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chetestraceki

Il calcio a Terni non esiste dal 2003

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A parte la stagione di C vinta con Toscano (e il nono posto in B l’anno seguente, per il resto solo imprese personali di Liverani/Pagni e Tesser) a Terni non si fa calcio dal 2002/2003. 

Prima Longarini che acquista da una cordata che non si e’ mai ben capito con precisione chi fossero (che a loro volta acquisto’ da Agarini), che persegue un’opera di rientro dagli ingenti debiti e costi di gestione della faraonica Ternana agariniana (che molti ternani e non ha fatto mangiare e che ci ha lasciato in eredita’ due inceneritori), per poi divenire una “societa’ autogestita” dai Montemari e Pesce il cui unico obiettivo e’ quello di fare affari personali con i soldi delle banche intrecciate nei loro interessi con la famiglia del c.d. Al Cafone.

Dopo anni di scientifico allontanamento dei ternani allo stadio, senza che nessuno alzasse un dito (giornalisti e politici soprattutto), aiutati da leggi liberticide che nel frattempo sono state varate in Italia con riguardo al calcio e al movimento ultras, si persegue l’obiettivo chiaro di fare stagioni anonime, cacciando l’anno seguente chiunque avesse legato un minimo con la piazza o fatto bene o ancora intendesse persino fare calcio a Terni in modo serio, facendo in modo che ogni anno si facessero stagioni senza un minimo di programmazione tecnica ma solo con dei mestieranti utili alla bisogna e amici di amici (di procuratori dirigenti etc. Etc.)

Alla fine le banche che hanno in ostaggio la Ternana, squadra utile a far girare soldi, giocatori, procuratorini, dirigentucoli, amici vari etc. Etc. Di questo sottobosco mafioso schifoso che e’ ormai oggi il calcio italiano, cambiano il prestanome utile all’uopo:

da Longarini, con una farsa teatrale, si passa ad Unicusano, che porta in dote uno stuolo di nuovi circensi (Bandecchi, Ranucci e compagnia cantante) che, dopo la stagione ridicola iniziata con “Wanna Marchi” Pochesci, quando sarebbe bastato confermare gli autori della trionfale salvezza dell’anno precedente (ma Pagni e Liverani erano troppo seri, figurarsi, volevano fare calcio a Terni), trovano l’asso di coppe: De Canio, utile idiota, col suo misto di rincoglionimento senile, presunzione e permalosita’, perfetto per fare da parafulmine pure per la stagione seguente, gia’ programmata in C.

Quest’anno come l’anno scorso si evita di fare la campagna acquisti invernale (come ai tempi di Longarini) e poi si cambia l’allenatore dopo la pausa, senza un minimo di logica tecnica e programmazione, mentre la societa’ e’ strutturata con gente che non sa nulla dei ruoli che ricopre (Ranucci, Tagliavento, forse pure Leone). Quest’anno credo si pilotino persino le prestazioni dei giocatori, palesemente in malafede.

Bandecchi non si sente da questa estate, dove giustamente cerca di portare avanti una battaglia contro una Lega mafiosa che impedisce i ripescaggi col suo solito modo mafioso (tra l’altro di questo famoso rinnovamento iniziato con Ghirelli in C e il nuovo presidente in Figc non si vede ne’ si parla piu’, dato il nulla cosmico). 

Si andra’ ai play offs, per poi perderli (salvo scatti di orgoglio dei giocatori e colpi di fortuna), per poi riniziare il giochetto l’anno dopo o forse andarsene (gli indizi ci sono, intanto a fine stagione decade, dopo due anni dalla cessione, la responsabilita’ dei Longarini).

 

In tutto questo c’e’ chi se la prende coi tifosi e la citta’, rei di non seguire la squadra abbastanza, quando l’unica colpa e’ quella di non contestare abbastanza, invece.

Che si vergognino, questo ammasso di rincoglioniti, gente cui basta che cuzzuri il pallone, gente attaccata a tutti i costi ad un tifo e ad un calcio che non esiste piu’ o politici che dispensano lezioni di come si dbba essere tifosi quando ancora ci devono spiegare molte cose (non ultimo i comportamenti della propria parte politica ai tempi della questione citta’ dello sport).

 

A Terni non si fa calcio dal 2003, eppure c’e’ gente che si ostina a parlare di calcio e a viverlo come fosse tale, che si permette pure di giudicare l’allontanamento dei piu’ da questa specie di Wrestling che va in scena al Liberati da sedici anni. Unica colpa: non contestare abbastanza, questo si.

