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David

Per dovere di cronaca.. c’è la possibilità ripescaggio !!

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4 ore fa, CrossdiSussi ha scritto:

Riescono a piazzare pure la Colombari nel femminile..ad8757c7ae05c730048e1c2af1b357ef.jpg

 

 

 

 

Considerando quanto va bene il marito 

tocca campali tutti dio cristo 

ce mettessero la madre della Ferragni visto che i soldi nostri a domenica in non li prende più 

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Da domenica contro il Renate fino al 25 novembre a Pordenone dovremo giocare la bellezza di tredici gare compresa quella di Coppa Italia. Il risarcimento deve essere no salato quello che vene dopo....13 partite in 49 giorni una ogni 3.7 una cosa folle manco fossimo impegnati in tre manifestazioni. Eccola la conseguenza peggiore...

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3 ore fa, cascata rossoverde ha scritto:

Lotito: "Mancati ripescaggi in B? Non capisco cosa ci sia da lagnarsi"

02.10.2018 13:50 di Nunzio Danilo Ferraioli Twitter: @DaniloFerraioli  articolo letto 721 volte
 
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Lotito: "Mancati ripescaggi in B? Non capisco cosa ci sia da lagnarsi"
 

Ha affrontato anche l'argomento della Serie B a 19 squadre. Parliamo del patron di Lazio e Salernitana, Claudio Lotito (in foto) intervenuto a LiraTv. Queste le sue parole così come raccolto da SalernitanaNews.it: "La mancata iscrizione delle tre squadre in estate non è stata atto voluto ma figlia di mancati adempimenti. Se avessimo aspettato tutti i contenziosi, che ancora sono in essere, non sarebbe ancora partito il campionato. E poi dico: il ripescaggio è una facoltà o un diritto? Mi sembra che, allo stato, ci siano stati pronunciamenti della giustizia sportiva e amministrativa che hanno fugato ogni dubbio. Non capisco, dal punto di vista giuridico, cosa ci sia da lagnarsi".

 
 
  • chiedo scusa a tutti.....adesso toccherebbe disinfetta' il forum visto che ho messo la foto di un'essere come questo......                TUTTI I CONTEZIOSI? SEI STATO TU A VOLERLI CHE TE STRACECHI....PRONUNCIAMENTI DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA E AMMINISTRATIVA? SE AVETE CORROTTO TUTTI  TRIBUNALI INSERENDO PARENTI ED AMICI TRA CHI DOVEVA GIUDICARE...INFAMI !!!!!!!!!!

 

 

Vabbe ma che deve capì? Questo campa co l’istinto de sopravvivenza C ha le competenze de un mercante 

 

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38 minuti fa, altoforno ha scritto:

Non pensavo mai che, oltre a Matarrese, sarei arrivato a rimpiangere anche Tavecchio.
Eppure ci sono riusciti.

Tavecchio in confronto a questi qua era “il messia”

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2 ore fa, Scoppea ha scritto:

Da domenica contro il Renate fino al 25 novembre a Pordenone dovremo giocare la bellezza di tredici gare compresa quella di Coppa Italia. Il risarcimento deve essere no salato quello che vene dopo....13 partite in 49 giorni una ogni 3.7 una cosa folle manco fossimo impegnati in tre manifestazioni. Eccola la conseguenza peggiore...

Si sapeva già che sarebbe finita così !

Rimboccarci le maniche e pedalare purtroppo .

Che gli altri non ti aspettano .

  • Voto Positivo 2

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2 ore fa, altoforno ha scritto:

Non pensavo mai che, oltre a Matarrese, sarei arrivato a rimpiangere anche Tavecchio.
Eppure ci sono riusciti.

Io ho aperto Repubblica 3 minuti, e ancora rimpiango Craxi. Praticamente Matarrese te lo invidio.....

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1 ora fa, Robertino ha scritto:

Si sapeva già che sarebbe finita così !

Rimboccarci le maniche e pedalare purtroppo .

Che gli altri non ti aspettano .

Già 

Non oso immaginare cosa capiterà all'Entella. Secondo me non arriverà a 30 punti se farà la B. È assurdo iniziare a metà ottobre un campionato... Che disastro hanno combinato 

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Prendiamo tutti atto che siamo in Italia dove le regole non esistono. Esiste solo il sistema clientelare.

 

Non credo più manco al risarcimento, anche se è inevitabile che la società vada avanti fino in fondo.

