-
Content Count
11,293 -
Joined
-
Last visited
-
Days Won
30
Posts posted by paolo65
-
-
Io c'ero (ho anche il biglietto e se posso lo posterò). Aggiungerei se la memoria non mi inganna (avevo 7 anni) una traversa di Cardillo e dunque la sfiorata possibilità di esordio in casa vincente contro una grande.
-
Date un occhiata.
-
Andate sulla Home page di repubblica.it , siamo anche lì!
-
senza dubbio lo stendardo "vivo de stenti" al quale se ne aggiunse un altro vicino la domenica successiva con scritto "anch'io".
-
Mi permetto di fare una considarazione tecnico-psicologica.
Jimenez è di un'altro passo e se qualcuno afferma che la squadra è costruita intorno a lui, io rispondo ma quale squadra? Ci rendiamo conto che a parte quache causalità non c'è un giocatore, dico uno, capace di giocare di prima, di fare un lancio di 20 metri o di capire in anticipo la situazione per una giocata vincente? Io lo capisco Jimenez quando spesso si estranea dal gioco, molte volte accade dopo l'ennesimo passaggio sbagliato rasoterra di 10 mt di qualche suo compagno o per una sua apertura illuminante puntualmente non capìta. Anche in serie B e anche se lui è un fenomeno, non è che possa sempre riuscirgli di partire con la palla al piede, smarcare 3/4 avversari e entrare in porta con la palla o servire l'assist per Frick. Ricordiamoci anche che non c'è stata partita in cui anche giocando male non abbia fatto beccare almeno 3 o 4 ammonizioni alla squadra avversaria. Insomma non gli si può solo sparare addosso, qualsiasi giocatore se circordato da mediocri si scogliona un pò e rende sicuramente meno delle sue possibilita (vedi Totti).
-
Roma (Roma-Ternana serie A) con mio padre
Firenze 2 (Fiorentina-Ternana serie A e Ternana-Como campo neutro serie B) con mio padre
Como (serie B l'anno della seconda promozione in A) ospite di Traini che quell'anno giocava a Como (ho anche le foto)
Ferrara con mio padre
Empoli nell'83
Francavilla 2
Ancona 2
Perugia 5 (la prima al S.Giuliana serie B anno della prima promozione)
Foligno
Viterbo
Latina
Brindisi
Ischia 2
Arezzo
Fano 2
Macerata
Pesaro
Giulianova
Napoli (Campania puteolana)
Cesenatico
Sambenedetto 2
Cesena 2
Verona (chievo)
Celano
Ascoli
e sicuramente qualche altra che non ricordo
-
-
-
Per chi come me ha avuto la fortuna di vivere gli anni della prima promozione in A e quelli successivi, di essere letteralmente trasportato così piccolo (5-6 anni) dall'entusiasmo e la passione collettiva non solo di Terni per la squadra di calcio che molti ammiravano, oggi è un pezzo della mia infanzia che mi viene strappato. Non esagero nel dire che i miei ricordi più belli da bambino me li ha regalati proprio il PRESIDENTE.
Tutto il resto, l'anno 2004 della mancata promozione, le altre speranze disattese, perdono veramente di significato rispetto a questa triste notizia. Anche se dovessimo un giorno tornare in serie A, non avrebbe certamente lo stesso sapore, il sapore di chi ha dato tanto (anche economicamente) e ha contribuito in maniera decisiva ad alimentare quella passione per la ternana che è la mia, di quelli della mia generazione e delle persone più avanti con gli anni, gente che continua a seguire la propria squadra solo per amore anche se non si riconosce più in questo CALCIO.
Grazie Presidente non ti dimenticherò mai!!!
-
Bisogna andare un pò in là con gli anni:
1978 o 79 anno della retrocesione in c1 quarti di finale di coppa italia a Terni con il Napoli (1-0)
Triangolo sullo stretto De Rosa-Passalacqua-De Rosa con tiro al volo di sinistro che si insacca nell'angoletto.
A mio parere per qualità del'azione, precisione e rapidità della conclusione e forza oggettiva della difesa avversaria è il gol più bello.
