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tosculu

Quando c'era la Ternana era così......

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E' autunno, è freddo, è domenica mattina.

Suona la sveglia ma gli occhi sono sbarrati.

Sono settimane che aspetto di sentire quel suono in quella mattina.

Mio figlio è piccolo e dorme e penso "cosa ti perdi.....".

In poco tempo la macchina è già in corsa: noi non semo normali, non possiamo andare a Perugia da Prato.....noi prima dobbiamo andare a Terni e respirare l'aria del derby.

Due ore in macchina vedendo passare davanti agli occhi quello che spero di vedere nelle prossime ore: poi quando arrivo a Terni capisco che non è la speranza, deve essere per forza la realtà.

Sembra che tutti siano usciti dalle case, delle facce conosciute non ne manca una....i panini, le birre, i figli e le madri...ma quanti cazzo siamo, non partiremo mica tutti????

Quei 70 chilometri sono una filo continuo rosso e verde: passiamo e sembra che sia passato qualcuno prima di noi che ha distrutto ogni forma di vita.

Non c'è un anima.

Finalmente arriviamo allo stadio e il tempo è di merda.

La curva sud è una muraglia, non c'è spazio per vedere nemmeno un ferraccio di merda di quello stadio.

Arriva Gelfusa e sembra che la curva venga giù.

Il riscaldamento e gli insulti a Papadopulo.

Poi, finalmente si comincia.

Prima Farris ci va vicino, poi una palla in area: forse Ghezzi, di sicuro Vailant Rosati.

Gol.

Quello che è successo subito dopo non lo so, non posso ricostruirlo.

C'erano le facce nostre sotto l'acqua, c'era l'urlo di liberazione di settemila cristiani incazzati.

Non ce n'erano 100, ce n'erano 7.000 che urlavano.

Primo tempo senza problemi.

Secondo tempo sotto l'acqua, in 10 perchè Della Pietra lu buttano fuori.

10 giocatori e 10 par di coglioni grossi come cocomeri...e 7000 in curva che non mollano di un millimetro come quelli in campo.

Soffriamo, Papadopulo se sbraccia, ma Di Sarno non fa passà manco l'aria.

L'arbitro fischia la fine e i nostri, tutti, sotto la curva a saltare in mutanne.

Passamo un pezzetto dentro lo stadio a cantà e a far festa: di fronte a noi il nulla, come sempre.

Un tifo, una forza...che come sempre succedeva li schiantava, li faceva scomparire.

Ripartiamo per Terni e quello che succede dallo stadio alla conca è indescrivibile.

Arriviamo e la gente che è rimasta a casa ci aspetta per strada.

Abbracci e pianti.

Poi riparto per Prato e in due ore mi rivedo tutta la giornata, centomila volte meglio di come me l'ero sognata all'andata.

Arrivo a casa e mi figlio già ridorme.

Tanto, penso, avrà tante occasioni per rivivere queste emozioni.... :(

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E' autunno, è freddo, è domenica mattina.

Suona la sveglia ma gli occhi sono sbarrati.

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Mio figlio è piccolo e dorme e penso "cosa ti perdi.....".

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Due ore in macchina vedendo passare davanti agli occhi quello che spero di vedere nelle prossime ore: poi quando arrivo a Terni capisco che non è la speranza, deve essere per forza la realtà.

Sembra che tutti siano usciti dalle case, delle facce conosciute non ne manca una....i panini, le birre, i figli e le madri...ma quanti cazzo siamo, non partiremo mica tutti????

Quei 70 chilometri sono una filo continuo rosso e verde: passiamo e sembra che sia passato qualcuno prima di noi che ha distrutto ogni forma di vita.

Non c'è un anima.

Finalmente arriviamo allo stadio e il tempo è di merda.

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Arriva Gelfusa e sembra che la curva venga giù.

Il riscaldamento e gli insulti a Papadopulo.

Poi, finalmente si comincia.

Prima Farris ci va vicino, poi una palla in area: forse Ghezzi, di sicuro Vailant Rosati.

Gol.

