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Todi Rossoverde

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Messaggi pubblicati da Todi Rossoverde


  1. Ok.Ho capito tutto.Arrivederci a tutti.Ma solo allo stadio.

    Un ultima cosa la signora Torre non è una giornalista professionista l'ho verificato sull'albo.Quindi sono libero di dire che non mi piace ne lei ne le sue trasmissioni ne i suoi ospiti.Mari era un'altra cosa ma qui purtroppo non si vede più.

    E ora se permettete vado a iscrivermi a la stirpe del drago dove sicuramente c'è più rispetto per le persone specie per quelle che tifano Ternana e sono di fuori.


  2. Tu non hai criticato e basta... hai detto che "in questo periodo si dovrebbe occupare di altro"... andando implicitamente a "fare la morale" gratuitamente ad una persona che fa di questo lavoro la sua professione... e questo senza che nessuno ti avesse detto nulla o provocato... vorrei sapere chi sei tu per suggerire a Livia cio' di cui si deve occupare... (così come vorrei sapere chi sei tu per dare dell'Ascolano a me... solo perche la penso diversamente da te sulle Fere e, a questo punto, pure su Livia). Se vuoi rispetto, cerca di dare rispetto...

    Ti avevo già chiesto di ignorarmi ma vedo che insisti.Io non sono che un onesto operaio che tifa Ternana,ma non mi sembra che tu sia il presidente del consiglio solo perché hai avuto la fortuna di prendere un pezzo di carta che io non ho potuto prendere perché non avevo i mezzi.Quindi ignorami per favore.

    In ogni caso non sapevo che la signora Torre fosse una giornalista professionista.Verificherò sull'albo e se è così le chiederò scusa ufficialmente.Non sono abituato a criticare coloro che sono iscritti all'albo dei giornalisti professionisti.E qui la richiudo.

    • Voto Negativo 1

  3. Comunque se criticare per una volta una giornalista significa provocare ripetutamente....che dovrebbe dire allora il povero Giovannetti che ogni volta che scrive viene preso di petto oppure Mughini o qualsiasi altro giornalista?Comunque non criticherò più quella giornalista se vi sta tanto a cuore.Non pensavo che si scatenasse tutto questo casino quando poi è stata lei a replicare stizzata per prima. Boh.....certe volte non vi capisco proprio.Sarà perché non sono ternano di nascita....E la chiudo qui.


  4. Todi bianconera :D

    ps sei molto ganzo: ad ogni post prima provochi poi dopo che ti viene fatto notare chiedi scusa. Comunque bella vittoria al Cabassi complimenti altro che il "poro" Professore :)

    Il fatto è che voi ternani siete come la pelle dei coglioni :) non vi si può dire niente.

    Ma vi voglio bene lo stesso anche se vivo in provincia di merdugia :)

    P.s. Al Cabassi c'ha vinto l'Ascoli.La mia squadra ha battuto il Novara 4-3 ;)

    • Voto Negativo 1

  5. Non serebbe più facile non rispondere DA coglione?

    Chiaro che c'è molto di più importante, ma qui siamo su rossoverdi.

    Te si accorto? :D

    Hai ragione.Ma mi sto accorgendo sempre di più che per qualcuno qui dentro il vivere in provincia di Perugia significa non essere degni di tifare Ternana....E questo in qualche modo si chiama razzismo.....A quel qualcuno ricordo però che mio padre targato Pg tifava Ternana quando lui non era ancora nato e col suo lavoro alla Terni ha fatto mangiare pure lui!Capito caro professore?

    Quanto a quella giornalista sportiva le chiedo pure scusa ma non penso di averla offesa dicendo che non mi piace perché non può piacere a tutti.

    Poi se ho offeso la Ternanità con questa critica chiedo scusa pure a tutti e tolgo il disturbo e mi vado a iscrivere su quel gruppo dove chi non la pensa allo stesso modo viene cacciato via.

