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Comunicato di Raffaelli "solo abbonati e

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"Nell'area dello stadio Liberati non ci sono stati da tempo incidenti significativi"12.09.2008 - ore 12:59 - Raffaelli: "La nostra città non può essere considerata a rischio solo per la sua collocazione geopolitica. Le misure ristrettive rappresentano una penalizzazione immotivata per Terni"

 

 

 

In merito al provvedimento del Prefetto di Terni ed alle successive misure assunte dal Ministro dell’Interno sull’accessibilità dello stadio Liberati, il Sindaco Paolo Raffaelli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

“Non è concepibile che la sortita del Ministro Maroni davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato (quella della “tolleranza zero” verso i tifosi violenti) si trasformi in una penalizzazione immotivata per la città di Terni. A Terni, dopo un lungo e serio lavoro della Commissione provinciale sui pubblici spettacoli, è stato assunto un provvedimento prefettizio assolutamente limpido che prevede l’accessibilità a quattro settori dello stadio Liberati per complessivi 8.765 posti. Ora il Ministero dell’Interno rimette in discussione tutto e costringe la Prefettura ad una soluzione intermedia di accesso ai soli abbonati. Tutto ciò non ha senso e puzza lontano un miglio di pregiudizio politico, come se città come Terni e Livorno dovessero essere a rischio “a prescindere” solo per la loro collocazione geopolitica. Una percezione, questa, confermata dallo strano spot con cui il Ministero dell’Interno sta inondando in queste ore le televisioni nazionali: giustissima la denuncia della violenza sportiva per isolarla e ripristinare una condizione di sicurezza generale ma molto meno comprensibile che lo spot in questione, che dimentica completamente immagini tragiche come quelle degli eventi che costarono la vita all’Ispettore Raciti o altre di morti per sport negli autogrill, sembra riuscire ad evidenziare solo vecchie scene degli scontri alla stazione ferroviaria di Terni, quasi che quello fosse stato, negli ultimi anni, non un episodio tra i tanti, certo deplorevole, ma la quintessenza della violenza sportiva in Italia. Voglio ricordare ancora una volta, come ho già fatto in innumerevoli altre occasioni in questi anni, che nell’area dello stadio Liberati non ci sono stati, da tempo immemorabile, incidenti significativi e che i problemi di ordine pubblico a Terni in occasione di partite di calcio (in misura sicuramente molto minore di quanto accaduto in un gran numero di altre città) hanno riguardato solo il percorso tra stadio e stazione, peraltro sempre brillantemente protetto e salvaguardato, negli ultimi anni, dalla competenza e dalla professionalità delle forze dell’ordine. In questo “fare figli e figliastri”, penalizzando Terni rispetto ad una pletora di altre realtà assai più a rischio che anche gli sportivi ternani sono in grado di toccare con mano domenicalmente anche nelle loro trasferte, in questo “fare figli e figliastri” – dicevo – c’è qualcosa che non quadra. Per quel che riguarda il Comune di Terni continueremo a fare fino in fondo la nostra parte per uno stadio sempre più sicuro e per uno sport sempre più per tutti. La nostra assunzione di responsabilità è piena come è sempre stata in questi anni ma deve essere chiaro che questa città non ci sta a fare il capro espiatorio per nessuno”.

 

 

Portavoce del Sindaco

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si fa sentire solo x quello che gli pare?

in tutto questo tempo perchè non ha mai parlato delle vicende societarie o di quello che gira attorno alla ternana?bah

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si fa sentire solo x quello che gli pare?

in tutto questo tempo perchè non ha mai parlato delle vicende societarie o di quello che gira attorno alla ternana?bah

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posto che gli ultimi mesi di silenzio sono stati gravissimi, me dici che c'entra adesso? prima tutti a daje addosso che non difenda la città e i tifosi penalizzati dalle decisioni del ministero e dallo spot sulla violenza. Adesso che l'ha fatto (su richiesta) tu je dai addosso perchè sulle atre cose non aveva mai parlato. E non te sta mai bene un cazzo! :lol::lol::lol:

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appunto..su richiesta. per me l'ha fatto, non tanto per difendere la tifoseria, ma il nome della città(giustissimo). però è come se fosse un altro tipo di protesta. questo è il mio parere.

