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Castrino

IL PROCESSO DEI PROCESSI

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Terni, 14 Maggio 2018

 

PROCESSO AI RESPONSABILI DELLA RETROCESSIONE

 

Oggi nell’aula del tribunale cittadino si dibatte un processo a carico dei seguenti imputati accusati di aver fatto retrocedere la squadra di calcio e illuso un’intera comunità di tifosi.

 

Sono chiamati a rispondere nell’ordine i seguenti imputati:

 

  • Primo comparente Bandux

  • Secondo comparente Ranux

  • Terzo comparente Evangelux

  • Quarto comparente Pochux

  • Quinto comparente Marianux

  • Sesto comparente DeCaniux

  • Settimo comparente Giocatorux

  • Ottavo comparente Morgantux

 

Gli imputati sono difesi dagli avv. del Foro di Pocofiato (RI) Piccolini, Cervellini, Linguini e Chiacchierini degli Studi Associati Ini e Ini,

 

mentre il Giudice è il Sig. G.U. Quondamangelomariauccello degli Sforzi di Aguzzo (TR).

 

Entra il giudice e l’usciere chiede a tutti i presenti di alzarsi in piedi (cosa fatta), poi il giudice si siede sullo scranno e con il martelletto batte un paio di colpi e invita tutti a sedersi (cosa che avviene con un leggero brusio).

 

Il Giudice espone i capi di accusa:

 

  1. La squadra di calcio cittadina, bene di un’intera comunità è malinconicamente retrocessa nella serie inferiore;

  2. Quando si poteva intervenire con rimedi importanti, lo si è fatto in peggio tanto è vero che la situazione si è fatta sempre più critica;

  3. I responsabili di questo scempio sono i comparenti in giudizio;

  4. A niente è servito ricorrere alle cure di un luminare, quando il malato era ormai in coma profondo;

  5. L’accanimento persistente e ostinato si è manifestato anche ad opera di una classe arbitrale che si è dimostrata inadeguata e parziale con decisioni discutibili e incredibilmente negative nei confronti della squadra.

 

Su richiesta di un gruppo di Ultras, costituitisi come parte offesa, si cerca di venire a conoscenza se la dipartita della squadra dalla serie superiore a quella inferiore sia stato un atto “Voluto” da qualche comparente in giudizio i cui motivi rimangono ancora oggi oscuri e su cui si cercherà di indagare, oppure se altri come ad esempio la classe arbitrale, sia stata manipolata ad arte per decidere la retrocessione a tavolino.

 

Viene chiamato sul banco degli imputati il Sig. Bandux.

 

Giudice: Signor Bandux quando Le è venuto in mente di caricarsi sulle spalle un fardello come una squadra di calcio, la quale per ogni imprenditore che si rispetti dà più preoccupazioni che gioie, e magari i profitti si vedono con un certo ritardo, naturalmente valorizzando e vendendo i migliori ?

 

Bandux: Vede avevo già tentato una scalata nella squadra di calcio della mia città, ma non ci sono riuscito per l’ostracismo di pochi. Poi ho iniziato dal basso con alterne fortune, ma quando mi è capitata l’occasione di occuparmi di una squadra professionistica, non ci ho pensato due volte, vista anche la passione e competenza di una piazza importante.

 

Giudice: Una volta acquisito il pacchetto azionario, come mai non ha pensato di allestire una formazione competitiva ?

 

Bandux: Vede se ho avuto una colpa, quella è dipesa dalla fiducia che avevo riposto nei miei più stretti collaboratori, i quali mi hanno convinto che atleti della serie C andavano più che bene per un campionato di serie B, anzi sarebbero stati più forti e avrebbero raggiunto risultati importanti.

Così fidandomi di costoro, mi sono lasciato prendere dall’euforia e allora ho parlato agli amici Ultras dicendogli che il mio prossimo obiettivo sarebbe stata la serie A e poi ancora qualcosa di più importante, come le competizioni europee.

