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wild.duck

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Messaggi pubblicati da wild.duck


  1. 1 ora fa, torquemada ha scritto:

    Mah uno sganassone "correttivo" da padre a figlio, non lo trovo un gesto violento, la violenza è altra cosa......fidati tu.

    Ma capisco che la generazione "bim bum bam" o "non è la RAI" sta differenza non la comprende 😃😃

    quando c'avevo 20 anni andai fuori per capodanno con due coetanei cresciuti da genitori diciamo "poco tolleranti". Morale della favola mi trovai una coppia di coglioni che solo per miracolo non si fecero beccare da un controllo nella MIA macchina con la droga che si erano portati senza dirmi un cacchio. Non contento uno di loro mi chiese le chiavi della suddetta macchina per prendere una cosa e si mise a girare all'impazzata di notte per il paese (e manco aveva la patente).

    Questi erano due cresciuti a boccatoni (se alla lettera o meno non lo so) da famiglia severa che dentro casa non facevano "ah". Solo che poi se sfogavano fuori

    • Grazie 1

  2. ma pure Padre Pio, che in vita veniva considerato tranquillamente un truffatore dalla Chiesa senza tanti giri di parole. Poi i soldi (e il vecchio motto "Vox  populi vox Dei") mandano l'acqua per l'insu'...

    Lasciamo sta'...

    Comunque davvero non capisco perché concentrarsi tanto su quello che fanno o non fanno i parenti di gente ammazzata dalle forze dell'ordine. Il problema è la gente ammazzata o brutalizzata dalle forze dell'ordine (ovviamente nelle condizioni di un caso Cucchi, perché già per Giuliani come hanno scritto è molto diversa la cosa), chi se ne frega della perfezione o meno di Ilaria Cucchi

     

    Quello di Cucchi non è stato "peggio" o non solo. è stato "scandaloso". Su Giuliani si può discutere di tutto, ma in definitiva era comunque armato, per quanto in modo improprio, e essere colpito con un'arma a propria volta può, tristemente, capitare quando le cose si decidono in pochi secondi.

    Casi tipo quello di Giuliani, o di Bolzaneto, o altri, scandalizzano infinitamente di più perché necessitano di tante persone (a Bolzaneto in quanti erano? molte decine?) che si mettono d'accordo per fare quello che fanno, con tutto il tempo di decidere, a mente fredda, stile organizzazione criminale


  3. A me preoccupa più che un paese che ha oggettivi problemi di gestione di chi gestisce l'ordine pubblico (perché Bolzaneto c'è stato da noi, non in Spagna o in Austria) ha tanti problemi ad attuare misure (tipo telecamere) che altrove sono da un pezzo la norma. Perfino il reato di tortura vorrebbero togliere sti scienziati.

    Poi avresti meno madri e sorelle dei vari giuliani o cucchi in politica (anche se in realtà il vero scandalo enorme di Genova fu la questione Diaz-Bolzaneto). Leggevo cronache e interviste coeve anche a fuoriusciti (nel senso che sembrava parlassero di un'organizzazione criminale) delle forze dell'ordine che andavano ben oltre il raccapricciante, perché davano l'idea di un corpo fondamentalmente malato.

    Poi te senti quel genio di Larussa (capito chi?) parlare di "storia preoccupante" per i fatti di Verona. Ma non ci vuole tanto a prevenire ste cose, eh. Magari toccherebbe essere anche un minimo meno buonisti, visto che adorano sto termine, quando capitano


  4. 12 minuti fa, mdmterni ha scritto:

    Secondo me nessuno vieta alle squadre di farsi una coppa a parte,il problema è che la UEFA può negare a,squadre allenatori,giocatori e arbitri di partecipare a tutte e due.dovranno scegliere o una o l'altra e a quel punto chi andrà in super lega non potrà partecipare neanche alle competizioni delle nazionali.a meno che non cambiano le regole.

    che mi sembrerebbe giustissimo, comunque la giri.

    da un lato mi sembrerebbe sbagliato impedire di giocare a pallone se non sotto una certa egida (mica è una dittatura...), dall'altro ci mancherebbe pure che una lega o una federazione non possa regolarsi chiedendo un'esclusiva.


  5. 50 minuti fa, alien ha scritto:

    Per gli studios credo che abbiamo una forte resistenza da Roma (Cinecittà). Per questo motivo, secondo me, non decolleranno mai.

