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tanti, soprattutto quando s'annoiano, me sa che non lo guardano tanto perché je piace quanto perché ce sta quello, e piano piano ce s'abitua pure, ce s'abitua a tutto. sembreranno luoghi comuni, ma uscì per andà in un locale tutte le sere costa e quelli che una volta erano i ritrovi sotto casa o la vita de piazza scompaiono (tante volte so proprio le piazze a scomparì).
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me sa che chi l'ha progettata l'ha fatta solo pe legaccele le biciclette. pe reggele ce vole comunque il cavalletto. certo però che pure a legaccele non so comode per niente, a meno che il progettista no l'ha fatte apposta pe vedé du scosciate...
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non so se intendi lui, ma una certa somiglianza ce l'ha anche con l'attore di clerks (37!)
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effettivamente la canzone potrebbe fare da sigla a uno dei film di pierino
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è un post ironico?vero? 1605393[/snapback] se appavecchia il letto come appavecchia la tavola, ma sopvattutto se spavecchia il letto come spavecchia la tavola, vado a favmi subito una doccia con il vum
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esagerato, mica j'ha trombato la moglie
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non ci siamo, qui già se sta a da una ritoccatina ai canoni... da capo secondo me chi ce sa fa in cucina non se batte, andro che le veline http://www.marisalaurito.it/succulente_tentazioni.htm
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tocca prendeli prima col documento e conviene esse li con largo anticipo altrimenti becchi la fila ai tornelli e entri a film iniziato
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Denuncia alla Procura Federale?
BuFERA ha risposto a sto guasto de fere Discussione Solo la Ternana!
che poi non è manco come la storia del lupo al lupo, che magari oggi il lupo è arrivato veramente. a me personalmente pare ridicola tutta la situazione, si fa appello a una presunta giustizia nel calcio? c'è rimasta mica un'apparenza da salvare o qualcuno che in fondo in fondo non se sente nemmeno un minimo coglionato? -
Denuncia alla Procura Federale?
BuFERA ha risposto a sto guasto de fere Discussione Solo la Ternana!
evvai, contro questo calcio moderno!!! -
il regime mediatico del "stai con noi e andrà tutto bene" ce l'abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, sia nelle notizie date sia in quelle non date. questa settimana il corriere della sera (e non solo il corriere) pubblicava questa notizia: notizia che fa il paio col telegiornale della rai che si bea degli ascolti, anche se presentata in maniera piú "gradevole", tant'è che non sono giunte voci di grosse indignazioni in questo caso (e anche se ci fossero state...). questo perché i luoghi del terremoto "non" sono usati come passerella. i bimbi però si stancano presto dei giocattoli. altra notizia parecchio grave a cui è stato dato un piccolo sfogo ma comunque non l'importanza che avrebbe "meritato" sono le lezioni di fascismo ed infiltrazione di borghezio, che da buon populista stava addirittura partendo col motto della rivoluzione francese ma si è fermato a libertà, e pure quella dopo il discorso che aveva fatto non si è saputo bene come interpretarla. la libertà di stampa intesa attualmente sembra la libertà di parlare tutti i giorni degli omicidi di perugia, di cogne o di erba facendogli anche degli speciali, e la libertà di non parlare degli omicidi delle mafie che avvengono tutti i giorni, o delle loro infiltrazioni a tutti i livelli societari.
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chi l'ha visto cosa ne pensa? il film si basa su una storia accaduta in un liceo statunitense negli anni sessanta e nelle scuole tedesche viene studiato come libro di testo già da parecchi anni.