 

Chi è troppo malato di calcio (e Fere) come me, si sorbisca la C. Chi ne ha la forza, si prenda un anno sabbatico (o più di uno).

 

come disse qualcuno: THIS TOPIC IS CLOSED FOR ME

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6 ore fa, Razzotico ha scritto:

 

 

Considerando quanto va bene il marito 

tocca campali tutti dio cristo 

ce mettessero la madre della Ferragni visto che i soldi nostri a domenica in non li prende più 

nani, puttane e ballerine. Come un vero circo. E c'è chi ha fatto abbonamenti vari per un campionato già falsato, oltre che diretto da leghe corrotte.

Quando si pensa di toccare il fondo, poi scopri che stai appena all'inizio del barile, in un paese di gente arraffona che non conosce vergogna e decenza.

Che possano non qualificarsi nemmeno ai prossimi Mondiali.

Modificato da chetestraceki
  • Voto Negativo 1

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9 ore fa, chetestraceki ha scritto:

Che possano non qualificarsi nemmeno ai prossimi Mondiali

L'andazzo è quello mi sa.. 

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Comunque io ci vedrei bene un bel servizio giornalistico (report o le iene per dire) riguardo l'argomento, giusto per sputtanarli un po' e alzare un polverone mediatico.. 

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2 ore fa, Aketto75 ha scritto:

Comunque io ci vedrei bene un bel servizio giornalistico (report o le iene per dire) riguardo l'argomento, giusto per sputtanarli un po' e alzare un polverone mediatico.. 

Bella idea !   appena fatta segnalazione alle IENE......chissà ...gettargli addosso un po di merda mediatica ...almeno svegliasse il governo ( ma che fa Giorgetti dorme?)

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45 minuti fa, ROCCOMAROCCO ha scritto:

Bella idea !   appena fatta segnalazione alle IENE......chissà ...gettargli addosso un po di merda mediatica ...almeno svegliasse il governo ( ma che fa Giorgetti dorme?)

merda su merda manco se vede! credo che quanto fatto quest'anno rimarrà indelebile negli anni e spero che spazzi via tanto marciume

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Ragazzi una domanda mi viene in testa. Ma se la Ternana si fosse salvata e quest'anno avesse fatto la B, avrebbe sicuramente fatto muro con le altre squadre per fare la B a 19? Sinceri, senza prese di parte.

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6 minuti fa, ternanoaroma ha scritto:

Ragazzi una domanda mi viene in testa. Ma se la Ternana si fosse salvata e quest'anno avesse fatto la B, avrebbe sicuramente fatto muro con le altre squadre per fare la B a 19? Sinceri, senza prese di parte.

Ovviamente si.  

Nel frattempo noi scriviamo letterine, dopo de questo chi c'è rimasto? Dart Fener?

 

Non accenna a placarsi il caos che coinvolge i campionati di Serie B e C dopo la sentenza del Tfn che ha dichiarato inammissibili i ricorsi avverso il blocco dei ripescaggi in cadetteria. Stando a quanto riportato da 'La Gazzetta dello Sport', pare che Catania, Pro Vercelli, Siena e Ternana siano in procinto di inoltrare un'istanza al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo di promulgare il Decreto Sicurezza e di conseguenza la riforma della Giustizia sportiva. Qualora questo decreto venisse approvato, sarebbe soltanto la Giustizia amministrativa a gestire situazioni di ammissioni o esclusioni ai/dai campionati.

 

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11 minuti fa, ternanoaroma ha scritto:

Ragazzi una domanda mi viene in testa. Ma se la Ternana si fosse salvata e quest'anno avesse fatto la B, avrebbe sicuramente fatto muro con le altre squadre per fare la B a 19? Sinceri, senza prese di parte.

direi che è emblematico il messaggio del presidente del Pescara, onesto e lineare

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12 minuti fa, ternanoaroma ha scritto:

Ragazzi una domanda mi viene in testa. Ma se la Ternana si fosse salvata e quest'anno avesse fatto la B, avrebbe sicuramente fatto muro con le altre squadre per fare la B a 19? Sinceri, senza prese di parte.

La.società probabilmente si, io come tifoso sinceramente no, se dovessi gioca in b ne farebbe schifo un torneo a 19 e avrei de gran lunga preferito riave il Siena, il Catania o il Novara 

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23 ore fa, longarinivattene! ha scritto:

 

Sono più forti anche delle Procure della Repubblica, di Tribunali ordinari e amministrativi, di Corti di Appello e della Cassazione.