Quello che è successo subito dopo non lo so, non posso ricostruirlo.

C'erano le facce nostre sotto l'acqua, c'era l'urlo di liberazione di settemila cristiani incazzati.

Non ce n'erano 100, ce n'erano 7.000 che urlavano.

Primo tempo senza problemi.

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Soffriamo, Papadopulo se sbraccia, ma Di Sarno non fa passà manco l'aria.

L'arbitro fischia la fine e i nostri, tutti, sotto la curva a saltare in mutanne.

Passamo un pezzetto dentro lo stadio a cantà e a far festa: di fronte a noi il nulla, come sempre.

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Ripartiamo per Terni e quello che succede dallo stadio alla conca è indescrivibile.

Arriviamo e la gente che è rimasta a casa ci aspetta per strada.

Abbracci e pianti.

Poi riparto per Prato e in due ore mi rivedo tutta la giornata, centomila volte meglio di come me l'ero sognata all'andata.

Arrivo a casa e mi figlio già ridorme.

Tanto, penso, avrà tante occasioni per rivivere queste emozioni.... :(

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gran bel topic spero come tutti che ritonano anche se tutto è cambiato :(

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toscanu vaffanculo!già so depresso,me scrivi sta robba me fai armane piantato.che te pozzi stracecà :)

Modificato da Lov3nlast

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Sembra che tutti siano usciti dalle case, delle facce conosciute non ne manca una....i panini, le birre, i figli e le madri...ma quanti cazzo siamo, non partiremo mica tutti????

Quei 70 chilometri sono una filo continuo rosso e verde: passiamo e sembra che sia passato qualcuno prima di noi che ha distrutto ogni forma di vita.

Non c'è un anima.

Finalmente arriviamo allo stadio e il tempo è di merda.

La curva sud è una muraglia, non c'è spazio per vedere nemmeno un ferraccio di merda di quello stadio.

Arriva Gelfusa e sembra che la curva venga giù.

Il riscaldamento e gli insulti a Papadopulo.

Poi, finalmente si comincia.

Prima Farris ci va vicino, poi una palla in area: forse Ghezzi, di sicuro Vailant Rosati.

Gol.

Quello che è successo subito dopo non lo so, non posso ricostruirlo.

C'erano le facce nostre sotto l'acqua, c'era l'urlo di liberazione di settemila cristiani incazzati.

Non ce n'erano 100, ce n'erano 7.000 che urlavano.

Primo tempo senza problemi.

Secondo tempo sotto l'acqua, in 10 perchè Della Pietra lu buttano fuori.

10 giocatori e 10 par di coglioni grossi come cocomeri...e 7000 in curva che non mollano di un millimetro come quelli in campo.

Soffriamo, Papadopulo se sbraccia, ma Di Sarno non fa passà manco l'aria.

L'arbitro fischia la fine e i nostri, tutti, sotto la curva a saltare in mutanne.

Passamo un pezzetto dentro lo stadio a cantà e a far festa: di fronte a noi il nulla, come sempre.

Un tifo, una forza...che come sempre succedeva li schiantava, li faceva scomparire.

Ripartiamo per Terni e quello che succede dallo stadio alla conca è indescrivibile.

Arriviamo e la gente che è rimasta a casa ci aspetta per strada.

Abbracci e pianti.

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m'hai fatto passa li brividi considera...

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Due ore in macchina vedendo passare davanti agli occhi quello che spero di vedere nelle prossime ore: poi quando arrivo a Terni capisco che non è la speranza, deve essere per forza la realtà.

Sembra che tutti siano usciti dalle case, delle facce conosciute non ne manca una....i panini, le birre, i figli e le madri...ma quanti cazzo siamo, non partiremo mica tutti????

Quei 70 chilometri sono una filo continuo rosso e verde: passiamo e sembra che sia passato qualcuno prima di noi che ha distrutto ogni forma di vita.

Non c'è un anima.

Finalmente arriviamo allo stadio e il tempo è di merda.

La curva sud è una muraglia, non c'è spazio per vedere nemmeno un ferraccio di merda di quello stadio.