 

Giudice: Non crede che con questi suoi proclami abbia ingannato un’intera comunità ?

 

Bandux: Può darsi, ma io sono il primo degli ingannati e se questo può consolare e se continuerò questa avventura, ce la metterò tutta per onorare le mie ambiziose dichiarazioni passate.

 

Giudice: Come mai quando si poteva intervenire per migliorare l’organico, le scelte operate sono state pessime ?

 

Bandux: In quel periodo i miei impegni di lavoro mi hanno portato prima a Dubai e poi in Russia, e certamente non potevo occuparmi del problema. Quando poi ho saputo che nel mercato invernale era stato ceduto un mio pupillo, mi sono altamente innervosito e me la sono presa con chi aveva avallato questo scempio, ma ormai era troppo tardi per rimediare.

 

Giudice: Secondo Lei che ruolo hanno avuto gli arbitri nelle disgrazie della squadra ?

 

Bandux: Ho assistito dal vivo a qualche incontro, ma ogni volta ho avuto la sensazione che le così dette giacchette nere fossero prevenute più nei nostri confronti che nei confronti degli avversari. Molti risultati sono stati alterati da decisioni cervellotiche e fuorvianti, penalizzando sempre e solamente la nostra squadra, anzi Sig. Giudice sa che Le dico ? Ogni volta che vedevano i nostri colori gli arbitri sembravano stranamente contrari.

Io dico che i responsabili non siamo noi dirigenti ma sono costoro che credendosi infallibili sono i veri artefici del nostro declino.

 

Giudice: E dei protagonisti scesi in campo che mi può dire ?

 

Bandux: Beh certamente non si sono mostrati sempre all’altezza del compito affidatogli, però per me sono come figli monelli, li redarguisci ma poi sei sempre pronto a perdonare.

 

Avvocati della difesa: Sig. Giudice nessuna domanda, ci rimettiamo alla clemenza della Corte.

 

La Corte visti gli atti e dopo approfondito esame condanna il Sig. Bandux alla seguente pena:

 

  1. Consultare un tricologo per far ricrescere i capelli o applicarli posticci, perché così è troppo evidente la somiglianza con un personaggio storico del passato e questo non va bene, mai mischiare politica e calcio;

  2. Non fare più il pianto del coccodrillo con dichiarazioni sconcertanti rese alla stampa locale, perché siamo onesti, i coccodrilli non piangono;

  3. Volare da oggi in poi, più basso…ma molto più basso.

 

La sentenza è definitiva e inappellabile.

 

Ora viene chiamato sul banco degli imputati il Sig. Ranux

 

Giudice: Sig. Ranux Lei è responsabile di aver contrattualizzato atleti non all’altezza del compito che gli si affidava cosa ha da dire a sua discolpa ?

Ranux: Sono dispiaciuto, amareggiato e profondamente deluso.

Non mi aspettavo un simile tracollo anche se le avvisaglie si erano già viste in tempi non sospetti.

Però a mia discolpa se posso, vorrei parlare del problema che ho avuto alla gamba, che mi ha fatto penare al di là di ogni umana comprensione e con questo handicap pensa che potevo occuparmi serenamente anche del resto ?

Sì è vero ho firmato i contratti con tanti calciatori, ma io di calcio non è che ne capisca un gran chè, mi sono fidato degli altri collaboratori e quindi firmavo senza sapere chi contrattualizzavamo, mi creda io sono più portato ad essere un manager che opera da una stanza asettica e senza bottoni, che un colpevole.

A mia discolpa posso dire di aver preteso e ottenuto un ufficio più grande, che soddisfa le mie ambizioni, ho richiesto panchine interrate allo stadio, e mi è stato concesso, infine con sollecitudine ho fatto rimettere in sicurezza le gradinate che si stavano sgretolando con buona pace di tutti, mentre per la cura degli aspetti tecnici, ripeto non sono molto preparato.

