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Ussaro

TESTI DELLE CANZONI

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È una notte senza luna

ubriaco canta amore

alla fortuna

Senza freddo e senza pane

ubriaco canta amore

alle persiane

Seduto sull'asfalto che fuma

sembra un tempo da Medioevo

qualcuno dice che è un pazzo

un altro dice che non è nessuno

Per la gente nervosa in attesa del lieto fine

chi mangia solo terra e acqua

è un errore da digerire!

È una notte senza luna

ubriaco canta amore

alla fortuna

Senza freddo e senza pane

ubriaco canta amore

alle persiane

Lui sa di avere ragione

sa di essere felice e sulla sua pelle nera

scrive un nome di vernice

Alla gente distratta in attesa del lieto fine

lui risponde con il vento

"Io sono il più contento"

È una notte senza luna...

 

 

Bandanbardò: Ubriaco canta amore

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-= Poeti Onirici - Portami Con Te =-

 

Stringimi forte fammi sognare portami con te

il tuo calore mi scalda questo so

sei l'unica cosa che ho

Portami con te fammi viaggiare

mentre il tempo lentamente scorre

sei la perla tra le perle

la luce delle stelle di una notte insonne

quando l'alba muore ma il tramonto dorme

mi fa impazzire quel tuo sguardo da collasso

mi fa impazzire il tuo profumo addosso

sopra la mia pelle il tuo corpo bolle

sento le tue mani che mi stringono

la sensualità delle tue labbra che mi baciano

la profondità dei tuoi occhi che mi osservano e nel silenzio parlano

i tuoi lineamenti hanno un non so ché di magico

al solo pensiero scuotono ogni mio punto erogeno

afrodisiaca in ogni movimento

in tutto ciò che fai c'è passione e sentimento

mentre canto

dimmi dove sei

mentre canto

dimmi cosa fai

ma portami con te

io mi lascio andare tu portami con te

ma fallo mentre canto

per me nulla finirà se resterai l'unica stella del mio firmamento.

Stringimi forte fammi sognare portami con te

il tuo calore mi scalda questo so

sei l'unica cosa che ho

Stringimi forte fammi sognare portami con te

il tuo calore mi scalda questo so

sei l'unica cosa che ho

Portami con te dove il sereno si fa tetro

il fuoco si fa ghiaccio ed il cristallo si trasforma in vetro

il tuo calore mi scalda questo so

qualsiasi strada tu percorra io ti seguirò

resti per sempre una ferita viva una fonte ispirativa

fusi in un caldo abbraccio andiamo alla deriva

bastarda fuori ma al contempo calda dentro

costellazione più brillante

del mio firmamento

vendo l'anima a chi contamina

i miei pensieri

e come mietitrice coglie e semina

resta dentro me portami con te

sei un raggio di luce che fa solchi in cieli grigi cenere

passione che da al mio subconscio una stabilità

cemento che da al fondamento una solidità

portami nel centro dei ricordi tuoi sarai

la forza che mi spinge a superare tempi bui

per me tu sei la stella cadente dal mio cielo

peccato che ad ogni tua comparsa io non esprima un desiderio

e mentre si dissolve la tua scia

portami con te anche se in fondo so che non sarai mai mia.

Stringimi forte fammi sognare portami con te

il tuo calore mi scalda questo so

sei l'unica cosa che ho

Stringimi forte fammi sognare portami con te

il tuo calore mi scalda questo so

sei l'unica cosa che ho

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Il Pescatore Di Asterischi

Samuele Bersani

 

 

C'è un quaderno che nascondo

ma non ho

mai scritto cosa sei

per me

perché è facile

tu mi leggi dentro

io no

se gli errori li cancello

resta la

peggior calligrafia

che ho

avuto in vita mia

nuda lì sul foglio

io sono un pescatore di asterischi

sotto un'onda a forma di parentesi rotonda che mi porta via

non si può partecipare

subito a un concorso di poesia

che idea

intitolarla 'apnea'

vale un primo posto

in questo gioco di pensieri sporchi sopra a un letto

prima di abbracciarti mi connetto e penso insieme a te

i tuoi capelli neri a punta di inchiostro

si aggrovigliano ai miei

io polipo tu seppia non vuoi farti mangiare

però nella vita c'è sempre un però

un cielo che si appoggia sul mare

e tu impari chi sei

come un giocoliere spendi tutto il tempo a cercare

il senso gravitazionale che non c'è

e c'è un grillo che nascondo

ogni tanto esce e dice che

chissà

chissà se anche lei

è pura fino in fondo

in questo gioco di pensieri sporchi sopra a un letto

prima di abbracciarti mi connetto più vicino a te

e tu sei bella come quella Madonna che un giorno qualcuno pescò

anche il polipo e la seppia non si fanno più male

eh no, son saliti a guardare

il cielo che si spegne nel mare

laggiù dove sono gli Dei

siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare

il senso gravitazionale che non c'è

il senso

siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare

il senso gravitazionale che non c'è

il senso

siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare

il senso gravitazionale che non c'è

il senso

il senso

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Rino Gaetano - Spendi spandi effendi

 

Essence benzina e gasolina

soltanto un litro e in cambio ti do Cristina

se vuoi la chiudo pure in monastero

ma dammi un litro di oro nero

Ti sei fatto il palazzo sul Jumbo

noi invece corriamo sempre appresso all'ambo

ambo terno tombola e cinquina

se vinco mi danno un litro di benzina

Spendi spandi spandi spendi effendi

spendi spandi spandi spendi effendi

Spider coupè gitti alfetta

a duecento c'è sempre una donna che ti aspetta

sdraiata sul cofano all'autosalone

e ti dice prendimi maschiaccio libidinoso coglione

non più a gas ma a cherosene

il riscaldamento centralizzato più ti scalda più conviene

niente carbone mai più metano

pace prosperità e lunga vita al sultano

Spendi spandi spandi spendi effendi

spendi spandi spandi spendi effendi

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Rino Gaetano - Sfiorivano le viole