Arriva Gelfusa e sembra che la curva venga giù.

Il riscaldamento e gli insulti a Papadopulo.

Poi, finalmente si comincia.

Prima Farris ci va vicino, poi una palla in area: forse Ghezzi, di sicuro Vailant Rosati.

Gol.

Quello che è successo subito dopo non lo so, non posso ricostruirlo.

C'erano le facce nostre sotto l'acqua, c'era l'urlo di liberazione di settemila cristiani incazzati.

Non ce n'erano 100, ce n'erano 7.000 che urlavano.

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Secondo tempo sotto l'acqua, in 10 perchè Della Pietra lu buttano fuori.

10 giocatori e 10 par di coglioni grossi come cocomeri...e 7000 in curva che non mollano di un millimetro come quelli in campo.

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L'arbitro fischia la fine e i nostri, tutti, sotto la curva a saltare in mutanne.

Passamo un pezzetto dentro lo stadio a cantà e a far festa: di fronte a noi il nulla, come sempre.

Un tifo, una forza...che come sempre succedeva li schiantava, li faceva scomparire.

Ripartiamo per Terni e quello che succede dallo stadio alla conca è indescrivibile.

Arriviamo e la gente che è rimasta a casa ci aspetta per strada.

Abbracci e pianti.

Poi riparto per Prato e in due ore mi rivedo tutta la giornata, centomila volte meglio di come me l'ero sognata all'andata.

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L'ho letto due volte. All'inizio via via, ma alla seconda te entra dentro... e m'hai fatto inumidì l'occhi. Che te possino...

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Sembra che tutti siano usciti dalle case, delle facce conosciute non ne manca una....i panini, le birre, i figli e le madri...ma quanti cazzo siamo, non partiremo mica tutti????

Quei 70 chilometri sono una filo continuo rosso e verde: passiamo e sembra che sia passato qualcuno prima di noi che ha distrutto ogni forma di vita.

Non c'è un anima.

Finalmente arriviamo allo stadio e il tempo è di merda.

La curva sud è una muraglia, non c'è spazio per vedere nemmeno un ferraccio di merda di quello stadio.

Arriva Gelfusa e sembra che la curva venga giù.

Il riscaldamento e gli insulti a Papadopulo.

Poi, finalmente si comincia.

Prima Farris ci va vicino, poi una palla in area: forse Ghezzi, di sicuro Vailant Rosati.

Gol.

Quello che è successo subito dopo non lo so, non posso ricostruirlo.

C'erano le facce nostre sotto l'acqua, c'era l'urlo di liberazione di settemila cristiani incazzati.

Non ce n'erano 100, ce n'erano 7.000 che urlavano.

Primo tempo senza problemi.

Secondo tempo sotto l'acqua, in 10 perchè Della Pietra lu buttano fuori.

10 giocatori e 10 par di coglioni grossi come cocomeri...e 7000 in curva che non mollano di un millimetro come quelli in campo.

Soffriamo, Papadopulo se sbraccia, ma Di Sarno non fa passà manco l'aria.

L'arbitro fischia la fine e i nostri, tutti, sotto la curva a saltare in mutanne.

Passamo un pezzetto dentro lo stadio a cantà e a far festa: di fronte a noi il nulla, come sempre.

Un tifo, una forza...che come sempre succedeva li schiantava, li faceva scomparire.

Ripartiamo per Terni e quello che succede dallo stadio alla conca è indescrivibile.

Arriviamo e la gente che è rimasta a casa ci aspetta per strada.

Abbracci e pianti.

Poi riparto per Prato e in due ore mi rivedo tutta la giornata, centomila volte meglio di come me l'ero sognata all'andata.

Arrivo a casa e mi figlio già ridorme.