Io mi auto assolvo e chiedo la benevolenza della Corte per non aver commesso il reato ascritto se non altro per i patimenti fisici che ho dovuto sopportare.

Avvocati della difesa: Sig. Giudice nessuna domanda, ci rimettiamo alla clemenza della Corte.

La Corte così decide: visti gli artt. 16, 35, 49, e 78 del codice civile, considerando lo stato di semi infermità funzionale del soggetto condanna il Sig. Ranux a non frequentare più lo stadio cittadino fin quando non sarà definitivamente guarito dalla sua zoppia, in quanto è palese che la sua menomazione porta sfortuna alla squadra.

Ora viene chiamato sul banco degli imputati il Sig. Evangelux.

 

Giudice: Lei da più parti è considerato il maggior responsabile di questo disastro, cosa può rispondere in merito ?

Evangelux: Sì è vero accetto le mie responsabilità, però Sig. Giudice mi lasci fare una premessa, se sua moglie la manda al mercato con 10 euro e Le chiede di acquistare carne, pesce, frutta e verdura Lei con poco denaro non può fare certo i miracoli.

Acquisterà un pezzetto di lesso, mezzo etto di pesciolini latterini, un po' di frutta matura buona più che altro per farne macedonia e verdura appassita messa in un bancone a parte e scontata.

Io mi sono trovato nella stessa condizione, con quello che avevo ho fatto il massimo.

Potevo fare di più ? Forse, ma mi ritengo del tutto innocente e poi ho pagato in prima persona con un licenziamento in tronco. Le pare giusto ? E ora devo trovarmi un altro lavoro e mi creda alla mia età non è certo facile.

Avvocati della difesa: Sig. Giudice nessuna domanda, ci rimettiamo alla clemenza della Corte.

Giudice: Ego te absolvo a peccatis tuis, ma rimane il fatto che gli acquisti più scellerati con poca spesa sono stati commessi e questo non Le fa onore. Era meglio concentrarsi su pochi atleti ma buoni che su tanti ma inetti.

Viene assolto dai delitti ascritti però questa retrocessione rimarrà per sempre una macchia negativa nel suo curriculum.

Ora viene chiamato sul banco degli imputati il Sig. Pochuz.

 

Giudice: Lei è tra i responsabili della debacle della squadra, si è dimostrato un presuntuoso e un rivoluzionario, ha sempre privilegiato il lavoro degli attaccanti, dimenticando volutamente la fase difensiva, si è permesso di criticare il calcio in Italia e l’Italia del calcio per la sfortunata gara contro la Svezia, ha sempre avuto un atteggiamento provocatorio con la stampa locale, e si è sentito superiore a tutto e a tutti.

Ha parlato sempre a briglia sciolta senza mai mettere in sintonia il cervello con la lingua e i risultati della squadra sono stati disastrosi.

Quando è stato sollevato dall’incarico la squadra aveva 22 punti , fatti con 3 vittorie 13 pareggi e 7 sconfitte e galleggiava nelle parti basse della classifica. Anche la differenza tra gol realizzati 36 e subiti 42 davano l’idea di un forte passivo nella gestione dei risultati.

Che ha da dire a sua discolpa ?

Pochux: Sig. Giudice volevo fare anch’io una premessa, io nel calcio ho sempre creduto, fin da bambino tiravo calci nella parrocchia del rione dove sono cresciuto e poi ho giocato fintanto che il fisico me lo ha permesso.

In tutti gli anni in cui pensavo al calcio, mi sono fatto un’idea di questo gioco “il segreto è segnare un gol in più degli avversari”.

E su questa filosofia che è impregnato il mio credo calcistico. A me non interessa la fase difensiva, io farei giocare le squadre con la tattica 1 – 10, cioè il portiere a difesa dei pali, ma gli altri 10 schierati per attaccare la porta avversaria.

