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Signore dei draghi

sistema NO-COST, pro e contro

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Dici che non aumentrerebbe il volume vendite?

 

al momento l'incidenza è molto bassa. Principalmente perchè il sistema necessita (ovviamente) di una fonte di reddito pertanto chi accede al finanziamento è un soggetto che tendenzialmente se vuole comprare un'auto la prenderebbe ugualmente, ovviamente magari di fascia piu bassa o magari km0.

Sono pochi quelli che realmente (perche un conto è a parole, un conto è realmente quello che accade e ti garantisto che è cosi) potrebbero solo comprarla usata e con la scusa la fanno nuova.

Il secondo motivo è che oggi i numeri, quelli grandi, nel mercato delle auto si fanno per necessità di bilanci e quotazioni in borsa, ecco il motivo del mercato lordato da migliaia di veicoli km0 che danno un dato irreale del venduto/immatricolato.

Tutto fa, ovviamente, ma non è (passami il termine) questo un sistema che salva il mercato dell'auto dalla crisi.

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non stava tra le auto acquistabili a quanto ho capito ... mi dissero che la X trail era un po particolare, il marchio ecc

il costo non credo perchè volendo ci stavano modelli dal valore simile se non superiore

ah ecco, era questo che non capivo. Cioè non mi sembrava logico il fatto che avesse un costo superiore.

Sarà questione di rete di vendita a cui si appoggiano.

grazie

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ah ecco, era questo che non capivo. Cioè non mi sembrava logico il fatto che avesse un costo superiore.

Sarà questione di rete di vendita a cui si appoggiano.

grazie

credo di si .. ad esempio le auto del gruppo fiat c'erano tutte , volendo anche il grand cherokee che costa il doppio

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Ah altra cosa che mi da da pensare: in un paese illogico come l'Italia, con gli italiani che si lamentano di tutto, del sistema no-cost si lamenta solo chi non l'ha fatto o non lo vuole fare. Chi ha aderito è felice perché pagano. Sto fatto che chi ha aderito non ha nulla da lamentarsi è troppo invogliante

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Ah altra cosa che mi da da pensare: in un paese illogico come l'Italia, con gli italiani che si lamentano di tutto, del sistema no-cost si lamenta solo chi non l'ha fatto o non lo vuole fare. Chi ha aderito è felice perché pagano. Sto fatto che chi ha aderito non ha nulla da lamentarsi è troppo invogliante

nello schema ponzi all'inizio nessuno si lamenta, anzi

più se ne parla bene, più si attraggono nuovi clienti

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nello schema ponzi all'inizio nessuno si lamenta, anzi

più se ne parla bene, più si attraggono nuovi clienti

 

si infatti era quello che facevo nota :D

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Ovviamente se fosse realmente uno schema Ponzi o insomma qualcosa di simil-piramidale, il fatto che all'inizio debbano essere tutti contenti e soddisfatti è ovviamente una conditio sine qua non, altrimenti non si riuscirebbe a portare all'interno dell'eventuale sistema nessuno.

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Fosse uno schema Ponzi sarebbe stoppato in quanto illegale.

 

Fosse uno schema Ponzi e appurato legalmente che lo sia, ovvero avviata un indagine e confermatone l'esito, sarebbe stoppato in quanto illegale.

 

Cioè uno "schema Ponzi" deve essere confermato in quanto tale, non è che siccome "potrebbe" allora lo "è".

 

E' molto diverso

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A tal proposito, sulla base dei sospetti sopra espressi la Euroconsumatori ha presentato una segnalazione all'antitrust

 

 

PRIMA SEGNALAZIONE:

 

A.E.C.I., dopo aver analizzato sito, contratti, brochure e condizioni di vendita, ha inviato l'esposto all'Autorita' Garante Per La Concorrenza Ed Il Mercato ed a Banca D'italia.

 

VANTAGE GROUP SRLS, attraverso il sito no-cost.info, promette il rimborso della rata dell'acquisto dell'auto (per 60 mesi), un rimborso pari a 50 euro al mese per carburante (per 60 mesi) ed un rimborso dell'Assicurazione RCA sino ad un massimo di euro 100,00 mensile.

La proposta è dunque allettante. La vantage group srls, a fronte di un esborso di 6.950,00 promette di rimborsare l'intero finanziamento stipulato per l'acquisto dell'auto.

E' VERAMENTE COSI' ???

