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BuFERA

come cambiano terni e l'italia

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ho cercato una discussione adatta per poter rispondere a questa domanda ma non l'ho trovata, così ne creo una apposta

Il 24/12/2019 Alle 02:11, longarinivattene! ha scritto:

@BuFERA, politica e Natale a parte (lasciamole un attimo da parte sennò ci sbomballiamo le palle) come trovi l’Italia in generale e Terni in particolare quando ritorni? 
Quali sensazioni hai quando arrivi e quali quando riparti e torni la? 
Ribadisco: domanda seria e senza alcun riferimento o doppio senso politico...

 

da qualche anno a questa parte ho notato che è aumentata la tensione ed è diminuito il buon umore, questo tanto a terni quanto in altre parti d'italia che frequento. la mia percezione è che questa tensione venga principalmente dai media... (anche se da quando l'attenzione si è spostata dai migranti ad altre notizie va meglio). lo noto anche su me stesso: più seguo i notiziari "maggiori" o determinate trasmissioni, e più percepisco in me stesso questa tensione. non sono su facebook, né su twitter, né su altri media simili, ma di tanto in tanto mi leggo le discussioni aperte e ho l'impressione che la maggior parte degli utenti soffra di nevrosi.

 

una cosa che per me è cambiata moltissimo è la malfidenza tra le persone e soprattutto l'alienazione, ovviamente in senso negativo. c'è molta meno aggregazione, molta meno unità e solidarietà, e questa cosa si avverte molto nei centri più piccoli. per fare un esempio banale, in questo forum una volta le cene si facevano per il compleanno del forum, per natale e a volte in maniera spontanea, anche quando veniva frequentato da meno persone rispetto ad adesso. per un paio d'anni s'è fatto il torneo del forum a otto, ora non si riesce nemmeno a mettere su mezza squadra a cinque... e in generale siamo anche noi un po' più divisi e incazzati gli uni con gli altri, come d'altronde nel resto della città e del paese.

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6 ore fa, BuFERA ha scritto:

ho cercato una discussione adatta per poter rispondere a questa domanda ma non l'ho trovata, così ne creo una apposta

da qualche anno a questa parte ho notato che è aumentata la tensione ed è diminuito il buon umore, questo tanto a terni quanto in altre parti d'italia che frequento. la mia percezione è che questa tensione venga principalmente dai media... (anche se da quando l'attenzione si è spostata dai migranti ad altre notizie va meglio). lo noto anche su me stesso: più seguo i notiziari "maggiori" o determinate trasmissioni, e più percepisco in me stesso questa tensione. non sono su facebook, né su twitter, né su altri media simili, ma di tanto in tanto mi leggo le discussioni aperte e ho l'impressione che la maggior parte degli utenti soffra di nevrosi.

 

una cosa che per me è cambiata moltissimo è la malfidenza tra le persone e soprattutto l'alienazione, ovviamente in senso negativo. c'è molta meno aggregazione, molta meno unità e solidarietà, e questa cosa si avverte molto nei centri più piccoli. per fare un esempio banale, in questo forum una volta le cene si facevano per il compleanno del forum, per natale e a volte in maniera spontanea, anche quando veniva frequentato da meno persone rispetto ad adesso. per un paio d'anni s'è fatto il torneo del forum a otto, ora non si riesce nemmeno a mettere su mezza squadra a cinque... e in generale siamo anche noi un po' più divisi e incazzati gli uni con gli altri, come d'altronde nel resto della città e del paese.

Un paese di incazzati,di leoni a parole poi nei fatti un paese di smidollati senza orgoglio.Mi dispiace ma chi ora sta finendo lì studi o chi è sui 20 anni..beh meglio che scappi da sto paese prima che sia troppo tardi.non vorrei mai vedere l italia tra 50 anni

Intanto oltralpe anche a natale scioperi,me stanno sul cazzo ma quello si che è un popolo che invidio.