Forse in questo non mi sono fatto comprendere dai miei giocatori, e ho un rammarico se avessi spiegato e passato più tempo a far studiare loro la teoria, forse oggi staremmo a glorificare le mie idee innovative che avrebbero fatto scuola ed esempio agli allenatori più famosi del mondo.

Io sono un precursore dei tempi, quello che vado teorizzando ora, saranno le tattiche che verranno adottate da tutti gli allenatori di domani.

Giudice: Questo è quello che pensa, e non discuto il suo pensiero, però Lei ha avallato l’acquisto di atleti della serie inferiore, proclamando che in campo si gioca 11 contro 11 e che non ci sono apparentemente differenze tra calciatori.

Pochux: E’ vero e lo riaffermo, per me è l’idea del gioco che prevarica sulla tecnica.

Mi spiego meglio, se ho 11 brocchi ma studio una tattica vincente, è vero che posso incassare svariati gol, ma il mio ultimo fine è quello di far divertire il pubblico reagendo e come detto segnando un gol in più agli avversari. Però non sempre questa tattica riesce.

Io sono stato defenestrato più per le mie personali idee espresse a voce alta, che per la mia scarsa capacità tecnica e se questa è stata la mia colpa, io ne vado fiero.

Avvocati della difesa: Sig. Giudice nessuna domanda, ci rimettiamo alla clemenza della Corte.

Giudice: Visto il suo narcisismo e l’alta considerazione che ha di se stesso, e vista la posizione in classifica di quando è stato esonerato, non posso che condannarla ad una pena esemplare, dovrà andare dal barbiere più spesso per farsi fare un taglio di barba e capelli almeno ogni 15 giorni.

In caso contrario una sua foto con l’aspetto da barbudos verrà pubblicata a sue spese sulle pagine dei più importanti quotidiani sportivi nazionali.

Ora viene chiamato sul banco degli imputati il Sig. Marianux

 

Giudice: Lei ha preso la responsabilità della prima squadra alla 24^ giornata, è stato presentato alla stampa come uno dei migliori che si trovavano sulla piazza, però in tre incontri ha collezionato tre sconfitte di quelle pesanti che non meritano appello.

Marianux: Sig. Giudice quello che Lei dice è inconfutabile, io dico solo a mia difesa che ho preso in mano la squadra che era sull’orlo di una crisi di nervi, abbiamo disputato qualche buon incontro ma la malasorte ci è stata contraria.

Abbiamo profuso sul campo impegno e determinazione, però se in quei tre incontri il fuoriclasse che avevo schierato in porta, ha commesso qualche errore di gioventù, poco potevo fare.

Io sono entrato nell’ordine delle idee che in questo mestiere ci vuole fortuna e io non ne ho avuta.

Avvocati della difesa: Sig. Giudice nessuna domanda, ci rimettiamo alla clemenza della Corte.

Giudice: Visto gli atti allegati al processo, sentito l’imputato si condanna il Sig. Marianux per un anno ad essere presente a tutte le interviste che rilascerà il Sig. Pochux alla stampa sia in Italia che all’estero.

Ora viene chiamato sul banco degli imputati il Sig. DeCaniux

 

Giudice: Sig. DeCaniux ora veniamo a noi.

Lei è arrivato sulla panchina di una squadra morente, ma a parte il derby e poche altre gare non è stato all’altezza della situazione, anzi raggiungendo il punto più basso nella gara fondamentale in quel di Ascoli, dove sul risultato di parità e in superiorità numerica è riuscito nell’impresa di perdere un incontro fondamentale per il prosieguo del campionato. E ancora dopo il risultato insperato del derby sembrava che la strada fosse in discesa, ma stranamente la squadra ha avuto un’involuzione tecnica.

Che può dirci a sua difesa ?

DeCaniux: Sig. Giudice, me meschino dopo un periodo di inattività ho avuto un contratto di tre anni più due, e se permette invece di andare ad allenare in Africa, preferisco starmene nei patri lidi.

