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fogueres

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“Caro piccolo Mario, mentre indossi queste scarpe per la prima volta, non puoi nemmeno immaginare cosa ti regalerà il calcio“. Inizia così la “lettera a sè stesso” che Mario Mandžukić, 35enne ex attaccante di Juventus, Milan, Bayern Monaco, Atletico Madrid e della nazionale croata, ha pubblicato su Instagram – accompagnata da una foto di un paio di scarpette – in occasione dell’addio al calcio giocato annunciato venerdì. Nella sua parentesi italiana Mandžukić ha vinto quattro scudetti e tre Coppe Italia con la maglia bianconera, mentre col club tedesco, nel 2013, ha conquistato una Champions League, una Supercoppa europea e la Coppa del mondo per club. Successi che il campione anticipa a un immaginario sé stesso bambino: “Segnerai gol nelle partire più importanti e vincerai i più grandi trofei con i più grandi club”, scrive.

Con la nazionale croata, inoltre, l’attaccante ha segnato 33 reti in 89 partite, raggiungendo la finale della Coppa del Mondo ai campionati di Russia 2018, in cui la Francia si impose per 4-2. “Rappresentando con orgoglio la tua nazione – continua la lettera – contribuirai a scrivere la storia dello sport croato. Avrai successo perché avrai intorno a te brave persone: compagni di squadra, allenatori, tifosi e familiari, agenti e amici che saranno sempre lì per te. Sarai per sempre grato a tutti loro! Soprattutto, avrai successo perché darai sempre il massimo”.

“Alla fine – conclude Mandžukić – questo è ciò di cui sarai più orgoglioso. Ti sacrificherai molto, ma tutti i momenti incredibili che vivrai ti diranno che ne è valsa la pena. Riconoscerai il momento di ritirarti, di mettere queste scarpe in un armadio e non avrai rimpianti. Il calcio farà sempre parte della tua vita, ma non vedrai l’ora che arrivi un nuovo capitolo. Divertiti! Il tuo grande Mario”. Con un post scriptum: “Se ti capita di giocare contro l’Inghilterra nella Coppa del Mondo, preparati solo intorno al 109° minuto“. Proprio con un gol al termine del secondo supplementare, infatti, Mandžukić trascinò la Croazia alla finale di Russia 2018 battendo in semifinale gli inglesi.

 

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1 ora fa, Kiwi ha scritto:

Ahahahahahahaha noooo nessuna cattiveria, ci mancherebbe. Solo una pagina storica per noi. L'ho acquistata anch'io la locandina. Non so dove appenderla in casa, però.

Appendila sul Topic dell’Empoli 😉

Con tutto il rispetto di qua non è che proprio ce ne freghi sto granché ( per non dire cazzo) delle locandine de Il Tirreno.

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Penso che ormai Dybala non firmerà più il rinnovo. Tra 3 mesi può liberarsi a 0 con un bel guadagno per lui e per il suo agente. Grossa perdita patrimoniale per la Juventus ma d'altra parte l'argentino non ha fatto abbastanza per avere lo stipendio che chiede. Mi sembra che con Arrivabene si stia facendo una spending review bella tosta. Purtroppo ci sarà un conseguente ridimensionamento tecnico. Per ripartire con un nuovo progetto ci vorranno 2 o 3 anni ancora. Sperando di azzeccare i giovani poi... 

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36 minuti fa, FE3IE ha scritto:

Penso che ormai Dybala non firmerà più il rinnovo. Tra 3 mesi può liberarsi a 0 con un bel guadagno per lui e per il suo agente. Grossa perdita patrimoniale per la Juventus ma d'altra parte l'argentino non ha fatto abbastanza per avere lo stipendio che chiede. Mi sembra che con Arrivabene si stia facendo una spending review bella tosta. Purtroppo ci sarà un conseguente ridimensionamento tecnico. Per ripartire con un nuovo progetto ci vorranno 2 o 3 anni ancora. Sperando di azzeccare i giovani poi... 

Lui e Kessie andassero a mungere dove si può (ancora). 