 

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Bravo Mari&c. Continua a parla’ de bifulco a sinistra, ritmo di giocoetc. Siete dei complici, buffoni pure voi, da tempo ormai.

Gli appelli al ricompattamento sono gia’ iniziati. Siete senza vergogna. Merde.

Il Calcio a Terni non esiste piu’ dal 2003.

Modificato da chetestraceki

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2 ore fa, chetestraceki ha scritto:

A parte la stagione di C vinta con Toscano (e il nono posto in B l’anno seguente, per il resto solo imprese personali di Liverani/Pagni e Tesser) a Terni non si fa calcio dal 2002/2003. 

Prima Longarini che acquista da una cordata che non si e’ mai ben capito con precisione chi fossero (che a loro volta acquisto’ da Agarini), che persegue un’opera di rientro dagli ingenti debiti e costi di gestione della faraonica Ternana agariniana (che molti ternani e non ha fatto mangiare e che ci ha lasciato in eredita’ due inceneritori), per poi divenire una “societa’ autogestita” dai Montemari e Pesce il cui unico obiettivo e’ quello di fare affari personali con i soldi delle banche intrecciate nei loro interessi con la famiglia del c.d. Al Cafone.

Dopo anni di scientifico allontanamento dei ternani allo stadio, senza che nessuno alzasse un dito (giornalisti e politici soprattutto), aiutati da leggi liberticide che nel frattempo sono state varate in Italia con riguardo al calcio e al movimento ultras, si persegue l’obiettivo chiaro di fare stagioni anonime, cacciando l’anno seguente chiunque avesse legato un minimo con la piazza o fatto bene o ancora intendesse persino fare calcio a Terni in modo serio, facendo in modo che ogni anno si facessero stagioni senza un minimo di programmazione tecnica ma solo con dei mestieranti utili alla bisogna e amici di amici (di procuratori dirigenti etc. Etc.)

Alla fine le banche che hanno in ostaggio la Ternana, squadra utile a far girare soldi, giocatori, procuratorini, dirigentucoli, amici vari etc. Etc. Di questo sottobosco mafioso schifoso che e’ ormai oggi il calcio italiano, cambiano il prestanome utile all’uopo:

da Longarini, con una farsa teatrale, si passa ad Unicusano, che porta in dote uno stuolo di nuovi circensi (Bandecchi, Ranucci e compagnia cantante) che, dopo la stagione ridicola iniziata con “Wanna Marchi” Pochesci, quando sarebbe bastato confermare gli autori della trionfale salvezza dell’anno precedente (ma Pagni e Liverani erano troppo seri, figurarsi, volevano fare calcio a Terni), trovano l’asso di coppe: De Canio, utile idiota, col suo misto di rincoglionimento senile, presunzione e permalosita’, perfetto per fare da parafulmine pure per la stagione seguente, gia’ programmata in C.

Quest’anno come l’anno scorso si evita di fare la campagna acquisti invernale (come ai tempi di Longarini) e poi si cambia l’allenatore dopo la pausa, senza un minimo di logica tecnica e programmazione, mentre la societa’ e’ strutturata con gente che non sa nulla dei ruoli che ricopre (Ranucci, Tagliavento, forse pure Leone). Quest’anno credo si pilotino persino le prestazioni dei giocatori, palesemente in malafede.

Bandecchi non si sente da questa estate, dove giustamente cerca di portare avanti una battaglia contro una Lega mafiosa che impedisce i ripescaggi col suo solito modo mafioso (tra l’altro di questo famoso rinnovamento iniziato con Ghirelli in C e il nuovo presidente in Figc non si vede ne’ si parla piu’, dato il nulla cosmico). 

Si andra’ ai play offs, per poi perderli (salvo scatti di orgoglio dei giocatori e colpi di fortuna), per poi riniziare il giochetto l’anno dopo o forse andarsene (gli indizi ci sono, intanto a fine stagione decade, dopo due anni dalla cessione, la responsabilita’ dei Longarini).

 

In tutto questo c’e’ chi se la prende coi tifosi e la citta’, rei di non seguire la squadra abbastanza, quando l’unica colpa e’ quella di non contestare abbastanza, invece.