A fronte di alcune segnalazioni giunte alla nostra Associazione di Consumatori, A.E.C.I. ha analizzato la documentazione che viene consegnata ai consumatori che decidono di acquistare l'automobile con la formula promossa dalla VANTAGE GROUP SRLS.

Dall'analisi di tale documentazione ci sono maturati alcuni dubbi che abbiamo deciso di elencare in un esposto consegnato all'Autorità Garante per la Protezione della Concorrenza e del Mercato ed a Banca d'Italia.

I nostri legali hanno certamente individuato, nel contratto che la VANTAGE GRUOP SRLS sottopone a firma dei consumatori clausole palesemente vessatorie e, dal nostro punto di vista, un deficit di trasparenza contrattuale.

Non è chiaro, ad esempio, quali sono i costi di manutenzione per cui si impegna il consumatore e, dal materiale informativo (sia sito che cartaceo) si fa credere al consumatore che il rimborso dell'acquisto dell'auto sarà totale e non viene, invece, chiarito che il rimborso massimo è pari a 9.500 euro (come da condizioni contrattuali).

Inoltre la società indicata nelle condizioni contrattuali per rilasciare polizza fidueiussoria a garanzia del consumatore non può svolgere, secondo Banca d'Italia, tale funzione.

Per questi motivi A.E.C.I. ha deciso di chiedere alle Autorità Competenti la verifica e la sussistenza di pratiche commerciali scorrette.

In allegato l'esposto inviato all'AGCM e BANCA D'ITALIA.

 

SECONDA SEGNALAZIONE:

 

VANTAGE GROUP ED IL SERVIZIO NO-COST.INFO SI TRATTA DI VENDITE PIRAMIDALI.

Aumentano le perplessità della nostra Associazione già espresso in articolo precedente (PRIMA SEGNALAZIONE) e motivo per cui ci hanno convinto all'invio di un esposto all'AGCM. I consumatori, a volte ad insaputa, sottoscrivono un contratto di collaborazione continuativa che li obbliga anche alla dichiarazione dei redditi. La pubblicità sulle vetture è, di fatto, inesistente.

Continuano a pervenire presso la nostra Associazione di Consumatori segnalazioni circa il sistema VANTAGE GROUP che permettono ad A.E.C.I. di meglio delineare il sistema. Tali segnalazioni ci hanno indotto ad integrare la segnalazione all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ed hanno fatto aumentare le nostre perplessità.

PUBBLICITA’ INESISTENTE

Le nostre perplessità aumentano, inoltre, anche per l’approfondimento che stiamo facendo in questi giorni. Le persone che si sono rivolte alla nostra Associazione, infatti, ci hanno indicato che, in base a quanto riferiscono gli stessi responsabili della Vantage Group Srls, sembrerebbe che abbiano acquisito, con il sistema NO COST, circa un migliaio di clienti.

Dall’analisi delle vetture (verificabile dalla pagina Facebook – NO-COST) e dall’hashtag #NOCOST si nota che le vetture con pubblicità inserita (con il sistema wrapping) sono pochissime (ne abbiamo contate 3). I numeri, se fossero veri, sarebbero impietosi.

Di fatto, in questo momento, la Vantage Group Srls non ha posizionato pubblicità sulle vetture del sistema ed il dubbio, già espresso preliminarmente, è sul vero obiettivo economico del sistema piramidale.

Stante ai numeri (indicati a propri potenziali clienti) VANTAGE GROUP avrebbe, ad oggi, circa un migliaio di clienti che hanno versato nelle tasche della società circa 6 milioni e mezzo di euro.

IL CONTRATTO DI COLLABORAZIONE CONTINUATIVA

Va detto subito che, ai sensi dell'articolo 57 del regolamento di attuazione (art. 23 Codice della Strada) la Pubblicità sui veicoli è consentita unicamente se non effettuata per conto terzi a titolo oneroso.

Al fine di aggirare tali limitazione la Vantage Group assume “gli aderenti” all’iniziativa commerciale in qualità di “INCARICATO ALLE VENDITE A DOMICILIO con qualità di consulente”.

È sin troppo chiaro che si tratti di un sistema piramidale, tanto chiaro che, nel contratto di collaborazione che viene stipulato tra automobilista e la Vantage Group Srls viene citata la legge 173/2005 che disciplina proprio le vendite piramidali multilevel.

 

A fronte di tale documentazione A.E.C.I. ha deciso di integrare la segnalazioni all’ANTITRUST proprio per a chiedere all’Autorità la verifica di eventuali pratiche scorrette.