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Dodici milioni a stagione (per 5 anni) dopo tre anni in cui non hai combinato un cazzo.

Io lo manderei a cagare, 

  • Voto Positivo 1

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8 ore fa, FE3IE ha scritto:

Penso che ormai Dybala non firmerà più il rinnovo. Tra 3 mesi può liberarsi a 0 con un bel guadagno per lui e per il suo agente. Grossa perdita patrimoniale per la Juventus ma d'altra parte l'argentino non ha fatto abbastanza per avere lo stipendio che chiede. Mi sembra che con Arrivabene si stia facendo una spending review bella tosta. Purtroppo ci sarà un conseguente ridimensionamento tecnico. Per ripartire con un nuovo progetto ci vorranno 2 o 3 anni ancora. Sperando di azzeccare i giovani poi... 

Non vinci sparando ingaggi a cazzo sennò con il monte ingaggi degli ultimi 2-3 anni dovevi minimo arrivare in fondo alla Champions.

Se andasse via mi dispiacerebbe ma la Juventus va al di là dei giocatori.

Dybala se vuole lo stipendio principesco deve dimostrare di essere diventato un campione e non eterna promessa.

Lo aspettiamo dalla doppietta al Barcellona 

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3 ore fa, fogueres ha scritto:

Non vinci sparando ingaggi a cazzo sennò con il monte ingaggi degli ultimi 2-3 anni dovevi minimo arrivare in fondo alla Champions.

Se andasse via mi dispiacerebbe ma la Juventus va al di là dei giocatori.

Dybala se vuole lo stipendio principesco deve dimostrare di essere diventato un campione e non eterna promessa.

Lo aspettiamo dalla doppietta al Barcellona 

Questo non è del tutto vero. Lo scudetto del lockdown Ve l'ha fatto vincere lui con 2-3 gol nelle partite chiave. E infatti lui ha vinto il premio per miglior giocatore della serie A. 

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30 minuti fa, otap ha scritto:

Questo non è del tutto vero. Lo scudetto del lockdown Ve l'ha fatto vincere lui con 2-3 gol nelle partite chiave. E infatti lui ha vinto il premio per miglior giocatore della serie A. 

Si ma da Dybala ci si aspetta un certo rendimento con continuità.

E’ un giocatore che adoro ma se vuole lo stipendio assurdo andasse pure lui al PSG o in Premier League.

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Due assoluti beniamini del popolo bianconero hanno
intrecciato fra loro un legame di amicizia talmente
stretto che una volta uno dei due fece addirittura a
botte con i tifosi juventini per difendere l’altro... 
🤍🖤
Si tratta d’altro canto di due amici dal carattere difficile,
per usare un eufemismo. Il primo è un uruguaiano di
origini italiane a cui bastavano due parole all’orecchio per
trasformare un fuoco di paglia in un incendio, il secondo
un algerino con passaporto francese col miele negli scarpini
e la burrasca nelle vene.
A furia di tackle assassini, il rissoso Paolo Montero si era
fatto molti nemici, ma di sicuro Zinedine Zidane non era
fra questi, anzi i due filarono d’amore e d’accordo fin dal
primo momento. Erano arrivati alla Juve insieme, nel 1996,
e fra loro si era subito cementato un rapporto speciale, al
punto che il 9 novembre del 2000 l’uruguaiano finì perfino
alle mani con alcuni tifosi juventini, rei di aver mancato di
rispetto all’amico. Un testimone oculare d’eccezione, Carletto
Ancelotti, racconta così la dinamica dell’accaduto:
«una mattina, alle quattro, eravamo all’aeroporto di Caselle.
tornavamo da Atene, avevamo appena fatto una figuraccia
in Champions League contro il Panathinaikos e abbiamo
trovato ad aspettarci un gruppetto di ragazzi che
non ci volevano esattamente rendere omaggio. Al passaggio
di Zidane l’hanno spintonato ed è stata la loro condanna.
Non a morte, ma quasi. Montero ha visto la scena da
lontano, si è tolto gli occhiali con un’eleganza che pensavo
non gli appartenesse e li ha messi in una custodia. Bel gesto,
ma pessimo segnale, perché nel giro di pochi secondi si è
messo a correre verso quei disgraziati e li ha riempiti di
botte. Aiutato da Daniel Fonseca, un altro che non si faceva
certo pregare. Paolo adorava Zizou, io adoravo anche Paolo,
puro di cuore e di spirito». Il cerbero della difesa bianconera
e il 10 con la maglia numero 21 si rispettavano in
campo e si frequentavano fuori, dandosi spesso appuntamento
ai Murazzi: noto luogo della movida torinese. Talvolta
quelle serate finivano con una partitella contro i clochard
di Porta Nuova, al termine della quale i due amiconi
lasciavano sempre una sostanziosa elemosina e distribuivano
a tutti i biglietti per le gare interne della #Juventus al
Delle Alpi, ovviamente in tribuna d'onore. Due teste calde,
Montero e Zidane, ma dal cuore d'oro.