 

L'estate che veniva con le nuvole rigonfie di speranza

nuovi amori da piazzare sotto il sole

il sole che bruciava lunghe spiagge di silicio

e tu crescevi, crescevi sempre più bella

fiorivi sfiorivano le viole

e il sole batteva su di me

e tu prendevi la mia mano

mentre io aspettavo

i passi delle onde che danzavano sul mare a piedi nudi

come un sogno di follie venduto all'asta

la notte quella notte cominciava un po' perversa

e mi offriva tre occasioni per amarti e tu

fiorivi sfiorivano le viole

e il sole batteva su di me

e tu prendevi la mia mano

mentre io aspettavo

il sole che bruciava bruciava bruciava bruciava

e tu crescevi crescevi

crescevi più bella più bella

fiorivi sfiorivano le viole

e il sole batteva su di me

e tu prendevi la mia mano

mentre io aspettavo te mentre io oh ye aspettavo te

si lavora e si produce si amministra lo stato

il comune si promette e si mantiene a volte

mentre io oh ye aspettavo te

il marchese La Fayette ritorna dall'America

importando la rivoluzione e un cappello nuovo

mentre io oh ye aspettavo te

ancora penso alle mie donne quelle passate

e le presenti le ricordo appena

mentre io oh ye aspettavo te

Otto von Bismarck-Shonhausen per l'unità germanica

si annette mezza Europa

mentre io aspettavo te

Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo

tuttora in voga mentre io oh ye aspettavo

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CYRANO - FRANCESCO GUCCINI

 

Cirano

 

Venite pure avanti, voi con il naso corto,

signori imbellettati, io più non vi sopporto !

Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio

perché con questa spada

vi uccido quando voglio.

 

Venite pure avanti poeti sgangherati,

inutili cantanti di giorni sciagurati,

buffoni che campate di versi senza forza

avrete soldi e gloria ma non avete scorza ;

godetevi il successo, godete finché dura

ché il pubblico è ammaestrato

e non vi fa paura

e andate chissà dove per non pagar le tasse

col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.

Io sono solo un povero cadetto di Guascogna

però non la sopporto la gente che non sogna.

Gli orpelli ? L'arrivismo ? All'amo non abbocco

e al fin della licenza io non perdono e tocco.

 

Facciamola finita, venite tutti avanti

nuovi protagonisti, politici rampanti ;

venite portaborse, ruffiani e mezze calze,

feroci conduttori di trasmissioni false

che avete spesso fatti

del qualunquismo un arte ;

coraggio liberisti, buttate giù le carte

tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese

in questo benedetto assurdo bel paese.

Non me ne frega niente

se anch'io sono sbagliato,

spiacere è il mio piacere,

io amo essere odiato ;

coi furbi e i prepotenti

da sempre mi balocco

e al fin della licenza

io non perdono e tocco.

 

Ma quando sono solo

con questo naso al piede

che almeno di mezz'ora

da sempre mi precede

si spegne la mia rabbia

e ricordo con dolore

che a me è quasi proibito il sogno di un amore ;

non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,

per colpa o per destino le donne le ho perdute

e quando sento il peso d'essere sempre solo

mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,

ma dentro di me sento che il grande amore esiste,

amo senza peccato, amo ma sono triste

perché Rossana è bella, siamo così diversi ;

a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.

 

Venite gente vuota, facciamola finita :

voi preti che vendete a tutti un'altra vita ;

se c'è come voi dite un Dio nell'infinito

guardatevi nel cuore, l'avete già tradito

e voi materialisti, col vostro chiodo fisso

che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,

le verità cercate per terra, da maiali,

tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali ;

tornate a casa nani, levatevi davanti,

per la mia rabbia enorme mi servono giganti.

Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco

e al fin della licenza io non perdono e tocco.

 

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada

ma in questa vita oggi non trovo più la strada,

non voglio rassegnarmi ad essere cattivo

tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo ;

dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto

dove non soffriremo e tutto sarà giusto.

Non ridere, ti prego, di queste mie parole,

io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole ;

ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora

ed io non mi nascondo sotto la tua dimora

perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,

se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano.

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“Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.

Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà. .. la mamma no.

Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.

Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.

Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.

Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche. . . lo esigevano tutti.

Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.

Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.

Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista.

Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano.

Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.

Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.

Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.

Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.

Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.

Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l'operaio.

Qualcuno era comunista perché voleva l'aumento di stipendio.

Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.

Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe...

Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.

Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.

Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.

Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.

Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.

Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Lenin.

Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia.

Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.

Qualcuno era comunista perché c'era il grande partito comunista.

Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.

Qualcuno era comunista perché non c'era niente di meglio.

Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d'Europa.

Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda.

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant'anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.

Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l'Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera…

Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.

Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.

Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos'altro.

Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.

Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.

Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa. Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.

Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come… più di sé stesso. Era come… due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.

No. Niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.

E ora? Anche ora ci si sente come in due. Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana

e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.

Due miserie in un corpo solo”.