Tanto, penso, avrà tante occasioni per rivivere queste emozioni.... :(

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:clap::clap::clap::clap: complimenti per il topic,e quoto l'utente sopra mette una tristezza addosso,ancora di piu di quella che c'ho dentro....hanno rovinato tutto,ma non solo la colpa è di questa società,anche il calcio non è piu quello di una volta,il derby sensa tifosi,non è un derby,questo non è calcio(ma i discorsi stanno a zero),il calcio lo fanno solo i potenti,noi non contamo un cazzo,torneremo piu forti di prima contro tutto e tutti AVANTI TERNANA......... :flag::flag::flag:

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DI SARNO; CARAMELLI, FARRIS, BOCCAFRESCA, DELLA PIETRA, ATZORI, D'ERMILIO, RAGGI, FANESI, CONSONNI, GHEZZI.

 

ALL. CLAGLUNA

1579863[/snapback]

:(:(:(:(:(:(

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DI SARNO; CARAMELLI, FARRIS, BOCCAFRESCA, DELLA PIETRA, ATZORI, D'ERMILIO, raggi, FANESI, CONSONNI, GHEZZI.

 

ALL. CLAGLUNA

1579863[/snapback]

ho fatto una piccola correzione ;)

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Sono settimane che aspetto di sentire quel suono in quella mattina.

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Due ore in macchina vedendo passare davanti agli occhi quello che spero di vedere nelle prossime ore: poi quando arrivo a Terni capisco che non è la speranza, deve essere per forza la realtà.

Sembra che tutti siano usciti dalle case, delle facce conosciute non ne manca una....i panini, le birre, i figli e le madri...ma quanti cazzo siamo, non partiremo mica tutti????

Quei 70 chilometri sono una filo continuo rosso e verde: passiamo e sembra che sia passato qualcuno prima di noi che ha distrutto ogni forma di vita.

Non c'è un anima.

Finalmente arriviamo allo stadio e il tempo è di merda.

La curva sud è una muraglia, non c'è spazio per vedere nemmeno un ferraccio di merda di quello stadio.

Arriva Gelfusa e sembra che la curva venga giù.

Il riscaldamento e gli insulti a Papadopulo.

Poi, finalmente si comincia.

Prima Farris ci va vicino, poi una palla in area: forse Ghezzi, di sicuro Vailant Rosati.

Gol.

Quello che è successo subito dopo non lo so, non posso ricostruirlo.

C'erano le facce nostre sotto l'acqua, c'era l'urlo di liberazione di settemila cristiani incazzati.

Non ce n'erano 100, ce n'erano 7.000 che urlavano.

Primo tempo senza problemi.

Secondo tempo sotto l'acqua, in 10 perchè Della Pietra lu buttano fuori.

10 giocatori e 10 par di coglioni grossi come cocomeri...e 7000 in curva che non mollano di un millimetro come quelli in campo.

Soffriamo, Papadopulo se sbraccia, ma Di Sarno non fa passà manco l'aria.

L'arbitro fischia la fine e i nostri, tutti, sotto la curva a saltare in mutanne.

Passamo un pezzetto dentro lo stadio a cantà e a far festa: di fronte a noi il nulla, come sempre.

Un tifo, una forza...che come sempre succedeva li schiantava, li faceva scomparire.

Ripartiamo per Terni e quello che succede dallo stadio alla conca è indescrivibile.

Arriviamo e la gente che è rimasta a casa ci aspetta per strada.

Abbracci e pianti.

Poi riparto per Prato e in due ore mi rivedo tutta la giornata, centomila volte meglio di come me l'ero sognata all'andata.

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sospirone e tristezza :(

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20 ottobre 1991

mi ricordo tutto di quella giornata..

la partenza in treno.. il corteo che sembrava non finiva mai(mi giravo e mi dicevo: ma quanti cazzo semo oggi?? :lol: ) e li conigli che ci guardavano barricati come sempre dietro le finestre.

l'arrivo in quello stadio di merda..gli striscioni.. l'arrivo dei pulmann

la pioggia e il tifo incessante

il cambio di sciarpa al maialino..

l'autogol del mitico vailant(sempre uno di noi...) e 11 leoni che sputano l'anima su ogni pallone.

il corteo di ritorno stadio stazione(un vero delirio) stavolta i conigli manco dietro le fisnestre stavano..

e il ritorno a terni con tutta quella gente che ci stava aspettando per festeggiare

che cazzo de giornata!

che tempi!

come gia detto:

altra terni

altra ternana...