 

 

Link: http://www.euroconsumatori.eu/assets/admin/docs/UuRGG2UD0J-antitrust%20my%20car-no%20cost.pdf

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Ah per la cronaca: se smettono di pagare non andamo a zampe per aria, ma dato che dovemo compra due macchine e io non me posso permette manco una macchina con 300 mila km, paga anche 20 euro in più al mese è un rischio "calcolato"

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Fosse uno schema Ponzi e appurato legalmente che lo sia, ovvero avviata un indagine e confermatone l'esito, sarebbe stoppato in quanto illegale.

 

Cioè uno "schema Ponzi" deve essere confermato in quanto tale, non è che siccome "potrebbe" allora lo "è".

 

E' molto diverso

Ho detto "fosse". È comunque ad occhio pere non dovrebbe.

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Ma al di là dello schema Ponzi, non esistono aziende interessate a mettere pubblicità?

Perché la cosa non potrebbe funzionare?

I prezzi non potrebbero mai coprire le rate della macchina?

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Ma al di là dello schema Ponzi, non esistono aziende interessate a mettere pubblicità?

Perché la cosa non potrebbe funzionare?

I prezzi non potrebbero mai coprire le rate della macchina?

più persone lo fanno, più bassi sono i costi che le pubblicità coprirebbero. probabile che un giorno lo faranno tutti o quasi, ma mi sa che non ci si pagheranno nemmeno il bollo.

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Ma al di là dello schema Ponzi, non esistono aziende interessate a mettere pubblicità?

Perché la cosa non potrebbe funzionare?

I prezzi non potrebbero mai coprire le rate della macchina?

 

Se è vero che rimborsano fino a 440€ al mese, al netto che devono metterci anche un piccolo loro guadagno quanto dovrebbero darti? (e sto escludendo tasse, fiscalità varie, costi di gestione, campagna pubblicitaria ideata ad hoc e via discorrendo).

 

diciamo 500€ al mese per auto? E magari abiti a collescipoli? con 500€ faccio una campagna pubblicitaria internet sul locale completa e che viene vista da migliaia di persone con link diretti ai propri portali internet.

 

Come sistema, dal punto di vista proprio del marketing, è antieconomico puro oltre che completamente inutile.

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Premesso che ho il massimo rispetto per tutti e che ognuno è libero di fare quel che vuole, io mai e poi mai accetterei di avere una macchina brandizzata e di sottostare alle regole che avete esposto. Per il mio modo di intendere la vita accettare simili condizioni significa asservirsi al business e cedere anche la propria intimità al mercato.

Ovviamente quel che vale per me non è detto valga per gli altri. Non solo: non ho nulla da insegnare a nessuno. E' la mia forma mentis, tutto qui.

Credo che tuttavia anche la mia opinione sia interessante per Signore dei Draghi.

 

Ieri girando per Terni ho notato due autovetture (entrambe di colore bianco) brandizzate. Una persona che mi accompagnava mi ha detto: "Io lo farei". E' stata la prima volta in cui ho notato autovetture brandizzate, prima non avevo mai fatto caso alla loro esistenza.

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EasyVai Publimoving: l’azienda “sorella” di No-Cost che promuove le auto gratis a Terni.

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Con questo post iniziamo ad analizzare anche il business di EasyVai Publimoving, marchio della FVG S.r.l. di Terni che molti utenti ci hanno chiesto di “scandagliare”. Il modello di business di questa azienda è quasi identico a quello della No-Cost di Vantage Group, che abbiamo approfonditamente studiato in questo articolo. Quindi non scriveremo nuovamente delle criticità di questo tipo di impresa: se vi interessa, troverete tutte le informazioni disponibili sull’altro post.

Il meccanismo è più o meno lo stesso: compri l’auto accollandoti l’extra costo del wrapping e l’azienda trova gli inserzionisti grazie ai quali potrà rimborsarti le rate del finanziamento. Anche questo ci semba un caso a forte rischio vendite piramidali, ma questa volta non siamo riusciti ad entrare in possesso dei contratti che Easyvai fa firmare ai propri clienti: rispetto a No-Cost si sono mossi molto meglio sul web e molte informazioni non sono disponibili. Ma questo non significa che non ne abbiamo trovate altre comunque interessanti.