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"Nell'area dello stadio Liberati non ci sono stati da tempo incidenti significativi"12.09.2008 - ore 12:59 - Raffaelli: "La nostra città non può essere considerata a rischio solo per la sua collocazione geopolitica. Le misure ristrettive rappresentano una penalizzazione immotivata per Terni"

 

 

 

In merito al provvedimento del Prefetto di Terni ed alle successive misure assunte dal Ministro dell’Interno sull’accessibilità dello stadio Liberati, il Sindaco Paolo Raffaelli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

“Non è concepibile che la sortita del Ministro Maroni davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato (quella della  “tolleranza zero” verso i tifosi violenti) si trasformi in una penalizzazione immotivata per la città di Terni. A Terni, dopo un lungo e serio lavoro della Commissione provinciale sui pubblici spettacoli, è stato assunto un provvedimento prefettizio assolutamente limpido che prevede l’accessibilità a quattro settori dello stadio Liberati per complessivi 8.765 posti. Ora il Ministero dell’Interno rimette in discussione tutto e costringe la Prefettura ad una soluzione intermedia di accesso ai soli abbonati. Tutto ciò non ha senso e puzza lontano un miglio di pregiudizio politico, come se città come Terni e Livorno dovessero essere a rischio “a prescindere” solo per la loro collocazione geopolitica. Una percezione, questa, confermata dallo strano spot con cui il Ministero dell’Interno sta inondando in queste ore le televisioni nazionali: giustissima la denuncia della violenza sportiva per isolarla e ripristinare una condizione di sicurezza generale ma molto meno comprensibile che lo spot in questione, che dimentica completamente immagini tragiche come quelle degli eventi che costarono la vita all’Ispettore Raciti o altre di morti per sport negli autogrill, sembra riuscire ad evidenziare solo vecchie scene degli scontri alla stazione ferroviaria di Terni, quasi che quello fosse stato, negli ultimi anni, non un episodio tra i tanti, certo deplorevole, ma la quintessenza della violenza sportiva in Italia. Voglio ricordare ancora una volta, come ho già fatto in innumerevoli altre occasioni in questi anni, che nell’area dello stadio Liberati non ci sono stati, da tempo immemorabile, incidenti significativi e che i problemi di ordine pubblico a Terni in occasione di partite di calcio (in misura sicuramente molto minore di quanto accaduto in un gran numero di altre città) hanno riguardato solo il percorso tra stadio e stazione, peraltro sempre brillantemente protetto e salvaguardato, negli ultimi anni, dalla competenza e dalla professionalità delle forze dell’ordine. In questo “fare figli e figliastri”, penalizzando Terni rispetto ad una pletora di altre realtà assai più a rischio che anche gli sportivi ternani sono in grado di toccare con mano domenicalmente anche nelle loro trasferte, in questo “fare figli e figliastri” – dicevo – c’è qualcosa che non quadra. Per quel che riguarda il Comune di Terni continueremo a fare fino in fondo la nostra parte per uno stadio sempre più sicuro e per uno sport sempre più per tutti. La nostra assunzione di responsabilità è piena come è sempre stata in questi anni ma deve essere chiaro che questa città non ci sta a fare il capro espiatorio per nessuno”.

 

 

Portavoce del Sindaco

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quoto in pieno... e non rompete i coglioni anche stavolta!!!

Modificato da tomasso

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In merito al provvedimento del Prefetto di Terni ed alle successive misure assunte dal Ministro dell’Interno sull’accessibilità dello stadio Liberati, il Sindaco Paolo Raffaelli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

