Perdonami un paragone un pò forzato. E' come quello brutto e ciccione che s'ammazza di seghe e al massimo se scopa i comodini che parla male di quello figo, che fa palestra e se scopa le "belen" di turno. Per me (magari sbaglio) principalmente è invidia.

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credo che occorra distinguere fra capitalismo ed economia di mercato

 

l'economia di mercato è quella che permette a chiunque, nel rispetto di regole condivise di produrre vendere e comprare ,

il capitalismo è la distorsione perversa dell'economia di mercato , ossia è la lotta senza scrupoli per l'accumulo di ricchezze

 

per quanto mi riguarda , l'economia di mercato va bene ed è fondamentale che ci sia

il capitalismo è un danno per l'umanità

 

Giusto. Max Weber c'è diventato famoso per aver scritto un libro su questo: "l'etica protestante e lo spirito del capitalismo". Un grandissimo libro, dovrebbero renderlo obbligatorio nelle scuole.

https://www.ibs.it/etica-protestante-spirito-del-capitalismo-libro-max-weber/e/9788817168083?gclid=CjwKEAjw2qzHBRChloWxgoXDpyASJAB01Io0W3AdicZ3lM9CEHjR6UFct3TkInj1NLINsK-APD7BpxoC4xbw_wcB&gclsrc=aw.ds

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credo che occorra distinguere fra capitalismo ed economia di mercato

 

l'economia di mercato è quella che permette a chiunque, nel rispetto di regole condivise di produrre vendere e comprare ,

il capitalismo è la distorsione perversa dell'economia di mercato , ossia è la lotta senza scrupoli per l'accumulo di ricchezze

 

per quanto mi riguarda , l'economia di mercato va bene ed è fondamentale che ci sia

il capitalismo è un danno per l'umanità

Come fai a distinguere?

 

L'economia di mercato si afferma (superando l'economia chiusa corporativa) come prodotto storicamente legato al capitale industriale e allo sviluppo delle forze produttive consentito dalle relative tecnologie (tessitura meccanica, macchine a vapore, ferrovia etc.).

 

Varianti e "correttivi" (regolamentazione degli scambi, Stato sociale, "economia sociale di mercato") non mettono comunque in discussione il dato essenziale che senza capitale privato (e profitto) non c'è concorrenza e "libero mercato".

 

Non a caso - che piaccia o meno - le economie statalizzate e pianificate sono crollate piuttosto miseramente e senza grandi resistenze e rimpianti (ex Urss).

Modificato da passaparola

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Come fai a distinguere?

 

L'economia di mercato si afferma (superando l'economia chiusa corporativa) come prodotto storicamente legato al capitale industriale e allo sviluppo delle forze produttive consentito dalle relative tecnologie (tessitura meccanica, macchine a vapore, ferrovia etc.).

 

Varianti e "correttivi" (regolamentazione degli scambi, Stato sociale, "economia sociale di mercato") non mettono comunque in discussione il dato essenziale che senza capitale privato (e profitto) non c'è concorrenza e "libero mercato".

 

Non a caso - che piaccia o meno - le economie statalizzate e pianificate sono crollate piuttosto miseramente e senza grandi resistenze e rimpianti (ex Urss).

 

la distinzione sta nelle regole

l'economia di mercato parte da presupposti di accettazione del diritto di tutti a partecipare al mercato

il capitalismo se ne frega delle regole perché l'unico suo obiettivo è accumulare ricchezze , anche in barba alle regole

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la distinzione sta nelle regole

l'economia di mercato parte da presupposti di accettazione del diritto di tutti a partecipare al mercato

il capitalismo se ne frega delle regole perché l'unico suo obiettivo è accumulare ricchezze , anche in barba alle regole

 

L'economia è una realtà

il capitalismo è il distinguere una parte dei partecipanti all'economia. Al pari dei magnapane a tradimento, di chi non ha voglia di fare un cazzo ma la pretesa di avere soldi per campare alla grande o di chi lavora normalmente guadagna normalmente.

 

Io anche voglio accumulare ricchezze perchè è innegabile che se hai più soldi, a parità di salute, puoi stare meglio. Nel senso che la disponibilità economica se maggiore non è un male. Non mi vedo come una razza "strana" o da denigrare.

 

Secondo me quando si va in barba alle regole tutto è deprecabile. Ma va in barba alle regole, per dire, anche chi fa le cose alla "furbetti del cartellino" o con un medico accondiscendente si fa mettere buoni malattia su buoni malattia.

 

Il "capitalista" viene spesso attaccato perchè fa il furbo ma è ricco. Gli altri invece sono più "ben accetti" perchè meno ricchi.

 

Non vedo nel capitalismo sano un problema, anzi è gente che fa girare economia, che fa lavorare altre persone, che facendo "impresa" genera molto indotto.