    Per le altre zone sono d'accordo con te, anche se la discarica è un SIN, immagino faccia storia a sé (purtroppo).

    Comunque io adesso non so come funge, ma rispetto a 10-15 anni fa penso che ci siano molti più attori in gioco.

    Metti che diventi uno degli hub di produzione principali di Amazon prime video o Netflix Italia...


  6. Brexit, solo l’8% dei britannici oggi la reputa un “successo”

    dal nostro corrispondente Antonello Guerrera

    Gli ultimi dati di un sondaggio YouGov per il Sunday Times: soltanto il 20% di chi nel 2016 ha votato l’addio alla Ue oggi la considera benefica. Mentre è un disastro per il 62% del totale degli intervistati. E molti dati economici non fanno ben sperare

     

    io continuo a pensare che so' troppo signori e dovrebbero sfasciare il muso a quel fesso di Cameron, a quell'altro genio di "mister 350 milioni di sterline alla sanità" (Farage) e a riempire di improperi tutta quella manica di vecchie (letteralmente) volpi che hanno votato per un suicidio simile


  7. 5 ore fa, doginho ha scritto:

    Non voglio tornare a litigare con te, ma veramente: come puoi scrivere una cosa del genere? Quali sarebbero i deliri pro vax? Quelli che ci hanno permesso di tornare a vivere nella normalità? Eh si, anche a chi ha scelto di non vaccinarsi... perchè questa è la vostra fortuna. Che la stragrande maggioranza delle persone ha scelto di vaccinarsi per far tornare a vivere nella normalità anche chi, super egoisticamente, ha deciso di non farlo.

    io quelli che su facebook mettevano le foto dell'avvenuta vaccinazione come se fossero appena usciti da Mordor e la pubblicità con le due dita a battere sulla spalla li avevo trovati un po' deliranti ai tempi

     

    Da una parte però penso pure che alla normalità saremmo comunque tornati. Ci sono tornati in Cina dove hanno vaccinato poco e male, soprattutto gli anziani, ci sono tornati in UK che lasciamo stare come l'hanno gestita... Ormai da nessuna parte ci sono grossi problemi, quindi ci saremmo tornati comunque anche con meno vaccini e senza lockdown. Tutte le epidemie della storia prima o poi bene o male finiscono. Però ci saremmo tornati magari col doppio della gente finita sotto terra, che qualcosina significa.


  8. 23 minuti fa, pino ha scritto:


     

     


    Hai ragione tendo sempre a svicolare proprio perché ammetto che le mie idee ( che ripeto sono molto simili alle tue) non siano verità assolute e che per altri possano essere completamente diverse.
    Premettendo che i truffatori andrebbero perseguiti per legge e che le cazzate non andrebbero amplificate dai media, nell'episodio che racconti dell'antibiotico come racconti tu c'è stato un errore (per fortuna risolto se non ho capito male) fatto da dottori con laurea, specializzazione e un po' di esperienza. Probabilmente la cosa si sarà risolta con un altro dottore con la stessa laurea del primo ma con esperienza diversa che ha azzeccato la diagnosi per bravura o semplicemente perché quello di prima aveva provato la soluzione più probabile che però non era quella giusta quindi ne avrà provata un altra che era quella giusta. Questo per dire che la scienza si muove così per tentativi fino a trovare la soluzione giusta, ma per sistemi complessi, come ti dicevo prima, la soluzione non è sempre la più probabile.
    La scienza cambia eccome soprattutto in medicina. Ci sono innumerevoli episodi di medicinali o anche esami diagnostici (ad esempio le lastre) che con l'intento di fare bene poi col tempo ci si è reso conto che avevano effetti collaterali pesanti tanto da annullare i benefici. Ed è la scienza stessa che permette di capire quando lei stessa non funziona

     

    Ma questo è evidente ma non vedo il nesso. Il problema non sono i medici che sbagliano le diagnosi o i medicinali che subiscono revisioni o che poi si vede che, magari anni dopo e in buona fede, erano perfino dannosi. È inevitabile che capiti ogni tanto. il problema è quando ti propinano roba che si sa perfettamente da prima di dartela che non funziona e che ti abitua ad usare un tipo di "farmaci" che non fanno nulla per qualsiasi malattia. Quel tizio con cui lavoravo è stato sfigato e vabbe', ma nell'altro caso a sto ragazzino se non si mettevano di punta non gli davano niente perché il genitore (per fortuna, solo uno dei due) fissato con l'omeopatia non voleva. La diagnosi ce l'aveva giusta da subito. Se dopo aveva una reazione tipo questo mio collega, visto che co sta roba ci si muore pure, poi che si faceva? Con chi te la piji? 