Meschino, con questo contratto io sto a posto per l’immediato futuro, e sapesse quanto me ne può fregare se la squadra che alleno va in C o in promozione, io per i prossimi tre anni più due sono tranquillo. E poi con quello che ho guadagnato in passato e quello che guadagno ora, tra tre anni più due posso lasciare il calcio attivo e mi ritiro in pensione, sapesse che bel sasso meschino ho a Matera…

Tornando alle sue accuse, è vero meschino che non sono riuscito a trovare la giusta alchimia per far fare il salto di qualità, ma sapesse che inc... volevo dire arrabbiature mi sono preso con gli arbitri non sempre favorevoli, soprattutto per chi come noi occupava le ultime posizioni di classifica.

Il designatore ci ha appioppato sempre i più scarsi e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Un rigore concesso agli avversari inesistente, gol segnatitici in palese fuori gioco, punizioni a favore fischiate sempre contro e quando giochi in 12 contro 11 i risultati stentano ad arrivare.

Sig. Giudice i colpevoli sono da ricercare in altri luoghi.

Avvocati della difesa: Sig. Giudice nessuna domanda, ci rimettiamo alla clemenza della Corte.

Giudice: Si condanna il Sig. DeCaniux a dimagrire di 10 kg., perché si è troppo imborghesito. Niente pasta, né pane né vino per i prossimi dieci mesi, frutta a giorni alterni e bere tre litri di acqua nelle 24 ore.

Per tale condanna non si può ricorrere in appello.

Ora vengono chiamati sul banco degli imputati i giocatorux, primi colpevoli del disastro

 

Giudice: Per favore accomodatevi e rimanete in silenzio.

Parlo con tutti voi che amati, coccolati, idolatrati fate il mestiere più bello del mondo e guadagnate cifre che per me sono smisurate, tant’è che riuscite quasi sempre ad ottenere ingaggi da nababbi.

Siete gli atleti che fate sognare e illudere migliaia di persone, ma per voi la vita è un gioco che affrontate con leggerezza e non con serietà.

Io non amo il calcio ma rispetto i vostri tifosi e la loro passione, ma voi spesso non siete altrettanto altruisti con i vostri adulatori e vi comportate come prime donne, sempre al centro dell’interesse di commentatori e giornalisti.

Spesso rubate la prima pagina ad eventi più importanti e non siete mai riconoscenti con i tifosi che vi idolatrano, anzi a volte avete anche un senso di fastidio nei loro confronti.

Detto questo come vi ponete di fronte ai vostri fans che vi hanno sempre incoraggiato a dare il meglio di voi stessi e voi li avete ripagati con una cocente retrocessione ?

Risponde a nome di tutti il Capitano della squadra Defendux: Sig. Giudice, quello che ha evidenziato in parte è vero, guadagniamo troppo, però il nostro lavoro dura una quindicina di anni e poi ci ritroviamo a 35/40 anni nel pieno delle forze psico-fisiche senza avere né arte né parte.

Alcuni rimangono nel mondo del calcio con alterne fortune, ma la maggioranza deve trovarsi un’alternativa lavorativa che garantisca una dignitosa esistenza per sé stessi e la famiglia che nel frattempo è cresciuta.

I soldi che si guadagnano oggi servono anche per un tranquillo domani.

Tornando alla cocente retrocessione, i primi responsabili siamo noi è vero, ma il gioco a cui abbiamo partecipato ha delle regole precise, ci sono le promozioni ma ci sono anche le retrocessioni.

Noi abbiamo cercato di mettercela tutta sul campo, che poi è quello che dà i responsi, ma indubbiamente abbiamo incontrato anche squadre più forti della nostra, e abbiamo dovuto soccombere, perché ripeto questo è un gioco e come tale si vince o si perde (a volte si pareggia n.d.r.).