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la distinzione sta nelle regole

l'economia di mercato parte da presuppoisti di accettazione del diritto di tutti a partecipare al mercato

il capitalismo se ne frega delle regole perché l'unico suo obiettivo è accumulare ricchezze , anche in barba alle regole

Però è un diritto astratto.

 

Le merci (beni o servizi) qualcuno deve produrli, e acquistano un valore in base a quanto incorporano di lavoro+tecnologia+margini di profitto.

 

Il "mercato" non è mai paritario e universale.

 

Nella realtà il "mercato libero" nasce ed è connaturato al capitalismo industriale (oggi post).

  • Voto Negativo 1

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L'economia è una realtà

il capitalismo è il distinguere una parte dei partecipanti all'economia. Al pari dei magnapane a tradimento, di chi non ha voglia di fare un cazzo ma la pretesa di avere soldi per campare alla grande o di chi lavora normalmente guadagna normalmente.

 

Io anche voglio accumulare ricchezze perchè è innegabile che se hai più soldi, a parità di salute, puoi stare meglio. Nel senso che la disponibilità economica se maggiore non è un male. Non mi vedo come una razza "strana" o da denigrare.

 

Secondo me quando si va in barba alle regole tutto è deprecabile. Ma va in barba alle regole, per dire, anche chi fa le cose alla "furbetti del cartellino" o con un medico accondiscendente si fa mettere buoni malattia su buoni malattia.

 

Il "capitalista" viene spesso attaccato perchè fa il furbo ma è ricco. Gli altri invece sono più "ben accetti" perchè meno ricchi.

 

Non vedo nel capitalismo sano un problema, anzi è gente che fa girare economia, che fa lavorare altre persone, che facendo "impresa" genera molto indotto.

Infatti il problema non sono i singoli capitalisti ma il meccanismo capitalista.

 

E il problema principale, oggi, è che - in un mondo sempre più piccolo e globalizzato - il meccanismo, per non entrare in crisi ggravissime come quella attuale, ha bisogno di creare una base di consumatori sempre più forte e ricca.

 

Ma pare che tutti ricchi (o benestanti) con questo meccanismo non lo si possa essere.

 

Cioè il.meccanismo funziona se si cresce in maniera più equa (e rispettosa delle risorse naturali limitate).

 

Ma per questo serve la politica.

  • Voto Negativo 2

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Però è un diritto astratto.

 

Le merci (beni o servizi) qualcuno deve produrli, e acquistano un valore in base a quanto incorporano di lavoro+tecnologia+margini di profitto.

 

Il "mercato" non è mai paritario e universale.

 

Nella realtà il "mercato libero" nasce ed è connaturato al capitalismo industriale (oggi post).

 

la funzione del mercato è permettere a chi produce di vendere e ai compratori di comprare , non quella di creare i presupposti per l'uguaglianza dal punto di vista sociale

l'importante è che ci siano regole rispettate da tutti

 

anche la finanza etica e il commercio equo-solidale sono nel "mercato" , solo che hanno una maggiore attenzione alle regole

 

a mio avviso il capitalista è l'equivalente economico dell'integralista religioso

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la funzione del mercato è permettere a chi produce di vendere e ai compratori di comprare , non quella di creare i presupposti per l'uguaglianza dal punto di vista sociale

l'importante è che ci siano regole rispettate da tutti

 

anche la finanza etica e il commercio equo-solidale sono nel "mercato" , solo che hanno una maggiore attenzione alle regole

 

a mio avviso il capitalista è l'equivalente economico dell'integralista religioso

 

secondo me continui ad etichettare il termine "capitalista" ma non ha senso.

 

Ci sono persone che pensano al capitale ma lo fanno in modo corretto, cosi come ci sono quelli che lo fanno in modo scorretto.

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secondo me continui ad etichettare il termine "capitalista" ma non ha senso.

 

Ci sono persone che pensano al capitale ma lo fanno in modo corretto, cosi come ci sono quelli che lo fanno in modo scorretto.

 

tutti gli imprenditori pensano al loro capitale , la differenza a mio avviso la fanno i comportamenti e l'approccio

il capitalista , nel 2017 , è chi accumula ricchezze in maniera non conforme alle regole , o , anche chi , come certi giocatori di borsa , specula senza produrre ricchezza se non per sé , a scapito (leggasi danno, non concorrenza leale) di altri

in altre parole il capitalismo è il risultato di avidità e indifferenza alla responsabilità sociale dell'impresa

Modificato da Me pizzica me mozzica

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la funzione del mercato è permettere a chi produce di vendere e ai compratori di comprare , non quella di creare i presupposti per l'uguaglianza dal punto di vista sociale

l'importante è che ci siano regole rispettate da tutti

 

anche la finanza etica e il commercio equo-solidale sono nel "mercato" , solo che hanno una maggiore attenzione alle regole

 

a mio avviso il capitalista è l'equivalente economico dell'integralista religioso

ok, ma nel senso che dici il mercato c'era già nella Cina di Confucio e nell' Egitto dei faraoni, per dire.