    Oltre al fatto che a non curare certe malattie soffri di più e guarisci più lentamente in ogni caso.

    Cioè, a quell' altra mia amica hanno diagnosticato fantasiose malattie con uno strumento che manco in un film di fantascienza anni '50 solo per spillarle dei soldi, ma non deve fare incazzare? Non è che si parla di diagnosi sbagliate eh


  9. In ambito medico, in materia di trattamenti, cure, diagnosi, etica e rispetto della dignità della persona, il Professor Bucci conclude dicendo che “porsi la domanda se ricorrere o meno a pratiche non basate sulle evidenze scientifiche, ammesso che non causino danni diretti alla persona, equivale a domandare se vi sia bisogno dell’utilizzo di placebo in condizioni in cui il medico ritiene che possano essere utili. Purché si presenti un placebo come un farmaco, rinunciando cioè a tutta la costruzione pseudoscientifica, vitalistica e irrazionale che si accompagna alla somministrazione anche dell’omeopatia, la risposta potrebbe essere positiva. Potrebbe cioè essere utile che un medico somministri finti farmaci, all’insaputa del paziente, per sfruttare effetti di natura psicologica laddove la scienza ha dimostrato che questo sia utile.

     

    Se però, perché l’effetto placebo possa manifestarsi, si dovesse scoprire che è indispensabile anche trasmettere al paziente false credenze circa il funzionamento della medicina (per esempio, riempendogli la testa di bugie circa costituzioni e diatesi omeopatiche, energie, diluizioni estreme e, ancor peggio, danni dei farmaci), allora il temporaneo beneficio ottenibile per effetto placebo sarebbe pesantemente controbilanciato dall’offuscamento cognitivo del paziente stesso, il quale, tenderà sempre più a rifugiarsi nelle credenze e nelle aspettative irrazionali, diminuendo la sua aspettativa di vita generale in caso di cancro o comunque aumentando la possibilità di incorrere in clamorosi errori, non riuscendo più ad interpretare la realtà in modo corretto. Le bugie circa il fatto che una cosa sia un farmaco, mentre è un placebo, sono un conto; quelle su come funziona la realtà, invece, sono un altro, e rinforzarle o introdurle nelle persone è equivalente a fornire un veleno cognitivo in loro danno certo”.

     

    io sul tema la penso esattamente come sto medico qui


  10. 8 minuti fa, pino ha scritto:


     

     


    Continuo ad essere d'accordo con te ma anche noemoji23.png
    Che in giro ci sono tanti ciarlatani e truffatori è vero ma in questi casi io do la colpa anche a chi ci casca perché certe volte basta veramente poco per informarsi e capire che c'è poco di vero dietro.
    Altro fattore da considerare è che la scienza per fortuna non è un dogma e si mette sempre in discussione quindi quello che è giusto adesso prima poteva essere sbagliato e in futuro chissà.
    L'esempio dell'antibiotico che fai con il placebo dopo tanti anni dalla loro scoperta/invenzione e dopo che hanno salvato milioni di vite , adesso la scienza dice che invece qualche placebo in più sarebbe stato meglio proprio per l'utilizzo esagerato si sono sviluppati batteri ai quali oramai gli antibiotici fanno un baffo.
    Poi probabilmente anche tu ( senza offesa) hai comportamenti che vanno contro la scienza o contro quello che statisticamente sarebbe più giusto e meno pericoloso, ma non ne tieni conto. Ed è giusto così sennò non sarebbe vita

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    ma pure no, eh. Se vado da un medico laureato con tanto di titoli accessori perché dovrei sapere che il macchinario che sta usando non ha "senso"? Voglio dire, a me in ospedale hanno misurato lo spessore della cornea usando un semplicissimo attrezzo tipo penna che immagino abbia all'interno un trasduttore di un qualche tipo, ma per una roba semplice tipo quella che dovevano misurare "mi torna". Perché la mia amica che ha una formazione artistica dovrebbe  sapere che una misura di resistenza elettrica applicata in quel modo in cui l'hanno fatta (oltretutto tirando fuori tipo informazioni su non so quante malattie diverse...) non pare avere senso? Se vado da un medico mi aspetto che sia lui a propinarmi roba che "funziona". Cioè, a me pare proprio il minimo sindacale eh. Se vado dallo sciamano me le cerco, se vado dal medico, se permetti, no

    Però mi pare che fai tutti esempi che, in fondo, svicolano.