Dal sito web si capisce innanzitutto che EasyVai ha scelto una strada più prudente rispetto a No-Cost. Sul sito dicono infatti che, qualora l’azienda non potesse rimborsare le rate dell’automobile causa mancanza di inserzionisti, EasyVai si riprenderebbe indietro l’auto. Questo aspetto però non ci sembra molto chiaro: il contratto di finanziamento, lo ricordiamo, è tra il cliente e la finanziaria, non tra la finanziaria e l’azienda. Quindi questa clausola di garanzia pubblicizzata da EasyVai sul sito cosa significa? Che l’azienda si occuperebbe di mettere in vendita il veicolo del cliente? Ma in che cosa differisce questo da un normalissimo “conto vendita”? Oppure dovremmo dedurre che EasyVai salda al cliente il valore di mercato del veicolo? E il costo del wrapping più l’anticipo viene anch’esso rimborsato? Sul sito di questi aspetti non si parla.

Ma passiamo ad altro. La cosa senz’altro più interessante è che tra la No-Cost di Massimiliano Casazza e la EasyVai di Danilo Gatti sembra esserci un legame. Da cosa lo deduciamo? Innanzitutto, dai profili Facebook. Se guardate questo post (gli auguri pasquali di No-Cost)

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e quest’altro (gli auguri pasquali di EasyVai),

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vi renderete conto che le immagini sono perfettamente identiche. Niente di che, direte voi. Ma normalmente fra competitor ci si azzanna quando uno usa la grafica dell’altro. E sicuramente vi interesserà anche sapere che i fondatori delle due società erano presenti, il 28 maggio 2015, ad un evento organizzato da Vantage Group. L’evento è sponsorizzato anche sulla pagina Facebook di Vantage Group e sembrerebbe uno di quegli appuntamenti di formazione che nel network marketing (ma anche nelle vendite piramidali) vengono organizzati per “convincere” nuovi adepti ad entrare nel business:

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Insomma ci sembra un’ovvietà sostenere che Casazza e Gatti si conoscono bene, e da anni, e magari hanno anche in qualche modo lavorato insieme per partorire l’idea dell’auto gratis. Non ci sembra nemmeno casuale che EasyVai abbia sede a Terni. Proprio a Terni, dove No-Cost sta facendo affari su affari vendendo automobili con l’intermediazione della AutoPlus, concessionario che a volte appare sulle veline pubblicitarie di No-Cost. Il sito di EasyVai, inoltre, è quasi contemporaneo a quello di No-Cost, visto che entrambi nascono nel 2015. Segno che le due imprese vengono concepite, ideate, programmate, messe in piedi e lanciate nello stesso periodo.

Un altro aspetto che ci ha colpito è la questione del marchio registrato. EasyVai ha apposto infatti la “R” cerchiata come indice di registrazione del marchio. Stranamente, però, il marchio “Publimoving” non risulta registrato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

L’ultima cosa, per ora, che sottolineiamo, è che sul sito di EasyVai si sostiene che agli inserzionisti viene fornito, mensilmente, un report statistico sui risultati dei selfie pubblicati online dagli utenti. EasyVai sostiene di essere in grado di dire all’inserzionista quante volte i selfie sono stati visualizzati. A noi questo sembra molto difficile perché su Facebook non è possibile sapere quante volte sono state viste le foto pubblicate da “pinco pallino“; ma solo quante volte sono stati visti i post pubblicati sulla tua pagina aziendale. E quella di EasyVai, al momento, ha solo 1900 follower.

Cosa possiamo dire dell’imprenditore a capo di EasyVai (FVG S.r.l.)? Si chiama Danilo Gatti, vive a Terni e in passato sembra essersi occupato di costruzioni. Il suo vecchio sito, http://www.gatticostruzioni.it, è stato cancellato ma è possibile visualizzarlo dagli archivi. Il sito è stato cancellato proprio alla fine del 2014, subito dopo una sanzione comminata all’azienda dal Garante della Privacy.

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Salve a tutti. Rispolvero questa discussione per chiedere se c'è stato qualche fatto nuovo o qualcuno ha info più approfondite... vorrei cambiare auto ma sono un pochino dubbioso, anche se, mi sembra, il numero delle vetture brandizzate in giro per Terni è considerevolmente aumentato...

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Salve a tutti. Rispolvero questa discussione per chiedere se c'è stato qualche fatto nuovo o qualcuno ha info più approfondite... vorrei cambiare auto ma sono un pochino dubbioso, anche se, mi sembra, il numero delle vetture brandizzate in giro per Terni è considerevolmente aumentato...