-
Voglio dire una cosa.Agarini non è diventato presidente di questà società calcistica come lo sono diventati praticamente tutti i presidenti sino od oggi, cioè per amore della squadra o della città, e quindi il modo in cui si comporta con la piazza e con la squadra(ed è anche la linea della società - vedi Mangialardi) non è quello del padre indulgente,per amore, con gli errori dei figli, bensì quello del datore di lavoro che dai suoi dipendenti, dopo aver dato, pretende risultati e, altrimenti, minaccia licenziamenti.
Questa società nasce allora con un peccato originale, quello del conflitto di interessi con la città, mai confermato e mai smentito del tutto, cosa che toglie fiducia nel suo operato molto velocemente, non appena le cose non vanno più bene.
La Ternana mi pare davvero allora solo una ulteriore attività del gruppo Tad e niente di più.
Non mi dite che dappetutto è così, perchè tanti presidenti, anche i più esagitati, tollerano critiche mooooolto più feroci di quello che sopporta questa società e chi la rappresenta.
E ribadisco, la querela, è un colpo di vento.
Il nervosismo che serpeggia sembra allora, più che dovuto a persone troppo permalose, ad un isterismo collettivo, figlio magari anche di figure dirigenziali che agiscono sempre nelle veci della società, ma che mai sanno quale sia la VERA linea da seguire, pensando di agire per uno scopo ed invece ritrovandosi ad aver agito per un altro.
E adesso basta perchè i topic troppo lunghi certe volte neanche li leggo.
Tutti noi dobbiamo ricordare che Agarini è stato spinto alla presidenza della Ternana da politici locali o vicini alla Ternana, perchè rappresentava l'unico imprenditore in grado di assicurare un futuro di livello alla società (ci dimentichiamo troppo in fretta che questi anni di serie B non ce li avrebbe garantiti nessun'altro!).
Quindi malgrado evidenti interessi sul territorio (quale presidente a certi livelli non li ha), malgrado errori dovuti anche all'iniziale inesperienza, malgrado alti e bassi di vario genere legati anche a qualche stop improvviso su interessi imprenditoriali, posso assicurare ( e su questo ho fonti dirette di suoi stretti collaboratori ) che la passione per la Ternana e i tifosi (quelli veri) il Presidente ce l'ha e come!
E vi riporto anche un aneddoto che mi ha riferito un suo collaboratore sulle abitutini del Presidente ( risale a quanche tempo fa e quindi non sono certo che le cose stanno ancora così).
Agarini ha l'abitudine di alzarsi molto presto ( tipo alle 5.30 ) e la prima cosa che fa e quella di leggere i giornali; bene da quando è diventato presidente della Ternana non legge più per primi giornali tipo sole24ore, ma Corriere dello Sport, Gazzetta, ecc. e se c'è qualche notizia positiva o negativa sulla Ternana alle 7.00 comincia a chiamare i suoi collaboratori e manager dicendo "hai visto che dicono... ecc. ecc.). A volte si presenta alle riunioni con le testate sportive sotto il braccio. Non solo, ma è altrettanto certo che il suo umore all'inizio della settimana è fortemente influenzato dai risultati sportivi, tanto che gli stessi collaboratori il lunedì, se la Ternana ha perso, si attendono un presidente più nervoso ed una settimana più difficile.
In altre parole, e al di là che sia più o meno opportuna una sua uscita ufficiale per tranquillizzare l'ambiente sportivo ternano, quello che a me sembra certo e indiscutibile è che al Presidente Agarini, anche per la calda tifoseria rossoverde, la passione per la Ternana di certo non manca, e se non è, anche per stile, un urlatore, ciò non significa necessariamente distacco e disinteresse.
-
fare un discorso politico mi sembra assurdo, perchè, come è ovvio, nè Ciaurro nè Melasecche avrebbero impedito ai tedeschi di chiudere il Magnetico.Semmai, questo dimostra la follia delle privatizzazioni selvagge, ed il considerare (cosa che andava tanto di moda negli anni 80) la vendita ai privati come panacea di tutti i mali.
Questa particolare privatizzazione è stata condotta in modo disastroso, perchè la vendita abrebbe potuto essere subordinata alla garanzia del mantenimento di un dato livello occupazionale, come dovrebbe avvenire di regola, oppure lo stato avrebbe dovuto mantenere delle quote ed un potere statutario di veto contro le iniziative piu' rilevanti sulla politica economica aziendale eventualmente intraprese in danno dei lavoratori.