    In quel caso specifico che ti dicevo, SERVIVA l'antibiotico, perché era una patologia che, per dire, ha spedito in casa un mio collega per mesi (non riusciva a camminare), ha rischiato di rovinargli il cuore (a rischio di trapianto) e tutte ste belle cose. A lui poi disse sfiga perché aveva cannato la diagnosi il medico e li prese troppo tardi. Se permetti, che non dai l'antibiotico in questo caso perché meglio l'omeopatia fa meno male, beh... e torniamo al discorso che anche la medicina normale può non dare antibiotici se non servono, eh.

    Per il discorso della scienza che cambia, in questi casi, direi di no. Cioè, se prendo 10 o 20000 persone e vedo che un farmaco non funziona, NON FUNZIONA. Se non cambiano le condizioni a contorno (tipo una mutazione di un virus, che ne so) che deve cambiare? E poi parliamo di omeopatia. L'omeopatia NON è sottoposta al metodo scientifico nel senso che NON vengono fatti test di efficacia dei farmaci omeopatici (ma solo quelli per la tossicità per quanto ne so, come se fosse una bibità). Quando vengono fatti per  qualche studio viene fuori che è un placebo, come è ovvio che sia perché in pratica non ti danno nulla se non zucchero.

     

    Che pure io faccio cose non scientifiche che vuol dire? Io se mi chiede un cliente una roba  che so che non si può fare je dico "guarda che non si può fare" o non funziona, e se mi sta a sentire gli spiego anche perché. E poi se la vuole comunque magari la faccio (visto che un sistema che funziona in modo non ottimale al limite crea cazzi a lui, io più di dirglielo...) o se proprio non si può fare non la faccio (se non si può non si può, mica sono un mago). Ma qui si parla di medici che danno roba non testata e che non funziona... è un po' diverso da altri lavori, eh.


  11. 2 minuti fa, pino ha scritto:


     

     


    Premessa: Red Ronnie ha detto una cazzata
    È la colpa non è né di Red Ronnie che dice cazzate né di chi gli da udienza e diffonde le sue cazzate ; la colpa è della gente perché è la gente (pubblico pagante) che ama sentirsi raccontare cazzate.

    Riguardo quello che dici invece benché sia uno "scientifico" anche io come approccio non sono un assolutista come sembri tu soprattutto su quello che riguarda le persone
    Per esempio proprio la statistica che dici tu ci permette di dire che il fumo fa male ma non a tutti e non in egual misura o che l'effetto placebo esiste per alcune malattie. Che significa questo? Significa che la scienza può dare molte risposte ma poi quando si vanno a studiare i fenomeni e si fanno gli esperimenti per dare forza alla propria teoria, la risposta non è mai univoca, sia ha sempre un grado di incertezza che dipende da quanto sforzo ci si mette nello studiare il fenomeno e nel fare l'esperimento.
    Ti faccio un esempio stupido. 2mele +2mele fa 4 mele. cosa sacrosanta. Faccio l'esperimento e risulta abbastanza facile dimostrare ciò. 2 milioni di mele + 2 milioni di mele fa 4 milioni di mele. Cosa altrettanto sacrosanta ma l'esperimento per dimostrare ciò richiede un impegno molto ma molto superiore dell'altro e non è detto che venga sempre giusto.
    Che voglio dire con questo. Che quando parliamo di sistemi complessi la verità non è mai una, ce n'è una più probabile ma non è l'unica. E il corpo umano e la sua mente soprattutto sono dei sistemi talmente complessi che dare o avere risposte assolute per me è sbagliato.
    Riguardo la fuffologia che fa star meglio la gente io non ci credo ma credo nell'effetto placebo di queste "usanze" quindi possono benissimo aiutare una persona a guarire se non dal malanno fisico ma almeno dal malessere mentale
     

     

    ma infatti il mio discorso non è questo.