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48 minuti fa, Nambo ha scritto:

Un paese di incazzati,di leoni a parole poi nei fatti un paese di smidollati senza orgoglio.Mi dispiace ma chi ora sta finendo lì studi o chi è sui 20 anni..beh meglio che scappi da sto paese prima che sia troppo tardi.non vorrei mai vedere l italia tra 50 anni

Intanto oltralpe anche a natale scioperi,me stanno sul cazzo ma quello si che è un popolo che invidio.

Quello che mi fa impressione è che i più incazzati sembrano gli anziani che, tutto sommato, sono quelli che se la passano meglio. I giovani sembrano rassegnati al loro destino di precarietà, insicurezza, emigrazione e subiscono tutto senza protestare. 

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ho anche io le stesse sensazioni da qualche tempo e ripenso a qualche anno fa quando pensavo che la nostra città fosse esente, in buona parte, da certe sensazioni.

 

quello che più mi fa strano, però, come discutevo ieri con altre persone, è la continua esasperazione, tensione ed incazzatura nei confronti di chi sta peggio, vicino o lontano, e non nei confronti di chi sta meglio - spesso ingiustamente meglio.

 

 

  • Grazie 1

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2 minuti fa, Aghy ha scritto:

ho anche io le stesse sensazioni da qualche tempo e ripenso a qualche anno fa quando pensavo che la nostra città fosse esente, in buona parte, da certe sensazioni.

 

quello che più mi fa strano, però, come discutevo ieri con altre persone, è la continua esasperazione, tensione ed incazzatura nei confronti di chi sta peggio, vicino o lontano, e non nei confronti di chi sta meglio - spesso ingiustamente meglio.

 

 

Veramente strana questa cosa: ti incazzi con il nero che chiede l'elemosina e non con chi gode ancora di privilegi di casta (notai, medici, avvocati...) e ti costringe a emigrare per trovare un posto di lavoro. 

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17 minuti fa, NINNI ha scritto:

Quello che mi fa impressione è che i più incazzati sembrano gli anziani che, tutto sommato, sono quelli che se la passano meglio. I giovani sembrano rassegnati al loro destino di precarietà, insicurezza, emigrazione e subiscono tutto senza protestare. 

il bello poi è che questo è un paese che sostanzialmente fa tutto quasi esclusivamente per gli anziani.

 

un paese che politicamente ragiona ormai solo sul breve termine per accontentare la maggioranza (gli anziani) a scapito del futuro a lungo termine a sostegno della minoranza dei giovani e delle loro potenziali future famiglie.

 

 

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3 minuti fa, NINNI ha scritto:

Veramente strana questa cosa: ti incazzi con il nero che chiede l'elemosina e non con chi gode ancora di privilegi di casta (notai, medici, avvocati...) e ti costringe a emigrare per trovare un posto di lavoro. 

sì infatti, praticamente ti incazzi perché ti da fastidio la "presenza" del tipo con la mano tesa fuori dalla pasticceria ma non con chi può permettersi assistenza sanitaria privata o un'istruzione migliore, pagando, mentre a te tolgono la sanità pubblica o la qualità dell'istruzione pubblica, per smantellarla e consegnarla ai privati che te le faranno pagare e non potrai permettertele.

 

 

Modificato da Aghy

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1 ora fa, NINNI ha scritto:

Quello che mi fa impressione è che i più incazzati sembrano gli anziani che, tutto sommato, sono quelli che se la passano meglio. I giovani sembrano rassegnati al loro destino di precarietà, insicurezza, emigrazione e subiscono tutto senza protestare. 

È anche vero che sta venendo su una generazione di depravati e falliti sin dalla nascita,ecco dico un giovane l unica speranza che ha è scappare,ma un giovane figlio di questa generazione non avrebbe nemmeno una speranza all estero.

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1 minuto fa, Nambo ha scritto:

È anche vero che sta venendo su una generazione di depravati e falliti sin dalla nascita,ecco dico un giovane l unica speranza che ha è scappare,ma un giovane figlio di questa generazione non avrebbe nemmeno una speranza all estero.

mi sembrano pregiudizi. Ho amici più giovani che hanno fatto il dottorato all'estero e mi dicono di come siano stupiti per come stiamo messi male (considerando il livello dei tecnici che mandiamo a studiare in giro). E mi raccontano robe sui dottorandi esteri, anche di buone università, abbastanza agghiaccianti.