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20 ottobre 1991

considera che il lunedì dopo era il mio primo giorno lì all'università ,non so' quanti abbiano potuto vivere un esperienza così.

c'avevo 18 anni

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Suona la sveglia ma gli occhi sono sbarrati.

Sono settimane che aspetto di sentire quel suono in quella mattina.

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In poco tempo la macchina è già in corsa: noi non semo normali, non possiamo andare a Perugia da Prato.....noi prima dobbiamo andare a Terni e respirare l'aria del derby.

Due ore in macchina vedendo passare davanti agli occhi quello che spero di vedere nelle prossime ore: poi quando arrivo a Terni capisco che non è la speranza, deve essere per forza la realtà.

Sembra che tutti siano usciti dalle case, delle facce conosciute non ne manca una....i panini, le birre, i figli e le madri...ma quanti cazzo siamo, non partiremo mica tutti????

Quei 70 chilometri sono una filo continuo rosso e verde: passiamo e sembra che sia passato qualcuno prima di noi che ha distrutto ogni forma di vita.

Non c'è un anima.

Finalmente arriviamo allo stadio e il tempo è di merda.

La curva sud è una muraglia, non c'è spazio per vedere nemmeno un ferraccio di merda di quello stadio.

Arriva Gelfusa e sembra che la curva venga giù.

Il riscaldamento e gli insulti a Papadopulo.

Poi, finalmente si comincia.

Prima Farris ci va vicino, poi una palla in area: forse Ghezzi, di sicuro Vailant Rosati.

Gol.

Quello che è successo subito dopo non lo so, non posso ricostruirlo.

C'erano le facce nostre sotto l'acqua, c'era l'urlo di liberazione di settemila cristiani incazzati.

Non ce n'erano 100, ce n'erano 7.000 che urlavano.

Primo tempo senza problemi.

Secondo tempo sotto l'acqua, in 10 perchè Della Pietra lu buttano fuori.

10 giocatori e 10 par di coglioni grossi come cocomeri...e 7000 in curva che non mollano di un millimetro come quelli in campo.

Soffriamo, Papadopulo se sbraccia, ma Di Sarno non fa passà manco l'aria.

L'arbitro fischia la fine e i nostri, tutti, sotto la curva a saltare in mutanne.

Passamo un pezzetto dentro lo stadio a cantà e a far festa: di fronte a noi il nulla, come sempre.

Un tifo, una forza...che come sempre succedeva li schiantava, li faceva scomparire.

Ripartiamo per Terni e quello che succede dallo stadio alla conca è indescrivibile.

Arriviamo e la gente che è rimasta a casa ci aspetta per strada.

Abbracci e pianti.

Poi riparto per Prato e in due ore mi rivedo tutta la giornata, centomila volte meglio di come me l'ero sognata all'andata.

Arrivo a casa e mi figlio già ridorme.

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m'hai quasi fatto piange... ricordo quel giorno come fosse ieri.... ero bardascetto, aspettavo quella partita da mesi, le 2 notti precedenti non ho chiuso occhio.... poi la mattina della partenza ce dovevamo vede con gli altri alle 10, io stavo li alle 8 e un quarto... se quel giorno qualcuno m'avesse detto che 18 anni dopo non me sarebbe fregato un cazzo del derby j'avrei sputato la la faccia...

 

grazie toscà... m'hai fatto ricordà una delle piu' belle giornate rossoverdi della vita mia

Modificato da Magnus Rosen

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Tanto pe ritiramme su de morale ho rivisto le immagini, sul cd fatto dal buon Fonzi, di quel derby.

La curva sud piena, stracolma con i colori piu' belli del mondo il ROSSO e il VERDE con tanti TERNANI GONFI DI PASSIONE e in campo 11 FERE AFFAMATE.

Il GOL di Ghezzi un atto liberatorio per tutta la rabbia accumulata per la paura di non portercela fare....ma invece l'apoteosi di una SPLENDIDA GIORNATA.