“Non è concepibile che la sortita del Ministro Maroni davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato (quella della  “tolleranza zero” verso i tifosi violenti) si trasformi in una penalizzazione immotivata per la città di Terni. A Terni, dopo un lungo e serio lavoro della Commissione provinciale sui pubblici spettacoli, è stato assunto un provvedimento prefettizio assolutamente limpido che prevede l’accessibilità a quattro settori dello stadio Liberati per complessivi 8.765 posti. Ora il Ministero dell’Interno rimette in discussione tutto e costringe la Prefettura ad una soluzione intermedia di accesso ai soli abbonati. Tutto ciò non ha senso e puzza lontano un miglio di pregiudizio politico, come se città come Terni e Livorno dovessero essere a rischio “a prescindere” solo per la loro collocazione geopolitica. Una percezione, questa, confermata dallo strano spot con cui il Ministero dell’Interno sta inondando in queste ore le televisioni nazionali: giustissima la denuncia della violenza sportiva per isolarla e ripristinare una condizione di sicurezza generale ma molto meno comprensibile che lo spot in questione, che dimentica completamente immagini tragiche come quelle degli eventi che costarono la vita all’Ispettore Raciti o altre di morti per sport negli autogrill, sembra riuscire ad evidenziare solo vecchie scene degli scontri alla stazione ferroviaria di Terni, quasi che quello fosse stato, negli ultimi anni, non un episodio tra i tanti, certo deplorevole, ma la quintessenza della violenza sportiva in Italia. Voglio ricordare ancora una volta, come ho già fatto in innumerevoli altre occasioni in questi anni, che nell’area dello stadio Liberati non ci sono stati, da tempo immemorabile, incidenti significativi e che i problemi di ordine pubblico a Terni in occasione di partite di calcio (in misura sicuramente molto minore di quanto accaduto in un gran numero di altre città) hanno riguardato solo il percorso tra stadio e stazione, peraltro sempre brillantemente protetto e salvaguardato, negli ultimi anni, dalla competenza e dalla professionalità delle forze dell’ordine. In questo “fare figli e figliastri”, penalizzando Terni rispetto ad una pletora di altre realtà assai più a rischio che anche gli sportivi ternani sono in grado di toccare con mano domenicalmente anche nelle loro trasferte, in questo “fare figli e figliastri” – dicevo – c’è qualcosa che non quadra. Per quel che riguarda il Comune di Terni continueremo a fare fino in fondo la nostra parte per uno stadio sempre più sicuro e per uno sport sempre più per tutti. La nostra assunzione di responsabilità è piena come è sempre stata in questi anni ma deve essere chiaro che questa città non ci sta a fare il capro espiatorio per nessuno”.

 

 

Portavoce del Sindaco

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condivisibilissimo :rolleyes:

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"Nell'area dello stadio Liberati non ci sono stati da tempo incidenti significativi"12.09.2008 - ore 12:59 - Raffaelli: "La nostra città non può essere considerata a rischio solo per la sua collocazione geopolitica. Le misure ristrettive rappresentano una penalizzazione immotivata per Terni"

 

 

 

In merito al provvedimento del Prefetto di Terni ed alle successive misure assunte dal Ministro dell’Interno sull’accessibilità dello stadio Liberati, il Sindaco Paolo Raffaelli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

“Non è concepibile che la sortita del Ministro Maroni davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato (quella della  “tolleranza zero” verso i tifosi violenti) si trasformi in una penalizzazione immotivata per la città di Terni. A Terni, dopo un lungo e serio lavoro della Commissione provinciale sui pubblici spettacoli, è stato assunto un provvedimento prefettizio assolutamente limpido che prevede l’accessibilità a quattro settori dello stadio Liberati per complessivi 8.765 posti. Ora il Ministero dell’Interno rimette in discussione tutto e costringe la Prefettura ad una soluzione intermedia di accesso ai soli abbonati. Tutto ciò non ha senso e puzza lontano un miglio di pregiudizio politico, come se città come Terni e Livorno dovessero essere a rischio “a prescindere” solo per la loro collocazione geopolitica. Una percezione, questa, confermata dallo strano spot con cui il Ministero dell’Interno sta inondando in queste ore le televisioni nazionali: giustissima la denuncia della violenza sportiva per isolarla e ripristinare una condizione di sicurezza generale ma molto meno comprensibile che lo spot in questione, che dimentica completamente immagini tragiche come quelle degli eventi che costarono la vita all’Ispettore Raciti o altre di morti per sport negli autogrill, sembra riuscire ad evidenziare solo vecchie scene degli scontri alla stazione ferroviaria di Terni, quasi che quello fosse stato, negli ultimi anni, non un episodio tra i tanti, certo deplorevole, ma la quintessenza della violenza sportiva in Italia. Voglio ricordare ancora una volta, come ho già fatto in innumerevoli altre occasioni in questi anni, che nell’area dello stadio Liberati non ci sono stati, da tempo immemorabile, incidenti significativi e che i problemi di ordine pubblico a Terni in occasione di partite di calcio (in misura sicuramente molto minore di quanto accaduto in un gran numero di altre città) hanno riguardato solo il percorso tra stadio e stazione, peraltro sempre brillantemente protetto e salvaguardato, negli ultimi anni, dalla competenza e dalla professionalità delle forze dell’ordine. In questo “fare figli e figliastri”, penalizzando Terni rispetto ad una pletora di altre realtà assai più a rischio che anche gli sportivi ternani sono in grado di toccare con mano domenicalmente anche nelle loro trasferte, in questo “fare figli e figliastri” – dicevo – c’è qualcosa che non quadra. Per quel che riguarda il Comune di Terni continueremo a fare fino in fondo la nostra parte per uno stadio sempre più sicuro e per uno sport sempre più per tutti. La nostra assunzione di responsabilità è piena come è sempre stata in questi anni ma deve essere chiaro che questa città non ci sta a fare il capro espiatorio per nessuno”.