    Sul discorso del fumare bisogna intendersi su quello che intendiamo "fa male". Se per "fa male" intendiamo che ti fa venire un tumore e ti manda al camposanto, può non farlo e puoi campare 100 anni pure fumando come un turco, è statistica. Se intendiamo che ti riempie i polmoni di catrame, a meno  che tu sia wolverine, penso che sia matematico che ti riduce le capacità respiratorie o qualcosa del genere.

    Ma, in generale, io non sto affetto parlando di certezze. Io sto parlando di indagini statistiche, almeno per quanto riguarda la medicina. Se devo capire se una cosa fa bene, faccio 10000 prove e vedo se fa bene, fa male o se è meramente un placebo.

    Il problema con il placebo è che, detto banalmente, non fa un cavolo. Che possa fare bene è un altro discorso (che un placebo possa fare abbassare la pressione, per dire, non stupisce nessuno), ma il punto è che dare credibilità a una intera "branca" di medicinali finti che sono tutti placebo, induce le persone a usarli per tutto. Che ne so, metti una situazione in cui a un ragazzino servono gli antibiotici ma non gli si danno perché si preferisce dargli i medicinali omeopatici (come ho visto accadere). Fai casino in due modi 1) abitui il ragazzino a credere in farmaci che non funzionano (che tra l'altro costano un boato per quello che sono) e sta  tara poi se la porta da adulto e tendenzialmente la trasmetterà 2) in casi di malattie "vere", anche non letali, in cui l'effetto placebo è più un pericolo che altro, non lo curi. Ci sta tanto modo di dare un placebo senza far credere la gente a macrogruppi di scienze "cazzata"  come l'omeopatia, perché non farlo? Io da ragazzino per il mal di gola prendevo la  borocillina, fondamentalmente fa poco o niente ed è sostanzialmente un placebo, ma almeno dei principi attivi ce l'ha e non mi riempie la testa di cazzate dannose in molti sensi.

    Sul discorso del guarire dal malessere mentale, il discorso per me è fondamentalmente simile. Ci sono protocolli riconosciuti, perché per "guarire" una persona devo abbandonarla a pensiero magico, pratiche simili allo sciamanesimo e così via? A parte il fatto che se di solito una terapia richiede mesi, mentre ste pratiche richiedono due ore manco da un professionista, se davvero funzionano così bene e a lungo termine allora chiudiamo le facoltà di psicologia e apriamo le scuole da sciamani, io ci vedo grosso modo le stesse  criticità del far credere all'omeopatia o simili. Far credere alla magia per me  non è bene.

     

    Se invece parliamo d'altro, allora le cose sono spesso anche meno sfumate. Un po' di mesi fa ho accompagnato un'amica da un ciarlatano per una visita, le hanno fatto degli esami che da come me li ha descritti (e da quel poco che conosco di diagnostica non distruttiva per aver fatto un po' di laboratorio) per me matematicamente non reggevano. Poi ho guardato su internet e infatti non reggono - dal mio punto di vista, anche per motivi abbastanza ovvi - e non sono utilizzabili. Tra l'altro, se un certo macchinario "funziona" per la diagnostica lo usa anche la medicina ufficiale, non vedo perché non dovrebbe essere utilizzato anche negli ospedali "normali". Non lo usano per il motivo più banale, non funziona. Poi le hanno fatto credere che il residuo di reazione tra il sudore delle sue mani e un elettrodo erano le impurità che uscivano dal suo corpo (verdi, tra l'altro, manco fosse un visitor) e in definitiva le hanno spillato un sacco di soldi e già che c'erano le hanno messo in testa che aveva non so quante malattie sottostanti sempre rilevate dal suddetto macchinario che non funziona, nel senso che non può dare alcuna indicazione di alcun tipo.

    A me intanto che l'aspettavo hanno cominciato una filippica sulla proteina spider (testuale) dei vaccini per il covid e che dovevo farmi degli esami e non so che procedure con loro per purificarmi dai residui che secondo loro avrebbe lasciato il vaccino (non ho capito perché secondo loro era meglio farli anche prima del vaccino quando i residui del vaccino ovviamente non c'erano ma vabbe') 

     

    non è una questione di certezze assolute, relative, di sopra o di sotto. è che certa roba "funziona" e si può considerare, nell'accezione normale non troppo filosofica del termine, vera. Ma tanta roba che propinano so' cazzate sparate lì senza alcun controllo ed evidenza per spillare quattrini...