Ecco, questo è il punto di grossa responsabilità politica.
Hai ragione Bartolelli, ma non è tutto...
Questi sono argomenti molto delicati ed i ragionamenti che come cittadini dobbiamo fare devono essere assolutamente oggettivi.
Per favore, lasciamo perdere le responsabilità degli amministatori locali (rossi, azzurri, a righe o a pallini...): in questa vicenda non hanno responsabilità, non perchè abbiano agito bene o male, ma perchè la loro influenza in materia è assolutamente risibile: caso mai qualche appunto può essere rivolto al governo.
Quello attuale lo assolvo a priori, in quanto privo di una qualsiasi forma di politica industriale (ricordo che il presidente del consiglio per risollevare le sorti della Fiat voleva ribattezzare la Panda "Ferrari Small"...) e peraltro non interpellabile, visto che la chiusura del Magnetico non è dovuta ad una crisi aziendale, ma ad una scelta manageriale, ed un governo conservatore - democraticamente eletto da una maggioranza di cittadini che hanno appoggiato una politica economica liberista (meno stato, più mercato) - per propria natura non deve intervenire sulle autonome scelte di un imprenditore.
Il governo che scelse la via della privatizzazione dell'AST (mi pare il Governo Amato) non sbagliò nella scelta della privatizzazione, necessaria per risollevare le pessime condizioni in cui languevano i conti pubblici. Sbagliò piuttosto nel riservare eccessiva fiducia negli imprenditori acquirenti e nel non prendere le dovute tutele su quei comportamenti irresponsabili, poi puntualmente realizzati.
E qui veniamo al dunque.
Lo stato non vendette le acciaierie direttamente a Tyssen Krupp: non sarebbe stato logico, visto che TK non era interessata a nuovi impianti ma alle quote di mercato del potenziale nuovo concorrente.
Le vendette ad un gruppo composto per il 75% dai principali gruppi siderurgici italiani e per il restante 25% dalla Krupp. La maggioranza era composta da Falck, Agarini ed un terzo (mi pare proprio Marcegaglia). Falck e l'altro socio vendettero dopo sei mesi le loro intere quote ai tedeschi, mentre Agarini mantenne una quota ridotta, evidentemente perchè glielo imponevano le altre strategie di investimento condott sul territorio ternano. Tuttavia anche il buon Gigi ha provveduto a disfarsi delle proprie quote l'anno scorso, in tempo per non essere travolto anche lui dalle scelte aziendali della TK.
Con questo voglio dire che il problema dell'economia di Terni e dell'Italia intera è la generale mediocrità della classe imprenditoriale italiana.
La Terni è stata vittima delle speculazioni - badate bene, non chiamatele scelte di investimento - dei pricipali imprenditori della siderurgia italiana, che hanno preferito mettersi italianamente "a disposizione" del concorrente e lucrare subito sulla differenza fra prezzo di vendita e prezzo di acquisto delle proprie quote nella società ternana, piuttosto che investire concretamente su Terni e competere con le altre multinazionali dell'acciaio.
I manager TK prendono decisioni coerenti con le richeste dei propri azionisti: aumentare i profitti e ottimizzare la gestione. Chiudono Terni per produrre di più in Germania e Francia, in un futuro prossimo in Cina. Almeno loro fanno il mestiere di imprenditori dell'acciaio, e non altro. Solo in tutto questo di mezzo ci vanno mio zio, il mio vicino di casa, alcuni amici, persone che vengono allo stadio insieme a me e a voi, i clienti del negozio di abbigliamento o del bar sotto casa.
Adesso ci vuole realismo (da parte nostra) e responsabilità (anche da parte di TK). I tedeschi devono assumersi le responsabilità delle loro scelte, offerndo alternative ai dipendenti del magnetico e nuove prospettive di investimento (e di impiego) nei settori ritenuti più centrali del sito produttivo ternano.
Lo devono fare, se non altro per distinguersi dai loro colleghi italiani (Bosco, Linkweld...).
Concordo in pieno la tua disanima sul perchè di questo "inevitabile" processo e per quanto sia inutile rivangare il passato aggiungerei che in un articolo sulle cronache locali di un paio di anni fa (mi pare il messaggiero) Agarini solennizzava che mai avrebbe lasciato le acciaierie completamente in mano ai tedeschi e che le sue quote erano garanzia di continuità della tradizione siderurgica ternana e nazionale.