Ma poi che statistiche ci stanno a sostegno di questa considerazione? Di quella marea di giovani e meno giovani che abbiamo esportato in inghilterra, per dire, risultano disoccupati così tanti?

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7 minuti fa, doginho ha scritto:

La sagra dei luoghi comuni. 

 

Ve prego dai, ora pure fare il medico è essere della casta.. roba da matti

il medico magari no, ma che in Italia sia molto facile tirar su delle "caste", e che queste poi diventino inattaccabili, è un dato di fatto. Un sistema tipo la SIAE (cioè, con un privato che alla fine diventa unico depositario della possibilità di difendere i diritti d'autore) mi pare l'abbiamo solo noi e un altro paese, i maestri di sci li ho citati perché in molti paesi stranieri non esiste che devi essere in grado di tenere dietro a un agonista in slalom per insegnare ai bimbi di sei anni a fare lo spazzaneve (e i costi delle lezioni naturalmente sono in proporzione), etc.etc.etc.

Ci sono dei luoghi comuni, ma in Italia che ci siano situazioni straprotette è un dato di fatto.

Poi si parlava più che altro del fatto che tutto questo liberalismo con i governi di centrodestra non si è visto, in linea di massima chi aveva un privilegio se lo è tenuto.

Modificato da wild.duck

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1 ora fa, wild.duck ha scritto:

mi sembrano pregiudizi. Ho amici più giovani che hanno fatto il dottorato all'estero e mi dicono di come siano stupiti per come stiamo messi male (considerando il livello dei tecnici che mandiamo a studiare in giro). E mi raccontano robe sui dottorandi esteri, anche di buone università, abbastanza agghiaccianti.

Ma poi che statistiche ci stanno a sostegno di questa considerazione? Di quella marea di giovani e meno giovani che abbiamo esportato in inghilterra, per dire, risultano disoccupati così tanti?

Non ho statistiche,solamente una sensazione confrontando la mia generazione dei nati nell 80 con quella di oggi.Io credo che ormai sto paese e entrato in un vortice di negativismo e la mediocrità che ci circonda in più il martellamento costante e quotidiano dei media dalla quale l italiano è  dipendente fanno il resto.

Non credo che sia questa la generazione che possa risollevare l Italia,il periodo d'oro di questo paese è ormai un ricordo

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2 ore fa, doginho ha scritto:

La sagra dei luoghi comuni. 

 

Ve prego dai, ora pure fare il medico è essere della casta.. roba da matti

Quello che intendo per casta è un mestiere che si tramanda di generazione in generazione. Fai un giro all'ospedale, leggi le targhette fuori dalle porte e capirai quello che intendo. 

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Ogni generazione è convinta di essere migliore di quella prima e soprattutto di quella dopo... Io non capisco da dove nasca questa boriosa consapevolezza. 

Sulle pensioni penso che i francesi stiano facendo una battaglia di retroguardia per salvaguardare i diritti dei 50enni di oggi a scapito dei 20/30enni.

Purtroppo i giovani non lo capiscono. Pensano che garantendo ai 50enni la pensione a 62 potranno averla anche loro.

Io penso siano illusi. 

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20 ore fa, BuFERA ha scritto:

ho cercato una discussione adatta per poter rispondere a questa domanda ma non l'ho trovata, così ne creo una apposta

da qualche anno a questa parte ho notato che è aumentata la tensione ed è diminuito il buon umore, questo tanto a terni quanto in altre parti d'italia che frequento. la mia percezione è che questa tensione venga principalmente dai media... (anche se da quando l'attenzione si è spostata dai migranti ad altre notizie va meglio). lo noto anche su me stesso: più seguo i notiziari "maggiori" o determinate trasmissioni, e più percepisco in me stesso questa tensione. non sono su facebook, né su twitter, né su altri media simili, ma di tanto in tanto mi leggo le discussioni aperte e ho l'impressione che la maggior parte degli utenti soffra di nevrosi.