Sono come i tentacoli di una piovra, arrivano ovunque e hanno largamente dimostrato di essere intoccabili e di fare quel che vogliono, a spese dei malcapitati di turno e utilizzando la pedina di turno che sicuramente viene ben ricompensata con chissà quale "marchetta".

E' un illuso chi ancora crede che esista qualcosa in questo paese che possa funzionare normalmente, in maniera equa e rispettosa delle regole, scritte e di civile convivenza.

Affinchè possa intervenire una qualsiasi Procura della Repubblica italiana (potendosi, in astratto, ipotizzare reati perseguibili d'ufficio), esiste sono una speranza: che esista un Pubblico Ministero baldanzoso, fuori da schemi e controlli di potere, che abbia voglia di mettersi in evidenza e con istinti da prima donna.

Ma il tempo trascorso invano senza alcun intervento del genere, lascia pensare che non succederà nulla...

L'Italia è un paese marcio fino al midollo, con una burocrazia allucinante lasciata tale per alimentare la corruzione che pervade ogni apparato!

Tanto per avere un'altra conferma su chi ad alto livello gestisce il calcio so proprio curioso de sentì che diranno...

 

Sigfrido Ranucci, conduttore di “Report” , ha parlato a”Marte Sport Live” dell’inchiesta svolta sulla Juve e Beppe Marotta: “Nonostante siamo abituati a vedere del fango questa cosa ci ha impressionati. Il calcio è malato e non riesce a uscire fuori da questo connubio. La puntata di Report ci sarà il 22 ottobre, e racconteremo il misterioso suicidio di Raffaello Bucci, anello di congiunzione tra società e tifosi, poiché pensava di essere anche lui sotto indagine. Nelle ore precedenti al suicidio ci sono state dinamiche impressionanti, che abbiamo raccolto tramite testimonianze. Mostreremo documenti e intercettazioni che riguardano i dirigenti della Juventus. La puntata sull’inchiesta “Alto Piemonte” farà un po’ di rumore anche a livello internazionale, anche perché non è coinvolto soltanto Marotta, ma tutta la dirigenza della Juventus, è un vero e proprio mostro vedendo il materiale, è qualcosa di impressionante”.

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Alla fiera del Tar, un bel ricorso l’Entella tentò. E venne il CONI, che rimandò al TFN, che rinviò al Consiglio di Stato, che aspettò la FIGC, che s’accordò con la Lega B, che non aspettò la Lega Pro, che attese il TAR, che sperò nel TFN, che rimpallò al Governo, che aspettò Natale, e l’Entella sempre là. I passaggi non sono corretti (neanche uno, probabilmente), ma tanto a questo punto nessuno ha capito cosa stia succedendo. E soprattutto nessuno decide. 

La vicenda dei ripescaggi è finita nel limbo del calcio italiano. Il caso dei liguri resta il più emblematico di tutta la vicenda: hanno già giocato in Serie C, ma dovrebbero giocare in Serie B, soltanto che la Lega competente non ha ancora ottemperato e quindi di fatto l’Entella non gioca né in un campionato né nell’altro. Usque tandem, arringava Cicerone: fino a quando? Bella domanda. 

La storia dell’Entella, dicevamo, è la più emblematica. Quantomeno perché le altre (Ternana, Catania e via discorrendo) sono apparentemente risolte. Male, ma risolte. Nel senso che il tempo ha deciso per tutti: mentre la giustizia sportiva e quella ordinaria erano impegnate a rimpallarsi la patata bollente, è arrivato ottobre e con esso la consapevolezza che si sta parlando di una stagione sportiva già iniziata da un mese e mezzo per gli altri campionati. Che all’estero un po’ tutti ci ridono dietro, e che in buona sostanza anche se nessuno ha deciso arrivati a questo punto non si possono che lasciare le cose come sono e discutere dei risarcimenti economici che con tutta la possibilità vi saranno. 