Comprati una macchina in maniera tradizionale oppure opta per un noleggio a lungo termine, i cui costi si sono notevolmente abbassati.

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Sembrerebbero (a ieri) esserci dei ritardi nei pagamenti e che sia stato imposto il silenzio sui social, pena la rescissione del contratto.

 

 

 

ANALISI INTEGRALE

 

  1. Le (poche) pubblicità che saltuariamente vedete sulle automobili sono solo quelle di
    concessionari automobilistici o agenzie assicurative “complici” del meccanismo No-Cost. Vere pubblicità, di aziende esterne al giro, non ce ne sono. L’azienda si sta reggendo in piedi con i circa 6000 euro richiesti ai clienti, anticipati dalle finanziarie e poi spalmati nel finanziamento. L’azienda ha incassato, a botte da 6000 euro, circa 24-25 milioni di euro.
  2. Alcuni utenti sono stati multati (400 euro) per pubblicità illecita sui veicoli. In Italia infatti il codice della strada non prevede la possibilità di fare pubblicità sulle auto private.
  3. Le garanzie assicurative pubblicizzate dalla società sono inesistenti. Prima l’azienda si avvaleva di una polizza emessa da Confidi Centro Italia, che è segnalata da anni dalla Banca d’Italia perché emette polizze fasulle, di cui abbiamo trovato traccia sul web. I manager di Confidi Centro Italia sono tutti della zona di Cassino-Frosinone e sono collegati a diversi esponenti noti per aver condotto truffe finanziarie in Italia e all’estero. Scoperta questa magagna, l’azienda ha iniziato a vendere una fantomatica assicurazione trattata da Moneri Private Limited, azienda registrata alle Maldive e di proprietà di Marco Russo, noto criminale finanziario recentemente arrestato a Milano e condotto direttamente in carcere.
  4. Una delle pubblicità ogni tanto visibili, quella della Unipol SAI – Milano Broker, non ha niente a che vedere con Unipol: si tratta di una piccola agenzia assicurativa di Frosinone per la quale lavora uno dei manager della Confidi Centro Italia.
  5. Nel 2017 e 2018 Massimiliano Casazza, proprietario di No-Cost, ha acquistato diversi immobili nel suo paese di residenza, Colleferro (Roma), e li ha intestati a una società collegata a Vantage Group.
  6. Una associazione di consumatori considera l’iniziativa uno schema piramidale e alcuni Parlamentari hanno indirizzato una interrogazione al ministro competente per appurare il funzionamento dell’azienda. Anche la rivista Quattro Ruote ha molti dubbi.
  7. Recentemente (agosto 2018), l’azienda ha iniziato a ritardare i pagamenti, adducendo inconvenienti tecnici. Al 7 settembre solo pochissimi utenti hanno ricevuto il rimborso mensile. Molti sono infuriati e alcuni si lamentano sulla pagina ufficiale dell’azienda. C’è chi teme che No-Cost stia dilazionando i pagamenti perché i soldi in cassa stanno finendo.
  8. L’azienda ha imposto ai propri clienti di non poter lamentare alcunché sui social, pena la rescissione del contratto.

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Il 8/9/2018 Alle 10:59, Signore dei draghi ha scritto:
  1. Le garanzie assicurative pubblicizzate dalla società sono inesistenti. Prima l’azienda si avvaleva di una polizza emessa da Confidi Centro Italia, che è segnalata da anni dalla Banca d’Italia perché emette polizze fasulle, di cui abbiamo trovato traccia sul web. I manager di Confidi Centro Italia sono tutti della zona di Cassino-Frosinone e sono collegati a diversi esponenti noti per aver condotto truffe finanziarie in Italia e all’estero. Scoperta questa magagna, l’azienda ha iniziato a vendere una fantomatica assicurazione trattata da Moneri Private Limited, azienda registrata alle Maldive e di proprietà di Marco Russo, noto criminale finanziario recentemente arrestato a Milano e condotto direttamente in carcere.
  2. Una delle pubblicità ogni tanto visibili, quella della Unipol SAI – Milano Broker, non ha niente a che vedere con Unipol: si tratta di una piccola agenzia assicurativa di Frosinone per la quale lavora uno dei manager della Confidi Centro Italia.
  3. Nel 2017 e 2018 Massimiliano Casazza, proprietario di No-Cost, ha acquistato diversi immobili nel suo paese di residenza, Colleferro (Roma), e li ha intestati a una società collegata a Vantage Group.

ma chi è sta gente?!?!

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