Comunque tutto ciò è perfettamente inutile, bisogna solo manifestare nell'interesse collettivo, affinchè il male sia minore possibile, questo realisticamente, a meno di clamorose sorprese, pressioni e/o ripensamenti è tutto ciò che si può e si deve fare.
-
salve a tutti, sono l'amministratore di Euromedia di Terni, società che ha realizzato, in collaborazione con il CMM, il sito ufficiale della Ternana.
Prima di tutto desidero complimentarmi, da addetto ai lavori, per l'ottima riuscita e la vivacità del Vs. forum , che credo non abbia uguali in Italia, ed inoltre approfitto per informarvi su come stiano realmente le cose onde evitare inutili polemiche.
Euromedia, venendo a conoscenza che la Ternana calcio intendeva procedere al restyling del sito, si è proposta, a titolo di investimento (senza cioè percepire una lira), come partner tecnologico per la realizzazione dello stesso in collaborazione con il CMM. Due sono i motivi che mi hanno spinto a fare questo passo:
1) siamo una società piena di giovani ternani e quindi anche tifosi, io stesso che mi avvio ai 40 seguo la ternana da quando avevo 5 anni: quindi c'è sicuramente una motivazione "romantica" e di partecipazione;
2) se non ci fossimo proposti gratuitamente, questo progetto, come in passato, sarebbe stato realizzato, magari con esborso economico, da altre aziende fuori del territorio e questo da ternani purosangue non volevamo che accadesse.
Inoltre la ns. azienda sta scommettendo sulla creazione di un piccolo, ma ambizioso network di portali (abbiamo realizzato e gestiamo anche il sito del comune di Terni e dell'associazione degli eventi valentiniani) che per noi non ha avuto un risultato significativo economico ad oggi (anzi sono tutte iniziative che in grossa parte pesano sulle ns. spalle visto che le finanziamo), ma che a medio termini potrebbe generare in termini di ricadute e di prospettive risvolti interessanti.
Detto questo preciso che Euromedia ha sotto contratto (quindi, se pur con cifre normali, paga!) 5 collaboratori giornalisti pubblicisti di cui , se vorrete, renderò pubblici anche i nomi, che hanno il compito di aggiornare i portali in questione.
Oltre a questo vanno anche segnalati tutti costi sostenuti per la realizzazione e il supporto della parte tecnologica e grafica della struttura che interviene quando necessario.
Il fatto che ci siano stati e forse ci saranno dei possibili limiti sulla tempestività, la qualità e la quantità delle informazioni, come qualcuno di voi ha ricordato, è che non dobbiamo dimenticare che si tratta di siti ufficiali e che quindi lo spirito editoriale deve comunque rispondere alla linea che il committente indica e se non riceviamo informazioni ufficiali, noi, per serietà, non possiamo pubblicare niente. Riguardo ad altri limiti, non posso che scusarmi, ma come per tutte le cose, ci vuole un pò di pazienza con la mia assicurazione che si lavora ogni giorno per limitare i difetti e migliorare il nostro lavoro.
Un ultima precisazione. Non è che Euromedia lavora per la gloria. I portali che noi gestiamo fanno oggi circa 100.000 visitatori al mese, abbiamo contratti con agenzie pubblicitarie per sponsorizzazioni e vendita banner e puntiamo, come obiettivo minimo, alla copertura dei costi con gli introiti pubblicitari, potendo così continuare ad investire affinchè il sito sia sempre più rispondente ai desideri dei tifosi.
Spero che queste precisazioni vi siano utili e perdonatemi se mi sono dilungato.
Buon lavoro e naturalmente forza Ternana!
E' ARRIVATA SILVIA!!
in Discussioni in libertà
Posted · Report reply
sono il ragazzo di Terni che ha condiviso con voi quei terribili giorni al Bambin Gesù avendo anch'io problemi con mio figlio.
Siamo usciti da lì e sembrava andare meglio. Oddio mi ci sto sentendo male. Anche se non ci conoscevamo prima abbraccio te e tua moglie e ti sono vicino.
Paolo