     


  12. 5 ore fa, BuFERA ha scritto:

    ma il punto infatti è proprio quello. affermare che fosse la terra a girare intorno al sole in passato ha fatto passare i guai a qualcuno, ma di fronte alle prove scientifiche non c'è tolomeo che tenga. il dubbio è importante, altrimenti finiamo per credere semplicemente a tutto. ed è importante anche quando sono in pochi a porselo. e più importante ancora ovviamente sono le risposte che si danno: il dubbio è alla base del metodo scientifico, è ciò che lo muove.

    La cosa ganza è quando vengo accusato di essere peggio dell'inquisizione ("tu avresti bruciato Galileo e Giordano Bruno"") perché debunko le cazzate. 1) Galileo non aveva modo di dimostrare quello che affermava, che a sua volta era sbagliato (diciamo che era molto meno sbagliato della teoria eliocentrica, ma mancava sempre parecchio a una descrizione più realistica - pensava pur sempre che il sole fosse immobile). Ma era un sacco di tempo fa. 2) siccome stiamo nel 2023 pressoché qualsiasi roba che abbia una qualsiasi utilità pratica si può o dimostrare, verificare, indagare, almeno su basi statistiche ("cura statisticamente più gente di un placebo", per dire). 3) non ho dato fuoco a niente e nessuno (ancora...) ma al limite mi scoppia il fegato

    Oppure mi accusano di non credere in niente, e io replico che credo in tutto quello di cui si permette di verificare che è vero, e del resto posso al limite farmi un'idea, se è il caso, come tutti. Anche perché non riesco a capire, se sei convinto del fatto tuo e delle tesi che proponi, perché toccherebbe fare a fidarsi.

    Una volta ebbi un'epica litigata con una mia amica psicologa perché le ho detto che mi lasciava molto perplesso il fatto che molti psicologi spedissero la gente da ciarlatani vari (tipo quelli che fanno le costellazioni, tra l'altro spesso senza essere manco psicologi) dando un'aura di scientificità a pratiche derivate in parte da cose fondate ma che nell'insieme però rientrano sempre nelle suddette categorie di fuffologia comparata varia.

    Cazzo pareva che j'avevo ammazzato un parente, anche se diceva di non conoscere le pratiche che nominavo se non di nome (e allora di che parlamo e perché ti incazzi?) . A parte difese corporative tipo "ma se dessi del ciarlatano a un ingegnere come la prenderesti"? Che io replicai che io lo faccio di continuo (beh, mo' di continuo per fortuna è troppo) con tutti quelli che continuano a cercare di vendere miracolose auto ad aria compressa, o ad acqua, o a costruire sistemi che vanno contro tipo settanta principi della termodinamica ma "Soros/le corporazioni/il cattivo delle ninja turtles signora mia non mi danno i soldi per costruire il prototipo da solo trenta metri di altezza perché farlo in scala pare brutto". Per me un ciarlatano è un ciarlatano e se chiama così, almeno quando propone certe pratiche o credenze, che poi sia un medico, un ingegnere, uno psicologo... Un panettiere...

    Come dovrei chiamarlo, crocerossina? E che cavolo.

    Tra l'altro poi mi disse che il suo medico le aveva detto che finalmente l'omeopatia era stata dimostrata (sic), che era da dirle di farmi fare due paroline co sto medico, anche perché una mezza idea di quale fantastica dimostrazione parlava ce l'avevo... Puttana Eva, la volta che mio padre si fece rifilare un farmaco omeopatico in farmacia gliene dissi di ogni, lui si offese , andò dal nostro medico e ci prese il resto degli insulti. C'è pure scritto sul pacchetto "senza indicazioni terapeutiche approvate" . E che cazzo...

    Vabbe' chiudo lo sfogo...