La vicenda dell’Entella, ancora, sarebbe la più chiara. Quando Lotito (per citare l’ultimo caso) ricorda che il ripescaggio non è un diritto, dice una cosa giusta. Se intesa in riferimento alle singole squadre: le varie Novara, Pro Vercelli, Siena e via discorrendo non hanno un diritto assoluto a essere ripescate. Il campionato di B, però, era previsto a 22 squadre ed è stato forzatamente ridotto a 19. In maniera accorta, perché poi la FIGC può vincere la causa appellandosi al fatto di non aver stilato delle graduatorie ufficiali: in pratica ha ragione perché non ha fatto il suo dovere. Chapeau. Dicevamo del ripescaggio: non è un diritto delle singole società, ma è una possibilità (quasi) sempre utilizzata per colmare le lacune negli organici. Nel caso dell’Entella, poi, siamo al paradosso: qui non si parla neanche di ripescaggio, ma di rispetto del risultato del campo. Il Cesena non doveva giocare il campionato di B 2017-2018. Sarebbe tanto semplice, invece siamo ancora allo stallo. Supereremo mai questa fase? 

Aspettiamo il governo, a questo punto. Ennesima figuraccia di un biennio 2017-2018 che il calcio italiano dovrebbe cercare di affogare nell’oblio. Il sottosegretario Giorgetti ha parlato di “roba da tornei estivi” con riferimento alla B a 19 squadre. Però la norma sulla riforma della giustizia sportiva (e non solo) sparisce e compare a giorni alterni dal testo del decreto sicurezza. Un po’ perché con quel pacchetto non avrebbe nulla in comune (e qui rischiamo di scadere in valutazioni politiche non confacenti a queste pagine), un po’ perché lo stesso Giorgetti sa quanto sia delicato un intervento dell’esecutivo sull’ordinamento federale. Da qui, i piedi di piombo. Si alleggeriranno? 

Arrivati così in fondo, la speranza è che qualcosa succeda, perché di tutti gli esiti possibili quello attuale è il peggiore: si va avanti per indolenza e inadempimento, senza un singolo tribunale che abbia affrontato la questione di petto, superato qualche preliminare di rito (che nella giustizia sportiva hanno e dovrebbero avere un peso quanto mai limitato) e dato una risposta chiara, in un senso o nell’altro. Se intervento del governo deve essere, che intervento sia. A tutto tondo, perché i rapporti tra calcio, giustizia sportiva e politica sono troppo spesso molto poco chiari. Se poi la FIFA avrà qualcosa da ridire, tanto meglio: almeno qualcuno si renderà conto della figuraccia a cui ci ha costretti. La provocazione? Sospendere l’Italia. Che non è il Kuwait o l’Indonesia, questi sì sospesi davvero, ma è scaduta in una farsa senza precedenti. 

Di figuraccia in figuraccia, c’era da augurarsi che il 29 gennaio avesse insegnato qualcosa. Pare che non sia così: otto mesi fa le componenti della FIGC hanno fallito nel loro compito più basilare (eleggere un presidente) e si sono viste commissariate. Sugli esiti della manovra del CONI meglio stendere un velo pietoso, ma lo spauracchio di un nuovo commissariamento non basta a superare beghe da cortile. Lega Pro e LND (non solo loro, ma basterebbero loro) hanno deciso: candidato ufficiale Gabriele Gravina. Bene, benissimo: l’ho scritto già mesi fa, in questo momento è la figura più adatta e credibile per il ruolo. L’AIC s’è defilata come era chiaro sin da subito che sarebbe successo, più per i soliti personalismi che per altro. La Lega A tituba oggi più di ieri. Risultato: si rischia di avere un nuovo presidente eletto soltanto dalle componenti “di base” (C e dilettanti), magari in aperto contrasto con la lega di vertice.

Sarebbe un controsenso e un brutto messaggio. Ma almeno chiarirebbe che il pesce puzza dalla testa e non dai piedi, come a qualche disattento potrebbe anche sembrare. Il caos Serie B nasce dai problemi che vi sono in alto. La Lega di A è spaccata ormai da anni e naviga nell’indecisione. Un presidente federale eletto contro le big sarebbe un passo falso, potenzialmente foriero di scenari stile Premier League (dove le big si sono tirate fuori dalla federcalcio). Il problema è che la spaccatura non arrivi dalle componenti di base, che hanno sì intenzione di far valere il proprio peso elettorale, ma hanno sempre professato e dimostrato apertura nei confronti della Lega Serie A. Il paradosso, ancora, è che la spaccatura arriva perché dalle assemblee di via Rosellini non emerge una direzione per li calcio italiano e si finisce per litigare sul cognome, più che sul programma o sul progetto. Si finisce per non decidere, e poi lamentarsi delle decisioni prese da altre. Si finisce per aspettare che la nottata passi, convinti che adda passà. Peccato che questa nottata non pare intenzionata a passare. 

 

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