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cascata rossoverde

verso teramo-ternana

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2 ore fa, LU TERNOMETRO ha scritto:

Dai miei ricordi prima di quella partita a Terni non c'era tifo organizzato. Lo striscione non ti so dire. Anzi mi ricordo che fino ai primi anni 70 le tifoserie spesso occupavano gli stessi settori. Ogni tanto volava qualche stiaffone ma finiva lì. Tipici erano gli "scontri" non solo con gli etruschi ma soprattutto coi laziali anche al Brin. Serafino (ma non so se parliamo della stessa persona) era un tifoso che presenziava tutte le partite di cartello tifando comunque per una squadra. Non era certamente un ultrà in erba. Mi ricordo di un soggetto un po' sovrappeso e non ricordo fosse lui che lasciasse o meno i cori (non lo credo onestamente). I Veronesi erano non più di un migliaio contro i catanzaresi che avevano riempiti tutto il resto dello stadio ma la magia di quel tifo non l'avevo mai vista nemmeno lontanamente neanche da Lazio e Roma.

Mio padre mi racconta lo stesso....delle vecchie trasferte al santa giuliana di Perugia (Ternana-Perugia era uno scontro di cartello nella B di allora.....) dove si stava nella stessa curva e volavano schiaffioni che era un piacere ma finiva li...del mitico Vagnozzi Etc....trasferte a Pescara, Roma....c’era grande seguito popolare e il calcio seguito a quel modo, nelle piazze di provincia, era qualcosa di genuino e nuovo....ovviamente l’aggregazione crescente andava di pari passo con i successi della squadra....e le Fere in quegli anni erano forti....per lo meno la cosa buona e’ stata che si e’ cresciuti nel momento giusto...peccato gli anni ‘80....quando ci fu l’azimut del calcio italiano, dove Terni non e’ riuscita, come citta’ e quindi come sodalizio sportivo, a stare al passo di una Italia che brillava...fortuna un buon decennio nel ‘90 e a cavallo del millennio...quando guarda caso ripartimmo dal basso....e’ la nostra storia...ma credo che il massimo l’abbiamo passato....furono quei favolosi anni ‘70...

Non c’erano ultras, cominciarono a formarsi in quegli anni e il caso ha voluto che a Terni si contribuisse alla storia del tifo in Italia, formando tra i primi movimenti ultras in assoluto, naturalmente prima dei perugini...mio padre mi racconta che poi tutto comincio’ a guastarsi con la crescita militaresca dei gruppi ultra’....

 

sanno un cazzo nelle campagne del teramano o del viterbese de ‘sta roba qua...

Modificato da chetestraceki
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1 ora fa, Dado ha scritto:

Scusami, non concordo. Hanno giustamente fatto prima i fatti di pallone, e adesso avranno il tempo per fare un pò di speculazione edilizia. Non possiamo lamentarci dello schifo Palermo prima, e non gioire per il Pordenone in B poi. Chi ha i soldi e le capacitá deve stare nei campionati che contano, non mi appassiona come risolvono il problema dello stadio, ma ammiro quello che sono riusciti a fare in una piazza di 50.000 anime.

 

Bandecchi si faccia preparare una dispensina in merito dal suo tutor light (e magari maturi la decisione di andarsene dopo averla letta)

Rispetto il tuo pensiero , ma non ci siamo ! 

Quindi le regole non contano un cazzo , 

Facciamo tutti i cazzi nostri de pallone 

Poi ci sarà un coglione che mi ospiterà a casa sua a giocare .... io non voglio bandecchi ,ma nemmeno un presidente come il suo che ora mi porta a vedere le partite a 100 km da distanza ..quando quest'anno mi chiedeva de riempire lo stadio che avevo a un passo da casa !  

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4 ore fa, chetestraceki ha scritto:

Lo spareggio era 1975....Gli Ultras Ternana nacquero nel 1974....sicuro prima di quella partita non ci fosse gia’ lo striscione?

Ho letto su un sito catanzarsese di quella giornata....dice che i veronesi erano capeggiati da tale “Serafino”, noto tifoso che era stato ingaggiato, in quegli anni, da diverse societa’ calcistiche per organizzare il tifo nelle nascenti curve....

 

 

Serafino era questo. Una sorta di mascotte nazionale. Seguiva sempre la nazionale e la rai gli faceva sempre dei primi piani. Probabilmente, come tu dici, per quella partita fu "ingaggiato" dai tifosi veronesi, penso più come mascotte che come guida del tifo. 

Serafino_a_Buenos_Aires.jpg

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24 minuti fa, Robertino ha scritto:

Rispetto il tuo pensiero , ma non ci siamo ! 

Quindi le regole non contano un cazzo , 

Facciamo tutti i cazzi nostri de pallone 

Poi ci sarà un coglione che mi ospiterà a casa sua a giocare .... io non voglio bandecchi ,ma nemmeno un presidente come il suo che ora mi porta a vedere le partite a 100 km da distanza ..quando quest'anno mi chiedeva de riempire lo stadio che avevo a un passo da casa !  

Onestamente, non ho chiaro cosa dica il regolamento in proposito quandi magari dico cazzate.