    Tanto qui dentro sta diventando lo stesso..... ;)

    • Voto Negativo 2

  6. Io ripeto, ma tu ce vieni dalla provincia de pg a rompe a noi Ternani? Certo che c'hai una gran faccia tosta... ma guarda TEF no? Ma poi questi commenti gratuiti sulla professionalità di una giornalista e conduttrice molto stimata in citta' (e che sicuramente non ha bisogno della mia difesa). Ripeto... non c'è fai una bella figura. Pensace 2 volte prima di posta certe cose...

    Tu cerca di andare a Ascoli e vedi di non rivolgerti più a me per favore.....Ti ignoro tifoso del picchio! In ogni caso per me dopo Ivano Mari c'è il nulla. Peccato che qui Tele Galileo non si vede più. Punto.

    • Voto Negativo 2

  7. Visto che i "padroni" della Ternana hanno compiuto questo ennesimo insensato atto (vedi tema del topic), mi pongo (e vi pongo) una domanda...

    ... di chi è per davvero una squadra di calcio???

     

    Dei tifosi, vien subito da rispondere! Ma che cazzo di domanda è?

     

    Già, dei tifosi, però i tifosi sono anche spettatori. E mentre l'essere tifoso è, diciamo così, uno "stato dell'animo", l'essere spettatore è un qualcosa di molto più tangibile, è un fatto "di tasca". E il calcio si alimenta con il danaro. Lo spettatore, in realtà, è proprietario solo dello spettacolo che ha comprato (attraverso il biglietto allo stadio o l'abbonamento a Sky o il giornale sportivo acquistato in edicola, ecc...). Se gli è piaciuto (lo spettacolo), bene, altrimenti non ci torna più. Certo, lo spettatore, in quanto tifoso, è "proprietario" anche di una "fede" o, come spesso si usa dire in gergo, della "maglia" o dei "colori" di una tradizione calcistica storicamente appartenuta a una città. Ora però, su questo punto, varrebbe la pena riflettere un attimo. Già l'avvento del professionismo aveva di molto indebolito il concetto di "appartenenza" perché quando si incontravano la Roma con il Milan in campo non c'erano più 11 giovanotti nati e/o pasciuti a Roma che si battevano contro 11 giovanotti nati e/o pasciuti a Milano. Se così fosse stato la tifoseria vittoriosa avrebbe potuto ben vantarsi della superiorità tecnica/agonistica della propria comunità di appartenenza. Insomma, aldilà del compiacimento per la guerra vinta contro Albalonga, i Romani goderono molto di più quando vinsero contro i Curiazi che quando la Roma o la Lazio hanno vinto i rispettivi scudetti (co molti giocatori che manco erano romani de Roma, 'tacci loro...). Tra l'altro fino agli anni '70 alcuni giocatori "simbolo" delle più importanti squadre o provenivano dalla città per la quale giocavano (si pensi a un Sandro Mazzola o a un Bruno Conti) o comunque ci restavano per tutta la carriera (vedi un Rivera o un Riva): questo facilitava l'insorgere del senso di appartenenza dei tifosi verso la squadra della propria città. Poi, a partire dagli anni '80, il mercato dei calciatori è diventato molto più frenetico e molto più aperto anche agli stranieri e la funzione aggregante delle c.d. "bandiere" è venuta un po' meno. Ciònonostante, ancora per molto, il calcio ha continuato a crescere in maniera esponenziale al punto da divenire non solo "sport nazionale" ma addirittura fenomeno economico di proporzioni inimmaginabili. In Italia da sempre è stato possibile da fascista diventà comunista, dal '75 addirittura da sposato tornà scapolo, negli ultimi anni pure da omo diventà