 

 

Portavoce del Sindaco

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Buongiorno sig. Sindaco! Dormito bene? Belle parole le sue, vedo che sà dire cose sensate e giuste.

Ce le aspettavamo anche per altre questioni, però, noi.

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"Nell'area dello stadio Liberati non ci sono stati da tempo incidenti significativi"12.09.2008 - ore 12:59 - Raffaelli: "La nostra città non può essere considerata a rischio solo per la sua collocazione geopolitica. Le misure ristrettive rappresentano una penalizzazione immotivata per Terni"

 

 

 

In merito al provvedimento del Prefetto di Terni ed alle successive misure assunte dal Ministro dell’Interno sull’accessibilità dello stadio Liberati, il Sindaco Paolo Raffaelli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

“Non è concepibile che la sortita del Ministro Maroni davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato (quella della  “tolleranza zero” verso i tifosi violenti) si trasformi in una penalizzazione immotivata per la città di Terni. A Terni, dopo un lungo e serio lavoro della Commissione provinciale sui pubblici spettacoli, è stato assunto un provvedimento prefettizio assolutamente limpido che prevede l’accessibilità a quattro settori dello stadio Liberati per complessivi 8.765 posti. Ora il Ministero dell’Interno rimette in discussione tutto e costringe la Prefettura ad una soluzione intermedia di accesso ai soli abbonati. Tutto ciò non ha senso e puzza lontano un miglio di pregiudizio politico, come se città come Terni e Livorno dovessero essere a rischio “a prescindere” solo per la loro collocazione geopolitica. Una percezione, questa, confermata dallo strano spot con cui il Ministero dell’Interno sta inondando in queste ore le televisioni nazionali: giustissima la denuncia della violenza sportiva per isolarla e ripristinare una condizione di sicurezza generale ma molto meno comprensibile che lo spot in questione, che dimentica completamente immagini tragiche come quelle degli eventi che costarono la vita all’Ispettore Raciti o altre di morti per sport negli autogrill, sembra riuscire ad evidenziare solo vecchie scene degli scontri alla stazione ferroviaria di Terni, quasi che quello fosse stato, negli ultimi anni, non un episodio tra i tanti, certo deplorevole, ma la quintessenza della violenza sportiva in Italia. Voglio ricordare ancora una volta, come ho già fatto in innumerevoli altre occasioni in questi anni, che nell’area dello stadio Liberati non ci sono stati, da tempo immemorabile, incidenti significativi e che i problemi di ordine pubblico a Terni in occasione di partite di calcio (in misura sicuramente molto minore di quanto accaduto in un gran numero di altre città) hanno riguardato solo il percorso tra stadio e stazione, peraltro sempre brillantemente protetto e salvaguardato, negli ultimi anni, dalla competenza e dalla professionalità delle forze dell’ordine. In questo “fare figli e figliastri”, penalizzando Terni rispetto ad una pletora di altre realtà assai più a rischio che anche gli sportivi ternani sono in grado di toccare con mano domenicalmente anche nelle loro trasferte, in questo “fare figli e figliastri” – dicevo – c’è qualcosa che non quadra. Per quel che riguarda il Comune di Terni continueremo a fare fino in fondo la nostra parte per uno stadio sempre più sicuro e per uno sport sempre più per tutti. La nostra assunzione di responsabilità è piena come è sempre stata in questi anni ma deve essere chiaro che questa città non ci sta a fare il capro espiatorio per nessuno”.