AVEVAMO QUELL'ANNO UNA SQUADRA VERA, UNA SOCIETA' CHE CI HA CREDUTO FINO ALLA FINE, UN ALLENATORE ( LU PORO CLAGLUNA CRITICATO E OSANNATO POI ) SEMPRE CONSCIO DI QUELLO CHE STAVA FACENDO E CHE S'INCAZZAVA PUBBLICAMENTE CON COLORO CHE LO CRITICAVANO.

E poi si sa vincere a Perugia, il derby, te lo porti tutto l'anno e gli anni a venire.

Ai giocatori di oggi vorrei dire BASTA FAR RIDERE GLI ALTRI PERCHE' ALL'ANDATA NON SIETE STATI DI PAROLA ( VEDI TERRA UMBRA ).

Modificato da pedro

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Suona la sveglia ma gli occhi sono sbarrati.

Sono settimane che aspetto di sentire quel suono in quella mattina.

Mio figlio è piccolo e dorme e penso "cosa ti perdi.....".

In poco tempo la macchina è già in corsa: noi non semo normali, non possiamo andare a Perugia da Prato.....noi prima dobbiamo andare a Terni e respirare l'aria del derby.

Due ore in macchina vedendo passare davanti agli occhi quello che spero di vedere nelle prossime ore: poi quando arrivo a Terni capisco che non è la speranza, deve essere per forza la realtà.

Sembra che tutti siano usciti dalle case, delle facce conosciute non ne manca una....i panini, le birre, i figli e le madri...ma quanti cazzo siamo, non partiremo mica tutti????

Quei 70 chilometri sono una filo continuo rosso e verde: passiamo e sembra che sia passato qualcuno prima di noi che ha distrutto ogni forma di vita.

Non c'è un anima.

Finalmente arriviamo allo stadio e il tempo è di merda.

La curva sud è una muraglia, non c'è spazio per vedere nemmeno un ferraccio di merda di quello stadio.

Arriva Gelfusa e sembra che la curva venga giù.

Il riscaldamento e gli insulti a Papadopulo.

Poi, finalmente si comincia.

Prima Farris ci va vicino, poi una palla in area: forse Ghezzi, di sicuro Vailant Rosati.

Gol.

Quello che è successo subito dopo non lo so, non posso ricostruirlo.

C'erano le facce nostre sotto l'acqua, c'era l'urlo di liberazione di settemila cristiani incazzati.

Non ce n'erano 100, ce n'erano 7.000 che urlavano.

Primo tempo senza problemi.

Secondo tempo sotto l'acqua, in 10 perchè Della Pietra lu buttano fuori.

10 giocatori e 10 par di coglioni grossi come cocomeri...e 7000 in curva che non mollano di un millimetro come quelli in campo.

Soffriamo, Papadopulo se sbraccia, ma Di Sarno non fa passà manco l'aria.

L'arbitro fischia la fine e i nostri, tutti, sotto la curva a saltare in mutanne.

Passamo un pezzetto dentro lo stadio a cantà e a far festa: di fronte a noi il nulla, come sempre.

Un tifo, una forza...che come sempre succedeva li schiantava, li faceva scomparire.

Ripartiamo per Terni e quello che succede dallo stadio alla conca è indescrivibile.

Arriviamo e la gente che è rimasta a casa ci aspetta per strada.

Abbracci e pianti.

Poi riparto per Prato e in due ore mi rivedo tutta la giornata, centomila volte meglio di come me l'ero sognata all'andata.

Arrivo a casa e mi figlio già ridorme.

Tanto, penso, avrà tante occasioni per rivivere queste emozioni.... :(

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Mamma mia che ricordi: sveglia mattina presto, partenza con la mitica 127 Panorama da casa e giro a ritira' tutti gli amici. Colazione con pizza e birra (con qcquisto di buona scorta per il viaggio)alla pizzeria in Via Carrara (l'unica aperta di domenica a quei tempi) e ritrovo a Via Leopardi. Una delle piu' belle trasferte della mia vita. :sigh:

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tra i tanti ricordi indelebili, uno di noi sotto la nord ad inseguire lu porcu ed il secondo tempo di boccafresca, è lì che trovano spiegazioni le domeniche via, i soldi spesi, i guai con la legge, le ragazze che ti lasciano. tutto ciò allora aveva un senso...