Che si vergognino, questo ammasso di rincoglioniti, gente cui basta che cuzzuri il pallone, gente attaccata a tutti i costi ad un tifo e ad un calcio che non esiste piu’ o politici che dispensano lezioni di come si dbba essere tifosi quando ancora ci devono spiegare molte cose (non ultimo i comportamenti della propria parte politica ai tempi della questione citta’ dello sport).

 

A Terni non si fa calcio dal 2003, eppure c’e’ gente che si ostina a parlare di calcio e a viverlo come fosse tale, che si permette pure di giudicare l’allontanamento dei piu’ da questa specie di Wrestling che va in scena al Liberati da sedici anni. Unica colpa: non contestare abbastanza, questo si.

 

La tua è una sintesi perfetta che stamperei, incornicerei e attaccherei alla parete! Bravo!

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13 ore fa, chetestraceki ha scritto:

A parte la stagione di C vinta con Toscano (e il nono posto in B l’anno seguente, per il resto solo imprese personali di Liverani/Pagni e Tesser) a Terni non si fa calcio dal 2002/2003. 

Prima Longarini che acquista da una cordata che non si e’ mai ben capito con precisione chi fossero (che a loro volta acquisto’ da Agarini), che persegue un’opera di rientro dagli ingenti debiti e costi di gestione della faraonica Ternana agariniana (che molti ternani e non ha fatto mangiare e che ci ha lasciato in eredita’ due inceneritori), per poi divenire una “societa’ autogestita” dai Montemari e Pesce il cui unico obiettivo e’ quello di fare affari personali con i soldi delle banche intrecciate nei loro interessi con la famiglia del c.d. Al Cafone.

Dopo anni di scientifico allontanamento dei ternani allo stadio, senza che nessuno alzasse un dito (giornalisti e politici soprattutto), aiutati da leggi liberticide che nel frattempo sono state varate in Italia con riguardo al calcio e al movimento ultras, si persegue l’obiettivo chiaro di fare stagioni anonime, cacciando l’anno seguente chiunque avesse legato un minimo con la piazza o fatto bene o ancora intendesse persino fare calcio a Terni in modo serio, facendo in modo che ogni anno si facessero stagioni senza un minimo di programmazione tecnica ma solo con dei mestieranti utili alla bisogna e amici di amici (di procuratori dirigenti etc. Etc.)

Alla fine le banche che hanno in ostaggio la Ternana, squadra utile a far girare soldi, giocatori, procuratorini, dirigentucoli, amici vari etc. Etc. Di questo sottobosco mafioso schifoso che e’ ormai oggi il calcio italiano, cambiano il prestanome utile all’uopo:

da Longarini, con una farsa teatrale, si passa ad Unicusano, che porta in dote uno stuolo di nuovi circensi (Bandecchi, Ranucci e compagnia cantante) che, dopo la stagione ridicola iniziata con “Wanna Marchi” Pochesci, quando sarebbe bastato confermare gli autori della trionfale salvezza dell’anno precedente (ma Pagni e Liverani erano troppo seri, figurarsi, volevano fare calcio a Terni), trovano l’asso di coppe: De Canio, utile idiota, col suo misto di rincoglionimento senile, presunzione e permalosita’, perfetto per fare da parafulmine pure per la stagione seguente, gia’ programmata in C.

Quest’anno come l’anno scorso si evita di fare la campagna acquisti invernale (come ai tempi di Longarini) e poi si cambia l’allenatore dopo la pausa, senza un minimo di logica tecnica e programmazione, mentre la societa’ e’ strutturata con gente che non sa nulla dei ruoli che ricopre (Ranucci, Tagliavento, forse pure Leone). Quest’anno credo si pilotino persino le prestazioni dei giocatori, palesemente in malafede.

Bandecchi non si sente da questa estate, dove giustamente cerca di portare avanti una battaglia contro una Lega mafiosa che impedisce i ripescaggi col suo solito modo mafioso (tra l’altro di questo famoso rinnovamento iniziato con Ghirelli in C e il nuovo presidente in Figc non si vede ne’ si parla piu’, dato il nulla cosmico). 

Si andra’ ai play offs, per poi perderli (salvo scatti di orgoglio dei giocatori e colpi di fortuna), per poi riniziare il giochetto l’anno dopo o forse andarsene (gli indizi ci sono, intanto a fine stagione decade, dopo due anni dalla cessione, la responsabilita’ dei Longarini).