 

 

Portavoce del Sindaco

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MARONI HA ROTTO AMPIAMENTE IL CAZZO!!!!!!!!!!!!!

 

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"Nell'area dello stadio Liberati non ci sono stati da tempo incidenti significativi"12.09.2008 - ore 12:59 - Raffaelli: "La nostra città non può essere considerata a rischio solo per la sua collocazione geopolitica. Le misure ristrettive rappresentano una penalizzazione immotivata per Terni"

 

 

 

In merito al provvedimento del Prefetto di Terni ed alle successive misure assunte dal Ministro dell’Interno sull’accessibilità dello stadio Liberati, il Sindaco Paolo Raffaelli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

“Non è concepibile che la sortita del Ministro Maroni davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato (quella della  “tolleranza zero” verso i tifosi violenti) si trasformi in una penalizzazione immotivata per la città di Terni. A Terni, dopo un lungo e serio lavoro della Commissione provinciale sui pubblici spettacoli, è stato assunto un provvedimento prefettizio assolutamente limpido che prevede l’accessibilità a quattro settori dello stadio Liberati per complessivi 8.765 posti. Ora il Ministero dell’Interno rimette in discussione tutto e costringe la Prefettura ad una soluzione intermedia di accesso ai soli abbonati. Tutto ciò non ha senso e puzza lontano un miglio di pregiudizio politico, come se città come Terni e Livorno dovessero essere a rischio “a prescindere” solo per la loro collocazione geopolitica. Una percezione, questa, confermata dallo strano spot con cui il Ministero dell’Interno sta inondando in queste ore le televisioni nazionali: giustissima la denuncia della violenza sportiva per isolarla e ripristinare una condizione di sicurezza generale ma molto meno comprensibile che lo spot in questione, che dimentica completamente immagini tragiche come quelle degli eventi che costarono la vita all’Ispettore Raciti o altre di morti per sport negli autogrill, sembra riuscire ad evidenziare solo vecchie scene degli scontri alla stazione ferroviaria di Terni, quasi che quello fosse stato, negli ultimi anni, non un episodio tra i tanti, certo deplorevole, ma la quintessenza della violenza sportiva in Italia. Voglio ricordare ancora una volta, come ho già fatto in innumerevoli altre occasioni in questi anni, che nell’area dello stadio Liberati non ci sono stati, da tempo immemorabile, incidenti significativi e che i problemi di ordine pubblico a Terni in occasione di partite di calcio (in misura sicuramente molto minore di quanto accaduto in un gran numero di altre città) hanno riguardato solo il percorso tra stadio e stazione, peraltro sempre brillantemente protetto e salvaguardato, negli ultimi anni, dalla competenza e dalla professionalità delle forze dell’ordine. In questo “fare figli e figliastri”, penalizzando Terni rispetto ad una pletora di altre realtà assai più a rischio che anche gli sportivi ternani sono in grado di toccare con mano domenicalmente anche nelle loro trasferte, in questo “fare figli e figliastri” – dicevo – c’è qualcosa che non quadra. Per quel che riguarda il Comune di Terni continueremo a fare fino in fondo la nostra parte per uno stadio sempre più sicuro e per uno sport sempre più per tutti. La nostra assunzione di responsabilità è piena come è sempre stata in questi anni ma deve essere chiaro che questa città non ci sta a fare il capro espiatorio per nessuno”.

 

 

Portavoce del Sindaco

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Buongiorno sig. Sindaco! Dormito bene? Belle parole le sue, vedo che sà dire cose sensate e giuste.