donna...e guai se qualcuno obietta qualcosa. Ma se da Laziale diventi Romanista te pijano pe matto (e te va pure bene se non prendi nà coltellata)! Ve pare normale? Vabbè, tornando a parlare seriamente, il boom del calcio segnò, come in tutte le cose, l'inizio della parabola discendente (fine non ancora giunta ma, a mio giudizio, ineluttabile e non lontana). Già, perché dopo gli scandali delle scommesse degli anni '80 (peraltro mai passati di moda) si sono aggiunti gli scandali societari. Le società calcistiche, a dispetto della loro effimera e strumentale "anima colorata" o "maglia" (verso la quale tutti gli attori del Circo rivendicano in pubblico sempre incondizionato attaccamento...fintanto non gliene arrivi un'altra dai colori più "attraenti"...), sono banalmente e brutalmente divenute solo e soltanto quel che peraltro già erano nella loro forma giuridica: "società", ovvero enti a scopo di lucro. E' venuto in tal modo meno anche l'ultimo elemento in grado di far sopravvivere quel senso di appartenenza in migliaia e migliaia di spettatori (rectius: tifosi): le radici della proprietà! Cazzo: almeno quello! Per fare un esempio: essendo di Milano, mi è facile sentire "mio" il Milan (anche se in realtà so che è di Berlusconi...) fintanto che resta per davvero del Cavaliere, noto personaggio milanese, nato, pasciuto (e pure arricchitosi...) proprio a Milano (per carità, poi ci sono anche i milanisti di Palermo ma anche loro si sentono, per ciò stesso, legati in qualche modo alla città di Milano). Stesso discorso può farsi per Agnelli, Moratti e per tanti altri Presidenti/Padroni da sempre legati indissolubilmente alla loro città e, quindi, alla squadra di calcio che la rappresenta. Ma se il Milan lo comprano i cinesi, il mio senso di appartenenza prima o poi scemerà, anche se, per ipotesi, i cinesi non dovessero compiere a Milano lo scempio che i marchigiani stanno perpetrando a Terni . Dobbiamo rassegnarci al fatto che le società di calcio sono soltanto delle imprese, che possono essere usate per scopi leciti (auspicabile) o illeciti (detestabile) ma comunque ormai sempre e solo nell'interesse esclusivo dell'imprenditore e dei suoi accoliti (da ovunque costoro provengano). E tra gli scopi illeciti il più detestabile è proprio quello della "lavatrice", perché chi vuole semplicemente "lavare", può farlo oggi in rossoverde, domani in bianco azzurro, dopodomani in rossonero...l'importante è che la lavatrice funzioni. In ogni caso, con 11 giocatori in campo, metà provenienti dall'estero, l'altra metà da regioni italiane ma diverse, idem dicasi per allenatore e staff tecnico, con una proprietà che viene anch'essa da fuori (ormai anche da altri mondi) e che non ha alcun rapporto con la città di cui pure ha comprato la squadra, mi dite quale cazzo di senso di appartenenza può ancora autenticamente sopravvivere nel cuore del povero spettatore-tifoso? A me, sinceramente, l'ostentato attaccamento a una maglia (stavolta dico da parte del tifoso) inizia a sembrare una forzatura. Se poi pensiamo che la proprietà, se solo le risultasse conveniente economicamente, potrebbe addirittura cambiare i colori di una squadra e la sua stessa denominazione, allora chiediamoci: cosa ne resta ancora di questa "fede"? Fedeltà va bene ma...a chi? A dei trascorsi sportivi che non hanno più alcun legame con la realtà di oggi? Francamente mi pare un po' poco.

