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i giocatori rossoverdi dovrebbero prendere esempio dai giocatori del pescara, non hanno mai preso lo stipendio e continuano ad onorare il campionato  ;)

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domenica non scendono in campo contro la juve stabia...

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i giocatori rossoverdi dovrebbero prendere esempio dai giocatori del pescara, non hanno mai preso lo stipendio e continuano ad onorare il campionato  ;)

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domenica non scendono in campo contro la juve stabia...

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La rosa della prima squadra del Pescara Calcio S.p.a., composta da calciatori, tecnici, medici, preparatori atletici e fisioterapisti, alla luce della situazione societaria così come sviluppatasi sino ad oggi, comunica quanto segue:

La gravissima violazione, da parte della proprietà, di fondamentali diritti posti alla base del rapporto di prestazione sportiva che lega i tesserati al club abruzzese ha indotto tutti i lavoratori del settore agonistico ad assumere, anche se a malincuore, una posizione di assoluta intransigenza e fermezza.

Dopo mesi di impegni costantemente disattesi, di parole d'onore spese a vuoto, di garanzie non mantenute, è giunto il momento di dire stop. Basta allo scempio che si sta consumando sulla nostra pelle, sulla nostra dignità e professionalità, sui tifosi, sulla cittadinanza.

Ci sono 30 famiglie che attendono da agosto, manca un mese a Natale, il pagamento degli emolumenti, gente che prende 1.500,00 Euro al mese che non sa come vestire i propri figli o dove trovare i soldi per fare la spesa, e questo grazie al Pescara Calcio S.p.a..

La misura è colma, l'esasperazione è totale e le forze, fisiche ma anche nervose, si sono ormai esaurite, nessuno di noi è più in condizioni di andare avanti in questo modo.

Traditi dai soci precedenti, che ci hanno salutato dalla sera alla mattina, abbandonati a noi stessi dai soci attuali, non siamo più disposti a rinunciare a valori insopprimibili, facendoci calpestare prima come uomini e poi come professionisti.

In tutto questo, in mezzo a tutto questo, i tifosi, unico, vero grande patrimonio della squadra, come noi illusi prima e disprezzati poi, hanno dato prova di grande attaccamento e fedeltà alla causa comune.

Ma ora non si può tollerare ulteriormente quanto è accaduto e sta accadendo, facendo finta di nulla o sperando in un domani migliore.

E' il mondo del calcio di oggi, almeno quello che abbiamo visto a Pescara, a non appartenerci, a non essere il nostro mondo e non può certamente essere il mondo di nessuno dei tanti nostri colleghi, dei tanti allenatori e dirigenti, seri e concreti, che quotidianamente lavorano onestamente, consentendo allo sport che amiamo come noi stessi di crescere.

Dove c'è terra bruciata non si può seminare niente, niente può crescere e continuare a sperare diventa inutile. A Pescara è così e noi non possiamo che prenderne atto, dopo tante attese e atti di fiducia mal ripagati, il sogno è finito.

Per questo dobbiamo fermarci: con la morte nel cuore, da domenica, in occasione della gara interna con la Juve Stabia, la squadra si asterrà dal rendere ogni prestazione in gare ufficiali, continuerà a farlo, e dalla prossima settimana interromperà anche la preparazione, se gli impegni, i tanti impegni, personali, d'onore e contrattuali non verranno immediatamente onorati.

Noi abbiamo amato, e amiamo, la maglia, la città, la tifoseria, e sarà per sempre, se, però qualcuno è davvero interessato alle sorti della squadra esca allo scoperto subito, oggi, e lo dimostri. Ora o mai più.

Senza se e senza ma, niente progetti di cartone e strategie utopistiche, serve solo concretezza, cioè i fatti, al bando le chiacchiere e le promesse vane.

Occorre mettere sul tavolo quello che ci spetta, ciò che ci serve per vivere, quanto ci è dovuto ma è rimasto ad oggi solo una parola, ripetuta sino alla noia, niente altro, purtroppo.

Non vogliamo continuare a soffrire per lavorare, sfrattati da casa, senza un ristorante dove mangiare, un pullman per effettuare le trasferte e le divise da gioco.

Noi chiudiamo qui, la farsa è finita, sappiamo che non tutti approveranno questa scelta, ma il dolore e le lacrime sono finite, mentre la disperazione in cui altri ci hanno fatto sprofondare non consente altra soluzione.

 

Lettera di incarico legale

 

La rosa della prima squadra del Pescara Calcio S.p.a., composta da calciatori, tecnici, medici, preparatori atletici e fisioterapisti, comunica di avere conferito mandato all'Avv. Mattia Grassani del Foro di Bologna per la tutela dei propri diritti, mediante assunzione, allo scopo, di ogni più opportuna azione nelle competenti sedi."

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