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Nazionale di Rugby

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La verità e' che da grenoble (quel giorno ero li, quella si che fu una soddisfazione, festeggiare a casa loro) non sono stati fatti passi avanti. Il movimento e' quello che è..la nazionale, caso unico nel panorama, e' infarcita di equiparati, rimane sempre fra le prime dieci del mondo ma è lontana anni luce dalle prime otto, anzi 9, compresa l'Argentina che ci ha sorpassato sverniciandoci! Mentre quelle possono tutte aspirare a vincere qualcosa noi siamo sempre li, a cercare di evitare il cucchiaio di legno ed a cercare di arrivare ai quarti di un mondiale. Un movimento non si può reggere su due/tre partite l'anno in cui riempì lo stadio per il 6 nazioni ed in cui, ancora oggi, il 20% del pubblico va per l'evento in se, non per il fatto agonistico, per poterlo raccontare e fare i penosi e ricorrenti confronti con il calcio. Anche io detesto molti aspetti del calcio e dei calciatori però diamoci una regolata...potrei chiedere se la sera del 9 luglio 2006, o l'11 luglio dell'82 eravate a giocare a rugby con gli amici o in piazza a festeggiare...questi confronti sono talmente provinciali che si fanno solo da noi. Chiedete ad un inglese o ad un francese una cosa del genere e vi guarderà come un alieno.

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si lu mejo ;)

non sono un esperto ma seguo solamente il 6 nazioni da non so quanti anni e mi sembra che alcuni progressi ci siano stati a livello di gioco e anche di uomini (anche se continua a mancare un Dominguez, forse dovremmo pensare di clonarlo..), sarei curioso di capire secondo te cosa manca e dove si sta sbagliando :)

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All'epoca in cui si decisero le franchigie per la celtic league facemmo di tutto per convincere la federugby ascegliere due grandi città ma non ci fu niente da fare. Solo coinvolgendo più gente possibile il movimento può crescere. Chiedemmo anche di provare a organizzare un campionato stile NBA con squadre solo nelle grandi città: e un tentativo che va fatto e perseguito almeno lungo un decennio. Non si può pensare che una cultura, in uno sport così competitivo e dove ci vogliono almeno 30 atleti di grande livello possa nascere dall'alto (con il 6 nazioni per intenderci). Ultima proposta: organizzare almeno 4 centri tecnici federali in 4 zone diverse del paese dove far allenare ragazzi ( dai 16 anni in su) che spiccano nelle loro squadre ed organizzare almeno 8 partite all'anno con i loro coetanei francesi e inglesi. Purtroppo la risposta e sempre stata: belle idee ma non ci sono i soldi.

La mia speranza e' che in futuro la Rai, parlando della partita della nazionale di rugby nel tg ( se mai ne tornerà a parlare visto che per Italia Francia ha dato a malapena il risultato) si concentri sul fatto tecnico e ci risparmi quei servizi di contorno folcloristici ( compresi gli inutili confronti con il calcio) che nulla aggiungono alla bellezza di questo sport.

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ma anche ora con gli aironi/zebre/licaoni o quello che è che tanto perdono sempre non sarebbe stato il caso di spostarli a Roma invece che a Parma (vista da osservatore totalmente esterno e non ne sa un cavolo)? ... cioè, prima a Viadana... in effetti, che una federazione sceglie di ficcare una delle due squadre 'di punta' del movimento in un paesotto tipo Narni non se po sentì (parlo sempre da 'persona che vede da fuori')

 

mi pare che quando iniziarono il pro12 l'idea della franchigia romana era stata in ballo seriamente per un pò no?

2224433[/snapback]

 

Si. Roma è stata in ballo ma si voleva una piazza tradizionale ed in Italia, tranne Padova e Catania si parla sempre di paesotti. Come se una tradizione nascesse in 4 e quattr'otto!