 

una cosa che per me è cambiata moltissimo è la malfidenza tra le persone e soprattutto l'alienazione, ovviamente in senso negativo. c'è molta meno aggregazione, molta meno unità e solidarietà, e questa cosa si avverte molto nei centri più piccoli. per fare un esempio banale, in questo forum una volta le cene si facevano per il compleanno del forum, per natale e a volte in maniera spontanea, anche quando veniva frequentato da meno persone rispetto ad adesso. per un paio d'anni s'è fatto il torneo del forum a otto, ora non si riesce nemmeno a mettere su mezza squadra a cinque... e in generale siamo anche noi un po' più divisi e incazzati gli uni con gli altri, come d'altronde nel resto della città e del paese.

Ti ringrazio per aver aperto una discussione dalla mia domanda. 
Credo che i cambiamenti vengano colti meglio da parte di osservatori esterni piuttosto che dai protagonisti. 
Concordo anche sul fatto che ci sia più tensione e meno buonumore ma non condivido la causa che gli attribuisci (i media), essendo a mio avviso dipendenti dalla crisi economica e dall’incertezza nel futuro. 

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14 ore fa, longarinivattene! ha scritto:

Ti ringrazio per aver aperto una discussione dalla mia domanda. 
Credo che i cambiamenti vengano colti meglio da parte di osservatori esterni piuttosto che dai protagonisti. 
Concordo anche sul fatto che ci sia più tensione e meno buonumore ma non condivido la causa che gli attribuisci (i media), essendo a mio avviso dipendenti dalla crisi economica e dall’incertezza nel futuro. 

Oddio,la percezione che solo i media ti danno della crisi e le incognite future è  davvero esasperante.

Qualcuno è stato mai per due settimane senza accendere tv evitando Tg e fracassamenti vari?

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17 minuti fa, Nambo ha scritto:

Oddio,la percezione che solo i media ti danno della crisi e le incognite future è  davvero esasperante.

Qualcuno è stato mai per due settimane senza accendere tv evitando Tg e fracassamenti vari?

Io. E campo oggettivamente meglio. Mi informo dove decido di informarmi e leggo ciò che mi interessa senza condizionamenti. Lavoro nel web e chiaramente per me è più facile, non ho Facebook né Instagram, Google non sa mai cosa mandarmi a livello pubblicitario. Per le grandi holdings del digital sono quasi un fantasma. E ti dirò, vivo bene. Uno dei più grandi problemi di oggi è proprio quella “bolla” social dove la maggior parte della gente vive, si ha la percezione del mondo inerente a quella che è la tua “bolla”. È importantissimo, oggi, non farsi influenzare da quello che i social e Google stanno facendo, ci stanno rendendo degli automi assoggettati al loro volere. 

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15 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

Io. E campo oggettivamente meglio. Mi informo dove decido di informarmi e leggo ciò che mi interessa senza condizionamenti. Lavoro nel web e chiaramente per me è più facile, non ho Facebook né Instagram, Google non sa mai cosa mandarmi a livello pubblicitario. Per le grandi holdings del digital sono quasi un fantasma. E ti dirò, vivo bene. Uno dei più grandi problemi di oggi è proprio quella “bolla” social dove la maggior parte della gente vive, si ha la percezione del mondo inerente a quella che è la tua “bolla”. È importantissimo, oggi, non farsi influenzare da quello che i social e Google stanno facendo, ci stanno rendendo degli automi assoggettati al loro volere. 

È proprio li  che volevo arriva,io nemmeno sto su fb Instagram ecc.

La tv non l accendo mai un po per scelta un po perché  sto tutto il giorno a lavoro.

In fin dei conti non manca niente,anche se ormai indietro non si può tornare 

 

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Il 27/12/2019 Alle 14:24, Nambo ha scritto:

Oddio,la percezione che solo i media ti danno della crisi e le incognite future è  davvero esasperante.

