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ULTRAS07

L' unico dubbio: cisono o ci fanno???

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Ci sono delle società di calcio che tutelano i propri tifosi ed altre che invece li denunciano. E’ da questa non trascurabile differenza che si può arrivare a comprendere la mancata comunicazione da parte dei dirigenti di via Aleardi riguardo alle modalità di vendita dei biglietti per la trasferta di Crotone. Tutte le società di calcio degne di questo nome, con un addetto stampa ed un segretario appena sufficienti, hanno l’ obbligo legale di comunicare agli organi competenti (questura, siae, società ospitata) le modalità per la vendita e/o la prevendita dei biglietti ed il relativo prezzo. In più hanno l’ obbligo morale di informare dettagliatamente, sia in casa che in trasferta, i propri tifosi (pratica consolidata fin dalle più basse categorie) affinché non si vengano a trovare in spiacevoli ed imbarazzanti situazioni, visto che, i metodi di vendita non sono sempre ed obbligatoriamente gli stessi, anzi spesso cambiano repentinamente.

Per la parte relativa ai tifosi, la Ternana calcio ha “sorvolato”. Forse ci sarebbero anche gli estremi per chiedere un risarcimento per danni morali e materiali, ma noi non siamo come coloro che si dilettano a fare i dirigenti in via Aleardi che, invece di fare almeno il “minimo sindacale” del proprio dovere, preferiscono scorazzare per i tribunali ed immergere sempre le mani nel torbido.

Detto questo abbiamo anche il fondato sospetto che, al di la dei falsi ed ipocriti appelli per riportare la gente allo stadio, questi signori preferiscono tenerci il più lontano possibile, sperando così, di risparmiarsi critiche per lo strazio che ci propongono da quasi cinque anni e le umiliazioni a cui sistematicamente ci sottopongono e per le quali ringraziamo loro e coloro che gli hanno permesso il soggiorno in questa città. L’ aria nuova che si respira è veramente frizzante e pulita.

Una considerazione anche per i tutori ed i gestori dell’ ordine pubblico che, interpretano le leggi e le regole a seconda del numero dei tifosi presenti con le seguenti parole d’ ordine: Pochi tifosi? Applicazione dura delle leggi e nessuna elasticità. Tanti tifosi? Usiamo il buon senso. Tutto questo mentre ci propongono pagliacciate come spot antiviolenza, terzi tempi, tornelli, biglietti nominali, porte chiuse, solo abbonati, solo residenti, ecc., regole esclusive per pochi e solo in certi posti.

Continuate con false soluzioni e scelte populiste, intanto il calcio è morto e gli stadi sono sempre più vuoti …… ma la gente vi osserva …..

 

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solidarietà agli 11 ragazzi.

 

ora qualcuno dovrebbe dare delle risposte.

 

assessore nostro carissimo che ne pensi? tira tramantoana ora?

 

illimitati e insostituibili eroi come e cosa è successo?

 

l' ordine pubblico è stato messo a rischio a crotone?

 

chi ripaga i ragazzi del danno subito?

 

ringraziate che sono uomini e le denuce le schifano.

 

vergogna

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Ci sono delle società di calcio che tutelano i propri tifosi ed altre che invece li denunciano. E’ da questa non trascurabile differenza che si può arrivare a comprendere la mancata comunicazione da parte dei dirigenti di via Aleardi riguardo alle modalità di vendita dei biglietti per la trasferta di Crotone.  Tutte le società di calcio degne di questo nome, con un addetto stampa ed un segretario appena sufficienti, hanno l’ obbligo legale di comunicare agli organi competenti (questura, siae, società ospitata) le modalità per la vendita e/o la prevendita dei biglietti ed il relativo prezzo. In più hanno l’ obbligo morale di informare dettagliatamente, sia in casa che in trasferta, i propri tifosi (pratica consolidata fin dalle più basse categorie) affinché non si vengano a trovare in spiacevoli ed imbarazzanti situazioni, visto che, i metodi di vendita non sono sempre ed obbligatoriamente gli stessi, anzi spesso cambiano repentinamente.

Per la parte relativa ai tifosi, la Ternana calcio ha “sorvolato”. Forse ci sarebbero anche gli estremi per chiedere un risarcimento per danni morali e materiali, ma noi non siamo come coloro che si dilettano  a fare i dirigenti in via Aleardi che, invece di fare almeno il “minimo sindacale” del proprio dovere, preferiscono scorazzare  per i tribunali ed  immergere sempre le mani nel torbido.