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La verità e' che da grenoble (quel giorno ero li, quella si che fu una soddisfazione, festeggiare a casa loro) non sono stati fatti passi avanti. Il movimento e' quello che è..la nazionale, caso unico nel panorama, e' infarcita di equiparati, rimane sempre fra le prime dieci del mondo ma è lontana anni luce dalle prime otto, anzi 9, compresa l'Argentina che ci ha sorpassato sverniciandoci! Mentre quelle possono tutte aspirare a vincere qualcosa noi siamo sempre li, a cercare di evitare il cucchiaio di legno ed a cercare di arrivare ai quarti di un mondiale. Un movimento non si può reggere su due/tre partite l'anno in cui riempì lo stadio per il 6 nazioni ed in cui, ancora oggi, il 20% del pubblico va per l'evento in se, non per il fatto agonistico, per poterlo raccontare e fare i penosi e ricorrenti confronti con il calcio. Anche io detesto molti aspetti del calcio e dei calciatori però diamoci una regolata...potrei chiedere se la sera del 9 luglio 2006, o l'11 luglio dell'82 eravate a giocare a rugby con gli amici o in piazza a festeggiare...questi confronti sono talmente provinciali che si fanno solo da noi. Chiedete ad un inglese o ad un francese una cosa del genere e vi guarderà come un alieno.

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si lu mejo ;)

non sono un esperto ma seguo solamente il 6 nazioni da non so quanti anni e mi sembra che alcuni progressi ci siano stati a livello di gioco e anche di uomini (anche se continua a mancare un Dominguez, forse dovremmo pensare di clonarlo..), sarei curioso di capire secondo te cosa manca e dove si sta sbagliando :)

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All'epoca in cui si decisero le franchigie per la celtic league facemmo di tutto per convincere la federugby ascegliere due grandi città ma non ci fu niente da fare. Solo coinvolgendo più gente possibile il movimento può crescere. Chiedemmo anche di provare a organizzare un campionato stile NBA con squadre solo nelle grandi città: e un tentativo che va fatto e perseguito almeno lungo un decennio. Non si può pensare che una cultura, in uno sport così competitivo e dove ci vogliono almeno 30 atleti di grande livello possa nascere dall'alto (con il 6 nazioni per intenderci). Ultima proposta: organizzare almeno 4 centri tecnici federali in 4 zone diverse del paese dove far allenare ragazzi ( dai 16 anni in su) che spiccano nelle loro squadre ed organizzare almeno 8 partite all'anno con i loro coetanei francesi e inglesi. Purtroppo la risposta e sempre stata: belle idee ma non ci sono i soldi.

La mia speranza e' che in futuro la Rai, parlando della partita della nazionale di rugby nel tg ( se mai ne tornerà a parlare visto che per Italia Francia ha dato a malapena il risultato) si concentri sul fatto tecnico e ci risparmi quei servizi di contorno folcloristici ( compresi gli inutili confronti con il calcio) che nulla aggiungono alla bellezza di questo sport.

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ma anche ora con gli aironi/zebre/licaoni o quello che è che tanto perdono sempre non sarebbe stato il caso di spostarli a Roma invece che a Parma (vista da osservatore totalmente esterno e non ne sa un cavolo)? ... cioè, prima a Viadana... in effetti, che una federazione sceglie di ficcare una delle due squadre 'di punta' del movimento in un paesotto tipo Narni non se po sentì (parlo sempre da 'persona che vede da fuori')

 

mi pare che quando iniziarono il pro12 l'idea della franchigia romana era stata in ballo seriamente per un pò no?

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Si. Roma è stata in ballo ma si voleva una piazza tradizionale ed in Italia, tranne Padova e Catania si parla sempre di paesotti. Come se una tradizione nascesse in 4 e quattr'otto!

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che per lanciare uno sport a livello nazionale mi pare un atteggiamento furbo... voglio dire , ma anche uno che per caso cambia canale e trova Aironi Viadana - Cocjaniushfsdf (o qualche nome assurdo gaelico) ma quando si ferma a vedere? mah...