Qualcuno è stato mai per due settimane senza accendere tv evitando Tg e fracassamenti vari?

Vedo poca Tv anche se uso frequentemente internet che è diventata la mia fonte principale di informazione. 
Ciò posto, i problemi relativi a crisi attanagliante, disoccupazione e incertezza occupazionale, li traggo dal mio lavoro e dal contatto con la vita reale. 
In relazione a tali problemi, credo possano parlare di percezione soltanto soggetti professionalmente e personalmente privilegiati. 

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Il 26/12/2019 Alle 23:59, longarinivattene! ha scritto:

Ti ringrazio per aver aperto una discussione dalla mia domanda. 
Credo che i cambiamenti vengano colti meglio da parte di osservatori esterni piuttosto che dai protagonisti. 
Concordo anche sul fatto che ci sia più tensione e meno buonumore ma non condivido la causa che gli attribuisci (i media), essendo a mio avviso dipendenti dalla crisi economica e dall’incertezza nel futuro. 

non credo che i media siano la causa, ma sono comunque i principali alimentatori di tensione. gettare benzina sul fuoco non fa che peggiorare la situazione e soprattutto sposta l'attenzione creando delle cacce alle streghe. i responsabili di crisi economiche, di perdita di diritti, dell'aumento di povertà, di malasanità, e dei mali del paese non li vedo quasi più toccati nemmeno dalla satira. e questo a mio avviso crea impotenza tra le persone, scoraggiamento, incertezza, la necessità di credere a qualunque balla passi il convento mediatico.

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Il 29/12/2019 Alle 02:31, BuFERA ha scritto:

non credo che i media siano la causa, ma sono comunque i principali alimentatori di tensione. gettare benzina sul fuoco non fa che peggiorare la situazione e soprattutto sposta l'attenzione creando delle cacce alle streghe. i responsabili di crisi economiche, di perdita di diritti, dell'aumento di povertà, di malasanità, e dei mali del paese non li vedo quasi più toccati nemmeno dalla satira. e questo a mio avviso crea impotenza tra le persone, scoraggiamento, incertezza, la necessità di credere a qualunque balla passi il convento mediatico.

I media non sono certo la causa, ma il veicolo.

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Anche oggi, 30 dicembre, un cliente, in occasione degli auguri per le festività, mi dice che ha perso il lavoro e mi chiede se posso aiutarlo a trovare qualcosa da fare. 
50enne, coniugato, due figli e moglie a carico, mutuo sul groppone. 
Negli ultimi anni non conto più fatti del genere, stante anche il fatto che mi occupo, tra l’altro, di diritto del lavoro.

Pratiche più ricorrenti: impugnazioni di licenziamenti e sfratti per morosità. 
Altro che media, la realtà è di gran lunga peggiore di quella rappresentata.

Affermare il contrario significa essere dei privilegiati che vivono in altra dimensione (fortuna loro) o essere ideologicamente orientati onde difendere i disastri politici da almeno dieci anni ad oggi, ove la sinistra è la responsabile numero uno, fosse solo per aver completamente abdicato al suo compito precipuo di difesa dei lavoratori e del lavoro. 

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1 ora fa, longarinivattene! ha scritto:

Anche oggi, 30 dicembre, un cliente, in occasione degli auguri per le festività, mi dice che ha perso il lavoro e mi chiede se posso aiutarlo a trovare qualcosa da fare. 
50enne, coniugato, due figli e moglie a carico, mutuo sul groppone. 
Negli ultimi anni non conto più fatti del genere, stante anche il fatto che mi occupo, tra l’altro, di diritto del lavoro.

Pratiche più ricorrenti: impugnazioni di licenziamenti e sfratti per morosità. 
Altro che media, la realtà è di gran lunga peggiore di quella rappresentata.

Affermare il contrario significa essere dei privilegiati che vivono in altra dimensione (fortuna loro) o essere ideologicamente orientati onde difendere i disastri politici da almeno dieci anni ad oggi, ove la sinistra è la responsabile numero uno, fosse solo per aver completamente abdicato al suo compito precipuo di difesa dei lavoratori e del lavoro. 