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Tre numero perfetto - Marina Massironi

 

Tre sono i 4 moschettieri

prima d'Artagnan non c'era

Tre sono i 7 nani

dopo che è crollata la miniera

Tre sono i buchi nel sedere

di Ciccio Bombo Cannoniere

Tre sono i buchi nella pancia

di Ciccio Bombo andato in Francia

Tre donne ha il bigamo infedele

Tre sensi il sordo raffreddato

Tre sono le ruote della Volvo

parcheggiata in un quartiere malfamato

Tre sono le zampe dell'airone

dopo l'incidente nucleare

Tre sono le dita della mano

dell'addetto alla sega circolare

Tre sono gli spettatori

che resterebbero seduti

se questa canzone durasse ancora 3 minuti

La storia del numero perfetto

potrebbe durare anche 3 anni

ma rischierei di prender 3 cazzotti

da Aldo Giacomo e Giovanni

da Aldo Giacomo e Giovanni

da Aldo Giacomo e Giovanni

 

bellissima... :lol::lol:

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CCCP - Mi Ami

 

Un'erezione

un'erezione

un'erezione

un'erezione triste

per un coito molesto

per un coito modesto

per un coito molesto

spermi spermi spermi

spermi indifferenti

per ingoi indigesti

per ingoi indigesti

per ingoi indigesti

io attendo allucinato

la situazione estrema

un grande sogno nitido

chiedendo alla tua pelle

con dita di barbiere

una amorosa quiete

sfiorarti come a caso

con aria imbarazzata

atmosfera pesante

elogio alla tensione

tranquillità assoluta

un rapimento una estasi

su un punto delicato

questa non è una replica

facile e leggera

non è una mossa tattica

miiiiiiiiiiiiiiiiiiaaamiiiiiiiiiiiii?

MIIIIIIIIIIAAAAAAMIIIIIIII

MiiiiiiiiiiiiiiiiiiAaaMiiiiiiiiiiiii

l'affinità è elettiva

orfana di futuro

disturba i progetti rapisce la quiete

svela i conti in sospeso

accarezzati in sogno

in un tempo spezzato

che gira rigira torna all'inizio

non vuole finire, mi ami?

miiiiiiiiiiiiiiiiiiaaamiiiiiiiiiiiii

MiiiiiiiiiiiiiiiiiiAaaMiiiiiiiiiiiii

smettila di parlare avvicinati un po'

smettila di parlare avvicinati un po'

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DUE CANZONCINE ANTIFRANCESI (UNA PIU', UNA MENO) DI UNO DEI MITI DELLA MUSICA VERA ITALIANA....

 

IVAN GRAZIANI - TAGLIA LA TESTA AL GALLO

 

Taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa al gallo se ti becca...

Taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa al gallo se ti becca...

 

Ah! Commare mia, commare mia, commare mia commare,

dimmi che senti, dimmi che provi.

Ah! Se la tua terra è ancora in mano ai quattro mori

dimmi che senti, dimmi che provi.

 

E allora

taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa al gallo se ti becca …

 

Ah! Fratello mio, fratello mio, fratello mio fratello,

dimmi che senti, dimmi che provi.

Ah! Se fra te e io straniero c è ancora di mezzo il mare

dimmi se è vero e che non vuoi tornare.

 

Anche tu,

taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa ai gallo se ti becca...

taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa al gallo se ti becca...

 

Ah! Terra salata, terra bruciata, abisso di dolore

spazzata dai venti tu non puoi parlare.

Ah! Come un illuso io vorrei che fosse vero

che ogni mano che apre il tuo ventre fossi tu a partorirla.

 

E allora....

taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena taglia la testa al gallo se ti becca.

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e.... la meglio!!!!

 

IVAN GRAZIANI - MONNA LISA

 

Sì, vorrei rubarla, vorrei rubare quello che mi apparteneva

sì, vorrei rubarla e nasconderla in una cassa di patate,

di patate.

 

Il custode parigino che spiava le bambine dell’asilo

ora ha la bocca piena di biglietti del museo,

del museo.

 

Lassù una civetta urla ed io ancora non ho iniziato il mio lavoro,

ora.

 

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa...

 

La scuola è una gran cosa e soprattutto se ti insegnano ad amare

i capolavori del passato, però è un peccato che tu non li puoi vedere,

né toccare.

 

E la cultura mi sorride fra le ombre e le tende di velluto

ed io sto torturando la tela col rasoio e con le unghie,

con le unghie.

 

Il custode si lamenta, probabilmente vuole un’altra botta in testa,

ora.

 

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa...

 

Di sotto stanno urlando, certamente mi dicono di uscire

il francese non lo afferro, per questo me ne sto ancora un poco qui a pensare

a pensare.

 

Il custode si lamenta, probabilmente vuole un’altra botta in testa,

ora.

 

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa

 

:spit:

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e.... la meglio!!!!

 

IVAN GRAZIANI - MONNA LISA

 

Sì, vorrei rubarla, vorrei rubare quello che mi apparteneva

sì, vorrei rubarla e nasconderla in una cassa di patate,

di patate.

 

Il custode parigino che spiava le bambine dell’asilo

ora ha la bocca piena di biglietti del museo,

del museo.

 

Lassù una civetta urla ed io ancora non ho iniziato il mio lavoro,

ora.

 

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa...

 

La scuola è una gran cosa e soprattutto se ti insegnano ad amare

i capolavori del passato, però è un peccato che tu non li puoi vedere,

né toccare.

 

E la cultura mi sorride fra le ombre e le tende di velluto

ed io sto torturando la tela col rasoio e con le unghie,

con le unghie.

 

Il custode si lamenta, probabilmente vuole un’altra botta in testa,

ora.

 

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa...

 

Di sotto stanno urlando, certamente mi dicono di uscire

il francese non lo afferro, per questo me ne sto ancora un poco qui a pensare

a pensare.

 

Il custode si lamenta, probabilmente vuole un’altra botta in testa,

ora.