La nostra colpa se tale si può chiamare, è stata quella di aver affrontato alcune gare con sufficienza, ma il nostro impegno è stato sempre all’altezza del compito assegnatoci.

Poi consideri che nel corso del torneo abbiamo avuto squalifiche, infortuni, cambi di allenatore e metodi di lavoro che in parte ci hanno frastornato, ma siamo stati anche penalizzati da interventi arbitrali che niente hanno a che fare con il nostro impegno e devozione alla maglia.

A nome di tutti chiedo clemenza, e la possibilità se anche la prossima stagione agonistica vestiremo questi colori, di avere l’opportunità di riscattarci nei modi e nei tempi che speriamo siano prodighi di gioia per i nostri fans.

 

Avvocati della difesa: Sig. Giudice nessuna domanda, ci rimettiamo alla clemenza della Corte.

Giudice: La vostra arringa difensiva non vi espone alla contestazione dei vostri tifosi, molti di loro sperano di non vedervi più vestire il colori della squadra per manifesta inferiorità, non intendo condannarvi, ma intendo farvi rivedere in cassetta tutti gli incontri che avete disputato con gli errori macroscopici che a volte l’uno e a volte l’altro avete commesso, perché ne facciate tesoro e non li ripetiate più in futuro.

 

Infine si chiama sul banco degli imputati il Sig.Morgantux designatore degli arbitri di Serie B

 

Giudice: Sig. Morgantux è vero che le vostre decisioni vengono prese a tavolino su chi deve retrocedere ?

Morgantux: Sig. Giudice questa è una leggenda metropolitana.

Giudice: però mi consenta come mai gli arbitri hanno sempre un occhio di riguardo verso le squadre metropolitane a discapito delle così dette provinciali ?

Morgantux: Beh questo in un certo senso è vero, si privilegiano le compagini che hanno un certo seguito di tifosi piuttosto che le squadre di piccole realtà sportive che hanno scarse presenze allo stadio.

Giudice: Nei confronti di questa squadra che è retrocessa, sono stati compiuti errori arbitrali ?

Morgantux: L’errore arbitrale ci può stare è umano, ma in genere durante l’arco del campionato gli errori si compensano.

Giudice: Ci può essere stato un complotto che abbia determinato delle scelte da parte della classe arbitrale su chi doveva essere promosso e chi retrocesso ?

Morgantux: Vede sig. Giudice credere a queste storie significa mettere in discussione il gioco del calcio. Se solo pensassimo a eventualità del genere, si dovrebbe azzerare tutto e ricominciare dalla rifondazione. Non esistono scelte preordinate è il campo che decide il destino delle squadre.

Giudice: Niente altro da aggiungere, può tornare tranquillamente alle sue designazioni e nei suoi confronti c’è il non luogo a procedere.

Morgantux: Grazie Sig. Giudice.

Null’altro da giudicare e sentenziare.

Il Giudice scioglie la seduta e invita tutti a lasciare l’aula con buona pace degli Ultras che finalmente vedono appagate le loro richieste di condanna per i protagonisti negativi di questa storia, ma escono dall’aula rumoreggiando perché si aspettavano condanne decisamente più pesanti, però la giustizia usa spada e bilancia ed è cieca, mentre la sfortuna quest’anno ci ha visto benissimo.

E’ rimasto un unico dubbio non chiarito, ma chi ha voluto questa retrocessione ???

E ora che serie C sia.

 

 

 

 

 

  • Voto Positivo 1

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Troppo lungo, non je la faccio.

Lo leggerò volentieri in estate, sotto l'ombrellone...

Visto che te ce metti, dopo facce un riassunto per favore :D

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beh anche io non je la faccio pe mancanza di tempo. Però ciascun imputato doveva essere mandato assolto, sono stati male assistiti.

L'art. 75 (come le pappine incassate...che coincidenza!) c.p.c. (Codice del Processo Cittadino), infatti, stabilisce la nullità di un processo a un cesso retrocesso.

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