 

Tanto per curiosità sono andato a vedermi un paio di cifre degli spettatori di un paio di partite delle zebre... 2000 spettatori scarsi a partita per l'equivalente della coppa dei campioni sono una miseria, ne facevano il doppio a Viadana (e perdevano sempre pure li)... mi sa che a Parma sarà un pò vissuta come il Preci di calcetto 'paracadutato' a Terni (almeno quelle vincevano però)

 

cioè, in soldoni penso che una Treviso o una Parma ci potevano pure sta, se facevi un'operazione cristiana, ma Roma dovevi ficcarcela per forza, ma proprio per forza (così poi ci andavo a vedere che partita pure io :D)

Modificato da wild.duck

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si lu mejo ;)

non sono un esperto ma seguo solamente il 6 nazioni da non so quanti anni e mi sembra che alcuni progressi ci siano stati a livello di gioco e anche di uomini (anche se continua a mancare un Dominguez, forse dovremmo pensare di clonarlo..), sarei curioso di capire secondo te cosa manca e dove si sta sbagliando :)

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All'epoca in cui si decisero le franchigie per la celtic league facemmo di tutto per convincere la federugby ascegliere due grandi città ma non ci fu niente da fare. Solo coinvolgendo più gente possibile il movimento può crescere. Chiedemmo anche di provare a organizzare un campionato stile NBA con squadre solo nelle grandi città: e un tentativo che va fatto e perseguito almeno lungo un decennio. Non si può pensare che una cultura, in uno sport così competitivo e dove ci vogliono almeno 30 atleti di grande livello possa nascere dall'alto (con il 6 nazioni per intenderci). Ultima proposta: organizzare almeno 4 centri tecnici federali in 4 zone diverse del paese dove far allenare ragazzi ( dai 16 anni in su) che spiccano nelle loro squadre ed organizzare almeno 8 partite all'anno con i loro coetanei francesi e inglesi. Purtroppo la risposta e sempre stata: belle idee ma non ci sono i soldi.

La mia speranza e' che in futuro la Rai, parlando della partita della nazionale di rugby nel tg ( se mai ne tornerà a parlare visto che per Italia Francia ha dato a malapena il risultato) si concentri sul fatto tecnico e ci risparmi quei servizi di contorno folcloristici ( compresi gli inutili confronti con il calcio) che nulla aggiungono alla bellezza di questo sport.

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ma anche ora con gli aironi/zebre/licaoni o quello che è che tanto perdono sempre non sarebbe stato il caso di spostarli a Roma invece che a Parma (vista da osservatore totalmente esterno e non ne sa un cavolo)? ... cioè, prima a Viadana... in effetti, che una federazione sceglie di ficcare una delle due squadre 'di punta' del movimento in un paesotto tipo Narni non se po sentì (parlo sempre da 'persona che vede da fuori')

 

mi pare che quando iniziarono il pro12 l'idea della franchigia romana era stata in ballo seriamente per un pò no?

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Si. Roma è stata in ballo ma si voleva una piazza tradizionale ed in Italia, tranne Padova e Catania si parla sempre di paesotti. Come se una tradizione nascesse in 4 e quattr'otto!

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che per lanciare uno sport a livello nazionale mi pare un atteggiamento furbo... voglio dire , ma anche uno che per caso cambia canale e trova Aironi Viadana - Cocjaniushfsdf (o qualche nome assurdo gaelico) ma quando si ferma a vedere? mah...

 

Tanto per curiosità sono andato a vedermi un paio di cifre degli spettatori di un paio di partite delle zebre... 2000 spettatori scarsi a partita per l'equivalente della coppa dei campioni sono una miseria, ne facevano il doppio a Viadana (e perdevano sempre pure li)... mi sa che a Parma sarà un pò vissuta come il Preci di calcetto 'paracadutato' a Terni (almeno quelle vincevano però)

 

cioè, in soldoni penso che una Treviso o una Parma ci potevano pure sta, se facevi un'operazione cristiana, ma Roma dovevi ficcarcela per forza, ma proprio per forza (così poi ci andavo a vedere che partita pure io :D)

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la celtic non è l'equivalente della champions.