 

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa

Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa

 

:spit:

875897[/snapback]

Cpmplimenti regà,tutte belle,Gaber,Graziani,De Andre,Conte,e anche alcune di adesso.Fera,Signora rossa dei ciliegi,di Graziani,La ballata del Michè di De Andrè,Barbera e champagne di Gaber,come ti sembrano?? Grandiose!!

Quella che mi fà impazzire di questo filone è L'ultima donna di Paolo Conte.

Il testo integrale non me lo ricordo bene,ma quando dice:

L'ultima donna che avremo

se non è bella fà niente

se brutta o grassa vedremo

se resta seria o se mai

l'ultimo abbraccio di vita

di champagne e di sudore

l'ultima femmina e poi sarà finita

l'ultima volta per noi

l'ultima donna per noi.

 

 

 

E poi ,con rispetto parlando,Paolo Conte è un grande perchè ha detto che:Il solco delle natiche,è il sorriso della vita. Grande avvocato!!

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la ballata del michè è struggente, mi pare fosse tradotta da una canzone di Brassens ma potrei confondere...

 

Graziani ogni volta che lo sento cantare...boh..non lo so... ma mi ispira tenerezza!! Incompreso secondo me...

 

Gaber... è Gaber... tu mi dici "barbera e champagne", io ti rispondo con "quando è moda è moda" :)

 

grande Conte...che assomiglia pure a Brini :P

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Pete Doherty (Babyshambles) - Lady Don't Fall Backwards

 

 

Once upon a time

Once upon a time

 

When the cold wind now blows

 

When the cold wind now blows in my heart

It was a summer breeze

 

And she would meet me

In Chinatown for opium and tea

 

And she always brought me flowers

 

Oh, but I spared you those old ballads

 

All the songs I couldn't play

But every giro day

 

Where you'd dress me like a ladyboy

 

And take me high out of the way

And let the horse chase the new deal away

 

No if we make love in the morning

Oh, don't my eyes look like two marbles in my head

 

...

...

 

But Lady don't you fall backwards

Come on fall into my arms

 

And don't you fall backwards

I wouldn't want for you to come to any harm

 

And tell me if the darkness comes

I will sing you a song

And I'll love you forever

 

Till the morning comes

 

But don't you fall backwards

Come on and fall into my arms

 

 

 

st_george.gif

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David Bowie - Strangers When We Meet

 

 

Tutti i miei amici

Ora sembrano così esili e fragili

Segreti sussurrati

Più caldi del sole

Niente preghiere sdolcinate

Niente capelli all'ultima moda

Sono con te

Così non posso andare avanti

 

Tutta la mia violenza

Piove in lacrime sulle lenzuola

Sono disorientato/risentito

Perché siamo estranei quando ci incontriamo

 

Tv con schermo nero

Lisciandoci le penne nella neve

Dimentica il mio nome

Perché sono oltre te

Un'alba sciolta

Ed è un mondo che muore

Ronzante oro del Reno

Spazziamo via i nostri vestiti

 

Fredde stanche dita

Ti spillano ricordi

Una tristezza a metà

Abbagliata dal nuovo

Il tuo abbraccio

Era tutto quello che temevo

Quella stanza vorticante

Che barattammo per venduta

 

La fermezza di ferro

Sta crollando

La mia povera anima

È una passività frantumata

Tutti i tuoi rimorsi

Corrono a passi pesanti su di me

Sono così felice

Che siamo estranei quando ci incontriamo

Sono così grato

Che siamo estranei quando ci incontriamo

Sono a mio agio

Perché siamo estranei quando ci incontriamo

Giro sui tacchi

E siamo estranei quando ci incontriamo

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In un giorno di pioggia - MCR

 

Addio, addio e un bicchiere levato al cielo d'Irlanda e alle nuvole gonfie.

Un nodo alla gola ed un ultimo sguardo alla vecchia Liffey e alle strade del porto.

Un sorso di birra per le verdi brughiere e un altro ai mocciosi coperti di fango,

e un brindisi anche agli gnomi a alle fate, ai folletti che corrono sulle tue strade.

 

Hai i fianchi robusti di una vecchia signora e i modi un po' rudi della gente di mare,

ti trascini tra fango, sudore e risate e la puzza di alcool nelle notti d'estate.

Un vecchio compagno ti segue paziente, il mare si sdraia fedele ai tuoi piedi,

ti culla leggero nelle sere d'inverno, ti riporta le voci degli amanti di ieri.

 

E' in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta,

il vento dell'ovest rideva gentile

e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti

mi hai preso per mano portandomi via.

 

Hai occhi di ghiaccio ed un cuore di terra, hai il passo pesante di un vecchio ubriacone,

ti chiudi a sognare nelle notti d'inverno e ti copri di rosso e fiorisci d'estate.

I tuoi esuli parlano lingue straniere, si addormentano soli sognando i tuoi cieli,

si ritrovano persi in paesi lontani a cantare una terra di profughi e santi.

 

E' in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta,

il vento dell'ovest rideva gentile

e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti

mi hai preso per mano portandomi via.

 

E in un giorno di pioggia ti rivedrò ancora

e potrò consolare i tuoi occhi bagnati.

In un giorno di pioggia saremo vicini,

balleremo leggeri sull'aria di un Reel.

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GENERALE - F. De Gregori

 

 

Generale dietro la collina

ci sta la notte crucca ed assassina

e in mezzo al prato c'è una contadina

curva sul tramonto sembra una bambina

di cinquant'anni e di cinque figli

venuti al mondo come conigli

partiti al mondo come soldati

e non ancora tornati.

Generale dietro la stazione

lo vedi il treno che portava al sole

non fa più fermate neanche per pisciare

si va dritti a casa senza più pensare

che la guerra è bella anche se fa male

che torneremo ancora a cantare

e a farci fare l'amore, l'amore

dalle infermiere.