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12 minuti fa, fogueres ha scritto:

Due assoluti beniamini del popolo bianconero hanno
intrecciato fra loro un legame di amicizia talmente
stretto che una volta uno dei due fece addirittura a
botte con i tifosi juventini per difendere l’altro... 
🤍🖤
Si tratta d’altro canto di due amici dal carattere difficile,
per usare un eufemismo. Il primo è un uruguaiano di
origini italiane a cui bastavano due parole all’orecchio per
trasformare un fuoco di paglia in un incendio, il secondo
un algerino con passaporto francese col miele negli scarpini
e la burrasca nelle vene.
A furia di tackle assassini, il rissoso Paolo Montero si era
fatto molti nemici, ma di sicuro Zinedine Zidane non era
fra questi, anzi i due filarono d’amore e d’accordo fin dal
primo momento. Erano arrivati alla Juve insieme, nel 1996,
e fra loro si era subito cementato un rapporto speciale, al
punto che il 9 novembre del 2000 l’uruguaiano finì perfino
alle mani con alcuni tifosi juventini, rei di aver mancato di
rispetto all’amico. Un testimone oculare d’eccezione, Carletto
Ancelotti, racconta così la dinamica dell’accaduto:
«una mattina, alle quattro, eravamo all’aeroporto di Caselle.
tornavamo da Atene, avevamo appena fatto una figuraccia
in Champions League contro il Panathinaikos e abbiamo
trovato ad aspettarci un gruppetto di ragazzi che
non ci volevano esattamente rendere omaggio. Al passaggio
di Zidane l’hanno spintonato ed è stata la loro condanna.
Non a morte, ma quasi. Montero ha visto la scena da
lontano, si è tolto gli occhiali con un’eleganza che pensavo
non gli appartenesse e li ha messi in una custodia. Bel gesto,
ma pessimo segnale, perché nel giro di pochi secondi si è
messo a correre verso quei disgraziati e li ha riempiti di
botte. Aiutato da Daniel Fonseca, un altro che non si faceva
certo pregare. Paolo adorava Zizou, io adoravo anche Paolo,
puro di cuore e di spirito». Il cerbero della difesa bianconera
e il 10 con la maglia numero 21 si rispettavano in
campo e si frequentavano fuori, dandosi spesso appuntamento
ai Murazzi: noto luogo della movida torinese. Talvolta
quelle serate finivano con una partitella contro i clochard
di Porta Nuova, al termine della quale i due amiconi
lasciavano sempre una sostanziosa elemosina e distribuivano
a tutti i biglietti per le gare interne della #Juventus al
Delle Alpi, ovviamente in tribuna d'onore. Due teste calde,
Montero e Zidane, ma dal cuore d'oro.

In Vaticano stanno già pensando ad una data per la canonizzazione.. 

  • Haha 2

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I portieri passano questi momentacci, non c'è niente di drammatico se per un po' se ne sta in panca. Ovviamente non è lui l'unico problema della Juve, comunque senza le sue minchiate con l'Udinese avevi vinto e oggi avevi almeno pareggiato... 