Detto questo abbiamo anche il fondato sospetto che, al di la dei falsi ed ipocriti appelli per riportare la gente allo stadio, questi signori preferiscono tenerci il più lontano possibile, sperando così, di risparmiarsi critiche per lo strazio che ci propongono da quasi cinque anni e le umiliazioni a cui sistematicamente ci sottopongono e per le quali  ringraziamo loro e coloro che gli hanno permesso il soggiorno in questa città. L’ aria nuova che si respira è veramente frizzante e pulita.

Una considerazione anche per i tutori ed i gestori dell’ ordine pubblico che, interpretano le leggi e le regole a seconda del numero dei tifosi presenti con le seguenti parole d’ ordine: Pochi tifosi? Applicazione dura delle leggi e nessuna elasticità. Tanti tifosi? Usiamo il buon senso. Tutto questo mentre ci propongono pagliacciate come spot antiviolenza, terzi tempi, tornelli, biglietti nominali, porte chiuse, solo abbonati, solo residenti, ecc., regole esclusive per pochi e solo in certi posti.

Continuate con false soluzioni e scelte populiste, intanto il calcio è morto e gli stadi sono sempre più vuoti …… ma la gente vi osserva …..

 

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sottoscrivo ogni parola! :angry:

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solidarietà hai ragazzi andati a crotone so che questo messaggio non serve a un cazzo......loro se ne lavano le mani,pke come diceva la gazzetta e c'ho aperto un topic su sport24 i tifosi sono aumentati negli stadi.......... :angry:

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Ci sono delle società di calcio che tutelano i propri tifosi ed altre che invece li denunciano. E’ da questa non trascurabile differenza che si può arrivare a comprendere la mancata comunicazione da parte dei dirigenti di via Aleardi riguardo alle modalità di vendita dei biglietti per la trasferta di Crotone.  Tutte le società di calcio degne di questo nome, con un addetto stampa ed un segretario appena sufficienti, hanno l’ obbligo legale di comunicare agli organi competenti (questura, siae, società ospitata) le modalità per la vendita e/o la prevendita dei biglietti ed il relativo prezzo. In più hanno l’ obbligo morale di informare dettagliatamente, sia in casa che in trasferta, i propri tifosi (pratica consolidata fin dalle più basse categorie) affinché non si vengano a trovare in spiacevoli ed imbarazzanti situazioni, visto che, i metodi di vendita non sono sempre ed obbligatoriamente gli stessi, anzi spesso cambiano repentinamente.

Per la parte relativa ai tifosi, la Ternana calcio ha “sorvolato”. Forse ci sarebbero anche gli estremi per chiedere un risarcimento per danni morali e materiali, ma noi non siamo come coloro che si dilettano  a fare i dirigenti in via Aleardi che, invece di fare almeno il “minimo sindacale” del proprio dovere, preferiscono scorazzare  per i tribunali ed  immergere sempre le mani nel torbido.

Detto questo abbiamo anche il fondato sospetto che, al di la dei falsi ed ipocriti appelli per riportare la gente allo stadio, questi signori preferiscono tenerci il più lontano possibile, sperando così, di risparmiarsi critiche per lo strazio che ci propongono da quasi cinque anni e le umiliazioni a cui sistematicamente ci sottopongono e per le quali  ringraziamo loro e coloro che gli hanno permesso il soggiorno in questa città. L’ aria nuova che si respira è veramente frizzante e pulita.

Una considerazione anche per i tutori ed i gestori dell’ ordine pubblico che, interpretano le leggi e le regole a seconda del numero dei tifosi presenti con le seguenti parole d’ ordine: Pochi tifosi? Applicazione dura delle leggi e nessuna elasticità. Tanti tifosi? Usiamo il buon senso. Tutto questo mentre ci propongono pagliacciate come spot antiviolenza, terzi tempi, tornelli, biglietti nominali, porte chiuse, solo abbonati, solo residenti, ecc., regole esclusive per pochi e solo in certi posti.

Continuate con false soluzioni e scelte populiste, intanto il calcio è morto e gli stadi sono sempre più vuoti …… ma la gente vi osserva …..

 

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solo perfetto

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