Ce le aspettavamo anche per altre questioni, però, noi.

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quoto :)

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Sindaco, visto che ha preso sù carta e penna: per domenica prossima sappiamo chi ringraziare per non poter vedere la Ternana.

Ci spiega pure chi dobbiamo ringraziare per non averla potuta vedere con il Marcianise?

Grazie e buon proseguimento.

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pe na volta ha fatto lu dovere suo...essu regà non roppete i cojoni pure quanno c'ha ragione ;)

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si però doveva svegliasse prima!!!!

1467489[/snapback]

nessuno lo mette in dubbio,ma quanno fa na cosa giusta damoje ragione senza fa polemica questo volevo di ;)

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E' in quella posizione del: QUALUNQUE COSA FAI E' SBAGLIATA.

1467493[/snapback]

eh no caro Blues.

E' nella posizione "ULTIMAMENTE PARLO DI TERNANA SOLO QUANDO PIGLIO L'APPLAUSO".

Ribadisco: perchè non ci dice pure come mai lo stadio era chiuso contro il marcianise?

Modificato da toscanu

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chiaramente anche qui è colpa di Silvio <_<:lol:

1467434[/snapback]

 

se c'avevi messo maroni tu a fa' lu ministro era oclpa tua o no?

 

 

riguardo al sindaco....s'è sbrigato a scive perche' senno' gia' c'era il topic. lusindaco non dice niente??

me parete quilli che cagavano il cazzo a prodi senza pensa' che poi avrebbero fatto annasu' lu nanu.......ah...alcuni lavoravano all'alitalia ahahahahahahahah

Modificato da vecchio

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Buongiorno sig. Sindaco! Dormito bene? Belle parole le sue, vedo che sà dire cose sensate e giuste.

Ce le aspettavamo anche per altre questioni, però, noi.

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:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap:

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chiaramente anche qui è colpa di Silvio <_<:lol:

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se c'avevi messo maroni tu a fa' lu ministro era oclpa tua o no?

 

 

riguardo al sindaco....s'è sbrigato a scive perche' senno' gia' c'era il topic. lusindaco non dice niente??

me parete quilli che cagavano il cazzo a prodi senza pensa' che poi avrebbero fatto annasu' lu nanu.......ah...alcuni lavoravano all'alitalia ahahahahahahahah

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secondo me te la pigli de più se te toccano lu sindaco che un parente.....rilassete :lol:;)

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E' in quella posizione del: QUALUNQUE COSA FAI E' SBAGLIATA.

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eh no caro Blues.

E' nella posizione "ULTIMAMENTE PARLO DI TERNANA SOLO QUANDO PIGLIO L'APPLAUSO".

Ribadisco: perchè non ci dice pure come mai lo stadio era chiuso contro il marcianise?

1467499[/snapback]

mica lo stò a difende. Dammi semplicemente atto che se fosse stato zitto tutti a paracularlo.

Sbaglio?

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E' in quella posizione del: QUALUNQUE COSA FAI E' SBAGLIATA.

1467493[/snapback]

eh no caro Blues.

E' nella posizione "ULTIMAMENTE PARLO DI TERNANA SOLO QUANDO PIGLIO L'APPLAUSO".

Ribadisco: perchè non ci dice pure come mai lo stadio era chiuso contro il marcianise?

1467499[/snapback]

mica lo stò a difende. Dammi semplicemente atto che se fosse stato zitto tutti a paracularlo.

Sbaglio?

1467525[/snapback]

non discuto.

solo che io discuto de tutte le volte che è stato zitto ;)

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bravo sindaco............

 

questa è un altra sua grande idea......come le rotonde.......

1467505[/snapback]

 

oggi non me vojo incazza'!!! ma tu che mesci la birra a la festa de i democratici......chiacchieri?? ma porcoixxio ma volevi li semafori???

a proposito vojo sta cazzo de rotonda tra viale trieste e e via trento!!!!

 

nn vojo piu' incazzamme, ma fatemne almeno legge lu forum su ternana no?? ete rotto lu cazzu!

