Vai al contenuto
FURIOUS

TROVATE MICROPLASTICHE NELL’UOMO!

Messaggi raccomandati

https://www.repubblica.it/ambiente/2018/10/23/news/trovate_microplastiche_anche_nell_uomo_meta_popolazione_potrebbe_averle_-209729652/

 

È fuori da ogni dubbio che ormai siamo ben oltre il punto di non ritorno, questa notizia oggi mi ha letteralmente scioccato. 

Dopo i diserbanti, conservanti, additivi chimici che possono trovarsi nei cibi di ogni genere... ora anche le microplastiche. 

 

E la domanda sorge spontanea: come ci si difende da questa roba? Chi garantisce che magari la vacca o la pecora italiana, piuttosto che il pesce (da dove si presumeva fino ad oggi ci sarebbe stato il rischio maggiore) italiano sia sicuro rispetto al pescato dell’Atlantico o peggio ancora del Pacifico o dell’Indiano? Come possiamo noi miseri consumatori proteggerci e verificare la provenienza del cibo? Chi garantisce che il Mediterraneo è un’isola felice per il pesce (considerando i paesi a sud del Mediterraneo stesso che non si sa cosa versano in mare)?

 

Secondo me a queste domande non c’è risposta. Ormai con la globalizzazione è impossibile capire provenienze, filiera di lavorazione e quant'altro su come/dove e quando viene lavorato un alimento. 

 

Per farla breve è solo e sempre questione di “bucio di culo”. Quello che possiamo fare noi è comprare meno plastica possibile, riciclare il più possibile e sperare che le cose possano solo migliorare anche se sarà pressoché impossibile vista la mole di merda che galleggia nei nostri oceani. 

 

Voi cosa ne pensate? Io sono terrorizzato, lo ammetto. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

È poi magari ti dicono: mangia italiano che vai sicuro e basta una semplice ricerca in rete per trovare un resoconto del progetto Pelagos Plastic Free fatto a luglio 2018 all’Elba per scoprire che... “Si stima che, nelle acque dell’Arcipelago Toscano, la plastica in superficie raggiunga picchi di densità pari a 10 kg/km2, una delle concentrazioni più elevate nel Mar Mediterraneo e negli oceani di tutto il mondo”.

 

https://www.controradio.it/plastica-in-mare/

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
16 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

https://www.repubblica.it/ambiente/2018/10/23/news/trovate_microplastiche_anche_nell_uomo_meta_popolazione_potrebbe_averle_-209729652/

 

È fuori da ogni dubbio che ormai siamo ben oltre il punto di non ritorno, questa notizia oggi mi ha letteralmente scioccato. 

Dopo i diserbanti, conservanti, additivi chimici che possono trovarsi nei cibi di ogni genere... ora anche le microplastiche. 

 

E la domanda sorge spontanea: come ci si difende da questa roba? Chi garantisce che magari la vacca o la pecora italiana, piuttosto che il pesce (da dove si presumeva fino ad oggi ci sarebbe stato il rischio maggiore) italiano sia sicuro rispetto al pescato dell’Atlantico o peggio ancora del Pacifico o dell’Indiano? Come possiamo noi miseri consumatori proteggerci e verificare la provenienza del cibo? Chi garantisce che il Mediterraneo è un’isola felice per il pesce (considerando i paesi a sud del Mediterraneo stesso che non si sa cosa versano in mare)?

 

Secondo me a queste domande non c’è risposta. Ormai con la globalizzazione è impossibile capire provenienze, filiera di lavorazione e quant'altro su come/dove e quando viene lavorato un alimento. 

 

Per farla breve è solo e sempre questione di “bucio di culo”. Quello che possiamo fare noi è comprare meno plastica possibile, riciclare il più possibile e sperare che le cose possano solo migliorare anche se sarà pressoché impossibile vista la mole di merda che galleggia nei nostri oceani. 

 

Voi cosa ne pensate? Io sono terrorizzato, lo ammetto. 