;)

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La verità e' che da grenoble (quel giorno ero li, quella si che fu una soddisfazione, festeggiare a casa loro) non sono stati fatti passi avanti. Il movimento e' quello che è..la nazionale, caso unico nel panorama, e' infarcita di equiparati, rimane sempre fra le prime dieci del mondo ma è lontana anni luce dalle prime otto, anzi 9, compresa l'Argentina che ci ha sorpassato sverniciandoci! Mentre quelle possono tutte aspirare a vincere qualcosa noi siamo sempre li, a cercare di evitare il cucchiaio di legno ed a cercare di arrivare ai quarti di un mondiale. Un movimento non si può reggere su due/tre partite l'anno in cui riempì lo stadio per il 6 nazioni ed in cui, ancora oggi, il 20% del pubblico va per l'evento in se, non per il fatto agonistico, per poterlo raccontare e fare i penosi e ricorrenti confronti con il calcio. Anche io detesto molti aspetti del calcio e dei calciatori però diamoci una regolata...potrei chiedere se la sera del 9 luglio 2006, o l'11 luglio dell'82 eravate a giocare a rugby con gli amici o in piazza a festeggiare...questi confronti sono talmente provinciali che si fanno solo da noi. Chiedete ad un inglese o ad un francese una cosa del genere e vi guarderà come un alieno.

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si lu mejo ;)

non sono un esperto ma seguo solamente il 6 nazioni da non so quanti anni e mi sembra che alcuni progressi ci siano stati a livello di gioco e anche di uomini (anche se continua a mancare un Dominguez, forse dovremmo pensare di clonarlo..), sarei curioso di capire secondo te cosa manca e dove si sta sbagliando :)

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All'epoca in cui si decisero le franchigie per la celtic league facemmo di tutto per convincere la federugby ascegliere due grandi città ma non ci fu niente da fare. Solo coinvolgendo più gente possibile il movimento può crescere. Chiedemmo anche di provare a organizzare un campionato stile NBA con squadre solo nelle grandi città: e un tentativo che va fatto e perseguito almeno lungo un decennio. Non si può pensare che una cultura, in uno sport così competitivo e dove ci vogliono almeno 30 atleti di grande livello possa nascere dall'alto (con il 6 nazioni per intenderci). Ultima proposta: organizzare almeno 4 centri tecnici federali in 4 zone diverse del paese dove far allenare ragazzi ( dai 16 anni in su) che spiccano nelle loro squadre ed organizzare almeno 8 partite all'anno con i loro coetanei francesi e inglesi. Purtroppo la risposta e sempre stata: belle idee ma non ci sono i soldi.

La mia speranza e' che in futuro la Rai, parlando della partita della nazionale di rugby nel tg ( se mai ne tornerà a parlare visto che per Italia Francia ha dato a malapena il risultato) si concentri sul fatto tecnico e ci risparmi quei servizi di contorno folcloristici ( compresi gli inutili confronti con il calcio) che nulla aggiungono alla bellezza di questo sport.

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ma anche ora con gli aironi/zebre/licaoni o quello che è che tanto perdono sempre non sarebbe stato il caso di spostarli a Roma invece che a Parma (vista da osservatore totalmente esterno e non ne sa un cavolo)? ... cioè, prima a Viadana... in effetti, che una federazione sceglie di ficcare una delle due squadre 'di punta' del movimento in un paesotto tipo Narni non se po sentì (parlo sempre da 'persona che vede da fuori')

 

mi pare che quando iniziarono il pro12 l'idea della franchigia romana era stata in ballo seriamente per un pò no?

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Si. Roma è stata in ballo ma si voleva una piazza tradizionale ed in Italia, tranne Padova e Catania si parla sempre di paesotti. Come se una tradizione nascesse in 4 e quattr'otto!

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che per lanciare uno sport a livello nazionale mi pare un atteggiamento furbo... voglio dire , ma anche uno che per caso cambia canale e trova Aironi Viadana - Cocjaniushfsdf (o qualche nome assurdo gaelico) ma quando si ferma a vedere? mah...

 

Tanto per curiosità sono andato a vedermi un paio di cifre degli spettatori di un paio di partite delle zebre... 2000 spettatori scarsi a partita per l'equivalente della coppa dei campioni sono una miseria, ne facevano il doppio a Viadana (e perdevano sempre pure li)... mi sa che a Parma sarà un pò vissuta come il Preci di calcetto 'paracadutato' a Terni (almeno quelle vincevano però)

 

cioè, in soldoni penso che una Treviso o una Parma ci potevano pure sta, se facevi un'operazione cristiana, ma Roma dovevi ficcarcela per forza, ma proprio per forza (così poi ci andavo a vedere che partita pure io :D)

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la celtic non è l'equivalente della champions.