 

Non ho chiaro cosa proporresti di fare: gli fai giocare la B a pordenone in uno stadio che non é a norma? li obblighi con la violenza a sistemare uno stadio dove vanno in 14 se l'occasione é ghiotta? punti una pistola alla tempia del sindaco di Pordenone perché si accolli lui i costi? gli invalidi la promozione ?(questa mi piace a patto che ripeschino noi).

 

Peraltro credo che Sassuolo sia giá stata in una situazione simile, e non hanno sistemato il campetto locale ma sono andati a Reggio Emilia, magari meno km ma principio abbastanza simile.

 

 

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2 ore fa, Il Conte di Collebertone ha scritto:

Serafino era questo. Una sorta di mascotte nazionale. Seguiva sempre la nazionale e la rai gli faceva sempre dei primi piani. Probabilmente, come tu dici, per quella partita fu "ingaggiato" dai tifosi veronesi, penso più come mascotte che come guida del tifo. 

Serafino_a_Buenos_Aires.jpg

Bingo! È proprio lui. era anche a Terni per i festeggiamenti della Ternana in serie A. Mi ricordo che gli chiesi un autografo. Avevo un cappellino rossoverde lui prese il pezzo di carta che gli avevo dato e siccome non aveva dove appoggiarsi mi stampo' sto pezzo di carta in fronte. Era anche molto spiritoso. Quando tifava emetteva gorgheggi da cantante lirico...

Modificato da LU TERNOMETRO
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http://nuncasinfutbol.blogspot.com/2012/03/serafino-il-tifoso-per-professione.html?m=1

Serafino: il tifoso per professione

Il Brasile ha l'assurdo "Cotonete" con la sua chioma cespugliosa, la Spagna il fastidioso "Manolo El Bombo" con l'insopportabile tamburo. E anche l'Italia, per qualche tempo, aveva avuto il suo tifoso "ufficiale".
Giuseppe Serafini, per tutti "Serafino" (Milano, 1946 - Palermo, 1980), ci ha però lasciati un giorno di aprile di 32 anni fa, vittima di una malattia piuttosto rara, la cosiddetta Sindrome di Pickwick, che oltre essere la causa della sua mole (arrivò a pesare oltre 200 chili), provocava come ulteriore conseguenza una sorta di apnea spontanea molto pericolosa.
Tenore mancato (ma la voce non gli faceva difetto), per almeno una decina d'anni, fra il '70 e l'80, si guadagnò da vivere con l'insolita professione di "tifoso di bandiera". Dove c'era la nazionale c'era lui, pronto a incarnare nell'immaginario collettivo la figura dell'italiano.
A dire la verità, non è che l'italiano medio potesse sentirsi troppo rappresentato da questo signore enorme (sempre più enorme, di anno in anno), noto per il suo appetito monumentale, per la sua caciara, per i cornetti e i cappelloni che era solito sfoggiare e per le frequenti inquadrature che le telecamere di mamma Rai gli dedicavano, perchè in fondo faceva tanto folklore.
Ecco, questo era il punto: Serafino faceva folklore. Era il tifoso chiassoso, ma in fondo educato, che nel mondo incarnava, bene o male, l'immagine dell'italiano: era una icona di comodo, una garanzia di "italianità sulla fiducia" come gli "spaghetti bolognese" che si trovano in tutti i ristoranti del mondo, eccetto che a casa nostra. Non era l'italiano medio, ma in fondo a tutti (tranne forse che a noi) faceva comodo pensare che lo fosse. Newsweek gli dedico un'intera pagina, e nell'album Panini del 1974-75 la sua facciona campeggiava in caricatura in una appendice umoristica a vignette sul regolamento del gioco del calcio, disegnata da Prosdocimi e da completare con l'ausilio di figurine. Oltre al calcio era solito seguire anche il tennis (erano gli anni in cui la Nazionale era protagonista in Coppa Davis), e poche settimane prima della sua fine venne letteralmente ingaggiato da Renzo Barbera, presidente emerito del Palermo, per risollevare l'umore della tifoseria rosanero.
Proprio a Palermo, l'11 aprile del 1980, lo coglie il malore che gli sarà fatale: trasportato in ospedale, i medici gli impongono - si legge su "La Stampa", "una dieta rigorosissima". Ma forse non lo sorvegliano abbastanza, visto che all'interno dello stesso articolo, si legge che "...per consolarlo gli infermieri dell'Ospedale Civico di Palermo, si sono autotassati e tutti i giorni gli preparano una spremuta superabbondante con cinque chili di arance". Fedele al personaggio, fino all'ultimo. Serafino ci lascia qualche giorno dopo. Col rammarico, pare espresso nelle ultime parole, di non poter vedere i Campionati Europei che si sarebbero disputati in Italia nel mese di giugno.
Diciamo la verità: perdere un tifoso così ha lasciato davvero (e non solo per la mole) un grande vuoto, ma forse, al pensiero di immaginarlo oggi, invitato di tanto in tanto a partecipare a uno dei mille bestiari televisivi che fanno contorno al campionato (è lì che sarebbe finito, questo è quasi certo), o magari "guest star" in qualche isola dei famosi, il rimpianto si stempera almeno un po'. Non era l'italiano medio, ma era uno 'vero', e non avrebbe meritato di diventare il simbolo di un mondo del calcio che dal 1980 in poi si è alquanto incialtronito.