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www.ternanacalcio.com.ar ESCUELA DE FUTBOL TERNANA CALCIO ARGENTINA Somos la primera escuela de fútbol en la Argentina, gracias al apòrte de la Sociedad Ternana Calcio, (club militante de la liga italiana de futbol profesional) con sede en la ciudad de Terne, Italia ODDIOOO 1594786[/snapback] st'articolo l'ha firmato un immigrato viterbese
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credo che un'idea sulla globalizzazione ce la siamo fatta un po' tutti, ma quello che è la globalizzazione resta comunque difficile da spiegare. io vedo la globalizzazione come uno o piú stereotipi, i quali vengono imposti sia con le buone, sia con la forza. gli strumenti della globalizzazione sono la facilità degli spostamenti da un luogo all'altro, un linguaggio comune (di solito l'inglese, ma esso stesso è spesso sacrificato allo stereotipo comune), gli istinti che accomunano le persone di tutto il mondo, i media, un sistema politico comune (di fatto quello capitalista, ma avrebbe potuto essere anche un altro), la paura, gli idealismi. di positivo vedo la possibilità di scambiare idee, la possibilità di poter osservare il diverso o il simile in ciò che ci è distante prima che uno stereotipo abbia la meglio sulle realtà locali. la possibilità di poter sviluppare un giudizio critico grazie allo scambio di cui sopra. la commistione fra entità distinte e appartenenti a "mondi" diversi che generano entità nuove (a me ad esempio piace lo ska, e in particolare mi piace la musica che si crea dalla fusione fra ska e culture come quelle italiane, spagnole, inglesi, ecc.) di negativo vedo la violenza dello stereotipo, il fatto che si sta diffondendo uno "standard" comune che omologa fisicamente e spiritualmente ogni realtà locale, grande o piccola che sia. non è una casualità il fatto che mai come in questi tempi l'intervento così potente e massiccio dell'uomo sul pianeta porti all'estinzione rapida di molte specie animali, così come porta alla graduale scomparsa o all'uniformità delle lingue, dei dialetti, delle abitudini proprie di determinate comunità. perfino le stagioni stanno diventando sempre piú simili l'una all'altra. un "tranello" per me esemplare della globalizzazione è quello di far credere che la varietà e le scelte anziché diminuire aumentino. prendo ad esempio un tema a me caro: l'alimentazione . nei ristoranti italiani all'estero si trova di solito l'ormai nota pasta bolognese o la carbonara fatta con la panna; quello che di recente mi ha stupito è stato trovare le stesse cose nei ristoranti turistici in italia, così come è aumentato di gran lunga in italia il numero dei ristoranti non italiani: in questo modo magari si ha una scelta maggiore nella stessa città, ma si finisce per trovare gli stessi prodotti anche nelle altre e diventa sempre piú difficile andare a cercare prodotti autentici locali. una cosa simile succede con l'abbigliamento: non varia piú tanto da luogo a luogo, quanto da moda a moda, non si ripara piú qualcosa di rotto, la si compra nuova. sopra poi si è parlato di consumi ma credo che molto peggio vada ad altre peculiarità delle realtà locali come ad esempio i divertimenti, che spesso spariscono completamente. i carri di maggio sono diventati una cosa pallosa per parecchi, troppo diversi da altre forme di divertimento considerate piú "eccitanti" ma che non hanno nulla di particolare che le distingue da un luogo ad un altro, nulla di "caratteristico". lo stesso vale per i film, quei film che ora vengono definiti spesso "all'italiana" un po' come se fosse un genere straniero non ci sono piú: i nuovi film italiani, in particolare quando cercano di essere realisti, descrivono una società che non ha piú molto di caratteristico o di locale proprio perché quella dimensione sta scomparendo, così come sta cambiando l'umorismo o il carattere degli italiani. è piú facile notare ciò se vengono messe a confronto la generazione dei 70-80enni con quella degli attuali adolescenti, cosa mangiano, come si vestono, come parlano, come si comportano e così via. fra gli adolescenti ad esempio ma anche fra le altre fasce di età mi sembra di notare un'insoddisfazione dovuta alla mancanza di qualcosa di non definito (si cerca sempre piú spesso quello che non si ha) e quindi si fugge verso obiettivi facili e piú a portata di mano rispetto al passato (tutto quello che ad esempio ci viene venduto come "il meglio" del momento diventa sempre piú effimero), ma queste cose allo stesso tempo rendono le persone piú manovrabili. vabbè, me fermo... forse è meglio
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su, mi allaccio a quella che voleva diventare una discussione ed è finita per essere un monologo approfittando di uno dei tempi piú caldi degli ultimi anni, l'immigrazione. partendo dal presupposto che ogni tipo di barriera ideologica (confini nazionali, leggi, ecc.) è comunque apparente e spesso cozza con la effettiva realtà naturale, mi viene in mente un modo di dire delle nostre parti, ossia "ho trovato l'america". allo stesso modo in cui noi si sognava e si sogna ancora quest'ipotetica america, si sogna anche la vacanza nei paradisi tropicali, la macchina dalle mille funzioni, il mega televisore, il telefonino computer, i vestiti piú alla moda, la casa attrezzatissima, e così via. guai se si smette di sognare in quanto si rischierebbe il crollo dell'economia, perfino nell'america dei sogni, e allora meglio indebitarsi e non smettere di comprare, di inseguire quell'ideale sempre nuovo di benessere che "è il migliore dei mondi possibili". la macchina economica globalizzatrice ha bisogno di fagocitare mercato ed è così che esce fuori il lato totalitario del capitalismo, il quale finisce per coinvolgere paesi e comunità che in teoria non ne fanno parte. rompe le barriere ideologiche di cui sopra, mostra i denti nei paesi che incontra ed allo stesso tempo abbindola, distrugge, standardizza, fa sentire il profumo di quell' "america" e finalmente globalizza. così come è stato cambiato e continua a cambiare il nostro modo di vivere, che si specchiava nei film e nei libri, negli sport, nei vestiti, nei piatti, fino alle feste e sagre di paese, vengono inquinate (in ogni senso) le altre civiltà e gli altri modi di vivere in nome di un progresso che le culture le ha a volte rese piú sopportabili e spesso le ha distrutte. non so come si possano fare dei passi indietro, ma non sarebbe il caso di guardare comunque un po' al nostro passato e di ripensare il concetto di convivenza sociale? di organizzarci in modo da rendere piú vivibile la comunità e cercare alternative a questa dittatura dei sogni?