    Che poi tanto il debunking è totalmente inutile, se non per sfogarsi, perché non c'è peggior sordo di chi è sordo veramente ma subito dopo viene chi non vuol sentire


  13. Alcuni dettagli interessanti sulla volata salvezza

    In vista dell’ultimo turno di B spunta uno scenario interessante: anche il Cosenza, se dovesse perdere ai playout, potrebbe essere ripescato se la Sampdoria dovesse fallire poiché nel 2021 era stato riammesso e non ripescato (il Brescia fu invece ripescato nel 2015).

    La notizia è stata confermata dal Corriere della Sera, tramite la Lega B.

    https://www.tifobrescia.it/2023/05/15/fallimento-samp-il-cosenza-non-puo-essere-ripescato-il-brescia-invece/


  14. La filosofia greca, comunque, era arrivata intuitivamente a un concetto molto semplice, che io che non sono un filosofo conosco per la favola dell'atleta fanfarone che avrà 2500 anni.

    C'è sto tizio che si fa bello dicendo, "eh, io a Rodi una volta ho fatto un salto, ma un salto signora mia, che manco Carl Lewis. Peccato che non abbiate potuto assistere.." e allora gli dicono "e che problema c'è, Rodi è qui , salta qui ("qui (sia) il salto" nell'originale). Il concetto è "quello che dici è strano, ma siccome è dubbio e possiamo verificarlo, facciamolo"

     

    Noi c'abbiamo il metodo scientifico che non è altro che la raffinazione di questo concetto millenario con mezzi conoscitivi infinitamente più potenti, e combatti con gente che è convinta che il "metodo scientifico" ha mostrato i suoi limiti (tipicamente guarda caso per tutte quelle pseudoscienze newage maghi, indovini e compagnia bella che ad esami scientifici non si sottopongono per niente o li falliscono regolarmente). Cioè, che abbia dei limiti stiamo al grazie al cazzo, ma se usi questo concetto dei limiti per credere a quel tipo di robe che su Wikipedia mette cosi, tanto per non sbagliarsi, magari qualche problemino c'è 

    Le pratiche descritte non sono accettate dalla medicina, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. 

    Pure lì nel nome della libertà terapeutica ognuno fa quel che vuole, raccomanda quello che vuole e ci si limita a mandare al gabbio qualche medico o genitore che se ne è passato curando un cancro del figlio con l'acqua distillata

     

    Quello che mi fa strano è che in Germania, Austria e dindorni sul tema stanno messi perfino peggio che da noi.


  15. Ah, mi ero dimenticato che quel bambino (che poi manco tanto, stavamo alle medie) credeva pure che noi forse beviamo acqua perché ci abituano dalla nascita, tipo assuefazione, altrimenti non ci servirebbe.

    C'aveva sto tipo di dubbi (conosco gente che crede a sta roba - ma proprio sta roba del non bere, eh - a più di quarant'anni), e mi permetto di continuare a non considerare questi dubbi un grosso sintomo di furbizia.


  16. 14 minuti fa, Aghy ha scritto:

     

    scusa ma co sta frase mi hai fatto crepare. mi è venuto in mente Don Alfio di Carlo Verdone!!! 

    ci vedo anche degli interessi anacoli. anacoli.

    Eh, gliela rubo di continuo. Però di solito il raccontino lo faccio partire con "in quel tempo" per darmi un tono, a sto giro mi sono scordato


  17. Metti quella cosa che ha citato Ninni.

    Se uno mi esprime quel dubbio io gli direi:

    "Amico mio, prova a frequentare i distributori che frequento io. Li non scegli "benzina o diesel", ma "1,2,3,4". E lo fai perché, altrimenti, COME STRACAZZO FA IL DISTRIBUTORE A SAPERE chi ha messo venti euro e chi 10 se riforniamo in più persone? Che fai, le corse a mettere benzina dopo aver pagato per non farti "rubare" il posto da chi ha inserito i soldi un secondo dopo di te?. Però no, tocca dubitare che una cosa così ovvia - ho pagato per la colonnina 3, sto tranquillo che la 3 è la mia - diventa occasione di dubbio.

    Il tutto tralasciando il fatto che magari ci starà pure qualche problema tecnico a fare diversamente da come fanno.

    In quale dimensione parallela un atteggiamento di dubbio a un livello così patologico (come se servisse sapere quanta gente usa il diesel tracciando i singoli automobilisti, le statistiche di vendita di auto e carburanti mica sono un mistero glorioso... E dopo che l'hai comprata quello ci metti e non possono manco profilarti per spedirti il carburante a casa con Amazon),  è sinonimo di intelligenzai?