 

Per "economia di mercato" intendo un sistema di scambi libero da vincoli corporativi, in cui i prezzi si formano nell' incrocio tra domanda e offerta e nella concorrenza.

 

Tutte cose nate e (parzialmente) realizzate con il capitalismo industriale dal 18° secolo circa.

 

Nel sistema feudale i prezzi erano imposti dai proprietari terrieri e dalle corporazioni dei mestieri.

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tutti gli imprenditori pensano al loro capitale , la differenza a mio avviso la fanno i comportamenti e l'approccio

il capitalista , nel 2017 , è chi accumula ricchezze in maniera non conforme alle regole , o , anche chi , come certi giocatori di borsa , specula senza produrre ricchezza se non per sé , a scapito (leggasi danno, non concorrenza leale) di altri

in altre parole il capitalismo è il risultato di avidità e indifferenza alla responsabilità sociale dell'impresa

 

Secondo me stai descrivendo il capitalista "zozzo" o l'imprenditore "merda" o il ricco "infame".

 

non stai descrivendo il "capitalismo" in generale. Perche esiste anche il capitalismo pulito.

 

cioè è vero che nel 2017 l'immagine del "capitalista" è quella che dici tu, ma secondo me è sbagliata proprio di suo. E'un pò come nel 2017 il concetto di immigrato è quello di colore, che sta al centro di accoglienza e prende 35€ al giorno. In realtà il concetto assoluto di immigrato è anche il ragazzo italiano che va in inghilterra a cercare lavoro.

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la discussione è sul capitalismo e non sul capitalista proprio perché non credo che il capitalismo in quanto tale possa essere impersonificato in una figura umana, allo stesso modo in cui non credo che esista il comunista, l'anarchico, il fascista, l'uomo di destra o l'uomo di sinistra. come si fa a definire un capitalista se il capitalismo stesso è un assoluto? il capitalista è colui che sostiene il capitalismo o colui che vive in un sistema capitalista?

il capitalismo è il sistema dominante in occidente e nel resto del pianeta, anche se spesso lo si mischia con la democrazia e anzi, si usa la parola democrazia come sinonimo per nascondere il sistema capitalista stesso. quando si importa la democrazia (e non sto usando un luogo comune, è semplicemente quello che è stato detto per giustificare delle guerre) o si parla di enduring freedom si fa proprio questo.

 

dire che una critica al capitalismo è l'invidia di chi non ce l'ha fatta o, al contrario, sono i facili discorsi di chi ragiona con la pancia piena, per me non ha senso. se nessun sistema è criticabile siamo alla dittatura e su questo credo che siamo tutti d'accordo.

 

non credo di idealizzare il mondo pre-capitalista, ma non credo nemmeno che se al mondo d'oggi resiste ancora un po' un'anima sociale, questo sia dovuto al capitalismo. tutt'altro, senza le rivoluzioni sociali che abbiamo avuto negli ultimi secoli non avremmo avuto molto della pseudo-libertà che abbiamo ancora oggi. e l'attuale sistema capitalista ci toglie sempre più questa libertà. basta vedere il paese capitalista per eccellenza... rendere le cure accessibili anche agli strati sociali meno abbienti è costato ad obama parecchie accuse di "socialismo".

 

se nell'antica roma il soldo (oltre al titolo) era già lo strumento per acquistare tutto, questo rende il sistema dell'antica roma (così come qualsiasi sistema simile) non meno capitalista. ma di questo ad esempio non do la colpa al capitalismo. il capitalismo è lo strumento della dittatura, ma la dittatura la fanno gli uomini. e il nostro regime ha fra i tanti suoi difetti quello di essere totalizzante, occupare tutto (anche la mente) e ridurre le alternative. e il capitalismo, torno a dirlo, mette al centro il soldo, l'economia. a mettere al centro l'uomo o la società è qualcos'altro, certamente non l'economia capitalista.

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questo anche per dire che il capitalismo non ha valori umani. i valori umani ce li mettiamo noi o altri sistemi alternativi. non di certo il capitalismo che mette al centro, appunto, soldi ed economia.

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proprio perché adesso fare l'imprenditore significa confrontarsi con tanti fattori (inimmaginabili agli albori del capitalismo storico) come il rispetto dell'ambiente, delle norme di sicurezza sul lavoro, delle certificazioni di qualità , di responsabilità sociale , di prevenzione dei reati eccetera, a mio avviso , ora come ora il termine "capitalista" indica ormai solo l'approccio ideologico all'accumulo di ricchezze

 

in altri termini ormai il capitalismo è un residuo ideologico , legato a chi si arricchisce senza scrupoli e fregandosene del ruolo sociale dell'economia

l'imprenditore adesso è un soggetto che deve ricavare profitto dal suo operato ma è fortemente connesso con il resto della società e delle sue esigenze

volente o nolente

Modificato da Me pizzica me mozzica

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