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3 ore fa, Dado ha scritto:

Onestamente, non ho chiaro cosa dica il regolamento in proposito quandi magari dico cazzate.

 

Non ho chiaro cosa proporresti di fare: gli fai giocare la B a pordenone in uno stadio che non é a norma? li obblighi con la violenza a sistemare uno stadio dove vanno in 14 se l'occasione é ghiotta? punti una pistola alla tempia del sindaco di Pordenone perché si accolli lui i costi? gli invalidi la promozione ?(questa mi piace a patto che ripeschino noi).

 

Peraltro credo che Sassuolo sia giá stata in una situazione simile, e non hanno sistemato il campetto locale ma sono andati a Reggio Emilia, magari meno km ma principio abbastanza simile.

 

 

Dado non è il fatto di dire cazzate , 

Magari le sto dicendo anch'io. ...

Nemmeno io so di preciso il regolamento ...Voglio dire in b non ci vai se non hai lo stadio a norma punto ...

E lo sapevano visto che so tre anni che tentano ,ma si so fatti li cazzi sua ...

Perché in Italia tutto a permesso ..

Ed ora dicono , mamma mia sto in serie b senza stadio dove giocherò ? 

Vabbè dai troverò qualcuno , tanto i tifosi si adegueranno ....

Sono sempre i tifosi vittime di tutto !

E poi non era il Novara che aveva problemi di stadio in caso de ripescaggio in b .....

Ed io avevo letto da qualche parte che la lega aveva detto chi non ha lo stadio a norma non gioca in b ...

A differenza sua ad esempio la triestina e pronta anche per la serie a ....

Comunque me stanno sul cazzo entrambe punto !

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la capienza minima regolamentare per il campionato di Serie A è di 20.000 posti, con deroga fino a 16.000 posti, mentre per la Serie B è di 10.000 posti. Tutti gli impianti devono avere solo posti a sedere e numerati; inoltre, negli Stadi di Serie A e Serie B deve essere riservato ai sostenitori della squadra ospite un settore avente una capienza minima pari al 5% del totale dell’impianto.

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32 minuti fa, Robertino ha scritto:

Ed io avevo letto da qualche parte che la lega aveva detto chi non ha lo stadio a norma non gioca in b ...

forse serve qualcuno che ci chiarisca la norma. Perché in quel caso i non voglio il posto in B del Pordenone, ma direttamente il posto in A del Sassuolo :)

Modificato da Dado

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27 minuti fa, cascata rossoverde ha scritto:

la capienza minima regolamentare per il campionato di Serie A è di 20.000 posti, con deroga fino a 16.000 posti, mentre per la Serie B è di 10.000 posti. Tutti gli impianti devono avere solo posti a sedere e numerati; inoltre, negli Stadi di Serie A e Serie B deve essere riservato ai sostenitori della squadra ospite un settore avente una capienza minima pari al 5% del totale dell’impianto.

dice anche dove deve stare questo stadio da 10mila posti? o che succede ad una squadra che venga promossa alla serie superiore con uno stadio più piccolo?

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12 minuti fa, Dado ha scritto:

forse serve qualcuno che ci chiarisca la norma. Perché in quel caso i non voglio il posto in B del Pordenone, ma direttamente il posto in A del Sassuolo :)

Hai perfettamente ragione ....

E la stessa cosa !😁

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21 minuti fa, cascata rossoverde ha scritto:

Cmq se vincessimo a teramo e nel caso il monza vincesse la coppa al 70x100 andiamo a bolzano col sud tirol.....unica alternativa al 30x100 il ravenna sempre fuori...

... Con l'unico risultato utile la vittoria nei 90 minuti, altrimenti siamo fuori...

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E poi il turno successivo sempre partita secca fuori casa ....in pratica dobbiamo vincere tre partite a cominciare da Teramo e pure fuori casa ...abbiamo le stesse probabilità di andare a cardiff

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31 minuti fa, francesco ha scritto:

E poi il turno successivo sempre partita secca fuori casa ....in pratica dobbiamo vincere tre partite a cominciare da Teramo e pure fuori casa ...abbiamo le stesse probabilità di andare a cardiff

Mettici anche quella vinta contro il Ravenna (dopo quattro mesi!!!)... dovremmo vincerne quattro consecutive...

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58 minuti fa, francesco ha scritto:

E poi il turno successivo sempre partita secca fuori casa ....in pratica dobbiamo vincere tre partite a cominciare da Teramo e pure fuori casa ...abbiamo le stesse probabilità di andare a cardiff

A Cardiff ce dovrebbero annà lo stesso. Volo Ryanair con metà benzina, senza bagagli ed in piedi per tutto lu viaggio. Veloce visita " culturale " della città ed immediato ritorno. Devono fiottare per tutto il giorno ( almeno quanto me quando me tocca annà all' Ikea ) e se devono cagà addosso che non caschi l'aereo. El pelado in primis.

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