Generale la guerra è finita

il nemico è scappato, è vinto, è battuto

dietro la collina non c'è più nessuno

solo aghi di pino e silenzio e funghi

buoni da mangiare buoni da seccare

da farci il sugo quando viene Natale

quando i bambini piangono e a dormire non

ci vogliono andare.

Generale queste cinque stelle

queste cinque lacrime sulla mia pelle

che senso hanno dentro al rumore

di questo treno

che è mezzo vuoto e mezzo pieno

e va veloce verso il ritorno

tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa,

è quasi amore.

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Dall'album "La grande famiglia" (1996)

 

Liliana Del Monte, cugina di secondo grado di Alberto Cottica (fisarmonicista dei MCR), era una bambina di undici anni quando risultò essere l'unica superstite di una strage per rappresaglia da parte delle SS, alla Bettola, sulle colline reggiane.

(da La Grande Famiglia)

 

L'unica superstite

 

A Bettola stava scendendo la sera e

Lilli era pronta per andare a dormire

birocciai e sfollati per il coprifuoco

ritornavano a cercare un riparo

era il '44 sui monti di Reggio

la notte di San Giovanni

la ronda ha scoperto tre partigiani

venuti per distruggere il ponte

 

I partigiani hanno ucciso un tedesco ma un altro ha dato l'allarme

il comando SS ha deciso di fare una rappresaglia esemplare

la notte i soldati armati di mitra sono andati casa per casa

avevano l'ordine di uccidere tutti uomini, donne e bambini

 

Li hanno svegliati e radunati in cucina poi hanno sparato una raffica

Lilli è caduta tra il nonno e la nonna coperta del suo e il loro sangue

i soldati avevano portato benzina e hanno incendiato le case

ma Lilli era viva, è riuscita a arrivare alla finestra e lasciarsi cadere

 

Ma la casa bruciava e sarebbe caduta

su Lilli come un colpo di grazia

è molto difficile scappare lontano

a undici anni con la gola ferita

 

e sentiva le grida mischiate agli spari

e le bestie nitrire impazzite

e le voci metalliche degli ufficiali

e sentiva il calore del fuoco

 

L'hanno trovata soltanto al mattino

ferita bruciata ma viva

il postino l'ha messa sulla bicicletta

e portata dai parenti in pianura

 

poi Lilli è guarita e la guerra è finita

e i tedeschi se ne sono partiti

ma per molti anni ha sognato gli spari

e non le usciva la voce

 

Ora Lilli vive una vita serena ed è nonna di tanti nipoti

ma a volte si sveglia con gli occhi aperti nel buio

e rivede la Bettola in fiamme.

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E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent' anni portati così,

come si porta un maglione sformato su un paio di jeans;

come si sente la voglia di vivere

che scoppia un giorno e non spieghi il perchè:

un pensiero cullato o un amore che è nato e non sai che cos'è.

 

Giorni lunghi fra ieri e domani, giorni strani,

giorni a chiedersi tutto cos' era, vedersi ogni sera;

ogni sera passare su a prenderti con quel mio buffo montone orientale,

ogni sera là, a passo di danza, a salire le scale

e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buonumore,

quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore.

 

Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,

era tanto potere parlarci, giocare a guardarci,

tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni di vino,

religione del tirare tardi e aspettare mattino;

e una notte lasciasti portarti via, solo la nebbia e noi due in sentinella,

la città addormentata non era mai stata così tanto bella.

 

Era facile vivere allora ogni ora,

chitarre e lampi di storie fugaci, di amori rapaci,

e ogni notte inventarsi una fantasia da bravi figli dell' epoca nuova,

ogni notte sembravi chiamare la vita a una prova.

Ma stupiti e felici scoprimmo che era nato qualcosa più in fondo,

ci sembrava d' avere trovato la chiave segreta del mondo.

 

Non fu facile volersi bene, restare assieme

o pensare d' avere un domani e stare lontani;

tutti e due a immaginarsi: "Con chi sarà?" In ogni cosa un pensiero costante,

un ricordo lucente e durissimo come il diamante

e a ogni passo lasciare portarci via da un' emozione non piena, non colta:

rivedersi era come rinascere ancora una volta.

 

Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione,

e il peccato fu creder speciale una storia normale.

Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo,

sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo.

E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa;

siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa.

 

"The triangle tingles and the trumpet plays slow"...

 

Farewell, non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco d' estate

con qualcosa di fragile come le storie passate:

forse un tempo poteva commuoverti, ma ora è inutile credo, perchè

ogni volta che piangi e che ridi non piangi e non ridi con me...

 

 

 

F. GUCCINI FAREWELL

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la ballata del michè è struggente, mi pare fosse tradotta da una canzone di Brassens ma potrei confondere...

 

876163[/snapback]

...no, quella presa da Brassens era "Il Gorilla", se non mi sbaglio e se non ce n'è più di una

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The Auditel Family - Caparezza

 

Vivo in una famiglia massonica

che in confronto i membri della P2 di Gelli sembrano quelli dell'Azione Cattolica,

una setta diabolica che decide laconica

tutto ciò che si colloca nella sfera catodica,

un'insolita accolita che conserva in una caverna

il Sacro Share che dà la trasmissione eterna,

fantasmi che infestano una stamberga

nell'attesa che un direttore di rete vestito da prete ne asperga le terga.

Noi decidiamo chi va in onda e chi va al diavolo,

i conduttori ci invocano, con i palmi sul tavolo chiamano "Spirito, se ci sei batti un colpo"

"Col cavolo! Vuoi parlare con noi? Beh, per adesso beccati il tuo trisavolo."