;)

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mi riferivo alla heineken cup (che penso sia la cosa che ci si avvicina di più)

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era la partita per capire se eravamo quelli della partita con la francia o quelli della partita con la scozia, abbiamo capito chi siamo..

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era la partita per capire se eravamo quelli della partita con la francia o quelli della partita con la scozia, abbiamo capito chi siamo..

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Purtroppo non abbiamo i ricambi all'altezza, abbiamo perso tutte le mischie, dove si è sentita la mancanza del capitano.

Burton molto confuso, quei due drop non avevano senso di essere provati; peccato perchè il primo tempo abbiamo retto molto bene, mentre all'inizio del secondo, se quel pallone fosse rimbalzato nella direzione giusta, avremmo marcato una meta subito, ed invece sul capovolgimento di fronte hanno marcato loro.

Siamo sempre la nazionale del: "peccato per quell'episodio...", ma in partite come questa spesso sono gli episodi che fanno la differenza: da un probabile 13-9, in un minuto ci siamo ritrovati 6-16... e questo fa tutta la differenza del mondo.

 

In ogni caso, come avevo detto il 4 febbraio, gran parte della responsabilità della vittoria con la Francia è da assegnare alla pochezza attuale dei transalpini, mentre la Scozia si dimostra essere una squadra veramente cazzuta (vedi vittoria di ieri contro una bella Irlanda che ha dominato per oltre 60 minuti). Di contro il Galles è una squadra forte e giovane che potrebbe anche vincerlo questo Sei Nazioni (serve però un'impresa con l'Inghilterra nell'ultima giornata).

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niente... domani dovrei festeggiare san patrizio in un pub irlandese con amici irlandesi

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te gonfiassero!!..... :D:D:D

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dice che la birra gonfia, dovesse esse stata quella :D

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Il più grande sei nazioni di tutti i tempi, peccato che la Francia non ha vinto con 30 punti di scarto contrl la Scoza sennò arrivavamo terzi.

Modificato da lupaster

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praticamente il pubblico invece de appassionasse allo sport se sta appassiona al fatto che po beve e magna come se non ce fosse un domani.

la partita vene guardata come vengono guardati l'elefanti del circo o le scimmie allo zoo.

poi ce se chiede perché il movimento rugby non cresce.

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Praticamente io ho visto l'unica partita persa in casa... Non ce vado piu'!

2240487[/snapback]

 

è questo lo spirito giusto.

 

te consiglio de inizià a tifà i neo zelandesi o il sud africa...

2241118[/snapback]

 

 

Era na battuta per di che ho portato sfiga...cmq capisco e' lunedi' mattina.... ;)

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Praticamente io ho visto l'unica partita persa in casa... Non ce vado piu'!

2240487[/snapback]

Io ho visto solo le 2 vittorie e non c'ero per la sconfitta

Chiamame l'anno prossimo :lol:

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praticamente il pubblico invece de appassionasse allo sport se sta appassiona al fatto che po beve e magna come se non ce fosse un domani.

la partita vene guardata come vengono guardati l'elefanti del circo o le scimmie allo zoo.

poi ce se chiede perché il movimento rugby non cresce.

2240892[/snapback]

ma chi l'ha detta sta cazzata?

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Praticamente io ho visto l'unica partita persa in casa... Non ce vado piu'!

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Io ho visto solo le 2 vittorie e non c'ero per la sconfitta

Chiamame l'anno prossimo :lol:

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Era questo che volevo comunica'!!!! :lol::lol:

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praticamente il pubblico invece de appassionasse allo sport se sta appassiona al fatto che po beve e magna come se non ce fosse un domani.

la partita vene guardata come vengono guardati l'elefanti del circo o le scimmie allo zoo.

poi ce se chiede perché il movimento rugby non cresce.

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ma chi l'ha detta sta cazzata?

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Credo lo dica chiunque non è mai stato allo stadio a vedere una partita di rugby (che comunque, tengo a sottolinearlo, per il pubblico è e resta un momento di svago ed intrattenimento, e se in questo c'è incluso anche mangiare e bere, non vedo dove sia il problema, anzi, semmai è un merito... meglio questo che andare a vedere una partita per fare a sassate)

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