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Sono settimane che aspetto di sentire quel suono in quella mattina.

Mio figlio è piccolo e dorme e penso "cosa ti perdi.....".

In poco tempo la macchina è già in corsa: noi non semo normali, non possiamo andare a Perugia da Prato.....noi prima dobbiamo andare a Terni e respirare l'aria del derby.

Due ore in macchina vedendo passare davanti agli occhi quello che spero di vedere nelle prossime ore: poi quando arrivo a Terni capisco che non è la speranza, deve essere per forza la realtà.

Sembra che tutti siano usciti dalle case, delle facce conosciute non ne manca una....i panini, le birre, i figli e le madri...ma quanti cazzo siamo, non partiremo mica tutti????

Quei 70 chilometri sono una filo continuo rosso e verde: passiamo e sembra che sia passato qualcuno prima di noi che ha distrutto ogni forma di vita.

Non c'è un anima.

Finalmente arriviamo allo stadio e il tempo è di merda.

La curva sud è una muraglia, non c'è spazio per vedere nemmeno un ferraccio di merda di quello stadio.

Arriva Gelfusa e sembra che la curva venga giù.

Il riscaldamento e gli insulti a Papadopulo.

Poi, finalmente si comincia.

Prima Farris ci va vicino, poi una palla in area: forse Ghezzi, di sicuro Vailant Rosati.

Gol.

Quello che è successo subito dopo non lo so, non posso ricostruirlo.

C'erano le facce nostre sotto l'acqua, c'era l'urlo di liberazione di settemila cristiani incazzati.

Non ce n'erano 100, ce n'erano 7.000 che urlavano.

Primo tempo senza problemi.

Secondo tempo sotto l'acqua, in 10 perchè Della Pietra lu buttano fuori.

10 giocatori e 10 par di coglioni grossi come cocomeri...e 7000 in curva che non mollano di un millimetro come quelli in campo.

Soffriamo, Papadopulo se sbraccia, ma Di Sarno non fa passà manco l'aria.

L'arbitro fischia la fine e i nostri, tutti, sotto la curva a saltare in mutanne.

Passamo un pezzetto dentro lo stadio a cantà e a far festa: di fronte a noi il nulla, come sempre.

Un tifo, una forza...che come sempre succedeva li schiantava, li faceva scomparire.

Ripartiamo per Terni e quello che succede dallo stadio alla conca è indescrivibile.

Arriviamo e la gente che è rimasta a casa ci aspetta per strada.

Abbracci e pianti.

Poi riparto per Prato e in due ore mi rivedo tutta la giornata, centomila volte meglio di come me l'ero sognata all'andata.

Arrivo a casa e mi figlio già ridorme.

Tanto, penso, avrà tante occasioni per rivivere queste emozioni.... :(

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sto guasto di fere esci dal corpo di toscanu :D

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trasferta nn vissuta all epoca aveva 7 anni... quanto vorrei rivevere quelle emozioni... ardatece i vari Doto Pochesci Modica Lelle Bello uomini veri con le palle dote che in questa Ternana ce l' anno in pochi

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E' autunno, è freddo, è domenica mattina.

Suona la sveglia ma gli occhi sono sbarrati.

Sono settimane che aspetto di sentire quel suono in quella mattina.

Mio figlio è piccolo e dorme e penso "cosa ti perdi.....".

In poco tempo la macchina è già in corsa: noi non semo normali, non possiamo andare a Perugia da Prato.....noi prima dobbiamo andare a Terni e respirare l'aria del derby.

Due ore in macchina vedendo passare davanti agli occhi quello che spero di vedere nelle prossime ore: poi quando arrivo a Terni capisco che non è la speranza, deve essere per forza la realtà.

Sembra che tutti siano usciti dalle case, delle facce conosciute non ne manca una....i panini, le birre, i figli e le madri...ma quanti cazzo siamo, non partiremo mica tutti????