Siete tristi, volete fotografarci come turisti,

svelarci come Agata Christie ma nessuno ci ha mai visti.

Credeteci, siamo spiriti maligni e satanici,

portiamo in basso gli indici per innalzare i calici.

E quando si fa buio cantiamo tutti in cor:

 

Tandighitan-Tandighitè,

siamo le famiglie dell'Auditel

Tandighitè-Tandighitan,

siamo noi che custodiamo lo Share.

Siamo spiriti nell'oscurità,

Tandighitè-Tandighitan,

premieremo con la pubblicità programmi di merda e non TV di qualità.

 

Ebbene sì, siamo gli Auditel e tramite un meter

portiamo a termine mandati per cui siamo indicati come comete a Betlemme.

Per le televendite Leten, per il teleutente Requiem

e se il telefilm fa schifo si becca pure il sequel.

Fissare una rete sarà umiliante per Boris Becker non per noi,

segreti come lo specchio di Nanni Loy ma famosi come Lee roy,

eroi come Brad Pitt in Troy, noi che riempiamo le fosse più del senno di poi.

Abbiamo un piano con un punto cardine: trasformare i consigli per gli acquisti in un ordine,

affossando i programmi di qualità perchè l'utente intelligente si sa che non ama la ubblicità-tà-tà-tà-tà. Tanto di novità ce ne saranno un paio,

le votiamo per sbaglio e ci bloccano con l'aglio,

svaniranno come in commando dell'ubimaior Sciuscià, Il Fatto, Satyricon e Raiot.

Non si solleverà nessun vespaio.

 

Tandighitan-Tandighitè,

siamo le famiglie dell'Auditel

Tandighitè-Tandighitan,

siamo noi che custodiamo lo Share.

Siamo spiriti nell'oscurità,

Tandighitè-Tandighitan,

premieremo con la pubblicità programmi di merda e non TV di qualità.

 

Tu non voti alle politiche ma ti lamenti se le condizioni sono critiche,

eppure televoti l'Isola dei Famosi d'Egitto

convinto d'avere esercitato un tuo diritto.

Segui l'Arma in mille fiction da commediografo,

se ti ferma il caramba chiedi l'autografo, sposi la causa dei tifosi,

in TV c'è più calcio che in una cura per osteoporosi.

Avete problemi a palate ma li affidate agli astrologi,

vi interessate ai cazzi altrui come gli andrologi

e noi che abbiamo addetti perfetti per cento leggi vi tramutiamo in cadaveri per cubici sarcofagi.

Vuoi scoparci? Provaci, la strada è angusta,

non siamo secondi nè alla CIA, nè al KGB nè a Confindustria.

Fà la cosa giusta, prendi la frusta e scendi nella ginna

e fatti sfidare dal templare di Sant'Antenna che con un motivetto ti spenna.

 

Tandighitan-Tandighitè,

siamo le famiglie dell'Auditel

Tandighitè-Tandighitan,

siamo noi che custodiamo lo Share.

Siamo spiriti nell'oscurità,

Tandighitè-Tandighitan,

premieremo con la pubblicità programmi di merda e non TV di qualità.

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SUBSONICA - Depre

 

Aldol darkene triptizol

Noan anasclerol

Valitran serpax vatran

 

Psycoton seranase liserdol

Felison flunox control

Quilibrex e lexotan

 

Zoloft lorans depas tavor

Valeans xanax roipnol

Luminale seropram

 

Più giù più giù

Sto precipitando forse sto volando

Più giù più giù

(in depre senza rete)

 

Più giù più giù

Sto precipitando forse sto volando

Più giù più giù

(in depre senza rete)

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Non sarà un capolavoro della musica italiana ma io ci ho trovato un suo perchè in questa canzone.... ;)

 

I CONSIGLI DI UN PIRLA - ARTICOLO 31

 

Ho tanti pregi quanti difetti

mi mancheranno le virtù

ma un fratello maggiore non ha sempre ragione

solo qualche anno in più

e so darti il tormento su tutto

è chiaro dovrei finirla

ma per tua disgrazia non ho figli

e da lasciarti ho i consigli di un pirla

 

se ti dicono di alzarti tu siedi

e quando siedono tu alzati in piedi

non aver fede solo in quello che vedi

insegui i sogni fino a quando li credi veri

e a un certo punto saranno tutti amici tuoi

diranno di amarti per quello che sei

vorranno solo privarti di un pezzo di quello che hai

ma, ci sarà sempre la mamma

che ha gli occhi più giovani di noi

con lei sono giorni preziosi

stalle vicino più tempo che puoi

non importa se modelle o commesse

certe donne si faranno gioco di te

trattale tutte da principesse e sarai un re

se ti dicono di alzarti tu siedi

e quando siedono tu alzati in piedi

non aver fede solo in quello che vedi

insegui i sogni fino a quando ci credi

 

T'insulteranno a gran voce e tu ridi

tu chiuderanno la bocca e tu scrivi

se ti picchieranno e ti imporranno divieti

tu fatti beffa dei tuoi padroni

e canta i loro segreti

 

hai la mia determinazione a compiere ogni errore

prima di imparare solo

A volte non vale il prezzo da pagare

è come quando giocavi in cortile

è mio dovere evitare che tu ti faccia del male

o almeno tentare

farai di testa tua

seguire la tua idea

fatti un bel giro di boa

anche se c'è la bandiera dell'alta marea

è un vizio di famiglia

come questi consigli di un pirla

 

se ti dicono di alzarti tu siedi

e quando siedono tu alzati in piedi

non aver fede solo in quello che vedi

insegui i sogni in cui credi fino al giorno che li rendi veri

ad un certo punto finita la festa

vedrai tutti andare via

ti accorgerai che quel poco che resta ti basta

ed ecco, quella sarà casa tua

 

t'insulteranno a gran

voce e tu ridi ti chiuderanno la bocca e tu scrivi

se ti picchieranno e ti imporranno divieti

tu fatti beffa dei tuoi padroni

e canta i loro segreti

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“Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.

Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà. .. la mamma no.

Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.

Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.

Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.

Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche. . . lo esigevano tutti.

Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.

Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.

Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista.

Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano.

Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.

Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.

Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.

Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.

Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.

Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l'operaio.

Qualcuno era comunista perché voleva l'aumento di stipendio.

Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.

Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe...

Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.

Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.

Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.

Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.

Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.

Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Lenin.

Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia.

Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.

Qualcuno era comunista perché c'era il grande partito comunista.

Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.

Qualcuno era comunista perché non c'era niente di meglio.

Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d'Europa.

Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda.

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant'anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.

Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l'Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera…

Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.

Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.

Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos'altro.

Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.

Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.

Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa. Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.

Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come… più di sé stesso. Era come… due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.

No. Niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.

E ora? Anche ora ci si sente come in due. Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana

e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.

Due miserie in un corpo solo”.

872139[/snapback]

una delle pagine più belle della poesia contemporanea italiana

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Non so se qualcuno già l'ha postata...

 

ma in questa sera... me la sento tanto vicina

 

 

AFTERHOURS - BIANCA

 

Sei il colore che non ho

e non catturerò

ma se ci fosse un metodo

vorrei che fosse il mio

fanne quel che vuoi, di noi

me l'hai insegnato tu

se c'è una cosa che è immorale

è la banalità

 

lo sai

lo sai

che tu sei troppo bianca per restare

mano nella mano con te stessa

e non voglio certo che tu sia

la mia più bella cosa mai successa

 

sei il colore che non ho

e che vorrei essere io

ma se ti rende libera

ti regalo il mio

 

lo sai

lo sai

che tu sei troppo bianca per restare

mano nella mano con te stessa

e non voglio certo che tu sia

la mia più bella cosa mai successa

 

tu sei troppo bianca per restare

mano nella mano con te stessa

e non voglio certo che tu sia

la mia più bella cosa mai successa

 

vedrai ...

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NON MI CHIEDERMI - Paola Cortellesi

 

Ciao!

Mi piacerebbe avere un telefonino

che manda messaggini con tantissimi caratteri

così potrei scriverti "Ti amo"

con un milione di "O"

e verrebbe pressappoco così:

Ti amo

oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-o ...

 

Non mi chiedermi di avere

un equilibrio anche in quei giorni

Non mi chiedermi di farti

lo stufato quando torni

Non mi chiedermi il Teorema di Pitagora

non ho la licenza media

In prima mi bocciarono.

 

Non mi chiedermi di avere

gambe lisce come seta

La ricrescita è una piaga

e non mi basta una laméta.

Ci vorrebbe un diserbante

dedicato e io ce l'ho

spero solo che rispetti il mio P. H.

 

Girlsband

Quanta spontaneità nei miei modi schietti

For pheegs

Le mie movenze i completini perfetti

Girlsband

Oh quando una è naturale è naturale

For pheegs

Tra l'altro questo è un motivetto niente male

 

Non mi chiedermi l'orgasmo

che non so come si scrive

Non mi chiedermi se ho sexy

più la fronte o le gengive

Non mi chiedermi di coniugarti i verbi

non li so

Se li avrei saputi mo' te li imparavo.

 

Non mi chiedermi di amarti

con le tecniche orientali.

Non cercare di sorprendermi

all'incrocio dei miei pali.

Non mi chiedermi di rivelarti

dove ho il punto "G"

Con il mio alfabeto arrivo fino a F.

 

Girlsband

Belle ragazze collocate perfette

For pheegs

Noi siamo tope dalle vedute strette

Girlsband

Sinceramente non capisco chi ci biasima

For pheegs

Nei nostri playback ci mettiamo l'anima.

 

[Frankie Hi-Nrg mc]

Tu, tipico prototipo di donna libera

tutta acqua e sapone non ti dai

nemmeno un'aria

tu così lucida ed estera

tu che sei più semplice

di un mosaico con una tessera

tu hai più colori di una gerbera

venere berbera

tu genuina come il bàrbera

tu che non mi dai mai l'idea d'aver

la minima idea di quel che dai

 

Se saprei parlare senza

farti diventare rosso

Se dovrei vestire i panni

senza toglierli di dosso

Se potrei dir cose meno imbarazzanti

le direi

ma non sarei più gradita in una

GIRLSBAND

Girlsband

Quanta spontaneità nei miei modi schietti

For pheegs

Le mie movenze i completini perfetti

Girlsband

 

Oh quando una è naturale è naturale

For pheegs

Tra l'altro questo è un motivetto niente male

 

Girlsband

Belle ragazze collocate perfette

For pheegs

Gagliarde tope dalle vedute strette

Girlsband

Sinceramente non capisco chi ci biasima

For pheegs

Nei nostri playback ci mettiamo l'anima

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Mike Patton & Norah Jones - Sucker

 

We'll fall asleep, and take a peek indoors

i will take whats mine, you take whats yours

your playing with loaded gats and a gun in the drawer

but now why dont you even the score

its boink, boink every minute

sucker

sucker

so keep it in your pants, boy

sucker

sucker

what makes you think your my only

lover

the truth kinda hurts dont it

mother

fucker?

Sucker...

you see my fingers twitchin, and my nervous glance

i thought you were bluffin, but you saw my hand

lost in phony laughter and three mixed drinks

its time to take a chance, i think

its boink, boink every minute

sucker

sucker

so keep it in your pants, boy

sucker

sucker

what makes you think your my only

lover

the truth kinda hurts dont it

mother

fucker?