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Il 7/9/2021 Alle 20:03, fogueres ha scritto:

Si ma da Dybala ci si aspetta un certo rendimento con continuità.

E’ un giocatore che adoro ma se vuole lo stipendio assurdo andasse pure lui al PSG o in Premier League.

Si, vabbè ma Ronaldo non gli andava bene Higuain, non gli andava bene Dybala, e nemmeno Morata...... i palloni dovevono arrivare solo a lui! Il giocatore più egoista in assoluto! Dybala giocava con il contagocce perché Ronaldo non lo voleva.... 

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Il 7/9/2021 Alle 20:19, fogueres ha scritto:

Due assoluti beniamini del popolo bianconero hanno
intrecciato fra loro un legame di amicizia talmente
stretto che una volta uno dei due fece addirittura a
botte con i tifosi juventini per difendere l’altro... 
🤍🖤
Si tratta d’altro canto di due amici dal carattere difficile,
per usare un eufemismo. Il primo è un uruguaiano di
origini italiane a cui bastavano due parole all’orecchio per
trasformare un fuoco di paglia in un incendio, il secondo
un algerino con passaporto francese col miele negli scarpini
e la burrasca nelle vene.
A furia di tackle assassini, il rissoso Paolo Montero si era
fatto molti nemici, ma di sicuro Zinedine Zidane non era
fra questi, anzi i due filarono d’amore e d’accordo fin dal
primo momento. Erano arrivati alla Juve insieme, nel 1996,
e fra loro si era subito cementato un rapporto speciale, al
punto che il 9 novembre del 2000 l’uruguaiano finì perfino
alle mani con alcuni tifosi juventini, rei di aver mancato di
rispetto all’amico. Un testimone oculare d’eccezione, Carletto
Ancelotti, racconta così la dinamica dell’accaduto:
«una mattina, alle quattro, eravamo all’aeroporto di Caselle.
tornavamo da Atene, avevamo appena fatto una figuraccia
in Champions League contro il Panathinaikos e abbiamo
trovato ad aspettarci un gruppetto di ragazzi che
non ci volevano esattamente rendere omaggio. Al passaggio
di Zidane l’hanno spintonato ed è stata la loro condanna.
Non a morte, ma quasi. Montero ha visto la scena da
lontano, si è tolto gli occhiali con un’eleganza che pensavo
non gli appartenesse e li ha messi in una custodia. Bel gesto,
ma pessimo segnale, perché nel giro di pochi secondi si è
messo a correre verso quei disgraziati e li ha riempiti di
botte. Aiutato da Daniel Fonseca, un altro che non si faceva
certo pregare. Paolo adorava Zizou, io adoravo anche Paolo,
puro di cuore e di spirito». Il cerbero della difesa bianconera
e il 10 con la maglia numero 21 si rispettavano in
campo e si frequentavano fuori, dandosi spesso appuntamento
ai Murazzi: noto luogo della movida torinese. Talvolta
quelle serate finivano con una partitella contro i clochard
di Porta Nuova, al termine della quale i due amiconi
lasciavano sempre una sostanziosa elemosina e distribuivano
a tutti i biglietti per le gare interne della #Juventus al
Delle Alpi, ovviamente in tribuna d'onore. Due teste calde,
Montero e Zidane, ma dal cuore d'oro.

Ma dove li trovi Fogueres st'articoli? 😜

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😂

Il 7/9/2021 Alle 20:32, adriatico ha scritto:

In Vaticano stanno già pensando ad una data per la canonizzazione.. 

 

10 minuti fa, adriatico ha scritto:

Sul Vangelo.. 

Modificato da angelooo

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Il 29/8/2021 Alle 14:47, Kiwi ha scritto:

Si, molto bene Vicario ieri sera, ma è stata tutta la squadra a girare, con sincronismi perfetti. Abbiamo saputo soffrire quando la Juve, rabbiosa, spingeva e abbiamo saputo ripartire sempre, con le nostre trame ormai collaudate. Più squadra, l'Empoli. Infatti il labiale di Chiellini a bordo campo diceva ad Allegri "non siamo squadra"


 

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