Quei 70 chilometri sono una filo continuo rosso e verde: passiamo e sembra che sia passato qualcuno prima di noi che ha distrutto ogni forma di vita.

Non c'è un anima.

Finalmente arriviamo allo stadio e il tempo è di merda.

La curva sud è una muraglia, non c'è spazio per vedere nemmeno un ferraccio di merda di quello stadio.

Arriva Gelfusa e sembra che la curva venga giù.

Il riscaldamento e gli insulti a Papadopulo.

Poi, finalmente si comincia.

Prima Farris ci va vicino, poi una palla in area: forse Ghezzi, di sicuro Vailant Rosati.

Gol.

Quello che è successo subito dopo non lo so, non posso ricostruirlo.

C'erano le facce nostre sotto l'acqua, c'era l'urlo di liberazione di settemila cristiani incazzati.

Non ce n'erano 100, ce n'erano 7.000 che urlavano.

Primo tempo senza problemi.

Secondo tempo sotto l'acqua, in 10 perchè Della Pietra lu buttano fuori.

10 giocatori e 10 par di coglioni grossi come cocomeri...e 7000 in curva che non mollano di un millimetro come quelli in campo.

Soffriamo, Papadopulo se sbraccia, ma Di Sarno non fa passà manco l'aria.

L'arbitro fischia la fine e i nostri, tutti, sotto la curva a saltare in mutanne.

Passamo un pezzetto dentro lo stadio a cantà e a far festa: di fronte a noi il nulla, come sempre.

Un tifo, una forza...che come sempre succedeva li schiantava, li faceva scomparire.

Ripartiamo per Terni e quello che succede dallo stadio alla conca è indescrivibile.

Arriviamo e la gente che è rimasta a casa ci aspetta per strada.

Abbracci e pianti.

Poi riparto per Prato e in due ore mi rivedo tutta la giornata, centomila volte meglio di come me l'ero sognata all'andata.

Arrivo a casa e mi figlio già ridorme.

Tanto, penso, avrà tante occasioni per rivivere queste emozioni.... :(

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CHE GIORNATA!!!!!!!!! :):):)

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Su quel giorno si potrebbe scrivere un enciclopedia! Mi ricordo che piovigginava e quando segnò la Ternana sembrava di stare in una curva di uno stadio sudamericano...si sentiva l'adrenalina nell'aria...chi urlava, chi saltava e chi piangeva....avevo un giubbotto blu, jeans e anfibi...e 17 anni...il ricordo da tifoso più bello della mia vita! Sono uno dei quasi 8000 fortunati che c'era e uno dei pochi folignati che tifava tifa e tiferà le fere. Mario Salvatori

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tra i tanti ricordi indelebili, uno di noi sotto la nord ad inseguire lu porcu ed il secondo tempo di boccafresca, è lì che trovano spiegazioni le domeniche via, i soldi spesi, i guai con la legge, le ragazze che ti lasciano. tutto ciò allora aveva un senso...

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bello e vero....

 

il secondo tempo di Boccafresca fu leggendario.. li pijava tutti ma tutti lui i palloni... un leone indomabile tra i leoni..

 

Ivano Mari secondo me è ancora convinto che il gol fosse di Ghezzi...

Le trasmissioni de li bavosi che invece, per minimizzare la vittoria delle Fere,parlavano solo dell'autogol..

 

Grandissimo Clagluna che a Terni tanti non riusivano a pronunciare (me ricordo un vecchietto che lo chiamò La Luna...per poco non moro..)

 

Le birre in E45..che bloccammo perchè alcuni amici aprirono uno striscione immenso...

 

La carica a Deruta dei bavosi che ci aspettavano coi sassi ma che non si aspettavano de trovà quella reazione compatta...

 

che cazzo de topic...non me ce voleva!!!!

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bellissimo sto topic, complimenti Toscanu.

Io invece ste botte di tristezza e di nostalgia l'ho superate da un paio d'anni.

Ormai ho metabolizzato la dipartita.

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