Scusa eh...con tutta la stima ed il rispetto che ho nei tuoi confronti ma non capisco una cosa...la colpa di questa terribile crisi sarebbe da imputare ad una sinistra che non tutela più il lavoro ed i lavoratori????

Ma sbaglio o Berlusca ha governato per 20 anni???

Ti voglio premettere che anche se non lo posso vedere non incolpo neanche lui per la crisi...

Che poi la Sinistra Italiana e non solo sia entrata in un tunnel fatto di incompetenza,malafede, e chi più ne ha più ne metta mi sta bene(tanto è vero che da me che sono di sinistra non avranno più il voto) ma da qui ad additare le sinistre come causa della crisi economica mondiale mi sembra una cazzata pazzesca.

 

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8 ore fa, foddy ha scritto:

Scusa eh...con tutta la stima ed il rispetto che ho nei tuoi confronti ma non capisco una cosa...la colpa di questa terribile crisi sarebbe da imputare ad una sinistra che non tutela più il lavoro ed i lavoratori????

Ma sbaglio o Berlusca ha governato per 20 anni???

Ti voglio premettere che anche se non lo posso vedere non incolpo neanche lui per la crisi...

Che poi la Sinistra Italiana e non solo sia entrata in un tunnel fatto di incompetenza,malafede, e chi più ne ha più ne metta mi sta bene(tanto è vero che da me che sono di sinistra non avranno più il voto) ma da qui ad additare le sinistre come causa della crisi economica mondiale mi sembra una cazzata pazzesca.

 

Ti ringrazio per la stima che ricambio. 
Non ho detto che la colpa della crisi è della sinistra, ma che sia la maggiore responsabile dei disastri politici del paese soprattutto per aver abdicato al fine principale di difesa del lavoro e dei lavoratori. 
Io non sono di sinistra, sto nella sponda opposta, ma credo che in una democrazia siano necessarie tutte le componenti politiche, ognuna per le sue caratteristiche e peculiarità. 
Quando vedi la sinistra che va a braccetto con il potere, con i “padroni”, capisci che la società marcia nella direzione sbagliata. 

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13 ore fa, longarinivattene! ha scritto:

Anche oggi, 30 dicembre, un cliente, in occasione degli auguri per le festività, mi dice che ha perso il lavoro e mi chiede se posso aiutarlo a trovare qualcosa da fare. 
50enne, coniugato, due figli e moglie a carico, mutuo sul groppone. 
Negli ultimi anni non conto più fatti del genere, stante anche il fatto che mi occupo, tra l’altro, di diritto del lavoro.

Pratiche più ricorrenti: impugnazioni di licenziamenti e sfratti per morosità. 
Altro che media, la realtà è di gran lunga peggiore di quella rappresentata.

Affermare il contrario significa essere dei privilegiati che vivono in altra dimensione (fortuna loro) o essere ideologicamente orientati onde difendere i disastri politici da almeno dieci anni ad oggi, ove la sinistra è la responsabile numero uno, fosse solo per aver completamente abdicato al suo compito precipuo di difesa dei lavoratori e del lavoro. 

al di la del classico delirio politico, che ormai sembra tu debba mettercelo per contratto :D la situazione attuale non è, sulla carta, peggio di com'era l'italia nel dopoguerra. so solo a parole cosa significa morire di fame o non avere un tetto sopra la testa o patire determinati tipi di umiliazioni, ma quel poco lo so grazie a quello che mi hanno raccontato i miei nonni e i loro amici. per questo ho un grande rispetto di quello che sono stati i ternani e gli italiani della ricostruzione (e una profonda avversione per le prese per il culo dei "sovranisti"... ma questo è un altro discorso). c'era allora un sentimento umano, c'erano determinati valori che avvicinavano le persone, si sapeva bene che quello che si faceva per il vicino lo si stava facendo anche per se, perché eravamo una comunità.