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qui sotto una descrizione dell'episodio da cui è stato tratto il libro me lo sono letto in inglese e mi sono cercato anche la versione italiana. mi è stato detto in libreria che per la pubblicazione dell'edizione italiana era stato usato uno pseudonimo, ma altre ristampe non sono state ancora fatte.
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ORGANIZZA ANCHE TU UNA "RONDA"
BuFERA ha risposto a Me pizzica me mozzica Discussione Discussioni in libertà
la stavamo quasi aspettando... la camicia neronda -
riporto qui l'articolo perché anche se l'argomento è politico pare effettivamente sconfinare nel campo della "moda" da unita.it a giudicare dall'articolo e dalle foto non mi pare indifferente il desiderio di emulazione che si suscita negli adolescenti, nell'età in cui per natura è piú forte l'allontanamento dalla famiglia e quindi il bisogno di culminare le lacune di una personalità non ancora modellata con un esempio "attraente e forte" come l'idealismo fascista. interessante tuttavia è la base politica che inculca questo esempio: "un movimento fortemente gerarchizzato, non esiste iniziativa personale e si obbesisce a un capo" "la donna è moglie e madre prima di tutto" non c'è male come manipolizzazione... poi magari a chi si incazza viene ricordato che in italia c'è ancora la libertà di stampa. intanto però in tutta libertà di stampa viene normalizzato lo stato di sudditanza, già dall'infanzia.
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da una parte però a savona carlo ruggeri, per fare un esempio, intitola una piazza a fabrizio de andré: che c'entrano la musica e la poesia di creuza de mä e del mediterraneo cantato da de andré con la modernissima piazza di torre orsero, simbolo di una liguria sempre piú inquinata e seppellita dal cemento, sinceramente non lo so (o forse si...). è stata proprio la sinistra che ha fatto tutto: ha scritto la storia del dopoguerra, l'ha imposta in tutti i libri, ci ha ripensato, fa mea culpa e adesso subisce la rivolta di coloro cui è stata messa la mano sulla testa e spinta dentro l'acqua, umiliando anche gli ideali (per quanto stupidi)... tutto voi avete fatto... 1580052[/snapback] otap e su... non ci restare male ma dell'utri l'ha mai creduto, nemmeno per un momento. gli ideali di disciplina, obbedienza, gerarchia, patria, ecc. sono uno specchietto per le allodole e fa sempre comodo tirarli fuori per dare quell'apparenza di perfezione, gettare fumo negli occhi alla gente e dare un tocco religioso alla politica.
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non è però solo una questione di parti politiche. non è che la pseudo sinistra faccia proprio a meno di certe manipolazioni.
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esatto. altro che moda, l'impostazione mentale all'obbedienza, al rispetto degli ordini, all'idealizzazione del "capo" e delle idee guida intanto viene predisposta, e ciò non avviene solo con gli adolescenti. anche noi adulti non è che siamo tanto immuni alla fascinazione di certe "mode". c'è libertà perché si è liberi di scegliere fra le alternative in offerta, perché magari "se voglio posso comprarmi tutto". pps: non je l'ho fatta a caccià via l'ospiti... ancora cinque minuti e me se pigliavano casa per usucapione
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wild, manco a me me piace la schiuma su la birra....e manco sul cappuccino....... sarò un caso disperato? MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!! 1577271[/snapback] sarai un caso disperato ma tu almeno si na donna ! quillo oltretutto m,e portava anche la maglietta de li metallica... je la voelvo caccia!!! 1577274[/snapback] MMMMMMMMMMMMMMHHHH 1577304[/snapback] beh? che c'è? se era dei depeche mode, io jel'avevo cacciata! e anche senza altri fini!!!!!!! Depeche...... me sa che io anche quest'anno MMMMMMMMMMMMMMHHHH 1577309[/snapback] in ogni senso?
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wild, manco a me me piace la schiuma su la birra....e manco sul cappuccino....... sarò un caso disperato? MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!! 1577271[/snapback] sarai un caso disperato ma tu almeno si na donna ! quillo oltretutto m,e portava anche la maglietta de li metallica... je la voelvo caccia!!! 1577274[/snapback] MMMMMMMMMMMMMMHHHH