Suckerrrr...

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Sober - Tool

Forse non sono notissimi ma tant'è a me piacciono :D .

 

SOBER

 

There's a shadow just behind me

Shrouding every step I take

Making every promise empty

Pointing every finger at me

 

Waiting like a stalking butler

Who upon the finger rests

Murder now the path called "must we"

Just before the son has come

 

Jesus, won't you fucking whistle

Something but the past and done?

Jesus, won't you fucking whistle

Something but the past and done?

 

Why can't we not be sober?

I just want to start this over

Why can't we drink forever?

I just want to start this over

 

I am just a worthless liar

I am just an imbecile

I will only complicate you

Trust in me and fall as well

I will find a center in you

I will chew it up and leave

I will work to elevate you

Just enough to bring you down

 

Mother Mary won't you whisper

Something but what's past and done

Mother Mary won't you whisper

Something but what's past and done

 

Why can't we not be sober?

I just want to start this over

Why can't we sleep forever?

I just want to start this over

 

I am just a worthless liar

I am just an imbecile

I will only complicate you

Trust in me and fall as well

I will find a center in you

I will chew it up and leave

 

Trust me

Trust me

Trust me

 

Why can't we not be sober?

I just want to start this over

Why can't we sleep forever?

I just want to start this over

 

I want what I want

I want what I want

I want what I want

I want what I want

 

 

;)

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IL MONDO NUOVO Neffa

 

E' meglio una delusione vera di una gioia finta

Ma quando la delusione cresce la pressione aumenta

Sarà che la pioggia batte forte sulla mia finestra

Sarà che alla fine della notte mi chiedo cosa resta

Però poi arrivi tu ti siedi dove vuoi e butti giù

La mia malinconia di vivere e tutto sembra già

Possibile per me

Preso dentro al buio che avanza

Vieni tu a dare luce al mio giorno

Trascinato sotto dall'onda

Ho rincorso il mondo nuovo

La tua mano tesa mi è apparsa

E adesso sto risalendo

Per favore non fermarti ora

Mio padre ha visto il primo uomo andare sulla luna

E ora che è gia il futuro più nessuno se ne cura

Capita che mi sveglio all'alba quando l'aria è fresca

Pensando alle mie illusioni di un'estate ormai persa

Però poi arrivi tu ti siedi dove vuoi e butti giù

La mia malinconia di vivere e tutto sembra già

Possibile per me

Preso dentro al buio che avanza

Vieni tu a dare luce al mio giorno

Trascinato sotto dall'onda

Ho rincorso il mondo nuovo

La tua mano tesa mi è apparsa

E adesso sto risalendo

Per favore non fermarti ora

Quasi mille miglia più lontano io sono

Bella mia sogna fino a quando io tornerò

Preso dentro al buio che avanza

Vieni tu a dare luce al mio giorno

Trascinato sotto dall'onda

Ho rincorso il mondo nuovo

La tua mano tesa mi è apparsa

E adesso sto risalendo

Per favore non fermarti ora

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CIRCOBIRO’ - I Ratti della Sabina

 

 

 

Questa sera, questa sera ci sarà, pensate un po’,

lo spettacolo, fantasico, del gran Circobirò!

Perciò vengano signori sotto il cielo del tendone

questa sera, questa sera per provare un’emozione.

E son sicuro, io sono sicuro che

i vostri occhi si sorprenderanno

di fronte a quello che vedranno son sicuro che,

che quasi quasi non ci crederanno.

 

Prometto che non ve ne pentirete e potrete vedere

Il funambolo che si diverte a fare il giocoliere

e sulla fune, questa sera, questa sera sfiderà

tutto il vuoto sottostante e la forza di gravità.

E son sicuro io sono sicuro che

i vostri occhi si spalancheranno,

di fronte a quello che vedrete ci scommetto che,

che quasi quasi non ci crederanno.

 

C’è il cantastorie-menestrello che vi vuole raccontare

di quel punto lontanissimo in cui il cielo sposa terra e mare,

dove il vortice del tempo dona vita a quelle

luminose figlie della notte che chiamiamo stelle.

E sto vedendo, v’assicuro vedo che

le vostre orecchie non stanno credendo

a quello che io sto dicendo, sembra prorio che

le vostre orecchie non stiano credendo.

 

E non pensiate sia finita perché ancora al nostro appello,

manca il suonatore pazzo che delira in stampatello

ma lo giuro, ve lo giuro io ne ho conosciuti pochi

come lui che con un flauto sanno dettar legge ai topi.

E chi lo sa, mi chiedo adesso chi lo sa

quale pensiero voi state pensando

ma di una cosa son felice perché vedo che

curiosità vi sta nascendo dentro.

Perciò, vengano signori questa sera, questa sera

per provare l’emozione della fantasia più vera

che non troverete mai in un altro posto, io lo so,

perché il treno per i sogni parte solamente qui, soltanto dal Circobirò.

 

Per finire c’è la storia di quel grande un po’ bambino

che si sente nella vita un viaggiatore clandestino

e che in ogni nuovo porto dove porta il proprio cuore

se ne sogna sempre un altro verso il quale ripartire.

Ora, se con tutto questo io vi ho dato convinzione,

presto, vengano signori sotto il cielo del tendone,

lo spettacolo tra poco avrà inizio, perciò avanti

senza spingere che tanto posto c’è per tutti quanti.

E credo che, io credo proprio che

i vostri occhi meraviglieranno

di fronte a tutto quello che tra un po’

potranno finalmente vedere al gran Circobirò.

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