  18. 1 minuto fa, callea ha scritto:


    Ma io non mi sono espresso sull’intelligenza di Red Ronnie e non sono quasi mai d’accordo con lui.
    Ho solo detto che avere dei dubbi è lecito e che in linea generale chi si pone dubbi è mediamente più intelligente di chi non se ne pone mai e ha solo certezze, quelle certezze che gli vengono propinate. 
     

    Ma il punto è un altro. La cosa che veramente mi preoccupa è che negli ultimi tempi noto un violento accanimento verso chi pone dubbi e ancor peggio avanza critiche. Non importa che siano stronzate o meno. È il fatto stesso di dubitare che viene pesantemente stigmatizzato. 

    Veramente quello che viene stigmatizzato, nella mia esperienza, è la trafila 

    "dubito - me raccontano o mi racconto una stronzata - ci credo"

    C'è gente che sono vent'anni che crede che non ci stanno i cambiamenti climatici perché dubita:

    Gente che ancora crede che l'11 settembre è stata tutta o in parte una farsa (nonostante questo comporti credere a un complotto complicatissimo che coinvolge in pratica migliaia se non decine di migliaia di persone - tra l'altro, eseguito con una perfezione che, signora mia, scansate - mentre per credere agli attentati basta credere a un complotto di poche decine come ce ne sono stati a pacchi in cinquanta anni);

    Gente che ancora crede che regolarsi con la Luna per seminare cambi qualcosa. E se obietti parte con la storia di "eh, ma mio cugino una volta...,"

    Tanto per tirare fuori due tre esempi. Da notare che poi chi si pone tanti dubbi è spesso la stessa persona che non si pone alcun dubbio su certe cose perché "si è sempre fatto così un motivo ce sarà".

    E anche in quel caso, sono di serce se provi a smuoverli.

     

    Il problema è che creduloni che vedono cause misteriose ovunque ci sono sempre stati, dicono che la cosa abbia origini genetiche ancestrali (perché ventimila anni fa magari era perfino un vantaggio per la sopravvivenza preoccuparti di tutto, tra l'altro in un mondo che risposte non ne dava) e/o culturali, però oggi i social hanno dato la stura al credere e diffondere qualsiasi cazzata (e dubitare di qualsiasi cosa), ma anche la stura alla gente "normale" di dire, davanti a cotanta idiozia: "ma questo a cinquant'anni (o sessanta, settanta...,) suonati come fa a credere a sta roba? Ma è rincoglionito?!?".


  19. 3 ore fa, callea ha scritto:

    Ho visto il video di Red Ronnie. 
    Ha semplicemente fatto una domanda e ottenuto una risposta. 
    Di fronte ad un tracciato aereo simile è assolutamente lecito chiedersi che cosa stesse facendo. 
    Ai miei tempi i bambini che facevano domande e chiedevano sempre il perché erano considerati intelligenti. Non mi stupirei visto l’andazzo attuale che oggi chi fa troppe domande venga bocciato. 

    Ai tempi che ero un bambino un mio compagno, mentre a educazione tecnica elencavano i tipi di miele (di castagno, d'acacia, di eucalipto etc.) chiese "ma perché nell'elenco non c'è il miele delle api"?

    Il bambino ottenne risposta ma nessuno lo considerò intelligente per quella domanda.

    La morale del racconto, o parabola, se vogliamo, è che essere considerati intelligenti dipende dalla qualità delle domande e anche delle risposte potenziali che uno si dà. Se per spiegarti una specie di uragano tropicale pensi alle scie chimiche non puoi passare per furbo.

    Augh!

    • Voto Positivo 2

  20. 10 minuti fa, ternano_84 ha scritto:

    Sulla prima parte del messaggio condivido con te...non capisco perché quello schifo non viene recuperato,ma di chi è quel terreno?

    Davanti al distributore non c'è una casa rossa?mi pare cantoniera..anche quella in disuso. 

    Avevo letto qualcosa tempi indietro su quest'ultima..ma non ricordo.

    Ci sta tipo un vetusto centro di formazione professionale di qualche tipo? Effettivamente è rosso. Magari ci rifaccio caso quando ripasso.

    Più un altro po' di scaricaticci e l'ex gez pub

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