 

Per fare un parallelo è come nel 1400 che dovevi andà a bucio de culo de non ammalatte de qualcosa de grave, oggi l'alimentazione è controllata ma fino a un certo punto, vuoi perchè se ne scoprono di nuove ogni giorno e quindi quello che prima era ritenuto sicuro ora non lo è più, vuoi perchè a tanti non frega un cazzo per la serie "tanto de qualcosa devo mori".

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
18 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

https://www.repubblica.it/ambiente/2018/10/23/news/trovate_microplastiche_anche_nell_uomo_meta_popolazione_potrebbe_averle_-209729652/

 

È fuori da ogni dubbio che ormai siamo ben oltre il punto di non ritorno, questa notizia oggi mi ha letteralmente scioccato. 

Dopo i diserbanti, conservanti, additivi chimici che possono trovarsi nei cibi di ogni genere... ora anche le microplastiche. 

 

E la domanda sorge spontanea: come ci si difende da questa roba? Chi garantisce che magari la vacca o la pecora italiana, piuttosto che il pesce (da dove si presumeva fino ad oggi ci sarebbe stato il rischio maggiore) italiano sia sicuro rispetto al pescato dell’Atlantico o peggio ancora del Pacifico o dell’Indiano? Come possiamo noi miseri consumatori proteggerci e verificare la provenienza del cibo? Chi garantisce che il Mediterraneo è un’isola felice per il pesce (considerando i paesi a sud del Mediterraneo stesso che non si sa cosa versano in mare)?

 

Secondo me a queste domande non c’è risposta. Ormai con la globalizzazione è impossibile capire provenienze, filiera di lavorazione e quant'altro su come/dove e quando viene lavorato un alimento. 

 

Per farla breve è solo e sempre questione di “bucio di culo”. Quello che possiamo fare noi è comprare meno plastica possibile, riciclare il più possibile e sperare che le cose possano solo migliorare anche se sarà pressoché impossibile vista la mole di merda che galleggia nei nostri oceani. 

 

Voi cosa ne pensate? Io sono terrorizzato, lo ammetto. 

Riciclare il più possibile, ci sta gente che manco la differenziata riesce a fa'sti mentecatti ritardati,figli di puttana,merde,bastardi,preferiscono lascia li sacchi in giro,si può chiedere di riciclare quando uno non differenzia?

Sono preoccupato come te.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ormai sono stati fatti troppi danni ambientali, il riciclo di oggi non coprirà mai i danni fatti nei 50 anni precedenti ai nostri. Non credo basterà riciclare un x percentuale da qui a 100 anni, ma quello che occorre è cambiare dastricamente tutto! E per tutto intendo TUTTO! 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Purtroppo mangiare, soprattutto il pesce, sta diventando sempre più pericoloso. 

Io ho sempre pensato che l'umanità finirà per auto estinzione, purtroppo non ci meritiamo questo mondo e lo dimostriamo distruggendoci con le nostre mani. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
3 ore fa, Romairone ha scritto:

Purtroppo mangiare, soprattutto il pesce, sta diventando sempre più pericoloso. 

Io ho sempre pensato che l'umanità finirà per auto estinzione, purtroppo non ci meritiamo questo mondo e lo dimostriamo distruggendoci con le nostre mani. 

https://youtu.be/6p7cGTuSiFQ?t=762

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
4 ore fa, Signore dei draghi ha scritto:

E' lo stesso paragone che me fanno certi "è ma la roba dell'orto mio voi mette co quella che arriva dalla tunisia?", almeno loro non c'hanno gli inceneritori

 

E manco l'acciaieria, la Polymer, la Tarkett e la SGL e tante altre piccole realtà.........più traffico e riscaldamenti........se la volemo di tutta senza gettà la croce addosso solo a 4 pori cristi proprio perché so quattro e quindi non fanno "paura".

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
3 minuti fa, torquemada ha scritto:

E manco l'acciaieria, la Polymer, la Tarkett e la SGL e tante altre piccole realtà.........più traffico e riscaldamenti........se la volemo di tutta senza gettà la croce addosso solo a 4 pori cristi proprio perché so quattro e quindi non fanno "paura".

 

non ho capito chi so i 4 pori cristi.