 

quell'unità è stata annientata da un lavaggio del cervello metodico e continuo. poco prima di morire, già pasolini faceva notare che la società dei consumi stava cambiando e manipolando l'anima degli italiani, riuscendo laddove non era riuscito a fare nulla nemmeno il fascismo. nella testa siamo diventati tutti piccolo borghesi, tralaltro pur non essendolo nei fatti. ci facciamo schifo l'un l'altro, preferiamo darci addosso piuttosto che stare uniti, siamo spaventati, rancorosi e alienati.

 

la crisi economica (che poi a me sembra essere crisi solo per i pesci piccoli) ha portato la miseria fisica. la miseria mentale ce la stanno mettendo i media e ci stanno riuscendo dall'inizio del nuovo secolo ad oggi, catalizzando la tensione e le frustrazioni nella direzione sbagliata.

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10 ore fa, BuFERA ha scritto:

al di la del classico delirio politico, che ormai sembra tu debba mettercelo per contratto :D la situazione attuale non è, sulla carta, peggio di com'era l'italia nel dopoguerra. so solo a parole cosa significa morire di fame o non avere un tetto sopra la testa o patire determinati tipi di umiliazioni, ma quel poco lo so grazie a quello che mi hanno raccontato i miei nonni e i loro amici. per questo ho un grande rispetto di quello che sono stati i ternani e gli italiani della ricostruzione (e una profonda avversione per le prese per il culo dei "sovranisti"... ma questo è un altro discorso). c'era allora un sentimento umano, c'erano determinati valori che avvicinavano le persone, si sapeva bene che quello che si faceva per il vicino lo si stava facendo anche per se, perché eravamo una comunità.

 

quell'unità è stata annientata da un lavaggio del cervello metodico e continuo. poco prima di morire, già pasolini faceva notare che la società dei consumi stava cambiando e manipolando l'anima degli italiani, riuscendo laddove non era riuscito a fare nulla nemmeno il fascismo. nella testa siamo diventati tutti piccolo borghesi, tralaltro pur non essendolo nei fatti. ci facciamo schifo l'un l'altro, preferiamo darci addosso piuttosto che stare uniti, siamo spaventati, rancorosi e alienati.

 

la crisi economica (che poi a me sembra essere crisi solo per i pesci piccoli) ha portato la miseria fisica. la miseria mentale ce la stanno mettendo i media e ci stanno riuscendo dall'inizio del nuovo secolo ad oggi, catalizzando la tensione e le frustrazioni nella direzione sbagliata.

Chiamalo pure delirio politico ma resto convinto delle mie idee, nel senso che una sinistra che in questo paese avesse continuato a fare la sinistra avrebbe fatto stare tutti un po’ meglio di come realmente siamo messi oggi, ossia di merda. 
È paradossale che questo lo pensi io, persona di destra e medio-borghese che, grazie a Dio (leggasi facendoci il culo come un canestro da almeno tre generazioni, oltre a ringraziare il buon Dio) non ho problemi per arrivare a fine mese. 
Ma posto che la crisi coinvolge tutti (salvo alcune élite molto ristrette che durante le crisi si arriccano ancor più), ritengo che in un sistema democratico partitico pluralista, ogni area politica debba fare la sua parte nel rispetto delle proprie ideologie. 
Se la sinistra smette di difendere il lavoro e i lavoratori e va a braccetto col potere, appunto con le élite di cui sopra, come in questo paese ha fatto sempre più progressivamente da almeno 40 anni (da circa dieci anni dichiaratamente), succede quello che è successo in Italia: arriva la crisi vera, forse la peggiore di sempre, e ti travolge come uno tsunami. 
E la destra si ritrova a dover sopperire alle mancanze della sinistra, cosa che, dal mio punto di vista, non è neppure incompatibile con la destra sociale, in cui credo fermamente. 
Poi però non prendetevela con Salvini, con la Meloni o con Casapound se la gente li vota e li sostiene. 
Guardate in primis dentro casa vostra perche credo ci sia tanto ma tanto da fare.