     

    Sia chiaro, i fatti di cui sopra sono ovviamente arcinoti a tutti ma inducono a una riflessione per molti "blasfema": la fedeltà a una squadra di calcio non rischia di diventare un mero feticcio?

     

    In ogni caso, tornando a noi, viene da pensare che in situazioni limite come quella che si sta creando a Terni, le alternative siano solo 2:

     

    1) abbandonare definitivamente lo "spettacolo" (soluzione difficile da attuare se nell'animo persiste irrazionalmente la "fede", però almeno si arreca un danno alla proprietà: stadio vuoto, introiti tv e pubblicitari azzerati, e via dicendo. Almeno una soddisfazione tutt'altro che irrazionale.)

     

    2) aggregarsi tra tifosi di un'entità che purtroppo non esiste più e dare vita a una nuova società calcistica (questa sì, nuovamente e autenticamente "ternana nell'animo" perché creata e voluta dai ternani) per ripartire dalla promozione (o non so in quale cazzo di serie deve iscriversi una neonata società calcistica). Se po' fa credo, o no? Penso di sì! Ovviamente tra qualche anno questa neonata società, una volta divenuta importante, potrebbe perdere nello stesso modo la sua "ternanità". Ma questo è il gioco...

     

     

    Forza adesso, avanti voi con le vostre paraculate!!! Evvivaaa!!! (Basta che non rompete il cazzo per essermi dilungato perché de leggeme non ve l'ha ordinato nessuno)

     

     

     

    P.S.:...però se tornasse Robertino Breda...cambierebbe tutto... :P

     

    Molto interessante. Specie l'idea della Ternana 2. Ma bisognerebbe essere tutti compatti, comprese le istituzioni. Il che mi sembra praticamente impossibile perché mi sembra che tra loro.....Si amino....


  8. Comunicato stampa tipico dei 2 diversi

    I tifosi invocano una cosa? Loro a sfregio fanno il contrario e ci godono tremendamente

    Provocazione in pieno stile indimenticato

    Firmata chiaramente con l'ironico "raggiungere gli obiettivi comuni"

    Lo stile è sempre quello: vi prendiamo per culo, voi lo sapete che vi prendiamo per culo, ma non potete farci niente

    Vi caghiamo dentro casa e vi sporchiamo pure i muri e se voi dite "A".........noi vi denunciamo

     

    Ricominciano le grandi stampe

    Sarò contenta la Fabriano

    Sicuramente la lo stile e la firma è quello dei gemelli. Qualcuno la pensa diversamente...?


  9. La Ternana Calcio comunica di aver raggiunto l’accordo con il signor Benito Carbone per il prolungamento del contratto fino al 30 giugno 2018.


    Un percorso avviato la scorsa estate e che riteniamo sempre più idoneo per il conseguimento dei migliori risultati sportivi. Al signor Carbone auguriamo buon lavoro, sempre uniti per raggiungere gli obiettivi comuni.



  10. Brunello Cucinelli (Castel Rigone, 3 settembre 1953) è uno stilista, imprenditore e filantropo italiano fondatore dell'omonima azienda.

     

    Imprenditore del cashmere, secondo l'agenzia Bloomberg ha raggiunto lo status di miliardario il 9 maggio 2013, con il possesso del 65% delle quote della sua società, un pacchetto azionario valutato circa 947 milioni di dollari, che arriva a un valore totale di 1,5 miliardi di dollari se si considera la capitalizzazione di mercato della sua compagnia quotata alla Borsa di Milano.

    Brunello Cucinelli è stato il presidente del Castel Rigone Calcio dal 1998 al 2014.

     

    https://it.wikipedia.org/wiki/Brunello_Cucinelli

     

    Cosa fare per invogliarlo? Come coinvolgerlo? Càspita, questo potrebbe davvero fare al caso nostro :clap4:

     

     

    Peccato che ha dichiarato più volte che con il calcio ha chiuso.

    Ora solo filantropia...


  11. in tutte le città la politica ci mette le mani.

    perché eventuali investitori spesso e volentieri li porta la politica sui territori.

    qui che succede? che è successo?

    perché da 13 anni nessuno parla? io sono rimasto alle parole di raffaelli...parole pesanti, peraltro.

    qualcuno, tra cui il sottoscritto, lo scorso inverno e quest'estate ha velatamente riproposto un vecchio grido d'allarme.

    ora sarà un caso, ma il copione si sta scrivendo da sè.

    che dicono da palazzo spada? che vi siete detti il giorno della presentazione e pochi giorni fa? che interessi ci sono in ballo?

    cari politicanti locali, come avete potuto permettere che dei soggetti si possano prendere la briga di tenere per la palle voi, la squadra, la città intera per 13 infiniti anni e per chissà quanti altri ancora?

    domanda retorica, ovviamente...

    e anche le opposizioni che dicono in merito?

    tutto tace e quando tutto tace significa che gli affari sono loschi per tutti i soggetti coinvolti e, appunto, indicibili.

    Ma se mi dicono che pochi giorni fa stavano a spasso insieme per Terni in un bar.... Ma che andiamo cercando ancora?

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