 

Comunque oggi avere un orto a terni se ci pensi è allucinante, se focalizzi quanta merda casca li sopra, tra inceneritori, fabbriche etc etc

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, Signore dei draghi ha scritto:

 

non ho capito chi so i 4 pori cristi.

 

Comunque oggi avere un orto a terni se ci pensi è allucinante, se focalizzi quanta merda casca li sopra, tra inceneritori, fabbriche etc etc

 

 

Quelli che ci lavorano, dei quali purtroppo non frega un cazzo a nessuno, e vengono sistematicamente additati come gli unici responsabili dell'inquinamento a Terni.

Modificato da torquemada

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, Nambo ha scritto:

Io invece creperei pur de sapere che cazzo ci sta dentro sta roba che oggi chiamano "bio"

 

credo che oggi per bio (credo non sono esperto) sia un prodotto gestito in un determinato modo, quindi no a diserbanti, agenti chimici, coltivazioni forzate etc etc.

 

Però non si certifica per esempio l'acqua con cui si annaffia o la terra su cui cresce.

 

Cioè paradossalmente credo sia bio un prodotto che non viene spruzzato con diserbanti o che non gli vengono dati ormoni o altri concimi ma che può crescere liberamente su un terreno radioattivo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, torquemada ha scritto:

Quelli che ci lavorano.

 

Ma io non parlo di chi ci lavora, io parlo dell'inquinamento che producono certi ambienti e che tutti ci spertichiamo a parlare della qualità dell'aria che respiriamo (giusto sia chiaro) ma non ci rendiamo conto che poi le patate o l'insalata coltivata da nonno hanno assorbito gli stessi cazzo di inquinanti se ha l'orto lungo la marattana

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, Signore dei draghi ha scritto:

 

Ma io non parlo di chi ci lavora, io parlo dell'inquinamento che producono certi ambienti e che tutti ci spertichiamo a parlare della qualità dell'aria che respiriamo (giusto sia chiaro) ma non ci rendiamo conto che poi le patate o l'insalata coltivata da nonno hanno assorbito gli stessi cazzo di inquinanti se ha l'orto lungo la marattana

 

Solo un folle po fa l'orto a Terni e dintorni fino oltre la Madonna scoperta da una parte e Macenano dall'altra.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Signore dei draghi ha scritto:

 

credo che oggi per bio (credo non sono esperto) sia un prodotto gestito in un determinato modo, quindi no a diserbanti, agenti chimici, coltivazioni forzate etc etc.

 

Però non si certifica per esempio l'acqua con cui si annaffia o la terra su cui cresce.

 

Cioè paradossalmente credo sia bio un prodotto che non viene spruzzato con diserbanti o che non gli vengono dati ormoni o altri concimi ma che può crescere liberamente su un terreno radioattivo

E proprio questo quello chebme chiedo...se un prodotto sta dentro im una busta di plastica chiusa per mesi e mesi senza alterare le sue proprietà come fa a esse bio?

Secondo me se tratta della solita trovata commerciale,ideata per triplica il prezzo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

c'è chi è malato di cancro ai polmoni e fuma ancora. credo che siamo tutti come dei malati di cancro ai polmoni che fumano ancora.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

toccherebbe diventa vegetariani e andare in bici o a piedi. diminuisce l'inquinamento prodotto e assorbito e migliora lo stile di vita

 

Inviato dal mio ASUS_X008D utilizzando Tapatalk

 

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
On 10/24/2018 at 12:13 AM, pino said:

toccherebbe diventa vegetariani e andare in bici o a piedi. diminuisce l'inquinamento prodotto e assorbito e migliora lo stile di vita

 

Inviato dal mio ASUS_X008D utilizzando Tapatalk

 

 

 

 

Questo sarebbe un ottimo modo per minimizzare il nostro impatto ambientale e chiunque puo' farlo, anche immediatamente se vuole. D'altra parte, cio' innesterebbe una serie di "reazioni a catene" con benefici per l'intero ecosistema difficilmente calcolabili per effetto "proprieta' emergente"...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.