Quanto ai media ribadisco il mio pensiero: sicuramente qualcuno sarebbe da chiudere seduta stante (sia di dx che di sn) ma, nella sostanza, i problemi restano reali, concreti e veri e il futuro non sembra roseo. 
Speriamo bene...

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13 ore fa, BuFERA ha scritto:

 

la crisi economica (che poi a me sembra essere crisi solo per i pesci piccoli) ha portato la miseria fisica. la miseria mentale ce la stanno mettendo i media e ci stanno riuscendo dall'inizio del nuovo secolo ad oggi, catalizzando la tensione e le frustrazioni nella direzione sbagliata.

 

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Il 31/12/2019 Alle 12:24, longarinivattene! ha scritto:

Chiamalo pure delirio politico ma resto convinto delle mie idee, nel senso che una sinistra che in questo paese avesse continuato a fare la sinistra avrebbe fatto stare tutti un po’ meglio di come realmente siamo messi oggi, ossia di merda. 
È paradossale che questo lo pensi io, persona di destra e medio-borghese che, grazie a Dio (leggasi facendoci il culo come un canestro da almeno tre generazioni, oltre a ringraziare il buon Dio) non ho problemi per arrivare a fine mese. 
Ma posto che la crisi coinvolge tutti (salvo alcune élite molto ristrette che durante le crisi si arriccano ancor più), ritengo che in un sistema democratico partitico pluralista, ogni area politica debba fare la sua parte nel rispetto delle proprie ideologie. 
Se la sinistra smette di difendere il lavoro e i lavoratori e va a braccetto col potere, appunto con le élite di cui sopra, come in questo paese ha fatto sempre più progressivamente da almeno 40 anni (da circa dieci anni dichiaratamente), succede quello che è successo in Italia: arriva la crisi vera, forse la peggiore di sempre, e ti travolge come uno tsunami. 
E la destra si ritrova a dover sopperire alle mancanze della sinistra, cosa che, dal mio punto di vista, non è neppure incompatibile con la destra sociale, in cui credo fermamente. 
Poi però non prendetevela con Salvini, con la Meloni o con Casapound se la gente li vota e li sostiene. 
Guardate in primis dentro casa vostra perche credo ci sia tanto ma tanto da fare.

Quanto ai media ribadisco il mio pensiero: sicuramente qualcuno sarebbe da chiudere seduta stante (sia di dx che di sn) ma, nella sostanza, i problemi restano reali, concreti e veri e il futuro non sembra roseo. 
Speriamo bene...

per la parte politica ho risposto qui. riguardo il resto, credo che in italia ci sia bisogno di una sorta di rivoluzione culturale. una riforma della scuola seria, misure anticorruzione serie, un tetto alle prese in giro delle pubblicità e dei dirigenti politici, occorre rimettere le persone/la società al centro e non l'economia, ci vuole tutta una serie di misure complesse per tornare a dare il giusto valore alle cose, ed è necessario che questa ripresa venga fatta da persone disinteressate (per quanto possa sembrare un'utopia).

 

credo tralaltro che in teoria siamo tutti d'accordo su queste cose... è sulla pratica che non ci prendiamo

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14 ore fa, BuFERA ha scritto:

per la parte politica ho risposto qui. riguardo il resto, credo che in italia ci sia bisogno di una sorta di rivoluzione culturale. una riforma della scuola seria, misure anticorruzione serie, un tetto alle prese in giro delle pubblicità e dei dirigenti politici, occorre rimettere le persone/la società al centro e non l'economia, ci vuole tutta una serie di misure complesse per tornare a dare il giusto valore alle cose, ed è necessario che questa ripresa venga fatta da persone disinteressate (per quanto possa sembrare un'utopia).

 

credo tralaltro che in teoria siamo tutti d'accordo su queste cose... è sulla pratica che non ci prendiamo

Concordo su ciò che bisognerebbe fare e sul rimettere il valore persona al centro di tutto. 
Come concludevi, probabilmente è sui metodi da adottare che la vediamo diversamente. 
Se dipendesse da me e da te, ti proporrei di metterci a tavolino e mediare sulle soluzioni da adottare, con buon senso e concretezza. 

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