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Il comunicato mi trova d'accordo non del tutto. Diciamo che ha detto bene sulla strumentalizzazione di Terni nello spot, ma quando si parla di messa a norma, secondo me non può parlare ora perchè hanno avuto da metà MAGGIO e fine AGOSTO per fare i lavori e garantire l'apertura totale dello stadio considerando che Nord ed Ovest sono chiuse da 2 anni di tempo ne hanno avuto per sistemare tutto o per far sistemare tutto ai marchiciani. Quello che voglio dire è: so tutti bravi co le parole...

Ovvio poi che in stadi come quello dello Juve Stabia, dove l'ingresso è per tutti e non ce sta manco un paletto de ferro a simulà un tornello, sia permesso entrare... è tutto un dire, ma si sa, da noi non c'è la camorra che spinge sulla politica.

Detto ciò... Aughentaler

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"Nell'area dello stadio Liberati non ci sono stati da tempo incidenti significativi"12.09.2008 - ore 12:59 - Raffaelli: "La nostra città non può essere considerata a rischio solo per la sua collocazione geopolitica. Le misure ristrettive rappresentano una penalizzazione immotivata per Terni"

 

 

 

In merito al provvedimento del Prefetto di Terni ed alle successive misure assunte dal Ministro dell’Interno sull’accessibilità dello stadio Liberati, il Sindaco Paolo Raffaelli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

“Non è concepibile che la sortita del Ministro Maroni davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato (quella della  “tolleranza zero” verso i tifosi violenti) si trasformi in una penalizzazione immotivata per la città di Terni. A Terni, dopo un lungo e serio lavoro della Commissione provinciale sui pubblici spettacoli, è stato assunto un provvedimento prefettizio assolutamente limpido che prevede l’accessibilità a quattro settori dello stadio Liberati per complessivi 8.765 posti. Ora il Ministero dell’Interno rimette in discussione tutto e costringe la Prefettura ad una soluzione intermedia di accesso ai soli abbonati. Tutto ciò non ha senso e puzza lontano un miglio di pregiudizio politico, come se città come Terni e Livorno dovessero essere a rischio “a prescindere” solo per la loro collocazione geopolitica. Una percezione, questa, confermata dallo strano spot con cui il Ministero dell’Interno sta inondando in queste ore le televisioni nazionali: giustissima la denuncia della violenza sportiva per isolarla e ripristinare una condizione di sicurezza generale ma molto meno comprensibile che lo spot in questione, che dimentica completamente immagini tragiche come quelle degli eventi che costarono la vita all’Ispettore Raciti o altre di morti per sport negli autogrill, sembra riuscire ad evidenziare solo vecchie scene degli scontri alla stazione ferroviaria di Terni, quasi che quello fosse stato, negli ultimi anni, non un episodio tra i tanti, certo deplorevole, ma la quintessenza della violenza sportiva in Italia. Voglio ricordare ancora una volta, come ho già fatto in innumerevoli altre occasioni in questi anni, che nell’area dello stadio Liberati non ci sono stati, da tempo immemorabile, incidenti significativi e che i problemi di ordine pubblico a Terni in occasione di partite di calcio (in misura sicuramente molto minore di quanto accaduto in un gran numero di altre città) hanno riguardato solo il percorso tra stadio e stazione, peraltro sempre brillantemente protetto e salvaguardato, negli ultimi anni, dalla competenza e dalla professionalità delle forze dell’ordine. In questo “fare figli e figliastri”, penalizzando Terni rispetto ad una pletora di altre realtà assai più a rischio che anche gli sportivi ternani sono in grado di toccare con mano domenicalmente anche nelle loro trasferte, in questo “fare figli e figliastri” – dicevo – c’è qualcosa che non quadra. Per quel che riguarda il Comune di Terni continueremo a fare fino in fondo la nostra parte per uno stadio sempre più sicuro e per uno sport sempre più per tutti. La nostra assunzione di responsabilità è piena come è sempre stata in questi anni ma deve essere chiaro che questa città non ci sta a fare il capro espiatorio per nessuno”.

 

:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

CONDIVISIBILE SOTTO ALCUNI ASPETTI, MA TROPPO POLITICO E POI LA FRASE EVIDENZIATA E' DEGNA DI ZELIG

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