 

In tutto questo c’e’ chi se la prende coi tifosi e la citta’, rei di non seguire la squadra abbastanza, quando l’unica colpa e’ quella di non contestare abbastanza, invece.

Che si vergognino, questo ammasso di rincoglioniti, gente cui basta che cuzzuri il pallone, gente attaccata a tutti i costi ad un tifo e ad un calcio che non esiste piu’ o politici che dispensano lezioni di come si dbba essere tifosi quando ancora ci devono spiegare molte cose (non ultimo i comportamenti della propria parte politica ai tempi della questione citta’ dello sport).

 

A Terni non si fa calcio dal 2003, eppure c’e’ gente che si ostina a parlare di calcio e a viverlo come fosse tale, che si permette pure di giudicare l’allontanamento dei piu’ da questa specie di Wrestling che va in scena al Liberati da sedici anni. Unica colpa: non contestare abbastanza, questo si.

 

D'accordo su tutto! Ottima analisi, forse un po sottovalutati i 5 anni di zadotti/simone in B! Cioe, 5 salvezze senza play out, forse per una piazza distrutta come la nostra, non era proprio facile da raggiungere, anche perche dopo e' arrivato Unicusano e hanno subito fatto vedere come si fa arrivare ultimi in B .......! Pero sui longarini hai ragione da vendere, non si possono dimenticare i primi 9 anni di gestione, che so stati la pagina piu brutta della nostra storia!

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4 ore fa, angelooo ha scritto:

D'accordo su tutto! Ottima analisi, forse un po sottovalutati i 5 anni di zadotti/simone in B! Cioe, 5 salvezze senza play out, forse per una piazza distrutta come la nostra, non era proprio facile da raggiungere, anche perche dopo e' arrivato Unicusano e hanno subito fatto vedere come si fa arrivare ultimi in B .......! Pero sui longarini hai ragione da vendere, non si possono dimenticare i primi 9 anni di gestione, che so stati la pagina piu brutta della nostra storia!

Quei 5 anni sono stati un po’ meglio. Comunque Zadotti ha devastato uno dei migliori campi d’Italia per fare qualche impiccio con questa societa’ di banditi che hanrifatto il manto erboso. 

Comunque abbiamo perso tutti i derby. Comunque non si e’ mai costruito l’anno dopo su quanto di buono era stato fatto l’anno prima, senza riconfermare giocatori, staff tecnico e allentaori che avevano fatto bene (Toscano e Tesser su tutti, per non dire di Liverani). Ripartendo sempre da zero, ogni anno oeggio di quello prima. Dirigenza totalmente assente o in malafede, che ha giocato con la piazza.

Ogni anno iniziavamo malissimo per poi, con squadre che in estate non erano nemmeno complete per fare persino partitelle a ranghi contrapposti, prendendo giocatori senza logica tecnica o tattica, ma solo facendo favori a procuratori e mestieranti vari, calciomercati fatti senza un ds ufficiale, lasciando inoltre andare giocatori in rosa con rescissioni consensuali o facendoli giungere a scadenza di contratto (l’apice fu lasciar andare via i due uruguagi a 0, senza strategie di rinnovo antecedenti o altro, ma cosi fu per molti altri buoni giocatori prima di loro). Poi, dopo i soliti appelli al ricompattamento e all’unita’ e un mercato di gennaio inesistente o di ulteriore indebolimento, si riusciva, per soli meriti individuali di allenatori (lasciati a loro stessi in balia degli eventi, nemmeno affiancati da una societa’ che voglia dirsi tale o da un ds) o giocatori. 

A fine anno, chi aveva fatto bene non veniva nemmeno contattato per dirgli bravo, figurarsi per pensare di costruire qualcosa dall’anno prima. Piu’ i giocatori avevano legato con la piazza e piu’ in fretta venivano mandati via.

Quei 5 anni i risultati sono stati migliori per puro merito individuale di chi e’ stato qua, non certo per merito della programmazione o di un qualche straccio di idea calcistica. Va detto che il nostro inutile territorio non ha dato niente di niente a supporto del sodalizio rossoverde, come al solito.

Dunque, nemmeno in quei 5 anni si e’ fatto calcio, cioe’ costruire e far crescere una societa’ , un settore giovanile e una dirigenza, col parco giocatori insieme ad essa, verso un qualche progetto, ma solo un po’ di affarismo spicciolo senza logica tecnico-tattica. 

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